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domenica 13 maggio 2012

LA COMUNIONE IN MANO è CALVINISTA! - mons. SCHNEIDER


 Monsignore Athanasius Schneider “Come Vescovo non Posso Tacere”

monsignor  Athanasius Schneider 2 Il vescovo ausiliare di Karaganda in Kazakhistan, Monsignore Athanasius Schneider, a parlato con Gloria.TV sul suo libro "Dominus est" in cui egli critica con forza la comunione in mano.
Video Cattolico - Monsignore Athanasius Schneider “Come vescovo non posso tacere”

Monsignore Athanasius Schneider - “La Comunione nella Mano non ha Nulla a che Vedere con la Chiesa Primitiva, è di Origine Calvinista”.

Monsignore Athanasius Schneider Monsignore Athanasius Schneider, esperto di Patristica e vescovo ausiliare in Kazakhstan, ha spiegato a Radio Maria, come si celebrava la comunione.
Athanasius Schneider ha 50 anni, è nato in ucraina e dal 2006 ha servito come vescovo ausiliare in due diocesi in Kazakhstan, una repubblica ex sovietica con una popolazione cristiana del 26%, per lo più ortodossi, ma con una fiorente comunità cattolica.
Recentemente, il vescovo Schneider, esperto di Patristica e della chiesa primitiva, ha spiegato a Radio Maria in Sud Tirolo, le differenze tra la forma di comunione nella Chiesa primitiva e la pratica corrente della comunione nella mano.
Come detto, quest’usanza è “completamente nuova” dopo il Concilio Vaticano II e non fonda le sue radici nei primi tempi del cristianesimo, come spesso sostenuto.
Nella Chiesa primitiva, bisognava purificare le mani prima e dopo il rito, e la mano era coperta da un corpo di lino, da dove si prendeva direttamente nella lingua: “Era di più una comunione nella bocca che nella mano ", ha detto Schneider. Infatti, dopo aver preso l'Ostia Sacra, i fedeli dovevano raccogliere dalla mano, con la lingua, ogni minima particella consacrata. Un diacono supervisionava l'operazione.
Mai si toccava con le dita, “Il gesto della comunione nella mano, come lo conosciamo oggi, era completamente sconosciuto" tra i primi cristiani.
 

 

Origine Calvinista

Monsignore Athanasius Schneider 2
In aggiunta, quel rituale dalla gestione diretta del sacerdote in bocca, è stato abbandonato, un cambiamento che ha avuto un percorso “istintivo e pacifico” in tutta la  Chiesa. Dal secolo V, in Oriente, e in Occidente poco dopo. Il Papa Gregorio Magno nel VII secolo già la celebrava in questa maniera, e sinodi francesi e spagnoli dei secoli VIII e IX, sanzionavano le persone che toccavano l'Ostia Sacra.
Secondo il vescovo Schneider, la pratica che ormai conosciamo, della comunione nella mano, è nata nel XVII secolo tra i calvinisti, che non credevano nella presenza reale di Cristo nell'Eucaristia. "Neanche Lutero", che si credeva nell’eucarestia, ma non nella transustanziazione, “lo avrebbe fatto ", ha detto il vescovo kazako: "In effetti, fino a tempi relativamente recenti, i luterani ricevevano la comunione in ginocchio e in bocca, e ancora oggi qualcuno continua a farlo nei paesi scandinavi ".      

 




 
 

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