SOLO
I SACER DOTI TOCCANO E AMMINISTRANO LA SANTA EUCARISTIA
SOLO I SACERDOTI TOCCANO
E AMMINISTRANO LA SANTA EUCARISTIA
[Tratto dalla Summa
Theologiae, Parte III, Quaestio 82, articolo 3]
San Tommaso D'Aquino
“Sembra che la
distribuzione di questo sacramento non spetti al solo
sacerdote”
OBIEZIONI
Infatti:
1) Il sangue di Cristo non appartiene a questo
sacramento meno del corpo. Ma il sangue di Cristo viene dispensato dai diaconi,
tanto che san Lorenzo disse a san Sisto: “Prova se hai scelto un buon ministro,
quello a cui affidasti la distribuzione del sangue del Signore”. Quindi anche la
distribuzione del corpo del Signore non appartiene ai soli
sacerdoti.
2) I sacerdoti sono costituiti ministri dei
sacramenti. Ora, questo sacramento si compie nella consacrazione della materia,
non già nell’uso, a cui si riferisce la sua distribuzione. Quindi distribuire il
Corpo del Signore non spetta al sacerdote
3) [si omette. Affronta l’obiezione che
l’eucaristia sia riservata solo ai vescovi]
SED CONTRA: Nei canoni
[Decreto di Graziano, 3, 2, 29] si legge: “Siamo venuti a sapere che
alcuni presbiteri consegnano a un laico o a una donna il corpo del Signore
perché lo portino agli infermi. Il sinodo perciò proibisce che tale abuso
continui: il sacerdote comunichi egli stesso gli
infermi”.
RISPONDO: La
distribuzione del corpo del Signore compete al sacerdote per tre
motivi.
Primo, poiché come si
è detto egli consacra in persona di Cristo. Ora, come Cristo consacrò da sé il
proprio Corpo, così da sé lo distribuì agli altri. Come quindi appartiene al
sacerdote consacrare il corpo di Cristo, così appartiene a lui di
distribuirlo.
Secondo, poiché il
sacerdote è costituito intermediario tra Dio e il popolo. Come quindi spetta a
lui offrire a Dio i doni del popolo, così spetta a lui di dare al popolo i doni
santi di Dio.
Terzo, poiché
per rispetto verso questo sacramento esso non viene toccato da cosa alcuna che
non sia consacrata: per cui sono consacrati il corporale, il calice, e
anche le mani del sacerdote, per poter toccare questo
sacramento. A nessun altro quindi è permesso di toccarlo,
all’infuori di un caso di necessità: per esempio se stesse per cadere a terra o
altri simili.
RISPOSTE ALLE
OBIEZIONI
1) Al diacono, in quanto prossimo all’ordine
sacerdotale, spettano alcuni compiti di tale ufficio, ossia la facoltà di
dispensare il sangue; non quella però di dispensare il corpo, se non in caso di
necessità, dietro comando del vescovo o del sacerdote. Primo, poiché il sangue
di Cristo è contenuto nel calice. Quindi non è in contatto con chi lo
distribuisce, come lo è invece il corpo di Cristo. Secondo, poiché il sangue
significa la redenzione che deriva al popolo da Cristo, tanto che al sangue
viene mescolata dell’acqua per indicare il popolo. Ora, trovandosi i diaconi tra
il sacerdote e il popolo, ad essi si addice più la distribuzione del sangue che
del corpo.
2) All’identica persona spetta dispensare e
consacrare l’Eucaristia per la ragione che abbiamo indicata (nel
“rispondo”).
3) [Omissis]
http://immaculatameaetomniamea.blogspot.it/2012/11/san-tommaso-daquino-solo-i-sacerdoti.html
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