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lunedì 25 febbraio 2013

IL VERO CONCORDISMO NON è QUELLO DI CHI CREDE NELLA TESTIMONIANZA anche LETTERALE DELLA BIBBIA, ma di quei biblisti atei che cercano di piegare la Parola di Dio alla pseudo scenza atea!

EVOLUZIONISMO TEISTA
Accetta sostanzialmente i fatti e i processi proposti dall’evoluzionismo, ma ritiene che dietro le quinte ci sia la mano di Dio. Insomma, l’evoluzionismo teista parte dall’evoluzione e si avvicina alla divinità, mentre il creazionismo progressivo parte dalla Bibbia e fa un passo verso l’evoluzionismo. Ambedue, collocandosi a mezza strada fra Bibbia ed evoluzionismo, è evidente che si assomiglino molto. L’evoluzionismo teista è facilmente compatibile con alcune concezioni di Dio, ma nella Bibbia è attraverso i fatti narrati che Dio si manifesta, non attraverso discorsi filosofici come in certa filosofia greca. Conservare il Dio della Bibbia senza conservare i fatti della Bibbia, è, perciò, una contraddizione insanabile. Si contrappone alla interpretazione materialista dell’evoluzionismo (che è la prevalente e che vede in quel processo solo cause materiali). Rappresenta una forma di concordismo. {Fernando De Angelis}

 

 

 

 

 

 

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CREAZIONISMO PROGRESSIVO

giugno 26, 2012
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Molti accettano il racconto biblico della creazione in sette giorni ma, per risolvere le difficoltà con la teoria evolutiva, interpretano i giorni della creazione come lunghi periodi di tempo (giorno biblico = era geologica), cioè non come giorni di 24 ore susseguentisi l’uno all’altro e formanti una settimana ininterrotta. Si contrappone al creazionismo letteralista. Insomma, il Dio biblico resta il Dio Creatore, ma avrebbe realizzato la sua opera progressivamente. Questa interpretazione presenta molti inconvenienti:
■ 1) L’analisi interna di Genesi 1-3 spinge a interpretare la parola «giorno» secondo il suo significato normale di «periodo di 24 ore» (cfr. «Il problema dei “giorni” in Genesi 1», di Hasel, su «Origini»; cfr. la stessa problematica in «Temi delle origini» di Nicola Martella).
■ 2) Essa non accontenta gli evoluzionisti, perché nella Genesi la creazione è per categorie (i vegetali compaiono nel terzo giorno, gli animali marini e volatili il quinto giorno, gli animali terrestri e l’uomo il sesto giorno), mentre nell’evoluzione si aggiungono nuovi ecosistemi — ossia ogni era geologica è caratterizzata dal prevalere di particolari associazioni di piante, animali marini, animali terrestri e volatili, che vivevano in rapporto fra loro.
■ 3) Essa crea problemi di interpretazione di altri passi della Bibbia collegati con Genesi 1-3 (p.es. istituzione del sabato, presenza della morte prima di Adamo).
■ 4) Essa crea problemi teologici sulla natura di Dio, perché se la morte faceva parte della creazione di Dio e c’era prima di Adamo, se Dio trasforma a sua immagine un ominide che ha prevalso nella «lotta per la sopravvivenza», uccidendo i suoi fratelli, allora è un Dio diverso da quello biblico ed è più il Dio di Caino che quello di Abramo. Non avrebbe più senso, poi, il parallelismo fra il «primo Adamo» e il «secondo Adamo» (cioè Gesù) che fa Paolo (Rm 5). È una forma di Concordismo.
Fernando



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CREAZIONISMO
Il creazionismo del quale si discute sui media è quello iniziato e promosso da alcuni movimenti statunitensi, i quali interpretano il racconto biblico in modo letterale (con una creazione in sei giorni di 24 ore formanti una settimana ininterrotta, verificatasi circa 10 mila anni fa) e proponendolo in modo prevalente con argomentazioni scientifiche. Sono loro ad aver iniziato l’offensiva contro il darwinismo, accusandolo di essere un’ideologia non dimostrata. Non è perciò corretto definirsi semplicemente creazionisti, senza alcun aggettivo, e dare poi al termine un significato diverso. Chi crede che la creazione si sia realizzata in milioni o miliardi di anni, deve definirsi ed essere definito aderente all’evoluzionismo teista, oppure al creazionismo progressivo (che vengono solitamente indicati come concordismo). Il creazionismo si contrappone all’evoluzionismo in generale e al darwinismo in particolare. {Fernando De Angelis}
















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CONCORDISMO
Le persone religiose sono, in fondo, tutte concordiste, perché tutte desiderano trovare una concordia fra ciò che credono e i fatti accertati (la scienza, ma non solo). I problemi nascono dove permane una distanza fra le due parti e, in questi casi, ci sono diversi modi di reagire:
■ 1) C’è chi tiene ferme le proprie convinzioni religiose e cerca di adattarci i fatti, decidendo di contestare i fatti stessi o la loro interpretazione (creazionismo).
■ 2) C’è chi ha una fiducia assoluta nella scienza del momento e perciò cerca di interpretare la Bibbia in modo elastico, adattandola alla scienza prevalente (e proprio a questi è stato dato il nome di concordisti).
■ 3) C’è infine chi si pone nel mezzo, cercando di dare un po’ di ragioni e un po’ di torti a entrambi. Quest’ultima posizione sembra la più ragionevole ed equilibrata, ma Cristo era ragionevole ed equilibrato? Richiedeva e richiede una fede moderata? Certo la Bibbia non disprezza la ragione e la concretezza, ma indica chiaramente una priorità: «Il timore del Signore è il principio della scienza» (Ec 1,7). E ancora: «Se credi, vedrai la gloria di Dio» (Gv 11,40). Gesù è stato poco compreso dai sapienti e dagli intelligenti (Mt 11,25). Per l’apostolo Paolo il Cristianesimo è una «pazzia», ma una «pazzia» preferibile alla follia degli uomini che si credono sensati (1 Cor 1,18-4,17). Il concordismo si manifesta principalmente come creazionismo progressivo o come evoluzionismo teista. Esso si contrappone al creazionismo vero e proprio. {Fernando De Angelis}

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