Come reagire alle rivelazioni false?
Il significato delle rivelazioni vere non sta soltanto nel fatto che esse ci ricordano le note verità, esortando alla loro realizzazione, ma anche nel fatto che ad esse sono legate delle grazie straordinarie di Dio che incoraggiano l’uomo a convertirsi. In questo senso le rivelazioni vere sono insostituibili.Noi credenti in fondo sappiamo cosa dobbiamo fare, ma non lo facciamo. Anche se a volte vorremmo cambiare, ci manca lo slancio nella conversione. Per questo è molto utile approfittare nelle rivelazioni di questa straordinaria offerta di Dio. Si tratta soltanto di discernere se una rivelazione è vera o falsa e di reagire di conseguenza.
Per rendersi conto che una rivelazione non è vera basta costatare che essa contiene una informazione gravemente falsa. Molte persone inesperte sottovalutano questa regola importantissima. Quando vedono che in una rivelazione ci sono delle informazioni sospette e false, invece di esaminarle criticamente le scusano, continuando a credere nell’autenticità della rivelazione. Se più tardi appaiono in queste rivelazioni delle informazioni che confondono, le considerano pure vere e in genere le promuovono con fascino e perfino fanatismo.
Se ci imbattiamo dunque in informazioni provenienti da una rivelazione sconosciuta, bisogna essere prudenti.
Nelle rivelazioni false in genere vengono, all’inizio, comunicati dei messaggi spirituali con il contenuto buono, con degli appelli generalmente conosciuti, per esempio quelli alla preghiera, alla conversione, al digiuno, che sono tutte cose positive. Delle informazioni più sospette e sorprendenti vengono in genere comunicate prima in segreto e in forma orale. Ma una persona esperta, specialmente se ha delle buone conoscenze teologiche, scopre anche nei messaggi spirituali delle piccole imperfezioni, a prima vista insignificanti.
Ad esempio, nei messaggi spirituali provenienti dalle rivelazioni false spesso appaiono ripetute lusinge indirizzate al veggente, o al suo gruppo o al suo popolo. Per lusingare il veggente si usa un soprannome intimo, per esempio “mio Sassolino”, il gruppo che si crea attorno al veggente viene chiamato “mie pure Fontanelle” e per suscitare la sensibilità nazionale si dice “il vostro Paese è stato scelto per salvare gli altri”, ecc. Notiamo che nelle rivelazioni vere non succede nulla di questo, anche se eccezionalmente ci può essere la lode, se ben meritata.
Facciamo alcuni esempi dalle rivelazioni, considerate vere, di Medjugorje. Lì sono stati comunicati i seguenti messaggi: “Ho scelto questa parrocchia … Vi ringrazio perché siete venuti oggi … Non voglio costringere nessuno a fare ciò che non vuole … Ultimamente alcuni chiedono un messaggio per curiosità e non per devozione… Voglio dirvi che mi fa piacere quanto pregate, ma nella parrocchia sono molti quelli che non pregano … No, non sapete ascoltare con amore le parole che vi dico … Vi ho dato un messaggio più volte, ma non mi avete ascoltata.” Da questi messaggi si può percepire anche una certa ripetuta critica e gli appelli alla conversione, e solo raramente la lode giustificata. Si può anche sentire che l’essere che si rivela conosce realisticamente la vita concreta degli uomini.
Una persona che è in contatto con un veggente che ha una rivelazione falsa viene a sapere in maniera riservata altri particolari contenuti nella rivelazione, per esempio che in un dato momento succederà qualcosa, che una certa persona è l’anticristo, che il Papa ha una controfigura, che il sacerdote in peccato mortale non può legittimamente celebrare l’eucaristia, ecc. Queste sono già delle informazioni serie che attestano chiaramente che la rivelazione è falsa. Se una persona ha già creduto, per sbaglio, che si tratti di una rivelazione vera, tende a credere anche a queste informazioni erronee.
Presentiamo ora alcuni appunti sul significato e sulla diffusione delle rivelazioni false. Benché gli effetti delle informazioni provenienti dalle rivelazioni false siano prevalentemente negative, possiamo trovare in essi anche un aspetto positivo.
Non si può infatti negare che le rivelazioni false a volte danno una spinta all’uomo, anche se spesso in una direzione sbagliata. Bisogna rendersi conto che oggi gli uomini sono sempre più indifferenti nei confronti delle cose positive, soprattutto se si tratta delle cose spirituali. Gli uomini non si interessano del rinnovamento spirituale, e poco importa se questo rinnovamento viene presentato in forma moderna o tradizionale, il che è una situazione molto preoccupante.
Spinti dalle rivelazioni false, alcune persone si svegliano dalla loro indifferenza spirituale e cominciano anche a pregare e cambiare, solo che dopo un po’ di tempo il loro interesse si sposta concentrandosi alla soddisfazione della curiosità e al bisogno di mostrarsi più informati degli altri.
Grazie alla buona guida divina o umana a volte capita che l’interesse di queste persone torni alla conoscenza e prassi più perfette. Non di rado vediamo che un ateo ha cominciato a interessarsi per esempio dell’occultismo e poi, grazie all’influenza umana o divina, si è convertito al rapporto puro con Dio.
In certi casi delle rivelazioni false a volte avviene un risveglio spirituale di una persona, che sia credente o no. Tale persona sperimenta che esiste il soprannaturale, e poi, se ha buona volontà di cercare sinceramente la verità, è capace di percepire una dottrina gradualmente sempre più perfetta, mettendola anche in pratica. Un tale atteggiamento possiamo valutarlo positivamente.
Bisogna rendersi conto che tutti noi partiamo dalle cose meno perfette e anche difettose per avviarci alle cose più perfette. Non possiamo costringere nessuno a camminare sulla retta via. Bisogna che ognuno la accetti liberamente, nei tempi stabiliti da Dio.
Se però uno è credente, dovrebbe essere prudente e appena vede che la rivelazione sembra falsa, dovrebbe tagliare i contatti con quella fonte di informazioni e non giustificare questi contatti dicendo che da essi prende solo il positivo. Se qualcuno difende con forza le rivelazioni false, bisogna spiegargli con calma quali siano i difetti di quelle rivelazioni e suggerirgli di non legarsi a tali rivelazioni false. In genere una tale persona non cambia subito opinione, ma se ha almeno un po’ il senso per la verità, con il tempo comincia a percepire le imperfezioni nella rivelazione, abbandonando la sorgente di essa.
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