INCHIESTA ESCLUSIVA: «Nessuno dei veggenti di Medjugorje si è mai arricchito grazie alle apparizioni.» Ecco le prove del contrario.

Padre Amorth
Monsignor Gemma, vescovo-esorcista, condannò dalle pagine di Petrus il “fenomeno Medjugorje”:
«le apparizioni della Madonna? Tutto falso: i veggenti mentono sotto ispirazione di Satana per arricchirsi economicamente.»
Dallo stesso Petrus arrivò la dura replica di un altro esorcista, padre Amorth:
«Nessuno dei veggenti si è mai arricchito grazie alle apparizioni. Chi può provare documentalmente il contrario, lo faccia; altrimenti, taccia».
L’abAteo Impertinente ha raccolto il “guanto della sfida” gettato da padre Amorth e dopo una lunga ricerca produce questa prima inchesta esclusiva, corroborata da documentazione chiara ed inoppugnabile: chi, per comprare una villa con piscina, potrebbe permettersi un mutuo di 800.000 dollari da restituire in 6 mesi?

Brevi cenni storici
Parliamo di Ivan Dragicevic, uno dei “veggenti” di Medjugorje. Nel 1981 era andato in seminario a Visoko, dove ha continuato a ricevere le “apparizioni”. Nel periodo della prima “apparizione”, lavorava in una piantagione di tabacco nelle campagne limitrofe.
Dato che a scuola era stato rimandato e non aveva superato l’esame, si pensava che lo studio gli avrebbe procurato minori difficoltà se fosse passato al ginnasio di Dubrovnik. Anche se a Dubrovnik, dopo aver superato l’esame di riparazione riuscendo a passare in seconda classe, non ha tuttavia dimostrato la volontà di proseguire gli studi così come l’aveva per le “apparizioni”, e così è ritornato a casa nel gennaio 1983.

Ivan e Laureen Dragicevic
L’americana altri non era che l’ex miss Massachusetts del 1990, Laureen Murphy, dalla quale ha avuto quattro figli.
Ora vive parte dell’anno – da Ottobre ad Aprile – negli Stati Uniti e parte – da Maggio a Settembre (“Ivan and his family spend May-September in Medjugorje“, “Ivan e la sua famiglia trascorrono il periodo Maggio-Settembre a Medjugorje”, ndr.) – a Medjugorje, dove lui e la sua famiglia gestiscono una pensione.
Perché proprio il periodo Maggio-Settembre? La possibile risposta a questa domanda va ricercata tra i pellegrinaggi dell’agenzia di viaggi americana 206 Tours.
Un’esperienza di preghiera
Tra le varie offerte, infatti, è presente il pacchetto Prayer Experience with Ivan Dragicevic and Family (“Esperienza di preghiera con Ivan Dragicevic e famiglia”, ndr.), nel quale viene pubblicizzato e venduto un pellegrinaggio a Medjugorje con alloggio a casa del “veggente”. E stranamente, il periodo in cui Ivan è presente a Medjugorje coincide perfettamente con le date prenotabili per il pellegrinaggio.

Ivan Dragicevic
Il pacchetto, stando a quanto pubblicizzato, tra le altre cose, comprenderebbe:
- Incontro con padre Jozo e altri veggenti (*Esclusivamente per i Pellegrini della nostra Esperienza di Preghiera*)
- Colloqui con Ivan nella cappella della nostra casa
- Colazione e cena serviti da Ivan e Famiglia
- Ivan porterà il gruppo sulla collina delle apparizioni per pregare e meditare
- Ci saranno molte opportunità di parlare con Ivan durante il tuo soggiorno

La casa di Medjugorje del "veggente"
Pellegrini salassati
A tal proposito ci siamo attivati per avere una valutazione sull’effettivo valore economico del pacchetto chiedendo opportune informazioni ad un nostro amico, proprietario di un’agenzia di viaggi.
Attraverso il software di prenotazione voli, abbiamo verificato che la tariffa New York-Dubrovnik varia, mediamente, tra i 1.000 e i 1.200 euro, comprensiva di tasse, diritti e supplementi. E’ comunque bene sottolineare che sono presenti anche voli al costo di 900 euro circa.
A questo vanno ad aggiunti 30 euro per il trasporto dall’aeroporto alla stazione (più altri 30 per il ritorno) e 27 euro per il viaggio (andata e ritorno) in autobus fino a Medjugorje.
Il totale, considerando 1.200 euro per il volo, è di 1.287 euro. Il costo di un hotel a 3 stelle, comprensivo di prima colazione e cena, è di 22 euro al giorno. Si tenga presente che lo stipendio medio netto mensile, in Bosnia Erzegovina, è di 355 euro circa (dato del novembre 2007, fonte Istituto nazionale per il Commercio Estero). Sette giorni di pernottamento (sette notti), verrebbero a costare circa 154 euro (220 dollari). In totale la spesa ammonterebbe a 1.441 euro, 2.065 dollari. Ben 685 dollari (478 euro) in meno rispetto a quanto richiesto per il pacchetto Prayer Experience.
L’agenzia 206 Tours, però offre anche “semplici” pellegrinaggi i cui costi spesso rientrano nella cifra preventivata da noi (anche se nessuna delle date proposte arriva alla cifra necessaria per il pacchetto Prayer Experience). A Maggio, ad esempio, il pellegrinaggio verrebbe a costare 1.599 dollari, più tasse e supplementi (che variano dai 350 ai 500 dollari), per un totale di 2.099 dollari al massimo.
Come mai la stessa agenzia applica prezzi diversi per i due pacchetti che, in definitiva differiscono esclusivamente nell’alloggiamento? Ancora una volta, la risposta (in questo caso certa) va ricercata nella pagina del pacchetto Prayer Experience.
Da “veggente” a tour operator
Sulla quale, ora, dobbiamo tornare. Subito dopo l’esposizione dei “punti di forza” del pacchetto, viene data la possibilità di effettuare la prenotazione online. E’ però specificato che “tutte le prenotazioni devono essere inviate «all’indirizzo e-mail in basso» (PrayerExperience@aol.com) o via posta ordinaria inviando comunicazione a Prayer Experience, casella postale 2089, Peabody, MA 01960″. (Per ora, si tenga a mente Peabody, Massachusetts. Il perché verrà svelato nel corso dell’inchiesta, ndr.)

In fondo alla pagina Terms & Conditions (“termini e condizioni”, ndr.), viene sottolineato che 206 Tours non accetta prenotazioni per conto di Prayer Experience e ribadisce la necessità di mettersi direttamente in contatto con quest’ultima attraverso l’e-mail che avevamo già incontrato prima, PrayerExperience@aol.com.

Quindi Prayer Experience è chiaramente un’entità a sé stante che vende il proprio pacchetto attraverso l’agenzia 206 Tours. Ma a chi appartiene, allora, Prayer Experience? Troviamo la risposta nella pagina What to Know Before You Go to Medjugorje (“cosa c’è da sapere prima di andare a Medjugorje”, ndr.).
Appena sotto “accomodations: Medjugorje, Laureen and Ivan Dragicevic” ( “alloggi: Medjugorje, Laureen e Ivan Dragicevic” ndr.), campeggia a caratteri cubitali: “per ogni ulteriore informazione o per prenotazioni contattate… Laureen, e-mail PrayerExperience@aol.com”.

A quell’indirizzo risponderà nientemeno che Laureen Dragicevic, moglie di Ivan. A conferma di quanto comunque constatabile alla pagina appena citata, va ricordata la prima pubblicizzazione di Prayer Experience fatta direttamente da Ivan Dragicevic sull’edizione invernale del 1997-1998 di Medjugorje Magazine (vedi anche: Juan Herrero in Research in the social scientific study of religion, JAI PRESS, 1999, p. 154).

Ivan e Laureen Dragicevic
Svelato l’arcano proviamo a fare due conti su quanto potrebbe fruttare, ai signori Dragicevic, questa attività.
Togliamo ai 685 dollari di disavanzo 300 dollari per 206 Tours, aggiungiamo i 220 dollari per il pernottamento e 7 dollari di mancia (mance che vengono richieste espressamente, nella misura di 1 dollaro al giorno a persona): il guadagno ammonta a 612 dollari a persona.
Sapendo che possono ospitare un massimo di 28 pellegrini (“we can only take 28 pilgrims”), moltiplichiamo la cifra ottenuta in precedenza per 28 e moltiplichiamo nuovamente il risultato con il numero di date disponibili, ossia 10.
Otteniamo un possibile guadagno di 171.360 dollari, 119.557 euro. Senza contare le offerte che i pellegrini, ospiti e non, lasceranno all’amato “veggente”.
Basterebbe questa prima parte dell’inchiesta per confutare ciò che affermava padre Amorth, ma, come dicevano i latini, dulcis in fundo. Il meglio deve ancora venire.
Dalle piantagioni di tabacco al lusso sfrenato
«È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio,» Marco 10,25.
Non è dello stesso avviso, però, Ivan Dragicevic che conduce una vita tutt’altro che modesta. Ed è qui che entra nel vivo la nostra inchiesta. I documenti che verranno esposti di seguito, dimostreranno almeno parte del tenore di vita del “veggente” milionario.
Il Dossier Dragicevic
Per corroborare la seconda parte della nostra inchiesta, tutta la documentazione in nostro possesso è stata inserita in un dossier di 97 pagine, scaricabile attraverso il link sottostante o in quello a fondo pagina. E’ consigliabile scaricarlo prima di proseguire in quanto verrà più volte citato. Il cognome dei soggetti privati nonché qualsiasi riferimento irrilevante per l’inchiesta che possa ricondurre alla loro identificazione, è stato oscurato.
Tutte le cifre in euro fanno fede al tasso di cambio in essere alla data esatta in cui si sono svolti i fatti (dati: Banca d’Italia). E’ opportuno precisare che la conversione in euro è stata inserita per agevolare la lettura ma va comunque sottolineato che gli esborsi sono stati effettuati in dollari. Altresì, va tenuto come punto di riferimento l’indice statunitense del salario medio annuale (lordo), disponibile sul sito governativo della sicurezza sociale.
Scarica il Dossier Dragicevic (Per salvare sul proprio PC cliccare col tasto destro e selezionare “salva con nome”)
La prima casa
La nostra indagine ha inizio nel 1999, anno in cui Ivan e Laureen decidono di comprare una casa a Boston. Trattasi di un appartamento, che chiameremo Unit 5, di 56 metri quadri del costo di 156.000 dollari (146.713 euro).

L'ipoteca per l'appartamento Unit 5

Il passaggio di proprietà dell'appartamento Unit 5
Portafoglio a fisarmonica
Solo due anni dopo, però, la coppia decide di trasferirsi. Optano per un nuovo appartamento, sempre a Boston, che chiameremo Unit 3B, più grande (118 mq) e decisamente più costoso: 575.000 dollari (655.791 euro).
Il 15 Maggio del 2001, Ivan e Laureen Dragicevic, dopo aver affidato ad un avvocato di fiducia, Michael J. Starr, l’incarico di acquistare il nuovo appartamento (Dossier Dragicevic, p. 19), accendono un’ipoteca a favore di Joseph C. C. (Dossier Dragicevic, pp. 20-33), come garanzia di pagamento.

L'ipoteca per l'appartamento Unit 3B

Le rate annuali nel pagherò

Le altre promesse

Il passaggio di proprietà dell'appartamento Unit 3B

Nuovo passaggio di proprietà dell'appartamento Unit 5

Chiusura dell'ipoteca sull'appartamento Unit 5
Le carte fin qui esposte, sarebbero sufficienti per testimoniare il tenore di vita del “veggente” Ivan Dragicevic. Ma c’è dell’altro. E che altro!
Nel 2004 la famiglia Dragicevic, evidentemente non soddisfatta dell’appartamento Unit 3B, decide di trasferirsi nuovamente. Ma prima di svelare la nuova dimora del fortunato “veggente”, occorre fare un piccolo passo indietro.
Avevamo detto di tenere a mente una località mentre parlavamo di Prayer Experience: Peabody, Massachusetts. Ed ora se ne comprenderà il motivo.
Il 22 Maggio del 2004, infatti, Ivan Dragicevic nomina sua moglie, Laureen Dragicevic, come suo agente e avvocato di fatto e la incarica di acquistare una villa, che chiameremo Lotto 25A (Dossier Dragicevic, p. 87), situata proprio a Peabody, Massachusetts, nonché di accendere un prestito di 800.000 dollari, 668.449 euro, presso la banca First Bank and Trust (Dossier Dragicevic, pp. 40-41).

Foto del Lotto 25A (fonte: Catasto)

L'ipoteca sul Lotto 25A per il prestito

Passaggio di proprietà del Lotto 25A

Foto aerea del Lotto 25A (in basso a destra)
Ma ancora non è tutto. Nel contratto di ipoteca viene specificato che l’intero debito (ricordiamolo, 800.000 dollari, 668.449 euro) verrà pagato per intero entro il 24 Novembre 2004, ossia a soli sei mesi dalla sua accensione (Dossier Dragicevic, p. 69).

Promessa di pagamento entro sei mesi del prestito di 800000 dollari

Particella catastale del Lotto 25A (2009)

Chiusura dell'ipoteca sul Lotto 25A

Passaggio di proprietà dell'appartamento Unit 3B

La firma del "veggente" e della moglie sull'ipoteca per il Lotto 25A
In soli 5 anni il “veggente” Ivan Dragicevic ha comprato immobili per un valore complessivo di 1.566.000 dollari, equivalenti a 1.470.953 euro (tenendo in considerazione la valutazione dell’euro al momento delle compravendite).
Un americano medio, nei 5 anni avrebbe guadagnato 198.508 dollari lordi, 195.336 euro lordi (tenendo in considerazione la valutazione dell’euro anno per anno). Cifre che, al lordo, sono quasi 10 volte inferiori alla somma spesa dal “veggente”.
Post Scriptum
Come Ivan Dragicevic, anche altri “veggenti” – e i loro parenti – posseggono una pensione a Medjugorje. Di seguito i link ai loro “pacchetti viaggio”.
Vicka Ivanković – Mirjana Dragičević (Soldo) Link 1, Link 2 – Dragan Dragicevic (fratello di Ivan Dragicevic) – Mirjana Brecic e parenti di Vicka (sorella maggiore di Vicka)
Per quanto riguarda Jakov Colo e Ivanka Ivankovic, la notizia è espressamente riportata anche da René Laurentin (Dernières Nouvelles de Medjugorje n. 13. L’amour des ennemis, plus fort que la guerre, O.E.I.L., Paris 1994. p. 24).
Le fonti dei documenti qui pubblicati sono i Registri Pubblici dello Stato del Massachusetts.
Le conclusioni, le lasciamo ai lettori.
Scarica il Dossier Dragicevic (Per salvare sul proprio PC cliccare col tasto destro e selezionare “salva con nome”)
GLI SVILUPPI: PRAYER EXPERIENCE CHIUDE I BATTENTI DOPO LA PUBBLICAZIONE DI QUESTA INCHIESTA
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