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domenica 13 maggio 2012

ERRORI PROTESTANTI 9



Errori Protestanti - 09 Seconda Lettera a Timoteo 3,16

Codex Vaticanus
14Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso 15e conosci le sacre Scritture fin dall'infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. 16Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, 17perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.


[pausa…]
San Paolo non sta parlando del Nuovo Testamento. Il Nt non l’avevano ancora scritto. San Paolo si riferisce all’Antico Testamento traduzione greca, la “Septuaginta”.
Il Concilio di Yamnia
Dentro del giudaismo sorge durante l’epoca di Gesù una disputa sul canone corretto. Un gruppo religioso, i sadducei, sostiene che solamente conformano il canone delle Scritture la Torah o Pentateuco (Legge), mentre altri gruppi considerano conformi anche le Scritture dei Neviìm (Profeti) e i Ketuvim (Scritti). Dopo la distruzione di Gerusalemme nell’anno 70 d. C., il gruppo ebraico predominante era quello dei farisei, che considerava il canone conformato con la Legge, i Profeti e gli Scritti. Così, alla fine del I secolo il Giudaismo stabilì in Yamnia (Javne) come canone dei suoi libri sacri quelli che soddisfano tre requisiti: ci doveva essere una copia del libro in questione scritto prima dell'anno 300 a.C. (quando l'ellenizzazione arrivò in Palestina, con i problemi culturali e religiosi successivi, si può leggere nei libri dei Maccabei o di Daniele), la copia doveva essere scritta in ebraico o almeno in aramaico (non greco, la lingua e cultura invasore), e il messaggio doveva essere considerato come inspirato o diretto al popolo di Dio (con ciò anche alcuni libri che compivano con le due caratteristiche anteriori hanno dovuto lasciare il canone). Lutero usò questa decisione NON CRISTIANA come base della formazione del suo canone biblico disistimando il canone che la Chiesa utilizzò dopo la Pentecoste, questo Concilio di Yamnia e lo stesso Sinedrio che si equivocò nel giudicare a Gesù. Ai tempi di Gesù era dominante la seconda opinione, che è sostenuta e trasmessa da molti cristiani fino ai tempi della Riforma Protestante con le polemiche concernenti i libri Deuterocanonici. Questa controversia probabilmente si originò precisamente poiché il giudaismo aveva stabilito il suo canone alla fine del secolo I, per loro già non erano presenti quei testi che si trovano in greco (nella versione della Bibbia ebraica dei Settanta). Questi libri sono proprio quelli considerati posteriormente.
Errori Protestanti - 09 Seconda Lettera a Timoteo 3,16

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