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venerdì 17 agosto 2012

CONVERSAZIONE TRA UN CATTOLICO E UN CATTOPROTESTANTE!!!


MA COSA VUOL DIRE: "CATTOLICO TRADIZIONALISTA"???....

MA CHE SONO UNA SORTA DI ...
"GIUDICI" SULL' INFALLIBILITA' PAPALE?

PROTESTANTI CHE TENTANO DI SEMINARE ZIZZANIA NELLA CHIESA CATTOLICA?....

QUELLO CHE IL SANTO PADRE STABILISCE ESSERE FRUTTO O DONO DELLO SPIRITO SANTO,NON VA E NON DEVE ESSERE MESSO IN DISCUSSIONE.

DIVERSAMENTE,NON VEDO,QUALE SIA LA DIFFERENZA TRA UN PROTESTANTE E UN CATTOLICO "TRADIZIONALISTA"....

TUUTI I CATTOLICI,PER DEFINIRSI TALI,CHECCHE' NE DICANO GLI ERETICI,DEBBONO RESTARE,ESSERE ALL'OBBEDIENZA NELLA FEDE AL VESCOVO DI ROMA.

CHI ESPRIME PARERI,O METTE IN DUBBIO,LE TANTE REALTA' "DONO DELLO SPIRITO SANTO,COME I CATECUMENALI,IL RINNOVAMENTO DELLO SPIRITO,IL RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO,E' UN ERETICO.

NON LO DICO IO,CHE SONO NULLA.QUALCUNO MI "ACCUSA" DI ESSERE "GIUDICE"...IO GIUDICO NULLA...IN QUANTO PASSIBILE DI GIUDIZIO!...CONDANNO,E AD ALTA VOCE LE OPERE INFRUTTUOSE DELLE TENEBRE.



CHI E' UN "VERO CATTOLICO" NON METTA IN DUBBIO O IN DISCUSSIONE L'INFALLIBILITA' DEL SANTO PADRE:


Per infallibilità papale s’intende la impossibilità da parte del papa di sbagliare quando insegna in materia di fede e di morale.

L’infallibilità è anzitutto un carisma ed una prerogativa donata da Cristo alla Chiesa, sua sposa, perché nelle verità in ordine alla salvezza non porti i suoi membri sulla via dell'errore.

In modo particolare di questa infallibilità è investito il capo visibile della Chiesa, il Sommo Pontefice, sia quando parla da solo ex cathedra, sia quando parla in comunione col collegio episcopale tanto nel Concilio ecumenico quanto con i vescovi sparsi per tutti la terra quando convengono con lui nel ritenere definitiva una determinata dottrina (Concilio Vaticanio II, Lumen Gentium 25).

ATTENZIONE! SATANA COME LEONE RUGGENTE VA IN CERCA DI PREDE DA DIVORARE...E QUESTO E' UNO DEI SUI TANTI "MEZZUCCI"...


“Vi raccomandiamo, fratelli, nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, di allontanarvi (di non avere più relazioni) da ogni fratello che vive nel disordine, e non secondo le istruzioni che avete ricevuto da noi “ (2 Tessal. 3: 6).

“Perciò riprendili severamente, affinché essi abbiano una fede sana e non vadano dietro a favole giudaiche e a COMANDAMENTI DI UOMINI e non si allontanino dalla VERITA’” (Tito 1: 13,14).

Paolo scriveva questo a Tito perché vi erano degli uomini che andavano di casa in casa PER SVIARE DELLE INTERE FAMIGLIE DALLA VERITA’ (versetti 10-16).

“Non prendete parte alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto CONDANNATELE” (Efesini 5: 11).
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· · · 3 ore fa
  • A 6 persone piace questo elemento.
    • Emilio Gaglione LA SORELLA ARCADIA BUSCEMA NON FA PARTE PIU' DEL NOSTRO GRUPPO....CHI SI ESPRIME IN QUESTO MODO ANCHE NEL PRIVATO.....:
      3 ore fa · · 2
    • Emilio Gaglione
      Arcadia Buscemi
      .. "non capiresti, attacchi sterili, ne mi interessa, attacchi alla chiesa.." ma tu pensi di essere l'unico cattolico al mondo e di poter giudicare gli altri.. togli la trave nel tuo occhio prima di vedere la pagliuzza nel m...
      io, accogli le opinioni altrui e non essere prevenuto.. i 30 anni di esperienza che hai servono a poco se non ammetti che i neocatecumenali sono dei falsi cattolici, loro e i carismatici che hanno origine entrambi dall'unico ceppo pentecostale protestante evangelista che tu tanto critichi.. STOLTO, APRI LA MENTE, STIAMO PARLANDO DI FATTI E NON DI OPINIONI, poi tu sei libero di ingannarti e di confondere anche gli altri, non ti giudico sarà Dio ha valutare sino in fondo la tua buona fede, quanto a me, io sono una vera cattolica, rispettosa della vera fede e della vera tradizione della chiesa.
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      3 ore fa · · 1
    • Mario Corsi
      NON SONO PROTESTANTI, MA TANTE VOLTE IL LORO PROTESTARE E' MOLTO SIMILE A QUELLO DEI PROTESTANTI CHE CONOSCIAMO.
      NON A CASO C'E' UNA CERTA PAGINA FB PENTECOSTALE, CARICA DI ODIO NEI CONFRONTI DELLA CHIESA CATTOLICA, PER LA SUA IMMAGINE DI C...
      OPERTINA, CONDIVIDENDO, USA IMMAGINI PROVENIENTI DA PUBBLICAZIONI TRADIZIONALISTE CATTOLICHE

      I TRADIZIONALISTI.... COLORO CHE CREDONO CHE LA CHIESA CATTOLICA SIA NATA CON IL CONCILIO DI TRENTO E POI DAL CONCILIO VATICANO II SIA CADUTA NELL'APOSTASIA E I PAPI DA GIOVANNI XXIII IN POI SONO DEGLI ERETICI.

      DI FATTO COSI' DICENDO FANNO DI GESU' UN BUGIARDO, VISTO CHE A PIETRO HA DETTO:

      "E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa." "Matteo 16,18

      DIRE CHE LA CHIESA CATTOLICA é CADUTA NELL'APOSTASIA E I PAPI DIVENUTI DEGLI ERETICI, VUOL DIRE CHE LE PORTE DEGLI INFERI HANNO PREVALSO SULLA CHIESA DI CRISTO E QUINDI QUANTO DA CRISTO STESSO E' STATO DETTO IN MATTEO 16,18, NON CORRISPONDE A VERITA': NE HANNO FATTO UN BUGIARDO.
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      2 ore fa · · 1
    • Mario Corsi I TRADIZIONALISTI SONO PEGGIO DEI PENTECOSTALI, ALMENO QUESTI ATTACCANO LA CHIESA CATTOLICA SENZA AVERNE LA PRETESA DI FARNE PARTE, COME INVECE FANNO I TRADIZIONALISTI.
      SE L'ATTUALE CHIESA CATTOLICA E' APOSTATA ED ERETICA, NON HANNO ALTRO CHE DA FARE CHE USCIRNE FUORI...
      2 ore fa · Modificato · · 2
    • Rosetta Lunardo LA ZIZZANIA è OVUNQUE , NOI SEGUIAMO LA STRADA CHE GESù CI INDICA , RIGUARDO A LORO QUANDO CAPIRANNO SARà TROPPO TARDI , CREDETEMI MI FANNO PENA ,CIAO FRATELLI
      2 ore fa · · 2
    • Rocco Giannattasio
      D'ACCORDISSIMO CON EMILIO , MARIO E ROSETTA . CHIUNQUE CONTESTA IL PAPA SI METTE FUORI DALLA CHIESA CATTOLICA FONDATA SUGLI APOSTOLI DI CUI IL SANTO PADRE E' IL VICARIO DI CRISTO IN TERRA . QUANDO IL PAPA PARLA EX CATHEDRA E' INFALLIBIL...
      E CONCILIO VATICANO I . LA SANA DOTTRINA DELLA CHIESA NON RINNEGA LA TRADIZIONE VERA . IL CONCILIO VATICANO II NON HA RINNEGATO LA TRADIZIONE , TRADIZIONE STABILITA NEI PRECEDENTI 20 CONCILI ECUMENICI TANT'E' VERO CHE NON HA << RIVOLUZIONATO >< O PRESENTATO ALTRI DOGMI . HA RILETTO TUTTO ALLA LUCE DEL MONDO D'OGGI . PER AVVICINARE IL MONDO D'OGGI AL VANGELO DUNQUE LA SANA DOTTRINA NON E' AFFATTO ALTERATA . PER QUANTO RIGUARDA IL CAMMINO NEOCATECUMENALE , QUESTO MOVIMENTO E' STATO RICONOSCIUTO NON SOLO DAL PAPA BENEDETTO MA ANCHE DAL GRANDE PAPA IL BEATO GIOVANNI PAOLO iII . ED OGGI IN AMERICA LATINA E' NOTISSIMO . DUNQUE LA BUSCEMI PRIMA DI INIZIARE A PARLARE A VAMPERA SI RILEGGA NON SOLO I DOCUMENTI DEL CONCILIO E I DOCUMENTI PREPARATORI , DEVE LEGGERE IL DIRETTORIO DEI FRATELLI DEL CAMMINO NEO CATECUMENALE , APPROVATI IN PRIMIS DALLE CONGREGAZIONI ROMANE E POI DAL PAPA .. IL CAMMINO NEO CATECUMENALE E' UNA RICCHEZZA PER LA CHIESA . ALTRO CHE STORIE . E VI PARLA UNA PERSONA COME IL SOTTOSCRITTO CHE HA COMPIUTO LA SUA FORMAZIONE NELL'AZIONE CATTOLICA E NELLA FUCI AI TEMPI DELL'UNIVERSITA'
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      circa un'ora fa · · 3
    • Valentina Bruno
      sciocchi, la mia amica arcadia non ha mai messo in dubbio l'infallibilità pontificia, stava cercando di sostenere esattamente il contrario, ma il neocatecumenale emilio non le ha consentito di dialogare, le ha solo buttato addosso una serie...
      di frasi bibliche tipo dardi.. NON ESISTE UN ERESIA CHIAMATA TRADIZIONALISTA, ESISTE INVECE UNA ERESIE CHIAMATA MODERNISMO CHE è STATA CONDANNATA INFALLIBILEMNTE DA DIVERSI PONTEFICI; SE FOSSE VERO QUELLO CHE DIDE, CHE DIFENDETE L'INFALLIBILITà PAPALE, RISPETTERESTE LA CONDANNA DEL MODERNISMO, MA VOI SIETE IMMERSI IN QUESTA ERESIA, E NE SIETE ACCECATI, NON CAPITE CHE NON UBBIDITE ALL'INSEGNAMENTO INFALLIBILE DELLA CHIESA CHE HACONDANNATO IL LIBERALISMO, LA MASSONERIA E IL MODERNISMO CHE ORA DILAGANO.. CARO EMILIO, PENSAVO PIù SAGGIO, in realtà ha ragione arcadia, sei uno stolto e un settario!!!
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      37 minuti fa ·
    • Mario Corsi GLI ACCECATI E STOLTI SIETE VOI CHR DATE DEL BUGIARDO A GESU', PERCHE' SECONDO VOI LE FORZE DEL MALE DOPO IL CONCILIO VATICANO II HANNO PREVALSO CONTRO LA CHIESA CATTOLICA.

      SE CONTINUI SU QUESTI TONI VERRAI MESSA FUORI
      28 minuti fa · Modificato · · 1
    • Emilio Gaglione
      TOH! UN'ALTRA PROFETESSA DEGLI "ULTIMI TEMPI!|...CHIUNQUE,METTE IN DUBBIO LE DECISIONI DEL PAPA E' ERETICO,E TU E LA TUA AMICA QUESTO SIETE!...NON VALE NEANCHE PIU' CONTINUARE SU QUESTA FALSA RIGA.SIETE PROTESTANTI E BASTA. INFATTI,LA MIA S...
      TOLTEZZA MI VIENE DALL'ASCOLTARE LA PAEOLA DI DIO E AD ESSERE ALL'OBBEDIENZA NELLA FEDE AL VESCOVO DI ROMA!...I PROTESTANTI SONO MIGLIORI DI VOI! ALMENO NON SI NASCONDONO DIETRO LA PARVENZA DI ESSERE "CATTOLICI".VERGOGNATEVI!
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      30 minuti fa · · 2
    • Emilio Gaglione “Se qualcuno viene a voi e non vi porta questa dottrina non riceveteli in casa vostra, NON DITEGLI: SALVE ! Poiché colui che gli dice: salve ! partecipa alle sue cattive opere” (2 Giovanni 10: 12).

      NON C’E’ ALCUN DUBBIO CIRCA L’IDENTITA’ DI COLORO DI CUI PARLA GIOVANNI, CHE DICE, AL VERSETTO 9 :
      “Chi va oltre e non resta fermo nella dottrina di Cristo NON HA DIO; colui che rimane in questa dottrina HA IL PADRE E IL FIGLIO”.
      27 minuti fa ·
    • Emilio Gaglione ECCO CHI SIETE!....
      27 minuti fa ·
    • Valentina Bruno ‎.. dovete essere meno prevenuti, e non attaccare i fratelli della vostra fede perchè fanno notare delle pecche nella santa madre chiesa.. nelle vostre parole c'è confusione.. arroganza e livore.. mi sembrate una setta protestante
      24 minuti fa ·
    • Valentina Bruno ‎.. io e arcadia siamo entrambe cattoliche, ubbidiamo al papa e alle disposizioni vaticane.. siamo figlie ubbidienti della chiesa, e non mettiamo in discussione l'infallibilità papale, è proprio il contrario!
      23 minuti fa ·
    • Emilio Gaglione
      DI ARROGANZA E DI ERESIA,NE AVETE DISTRIBUITE IN GRANDE QUANTITA'....SE POTRESTE VENDERLA,POTREMMO SANARE IL DEBITO PUBBLICO...:-) :-)

      E CHI LO METTE IN DUBBIO?...SIETE STATE COSI0 CHIARE ED ELOQUENTI NEL NON ACCETTARE I DONI DELLO SPIRITO...
      SANTO NELLA CHIESA CATTOLICA QUALI I GRUPPI DI PREGHIERA CON TANTO DI STAUTO!

      E CHI SIETE TU E LA TUA AMICA,DEI NUOVI "profeti"?....O SIETE FORSE IN GRADI DI DISCERNERE PIU' DEL SANTO PADRE QUELLO CHE ARRICCHISCE O MENO LA NOSTRA CRESCITA SPIRITUALE????
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      20 minuti fa ·
    • Valentina Bruno
      sottoscrivo: Per infallibilità papale s’intende la impossibilità da parte del papa di sbagliare quando insegna in materia di fede e di morale.
      L’infallibilità è anzitutto un carisma ed una prerogativa donata da Cristo alla Chiesa, sua spos...
      a, perché nelle verità in ordine alla salvezza non porti i suoi membri sulla via dell'errore.
      In modo particolare di questa infallibilità è investito il capo visibile della Chiesa, il Sommo Pontefice, sia quando parla da solo ex cathedra, sia quando parla in comunione col collegio episcopale tanto nel Concilio ecumenico quanto con i vescovi sparsi per tutti la terra quando convengono con lui nel ritenere definitiva una determinata dottrina (Concilio Vaticanio II, Lumen Gentium 2
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      19 minuti fa ·
    • Valentina Bruno ‎.. noi difendiamo le prerogative tradizionali del papa, e non abbiamo criticato alcun chè di ciò che i papi hanno definito come verità di fede!
      18 minuti fa ·
    • Valentina Bruno
      ‎.. quello che noi critichiamo sono alcune azzioni pastorali fatte a partire dall'ultimo concilio, ma questo non significa andare contro la chiesa o contro il papa.. ad esempio la chiesa ha firmato il nuovo rito della messa, ma non ha conda...
      nnato il vecchio rito tridentino.. chi preferisce seguire una messa tridentina ha il diritto di farlo.. questo lo ha reso possibile papa beneddo XVI chiarendo questo punto.. ma prima di ciò sembrava che quelli che volevano il rito antico della messa fossero disubbidienti alla chiesa.. e invece no!
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      14 minuti fa ·
    • Valentina Bruno ‎.. così critichiamo altre scelte pastorali che francamente non sembrano portare a un autentico avvicinamento a Dio.. cambiare in senso modernistico l'architettura delle chiese, togliere le statue, gli inginocchiatoi dalle chiese, e tante altre cose come canti chiassosi e tamburellanti, queste cose non ci sembrano in linea con una autentica spiritualità cristiana..
      10 minuti fa ·
    • Mario Corsi Della Chiesa Cattolica avete detto che dal Concilio Vaticano II in poi è caduta nell'apostasia e che i Papi da allora in poi sono degli eretici..... poi dipende tu a quale setta tradizionalista appartieni...
      6 minuti fa ·
    • Valentina Bruno
      inoltre quando il papa ha baciato il corano, noi non critichiamo l'autorità divina del suo essere papa, ne critichiamo alcuna definizione infallibile da lui fatta.. critichiamo un gesto che è personale, e che non impegna l'autorità e infall...
      ibilità della chiesa, un gesto che sinceramente contraddice 2000 anni di storia della chiesa.. ; lo stesso si dica dell'attuale pontefice, critichiamo alcune frasi riguardanti la morale sessuale e famigliare, ad esempio, dette da lui in occasione di alcune interviste private, in cui si ammette il preservativo in certe circostanze o il matrimonio dei preti in certi casi..
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      5 minuti fa ·
    • Valentina Bruno caro mario, che un papa baci il corano non è esattamente molto cattolico, no?
      4 minuti fa ·
    • Valentina Bruno ‎.. la mia amica arcadia è stata eliminata da questa pagina da emilio gaglione solo per aver condiviso in spirito di fratellaza cristiana alcune verità esposte in un video che è cattolico.. sino a prova contraria.. mi domando allora chi è il settario, dato che noi cerchiamo il dialogo cristiano, mentre voi accusate ed eliminate chi la pensa diversamente.. non è che siete voi un pò settari, perchè vi ricordo che non esiste l'eresia tradizioalista, ma bensi quella modernista di cui voi fare promotori, forse inconsapevoli!
      pochi secondi fa ·

Emilio Gaglione ERETICA!...LEGGI ALMENO IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA!...VUOI VEDERE CHE ADESSO SIETE ANCHE "VITTIME"....VERGOGNATEVI!!!!
2 minuti fa ·
  • Mario Corsi
    dipende dal senso di quel baciare il corano.... non credo che Giovanni Paolo II con quel gesto ne volesse anche accettare il contenuto e farci diventare tutti mussulmani....

    avete dato dell'eretico a Giovanni Paolo II... Paolo VI e Giovann...
    i XIII secondo voi era affiliati alla massoneria, anche di Benedetto XVI avete avuto da ridire.... conosco pubblicazioni del tipo "Chiesa Viva". Se foste persone serie ne dovreste trarne le conclusioni dalle vostre posizioni e abbandonare una Chiesa Cattolica apostata e eretica. In questo i protestanti sono più seri, loro non attaccano la chiesa cattolica con la pretesa di volerne far parte.... siete come un cancro e state cercando di uccidere la Chiesa Cattolica dal suo interno
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    circa un minuto fa ·
  • Emilio Gaglione
    “IL DOGMA DELL’INFALLIBILITA’ PAPALE”
    Veniamo dunque al tema delle infallibilità del Papa. E facciamo subito alcune precisazioni, necessarie per comprendere bene questa straordinaria verità della Fede cattolica, verità insegnata dal Vangelo...
    e dal Nuovo Testamento.

    Queste precisazioni sono necessarie perché non solo c’è grande confusione – e talvolta malafede – in quanti contestano la Chiesa cattolica proprio su questo punto, ma c’è anche molta confusione in noi cattolici, che, quando veniamo interrogati a proposito, non sappiamo bene come rispondere.

    Sarà capitato a molti di voi – immagino – conversare con qualche Testimone di Geova che ha bussato alla nostra porta o ci ha fermato per strada e sentirsi dire: dove sta scritto che il Papa è infallibile? Oppure: come è possibile che il Papa sia infallibile se nella storia ci sono stati tanti Papi indegni e peccatori.

    Sono domande alle quali non possiamo sottrarci, vuoi per consolidare la ragionevolezza della nostra fede, vuoi per imparare a rispondere a quanti chiedono ragione della speranza che è in noi, del Credo che noi professiamo.

    E per rispondere a queste offensive, bisogna fare delle precisazioni.

    La prima precisazione riguarda il significato. "Infallibilità" non significa impeccabilità. La Fede Cattolica, la Chiesa Cattolica, basandosi sulla Bibbia, insegna che il Papa non può commettere errori in materia di fede e di morale quando si verificano certe condizioni di cui subito parleremo.

    Ma la Fede cattolica, la Chiesa cattolica non ha mai detto, non ha mai insegnato che i Papi siano assolutamente esenti da imperfezioni o debolezze in campo morale. Tanto è vero che tutti i Papi, compreso l’attuale Pontefice, hanno sentito in passato e sentono il bisogno di confessarsi, di chiedere perdono a Dio delle loro colpe, dei loro peccati.

    I Papi sono i primi ad essere consapevoli di dover chiedere perdono a Dio delle loro mancanze, dando a ciascuno di noi un esempio di grande umiltà.

    Nella lunga storia del Papato – ricordiamo che da san Pietro a Giovanni Paolo II si possono contare ben 264 Vescovi di Roma –vi sono stati Romani pontefici veramente santi, che hanno dato lustro alla Chiesa: e questi sono la gran parte, compreso l’attuale Pontefice felicemente regnante; ma è anche vero che talvolta vi sono stati Papi il cui comportamento morale era perlomeno discutibile, lasciava molto a desiderare. E questo la Chiesa lo ha sempre riconosciuto.

    Ne consegue che chi accusa i Cattolici di insegnare, con la dottrina della infallibilità, che i Papi sono impeccabili, che i Papi non possono commettere peccati, o ignora la vera Fede cattolica o è in mala fede.

    Veniamo a una seconda precisazione: per la dottrina cattolica, che potete trovare bene esposta nel Catechismo, il Papa è infallibile quando sancisce, cioè quando conferma, propone alla attenzione e alla fede del popolo cristiano verità di fede e di morale.

    Questo non vuol dire che il Papa può inventare verità di fede e di morale, non vuol dire che può imporre una sua idea personale.

    Il Papa può piuttosto confermare, con l’autorità che gli è stata conferita da Gesù Cristo, una dottrina, una verità di fede o di morale contenuta nella Bibbia che merita particolare attenzione, che è da credersi nel modo in cui la Chiesa la interpreta e la impone alla adesione dei fedeli.

    Come si può intuire già da queste precisazioni, vi sono delle condizioni precise che devono verificarsi normalmente, stando a quello che insegna il Concilio Vaticano II, perché si possa parlare di infallibilità del Santo Padre.

    Queste condizioni sono quattro:

    La prima: Il Papa deve sancire, confermare, non come maestro privato, come fosse un teologo, un biblista, un giurista; nemmeno come semplice vescovo di Roma, ma deve esercitare il suo ruolo di supremo pastore universale della Chiesa, il ruolo di maestro di tutta la Chiesa.

    La seconda: Il papa deve insegnare a tutta la Chiesa e non a una singola parte di essa, escludendo altre parti, come accade quando il papa emana disposizioni, generalmente a carattere temporaneo, per una diocesi, per i cristiani di una nazione o per i fedeli di un Continente.

    La terza condizione: il Papa dovrà esplicitamente far comprendere che sta facendo uso del carisma, del dono dell’infallibilità, ossia deva far comprendere bene che sta confermando con atto definitivo una dottrina di fede e di morale.

    La quarta condizione: la materia su cui si esercita il carisma dell’infallibilità è la fede e la morale. Il Papa non è infallibile quando esprime considerazioni di carattere scientifico, storico, ed altro.

    L’infallibilità nella Sacra Scrittura

    Definite dunque le condizioni necessarie per l’esercizio del dono dell’infallibilità pontificia, veniamo a rispondere ad una domanda alla quale dobbiamo dare una risposta.

    La domanda può essere formulata in questo modo: dove si trovano nei Vangeli le prove, dove sono le prove bibliche dell’infallibilità del Papa?

    E per rispondere a questa domanda interessantissima, dobbiamo ricordare qualche passo del Vangelo.
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    pochi secondi fa ·
    Procederemo passo dopo passo, certo in modo necessariamente superficiale, visto che il tema è molto vasto e il tempo è sempre limitato, ma il nostro scopo – lo scopo di questo corso di formazione apologetica popolare – è quello di dare qual...
    che indicazione chiara ai nostri amici radioascoltatori per consolidare le ragioni della nostra fede e saper rispondere alle contestazioni che le vengono avanzate.

    Sappiamo dal Vangelo che Cristo ha fondato la sua Chiesa sull’apostolo Simon Pietro: "Tu sei Pietro e su di te edificherò la mia Chiesa", si legge nel cap. XVI del Vangelo di san Matteo.

    Veniamo ad una prima considerazione. Se Pietro, potesse cadere in errore in materia di fede o di morale, ne risulterebbe che Cristo avrebbe edificato la sua Chiesa – che deve illuminare gli uomini, ammaestrare gli uomini nella fede e nella morale che ne deriva – sull’errore. E questo è inammissibile, essendo Cristo Dio.

    Ma anche i successori di Pietro, i vescovi di Roma, sono il fondamento della Chiesa – come abbiamo ben visto nelle scorse trasmissioni – e dunque anche per loro, per i successori di Pietro, valgono le stesse considerazioni che abbiamo fatto per Simon Pietro. Anche i successori di Pietro non possono errare in materia di fede e di morale, altrimenti Cristo starebbe ora edificando la sua Chiesa sull’errore.

    Andiamo avanti e cerchiamo di approfondire questa verità di fede.

    A Simon Pietro, Gesù ha dato il potere di legare e di sciogliere e ha promesso che tutto ciò che Pietro avrebbe legato e sciolto in terra sarebbe stato "legato e sciolto" anche in Cielo, cioè "legato e sciolto" anche da Dio. Sappiamo – perché ne abbiamo parlato in trasmissioni precedenti – che questo potere doveva essere esercitato anche dai successori di Pietro, i Papi.

    Ora, ecco la nostra riflessione: tutti i Cristiani sanno che Dio non può sbagliare, non può errare, proprio perché è Dio.

    Poiché, stando alla promessa di Cristo, ciò che Pietro "lega e scioglie" è "legato e sciolto anche da Dio", ne consegue che anche Pietro, anche i successori di Pietro, cioè i Papi, nell’esercizio del loro compito di "legare e di sciogliere" devono essere infallibili, non possono errare, non possono sbagliare.

    Infatti, se i Papi potessero sbagliarsi nell’esercizio del potere di legare e di sciogliere, se così fosse, il loro errore, l’errore di Pietro, l’errore del Papa, dovrebbe essere ratificato anche da Dio. In questo caso, Dio, per mantenere fede alla sua parola, dovrebbe ratificare un errore, approvare un errore. Ma Dio non può errare!

    Evidentemente, qui lo intuiamo ma vedremo poi anche altre prove, è chiaro che qui Cristo promette una particolare assistenza di Dio ai Papi che legano e sciolgono su questa terra.

    Evidentemente, la promessa di ratificare in Cielo ciò che i papi legano e sciolgono sulla terra, implica necessariamente che i papi siano infallibili nell’esercizio di questo potere.

    Per chi lo avesse dimenticato, io ricordo che "legare" e "sciogliere" hanno un significato molto preciso nel linguaggio biblico.

    In materia dottrinale, legare e sciogliere significano proibire e permettere. Dunque il Papa ha il potere di proibire o permettere, cioè di dichiarare, sancire lecita o illecita una dottrina di fede.

    Nel campo giuridico e disciplinare, legare e sciogliere significano condannare o assolvere. Quindi, il Papa ha il potere, datogli da Gesù Cristo, di sancire, di confermare come lecito o illecito un comportamento, di dichiararlo morale o immorale.

    E questo potere – lo ricordiamo – viene riconosciuto anche in Cielo, cioè da Dio stesso in persona: "Tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli", dice chiarissimamente il Vangelo di san Matteo al capitolo XVI.

    Andiamo avanti con un’altra considerazione. Ricorderete bene che Gesù ha affidato a Pietro il compito di pascere il gregge. Per tre volte consecutive, Gesù ha detto a Pietro di esercitare la funzione di pastore del gregge, cioè della Chiesa.

    Gesù ha affidato questo compito perché Lui, Pastore vero e infallibile, stava per salire al Cielo e voleva affidare la sua Chiesa a Pietro e, come abbiamo visto, ai suoi successori.

    Ora, visto che secondo la volontà di Gesù - che è Dio - la Chiesa è strumento di salvezza, visto che si va in Cielo attraverso la Chiesa e nella Chiesa guidata dal pastore Pietro e dai suoi successori, è del tutto impensabile, del tutto impossibile che questi pastori possano errare, sbagliare strada in quelle materie – fede e morale – che conducono al Cielo. Quindi, in questi campi, i Papi godono, devono godere del dono dell’infallibilità.

    Andiamo avanti con un’altra considerazione. Il Vangelo di Luca ci racconta, al capitolo 22, che Gesù ha pregato perché la fede di Pietro non venga mai meno.

    Ascoltiamo bene questo brano evangelico. Prestiamo attenzione a come san Luca ci racconta questo episodio della vita di Gesù.

    E’ Gesù che parla: "Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli".

    Soffermiamo un momento la nostra attenzione su questo brano di straordinaria importanza per l’argomento che stiamo trattando.

    Quando Gesù pronuncia queste parole siamo nel Cenacolo, la sera del giovedì santo. Mancano poche ore all’arresto di Gesù nell’Orto degli Ulivi. Gesù, che conosce molto bene quello che sta per succedere a Lui, mette in guardia i suoi discepoli, avverte che satana ha messo alla prova tutti i suoi discepoli con parole molto chiare "satana vi ha cercato per vagliarvi", e quel "vi" si riferisce proprio ai Dodici.
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    Con l’assistenza promessa da Gesù, come ci è ricordata dal Vangelo di san Matteo, è impossibile che il Papa, e il Collegio apostolico a lui unito e sottomesso, possano sbagliarsi.

    Altrimenti, se si sbagliassero, l’assistenza di Gesù – che ...
    è Dio – sarebbe un’assistenza inutile. Sarebbe un’assistenza, un aiuto per commettere errori. Ma questo nessun cristiano lo può pensare.

    Con l’assistenza di Gesù, l’insegnamento impartito dalla Chiesa sarà sempre necessariamente conforme alla verità. Vi è l’assicurazione divina, promessa da Gesù, contro la possibilità stessa di errore in materia di fede, quindi vi è la promessa della infallibilità.

    Badate che si tratta di una assistenza divina al compito di ammaestrare tutte le genti, al compito di battezzarle, quindi di condurle nella Chiesa, al compito di insegnare. Ed è una assistenza divina promessa per sempre, fino alla fine del mondo, dice Gesù.

    Quindi, il dono dell’infallibilità non riguardava solo gli Apostoli che ascoltano a viva voce le parole di Gesù, ma riguarda i successori di Pietro e i successori degli Apostoli uniti e sottomessi al Santo Padre.

    Vi è un altro passo del Vangelo da considerare importante per il tema che stiamo trattando. Lo ricaviamo dal Vangelo di san Marco, al capitolo 16. Sono poche parole, ma molto chiare e direi anche estremamente severe.

    Gesù ha appena dato il compito alla sua Chiesa di predicare il vangelo ad ogni creatura, come ci ha ricordato anche san Matteo, Poi aggiunge questa frase lapidaria: "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato".

    Tutti capiamo bene che qui si sta parlando della salvezza del Paradiso e della condanna dell’Inferno. Paradiso e Inferno: verità serissime, gravissime, che riguardano la vita eterna di ciascuno di noi. Verità dimenticate, purtroppo.

    Ora, riflettiamo un istante: Gesù lega il destino eterno di ogni uomo alla fede che insegnerà la Chiesa. Chi crederà alla fede insegnata dalla Chiesa andrà in Paradiso. Chi, per colpa propria, non crederà alla fede insegnata dalla Chiesa andrà all’Inferno.

    Ora, è impossibile, visto le conseguenze che derivano dall’accettare o dal rifiutare l’insegnamento della Chiesa in materia di fede, che la Chiesa si possa sbagliare.

    Chi rifiuterà la fede proposta dalla Chiesa rifiuterà la vera fede, annunciata infallibilmente, dal Papa, che è capo visibile della Chiesa. Chi rifiuterà sarà condannato alla dannazione eterna.

    Chi accoglierà la fede proposta dalla Chiesa, accoglierà la vera fede, annunciata infallibilmente dal Papa, capo visibile della Chiesa e sarà destinato al Paradiso.

    Infallibilità nella storia

    Il dogma della infallibilità fu definito solennemente durante il Concilio Vaticano I, nell’anno 1870.

    La costituzione dogmatica Pastor Aeternus recita: «Noi, quindi, aderendo fedelmente a una tradizione accolta fin dall’inizio della fede cristiana, a gloria di Dio, nostro salvatore, per l’esaltazione della religione cattolica e la salvezza dei popoli cristiani, con l’approvazione del santo concilio, insegniamo e definiamo essere dogma divinamente rivelato che il romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando, adempiendo il suo ufficio di pastore e maestro di tutti i cristiani, in virtù della sua suprema autorità apostolica, definisce che una dottrina riguardante la fede e i costumi dev’essere ritenuta da tutta la Chiesa, per quell’assistenza divina che gli è stata promessa nel beato Pietro, gode di quell’infallibilità, di cui il divino Redentore ha voluto dotata la sua Chiesa allorché definisce la dottrina riguardante la fede o i costumi. Quindi queste definizioni sono irreformabili per virtù propria, e non per il consenso della Chiesa».

    Si tratta di una definizione solenne, dogmatica, alla quale ogni cattolico è tenuto a prestare l’assenso della fede, della sua intelligenza e della sua volontà.

    Questa definizione dice una cosa interessante anche dal punto di vista storico: afferma infatti – lo abbiamo sentito – che si tratta di una tradizione "accolta fin dall’inizio della fede cristiana".

    Può essere interessante, a questo punto, vedere in quali occasioni è stato riconosciuto il carisma dell’infallibilità della Chiesa, e del Papa, in epoca antica.

    Vediamo qualche esempio che traggo – come ho tratto molte delle cose che vi ho detto – dal bel libro di P. Roberto Coggi, intitolato "La Chiesa" e pubblicato dalle Edizioni Studio Domenicano.

    Il libro raccoglie le conversazioni che P. Coggi ha tenuto proprio dai microfoni di Radio Maria e dunque vorrei ringraziare l’autore anche a nome di tutti gli ascoltatori.

    Un primo esempio ricordato da P. Coggi è quello di S. Ignazio di Antiochia, morto intorno all’anno 110 martire a Roma. Siamo dunque in epoca antichissima e Ignazio dice che i cristiani di Roma "sono puri da ogni estranea macchia". Vale a dire da ogni errore e qui si prefigura l’infallibilità della Chiesa, e del suo Capo visibile, in particolare, fin dall’inizio del secondo secolo.

    Un secondo esempio viene dal grande S. Ireneo, vescovo di Lione, vissuto nel II secolo. S. Ireneo riconosce la fede della Chiesa di Roma come norma per tutta la Chiesa.

    Sentiamolo: «Con questa Chiesa, a causa della sua più alta preminenza, deve accordarsi ogni altra Chiesa, poiché in essa si è conservata la fede apostolica».
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    pochi secondi fa ·
  • Emilio Gaglione
    Qui è chiaro che l’immunità dall’errore propria della Chiesa di Roma presuppone l’infallibilità del suo maestro, il vescovo, il Papa.

    San Cipriano, vescovo vissuto nel III secolo, definisce la Chiesa di Roma come la "Cathedra Petri" e parl...
    ando degli avversari che pure volevano fare approvare le loro dottrine eretiche dal Papa, scrive: «Essi non pensano che devono trattare con i Romani, la cui fede fu lodata dalla gloriosa testimonianza dell’Apostolo, e presso i quali l’errore non può trovare alcun accesso».

    Queste parole meritano di prestare loro particolare attenzione. Per san Cipriano nella Chiesa di Roma, quindi nel Papa, non può albergare l’errore. Dunque, il tema dell’infallibilità era noto, anche in epoca assai antica. Certo non era esplicitato come lo sarà dopo il Concilio Vaticano I, ma non era sconosciuto.

    Un altro esempio viene da san Girolamo, vissuto nel IV secolo, il quale, richiedendo al Papa Damaso una decisione a proposito di una questione dibattuta in Oriente, scrive: «Solo presso di voi si conserva inalterata l’eredità dei padri».

    Il P. Coggi autore del libro che fa da guida a questa nostra esposizione, riporta altri esempi storici che dimostrano come anche nei tempi antichi si avesse coscienza della infallibilità della Chiesa, oltre che del vescovo di Roma.

    Egli cita l’esempio di S. Teofilo, successore di S. Ignazio nella Chiesa di Antiochia, il quale diceva che come le navi si infrangono se escono dal porto ed entrano nel mare in tempesta, così gli uomini fanno naufragio quando abbandonano la "cattedra di verità".

    Dunque la Chiesa era ritenuta, fin dalle origini, "cattedra della verità", ove non poteva albergare l’errore.

    S. Ireneo, vescovo di Lione, insegnava che dove c’è la Chiesa c’è lo Spirito Santo ed è impossibile trovare la verità se non nella Chiesa, che possiede il "carisma della verità".

    E ancora san Cipriano, verso l’anno 250, scrive: "Tutti coloro che abbandonano Cristo si perdono nei loro errori, ma la Chiesa che crede in Cristo e rimane fedele alla verità ricevuta, non si separa da lui".

    Conclusione

    Possiamo dunque concludere questa breve e sintetica carrellata storica ribadendo come la Chiesa, grazie all’assistenza dello Spirito Santo promesso e inviato da parte di Gesù, gode del dono o carisma dell’infallibilità nell’insegnare e nel credere le verità della fede.

    Dobbiamo infatti ricordare che l’autorità che Gesù ha conferito alla Chiesa è prima di tutto un’autorità dottrinale, e riguarda la trasmissione e la custodia del deposito della fede.

    Siamo dunque grati a Dio per avere dato alla Chiesa e al Papa un dono così grande, che ci assicura della bontà e della verità della fede che professiamo.

    Detto quesito,non esistono "critiche",giudizi personali o altro.

    Se a te fratello o sorella," NON PIACE" qualcosa che il Papa e la Chiesa dichiarano frutto,dono dello Spirito Santo, resta in SILENZIO!....Quello è il momento di ascoltare!

    Non esistono,e non è ammissibile,che il discendente di Pietro,debba essere oggetto di giudizio dI "qualcuno" che neanche conosce il Catechismo della Chiesa Cattolica.

    Detto questo resto all'obbedienza nella Fede al Vescovo di Roma.

    Altri commenti,saranno cancellati,ma non perche' vogliamo togliere il diritto di parola.

    Ma perche' è grazie a persone "pseudocattolici" che contestano i tanti dono dello Spirito Santo, APPROVATI DAL SANTO PADRE, che nascono dibattiti e controversie con i Cattolici da parte di protestanti!

    Se avete da "obiettare" fatelo fuori da questo gruppo!...RESTIAMO ALL’OBBEDIENZA NELLA FEDE AL VESCOVO DI ROMA!LODE E GLORIA A GESU’ E MARIA.
  • pochi secondi fa ·
  • 2 commenti:

    1. http://www.bibbiaedu.it/testi/Bibbia_CEI_2008.Ricerca?Libro=Gb&capitolo=1&idp=3
      Emilio,
      forse che non conosci il libro di Giobbe, fra i libri sapienziali del vecchio testamento, leggi cosa dice del ruolo di Satana:
      6Ora, un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro. 7Il Signore chiese a Satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo". 8Il Signore disse a Satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male". 9Satana rispose al Signore: "Forse che Giobbe teme Dio per nulla? 10Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra. 11Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha, e vedrai come ti maledirà apertamente!". 12Il Signore disse a Satana: "Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui". Satana si ritirò dalla presenza del Signore.

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    2. .....non so se hai capito ma il post precedente era riferito a quanto da te pubblicato riguardo alla figura di Satana nella Bibbia: ritengo questo passaggio importante per capire il ruolo di Satana nella nostra redenzione: il principe di questo mondo è il tentatore mentre noi dobbiamo affidarci con la preghiera a Gesù e Maria Immacolata che intercede per noi.
      Riguardo al tuo chiarimento sul ruolo del Papa e della sua infallibilità, ti ringrazio sentitamente per il post precedente che fa onore a tutti noi cattolici.
      Come hai potuto vedere, nel mio profilo Facebook, ho riportato la mia foto per rispetto a Voi ma nello stesso tempo ho riportato anche la foto della statua della Regina della Pace che tanto mi è cara.
      Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

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