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domenica 1 luglio 2012

.. L'EVIDENTE DIFFERENZA TEOLOGICA TRA FATIMA E MEDJUGORJE!!!

UNA VISIONE DEL MONDO BASATA SU FATIMA




http://www.fatima.org/it/news/World_View-Italian-for_web.pdf
Una visione del mondo basata su Fatima
Questa trascrizione, rivista e corretta, di un discorso  tenuto nell’ottobre del 1999 alla conferenza Fatima: World Peace 2000, ci aiuta a comprendere meglio i veri retroscena relativi all’intero Terzo Segreto di Fatima.
Oggi, 13 ottobre  1999, cade l’82° anniversario  del Miracolo  del Sole, avvenuto a Fatima il 13 ottobre 1917. Questo miracolo era stato predetto tre mesi prima, il 13 luglio 1917. Quel giorno, Lucia di Fatima aveva chiesto alla Madonna:
“Vorrei chiederVi di dirci chi siete, e di fare un miracolo con il quale tutti credano che Voi ci apparite.”
La Madonna aveva risposto:
“Continuate a venire qui tutti i mesi. In ottobre dirò chi sono e cosa voglio, e farò un miracolo che tutti vedranno per credere.”
E il 13 ottobre 1917, 82 anni fa, ben 70.000 persone assistettero al grande Miracolo del Sole. 70.000 persone videro il sole danzare nel cielo e poi piombare in picchiata verso la terra. Questi testimoni, tra i quali anche il padre di Giacinta, Ti Marto, ci raccontano  di come fossero terrorizzati.  Egli affermò: “Il sole... cominciò  a muoversi  e danzare finché sembrò che si fosse staccato dal cielo e cadesse su di noi. Fu un momento terribile.”
Secondo i testimoni, il miracolo durò circa 8 minuti. E dopo che il sole era “tornato al suo posto nel cielo”, il terreno, che prima del miracolo era ormai ridotto  ad un’enorme pozza di fango per via della pioggia torrenziale  caduta  sin dalla notte  precedente,  si era completamente asciugato. Anche i vestiti di chi era rimasto in piedi tutto il giorno sotto la pioggia, aspettando il miracolo, erano completamente asciutti.
Molti testimoni riferirono che, mentre il grande Miracolo del Sole era in atto, erano stati in grado di guardare direttamente il globo solare senza rimanerne accecati o riportare alcun danno agli occhi.
In questo secolo, la Madonna ha compiuto per noi uno dei miracoli più sensazionali di tutti i tempi – un miracolo pubblico predetto  con tre mesi di anticipo, e di cui furono testimoni 70.000 persone. Questo miracolo è stato persino riportato  dal quotidiano  massonico ed anti- clericale O Seculo.
Parte dei 70.000 testimoni che il 13 ottobre 1917 assistettero al Miracolo del Sole.
Ecco quanto  riportato  dal giornale, nell’edizione  del 15 ottobre
1917:
“Abbiamo visto l’immensa folla girarsi verso il sole che era al suo zenit, ormai libero dalle nubi. L’astro aveva l’aspetto di un disco d’argento piatto, ed era possibile fissarlo senza soffrirne la minima molestia. Esso non bruciava, non accecava. La si poteva scambiare per un’eclisse. Ma ecco prorompere  dalla folla un clamore immenso, mentre udivamo le persone vicine che gridavano: ‘Miracolo! … Miracolo! … Meraviglia! … Meraviglia!...’. Sotto gli occhi sbalorditi di questa folla, il cui atteggiamento ci riportava ai tempi biblici, e che, stupefatta e a testa scoperta, contemplava l’azzurro del cielo, il sole ha tremato, ha compiuto movimenti strani e improvvisi e, al di là di tutte le leggi cosmiche, il sole – per esprimerci con il tipico linguaggio dei contadini – ‘ha danzato’!...”
Si tratta  di  gran  lunga  del  più  importante  miracolo  pubblico compiuto dal Cielo dai tempi in cui Nostro Signore Gesù Cristo fondò la Sua unica vera Chiesa Cattolica.
Per questo mi sento di affermare che la grandezza e l’importanza di questo miracolo corrispondono alla grandezza e all’importanza del Messaggio che la Madonna ci ha dato a Fatima. E così come questo miracolo, con il sole che danzava nel cielo per poi piombare in picchiata verso la terra, fu talmente spettacolare che la gente non fu in grado di distoglierne lo sguardo, allo stesso modo il Messaggio di Fatima è di così grande forza, importanza  e unicità, da farmi ritenere  che con questo miracolo  La Madonna ci stava dicendo  che non  dovremo mai distogliere i nostri sguardi da Fatima e dal Suo Messaggio, e non dovremo mai farci distrarre e allontanarci da Esso, per nessun motivo al mondo.
È per questo motivo che questo discorso si intitola “Una visione del mondo  basata su Fatima”. La Madonna  è apparsa a Fatima all’inizio di questo secolo, che di sicuro è il più ateo della storia. Il mondo, infatti, è attualmente afflitto da una sottospecie di paganesimo post-Cristiano, che è assai peggiore di quello pre-Cristiano.  I pagani del pre-Cristianesimo non avevano mai udito la parola del Cristo. Ma i pagani di oggi, i pagani Post-Cristiani, hanno udito la Sua parola, ed hanno rifiutato Lui Stesso, così come la Sua unica, vera Chiesa. Per questo motivo, essi sono in una condizione  assai peggiore di quella degli antichi pagani che non avevano ancora avuto modo di conoscere Cristo.
Il Messaggio di Fatima deve essere posto al centro della nostra vita Cristiana,  deve essere la lente attraverso  la quale osservare il nostro mondo.  Ritengo che tutto  ciò che venne compiuto  e affermato dalla Madonna  di Fatima ci mostri  quanto  sia importante, per noi, basare interamente   la nostra  visione  del mondo  sul Messaggio di  Fatima, rinunciando a qualsiasi altra cosa che possa in qualche modo entrarvi in conflitto.
Lo ribadisco perché per molti, la devozione alla Madonna di Fatima non è di centrale importanza.  È spesso messa da parte, ai margini della Fede. È come una devozione a Santa Rita, San Giuda o Sant’Antonio: viene  considerata  una  devozione  molto  pia  ed  un  ausilio  ulteriore alla nostra  vita spirituale,  ma è solo una  devozione  di contorno,  di importanza  secondaria,  a cui non  si presta  la giusta attenzione  che invece merita.
Le apparizioni della Madonna di Fatima ci hanno fornito le basi su cui giudicare e vedere il mondo che ci circonda - una visione del mondo che non passerà mai di moda e che non sarà mai obsoleta. Per questo motivo, questa visione del mondo basata sul Messaggio di Fatima non potrà  mai essere “aggiornata”  affinché significhi qualcosa di diverso rispetto al suo significato originale; né potrà essere liquidata o sostituita da quella vera e propria superstizione che chiamiamo “aggiornamento”. Niente di ciò che è accaduto in questo secolo potrà  mai sostituire  in importanza  il Messaggio della Madonna di Fatima.
Il Messaggio di Fatima non fa altro che ribadire, con toni di assoluta urgenza e con implicazioni pesanti per i nostri tempi, gli insegnamenti tradizionali della Chiesa e l’urgente bisogno di compiere riparazione.

Ci libera dagli slogan della cultura Pop
La verità ha la forza di renderci  liberi. Nostro  Signore disse: “la verità vi renderà liberi.” Ed il Messaggio di Fatima ci libera dal cadere nei tanti slogan dei nostri giorni, così vuoti e allo stesso tempo, purtroppo, così popolari.  Ci impedisce di cadere vittime dell’assurdo concetto secondo cui le atee Nazioni Unite sarebbero “l’ultima grande speranza di pace per l’umanità”. Ci impedisce di cadere nell’errore di pensare che stiamo entrando  in una nuova “primavera” con l’avvento del nuovo millennio. Ci impedisce di credere che stiamo per assistere all’alba di una nuova “civiltà dell’amore”, in cui i Cattolici e i fedeli di altre false religioni possono appianare le proprie divergenze e lavorare insieme per rendere il mondo un posto migliore. (È interessante notare come il concetto stesso che Cattolici e non Cattolici possano lavorare insieme per costruire una sorta di nuova “civiltà dell’amore” fosse stato condannato,  insieme al movimento francese del Sillon, da Papa San Pio X nel 1910.)
A proposito di queste due espressioni così popolari al giorno d’oggi, ovvero “una  nuova  primavera”  e “una  civiltà dell’amore”, dobbiamo ricordare  che nessuna  delle due contiene  alcun riferimento al Cuore Immacolato  di Maria. Eppure  la Madonna  di Fatima  ci ha davvero promesso  una  grande  vittoria.  Ma  Ella non  la  definì  “una  nuova primavera”, né la chiamò “una civiltà dell’amore”. I termini da Lei usati furono “il Trionfo del Mio Cuore Immacolato.”
La Madonna è venuta a Fatima con questo Messaggio: “Dio desidera stabilire nel mondo la devozione al Mio cuore Immacolato.” Non ci sarà alcuna vittoria, non ci sarà alcuna “nuova primavera” a meno che un numero  sufficiente di Cattolici adempia fedelmente alle richieste della Madonna di Fatima. Questo deve essere il nostro centro di gravità.
Adesso vediamo brevemente quali sono le Sue richieste. A Fatima, La Madonna ci ha chiesto di:
•     recitare almeno cinque decine del Rosario ogni giorno,
•     indossare lo Scapolare Marrone,
•     offrire il nostro Dovere Quotidiano  al Signore come sacrificio,
•     compiere la riparazione dei Primi Cinque Sabati al Suo Cuore
Immacolato.
•     La Madonna ha anche richiesto al Papa di celebrare, in unione con tutti i vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, promettendo in cambio la conversione di quella nazione, e un periodo di pace per tutta l’umanità.
Questa consacrazione non è ancora stata compiuta.

Come  so che  la consacrazione  della Russia non  è ancora  stata compiuta e la Russia non è ancora stata convertita? Grazie ad un breve articolo apparso il 9 agosto 1999 sul Toronto Sun, in cui si riportava che Larry Flynt, il cosiddetto “re della pornografia”, aveva appena lanciato la versione russa della rivista Hustler.
Per chi non  sappia  di cosa si tratta,  Hustler è una  tra  le riviste pornografiche più spinte e oscene degli Stati Uniti. È una vera e propria industria  multi-milionaria, con una tiratura  enorme.  Larry Flynt si è vantato di aver regalato un abbonamento gratuito alla sua rivista a tutti i deputati  del parlamento  Russo. Questo è avvenuto 15 anni dopo la consacrazione del 1984: una consacrazione in cui non fu menzionata la parola Russia, come aveva invece richiesto la Madonna.
Se si fosse verificato il Trionfo  del Cuore  Immacolato  di Maria, Larry Flynt non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere!
Rispetto per la Tradizione
Lasciatemi spiegare perché il Messaggio della Madonna  di Fatima deve ricoprire un ruolo centrale nella nostra visione del mondo.
Per prima  cosa, ciò che rende il Messaggio di Fatima così degno di  essere  creduto  è il fatto  che  la Madonna  di  Fatima  mostrò  un profondissimo  rispetto  per  gli insegnamenti  della Chiesa, che sono rimasti  coerenti  ed  immutabili   nel  corso  dei  secoli.  A  Fatima,  la Madonna  non ci ha fornito nessuna nuova dottrina,  né ci ha dato una nuova interpretazione degli insegnamenti Cattolici che potesse differire da quella insegnata  costantemente per secoli dalla Chiesa. San Paolo disse: “Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!” (Gal. 1:8)”
La Madonna  ha  seguito  queste  sacre  indicazioni.  Non  solo  ha mostrato  un profondo  rispetto  per ciò che la Chiesa ha insegnato  da sempre, con lo stesso significato e lo stesso senso (eadem sententia, eodem sensu), ma ha anche rafforzato alcune dottrine  ed orientamenti chiave.
E le dottrine  e gli orientamenti  da  Lei rafforzati  costituiscono un’indicazione di quelli che sarebbero stati più attaccati nel corso del
20° secolo.
Il ruolo della Madonna nel piano per la salvezza
Per prima cosa, il Messaggio della Madonna  di Fatima ribadisce la profonda importanza  rivestita dalla Madonna  di Fatima all’interno del piano per la salvezza.


Il beato Abate Marmion
(1858-1923)
Sappiamo     dal    Messaggio che la salvezza del mondo,  la conversione   della  Russia  e  la pace   nel   mondo,    dipendono in    ultima    istanza    dal    fatto che l’umanità obbedisca alla volontà  del  Signore  di  stabilire nel mondo  la devozione  al Suo Cuore Immacolato.  La centralità e l’importanza della Madonna  è stata ribadita con forza a Fatima.
Un bravo Mariologo potrebbe andare  avanti tutto  il giorno  sui motivi  per  cui  la Madonna   sia così  al centro  del  piano  per  la salvezza. Io  mi  concentrerò   su di  un  singolo  aspetto  di  questa verità,  ovvero  sul  fatto  che  la Madonna       fu      assolutamente
necessaria affinché Cristo si facesse uomo – o meglio, Figlio dell’Uomo.
Dio Onnipotente non avrebbe potuto diventare membro della razza umana  senza Maria, non avrebbe potuto  diventare “Figlio dell’Uomo” senza la Madonna.
Queste  non  sono  parole  mie, ma del grande  Abate Benedettino Marmion (1858-1923). Probabilmente egli è stato il più grande scrittore spirituale del 20° secolo. Riguardo all’opera dell’Abate Marmion,  Papa Benedetto XV disse: “leggetela, è la pura dottrina della Chiesa.”
Nei suoi libri, l’Abate Marmion riflette sul fatto che Nostro Signore, per diventare veramente membro  della nostra razza umana, un Figlio d’Adamo e quindi “Figlio dell’Uomo”, dipese assolutamente dal “sì” che Maria rispose all’angelo che Le aveva chiesto di acconsentire a diventare la Madre di Dio-Uomo, Gesù Cristo.
Ovviamente,  Dio avrebbe potuto  diventare  uomo  da solo, senza l’intervento della Madonna.  Avrebbe potuto  assumere  forma  umana dalla materia con cui aveva creato l’uomo dal nulla, e apparirci  in tal guisa.
Ma se avesse fatto così, Egli sarebbe stato, per così dire, quasi un alieno da un  altro  pianeta.  Non  avremmo  mai potuto  considerarLo come facente parte della razza umana. Avrebbe avuto le sembianze di un uomo, avrebbe camminato  e parlato come tale, ma non avremmo mai potuto scambiarLo veramente per un essere umano. Non avremmo mai potuto considerarLo come un vero discendente dei nostri genitori ancestrali, Adamo ed Eva, e non avremmo avuto alcun  senso  di  affini- tà o “parentela” con la Sua umanità.
Affinché Nostro Signore   potesse   far- si   realmente    uomo, ed   essere   parte   del- la famiglia umana in disperato bisogno di redenzione, era asso- lutamente necessario che Egli venisse par- torito  da una  figlia di Adamo ed Eva. Questa “figlia” era  l’immaco- lata  e sempre  vergine Maria  di  Nazareth. Ella fu assolutamente essenziale.
Dio dipendeva dalla Madonna  nel far sì che Nostro  Signore Gesù Cristo potesse realmente definirsi “Figlio dell'Uomo”. Come  afferma  l'Aba- te Marmion, sembra che l'appellativo “Fi- glio dell'Uomo”  fosse quello che Gesù tene- va più a cuore, quan-
“In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc.” In questa fotografia, ve- diamo nei pellegrini la luce della fede e
     della lealtà verso la Madonna di Fatima.    
do era tra noi, e che Egli lo usasse per riferirsi a Se Stesso più di qual- siasi altro appellativo.
Allo stesso modo, il Messaggio di Fatima ci aiuta a ricordarci quanto dipendiamo  dalla Madonna: ci ricorda che la devozione alla Madonna, ed in particolar  modo  al Suo Cuore  Immacolato,  non  è qualcosa di periferico, marginale o di poca importanza.  No! Il Signore ha reso la devozione al Cuore Immacolato di Maria una condizione imprescindibile perché si ottenga la conversione della Russia, e conseguentemente sia
garantito un periodo di pace all’umanità.


“Molte anime vanno all’Inferno perché non hanno nessuno che preghi o faccia sacrifici per loro”...La Madonna di Fatima
Le dottrine essenziali ribadite a Fatima
Nel Messaggio di Fatima vengono ribaditi alcuni dogmi di Fede essenziali. Quando apparve, la Madonna di Fatima:
•    parlò della dottrina del Paradiso,
•    parlò della dottrina dell’Inferno,
•    parlò della dottrina del Purgatorio,
•    parlò della dottrina della Santa Eucaristia,
•    parlò della dottrina del Sacramento della Penitenza.
Pur se in maniera indiretta, la Madonna parlò anche della dottrina del Regno Sociale di Cristo; inoltre ribadì il tradizionale insegnamento dei Papi, secondo cui: esiste un’unica vera Chiesa al di fuori della quale non v’è salvezza; gli stati ed i governi devono riconoscere la Chiesa in quanto tale; devono riconoscere il potere indiretto della Chiesa sullo stato e la società civile. Tutto questo è implicito nella richiesta che la Madonna  rivolge al Papa, affinché consacri la Russia al Suo Cuore Immacolato.
Partiamo dal primo dogma, il Paradiso.
Il 13 maggio 1917, quando Lucia chiese alla Madonna: “Di dove siete, Vostra Grazia?”, Ella rispose: “Sono del Cielo”.
La Madonna è in Paradiso, corpo ed anima. Il Paradiso è un luogo, un luogo reale, non un mero stato mentale. Secondo il Messaggio, è un luogo che otterremo  solamente se condurremo la vita sacramentale di grazia santifica, grazie all’appartenenza al Corpo Mistico di Cristo, la Chiesa Cattolica.
La Madonna  ci ricordò  anche la dottrina  dell’Inferno, e cioè che esso esiste, che è reale, e che le anime degli uomini vi finiscono, vi sono finite, e vi si trovano al momento.  La Madonna  non è certamente  una seguace del teologo modernista  Hans  Urs von Balthasar, il quale ha affermato che “l’Inferno esiste, ma è vuoto”.
No. Gesù ci ha detto: “la verità vi renderà  liberi”. E il fatto che la Madonna di Fatima avesse ribadito la dottrina  dell’Inferno ci permette di liberarci da tutti gli errori di Von Balthasar e dei suoi seguaci, non importa chi essi siano.
Ma la cosa più drammatica è che la Madonna non si fosse limitata a parlare ai tre fanciulli della realtà dell’Inferno. Il 13 luglio 1917, infatti, la Madonna  di Fatima dette ai tre pastorelli di Fatima una terrificante visione dell’Inferno.
Eccone il racconto, tratto dalle memorie di Suor Lucia:
“…  La  Madonna   aprì  di  nuovo  le  mani  come  nei  due mesi passati, il riflesso di luce che esse emettevano  parve penetrare  la terra.  E vedemmo  come  un  grande  mare  di fuoco, e immersi  in questo fuoco i demoni  e le anime  dei dannati,  come  se fossero braci  trasparenti,  tutte  annerite, brunite,  di forma umana.  Esse ondeggiavano  nell’incendio, sollevate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a  nuvole  di  fumo,  cadendo  da  tutte  le  parti  –  simili  al cadere  delle scintille  nei  grandi  incendi  –  senza  peso  né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e di disperazione, che ci terrorizzavano  e ci facevano tremare di paura (deve essere stata questa visione a farmi urlare, come mi dissero alcuni successivamente).  I demoni  si distinguevano  dalle anime dei  dannati  per  la forma  orribile  e ributtante   di  animali sconosciuti, trasparenti  e neri come carboni ardenti. Questa visione durò soltanto un momento,  grazie alla nostra buona Madre Celeste, che alla prima apparizione ci aveva promesso di portarci in Cielo. Altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.”
La Madonna quindi disse loro:
“Avete visto l’Inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori.  Per  salvarle,  Dio  vuole  stabilire  nel  mondo   la devozione al Mio Cuore Immacolato.”
È questa  la visione terrificante  che venne data  ai bambini.  Suor Lucia disse chiaramente  che “i demoni si distinguevano dalle anime dei dannati”. Questo basta a dimostrare  che la teoria di Von Balthasar [secondo   la  quale  l’Inferno  esiste,  ma  è  vuoto  -  oppure   un’altra versione, secondo la quale ‘sappiamo che all’Inferno ci sono demoni, ma non possiamo essere certi che vi siano anche degli esseri umani’] è completamente falsa. All’Inferno ci sono  demoni,  e anche  anime umane.  Questa  visione dette  ai fanciulli la grazia ed il coraggio  di compiere eroici sacrifici per la salvezza delle anime.
La Madonna ribadì anche l’insegnamento riguardante il Purgatorio.
Il 13 maggio 1917 Lucia chiese alla Madonna di due sue amiche che erano morte di recente.
Lucia chiese: “Maria das Neves è già in Paradiso?” (la ragazza era morta all’età di 16 anni)
La Madonna rispose: “Sì.”
Allora Lucia chiese di un’altra amica che era morta all’incirca a 18 o
20 anni: “E Amelia?”
La Madonna  rispose: “Rimarrà in Purgatorio fino alla fine del mondo.”
Questa frase della Madonna,  da sola, costituisce la risposta a tutti i falsi credi Protestanti,  che rifiutano  il Purgatorio.  Con  una  singola frase, “rimarrà  in Purgatorio  fino alla fine del mondo”,  la Madonna sta dicendo ai Protestanti:  “la vostra dottrina  Protestante  che rifiuta il Purgatorio è falsa.”
La Madonna  ribadì  anche  l’insegnamento sul Sacramento della Confessione.  Infatti  Ella stabilì  che  la  confessione  sacramentale  è una condizione  necessaria affinché le anime adempiano  alle richieste relative alla devozione dei Primi Cinque Sabati.
Ancora  una  volta, grazie  a questo,  la Madonna  sta  dicendo  ai nostri  amici Protestanti:  “la vostra dottrina  Protestante  che rifiuta il Sacramento della Confessione è falsa.”
Passiamo ora alla Santa Eucaristia.
Le apparizioni  di Fatima non solo rafforzano la dottrina dell’Eucaristia, ma  anche  il dovere di ciascun fedele di venerare la Santa Eucaristia in quanto Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo.
Nel 1916, un anno prima della apparizioni della Madonna a Fatima, Giacinta,  Francesco  e Lucia ricevettero  la grazia  di  tre  apparizioni distinte di un angelo – precorritrici  delle apparizioni  della Madonna. La terza e ultima di queste apparizioni angeliche avvenne nell’autunno del 1916, con “l’Angelo dell’Eucaristia”.
Quel giorno, quando  l’Angelo venne ad amministrare l’Eucaristia ai fanciulli, non  si presentò  con un sorriso smagliante, dicendo  loro: “Fanciulli, sono qui per dirvi che lo scopo dell’Eucaristia è quello di instillare  in  voi un  senso  di  comunità  e solidarietà,  promuovendo il dialogo e le relazioni  interpersonali,  e celebrando  la dignità  della persona umana attraverso l’unità nella diversità”...
Non fu affatto questa la scena.
Lucia ci racconta che era mezzogiorno, e i bambini erano in ginocchio e recitavano le preghiere di riparazione insegnate loro dall’“Angelo della Pace”, quando era apparso loro nella primavera precedente.
Ecco cosa scrive Lucia:
“Non so quante volte avessimo ripetuto quella preghiera, quando   vedemmo   che   sopra   di   noi   brillava   una   luce sconosciuta. Ci alzammo … e vedemmo nuovamente l’angelo, che aveva nella mano sinistra un Calice, sopra il quale stava sospesa un’Ostia, dalla quale cadevano alcune gocce di Sangue dentro al Calice. “Lasciando il Calice e l’Ostia sospesi nell’aria, l’Angelo s’inginocchiò vicino a noi e ci fece ripetere  per tre volte questa preghiera:
“ ‘Santissima  Trinità,  Padre, Figlio e Spirito santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti  i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, i sacrilegi e l’indifferenza da cui Egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi domando la conversione dei poveri peccatori’.”
Lucia scrive che l’angelo si alzò, prese di nuovo il Calice e l’Ostia tra le mani  e impartì  la Comunione ai tre fanciulli, ponendo  l’Ostia Consacrata  sulla lingua di Lucia, e dividendo  il Sangue del Calice tra Francesco e Giacinta, e mentre lo faceva diceva:
“Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Fate riparazione per i loro crimini e consolate il vostro Dio.”
Dopo di che, Lucia racconta  che l’Angelo “si mise nuovamente  in ginocchio e ripeté con noi per altre tre volte la medesima  preghiera:
‘Santissima Trinità, ecc.’ Poi scomparve.”
Il cielo non poteva mandare al genere umano istruzioni più forti e chiare su come la Santa Eucaristia debba essere riverita e venerata! Grazie a queste azioni, l’angelo non ha istruito solamente i tre fanciulli, ma anche l’intero 20° secolo e tutte le nazioni della terra, fino alla fine dei tempi.
Ancora una volta, il rispetto mostrato  dall’angelo verso l’Eucaristia era in totale conformità  con l’insegnamento e la pratica  tradizionali della Chiesa:
•     L’Angelo era inginocchiato,  prostrato  con il volto a terra. Nel farlo, stava riconoscendo  che la Maestà Sovrana e la Divinità di Gesù Cristo sono realmente presenti nell’Eucaristia. Questo ci deve far riflettere sul profondo  rispetto e sulla venerazione che dobbiamo mostrare nei confronti del Santissimo Sacramento.
•     L’angelo recitava le preghiere di riparazione  per le bestemmie e i sacrilegi commessi contro  il Santissimo Sacramento: quasi una  profezia  delle  innumerevoli   offese che  sarebbero  state commesse contro il Santissimo Sacramento, specialmente dopo il 1960.
•     L’angelo pregava, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, per la conversione dei poveri peccatori, e specialmente – possiamo desumerlo  dal contesto  – per  coloro  che peccano  contro  la Santa Eucaristia.
L’angelo non diede la Comunione sulla mano, a Lucia.
I tre fanciulli di Fatima sapevano che l’angelo era stato inviato per istruirli e che il suo esempio andava seguito.
Ricorda Lucia:
“Come spinti dalla forza del soprannaturale che ci avvolgeva, avevamo imitato l’angelo in tutto: ci prostrammo come lui, e ripetevamo le preghiere che egli pronunciava … Continuammo a stare così, ripetendo sempre le stesse parole.”
Pertanto, è evidente che l’angelo fosse un messaggero Celeste inviato dal Signore per darci  l’esempio del profondo  rispetto  che dobbiamo portare nei confronti del Santissimo Sacramento. E voglio ribadire che la dottrina  della Santa Eucaristia è rifiutata dai Protestanti,  dagli Ebrei, dai Mussulmani,  dagli Indù, dai Buddisti. Il Cielo sta dicendo a tutte queste religioni create dall’uomo che la loro dottrina  è errata e che le
loro credenze sono false.





I Primi Cinque Sabati
Prima di cominciare a parlare dei Primi Cinque Sabati, voglio fare un’osservazione. Oggigiorno vi è la tendenza, alla luce di ciò che viene chiamata “sensibilità ecumenica”, a sminuire le verità fondamentali  del Cattolicesimo in favore di un orientamento ecumenico. Questa nuova idea, sostanzialmente, afferma che, nel relazionarsi con i non-Cattolici, non dobbiamo fermarci troppo su ciò che ci divide, ma piuttosto porre da parte tali questioni e concentrarci su ciò che ci unisce.
Ma è chiaro il contrasto  tra questa teoria e ciò che invece disse la Vergine Maria a Fatima. La Madonna ha riconosciuto che il Suo primo compito  è quello di insegnarci  la Verità. La Madonna  di Fatima  ha infatti:
•     enfatizzato il Rosario,
•     enfatizzato la devozione al Suo Cuore Immacolato,
•     enfatizzato lo Scapolare Marrone,
•     enfatizzato il Purgatorio,
•     enfatizzato l’autorità del Papa,
•     enfatizzato il Sacramento della Confessione,
•     enfatizzato la Santa Eucaristia in quanto Corpo, Sangue, Anima e Dinività di Gesù Cristo.
La Madonna ha quindi enfatizzato  proprio quei punti che DIVIDONO  i Cattolici  dai  Protestanti,  così come da tutte  le altre religioni sulla faccia della terra.
Possiamo forse affermare di saperne di più rispetto alla Madre di
Dio, riguardo a quest’aspetto?
E ancora, il Messaggio di Fatima non soltanto dà risalto a quei punti che ci dividono, ma spiega anche in modo chiarissimo che le genti che non  credono  a queste  verità, e specialmente  coloro  che si rifiutano di  tributare  alla Madonna  l’onore che  giustamente  Le spetta,  sono oggettivamente colpevoli di blasfemia.
Il Signore ce lo insegnò in modo dolce ma risoluto, quando ci spiegò la Riparazione dei Primi Cinque sabati.
La devozione dei Primi Sabati alla Madonna  non era una novità, non era qualcosa di recente. Ancora una volta, chiedendo la devozione dei Primi Cinque Sabati, la Madonna  stava dimostrando un profondo rispetto per la tradizione.
Nel 1892 Papa Leone XIII concesse a tutti  i fedeli un’indulgenza plenaria  per  coloro  che avessero dedicato  15 Sabati consecutivi  in onore della Madonna del Rosario.




Successivamente, Papa San Pio X concesse l’indulgenza plenaria a tutti  coloro che avessero compiuto  la devozione dei Dodici Primi Sabati in onore della Madonna.
Oltre a ciò, il 13 giugno 1912 Papa San Pio X concesse nuove indulgenze ai Fedeli che avessero compiuto la devozione della Riparazione per la Madonna nei Primi Sabati del mese.
Cinque anni dopo in quel giorno, il 13 giugno 1917, la Madonna mostrò ai tre fanciulli di Fatima il Suo Cuore Immacolato “circondato da spine che parevano esservi conficcate”, per il quale c’era bisogno di riparazione.
Nel chiedere la riparazione dei Primi Cinque Sabati, la Madonna prese una devozione tradizionale, la semplificò e le donò maggiore efficacia.
Il 10 dicembre 1925, la Madonna e il Bambin Gesù apparvero a Lucia  (all’epoca  una  postulante  diciottenne   presso  il monastero   di
Pontevedra). Gesù le disse:
“Abbi compassione del Cuore della tua Santissima Madre, che è coperto  di spine che gli uomini  ingrati  in ogni momento Vi configgono, senza che vi sia nessuno che faccia un Atto di Riparazione per toglierle.”
Il Bambin Gesù era preoccupato per questi peccati compiuti contro
Sua Madre.
Poi la Madonna disse a Lucia:
“Guarda, figlia Mia, il Mio Cuore circondato  di spine che gli uomini ingrati in ogni momento Vi configgono con bestemmie ed ingratitudine. Almeno tu vedi di consolarMi, e annuncia a Mio Nome che Io prometto  di assistere nell’ora della morte, con tutte le grazie necessarie per la salvezza delle loro anime, tutti coloro che per i Primi Sabati di cinque mesi consecutivi si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno cinque  decine  del  Rosario  e  Mi  faranno   compagnia   per quindici  minuti  meditando  sui quindici  misteri del Rosario, con l’intenzione di compiere Riparazione per Me.”
Successivamente Padre Gonçalves, il confessore di Suor Lucia, le chiese di porre alla Madonna alcune domande riguardo ai Primi Cinque Sabati.
Una di queste domande  fu: “Perché cinque Sabati, e non  nove o sette in onore dei Sette Dolori di Maria?”
Durante  l’apparizione di Nostro Signore a Tuy, il 29 maggio 1930, Suor Lucia pose quella domanda, e questa fu la risposta del Cielo:
“Figlia Mia, il motivo è semplice. Vi sono cinque tipi di offese e blasfemie proferite contro il Cuore Immacolato di Maria:
1.   le blasfemie contro l’Immacolata Concezione;
2.    le blasfemie contro la Sua Verginità Perpetua;
3.   le blasfemie contro la Sua Divina Maternità, che al tempo stesso  consiste  nel  rifiutare di  riconoscerLa come  Madre degli Uomini;
4.   le blasfemie di coloro che cercano pubblicamente di infondere nel cuore dei bambini l’indifferenza, il disprezzo o persino l’odio nei riguardi della nostra Madre Immacolata;
5.    le offese di coloro che La oltraggiano direttamente nelle Sue
Immagini Sacre.”
Ecco, questo è quel che intendo quando dico che, indirettamente ma oggettivamente, Nostro Signore ha accusato i fedeli delle religioni non- Cattoliche di essere colpevoli di blasfemia contro il Cuore Immacolato di Maria.
Analizziamo di nuovo ciascuna di queste cinque offese:
1. Le blasfemie contro l’Immacolata Concezione;
La maggior  parte  dei  Protestanti,   così  come  la  maggior  parte degli Ortodossi Orientali, non crede nell’Immacolata Concezione. Ovviamente, non ci credono neanche gli Ebrei, i Mussulmani, gli Indù, i Buddisti, i Massoni, i Comunisti, i socialisti, gli umanisti, ecc.
2. Le blasfemie contro la Sua Verginità Perpetua;
Sotto accusa, ancora una volta, sono la maggior parte dei Protestanti, degli Ebrei, dei Mussulmani, degli Indù, dei Buddisti, che non credono nella Sua Verginità  Perpetua.  In effetti, ancora  oggi molti “Cattolici” non credono nella Sua Verginità Perpetua.
3. Le blasfemie contro la Sua Divina  Maternità, che al tempo stesso consiste nel rifiutare di riconoscerLa come Madre degli Uomini;
Sappiamo ovviamente che Mussulmani, Ebrei, Indù e Buddisti rifiutano quest’insegnamento, in primo luogo perché essi non credono che Gesù Cristo sia Dio. Ma il Signore ci ha avvertiti: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me”.
4. Le blasfemie di coloro che cercano pubblicamente di infondere nel cuore dei bambini l’indifferenza, il disprezzo o persino l’odio nei riguardi della nostra Madre Immacolata;
Di nuovo,  è lo stato  in  cui si trovano  i Protestanti,  gli Ebrei, i Mussulmani, gli Indù, i Buddisti e la maggior parte dei fedeli delle false religioni, i quali insegnano  ai propri  figli a non dare importanza alla Madonna  e al Suo Cuore Immacolato.  Va notato anche che si tratta di qualcosa cui il Signore non attribuisce scarsa importanza: Egli la chiama blasfemia e chiede a tutti  i Cattolici di inginocchiarsi  e di compiere riparazione per questi gravi peccati. Sono queste le spine conficcate nel Cuore Immacolato della Madonna.
5. Le offese di coloro che La oltraggiano direttamente nelle Sue
Immagini Sacre;
Questo tipo di offese raggruppa tutti coloro che distruggono le Sue immagini o le ridicolizzano, o quei Protestanti  che accusano i Cattolici di idolatria  perché  tengono  nelle proprie  case, con tutti  gli onori,  le statuette della Madonna.
Pertanto non si tratta solo di una chiamata alla penitenza, ma di un vero e proprio atto d’accusa contro le religioni non-Cattoliche.
È chiaro, quindi,  che Il Signore non sta seguendo un approccio ecumenico moderno. Non sta enfatizzando quei punti che ci uniscono alle false religioni. Sta invece sottolineando proprio quei punti che ci dividono dai non-Cattolici. Facendo ciò, io credo che Nostro Signore ci stia dicendo che questi punti sono molto più importanti di qualsiasi, superficiale unità di carattere ecumenico.
Dio sta enfatizzando  il fatto che queste blasfemie contro  il Cuore Immacolato di Maria non debbano essere prese con leggerezza, perché sono, a tutti gli effetti, dei peccati commessi contro la Fede.
La tradizione della Riparazione
A questo punto, voglio tornare ad un argomento che ho affrontato in precedenza. La Madonna di Fatima, in ogni cosa che ha fatto o detto, ha mostrato un profondo rispetto per la tradizione, e i Cinque Primi Sabati erano,  e  sono  tuttora,  una  devozione  tradizionale.  Dottrinalmente, infatti, la Madonna  non stava insegnando  niente di nuovo. Infatti, fu del tutto ligia al Concilio Vaticano Primo e al sua dogma di fede - de fide - secondo cui il significato della Sacra Dottrina  non può cambiare. Il Vaticano I ha insegnato che:
“Dei sacri dogmi, quindi è da ritenersi sempre quel significato che ha determinato una volta la Santa Madre Chiesa e non bisogna mai allontanarsi  da esso, a causa e in nome  di una conoscenza più alta.”1
Pertanto,  che si tratti  della dottrina  del Purgatorio,  o di quella relativa alla Santa Eucaristia, o alla confessione  o al dogma  definito dell’unica vera Chiesa al di fuori della quale non v’è salvezza, il Vaticano I ha insegnato che il significato di queste dottrine non può mai mutare. E come abbiamo  visto, la Madonna  è rimasta  assolutamente  fedele a quest’insegnamento.
Ma c’è di più: a Fatima, la Madonna dimostra la Propria continuità con le speciali rivelazioni consegnate dal Cielo alla Chiesa durante tutto  il 19° secolo; che si tratti  delle Sue apparizioni  a Lourdes,  a La Salette, o delle manifestazioni  di Nostro  Signore a Suor Marie de Saint-Pierre nel 1840 in Francia, si tratta sempre dello stesso, urgente
messaggio.
Quando  la Madonna  apparve  a Lourdes  nel 1858, Ella disse di “fare penitenza  e compiere riparazione.”  Anche quando  apparve a La Salette nel 1846, Ella chiese di “fare penitenza e compiere riparazione.” E in  quell’occasione  ci  avvertì  che  la  Francia  sarebbe  stata  punita principalmente per due peccati: per la profanazione  delle domeniche (peccato contro il Terzo Comandamento), e per aver usato il nome di Dio invano (peccato contro il Secondo Comandamento).
Tutto questo corrisponde  in maniera speciale alle rivelazioni, approvate dalla Chiesa, date dal Signore a Suor Marie de Saint-Pierre



Suor Marie de Saint-Pierre, una suora Carmelitana francese alla quale Nostro Signore rivelò il Suo desiderio di Riparazione e Devozione al Santo Volto di Gesù.
negli anni 40 di quel secolo. Suor Marie de Saint-Pierre era una suora Carmelitana francese, che morì giovane, prima dei 30 anni (una storia affascinante, ma che in quest'occasione non abbiamo modo di raccontare nei dettagli).
In questi messaggi (proprio come a Fatima), Nostro Signore parlò del grande bisogno di compiere riparazione. Egli chiese, in particolar modo, la riparazione al Suo Santo Volto, e dette a Suor Marie de Saint-Pierre una preghiera speciale, chiamata FRECCIA DORATA, per compiere riparazione contro il peccato di blasfemia (che potete trovare proseguendo nella lettura). Il 24 novembre 1843, Nostro Signore disse a Suor Marie de Saint-Pierre:
“Il mondo è ricolmo di peccati. La  violazione dei Primi Tre Comandamenti di  Dio  ha fatto adirare il  Padre Mio. Vengono pronunciate bestemmie contro il Santo Nome di Dio (2° Comandamento), e vengono profanati i Sacri Giorni del Signore (3° Comandamento). Questi peccati hanno  superato la  misura dell’iniquità e sono giunti sino al trono di Dio, provocando la Sua ira che presto si scatenerà se la Sua giustizia non sarà soddisfatta. Mai prima d’ora simili peccati avevano raggiunto una tale intensità.”2
Stiamo  parlando  degli anni  attorno  al  1840, un  periodo  che potremmo considerare come i “bei tempi andati”. Adesso siamo in una situazione ben peggiore.
Durante  queste rivelazioni, il Signore chiese che venisse formata un’associazione per la Riparazione  al Santo Volto, e al tempo  stesso dettò la preghiera della FRECCIA DORATA, da recitare in riparazione della blasfemia:
“Sempre  sia  lodato,   benedetto,   amato,   adorato, glorificato, il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo eppure  incomprensibile  Nome  di  Dio  in  cielo,  in  terra o  negli  inferi,  da  tutte  le  creature  uscite  dalle  mani  di Dio.  Per  il  Sacro  Cuore  il  nostro  Signore  Gesù  Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Amen.”3
In quell’epoca, uno dei più grandi sostenitori  di questa Devozione al Santo Volto di Gesù fu Leo DuPont, “il Sant’uomo di Tours”, il quale aveva affisso nel suo salotto  una  grande  immagine  del Santo Volto, dinanzi  alla quale era uso bruciare  dell’olio sacro. Furono  così tanti i miracoli compiuti nel salotto di Leo DuPont, che Papa Pio IX lo definì “il compitore di miracoli del 19° secolo”.
Abbiamo quindi visto che la Madonna sta seguendo la “tradizione”;
quest’immutata, urgente chiamata alla riparazione.
E le rivelazioni  di Nostro  Signore a Suor Marie  de Saint-Pierre non chiedono solamente la riparazione  per i peccati commessi contro il secondo ed il terzo Comandamento, come fece Nostra Signora a La Salette, ma anche per quelli commessi contro il Primo Comandamento: “Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di Me”. La nostra teologia Cattolica tradizionale ci dice che i peccati contro la Fede, specialmente l’eresia, sono peccati contro il Primo Comandamento.
Ecco perché, riguardo ai falsi credi dei non-Cattolici, non possiamo e non dobbiamo sorriderne o addirittura averne familiarità; al contrario, siamo chiamati ad inginocchiarci  e a compiere riparazione  per questi peccati contro la Fede e contro il Primo Comandamento. Questi peccati d’eresia che hanno come risultato le cinque blasfemie contro il Cuore Immacolato di Maria, furono descritti da Nostro Signore a Tuy, il 29 maggio 1930.
Note:
(1) Vaticano I, Sessione III, Cap. IV, Fede e Ragione. (2) Scalan, The Holy Man of Tours (Tan Books), pag. 122. (3) P. Janvier, Life of Sister Saint-Pierre, imprimatur di Sua Ecc. Rev.ma Charles Colet, Arcivescovo di Tours, (John Murphy & Co, Baltimora, 1884) pag. 114.


Nel  1918,  il grande Cardinale Mercier affermò che la Prima Guerra Mondiale  era stata  un  castigo  per  il  crimine commesso  da  coloro  che avevano posto l’unica vera religione Cattolica sullo stesso piano delle altre, false religioni. Il Cardinale Mercier disse: “Nel  nome del Vangelo e alla luce delle Encicliche degli ultimi quattro Pontefici, Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII e Pio X, non esito ad affermare che quest’indifferenza verso le religioni, che fa porre sullo stesso piano una religione d’origine Divina con quelle inventate dagli uomini, al fine di includerle tutte sotto lo stesso scetticismo, è una vera e propria blasfemia che invoca il castigo sulla società assai più dei semplici peccati delle persone e delle famiglie.”
Sfortunatamente,  l’odierno ecumenismo  e lo “spirito di Assisi” pon- gono la vera religione Cattolica sullo stesso livello delle “religioni inventate dall’uomo”. Secondo  il Cardinale Mercier, si tratta di una blasfemia che attirerà su di sé il Castigo Divino.
Il Messaggio di Fatima è contrario allo
“Spirito di Assisi”
In conclusione, ritengo che il Cielo voglia mettere il Messaggio della Madonna di Fatima al centro del nostro modo di vedere il mondo. Tutto ciò che accade nella Chiesa o nel mondo, dovrà essere giudicato buono o cattivo, adeguato  od inadeguato,  sulla base della sua conformità  o meno alle parole pronunciate dalla Madonna di Fatima.
A Fatima, la Madonna ha ribadito alcune dottrine chiave della Fede Cattolica, e si è concentrata  su quei punti dottrinali che ci dividono dai non-Cattolici, dimostrandoci che la Verità è la cosa più importante. Ella ci ha anche dato indicazioni, specialmente con i Primi Cinque Sabati, e, in conformità  con le rivelazioni di Lourdes, La Salette e di quelle a Suor Maria de Saint-Pierre,  della necessità di pentirci  e di compiere riparazione  per i peccati degli uomini, specialmente per quelli contro la Fede (intrinsecamente legati alle religioni non-Cattoliche) e contro il Suo Cuore Immacolato.
Ella non ci ha insegnato alcuna nuova dottrina,  né ha rivisitato in chiave moderna alcun aspetto di essa che ci costringesse a reinterpretare uno qualsiasi degli insegnamenti  Cattolici diversamente  da come ci è stato insegnato per 2.000 anni.
Ella ci ha detto che la pace nel mondo si otterrà solamente dopo aver obbedito alla Sua richiesta di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria, e non  tramite  la collaborazione  ecumenica  tra  Cattolici  e false religioni in vane preghiere interconfessionali  per la pace! Quelle false religioni sono definite blasfeme dalla Madonna stessa, perché non credono  in Lei. E infatti - triste a dirsi ma è così - al grande raduno interconfessionale di Assisi del 1986, molti Cattolici pregarono assieme ad altri fedeli di false religioni a favore della pace, ma il Santo Rosario non  venne mai recitato.  Durante  quel raduno,  il Cuore  Immacolato di Maria non  venne mai invocato né onorato,  e tutto  ciò nonostante il Rosario sia la preghiera  indicata  dalla Madonna  come condizione imprescindibile per ottenere la pace.
Si tratta  di  un  allontanamento   radicale  dal  progetto  di  pace consegnatoci  dalla Madonna.  Io sono convinto,  in effetti, che questi raduni interconfessionali  non solo non porteranno alcun risultato, ma potranno essere essi stessi causa di un grande castigo. E non  lo dico certo basandomi sulla mia sola parola, bensì sull’autorità di uno dei più
grandi Cardinali del 20° secolo, il Belga Mercier.
Nel 1918, solo un anno dopo le apparizioni della Madonna di Fatima, il grande  Cardinale  Mercier  affermò che la Prima  Guerra  Mondiale era stata in realtà un castigo per il crimine  commesso  da coloro che avevano posto l’unica vera religione Cattolica sullo stesso piano delle altre false religioni (il che è esattamente ciò che avviene durante  questi raduni interconfessionali,  in aperta contraddizione con i 2.000 anni di insegnamento  Cattolico). In una lettera pastorale  del 1918, intitolata “La lezione degli eventi”, il Cardinale Mercier disse:
“Nel nome del Vangelo e alla luce delle Encicliche degli ultimi quattro Pontefici, Gregorio XVI, Pio IX, Leone XIII e Pio X, non esito ad affermare che quest’indifferenza verso le religioni, che fa porre sullo stesso piano una religione d’origine Divina con quelle inventate dagli uomini, al fine di includerle tutte sotto lo stesso scetticismo, è una vera e propria bestemmia che invoca sulla società il  castigo divino  molto  più  dei semplici peccati individuali e delle famiglie.”4
Le affermazioni del Cardinale Mercier sono allineate perfettamente con il costante insegnamento dei Papi nel corso dei secoli, e sono in perfetta armonia con una visione del mondo basata su Fatima.
Concludo ribadendo ciò che ho detto poco fa. Così come il grande Miracolo del 13 ottobre 1917 - con il sole che danzava nel cielo per poi piombare verso la terra – fu un evento talmente spettacolare da non poter distogliervi lo sguardo, allo stesso modo il Messaggio di Fatima è di tale grandezza, importanza e centralità, che non dovremo mai distogliere il nostro sguardo da Fatima e dalla Madonna, e non dovremo mai permettere a noi stessi di distrarci e allontanarci da
Lei, per nessun motivo.
Note:
(4) Citazione da The Kingship of Christ and Organized Naturalism di Padre Denis Fahey (Regina Publications, giugno 1943), pag. 36. Nota citata dalla Lettera Pastorale del Cardinale Mercier, 1918, La Lezione degli Eventi.

Suor Lucia sul “disorientamento diabolico”
Brani tratti da Un breve trattato della  Veggente sulla  Natura  e la Recita  del  Rosario: una  raccolta di stralci di lettere scritte da Suor Lucia tra il 1969 ed il 1971.*



J.M.                                                                             Coimbra, 12-4-1970
Cara Maria Teresa,
Pax Christi, La Nostra Madre Superiora ha ricevuto la tua lettera, e ti chiedo perdono da parte sua se non ha potuto risponderti  di persona, ma non era possibile al momento, con tutto quello che dobbiamo ancora fare per la prossima apertura  del nuovo Carmelo di Braga. Per questo motivo mi ha dato la tua lettera, affinché potessi risponderti,  ed è ciò che mi accingo a fare.
La Nostra  Madre Superiora  non  ha dato l’autorizzazione alla tua richiesta, ma in fin dei conti non  è necessaria. Non  posso, o meglio non  sono in grado di dare la mia testimonianza.  Dovrei rimanere  in silenzio, in preghiera e in penitenza: è questo il modo migliore in cui posso e devo essere d’aiuto. È necessario che tutto  l’Apostolato abbia questo principio di fondo; ed è questa che la parte che Nostro Signore ha scelto per me: pregare e sacrificare me stessa per coloro che lottano e lavorano nella vigna del Signore e per l’espansione del Suo Regno.
È per questo motivo che il mio nome  non  deve apparire.  Invece, è molto  più efficace servire nel Nome  della Madonna,  sostenendo  il movimento  come  “Compimento”  del Messaggio, presentando come argomentazione l’insistenza con cuI La Madonna ha chiesto e raccomandato che si reciti il Rosario tutti i giorni, poiché Ella ha ripetuto questa richiesta in tutte le apparizioni come se volesse avvisarci in anticipo del fatto che, in questi tempi di disorientamento diabolico, non dobbiamo lasciarci ingannare da false dottrine che fanno diminuire l’elevazione della nostra anima a Dio per mezzo della preghiera.
Per certo, non è necessario che durante la celebrazione della Santa Messa si preghi il Rosario: ma a parte il tempo da dedicare alla Santa Messa, dobbiamo anche trovarne per recitare il Rosario. Dobbiamo e possiamo fare entrambe  le cose senza tralasciarne alcuna. Il Rosario è, per la maggior parte delle anime che vivono nel mondo,  come il pane spirituale quotidiano;  e privarle o togliere loro questa preghiera significa far diminuire  nel loro spirito il pregio e la buona  fede con cui la recitano; e nella parte spirituale è lo stesso o ancor di più, tanto di più,  visto che la parte  spirituale  è superiore  alla materiale.  Per dirla con altre parole, è come se nella parte materiale si privassero le persone del pane necessario alla vita fisica.
Purtroppo il popolo, nella sua maggioranza, è ignorante in materia religiosa, e si lascia trascinare  dove lo portano.  Da questo  deriva la grande responsabilità di chi ha l’incarico di guidarlo; e tutti noi siamo guide  gli uni  degli altri,  perché  tutti  abbiamo  il dovere  di  aiutarci mutuamente a camminare per la buona strada.
Oltre a quello che ho detto, sarebbe bene che al Rosario venisse dato un senso più reale di quello datogli, finora, di semplice preghiera “Mariana”. Tutte le preghiere che recitiamo nel Rosario fanno parte della Sacra Liturgia; e più che un’orazione rivolta a Maria, è una preghiera diretta a Dio: il Padre Nostro ci fu insegnato da Gesù Cristo, Che disse: “Pregate così: Padre  Nostro,  che sei nei cieli…”; “Gloria al Padre,  al Figlio, allo Spirito Santo…” è l’inno che cantarono  gli Angeli mandati da Dio per annunciare  la nascita del Suo Verbo, Dio fatto Uomo; l’Ave Maria, ben intesa, non  è meno  di una  preghiera  rivolta a Dio: “Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con Te”. Io ti saluto, o Maria, perché con Te è il Signore! Queste parole furono,  senza dubbio,  dettate  dal Padre all’Angelo, quando lo inviò sulla terra affinché con esse salutasse Maria.
Sì! L’Angelo venne per dire a Maria che Lei era piena di Grazia, non per merito Suo, ma perché con Lei era il Signore! - “Tu sei Benedetta fra le donne, e Benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù”. Queste parole, con le quali S. Elisabetta salutò Maria, le furono suggerite dallo Spirito Santo. Ci dice l’Evangelista: “Ed accadde che, come [Elisabetta] udì il saluto di Maria… essa fu ripiena di Spirito Santo. Allora gridò a gran voce e disse: “Tu sei Benedetta fra le donne, e Benedetto è il frutto del


Tuo seno.” Sì! Perché quel frutto è Gesù, vero Dio e vero uomo!
Così questo saluto è una lode a Dio: Benedetta sei fra le donne, perché è Benedetto il frutto del Tuo seno; e perché Tu sei la Madre di Dio fatto Uomo, - in Te adoriamo  Dio come nel primo  Tabernacolo nel quale il Padre rinchiude  il Suo Verbo; come primo Altare, il Tuo grembo; come primo Ostensorio,  le Tue braccia, dinanzi alle quali si inginocchiarono gli Angeli, i pastori ed i re, per adorare  il Figlio di Dio fatto Uomo! E perché Tu, o Maria, sei il primo Tempio vivo della SS. Trinità, dove abita il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo: “Lo Spirito Santo  scenderà  su di Te e la potenza  dell’Altissimo Ti adombrerà, perciò anche il bambino che nascerà sarà Santo e sarà chiamato Figlio di Dio” (Luca 1,35). E già che sei Tabernacolo,  Ostensorio,  Tempio vivo, dimora  permanente della Santissima  Trinità,  Madre  di Dio e Madre nostra, “prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.”
Chi potrà negare che questa sia un’orazione ed una lode diretta a Dio?! Sarebbe forse meglio per noi indirizzare le nostre preghiere, le nostre  adorazioni  e le nostre  suppliche ad inanimati  altari di legno, pietra o metallo, o insensibili ostensori dorati, incapaci di pregare per noi?!
Certo è che San Paolo dice che c’è un solo Mediatore presso il Padre. Sì! Come Dio, ce n’è uno solo, ed è Gesù Cristo. Ma lo stesso Apostolo chiede che si preghi per lui e raccomanda che preghiamo gli uni per gli altri. Potrebbe allora l’Apostolo credere che l’orazione di Maria non sia tanto gradita a Dio, quanto la nostra? È il disorientamento diabolico che invade il Mondo e inganna le anime! Bisogna fargli fronte; e per questo motivo, ciò che dico qui può essere usato da te. Ma come una tua cosa, non associarvi il mio nome; come qualcosa che proviene da te, che hai scritto tu di tuo pugno. Ed in verità essa è tua, perché in qualità di membri del Corpo Mistico di Cristo, come noi siamo, tutto è nostro, perché tutto proviene dal Signore, Gesù Cristo.
Io rimarrò quo al mio posto, pregando per te e per tutti coloro con cui avrai modo di lavorare, che possa essere una battaglia che dia tanta gloria al Signore e porti tanta luce e grazie alle anime, e pace alla Santa Madre Chiesa e ad un mondo macchiato dal sangue delle guerre.
Forse sarebbe bene presentare la campagna non solo come compimento  del  Messaggio,  ma   anche   come   una   campagna   di preghiere  e di penitenza  per la pace nel mondo,  nella Chiesa e nelle province oltremare Portoghesi. E forse succederà che il Portogallo, così devoto all’Eucaristia e a Maria, diventi la prima nazione a riconoscere che il Rosario non è solamente una preghiera Mariana, ma anche una preghiera Eucaristica. E quindi, niente dovrebbe impedirci di recitarla dinanzi  al Santissimo Sacramento.  A prova di questo, Il Santo Padre Papa Pio XI aveva concesso un’indulgenza plenaria a chiunque  preghi il Rosario dinanzi al Santissimo Sacramento; e di recente, Sua Santità Papa Paolo VI ha concesso nuovamente  la stessa indulgenza.
È perciò necessario recitare  il Rosario nelle città, nei paesi e nei villaggi, per le strade, per i sentieri, in viaggio o in casa, nelle Chiese o nelle cappelle! È una preghiera accessibile a tutti, e che tutti possono e devono recitare. Ci sono molti che non  assistono quotidianamente all’orazione liturgica  della S. Messa. Se non  recitano  il Rosario, che preghiera  fanno?! E, senza la preghiera,  chi si salverà?! – “Vegliate e pregate per non entrare in tentazione.”
Bisogna perciò  pregare  e pregare  sempre.  In modo  che tutte  le nostre  attività  e i nostri  lavori  siano  accompagnati  da  un  grande spirito  di preghiera,  perché è nella preghiera  che l’anima s’incontra con Dio; ed è in questo incontro  che riceve luce, grazia e forza, anche quando  essa è accompagnata  dalle distrazioni.  La preghiera  porta sempre alle anime un aumento  della Fede, anche quando  non è altro che un ricordo momentaneo della nostra Redenzione, rammentando la Nascita, Morte  e Risurrezione  del nostro  Salvatore; e Dio saprà scontare e perdonare quel che è dovuto all’umana debolezza, ignoranza e nullità.
Quanto alla ripetizione dell’Ave Maria, non è una pratica antiquata come vogliono far credere. Tutte le cose che esistono e sono state create da  Dio,  si mantengono e conservano  per  mezzo  della ripetizione, sempre  continua,  degli stessi atti. E a nessuno  ancora  è venuto  in mente  di chiamare  antiquati  il sole, la luna, le stelle, gli uccelli e le piante, ecc., perché girano, vivono e germogliano  sempre allo stesso modo. E sono ben più antichi che la preghiera del Rosario! Per Iddio, nulla  è antico.  San Giovanni  dice che i Santi in Cielo cantano  un cantico  nuovo,  ripetendo  sempre: “Santo, Santo, Santo è il Signore, Iddio delle schiere!” È nuovo perché nella luce di Dio, tutto  appare con nuovo splendore.
Un grande abbraccio, come sempre, in unione di preghiere.
Suor Lucia, i.c.d.




J.M.J.T.                                                          Coimbra, 16 settembre 1970
Cara Madre Martins,
Pax Christi
Ho ricevuto la sua lettera, per la quale la ringrazio  sentitamente. Da molto tempo non ricevevo sue notizie e non conoscevo il suo stato di salute, né come si sentisse dopo l’operazione. Da quello che mi dice, vedo che deve aver sofferto molto! Questa è la penitenza che ora Dio le sta chiedendo, queste sofferenze che talvolta Egli ci manda sono le più difficili da sopportare.  Ma sono anche quelle che ci uniscono  di più a Lui, che ha patito il martirio.
Anche io ho avuto un’afflizione che mi ha colpito il cuore, gli occhi, ecc., ma è necessario completare in se stessi ciò che manca nella Passione di Cristo. È necessario che i fedeli del Signore siano un tutt’uno con Lui, per mezzo del dolore fisico e dell’angoscia morale... Povero Nostro Signore, che ci ha salvati con così tanto amore, quanto poco è compreso! Quanto  poco è amato! Quanto  malamente  viene servito! È doloroso vedere così tanto disorientamento in così tante persone che occupano posizioni di responsabilità! …
Per quanto  possibile, dobbiamo  cercare di compiere  riparazione vivendo un’unione con Dio che sia ancora più intima, identificandoci completamente in Lui, così che Egli possa farsi, in noi, luce di questo mondo che è immerso nell’oscurità dell’errore, dell’immoralità e dell’orgoglio. Mi ferisce venire a conoscenza di quanto mi dice, perché sta avvenendo lo stesso anche qui!
… Questo accade perché il diavolo è riuscito ad insinuare il male a guisa di bene, ed ora essi si comportano come ciechi che guidano altri ciechi, come ci dice Nostro Signore nel Suo Vangelo; e le anime non fanno nulla per evitare d’essere ingannate.
Io  mi  sacrifico volontariamente e offro  la mia  vita  a  Dio,  per la pace nella Sua Chiesa, per i sacerdoti  e tutte  le anime consacrate, e specialmente per coloro che continuano a comportarsi  così erroneamente e per quelli che vengono ingannati! Per i nostri Fratelli allontanatisi: possa il Signore illuminarli tutti e porli sulla retta via – la via della Verità, che è Gesù Cristo.
Per quel che mi dice riguardo  alla recita del Rosario, mi dispiace molto! Perché la preghiera del Rosario o di una terza parte di esso è, dopo la sacra Liturgia Eucaristica, quella che più ci unisce a Dio per la ricchezza delle orazioni  di cui si compone:  tutte  venute dal Cielo, suggerite dal Padre, attraverso il Figlio e lo Spirito Santo.
Il Gloria  che recitiamo  ad  ogni  mistero  fu suggerito  dal Padre agli Angeli, quando  li inviò a cantarlo vicino al suo Verbo neonato,  costituisce un inno alla Trinità.
Il Padre Nostro  ci è stato insegnato dal Figlio ed è una preghiera diretta al Padre.
L’Ave Maria è tutta impregnata di senso Trinitario ed Eucaristico. Le prime parole furono suggerite dal Padre all’Angelo, quando lo inviò ad annunciare  il mistero dell’incarnazione del Verbo:
“Ave Maria piena di grazia, il Signore è con Te”. Sei piena di grazia, perché in Te risiede la fonte della grazia stessa, è per la Tua unione con la Santissima Trinità che Tu sei piena di grazia.
Mossa dallo Spirito Santo, Santa Elisabetta disse: “Tu sei Benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù”. Se sei Benedetta, è perché Benedetto è il frutto del Tuo ventre, Gesù.
La Chiesa, pure  mossa  dallo Spirito  Santo,  ha  aggiunto:  “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra  morte”. Anche  questa  è un’orazione diretta  a Dio  attraverso Maria. Perché sei la madre di Dio, prega per noi.
È un’orazione Trinitaria, certo, perché Maria fu il primo Tempio vivo della Santissima Trinità: “Lo Spirito Santo scenderà su di Te. Il Padre Ti coprirà con la Sua ombra. Il figlio che nascerà da Te sarà chiamato Figlio dell’Altissimo”.
Maria è il primo Tabernacolo vivo, dove il Padre ha racchiuso il Suo Verbo. Il Suo Cuore Immacolato è la prima custodia che Lo ha difeso, il Suo grembo e le Sue braccia furono il primo Altare e il primo Trono su cui il Figlio di Dio fatto uomo fu adorato; lì Lo adorarono  gli Angeli, i pastori e i sapienti della terra. Maria è il primo sacerdote che ha preso tra le Sue mani pure e immacolate  il Figlio di Dio, Lo ha condotto  al tempio per offrirlo al Padre come vittima per la salvezza del mondo.
Così, dopo  la sacra  Liturgia  Eucaristica,  il Rosario  è l’orazione che più ci introduce  all’intimo mistero della Santissima Trinità e dell’Eucaristia; ciò che ci porta più vicini allo spirito dei misteri della Fede, della Speranza e della Carità.
Il Rosario è il pane spirituale delle anime; chi non prega, intristisce e muore. È nella preghiera che noi ci incontriamo con Dio, ed è in questo incontro  che Egli ci comunica  Fede, Speranza e Carità,  virtù  queste senza le quali noi non ci salveremo.
Il Rosario è l’orazione dei poveri e dei ricchi, dei sapienti e degli ignoranti; portar via alle anime questa devozione, sarebbe come portar via da loro il pane spirituale quotidiano.
È il rosario che alimenta la piccola fiamma della Fede, che ancora non si è spenta del tutto  in molte coscienze. Anche per quelle anime che pregano senza meditare, il semplice atto del prendere la corona per pregare è già un ricordo di Dio, del Soprannaturale. Il semplice ricordo dei misteri a ogni decina è un altro raggio di luce che sostiene nelle anime il lucignolo ancora fumigante.
Perciò il demonio gli ha fatto tanta guerra. La cosa peggiore è che è riuscito a illudere e a ingannare anime piene di responsabilità per via della carica che occupano! … Sono ciechi che guidano altri ciechi ! …
C’è in me la grande speranza che non sia lontano il giorno in cui l’orazione del Santo Rosario sia dichiarata Orazione Liturgica. Sì, perché essa, tutta intera, appartiene alla Sacra Liturgia Eucaristica. Preghiamo, lavoriamo, sacrifichiamoci, abbiamo fiducia che:
“Alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà!”











* Pubblicato originariamente  in Uma vida ao serviço de Fátima, col titolo “Pequeno tratado, da vidente, sobre a natureza e recitação do Terço”, Capitolo VI, “Escola tipografica das missões cucujães, Cucujães”. Imprimatur di Don João Venâncio, Vescovo di Leiria, 13 maggio 1971.
Il Centro di Fatima - Associazione Madonna di Fatima onlus
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http://www.fatima.org/it/news/World_View-Italian-for_web.pdf

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