Dal “sedevacantismo apocalittico” alla “resilienza cattolica”: spunti di enciclica per le “Pietre” del Papa Cum Degnitate
19martedìfeb 2013
Pubblicato "Esercizi Spirituali" e Lazzaretti, "Gruppo d'Eccellenza" & Scholam, Antropologia Culturale, Ecologia, ARCA DELLA BELLEZZA E DIACONIE, ATTIVITA', PRODOTTI, INIZIATIVE, Borghi Eucaristici di Xenobia, Buon Governo & Buone Pratiche, CAERP - Cappelle d'Adorazione, Calendario Resiliente sui Santi, Condotte, Areopaghi, Geni Loci, Controllo Molecolare e Mentale, Depliant, Volantini, Cartoncini, Equipaggiamento / EcoTUr Caesar, FACCIAMOCI CARITA' NELLA VERITA', GeoPolitica, Lavoro & Economia, La Nostra "Signora della Tenda", LIBERI DA MAMMONA PER LIBERARE, Libro Sapienziale del "Siracide", Matrici Tossiche e di Inganno, Mercedari, Pontieri & Guardiani, Missione - Famiglia - Comunità, MONETA AL POPOLO & GLORIA A DIO, New Age, NOM & Occultismo, Opere di Misericordia, Pietà, Carità, Papa Cum Degnitate & Arcieri, Pellegrinaggi, Location, Visite, PER DIVENTARE ARCIERE RESILIENTE, PER RIEVANGELIZZARE LA CULTURA, Prontezza, Degnità & Gratuità, Recensioni, Selezioni & Video, Riprenditi il Tuo Tempo Rubato, Rivendicare i Diritti di Sovranità, Santa Messa e Rito Tridentino, Scapolare, Tenda, Abito Nuovo, Scienza, Energia & Tecnologie, Sedevacantismo Apocalittico, Signoraggio, Complotti & MAFIA, Squadroni / Gruppi Montfortiani, Superare il Trauma Apocalittico, Trattato Vera Devozione Maria, Vangeli & Cattolicesimo Integrale
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Il nostro vero antidoto? L’Eucarestia e farci Popolo di Nostra Signora della Tenda nella Carità. Sapere che siamo in una battaglia vera e poter riconoscere il nemico: apatia, accidia, ignavia di fronte al Male che è là.
Esiste poi anche la Resilienza Cattolica: superamento del trauma dovuto al sedevacantismo apocalittico e andare avanti, al momento, con la “non” Una Cum; pensando al rinnovamento con spirito nuovo degli scenari bloccati nella Chiesa (come comunità di Santi immobilizzata) e nella società umana (attraverso il rinnovo dei Sacramenti, il ricompattamento e la formazione di nuove famiglie e organismi non formalizzati). Poi ripeto: Marco13, Matteo24, Paolo Ts2, Daniele 8, Giovanni13, La Salette e Fatima. Ovviamente evitare ogni forma di microchip e di tiepidezza. Detto questo, affidandoci a Gesù e Maria, al Vangelo, alla Tradizione, al Catechismo, ai Precetti, alla “terra” e all’acqua, cosa ci può mancare ancora?
Il Motto sia: LIBERI, DALLE “MATRICI“ DI MAMMONA, PER LIBERARE
San Marco 13, San Matteo 24, San Paolo Tessalonicesi 2, San Giovanni Apocalisse 13, San Daniele 8, La Salette, Fatima
Noi Arcieri, “resto fedele” nella Tradizione Apostolica
Confraternita Diaconale e Mariana di Comunità & Cooperative di Arcieri e Cattolici Resilienti – Arca della Bellezza
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Premessa: il “Papa Cum Degnitate” non può più essere una sola persona, ma la massima e vivente rappresentanza del Piccolo Resto, con in testa i Due Testimoni del Popolo di Maria rimasto Fedele, anche se “accampato nel deserto” della Fine dei Tempi e della “arida pace umana sotto controllo del potere stegocratico“; un Popolo che come tanti “sassi” o meglio molte “Pietre“ (con tutti i Santi ed i veri Papi successori di Pietro) hanno deciso di rimanere avvinti attorno a Maria Nostra Signora della Tenda, augusto Tabernacolo (Casa di “piccole Pietre“) -Dimora Santa di Dio, Accampamento nel Deserto, Tempio di Israele, Sacra Arca della Bellezza- appoggiati sulla Roccia (Colonna e Fondamento) di Gesù Eucaristia, in modo sicuro e stabile, nonostante la Tempesta, la Grande Tribolazione e la Passione della Chiesa rimasta “definitivamente” senza Un Papa come siamo stati abituati a immaginarlo per oltre 2000 anni. Dal Santuario del Monte Oropa, consacrati e benedetti dalla Madonna “nera”, incinta, lauretana, vestita di Sole come a Fatima, di essenze vitali come a La Salette, sorgente di acqua viva come a Lourdes, forte e volitiva come durante ne Nozze di Cana, partirà verso luoghi sconosciuti ed in sordina il Resto Fedele, le “PIETRE” Cum Degnitate, nella Potenza dello Spirito Santo, in attesa della Parusìa e del Regno di Gesù Cristo.
Ecco, si sono realizzate le profezie della Beata Anna Caterina Emmerich!
Da leggere: Nel giorno di Lourdes il Papa degli Illuminati, l’ultimo “precursore dell’Anticristo” dà le dimissioni. Il giorno di San Romano, B16 lascia Roma!
«La Chiesa non è divisa, è una e non perirà, perché “le porte dell’inferno non prevarranno”. I modernisti non sono cattolici. Sono “nelle viscere della Chiesa”, parafrasando Papa San Pio X, come un tumore che si annida all’interno del corpo malato. Il modernismo non edifica, demolisce e si autodemolisce. La Chiesa sopravviverà, ma occorrerà estirpare il modernismo agnostico. Poi, la Chiesa potrà essere grande albero o, al contrario, piccolo gregge: poco importa, giacché è sempre il gregge di Cristo» (Don Francesco Ricossa).
San Marco 13, San Matteo 24, San Paolo Tessalonicesi 2, San Giovanni Apocalisse 13, San Daniele 8, La Salette, Fatima
No, non è la realtà di questi giorni, ma l’agghiacciante racconto del controverso gesuita Malachi Martin (divenuto famoso per aver più volte raccontato che il 29 giugno 1963 nella Cappella Paolina in San Pietro si era tenuta una Messa Nera per intronizzare Satana). Il teologo morì nel 1999, ma fece in tempo a riportare questi contenuti nel suo romanzo: Windswept House. Ma quante altre “veline” delle agenzie segrete che regolano gli eventi del mondo circolano oggi, in sostituzione o sovrapposizione a quelle di La Salette e Fatima, attribuite a locuzioni private, visioni, apparizioni pubbliche ricevute da pseudo-veggenti che dicono di interloquire con Gesù, Maria, gli Arcangeli, gli extraterrestri o gli abitanti dell’universo o dei “multiversi”? A questo punto, dopo oltre 53 anni di “sedevacantismo apocalittico” (al giorno delle dimissioni di Ratzinger alle ore 20 del 28 febbraio 2013), così come profetizzato a Fatima e ancora tenuto nascosto perchè “secretato” il messaggio autentico della morte mistica del Papato, con gli “innovatori” che bramano di profanare la “Sacra Cappella” (Pio XII) (che è questo messaggio che nessuna “velina” e nessun mistico o vegente “non ufficiali” vi dirà mai), dobbiamo tutti porci il seguente irreprensibile quesito dogmatico:
il patto di un Papa deve essere con gli uomini o con Dio? Se nascono divergenze su questo punto fondante, come abbiamo assistito, tutto il resto è scisma, è relativismo, è scandalo a corte, è gossip. Il Papa è un Monarca, ma il più debole fra i Monarchi; il suo unico potere gli deriva da Dio e dall’essere da Lui Stesso delegato come Suo Vicario e massima autorità morale e pontificale sulla Terra. Che i nemici lo vogliano o no. Ma in fondo è il più debole, il più vulnerabile, il più solo, perchè non ha un esercito a difenderlo, ma solo la sua Fede inossidabile e Santa; perchè anche un maggiordomo delle stanze vaticane può avvicinarlo e eliminarlo, come sarebbe potuto accadere con Paolo Gabriele e con gli scandali che lo hanno coivolto, che tanto dolore ha provocato. Neppure le Mura Leonine costruite da San Carlo Magno a protezione del Papa dopo la sua incoronazione del Natale dell’800 a Imperatore del Sacro Romano Impero, hanno potuto impedire al nemico di infiltrare il Vaticano fino alle Stanze Papali, fino al Conclave, fino alla segretissima Biblioteca; ma la sua infallibilità, quella del Papa, è garantita dal Cielo allo stesso modo di come la monoliticità dei suoi decreti può fermare qualunque azione perpetuata dal capitalismo e dal comunismo disumanizzanti, dai rabbini talmudici, dai protocolli sionistici, dagli scismi territoriali per la formazione di nuove chiese, dalla propaganda e ogni azione militare e violenza locale, dalle minacce delle ideologie e delle organizzazioni mondialiste con le loro cellule assassine e terroristiche, o dalle micidiali eresie pronte ad erodere il patrimonio della Fede in Gesù, che è giunta fino ad oggi per successione apostolica dallo stesso Pietro, che a sua volta l’ha ricevetta da Gesù in quei 2 anni vissuti al Suo fianco. Quindi egli è potente come Pietro in funzione del fatto che tutti gli riconoscono unanimemente un valore di massimo Testimone a causa di tutto ciò che egli rappresenta e custodisce attorno alla sua figura; e che questo valore si invera per virtù dello Spirito Santo, allo stesso modo di come si invera una valuta circolante che viene considerata come oro perchè dietro c’è “veramente” l’oro e non una semplice propaganda massmediologica impostata su una matrice di inganno, recentemente coperta anche da chi avrebbe dovuta ostacolarla e impedirne l’efficacia. Perchè mentre la scelta di amare Dio è libera, quella di adorare il Denaro non lo è. Eppure, sebbene, sappiamo che se la Moneta è del Popolo e la Gloria per Dio, siamo arrivati ad un punto di, contemporaneamente, adorare la Moneta, servire Mammona, parlare “invano” e da saputi di Dio, rifuggiarci nel Creatore e nelle bellezze della natura e delle belle arti e amare Gesù. Ma se l’autorevolezza morale di chi avrebbe dovuto metterci in guardia dall’avviso di Gesù che “non si possono amare e servire contemporaneamente due padroni” ci ha consegnati nelel mani dei servitori del Nuovo ordine Mondiale, come avremmo mai potuto pensare che gli “valori reali” del Papa e della Moneta non potessero anche loro decadere, andare a frantumi, come poi nei fatti è stato? Come non pensare che se nessuno dei due valori per la Fede nella Salvezza e per la Moneta intesa come messo per la libera circolazione di prodotti, capitali, idee e persone si fondano sul principio di Sovranità di Cristo Re, restiamo in balia del relativismo e dei ladri di cavalli; e così, sia il Sommo Testimone (che finora è stato solo il Papa e da ora saranno Due con i poteri Spirituali e Temporali distinti) sia il Valore della Moneta, cominceranno a riavere “corso legale” solo se riconosciuti come dati da Dio e ricevuti da Pietro e dal Re delle Genti per successione apostolica e quindi dalle Parole immutabili di Dio e del Santo Vangelo e quindi anche del Magistero ecclesiastico. E di nuovo, la Sovranità conquistata dai Popoli per la loro autodeterminazione, sarà riconsegnata da Dio, anche là dove un tempo gli oppressi si sono trovati costretti ad elevare gli scudi contro i trambusti di chi voleva personalizzare la Chiesa, le Nazioni, i Popoli, le Terre, le Acque, i Patrimoni Naturali e Culturali a proprio uso e consumo. Così, anche chi ha fatto un uso improprio della Moneta, ed i falsari che si sono sostituiti ai Monarchi nella coniatura della stessa, e che hanno permesso di sostituirla ad ogni bene, attraverso l’usura e l’indebitamento, devono essere ristretti alle patrie galere. Chi cambia, infatti, quello che ha ricevuto in consegna come testimone da trasmettere ai posteri, e chi usa il tempo della gente per arricchirsi indebitamente ed in maniera ignobile, perde prima di tutto lui stesso di valore, credibilità, affidabilità allo stesso modo di come lo perde quella banconota che non ha più la dovuta copertura in metallo prezioso racchiuso nei forzieri del Popolo. Perchè mai più accada che tanto meno sono valse le effigi del nostro custode civico Cesare tanto più sono state accettate quelle sterminazioniste di Erode, usate dai pochi coniatori di moneta falsa e privata anche con la Parola di Dio, falsi profeti, falsi sacerdoti, false autorità civili e religiose per portare la cultura di morte nel mondo sin dal concepimento, assieme ai 4 Cavalli della Apocalisse: carestia, pestilenza, guerra, catastrofi. Su questi abomini legati all’uso immorale ed improprio della Moneta ogni autorità è destinata ad essere destetuita e spazzata via dalla prima ventata apocalittica enunciata dal Papa Cum Degnitate. Ecco che i sigilli confermati e resi ancora più blindati dal Beato Pio IX, da Leone XIII, dal Santo Pio X contro il Modernismo (“la somma di tutte le eresie“), nei tempi dell’assalto ultimo alla Chiesa nel 1860 e al Popolo Sovrano a Lei legata solo potevano essere scardinate da un Concilio falsamente dogmatico ma autenticamente pastorale, che ha prima demolito l’impianto della Vera Chiesa fortezza dei Popoli a Lei votati nel Santo nome di Maria; fino, se possibile introdurre nelle diocesi e nelle parrocchie e quindi nella società civile di tutto il mondo, ciò che finora era stato tenuto fuori: l’abominio; per consentire che la Fede diventasse poi un fatto di libera coscienza, affidata al relativismo di ogni epoca, di ogni falso profeta e di ogni cultura; ed in questo modo scardinare tutto l’impianto che avrebbe potuto, facilmente mostrare la natura della iniquità, della menzogna, della empietà e della perdizione per quello che era: ossia luciferina e satanica. Ecco perchè, rimosso il Papa, la predazione del Tempo, della coscienza di Dio, della nostra buona Fede, mai come ora è stata a portata di mano di ogni criminale illuminista e di barbarie disumana contro la persona, la dignità, la creazione. Ecco perchè, chi smette di credere in Dio, non è che non crede più a nulla; crede a qualunque cosa. Ecco perchè, senza Dio, tutto è possibile.Fatta questa doverosa premessa, dunque, riporto il paragrafo del Vangelo di Giovanni Capitolo 21, 1-25 sul dialogo tra Gesù e Pietro:
Gesù chiese a Simon Pietro: Simone di Giovanni mi ami tu più di questi? Rispose: Sì, Signore, tu sai che io ti voglio bene. E Gesù: Pasci i miei agnelli. Gli chiese di nuovo Gesù: Simone di Giovanni, mi ami tu? Pietro rispose: Sì, Signore, tu sai che io ti voglio bene. E Gesù: Conduci al pascolo le mie pecore. Gli chiese per la terza volta: Simone di Giovanni, mi vuoi bene (si badi bene Pietro risponde sempre di voglio bene e ora è Gesù ad abbassare il tono del sentimento, nda)? Pietro si rattristò che gli chiedesse per la terza volta: mi vuoi bene, e disse: Signore, tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene. Gesù soggiunse: Pasci le mie pecore. In verità in verità ti dico, quando eri giovane ti allacciavi da solo la cintura e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio stenderai le mani, e un altro te l’allaccerà, e ti condurrà dove non vorresti. Or disse questo per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto ciò, gli disse: «Seguimi»
Questo dialogo avviene pochi giorni dopo il rinnegamento di Pietro (3 volte) nel cortile sella Sinagoga (Tempio), e dopo la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù. Infatti, sin dalla cattura nell’Orto dei Getsemani, Gesù visse il suo “calvario” parallelo che fu il tradimento e l’abbandono dei suoi amici, apostoli e discepoli. Il Maestro in quei momenti cruciali previsti dal Profeta Isaia e nei Salmi di Re Davide, ricevette l’autentico conforto di Maria (Sua Madre), l’amore di Giovanni (il prediletto, unico a non morire martirizzato per i meriti acquisiti sotto la Croce), la sua prima inter pares seguace la Maddalena (l’ex prostituta salvata dalla lapidazione), le altre Marie in qualche modo a Lui imparentate, il discepolo Giuseppe d’Arimatea (il suo sostenitore nonchè amico del padre Giuseppe ed “esseno”), il Cireneo (che caricò volente e nolente in parte la Sua Croce), la Veronica (che ebbe pietà e vi immortalò il Sacro Volto su un telo di lino). Eppure, colui che era stato indicato da Gesù come Pietro, come capo degli Apostoli, non c’era sotto la Croce. Il dialogo sopra descritto accadde un giorno sul Lago di Tiberiade, dove, passato tutto il trambusto; passati alcuni giorni dall’accertamento della Resurrezione, il Salvatore decise di riapparire ad un Pietro affranto, deluso, amareggiato, confuso, disorientato, avvilito, angosciato, affrancato da tutto e da tutti.
Ora, capiamoci, Pietro era caparbio, ma anche molto testardo. Passò del tempo, e dopo questi fatti, un giorno, pensò bene di andarsene via da Roma dove era stata costituita la prima comunità cristiana presso il Colle Oppio, all’altezza di Santa Maria Maggiore, precisamente dove è oggi la chiesa di Santa Pudenziana (la parte che verrà incendiata da Nerone), per tornarsene in Galilea da pensionato con la scusa della “ingravescentem aetatem” (in realtà aveva una paura fottuta che lo uccidessero, come poi è stato). Era stato accolto con Paolo, Luca, Marziale, Marco a casa del senatore Pudente, padre di Timoteo, Prassede, Pudenziana e Novato e poi da Lino, Aquila, Priscilla, Prisca per poi trasferirsi nei luoghi dove sorgerà la chiesa di Santa Maria in Via Lata . Abitò con loro 7 anni amministrando i Sacramenti e formando nuove comunità riunite in piccoli borghi romani sui sette collo, a partire da quello iniziale vicino alle Sette Sale a lago Brancaccio, dove si riunivano i seguaci di Mecenate. La sua fuga dettata da codardia, in seguito all’elezione di Nerone nel 54 d.C., gli fece presumere la coesistenza con un AntiCristo, ma presto si fermò sulla via Appia a Roma, all’altezza delle attuali catacombe di San Callisto, dove il Capo degli Apostoli e Vicario, sorpreso dalla presenza di Gesù, si trovò costretto ad una domanda:
QUO VADIS DOMINE? (E Gesù…) Vado là da dove te ne stai andando via, Pietro!
Strana genia quella dei Papi. Eppure Gesù di loro si fida sempre e gli consegna le Chiavi del Suo Regno con doni speciali che si inverano attraverso lo Spirito Santo e con l’apporto benevolo della Madre Celeste. Le uniche condizione: non scendere dalla Croce; vincere le tentazioni di Mammona; portare la Carità nei cuori elevando la dignità dei poveri, degli oppressi, dei diseredati, degli assetati di giustizia, dei bisognosi; evangelizzare la cultura del mondo portando la luce ed il sale per dare fuoco al mondo con l’annuncio del Regno! Gesù non disse di fare combine con quelli, i potentati del mondo: mi ami tu più di questi? Chissà quante volte Pietro avrà ricordato questa frase del Suo amato Gesù. “Chi non raccoglie con me, disperde!” “Dai frutti li riconoscerete!” “Siate il sale del mondo!” “Amatevi gli uni e gli altri!” “Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi!”
Ciò considerando che la nostra UMILTA’ il nostro SENTIRE, anche nel compiere il lavoro di moderatori per stemperare qualunque animosità o contrasto di vedute, non deve MAI prescindere da ciò che Gesù ci ha già insegnato. Dovremmo sempre evitare atteggiamenti allusivi di chi volendo mostrare di conoscere le rigide e severe regole umane fa poi finta di adottare o accettare quelle di DIO solo affidandole al caso, alla prevaricazione, all’arroganza. Dobbiamo prendere in mano il nostro futuro e le nostre responsabilità, come ritengono di farlo da qualche anno gli Arcieri, di cui mi sento fieramente far parte, dismettendo i panni del vecchio uomo e indossando su di me uno spirito nuovo di disponibilità e apertura. Il nostro dire pertanto sia sempre: SI SI NO NO, usando con i deboli la dolce fermezza!
Ratzinger ha quindi sbagliato! Prima ancora non doveva salire sul soglio pontificio e farsi chiamare Papa. C’erano fatti a dimostrare che lui non c’entrava niente con la Chiesa di Dio, tanto più in quel ruolo. Ora lo sanno tutti, persino lui! Del resto, può sembrare normale che un capo famiglia, dopo aver contratto di fronte a Dio il PATTO di amare e onorare la moglie e di servire e riverirla per tutta la vita; di crescrere in onestà e amore per Dio i figli, lasci la propria casa? Almeno che non ci siano le prove che questo “abbandono” di missione-vocazione, sia stato richiesto da Dio Stesso; e che comunque, costui abbia data prova di sempre aver ben servito la causa a cui era chiamato, secondo lo stato, senza mai mettere avanti le sue ingerenze e farneticazioni (come è nel caso del “teologo modernista” Ratzinger), interferendo con il soffio dello Spirito Santo (nel caso degli ultimi “falsi papi” vi erano almeno due ammonimenti che infierivano: La Salette e Fatima, oltre alle profezie di Daniele). Si può rinunciare alla famiglia e alle responsabilità di padre solo perchè è sopravvenuta la vecchiaia o la stanchezza? No, non si scende dalla croce! Se ne è sceso, è perchè non vi era mai salito. E’ la stessa ragione per cui la Sacra Rota rende “nullo” un matrimonio sebbene legale.
Ecco perchè vorrei esprimere un mio modesto giudizio a solo beneficio di inventario: siccome Ratzinger per sua stessa detta ma prima ancora secondo il codice canonico della Chiesa (in riferimento alla Bolla Papale “Cum ex Apostolatus officio) non è mai stato “vero” Papa in quanto modernista (alla faccia degli illusi che ancora lo difendono e magari non lo perdoneranno dopo); non ha mai creduto nel magistero e nella autorità Papale, ha sempre avuto dubbi sui punti essenziali della fede; non si può escludere che non sia stato anche un infiltrato nella Chiesa per conto terzi, il fatto di essersi tolto di mezzo, come ostacolo al completamento del Nuovo Ordine Mondiale (avendo collaborato egli stesso per togliere di mezzo il vero ostacolo, il vero Katechon che è il Papato descritto da Nostra Signora a Fatima) questo ha fatto certamente bene a se stesso (che ora può anche pensare alla salvezza della sua anima, essendo un eretico impertinente e saccente) ma soprattutto alla VERA CHIESA che finalmente torna a respirare (quanto è stato “balsamico” udire dal gesuita padre Lombardi che dalle 20:00 del 28 febbraio 2013 siamo entrati in regime di Sede Vacante -ma quanto hanno aspettato per dirlo, almeno 50 anni, avessero seguito i consigli di Nostra Signroa di Fatima); che ora, la Santa Chiesa UNA (Unica) Cattolica, Apostolica, Romana e pure Mariana, Missionaria, Docente, Militante e presto, speriamo prima possibile, Trionfante, può con l’ausilio dello Spirito Santo rimettersi in careggiata con il Resto Fedele (senza perdere nemmeno un attimo, perchè dobbiamo rimpossessarci dei comandi anche terreni, in questa fase di interregno pontificale che non è in mano nè a Dio e nè a Satana, ma solo lasciata a Maria Santissima (come lo fu nelle Nozze di Cana) che è pronta a partorire attraverso le doglie di Oropa, il Piccolo Resto); si tratta di riprendere in mano il Trattato della Vera Devozione a Maria di San Luigi Grignion da Montfort per essere PRONTI e DEGNI nel momento in cui sarà manifesto il FALSO AGNELLO anche ad una parte esigua della maggioranza dei fedeli, che hanno in buona fede pensato che quella a cui credevano, ossia la nuova chiesa (o “falsa” come la definisce la Emmerick) quella del Vaticano Secondo, fosse la continuità con Quella di sempre; mentre era, invece, la “discontinuità” pseudo-pastorale o meglio un’altra cosa rispetto a quanto ripetuto da molti esperti stipendiati o anche ingenui: perchè nessuno è stato sufficientemente onesto da dichiarare l’abominio della desolazione stare nel luogo santo, con peccati gravissimi quali l’abominio della pedofilia e l’abominio del mercantilismo (monetario e usuraio) nel tempio. I due stati della comunità umana che Gesù non considerò possibili in nessun caso e che giudicò e condannò Lui stesso, in vita, pur perdonando molti altri peccati quali la liberalità e la prostituzione; e per i quali sono valse le Sue urla ed i reprimenda persino violentemente manifesti davanti a tutti gli astanti (come ci riportano i Vangeli)
Vado ora a suggerirvi queste due note evangeliche ed i loro riferimenti di merito: il pozzo (dell’abisso) di Giacobbe a Samaria. Lì Gesù fa riferimento ai 5 mariti (pagani) e al 6° (scismatico) che non è marito; le nozze (della Chiesa) dello Sposo a Cana. Lì Gesù fa riferimento a 6 (i giorni della Creazione) giare riempite di acqua dai servi, poi trasformata in vino.
Dunque, davanti al pozzo dell’abisso, cinque (falsi) papi conciliar-samaritani-modernisti ed uno che non segue la loro numerologia che è 107-108-109-110-111; perchè a tutti gli effetti è il “primo” di una “nuova chiesa” (scismatica) e di una “nuova religione” (immanente) inviluppata e incastonata, per i “meriti” dei tre rinnegamenti di Assisi all’”assenzio” (Chernobyl, Fukushima), nel contesto New Age (ONU) del gesuita Pierre Teilhard de Chardin che fa da cornice all’intronizzazione dell’Anticristo (forse a Gerusalemme). Nelle nozze l’affidamento totale allo Sposo che a Sua volta ci affida alla Sposa che comanda: “fate quello che vi dirà di fare!” E’ il precetto del compimento delle opere, senza chiederci se sono giuste o no, come si realizzeranno o se si realizzeranno, se sono congrue con l’epoca in cui viviamo e se possono essere recepite!
E’ il dilemma da cui passano coloro che hanno una Fede “tiepida”, che non si lascia trascinare con trasporto nella bontà del Signore che è sempre Provvidente, Amorevole e Premuroso della nostra felicità! E che non assume nè forma verticale e nè orizzontale.
Secondo San Malachia (Vescovo di Armagh, curioso vero? ma sappiamo che non è stato lui a scriverle, come non è stato San Celestino V a scrivere le profezie della New Age) dopo il 111° papa (“falso”, ma ritenuto conseguenziale agli altri 4 postconciliari e quindi agli altri 106 “veri” papi preconciliari) ci resta solo il Petrus Romanus che dovrebbe essere il Papa della Restaurazione, della Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, del Dogma della Corredentrice terrena e Mediatrice di Grazie; e quindi il Vero Papa che sopravviverà alla tempesta, che riporterà nell’ovile il gregge disperso, l’ecumene, secondo il “sogno” di Don Bosco rimanendo attaccato alle Due Colonne dell’Eucaristia e di Maria, con la barca davvero molto mal parata. Sarà il trionfo e l’Instaurazione di tutto in Cristo! Prima, però, sappiamo che l’Anticristo ha bisogno che il Drago (Satana) metta a capo di questa nuova chiesa e nuova religione un Falso Agnello perchè possa disporre di falsi profeti che ammalieranno il mondo con nuove ideologie, false promesse, inganni, empietà, iniquità, abomini, stermini e quindi traghettare la “falsa chiesa” che molti riterranno ancora “vera” nella nuova religione (URI) panteista, ecumenista e universale dell’ONU e come sintesi storica delle 7 Grandi Civiltà del Passato poste sotto il giogo delle 10 Banhce Mondiali, che detteranno le condizioni al sottomesso unico popolo della New Age teosofa e antroposofa elaborata dalla Lucis Trust in collaborazione con i gesuiti.
Ora, se accettiamo per buono che la sequenza dei papi dall’anno 1143 in poi sono state “programmate” da un unico ordine religioso intorno al 1550 e che questo stesso ordine ha ancora un fortissimo legame con il Vaticano soprattutto sul piano politico e finanziario, possiamo prendere atto che tuttora controllano, per lo meno, la sequenza temporale degli eventi che stanno scadenzando il Nuovo Ordine Mondiale, ma anche i papi che hanno in custodia, avvelenandoli a seconda della occorrenza o portandoli al massacro mediatico se si ostinano oltre modo a esercitare il katechon. Il loro ultimo capolavoro quindi sarà farci credere al Falso Agnello che presumibilmente verrà eletto il giorno della Resurrezione di Gesù Cristo con effetti pirotecnici e ologrammi da far gridare al prodigio (come è accaduto per il recente fulmine sulla cupola di San Pietro che è precipitato simbolicamente dritto sull’altare petrino e non cè tanto meno da stupirsi con le reti sintetiche al plasma create nei cieli di tutto il mondo). Lo stesso sarà con tutti gli espedienti dei 4 Cavalieri della Apocalisse che creeranno ad arte terremoti, tzunami, cataclismi climatici con le più moderne tecnologie usate per le guerre ambientali e geologiche; creeranno la cronicizzazione delle malattie e nuove pestilenze attraverso vaccinazione, dispositivi e armi biologiche; creeranno carestie, stati controllati di povertà e dipendenza; morte e cultura della distruzione e ricostruzione, aborti su scala planetaria ed in maniera sistematica. Tutte situazioni che potranno controllare fino a far credere che l’unico in grado di risolvere ogni singolo problema è il magnifico gruppo degli Arconti.
Pare infatti che lo stesso Benedetto 16, per quanto anziano e stanco, abbia deciso di porre fine al contratto; e per questo sta andando incontro ad una inevitabile morte per avvelenamento. E’ il premio per fine missione, che lo scampa da una morte violenta per mano della Rosa Rossa: forse per aver contraddetto quelli che erano i nostri Sovrani Ordini e che hanno deciso di mettersi in proprio (chissà non lo abbiano già fatto sin dai tempi del “dialogante ed ecumenico” caro San Francesco) che stanno per indire attraverso i loro blackwaters transnazionalisti strutturali dall’M16, CIA e Mossad, una nuova crociata contro le altre religioni a mò di scontro di Civiltà, per realizzare l’Armagheddon? La controversia pare sia avvenuta nel 2011 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Santi Martiri ed è stata confermata il giorno 9 febbraio 2013 nella Basilica di San Pietro dove era riunito il gotha dello SMOM (Sovrano Ordine dei Cavalieri di Malta) protettorato dei gesuiti “deviati” reintegrati con il Congresso di Vienna nel 1814-5 dalla massoneria e dai poteri monarchici “illuminati” e assolutistici dopo la per loro inopportuna ed imprudente espulsione -della maggiore struttura di ricchezza e intelligence- dall’Europa da parte di Papa Clemente XIV, nel 1773, che presaggiva i loro contatti stretti con l’alto rabbinato talmudico ed i banchieri giudei dei Rothschild (poi camuffatesi anche con la complicità dei petrolieri Rockefeller nella miriade di costellazioni di organizzazioni neomondialiste, imprese multinazionali, di propaganda e di cabine di regia pseudo-governative) come una vera e propria iattura per la Chiesa ed il genere umano.
Dunque, attendiamoci ora di vedere se questo prossimo “falso” sia solo “falso” papa o “falso” Agnello a seconda del nome che userà o che porterà (Pietro, Romano, ma anche BER come desinenza che è il nome della Menzogna: BER-tone, BER-gogli. O uno dei 4 Angeli di Apocalisse 7:1, Scola; o Padre Georg, il dragone di Urbisaglia). Che tutto ciò servirà ad ingannare la gente (Matteo 24:24) che sia proprio lui il Petrus Romanus, senza averne il nome in chiaro, come dovrebbe essere per chi pensa alla Restaurazione Petrina. E che in questa situazione (non quella attribuita a Giovanni Paolo II, un semplice “utile” precursore dell’Anticristo) come Bestia della Terra (massima autorità morale in carica sul Pianeta Terra) darà potere alla Bestia del Mare (che viene dall’altra parte dell’Oceano della Pace). A seconda del nome che sceglierà la Bestia terrestre, potremmo valutare se il Petrus Romanus stia tenuto nascosto dallo Spirito Santo tra il Resto Fedele. Infatti il Petrus Romanus potrebbe verosimilmente essere il Papa che vivrà con il Piccolo Resto la Grande Tribolazione spirituale e materiale accampati nel deserto dell’anima e fuori da ogni agglomerato urbano, probabilmente in ecovillaggi, usando per se stesso il nome del primo Papa e raccogliendo intorno a sè il Popolo di Maria, Nostra Signora della Tenda (augusto Tabernacolo); egli, infatti, non verrà da quella schiera di “falsi” cardinali incardinati tutti al Vaticano Secondo padre dell’Abominio della Desolazione (il più vecchio di loro durante il Concilio aveva al massimo 30 anni).
Ciò a conferma che la Vera Chiesa non dimora in Vaticano, che è stato illegittimamente occupato dalla cospirazione del 1958 quando il giovane Giuseppe Siri ne uscì traviato e poi nel 1978 quando gli si preferì il Wojtyla (forse sì, quella bestia ferita quasi a morte da Mehmet Ali Ağca il 13 maggio 1981 a Piazza San Pietro).
Per quanto riguarda la Bestia con il Marchio del 666 non possiamo escludere la possibilità di contare questi numeri nel nome del Presidente Americano: Barack (6) Husein (6) Dunham (6) appena riconfermato nel 2013 per altri 3 anni e mezzo (leggasi Daniele)
A questo punto potremmo considerare la Kill List (la lista dei massimi criminali fatta redarre da Barack Obama a più di 100 Agenti CIA, per cui è morto suicidato il giovane hacker Aaron Swartz); e quindi tutti i Governi ed i Servizi Segreti di ogni parte del mondo impegnati nella ricerca dei Due Testimoni (il futuro Papa ed il futuro Governante del Mondo armati dei Sacramenti di Dio e dello spirito di Enoch ed Eliah) che piano piano saliranno in testa alla lista, fino arrivare ad un punto che l’Anticristo vorrà ucciderli con le proprie mani; e di seguito tutta la realizzazione profetica di Daniele e Giovannea. Consideriamo da subito questa eventualità: se dal Conclave (il primo post-conciliare senza un Vescovo pre-conciliare) esce fuori indiscutibilmente un uomo dei Gesuiti, dei Neocatecumenali, di Comunione e Liberazione, ma anche una espressione diretta di Ratzinger e del Concilio; e ciò avvenisse prima di Pasqua; allora la Resilienza Cattolica dovrà provvedere a considerare l’eventualità di tirare fuori dalle sue fila un Papa Cum Degnitate. Un Antipapa? Certo che no, il Vero Papa, che però resterebbe nascosto tutto il tempo necessario per preparare il terreno della Parusìa. E, quindi, per noi, da quel momento, finirebbe ipso facto il Sedevacantismo Apocalittico e ritornerebbe visibile la Chiesa di Cristo con i Cattolici Resilienti ed inequivocabilmente e prettamente verrebbe fatta riconoscere come Chiesa Eucaristica e Mariana senza più considerare la forma “materialiter” delle MURA VATICANE ma solo quella “formaliter” del Vangelo, della Tradizione Liturgica della Santa Messa e del Magistero Petrino; così da fugare ogni dubbio rispetto alle mille altre chiese che usciranno da questa crisi epocale. Ovviamente, quello che intendo dire, è che quando avremmo la certezza che c’è un Papa nella Vera Chiesa, che è quella che in questo periodo sarà accampata nel deserto con la sua Sacra Tenda o Tabernacolo, fuori dagli sguardi dei sedicenti cristiani accodati al seguito dell’assassino antico, al Nuovo Ordine, tracimanti odio, primogeniture e pretese ardite in rituali, atti simoniaci, compravendite di voti e vaticinii, per noi la Sede Vacante finisce e comincia la Grande Tribolazione, la persecuzione, a seguito del rifiuto del Marchio e della messa al bando, per noi, della possibilità di compiere qualunque transazione economico per vendere o comprare. Ma aumenteranno i tiepidi che si avvicineranno alla Adorazione Eucaristica e al Rosario Perpetuo, e per noi Arcieri aumenterà il tempo libero da dedicare ai Borghi Agricoli di Xenobia, alla formazione di comunità della Carità, all’assistenza della gente bisognosa, disorientata, piena di paura. Sarà l’ora in cui stabiliremo un vero Patto con Dio come Popolo al seguito di Maria e del Papa Cum Degnitate. Perchè nella Tribolazione recupereremo il nostro Tempo, i nostri Talenti, il nostro coraggio, la nostra Forza, la Vita con tutte le sue sfumature di Felicità e gratuità nella giustizia e nella condivizione del bene comune.
La Resilienza Cattolica. In religione, la resilienza è il termine adottato il 25 marzo 2011 dai cattolici mariani e diaconali consacrati a Nostra Signora della Tenda che hanno deciso di superare il “trauma” del sedevacantismo apocalittico (questa volta si concretizza ciò che fu profetizzato: che Roma perderà la Fede e sarà la Sede dell’Anticristo, la Grande Meritrice -vedi La Salette), ritornando all’essenziale, affidandosi ai Vangeli e alla tradizione Santa e secolare della Chiesa, al magistero apostolico, alla teologia della bellezza, alla dogmatica patristica, alle opere di misericordia corporale e spirituale, alla pratica devozionale, alla penitenza e al senso concreto del sacrificio e della rinuncia, alla lotta agli sprechi e ai consumi smodati e all’apologetica senza fronzoli retorici, vivendo in comunità d’amore, autosufficienti, nella carità e nella sussidiarietà, gratuitamente e ben amministrando i beni comuni. Il termine resiliente è entrato a far parte da quest’anno anche del linguaggio di Obama, applicato ad una economia dinamica (nella logica del solve et coagula).
Il Papa Cum Degnitate: E’ l’Unico Vero Papa, eletto dopo le dimissioni di Ratzinger, che però, nel periodo di Grande Tribolazione, conseguente alla rimozione del Katechon e all’imposizione del Nuovo Ordine della gendarmeria mondialista, resterà invisibile ai più. E’ un Papa mariano e promotore del diaconato; è devoto a Maria, perchè solo attraverso di Lei sarà possibile in futuro investire in una missione d’amore che comprenda ancora meglio l’opera redentiva di Gesù. Stiamo parlando di una Madre che ama tutti i suoi figli in egual maniera. E chi ha Maria come Madre non può che avere Gesù come Fratello. Analizziamo nel dettaglio l’elezione di questo Papa Apostolo degli Ultimi Tempi. Le caratteristiche previste dal Diritto Canonico per accedere al titolo pontificale di Papa sono: uomo, battezzato, celibe. Quindi occorre essere nominato Vescovo di Roma e, ipso facto, Papa. I Grandi Elettori devono essere degli “aventi diritto” in quanto incardinati prevalentemente nelle DIACONIE, con Titolo Cardinalizio, a una delle Chiese Titolari di Roma. Chiunque potrebbe essere eletto Papa se sussistono queste condizioni cardine. Si può anche indicare un Papa Cum Degnitate in pectore, ma occorre una elezione autenticamente valida da parte di un gruppo di rappresentanti di comunità cristiane “degne” pronte ad INVERARE QUESTI CARDINI; e in secondo luogo, poi, verificare di essere eletto con successiva approvazione dello Spirito Santo. Quando discende lo Spirito Santo (in questo caso in maniera stravolgente e con un evento miracoloso di conferma da parte del Cielo) su un Papa legittimamente eletto (e non importa venga eletto in un Conclave già “sfiduciato” in quanto per noi d’ora in poi vale solo la compagine dei cattolici resilienti, in tempi extra-ordinari) questo è il Papa Cum Degnitate. Per la legge della Chiesa nessun conclave è assoluto poiché dipende dalla condizione ontologica della Fede Cattolica dell’eletto. E lo Spirito Santo rinnova Se Stesso facendo trionfare tutta la Comunità dei Santi e la Santa Chiesa che si mantengono SALDI NELLA FEDE DEI PADRI. Tutti coloro che si uniscono “UNA CUM” al Papa Cum Degnitate (pur se ancora non visibile, ma ufficialmente eletto, dove, non importa) vengono riempiti di Spirito Santo (e in questo caso di stato apocalittico sarebbe anche necessario rinnovare le promesse cresimali “sub conditione” con un Vescovo che non abbia aderito alle derive moderniste del Concilio Vaticano Secondo). Ma perchè il discernimento sia ancora di più manifesto anche nella testimonianza evangelica, dovrà in primo luogo accadere che i cattolici resilienti fuoriescano consapevolmente, volontarimanete e scientemente dagli stereotipi di Mammona, dalle Matrici di Peccato, dalle Strutture di Empietà, dai legami con le strutture Vaticane tornando a vivere il Vangelo nella sua pienezza, dismettendo i beni privati, così come insegnano le regole basi delle prime comunità cristiane. Sarà l’unico modo per cui anche i seguaci delle altre religioni, gli scettici, gli agnostici, gli acattolici possano finalmente riscontrare nel Papa Cum Degnitate la Chiesa Restaurata ed Instaurata in Cristo, sul Fondamento dell’Oblazione ed il Sacrificio Continuo. E’ su queste premesse che il Papa Cum Degnitate Consacrerà la Russia all’Immacolato Cuore di Maria! Infatti a differenza degli altri che saranno “falsi papi”, “falsi profeti” egli avrà cura di esaudire tutte le richieste del Cielo e onorare la Madre di Dio con il culto di Maria Corredentrice e Mediatrice in terra di tutte le Grazie. Il Papa Cum Degnitate non avrà come suo scopo quello di compiacere il mondo ed i potentati. Non avrà nemmeno cura di adeguarsi al qualunquismo e all’ecumenismo imperante. Egli sarà di Dio, con Dio e per Dio. E tutte le Nazioni, tutti i Popoli impareranno a rendergli grazie e a pregare per lui; perchè porti a compimento questa missione CHE prima di entrare nell’Era del Regno, sarà Regno di Maria.
Quale è il sistema ideale per l’Anticristo e come si invera la New Age
Obama, ma anche ogni altro Anchorman, quali Grillo, sono tra i massimi esponenti della Programmazione NeuroLinguistica e della Psyops, forse anche in uno stadio più avanzato dei vari Monti (notate che sta sempre in TV e le oligarchie stesse non lo attaccano mai frontalmente?), può essere spiegato con la sola parola che li contraddistinguono nei vari livelli di potere che li convolgono: la iper-democrazia.
Quando si parla di politica, cerco di spiegarlo da tempo agli amici senza farmi capire, non si parla di chi occupa gli scranni, ma di chi si preoccupa del bene comune dedicandovi tempo alle conoscenze, ai saperi, alle scoperte scientifiche, alle fonti alternative di energia, alle sovranità monetaria, alimentare, formative, parlamentare e alle azioni comuni per il benessere distribuito equamente. Per fare questo serve tempo. Per organizzare tutto questo nuovo sistema, serve tempo.
La vera politica è quella di aiutare la gente a guadagnare il “TEMPO”: avere tempo e liberare il tempo, tuo e degli altri, per occuparsi delle cose pubbliche, del buon governo, delle bellezze, delle risorse irrinunciabili, dei valori non negoziabili, dei bisognosi, dei diseredati, degli immigrati, dei profughi. LIBERI DA MAMMONA PER LIBERARE! Ecco la parola magica di chi vuole costituirsi Popolo attorno a Maria, Nostra Signora della Tenda e riconoscere il Vero Papa.
Il concetto di iper-democrazia è quello porgrammato sin dall’inizio dei tempi dal governo massonico, tanto caro agli Illuminati. E’ il sistema di controllo della masse, il più avanzato di tutti. E che porta a sottometterci al potere stegocratico (Governo Invisibile) delle poche elite mondiali, che poi, a loro volta, ci controllano attraverso l’imposizione di sistemi informatici o biochip impiantato nella mano. Per arrivare a ciò servirà il controllo diretto mondiale di una Religione Unica, di un Pensiero Unico, di un Governo Unico, di una Moneta Unica, di un sistema AgroAlimentare Unico, di un sistema Energetico Unico, di una Medicina Unica, di unico tipo di Transumanesimo Elitario. Dobbiamo recuperare i nostri figli dalla contaminazione, dalle strumentalizzazioni e dalle seduzioni del mondo.
Per arrivare a conoscere il percorso per la salvezza senza farsi fuorviare dagli INGANNI MATRICIALI, serve accostarsi ai Sacramenti, vivere il Vangelo, informarsi, essere vigili, leggere la vita dei Santi, conoscere gente nuova che dia affidabilità per il comportamento austero, sobrio, cristallino, di amore senza giudizio, di penitenza nella preghiera, distacco dalle cose del mondo, rispettoso della vita dal concepimento alla morte, senza pregiudizi mentali, senza mentalità conformi al secolo, operosi nella carità, nella testimonianza evangelica e nella misericordia corporale e spirituale, osservanti della Santa Messa; fare sopralluoghi nei siti della Resilienza (capacità di ritornare anche qui all’essenziale, riabitando il territorio nel pieno rispetto di ogni cosa Creata, del recupero delle antiche tradizioni contadine, artigianali, manifatturiere, alimentari, energetiche, di attività ecosostenibili, con capacità di amministrare le cose comuni come non si è mai più visto dai tempi dell’era industriale e del terziario avanzato); entrare a far parte delle filiere e nelle reti alternative, gestite gratuitamente da codeste persone (“gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date“), con orti belli, mitigati e abbondanti; ma anche e soprattutto prendere delle decisioni forti, fare delle scelte fondamentali per la nostra vita, cha a sua volta coinvolge anche quella di chi ci sta vicini. E’ solo questo il modo con cui sarà possibile prendere le distanze dai supermarket della spiritualità, dai bazar dei souvenir della Nuova Era dell’Anticristo e dell’appiattimento anticristiano delle lordure mistico-sincretiche. “Nel Vangelo non si nomina mai la democrazia, e l’unica volta che la si pratica è per liberare Barabba al posto di Gesù” (Giacinto Auriti). Quindi si usi la dolce fermezza!
In sostanza la Resilienza Universale è proprio questo: superare il trauma apocalittico e scoprirci tutti fratelli e sorelle nella comunità dei Santi, che è Chiesa Cattolica, la sempre eterna custode del dogma della Fede in Gesù Cristo Unico Salvatore; riuniti in una rinnovata forma di energia che è quella che farà vibrare nei Cuori, nelle comunità d’amore e Carità, nelle Cappellette di Adorazione Eucaristica, nelle Diaconìe, nei Borghi agricoli ed eucaristici, la Potenza dello Spirito Santo in attesa della Parusìa prima del Giudizio Finale. Per quanto detto sopra il termine “Parusìa” suggerisce che quelli che ricevono e invocano il Signore usciranno al Suo incontro (i santi eletti nella Tribolazione e durante il SedeVacantismo apocalittico), e dopo entreranno nella Città Santa di Dio insieme a Lui (accompagnandoLo nella Potenza dello Spirito Santo sua Seconda Venuta). Rimane da vedere ora un altro aspetto del “rapimento” o 2allontanamento volontario degli eletti dalle matrici di Mammona”: Quando si produce? Lo stesso Signore, nei suoi discorsi escatologici, raccomanda ai cristiani di fuggire quando succeda un segno preciso:
Marco 13,14-20: “Quando vedrete l’abominio della desolazione stare là dove non dovrebbe stare, il luogo santo, chi legge faccia attenzione!, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; chi è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! Pregate che ciò non accada d’inverno né di domenica; perché quei giorni saranno una tribolazione, quale non è mai stata dall’inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, né mai vi sarà. Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si è scelto ha abbreviato quei giorni.”
Il segno che comincerà la Gran Tribolazione è stato dato per l’apparizione dell’abominio della desolazione nel luogo santo, e questa sarà l’ultima opportunità di allontanarsi dalla Gran Città, Gerusalemme, occupata per l’Anticristo, che soffrirà il giudizio di Dio, poiché sta per finire il tempo di misericordia, simbolizzato per il tempo dei suoni di tromba dei sette angeli.
La Parusìa del Signore, è, si pensi bene, ciò che tutti auspicano e a cui aneliamo: l’incontro con Gesù. Il maran ‘athâ’! Vieni Signore Vieni. Benchè noi non siamo nè millenaristi e nè fondamentalisti, crediamo che con le Opere si concretizza la Vera Fede in Carità e Verità; e che la vita cristiana non può essere solo vissuta nella spiritualità, nella mortificazione del corpo, nella lettura dei Testi Sacri e nell’ammonimento dei fratelli. E questo vale se si pensa al ricorso di mezzi, talenti e risorse da mettere in campo per la costruzione del Regno, così in Cielo come in Terra. Per questo ci affidiamo alla Rivelazione per l’Era nuova, quella promessa, in Gesù e Maria in Carità e Verità. Benedetto XVI, nella sua maniera confusa da mille paure ed eretica (come mandato neomondialista) ci ha mandato un segnale inelluttabile: è lui il definitivo interprete dell’ostacolo rimosso, il deliberato fautore e protagonista del katechon sospeso. Così la gente che ha intelligenza per comprendere capirà, sia che lo abbia sostenuto come “vero papa”, sia che lo abbia criticato e condannato come “falso papa” precursore dell’Anticristo. Con lui si è realizzato appieno il MYSTERIUM INIQUITATIS, perchè così è, così doveva essere: che sta arrivando l’Anticristo per intronizzarsi, come sta scritto in San Paolo, nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi:
3Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione, 4l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio.
5Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, io vi dicevo queste cose? 6E ora voi sapete che cosa lo trattiene perché non si manifesti se non nel suo tempo. 7Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo colui che finora lo trattiene. 8Allora l’empio sarà rivelato e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della Sua parusìa. 9La venuta dell’empio avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di miracoli e segni e prodigi menzogneri 10e con tutte le seduzioni dell’iniquità, a danno di quelli che vanno in rovina perché non accolsero l’amore della verità per essere salvati. 11Dio perciò manda loro una forza di seduzione, perché essi credano alla menzogna 12e siano condannati tutti quelli che, invece di credere alla verità, si sono compiaciuti nell’iniquità.
Era, quindi, Benedetto XVI che ancora tratteneva il Mysterium Iniquitatis. Ora è stato rimosso, disvelando l’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE STARE NEL LUOGO SANTO! E’ giunta l’ora che i Cuori Caldi recuperino i Cuori Tiepidi. Non fare parte dei Cuori Freddi, che appartengono al Libro dei Morti. Unisciti portando il tuo contributo di idee; c’è tutto un mondo da ricostruire, a partire da questi processi di canonizzazione: mons, Marcel Lefebvre, il Cardinale Josyf Slipy, il Cardinale Joseph Mindszenty, il Cardinale Merry del Val, Carlo Acutis, don Luigi Villa, Don Zeno Saltini, Maria Valtorta, Maria Agreda, beata Anna Caterina Emmerich, Papa Paolo IV, Papa Leone XIII, Santi Martiri Cristiani dell’Armenia, Nativi Americani, Indigeni del Canada, Cattolici di Nagasaki, e altri stermini, mons Umberto Benigni, Padre Enrico Zoffoli, Oscar Arnulfo Romero, Santi Martiri per mano dei Rosacroce, delle Pasque di Sangue, del Nuovo Ordine Mondiale e delle Mafie (tra cui il Generale Della Chiesa, Falcone, Borsellino, Livatino, ecc.; Don Lorenzo Milani, Don Guido Bortoluzzi; Giovannino Guareschi, Dante Alighieri, Giacinto Auriti e Paolo Baffi; i giornalisti Ilaria Alpi, Walter Tobagi, ecc.), Lucrezia Borgia, Dante Alighieri, Federico II, Carlo V d’Asburgo, beato Alcuino da York, il beato Gioacchino da Fiore, Fernand Crombette, Santi Martiri del Russicum, Natuzza Evolo, Shahbaz Batti, Ferdinando II di Borbone, Benito Mussolini…. Ma molti altri nomi ci sarebbero sa aggiungere e che hanno sofferto così tanto e compiute opere così eroiche negli ultimi 50 anni di sedevacante per la conservazione della Fede. Inoltre toglierei il titolo di beato a Giovanni 23 e a Giovanni Paolo 2. Aprirei un Concilio per rimettere ordine al caos derivato dal Vaticano Secondo.
Segue il consiglio di lettura di San Marco 13, San Matteo 24, San Giovanni Apocalisse 13, La Salette, Fatima
ps su questo documento che consegnerò personalmente al Papa Cum Degnitate, apporterò tutte le dovute e necessarie modifiche in funzione di ciò che verrà aggiunto nella discussione che seguirà e che riterrò opportune e degne di considerazione particolare. Ciò non perchè voglia dare un maggior peso al mio umile giudizio, ma perchè ciò che viene qui apportato come bozza di enciclica deve rientrare nelle possibilità di un Papa di attuarle secondo le sue specificità, senza per questo modificare le prerogative del suo magistero e la veridicità dei documenti pervenutaci dai tempi degli Apostoli. Questo dibattito si arroga la prerogativa di essere una PROPOSTA che può andare dagli aspetti più prettamente evangelici della pratica di misericordia, pietà e carità nella Fede, a quelli apologetici e antropologici, alle discipline e sperimentiazioni scientifici nel campo dell’approvvigionamento energetico a quello tecnologico, alla scienza agraria della permacultura fino alle produzioni articole, alla logistica e alla conservazione del cibo, e via discorrendo. Quindi un PROGETTO PROPOSITIVO a tutto tondo.
Indicizzati dallo stesso autore: Vaticano, urgente governance finanziaria. Ecco l’invito a Ban Ki Moon di elevare il ruolo dell’ONU; Chi è il gran nemico del Papato Cattolico?; UBI MAJOR MINOR CESSAT: il perché della Resilienza Cattolica e dei Borghi di Xenobia; Goldman Sachs – la MAFIA vincente; Terzo Segreto di Fatima, la impostora suor Lucia, la Fine del Mondo; Parusìa sulla (momentanea) chiusura di Pontifex; Anno per anno la Dinastia che comanda il mondo; Un tornado alle soglie dell’alba; L’Anticristo (come rivelato a Maria Valtorta); Nel giorno di Lourdes “il papa degli Illuminati” annuncia le proprie dimissioni: missione compiuta; Liberi, dalla “matrici” di Mammona, per liberare; L’Ordine che lavora per il Nuovo Mondo
Vangelo di Matteo 16,13-23
In quel tempo, 13 Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?» 14 Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».15 Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?» 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
21 Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. 22 Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». 23 Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!
Secondo
La chiesa di Gesù ha inizio nel giorno in cui Pietro afferma e proclama che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente. La chiesa di Gesù ha inizio in questo giorno, il giorno in cui Pietro, per ispirazione del Padre che è nei cieli, percepisce chi è veramente Gesù e, con la forza del Santo Paraclito, rivela, proclama, annuncia, conferma ai suoi amici e al mondo: tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. In questo preciso istante nasce la chiesa di Gesù, nell’istante in cui Gesù rivela a Pietro la sua precisa intenzione: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. L’intenzione di Gesù di far nascere sulla terra la sua chiesa, la comunità di coloro che credono in lui, è tanto chiara quanto è inequivocabile la modalità in cui la chiesa dovrà vivere nella storia e nel mondo. Gesù precisa immediatamente a Pietro che la chiesa, la comunità che dovrà edificare, sarà la chiesa di Gesù e non sarà la chiesa di Pietro, che dovrà essere la chiesa secondo il modo di pensare di Dio e non la chiesa secondo il modo di pensare degli uomini.L’occasione, perché Gesù possa spiegare a Pietro la differenza tra chiesa di Gesù e chiesa di Pietro, chiesa secondo il modo di pensare di Dio, e chiesa secondo il modo di pensare degli uomini, si presenta poco dopo quando Gesù comincia a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Difronte alla rivelazione di Gesù, Pietro, forte del mandato ricevuto e della predilezione accordatagli, prende in disparte Gesù e si mette a rimproverarlo, dicendo: Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai. Pietro rimprovera Gesù e si pone in contrasto con le sue parole certamente in buona fede, per un ovvio senso di protezione dettato da amore e affetto sinceri, ma questo non impedisce a Pietro di scivolare con il suo comportamento, mettendosi contro Gesù, in rivolta con lui e con il modo di pensare di Dio. Se Pietro si mette contro Gesù, in buona fede, in questo caso addirittura per difendere Gesù, Pietro fa danno alla chiesa di Gesù, non costruisce più la chiesa di Gesù, ma la chiesa di qualcun altro. Se Pietro si mette contro Gesù, per scelta consapevole, per intenzione malvagia, per sconfiggere Gesù, Pietro fa danno alla chiesa di Gesù, non costruisce più la chiesa di Gesù, ma la chiesa di qualcun altro. Evidentemente Pietro dovrà rispondere a Dio in modo diverso, se avrà tradito il suo mandato in buona fede o per malvagia scelta consapevole, ma quando Pietro opera secondo il modo di pensare degli uomini e non secondo il modo di pensare di Dio fa danno alla chiesa di Gesù, e non è più al servizio di Dio, è al servizio di qualcun altro. La risposta di Gesù a Pietro non lascia dubbi in proposito, il testo dice: Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!
Gesù conosce la sincerità e la bontà del cuore di Pietro, non l’avrebbe mai scelto altrimenti, ma vuole mostrare a Pietro come sia facile rinnegare i desideri di Dio per seguire i desideri dell’uomo, come sia immediato seguire il modo di pensare dell’uomo invece che quello di Dio, come sia fulmineo mettersi in rivolta con i desideri di Dio, come sia istantaneo tradire le intenzioni di Dio per seguire quelle dell’uomo, come sia semplice ingannarsi e ingannare il popolo di Dio. Gesù conosce il cuore del primo Pietro e, pur indicandogli il suo grave errore, non lo vuole cacciare via da sé, lo vuole ammonire per risvegliarlo, desidera illuminarlo per farlo crescere nell’intelligenza, nella percezione spirituale e nella consapevolezza di ciò che è secondo il modo di pensare dell’uomo e di quello che è secondo il modo di pensare di Dio. Gesù conosce il cuore di Pietro, conosce la sua buona fede e sincerità e lo rassicura che, nonostante i molti errori di Pietro e della comunità dei credenti, la chiesa di Gesù non sarà mai distrutta da Satana e afferma: E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. Con queste parole Gesù assicura a Pietro che Satana non potrà mai prevalere sulla chiesa di Gesù, ma al tempo stesso avvisa Pietro che Satana non perderà un solo secondo, non tralascerà una sola occasione, non lascerà nulla di intentato per distruggere la chiesa di Gesù e trasformarla nella chiesa di Pietro, la chiesa secondo il modo di pensare dell’uomo e non secondo il modo di pensare di Dio. Con queste parole Gesù desidera avvisare Pietro che Satana e i suoi demòni faranno di tutto per mettersi al posto di Pietro per edificare la chiesa di Pietro, e che ci riusciranno. Sono parole profetiche, quelle di Gesù, che avvisano l’umanità che Satana e i suoi demòni riusciranno a sedere sul trono di Pietro, ma anche che essi non riusciranno a spegnere la chiesa di Gesù, la comunità degli uomini e delle donne che, su tutta la terra, credono in Gesù come Figlio di Dio. Credono in Gesù e amano il vangelo cercando di realizzarlo come la più eccelsa, intelligente, radiosa, imponente, divina fonte di ispirazioni, di sapienza, e consapevolezza cui l’uomo ha mai potuto accedere. Il testo non dice quando questo accadrà, ma chi conosce il modo di agire di Satana può prevederlo con accuratezza. Satana, che si è messo al posto di Dio, ma non è Dio e non è Creatore, per raggiungere i suoi piani non può fare a meno di imitare Dio e di copiare il suo modo di fare, ovviamente con energia di segno opposto. Satana usa questo suo limite come una leva di incredibile potenza per ingannare l’umanità e depistarla riguardo ai suoi progetti e ai suoi piani.
Quando nasce la chiesa di Gesù? Secondo il testo evangelico la chiesa di Gesù nasce il giorno stesso in cui Gesù rivela a Pietro: E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. In quale giorno Gesù rivela a Pietro la sua intenzione di edificare la sua chiesa? Nel giorno in cui Pietro, ispirato da Dio Padre, annuncia al mondo che Gesù è il Cristo, l’Unto di Dio, il Messia, il Figlio del Dio vivente. In quale giorno Satana mostrerà al mondo di essere riuscito nel suo intento di far sedere uno dei suoi figli sulla sedia di Pietro? Quando il Pietro satanico proclamerà al mondo la sua professione di fede inversa, persuaderà credenti e non credenti che Gesù non è il Cristo, non è il Figlio del Dio vivente. Pietro delle tenebre, all’inizio, farà questo in modo impercettibile, graduale, motivandolo con la necessità di nuove regole morali e princìpi teologici per una vita di fede più matura, evoluta, ecumenica, rispettosa di tutti gli uomini e di tutte le religioni. Pietro delle tenebre farà di tutto per togliere l’Eucaristia all’umanità, per persuadere l’uomo a leggere il vangelo come uno dei tanti libri di sapienza e filosofia spirituale e non come Parola del Signore, e convincerà il mondo che Gesù non è Dio, non può essere Dio, della sostanza di Dio. Il primo Pietro ha iniziato il suo mandato con la professione di fede, ispirata dal Padre del cielo, e in quel giorno è iniziata la chiesa di Gesù per la salute integrale e la salvezza dell’umanità. L’ultimo Pietro inizierà il suo mandato con una professione di fede inversa, dettata dal padre delle tenebre, e in quel giorno inizierà la chiesa del demonio, che si unirà ai grandi poteri della terra per la distruzione e la dissoluzione dell’umanità, chiesa del male che nulla potrà contro i figli di Dio, che rimarranno fedeli in Gesù Dio, il Figlio del Dio vivente. Quando questo accadrà, i discepoli di Gesù, della chiesa di Gesù, che Satana non riuscirà mai a vincere, avranno la certezza empirica che Satana è salito al vertice della chiesa e che siede sulla sedia di Pietro. In quei giorni i discepoli di Gesù, senza paura e con gioia grande, ricorderanno l’un l’altro le parole di Gesù, le potenze degli inferi non prevarranno su di essa e celebreranno l’Eucaristia con fede e amore rinnovati e apriranno l’intelligenza e il cuore al vangelo come mai nella storia sarà sino ad allora accaduto.
Papa Francesco e l’acqua della cicoria che non si butta via
Bergoglio beve l’acqua della verdura cotta. La sobrietà del nuovo pontefice è nota e “funziona” perché è autentica. Ma è uno stile che gli alti prelati vorranno e sapranno condividere?«Mi raccomando non buttate più via l’acqua della cicoria. Io la bevo volentieri. È buona e fa bene». Papa Francesco è finito sulla copertina di Vanity Fair come “l’uomo dell’anno”. Non certo per essere un personaggio “patinato”. Al contrario, perché ha rovesciato i paradigmi classici che definivano, prima di lui, la figura del pontefice. E compiendo questa “operazione” con la massima naturalezza è assurto in tempi rapidissimi allo status di rockstar globale. Probabilmente la numero uno, in questo momento. Come dice Elton John, una delle cinque personalità interpellate da Vanity Fair, «Francesco è un miracolo di umiltà nell’era della vanità».
Da quel che si apprende, da oltre le mura, Bergoglio è addirittura “veracemente” ben più umile di quanto non racconti la già ricca aneddotica sulla sua vita all’insegna della sobrietà e del rigore. Che in lui non sono rinuncia o sacrificio: sono un tratto autentico della sua personalità. Per questo la sua comunicazione semplice e diretta funziona. La felice combinazione dell’essere papa e dell’essere persona autentica ha un effetto moltiplicatore straordinario. Il suo esempio contagia perché è reale.
Lo possiamo immaginare mentre mangia la cicoria – a Roma, poi, quella di campo è particolarmente buona – e chiede alle cuoche che preparano i pasti alla Domus di Santa Marta di portargli a tavola anche l’acqua di cottura. Si sa, è un toccasana per la salute: fa bene al fegato ed è ricca di minerali utili. Come di consueto, siede a tavola nella sala di Santa Marta con prelati e collaboratori. Non ha un tavolo riservato per lui e cambia spesso commensali e la sera, se funziona il self service, si arma di vassoio. I suoi pasti sono semplici, spesso frugali. Come quand’era Buenos Aires. Si cucinava i pasti da solo e andava fiero del «suo» maialino al forno. Ama il piatto nazionale argentino, l’asado, ma predilige le zuppe e le verdute. Carlos Samaría, specializzato in calzature ortopediche, il calzolaio porteño che da quarant’anni fa scarpe per Bergoglio (anche quelle nere “vissute”, diventate famose, che spuntavano sotto l’abito bianco del nuovo papa), racconta che una volta lo ebbe a cena e gli preparò del salmone. «Non dovevi spendere tutti questi soldi per me», lo rimproverò bonariamente il futuro papa.
Sobrio e austero ma tutt’altro che musone e “pesante”. Un invito a tavola non lo disdegna. Da poco papa, pranzò nella residenza di dell’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, gustando gnocchetti sardi in compagnia di sette sacerdoti romani impegnati nella carità. Francesco aveva saputo della consuetudine di monsignor Becciu di avere a pranzo nel suo appartamento alcuni sacerdoti il Giovedì santo e si autoinvitò.
Se la forza di questo papa è innanzitutto nella sua autenticità e nella capacità di trasmettere la bellezza della semplicità, è anche potenzialmente un limite. Come tutte le leadership personali, che si fondano sul carisma, essa è legata appunto alla persona che la incarna e che la esercita. Non solo è lecito chiedersi che accadrà dopo di lui. Domanda non banale, alla luce del trauma vissuto dalla chiesa nel passaggio dal pontificato di Giovanni Paolo II a quello di Benedetto XVI. Ma c’è un’altra domanda: obtorto collo, i papaveri della chiesa dovranno adeguarsi al nuovo stile, ma con quanta convinzione? Nessuna, per diversi di loro. Bergoglio sa bene che la resistenza al cambiamento è e sarà molto forte. Per questo, ha chiesto il sostegno dell’arcivescovo di Tegugicalpa Oscar Andrès Maradiaga e di altri sette cardinali di varie parti del mondo «nel governo della Chiesa universale». Così la foto di quell’uomo tutto vestito di bianco che fa la prima colazione, succo d’arancia e caffè, con quattro prelati nel residence di Santa Marta è l’immagine di un uomo che ascolta e condivide. Forse, quell’istantanea a tavola finita su twitter il 7 aprile scorso è quella che meglio definisce il nuovo papa.
@GuidoMoltedo
- dare la sensazione ala gente che siamo alla fine;
- sapere di dover morire malamente prima che avvenga la Parusìa o millennio felice;
- essere pienamente consapevoli di tutto quello che succede nel mondo e poter parlare con franchezza guardando tutti negli occhi;
- avere una grande fede ed una povertà in spirito non ostentata, ma autentica;
- avere idee chiarissime di cosa fare a partire dal dare corso alle richieste di Fatima di Consacrare la Russia al Cuore immacolato di Maria, per dare corso alla Parusìa;
- potrei dire anche che deve avere in mente come riorganizzare la società umana, tenendo conto che allora non ci saranno nemmeno più soldi in circolazione, perchè il mondo sarà totalmente smarrito;
- …..
Dimissioni Ratzinger: il futuro Pietro II, e una grande Cassandra
Ecco Pietro II, che scende nella sua piazza, d’improvviso deserta…
Non è la prima volta che qui su Crisis celebriamo il ricordo di una delle più grandi Cassandre che abbia vantato il nostro Paese. L’abbiamo fatto con la sua poesia La Recessione, che dal lontano 1974 ci raccontava gli anni che sembrano arrivarci incontro, a noi suoi posteri.
Pier Paolo Pasolini aveva scritto anche di un pomeriggio al Vaticano, davanti a San Pietro, e della sua improvvisa visione profetica di un Papa solo e morente. Pietro II lo chiamò, come il pontefice della famosa profezia. I tempi sono quelli del poeta, solo un po’ più prossimi alla fine: cioè i tempi nostri, di borghesi e barbari. Il giorno è il 5 di Marzo.
Per misteriosa elezione, ora lo scirocco
toglie alla sera la crudezza della primavera
ch’è una gioia del Nord, ma porta
per le strade i primi calzoni bianchi.
Mi si vanno seccando le rose dell’optalidon,
che mi hanno tenuto in piedi durante la visione
della mia povera Deposizione, davanti ai giudici.
E passando davanti a San Pietro, all’inizio
di una nuova primavera, che è la sua fine,
il forte scrittore è uno sfinito zingaro
visitato dalla poesia profetica.
Ecco Pietro II, che scende sulla sua piazza,
d’improvviso deserta, e nel trauma
della ferita che gli traccia due solchi di sangue
sul petto, si passa, sul petto, sulle vesti, le mani
stupito di essere così solo, di dover morire.
«Fui Papa – grida – per amore poetico di Cristo.»
Nessuno lo capisce, né i borghesi né i barbari.
L’età è la nostra, solo più prossima alla fine,
ed è l’inizio della Nuova Preistoria.
Noi sosteniamo che se ogni comunità o Borghi Eucaristici riuscissero a costituirsi in parrocchia (con il suo sacerdote ed i suoi diaconi), potrebbe nominare il grande elettore “avente titolo” con relativa chiesa o CAERP titolare, che poi elegge il Papa.
Il Papa Cum Degnitate dubito sia un religioso. In fondo la Chiesa richiede tre requisiti: uomo, fede (e battesimo, ovviamente), celibato
La mia tesi è che i primi Tre anni e Mezzo (42 giorni) si siano conclusi il 21 dicembre 2012 e che gli altri 42 si concluderanno alla vigilia del centannario dell’Apparizione di Fatima
Fate pulizia TOTALE o della casa di Dio non restera’ nulla…
Il cardinale Sodano convoca a Roma i colleghi porporati per la prima delle Congregazioni Generali che si terrà il 4 marzo. Ecco la lettera spedita a tutti i cardinali che parteciperanno al Conclave che eleggerà il nuovo Papa.
Questo il link:
http://www.bibliacatolica.com.br/04/50/4.php#.US8fUzCZZ8E
E’ finita un’era!
Ratzinger abidca come sappiamo il giorno seguente, 11 febbraio 2013.
Lo scrivente viene da una serie di eventi che lo hanno portato dov’è ora, grazie alla Confraternita degli Arcieri di Nostra Signora della Tenda, Augusto Tabernacolo ed Arca della bellezza: letteralmente avvinghiato al Rosario e a Nostra Signora: questo documento è un segno fortissimo che Maria Santissima ha voluto farmi avere. Il Carmelo è l’origine della venerazione, a Fatima la Madonna si è anche presentata con lo scapolare Carmelitano, per ricordarcelo. Quindi non può essere altro, gli Arcieri hanno la loro origine in Fatima.
Leggiamo insieme il passo del Vangelo di Giovanni (4:3-30), posizionando nel tempo quanto ci dice. Questo è quanto ho ricevuto nel giorno precedente alla abdicazione, voglio ribadirlo ancora.
Gesù invita la donna a chiamare il marito. Ma lei, pur avendo avuto altri 5 mariti, con quest’ultimo non è sposata.
Profetando, Gesù dice che è giunto il momento in cui Dio non verrà adorato nè sul monte nè a Gerusalemme, conferma che la salvezza viene dai Giudei e aggiunge ancora che è questo il momento in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori.
Dice proprio “in questo momento”, ovvero nel momento in cui la donna è compagna di un uomo non suo sposo, dopo averne avuti cinque. Cinque mariti infedeli, pagani, samaritani.
Guardiamo alla Chiesa “rinnovata” nel Concilio Vaticano II e pensiamola come alla donna del pozzo di Sicar. Attingeva al pozzo dell’acqua che non disseta e Gesù le offre di attingere dalla fonte dell’acqua viva, perennemente dissetante. Con il CVII la chiesa si è “modernizzata”, ovvero avvicinata all’uomo ingannevole, allontanandosi dalla sorgente di acqua viva.
Pensiamo al numero di mariti sposi, pur nella loro infedeltà pagana, alla donna (Chiesa): cinque sono stati i Papi che hanno dato vita al CVII ed alla sue nuove indicazioni pastorali.
Bene, il giorno 10 questa interpretazione mi era già balenata in mente. Ma un Papa c’era ancora e pertanto poteva essere una casualità come tante, sebbene piuttosto significativa per me.
Però il giorno dopo, parlandone proprio con il Vigilante degli Arcieri, Parusia, squilla il telefono e mio fratello mi dice che Ratzinger ha abdicato.
Questo è stato un fatto che non mi ha lasciato più alcun dubbio: il prossimo Papa non sarà più nemmeno uno sposo “pagano”! Sarà peggio, sarà il falso agnello!
La missione apostolica degli Arcieri è cominciata!
Dunque questo è il momento di andare in città e dire di avere conosciuto il Messia, ovvero a portare loro il messaggio di salvezza!
La apocalittica Donna incinta vestita di sole, così ben rappresentata dalla statua della Regina del Monte di Oropa, è pronta a raccogliere presso di sè il piccolo resto fedele, quelle “pietre” con cui costruire la nuova casa.
Ecco dunque il Papa cum degnitate: questa comunità tutta insieme, raccolta da Maria, loro Santa Protettrice e Genitrice, che costruirà la nuova Chiesa in Gesù, spirito e verità. Chiesa ribattezzata con nomi nuovi.
L’ho già scritto altrove ma lo ripeto: i maggiori sisma nel mondo nei giorni antecedenti l’abdicazione sono stati registrati sull’Isola Santa Cruz. L’11, pur probabilmente “voluto” da una scenografia occulta, il fulmine cade sulla Croce Santa…
E’ bello e importante quello che scrivi. Ma oggi sono afflitto. Sto cercando di ricapitolare tutto quello che sta succedendo all’amata Chiesa. Ne esce fuori un ritratto ben poco confortante. Non posso fare a meno di credere che almeno sono rimaste alcune piccole Pietre e che cresceranno. Ma non ci sarà più un Papa. Guardo le foto dell’elicottero che lascia Roma e mi si spezza il cuore. E’ ovvio che il Papa serviva da ostacolo a Satana, ma questo, come i predecessori modernisti, si capiva che non avevano la stoffa. Ciononostante non li avremmo buttati fuori… è ora che non serve più a niente…
Mai e poi mai avrei pensato di dover assistere a questa scena. Chissà come si sente là dove sta andando ora, in questo momento B16. Pensavo che il Sedevacantismo già fosse traumatico di per se, sul piano formale. Ma ora mi rendo conto che annienta, nei fatti, anche su quello materialiter e storico. In 2000 anni di storia hanno tentato di spodestare il Papa in tutti i modi, ma il Papato è sempre rimasto a fianco del Signore, anche quando lo hanno portato fuori Roma. Ma ora che la Croce stava in Vaticano, ed è sicuro che stava là, lui lascia, con la gente a dire che ha fatto bene. Nessun romano lo avrebbe mai permesso fino a nemmeno poco tempo fa.
Quindi anche se c’è del marcio nella Chiesa, ed il Corpo Mistico è affetto da un tumore ben localizzato pronto a diventare metastasi (apostasìa) non possiamo permettere che altri pensino o dicano che occorre costituire una nuova Chiesa (come accadde tante volte nel passato e accade anche oggi), ma semplicemente che occorre estirpare il male da dentro e se impossibile, prenderne le distanze ma restando avvinti nel Fondamento dell’Oblazione, nel Sacrificio Continuo e nella Santa Madre. E se una volta nascevano gli ordini religiosi per caratterizzarsi secondo specifici carismi, oggi sorgerà in Maria e per mezzo di Maria (mediatrice di Tutte le Grazie, Colei che è nella Trinità, nonchè CorRedentrine nella terra), il Resto Fedele, che prenderà le distanze dal male (più che dalle persone) che serpeggia fra le fila di “falsi” ecclesiastici, “falsi” fedeli, “falsi” credenti”. Disse Gesù: “quando tornerò, troverò ancora la Fede?”. E acora: “Prostitute e Pubblicani vi passeranno avanti”.
Siamo nei tempi della Resilienza Cattolica (ovviamente dentro la Chiesa, Una Santa Cattolica Apostolica Romana, e ancora Mariana, Militante, Docente, Missionaria e Trionfante) ovvero nella fase in cui è necessario superare il trauma del sedevacantismo apocalittico che è in atto da oltre 53 anni sin dall’insediamento del primo “precursore” dell’Anticristo, quel Giovanni 23 che non ebbe fiducia nei messaggi portati a Fatima da Nostra Signora della Tenda, l’augusto Tabernacolo.
Consiglio questo sito:
http://www.parusia.info
IL CVII ci parla della fine di un film, dove la vittoria di Gesù è certa. Ma chi si salverà in questa battaglia? Tutti?
Nel parlare ci vuole onestà, sia detto tutto con chiarezza ed in modo semplice. Il parlare del CVII è tutt’altra cosa. E lo ha confermato, ELIMINANDO la necessità della CONVERSIONE con un abominevole ecumenismo che apre ai negatori di Gesù.