Translate

martedì 8 ottobre 2013

I PERICOLI DELL'OCCULTO


 
 
follia
 
 
l Come possiamo sapere quando le esperienze psichiche diventano pericolose?
 
brooks alexanderSfortunatamente, non possiamo sapere quando le esperienze psichiche divengono rischiose. Possiamo solamente dire che non devono essere ricercate. Brooks Alexander, ricercatore senior dello Spiritual Counterfeits Project di Berkeley, in California, ha fatto la seguente osservazione: «Molte persone sembrano avere le cosiddette esperienze "psichiche" senza subire danni emotivi o spirituali. Al tempo stesso, sembra chiaro che il mondo della ricerca psichica e del fascino che esercita sia un parco giochi demoniaco. Come riconoscere il livello accettabile di coinvolgimento psichico? Non lo sappiamo. Ogni individuo incontra il pericolo diabolico sul proprio livello di tentazione, qualsiasi esso sia. Il fatto è che nessuno sa come come operano i demoni in relazione ai fenomeni psichici. Perciò, è impossibile conoscere la quantità "X" di coinvolgimento psichico che darà luogo ad un contatto demoniaco. Non sappiamo dov'è la linea che separa il gioco dal pericolo diabolico, tra la curiosità e la dedizione, né sappiamo come e quando quella linea viene attraversata. Può darsi che la domanda "quanto" abbia a che fare con questa linea meno di quanto pensiamo. Suggerirei che il modello neurale e mentale prodotto dal coinvolgimento psichico fornisce un'interfaccia con cui interagire con altre forme di consapevolezza che sono extradimensionali e demoniache per natura. Se di questo si tratta, l'esperienza psichica è un po' come entrare nella gabbia di un tigre mangiatrice di uomini. Si può essere o non essere mangiati; dipende in parte da quanto è affamata la tigre. Il punto significativo è che una volta entrati nella gabbia, l'iniziativa passa alla tigre» 2. Sembrerebbe che il coinvolgimento occulto sia in diversi modi simile agli altri peccati: più lungo e più profondo è il coinvolgimento e più elevato è il rischio. Forse in un individuo le conseguenze potrebbero manifestarsi più presto che in un altro. Quindi, un'attività o la sua durata in un determinato contesto potrebbero avere effetti diversi in un altro contesto. Si deve anche notare che gli effetti del coinvolgimento psichico non possono essere visibilmente discernibili. Essi possono non essere visti, subconsci o incombenti; ad esempio, una certa resistenza non ben discernibile, ma in costante aumento, alle cose sacre potrebbe essere il primo segno di danno psicologico o demonizzazione 3.
 
l Le pratiche occulte comportano dei pericoli fisici e psicologici?
 
Dovrebbe essere ovvio che una ragione per cui l'occulto è pericoloso sta nel fatto che esso fà entrare le persone in contatto con i demoni che, nonostante le loro attestazioni di benevolenza, nutrono ben poco amore per gli uomini. Nella Sacra Scrittura, gli spiriti malvagi vengono presentati come i responsabili di numerose patologie fisiche e psichiche ai danni delle loro vittime. Se da una parte dev'essere chiaro a tutti che la maggior parte delle infermità, mentali o fisiche, non sono dovute all'attività demoniaca, la lista delle malattie indotte dal demonio citate nella Bibbia ricopre virtualmente tutte le attività della mente e del corpo umano: malattie della pelle (Gb 2, 7), atti distruttivi e irrazionali (Mt 8, 28; Lc 8, 27), sordità e incapacità di parlare (Mc 9, 25; Lc 11, 14), attacchi simili a quelli causatigesù caccia il demonio dall'epilessia (Mt 17, 15; Mc 9, 20; Lc 9, 39), cecità (Mt 12, 22), dolore acuto (Ap 9, 1-11), alienazione mentale (Lc 8, 26-35), grave deformità fisica (Lc 13, 11-17), e altri sintomi. I demoni possano facilmente concedere all'istante ad una persona alcuni poteri preternaturali e determinate conoscenze (Lc 8, 29), o cercare di assassinarla (Mt 17, 15). Non a caso, esistono molti resoconti di medium, spiritisti e occultisti -  e di persone che li hanno frequentati - che descrivono sofferenze molto simili o identiche ai sintomi descritti dalla Sacra Scrittura 4. Ad esempio, la famosa medium russa Nina Kulagina (1926-1990) fu oggetto di ripetuti esperimenti parapsicologici. Durante alcuni test, i suoi vestiti presero spontaneamente fuoco e insoliti segni di scottatura apparvero sul suo corpo. «Nel corso delle sue attività psichiche, essa sopportò dolore, lunghi periodi di stordimento, perdita di peso, disagio duraturo, dolori spinali acuti, vista appannata e un attacco cardiaco per poco non le fu fatale» 5. Sfortunatamente, la crisi cardiaca fu massiccia e lasciò la Kulagina permanentemente invalida. L'occultista «nero» Aleister Crowley (1875-1947) finì per sei mesi in un ospedale psichiatrico dopo avere tentato di evocare il diavolo. I suoi tentativi di invocare spiriti che lo aiutassero produssero solamente la comparsa di demoni. I suoi figli morirono tutti in tenera età e le sue mogli o amanti divennero pazze o morirono alcolizzate. Due suoi biografi osservano: «Ogni affetto umano che aveva a cuore [...] venne distrutto e calpestato con un ingegno così infernale nella sua tortura intensificante che la sua persistenza va oltre ogni immaginazione» 6. La tragedia di Crowley illustra un punto importante, ossia che anche se si possiede una grande conoscenza ed esperienza nel campo dell'occulto, non si è affatto al sicuro. E se nemmeno gli esperti dell'occulto sono al sicuro, come poter garantire l'incolumità a chi si inoltra imprudentemente in questo rischioso cammino? Inoltre, tragici «incidenti» e altre tragedie hanno spesso colpito chi è psichicamente coinvolto, e qualche volta anche la loro famiglia. Un'autorità in materia come Kurt Koch ha osservato che le persone coinvolte nell'occulto e nella demonizzazione «sono spesso vittime di infortuni mortali. Ho molti esempi di questo genere nei miei archivi» 7.
 
nina kulaginaaleister crowleykurt koch
Nina KulaginaAleister CrowleyKurt Koch
 
Altrove, egli osserva: «Vorrei inoltre evidenziare che secondo la mia esperienza, numerosi casi di suicidi, di incidenti mortali, di apolessie e alienazione mentale sono stati osservati fra i professionisti dell'occulto» 8. Se si esamina da vicino il mondo dell'esoterismo, è facile citare esempi di tali «incidenti» e altre conseguenze. Il celebre chirurgo psichico brasiliano José Arigo (1922-1971) morì in un terribile incidente automobilistico; l'occultista russo Georges Ivanovič Gurdjieff (1872-1949), per poco non morì in uno spaventoso incidente stradale. Il noto parapsicologo Edmund Gurney (1847-1888), autore di Phantasms of the Living, morì tragicamente in un incidente (forse un suicidio); lo spiritista «cristiano» William Marion Branham (1909-1965) morì in un incidente automobilistico; il guru occultista Swami Rudrananda morì quarantacinquenne nel 1973 in seguito allo schianto dell'aereo su cui volava 9. Entrambi i genitori della famosa medium Eileen Garrett (1893-1970) morirono suicidi; il fratello di Juddu Krishnamurti (1895-1986), Nityananda, morì all'età di venticinque anni, e lo stesso Krishnamurti sperimentò terribili vessazioni diaboliche per tutta la sua vita. Egli soffrì tormenti incredibilmente strani e dolorosi come parte di una «presenza» trasformante che egli stesso chiamava «il processo» 10. James Ingall Wedgwood (1883-1951), un convertito alla Teosofia e «vescovo» del Chiesa Cattolica Liberale (un'istituzione teosofica), divenne e rimase pazzo per gli ultimi vent'anni della sua vita. E potremmo menzionare tanti altri casi di questo genere. Nei nostri studi, abbiamo incontrato attacchi cardiaci, crisi epilettiche, demenza, strani blackout, problemi allo stomaco, agli occhi e alla pelle, e molte altre malattie dovute alle pratiche occulte 11. Durante la sua vita, Kurt Koch ha incontrato circa 11.000 persone 12 che avevano avuto problemi dovuti alle pratiche occulte. Egli osserva di coloro che continuano attivamente a praticare l'occultismo: «Le storie familiari e la fine di questi operatori dell'occulto, mi sono, in molti casi, noti, così tragici che non possiamo più parlare in termini di coincidenza» 13.
 
josé arigogeorges ivanovič gurdjieffedmund gurney
José ArigoGeorges Ivanovič GurdjieffEdmund Gurney
william marion branhamswami rudranandaeileen garrett
William Marion BranhamSwami RudranandaEileen Garrett
 
Per quelle persone che sono coinvolte passivamente, Koch osserva che l'influenza occulta è stata vista in relazione a disturbi psicologici che hanno le seguenti caratteristiche predominanti:
 
- Alterazione e distorsione del carattere: persone dure ed egoistiche; natura ostile e oscura;
- Passioni portate all'estremo: sessualità anormale, temperamento violento, belligeranza, tendenza alla dipendenza, abiezione e cleptomania;
- Disturbi emotivi: pensieri coercitivi, melanconia, pensieri suicidi, stati di ansia;
- Possessione: spinte distruttive, forme di mania, tendenza ad atti violenti e criminali;
- Malattie mentali;
- Atteggiamento astioso contro Cristo e contro Dio: ateismo consapevole, pietà simulata, indifferenza verso la Parola di Dio e la preghiera, pensieri blasfemi, delusione religiosa;
- Fenomeni sconcertanti che si verificano nel loro ambiente 14.
 
Merrill F. Unger (1909-1980), autore di quattro libri sull'occultismo e sul demonismo, osserva: «La schiavitù e l'oppressione psichica di cui soffrono gli adepti dell'occultismo, così come i loro gregari, è orribile da contemplare» 15. Inoltre, «la psichiatria e la psicologia riconoscono gli effetti nocivi dell'attività spiritistica sulla mente umana. Sintomi della personalità spaccata possono apparire dopo sostenute pratiche occulte. La psichiatria definisce i disordini che ne risultano come psicosi medianica» 16. Filosofo, avvocato e celebre teologo, John Warwick Montgomery ha scritto o editato numerosi libri sull'occulto, e possiede una delle più grandi biblioteche private di rari libri sull'esoterismo del Paese. Egli scrive: «Esiste una correlazione ben definita tra l'attività occulta negativa e la pazzia. Lo psichiatra europeo L. Szondi ha mostrato una correlazione tra il forte coinvolgimento nello spiritismo e nell'occultismo (e i relativi vicoli ciechi teosofici) da un lato, e la schizofrenia dall'altro. La tragedia della magia, dell'evocazione di demoni e delle altre pratiche occulte sta nel fatto che coloro che continuano in queste attività rifiutano di ammettere che le cose vanno sempre peggio. Ciò che è stato ricevuto attraverso il passato faustiano non soddisfa mai, e in ogni modo alla fine si paga con la propria anima» 17. Ci sono tanti modi di pagare tale prezzo. Come è stato notato, il suicidio è uno dei rischi che corrono i professionisti dell'occulto. Molti sostengono che ci sia un tentativo intenzionale da parte degli spiriti di incitare al suicidio la persona avventata. Se un individuo sta tentando di abbandonare l'occulto, essi gli suggeriscono che non sarà mai capace di farlo, e che l'unica via di fuga è il suicidio. Alcuni guru hanno anche insegnato ai loro discepoli che se li lasciano commetteranno suicidio come una naturale conseguenza di questo atto, e che l'unica scelta consiste o nel seguire il guru o nel morire 18. Altri individui restano estasiati dalle descrizioni felici dei loro spiriti-guida delle «meraviglie» e dei «piaceri» dell'«altra vita» e vengono amorevolmente esortati ad «unirsi a loro». Il teologo liberale e sostenitore dell'occulto Morton Kelsey osserva: «Due ricercatori che lavorano nell'ambito del suicidio a Los Angeles rimasero stupiti del fatto che nel corso delle loro interviste, diverse persone che mostravano tendenze suicide, erano solite contattare gli spiriti dei defunti» 19. Il consulente spirituale delle Nazioni Unite e spiritista, il guru Sri Chinmoy, confessa che gli spiriti sono astutamente malvagi. Egli osserva che, nel corso di certe visioni, essi sono apparsi anche ai suoi discepoli con le sue fattezze e li hanno invitati ad uccidersi per raggiungere al più presto la liberazione «karmica» 20.
 
john warwick montgomeryleopold szondisri chinmoy
John W. MontgomeryLeopold SzondiSri Chinmoy
 
Ecco perché Gesù Cristo ha giustamente condannato il diavolo come «bugiardo» e «omicida fin dal principio» (Gv 8, 44). Effettivamente, i metodi letali e le intenzioni del diavolo sono evidenti in tutta la storia ingloriosa dell'occulto. Considerate il caso del Dr. Carl A. Wickland (1861-1945), un medico, un abile spiritista e un ricercatore in psicologia. Sua moglie era una trance medium «facilmente controllata dagli spiriti disincarnati» 21. Per più di trent'anni Wickland comunicò col mondo dello spirito attraverso la moglie, registrando i suoi insegnamenti. Questi furono raccolti nell'opera Thirty Years Among the Dead. Wickland divenne un'autorità riconosciuta nel campo dello spiritismo e dell'occulto. Anche Arthur Conan Doyle (1859-1930), l'autore di Sherlock Holmes e un celebre convertito allo spiritismo, disse di Wickland: «Non ho mai incontrato una persona che abbia un'esperienza così vasta dell'impercettibile come lui» 22. La vita di Wickland richiama alla memoria quella del grande Emanuel Swedenborg (1688-1772), il famoso spiritista del XVIII secolo. Sebbene sia Swedenborg che Wickland, abbiano praticato estensivamente lo spiritismo, entrambi hanno lanciato avvertimenti severi circa i suoi pericoli. Wickland osservava che «un gran numero di suicidi inspiegabili è dovuto all'influenza ossessionante o possessiva degli spiriti. Alcuni di essi sono spinti dal desiderio di tormentare le loro vittime» 23. Secondo la sua vasta esperienza, egli osservò spesso che lo spiritismo causa «apparente alienazione mentale, variando in gradi, da una semplice aberrazione mentale a tutti i tipi di demenza, isterismo, epilessia, malinconia, trauma, cleptomania, idiozia, follia religiosa e suicida, così come amnesia, invalidità psichica, dipsomania, immoralità, bestialità funzionale, atrocità e altre forme di criminalità» 24. Infatti, il suo libro dedica interi capitoli all'influenza degli spiriti nell'incoraggiare il suicidio, le pratiche criminali, l'uso di droga e altre sgradevoli attività. Egli confessa: «In molti casi di delitti efferati, le indagini hanno dimostrato che i crimini furono commessi da persone innocenti sotto il controllo di spiriti disincarnati» 25. Wickland non è l'unico ad aver indicato i pericoli psicologici derivanti dalle pratiche occulte. Alcuni esperti pensano che una percentuale significativa di internati in ospedali psichiatrici possa essere affetta da malattie mentali prodotte dalla demonizzazione o dalle pratiche occulte. Kurt Koch cita il caso di uno psichiatra della Nuova Zelanda che «ritiene che il 50% dei neurotici trattati nelle cliniche in Hamilton sia frutto della magia dei maori» 26. Egli parla anche di uno psichiatra cristiano convinto che la metà dei pazienti ricoverati nella sua clinica psichiatrica sia affetta da oppressione occulta piuttosto che da una vera malattia mentale 27. La Dr.ssa Anita Muhl, un'autorità sull'uso dell'abilità medianica di scrittura automatica nella psicoterapia, osserva che «spesso gli automatismi degenerano nella psicosi». Essa fornisce numerosi esempi 28.
 
carl a. wickland e mogliearthur conan doyleemanuel swedenborg
Wickland e la moglieArthur Conan DoyleEmanuel Swedenborg
 
Roger L. Moore, psicologo delle religioni al Chicago Theological Seminary, osserva che «ci sono dei paralleli ossessivi» tra lo schizofrenico paranoico e l'occultista profondamente coinvolto. Egli ha inoltre osservato durante un simposio di quattro giorni tenutosi all'American Academy of Religion: «Il coinvolgimento nell'occulto è molto pericoloso per le persone che ne sono più appassionate [...]. Molti di loro sono divenuti psicotici paranoici» 29. Tutto ciò prova che le pratiche occulte comportano un rischio fisico e psicologico; chiunque ha una certa familiarità con i fatti non può che confermarlo. Ma è evidente che l'occulto può procurare malattie psicofisiche, a maggior ragione dobbiamo temere che esso comporti un ben più elevato pericolo spirituale. 
 
banner centro culturale san giorgio ccsg
 
Note
 
1 Traduzione di un estratto (pagg. 22-28) dall'opera The Facts on Occult («I fatti sull'occulto»), Harvest House Publishers, Eugene 1991, a cura di Paolo Baroni.
2 Corrispondenza personale con Brooks Alexander, del 25 gennaio 1985.
3 Vedi a questo proposito M. Martin, In mano a Satana. Cinque vite possedute dal demonio, Sperling & Kupfer, Milano 1978. Il libro è molto interessante, mentre l'Autore è un ex gesuita spretato poco attendibile (N.d.T.).
4 Cfr. J. Ankerberg-J. Weldon, The Facts on Spirit Guides («I fatti sugli spiriti-guida»), Harvest House publishers, Eugene 1988, pagg. 38-41.
5 Cfr. H. Griss-W. Dick, The New Soviet Psychic Discoveries: A Firsthand Report on the Latest Breakthroughs in Russian Parapsychology («Le nuove scoperte psichiche sovietiche: un rapporto di prima mano sulle ultime svolte della parapsicologia russa»), Prentice-Hall. Englewood Cliffe 1978, pagg. 28-31.
6 Cfr. A. Crowley, Magick in Theory and Practice («La magia nella teoria e nella pratica»), Castel, New York, s.d., pagg. 127, 152-153; North, Unholy Spirits («Spiriti malvagi»), pag. 286; L. A. Shepherd, Encyclopedia of Occultism and Parapsychology («Enciclopedia dell'occultismo e della parapsicologia»), vol. I, Gale Research Company, Detroit 1979, pag. 203; J. Symonds-K. Grant, The Confessions of Aleister Crowley («Le confessioni di Aleister Crowley»), Bantam, New York 1971, pagg. 575-576.
7 Cfr. K. Koch, Satan's Devices («Gli stratagemmi di Satana»), Kregel Publications, 1978, pag. 238.
8 Cfr. K. Koch, Between Christ and Satan («Tra Cristo e Satana), Kregel Publications, Grand Rapids 1976, pag 102.
9 Per Arigo vedi J. G. Fuller, Arigo: Surgeon of the Rusty Knife («Arigo: il chirurgo dal coltello arrugginito»), Pocket Books, New York 19T5, pag. 237; per Gurdjieff, vedi J. G. Bennett, Gurdjieff: Making a New World («Gurdjieff: costruendo un mondo nuovo»), Harper & Row, New York 1973, pag. 160; per Gurney vedi D. Scott Rogo, Parapsychology: A Century of Inquiry («Parapsicologia: un secolo di indagini»), pag. 66; per Branham vedi W. Branham, Footprints on the Sands of Time: The Autobiography of William Marion Branham («Orme sulla sabbia del tempo: l'autobiografia di William Marion Branham»), Spoken Word, Jeffersonville 1976, pag. 705; per Rudrananda vedi J. Da Free, The Enlightenment of the Whole Body («L'illuminazione dell'intero corpo»), Dawn Horse Press, Middletown 1978, pag. 14. Da Free era un discepolo di Rudrananda.
10 Per i genitori della Garrett vedi N. Bowles-F Hynds, Psi-Search, Harper & Row, New York 1978, pag. 89; per Krishnamurti e Nityananda vedi M. Lutyens, Krishnamurti: The Years of Awakening («Krishnamurti: gli anni del risveglio»), Avon Books, New York 1976, pag. 347.
11 Per Wedgwood vedi M. Lutyens, op. cit., pag. 308; J. Weldon, The Hazards of Psychic Involvement («I rischi del coinvolgimento psichico»), 1988.
12 Cfr. K. Koch, Satan's Devices, pag. 188.
13 Cfr. K. Koch, Christian Counselling and Occultism («Terapia cristiana e occultismo»), Kregel Publications, 1972, pag. 184.
14 Ibid., pagg. 187-188.
15 Cfr. M. F. Unger, Demons in the World Today («I demoni nel mondo d'oggi»), Tyndale House Pub., 1973, pag. 95.
16 Ibid., pag. 50.
17 Cfr. J. W. Montgomery, Principalities and Powers: The World of the Occult («Principati e potestà: il mondo dell'occulto»), Bethany, Minneapolis 1973, pag. 149.
18 Vedi, ad esempio, Bhagwan Shree Rajneesh, «Suicide or Sannyas», in Sannyas, marzo-aprile 1978, nº 2, pagg. 26-33; Bhagwan Shree Rajneesh, «Who Is the Master»?, in Sannyas, luglio-agosto 1980, nº 4, pag. 33.
19 Cfr. M. Kelsey, The Christian and the Supernatural («Il cristiano e il soprannaturale»), Augsburg Publishing House, 1976, pag. 41.
20 Cfr. Sri Chinmoy, Astrology, The Supernatural and the Beyond («L'astrologia, il soprannaturale e l'al di là»), Jamaica, Agni Press, 1973), pagg. 94-95.
21 Cfr. C. A. Wickland, Thirty Years Among the Dead («Trent'anni tra i morti»), New Castle Publishing, Van Nuys 1974, pag. 29.
22 Ibid., pag. 8.
23 Ibid., pag. 132.
24 Ibid., pag. 17.
25 Ibid., pag. 116.
26 Cfr. K. Koch, Occult Bondage and Deliverance («Schiavitù occulta e liberazione»), Kregel, Grand Rapids 1970, pag. 31.
27 Cfr. K. Koch, Demonology Past and Present («Demonologia passata e presente»), Kregel, Grand Rapids 1973, pagg. 41-42.
28 Cfr. A. Muhl, Automatic Writing: An Approach to the Unconscious («Scrittura automatica: un approccio all'inconscio»), Helix Press, New York 1963, pag. 51.
29 Cfr. J. Dart, «Peril in Occult Demonic Encounters Cited», in Los Angeles Times, del 20 dicembre 1977.
 

Nessun commento:

Posta un commento