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venerdì 31 agosto 2012

ANCHE PADRE AMORTH, SOSTENITORE DI MEDJUGORJE NONCHE AFFILIATO ALLA SETTA CARISMATICA, SOSTIENE UNA ERESIA: AFFERMA CONTRO LA DOTTRINA CATTOLICA CHE L'INFERNO NON L'HA CREATO DIO MA I DEMONI!!!

“Padre Candido e quel segreto sull’inferno”


Don Gabriele Amorth
Oggi si è aperta la causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Candido Amantini, sacerdote passionista e per 36 anni esorcista di Roma, alla Scala Santa. Il suo allievo più celebre (considerato anche il successore) è Don Gabriele Amorth, 87 anni, che oggi ha voluto partecipare alla cerimonia di apertura del processo. Il sacerdote paolino, che di recente ha pubblicato il volume “L’ultimo Esorcista”, ha voluto ricordare il padre passionista e ci ha raccontato di quella volta che il diavolo si mise a discutere con il suo maestro dell’inferno.

Don Amorth è contento? Padre Candido diventerà beato!
E’ una grande gioia perché Padre Candido era un uomo di Dio! Sempre sereno, sempre sorridente, mai arrabbiato nemmeno col demonio! Era sulla bocca di tutti, conosciutissimo a Roma ha esorcizzato per 36 anni senza mai fermarsi.
Che ricorda del suo maestro?
Era dotato di carismi speciali. Ad esempio a lui bastava vedere una fotografia per capire se uno aveva bisogno di esorcismi o di cure mediche…

Padre Candido Amantini
In che senso?
Le racconto un episodio. Un giorno mi trovavo con lui e mi fece vedere tre fotografie che gli avevano portato. Prese la prima che raffigurava un uomo e mi disse: “Vede Don Amorth?”. E io: “Io non vedo niente Padre Candido”. E lui mi rispose: “Vede? Quest’uomo qui non ha bisogno di nulla”. Poi prese la foto della donna e mi chiese di nuovo: “Vede Don Amorth?”, e io ancora a ripetere: “Io non capisco niente Padre Candido”. La sua risposta: “Questa donna ha tanto bisogno di cure mediche, deve rivolgersi ai medici non agli esorcisti”. Infine prese la terza foto che raffigurava una giovane: “Vede Padre Amorth? Questa giovane ha bisogno di un esorcismo, vede?” e risposi: “Padre Candido io non vedo nulla! Vedo solo se una persona è bella o brutta. E se proprio devo esser sincero, questa ragazza non è mica male!”. E lui giù a ridere! Avevo fatto una battuta, ma lui aveva già capito che quella ragazza aveva bisogno di Dio.
Prima ha detto che Padre Candido non si arrabbiava mai, nemmeno col diavolo. Satana aveva paura di lui?
Eccome se aveva paura, tremava di fronte a lui! Scappava via subito. Il diavolo in realtà ha paura di tutti noi, basta che uno viva in grazia di Dio!

Padre Amorth insieme a Padre Candido
Lei ovviamente ha assistito agli esorcismi di Don Amantini…
Certo! L’ho frequentato per 6 anni. Sono stato nominato esorcista nel 1986 e da quell’anno ho iniziato ad esorcizzare insieme a lui. Poi nel 1990, due anni prima che morisse, ho iniziato a esorcizzare da solo perché lui non praticava più. Quando qualcuno andava da lui rispondeva: “Andate da Padre Amorth”. Per questo sono considerato il suo successore…
Padre Candido era ironico anche con il diavolo?
Le voglio raccontare un episodio molto importante per capire una verità. Deve sapere che quando c’è una possessione diabolica, tra l’esorcista e il demonio c’è dialogo. Satana è un gran bugiardo ma qualche volta il Signore lo obbliga a dire la verità. Una volta Padre Candido stava liberando una persona dopo tanti esorcismi e con la sua solita vena ironica disse al diavolo: “Vai via che il Signore te l’ha creata una casa ben riscaldata, te l’ha preparata una casetta dove non soffrirai il freddo”. Ma il demonio lo interruppe e rispose: “Tu non sai niente”.
Che voleva dire?
Quando il diavolo interrompe il sacerdote con una frase così, vuol dire che Dio lo obbliga a dire una verità. E questa volta era importantissima. Io mi sento chiedere spesso dai fedeli: “Ma come è possibile che Dio abbia creato l’inferno, perché ha pensato a un luogo di sofferenza?”. Ed ecco che quella volta il diavolo rispose alle provocazioni di Padre Candido svelando una verità importante sull’inferno: “Non è stato Lui, Dio, a creare l’inferno! Siamo stati noi. Lui non ci aveva nemmeno pensato!”. Quindi nel piano della creazione di Dio non era contemplata l’esistenza dell’inferno. Lo hanno creato i diavoli! Anch’io spesso durante gli esorcismi ho chiesto al demonio: “Hai creato anche tu l’inferno?”. E la risposta è sempre la stessa: “Tutti noi abbiamo collaborato”.
Che consigli le ha dato Padre Candido?
Mi ha dato molti consigli, soprattutto negli ultimi due anni di vita. Il più importante? Essere un uomo di fede, preghiera e chiedere sempre l’intercessione di Maria Santissima. E poi di essere sempre umile, perché l’esorcista dev’essere consapevole di non valere una cicca senza Dio. Chi dà efficacia all’esorcismo è il Signore. Se lui non interviene allora l’esorcismo non vale niente!


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L'Inferno fu creato da Dio; l'Inferno è una condizione ma è anche un luogo; l'Inferno fin dalla caduta ospita i diavoli, alla fine dei tempi saranno definitivamente prigionieri; l'Inferno fin dalla morte di Caino imprigiona le anime dannate in eterno; nell'Inferno si soffrono le pene del danno e quelle del senso.
Questo dice il dogma di fede.
prof. Coluzzi Marcello

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 ??????????????????????????????????????????????????????????????????????1 giugno 2010 - ore 12:00

L’inferno per i pedofili? Va bene, ma adesso per favore attenti a non esagerare

Padre Amorth, il decano degli esorcisti, non crede a quella sorta di 41 bis della dannazione per i preti che sta diventando il nuovo mantra della chiesa scossa dagli scandali

Anche padre Gabriele Amorth, probabilmente il più grande esorcista vivente, può impressionarsi a sentire parlare d’inferno. Dice al Foglio: “Ho sentito sabato il promotore di giustizia della Congregazione per la dottrina della fede, monsignor Charles Scicluna, dire sostanzialmente che per i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori l’inferno sarà più duro che per gli altri. Anche se nel merito può avere ragione, dico che occorre fare attenzione a non far diventare la chiesa più giustizialista dei tribunali civili. A mio avviso si sta esagerando. I tribunali civili italiani, ad esempio, oramai non ammettono più nemmeno l’ergastolo – chiunque riesce a cavarsela con non più di trent’anni di detenzione – e noi invece scomunichiamo a vita. Mi sembra che stiamo tutti un po’ troppo esagerando”.
La chiesa è troppo dura coi preti pedofili? “Non ho detto questo. Penso però che Dio sia misericordia. E che ogni peccatore, tramite la confessione e la penitenza, può sempre ricominciare. Certo: un prete che ha commesso certi peccati ha davanti a sé un’esistenza difficile, nella quale si porterà dietro e dentro sempre le proprie colpe. Perché certe colpe non è con una lavata di spugna che si cancellano dalla propria esistenza. Queste, seppure in qualche modo redente, staranno sempre innanzi a chi le ha commesse. Carità, preghiera e penitenza saranno il senso del suo vivere se davvero pentito. Ma la chiesa non deve dimenticarsi che la parola che meglio di altre definisce chi è Dio è misericordia. E nessuno può sapere come il giudizio di Dio avverrà. Nessuno può sapere fino a dove la misericordia di Dio sarà capace di arrivare. Fino a dove Dio saprà perdonare”.
Padre Amorth passa le giornate a fare esorcismi su posseduti. Dice che i demoni sono migliaia, vivono fuori dal tempo e dallo spazio e sono talmente tanti che se si potessero vedere oscurerebbero il sole. Dice: “I demoni hanno scelto liberamente di ribellarsi a Dio e di stare nell’inferno. L’inferno, qui ha detto giusto padre Scicluna, è fatto di tante gradazioni. Come anche il paradiso. Questo è come se fosse composto da tantissime stelle che brillano ognuna in modo diverso. E’ ovvio che l’anima di san Francesco brilli in modo diverso da quella di un grande peccatore che si converte soltanto all’ultimo istante di vita. Così anche l’inferno è fatto di molti dannati, tutti sottomessi al principe delle tenebre, Satana, tutti gerarchicamente sottomessi”.
Una gerarchia dantesca? “Più o meno sì. Ricordo il racconto che mi fece una volta l’esorcista da cui ho imparato tutto: padre Candido, che per trent’anni è stato esorcista a Roma alla Scala Santa. Stava esorcizzando un posseduto quando al demonio che stava dentro questa persona disse: ‘Perché non te ne vai via dall’inferno? Perché non lasci le tenebre in cui ti sei messo? Perché non torni alla luce?’. Il demone gli rispose: ‘Tu non sai niente’ – per noi esorcisti quando un demonio dice così significa che sta per dire una cosa vera, che non sta mentendo – ‘Tu non sai niente’ disse il demonio a padre Candido. E ancora: ‘Se me ne vado Satana mi punisce’. Voglio dire: in un certo senso Scicluna ha ragione: esiste una gerarchia anche all’inferno. Tutti sono sottomessi all’angelo decaduto. Tutti si odiano e si osteggiano e cercano di primeggiare sugli altri. Ma tutti temono Satana”.
Padre Amorth dice di non avere mai sentito un demone parlargli dei peccati del clero nei confronti dei bambini. I demoni, del resto, “parlano pochissimo. Sono restii a parlare. Durante gli esorcismi è difficilissimo estorcere loro qualche parola. E quando parlano il più delle volte mentono. Dicono tantissime bugie”. Perché? “Perché non vogliono mai svelarsi. L’esorcismo li costringe e uscire allo scoperto, a dire chi sono e quindi ad andarsene dalla persona posseduta. Mentre loro vogliono restare coperti. E distruggere la vita di coloro che posseggono”. Racconta padre Amorth che una volta durante un esorcismo un demonio gli ha detto: “Non capisci che io ho avuto la forza di disobbedire a Dio? Questo vuol dire che sono superiore a lui”.
di Paolo Rodari@PaoloRodari?????????????????????:

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L'Inferno comunque è un termine latino, che non esiste negli scritti sacri. In ebraico c'è lo Sheol ma che rappresenta banalmente la "tomba comune" di tutta l'umanità dove ci vanno a finire buoni e cattivi. E che rimangono tutti in uno stato umbreo, di incoscienza, almeno fino la resurrezione. In greco, la lingua del Nuovo Testamento, Sheol è stato tradotto con Hades, si, proprio la divinità omonima dei miti greci ed anche qui designa, il luogo dove vanno tutti i morti, senza tormenti o beatitudini (almeno cosi' negli Atti degli Apostoli, dove Pietro predica che anche Gesù è stato "nell'Ade" durante i tre giorni di morte prima della resurezzione ed è la parola che in seguito è stata identificata con gli inferi, ciò che sta nello stato inferiore della terra, e quindi l'inferno. Nel Gesù di Luca l'Ade è invece un luogo di tormento, vedi Luca 16:19-31).

il Cristo in particolare ha parlato però di un qualcosa di ben preciso nei vangeli, che ha definito con il nome ebraico di "Geenna" , la discarica fuori Gerusalemme dove venivano bruciati i rifiuti. E' li' che prende vita la vera e propria concezione di Inferno di fiamme, in quanto Gesù in questo luogo vi inserisce i peccatori, minacciando loro un fuoco "eterno, inestinguibile", "in pianto e stridore di denti" e dove vi inserisce anche Satana e gli angeli caduti. E' chiaro comunque che questo posto, nella sua concezione, sia stato creato da Dio come luogo di castigo (l'idea di stato spirituale che rappresenta solo la propria auto lontananza da Dio è moderna) dove mandare i peccatori, dopo essere stati giudicati e quindi condannati da lui. E lo si può capire anche dalle parole di Cristo : "Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, PREPARATO per il diavolo e per i suoi angeli." (Matteo 25:41). Preparato da chi? Ma da suo Padre, naturalmente


Satana non può aver creato l'Inferno anche per il banale motivo che l'atto stesso di creare qualcosa è un potere che i cristiani attribuiscono esclusivamente a Dio. Dio ha creato l'Inferno, affinchè ci fossero satana, i demoni e i dannati, e secondo San Paolo in modo da "manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza" (Romani 9:22). Anche in Apocalisse appare chiaro che il tormento dei dannati non rappresenti altro che la manifestazione dell'Ira di Dio verso i peccatori (Apocalisse 14:10-11)


Oggi, non fa più comoda questa visione, perchè non funziona più costringere le persone a credere in Dio con la minaccia del terrorismo psicologico di un inferno e una punizione che può dare lui a costoro a causa della loro miscredenza (e non a caso il "fuoco punitore" veniva manifestato anche in Terra con i roghi inquisitori appunto per tenere viva questa paura e "timor di Dio"), ed è quindi normale che i cristiani che non hanno più il potere di far credere con la forza cerchino di edulcorare ora la loro divinità facendola apparire il più buona e docile possibile, proprio come quei venditori truffaldini che per venderti il loro prodotto lo esaltano oltremisura nascondendo tutti quei lati negativi che non lo renderebbero cosi' attraente. Tuttavia il vangelo, il Nuovo Testamento, i Padri della Chiesa, il Magistero Ecclesiastico e tutta la tradizione bimillenaria cattolica ha sempre insegnato (almeno fino pochi decenni fa, prima della secolarizzazione modernista) proprio questo, che Dio un'ira ce l'ha eccome e che l'Inferno ne è praticamente una sua manifestazione di cui nè autore, fautore e creatore e che se qualcuno all'Inferno ci va è perchè innanzitutto lo ha deciso insindacabilmente lui.

 
 

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