Errori Protestanti - 09 Seconda Lettera a Timoteo 3,16

14Tu però rimani saldo in quello che hai imparato
e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso 15e
conosci le sacre Scritture fin dall'infanzia: queste possono istruirti per la
salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. 16Tutta la
Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere
ed educare nella giustizia, 17perché l'uomo di Dio sia completo e ben
preparato per ogni opera buona.
[pausa…]
San Paolo non sta parlando del Nuovo Testamento. Il Nt non
l’avevano ancora scritto. San Paolo si riferisce all’Antico Testamento
traduzione greca, la “Septuaginta”.
Il Concilio di Yamnia
Dentro del giudaismo sorge durante l’epoca di Gesù una disputa
sul canone corretto. Un gruppo religioso, i sadducei, sostiene che solamente
conformano il canone delle Scritture la Torah o Pentateuco (Legge), mentre altri
gruppi considerano conformi anche le Scritture dei Neviìm (Profeti) e i Ketuvim
(Scritti). Dopo la distruzione di Gerusalemme nell’anno 70 d. C., il gruppo
ebraico predominante era quello dei farisei, che considerava il canone
conformato con la Legge, i Profeti e gli Scritti. Così, alla fine del I secolo
il Giudaismo stabilì in Yamnia (Javne) come canone dei suoi
libri sacri quelli che soddisfano tre requisiti: ci doveva essere una copia del
libro in questione scritto prima dell'anno 300 a.C. (quando l'ellenizzazione
arrivò in Palestina, con i problemi culturali e religiosi successivi, si può
leggere nei libri dei Maccabei o di Daniele), la copia doveva essere scritta in
ebraico o almeno in aramaico (non greco, la lingua e cultura invasore), e il
messaggio doveva essere considerato come inspirato o diretto al popolo di Dio
(con ciò anche alcuni libri che compivano con le due caratteristiche anteriori
hanno dovuto lasciare il canone). Lutero usò questa decisione NON CRISTIANA come
base della formazione del suo canone biblico disistimando il canone che la
Chiesa utilizzò dopo la Pentecoste, questo Concilio di Yamnia e lo stesso
Sinedrio che si equivocò nel giudicare a Gesù. Ai tempi di Gesù era dominante la
seconda opinione, che è sostenuta e trasmessa da molti cristiani fino ai tempi
della Riforma Protestante con le polemiche concernenti i libri Deuterocanonici.
Questa controversia probabilmente si originò precisamente poiché il giudaismo
aveva stabilito il suo canone alla fine del secolo I, per loro già non erano
presenti quei testi che si trovano in greco (nella versione della Bibbia ebraica
dei Settanta). Questi libri sono proprio quelli considerati posteriormente.
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