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lunedì 25 febbraio 2013

interventi di FERNANDO DE ANGELIS A FAVORE DEL CREAZIONISMO

EVOLUZIONISMO TEISTA

agosto 10, 2012
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Accetta sostanzialmente i fatti e i processi proposti dall’evoluzionismo, ma ritiene che dietro le quinte ci sia la mano di Dio. Insomma, l’evoluzionismo teista parte dall’evoluzione e si avvicina alla divinità, mentre il creazionismo progressivo parte dalla Bibbia e fa un passo verso l’evoluzionismo. Ambedue, collocandosi a mezza strada fra Bibbia ed evoluzionismo, è evidente che si assomiglino molto. L’evoluzionismo teista è facilmente compatibile con alcune concezioni di Dio, ma nella Bibbia è attraverso i fatti narrati che Dio si manifesta, non attraverso discorsi filosofici come in certa filosofia greca. Conservare il Dio della Bibbia senza conservare i fatti della Bibbia, è, perciò, una contraddizione insanabile. Si contrappone alla interpretazione materialista dell’evoluzionismo (che è la prevalente e che vede in quel processo solo cause materiali). Rappresenta una forma di concordismo.
Fernando De Angelis

EVOLUZIONISMO

agosto 1, 2012
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Ritiene che le specie attuali siano derivate da altre specie molto diverse e più semplici. Va inteso nel senso di macroevoluzione ed è scorretto intenderla nel senso di microevoluzione, perché la microevoluzione non è specifica di questa concezione e non è oggetto di discussione, essendo accettata da tutti. A monte si collega in genere con la abiogenesi e con il Big Bang, mentre a valle si collega col darwinismo. Si contrappone al fissismo e al creazionismo. Alcuni distinguono lecitamente fra evoluzione (intesa come fatto più o meno accertato) ed evoluzionismo (inteso come interpretazione materialista dell’evoluzione), ma se non c’è una precisazione esplicita, i due termini vanno considerati equivalenti.
Fernando De Angelis

EINSTEIN CONTRO DARWIN

luglio 30, 2012
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Albert Einstein è considerato da molti come il più grande scienziato che sia esistito. Da giovane aveva letto la Bibbia, ma poi rifiutò la concezione di un Dio di natura personale, approdando ad una visione del mondo vagamente buddista, ma anche con simpatie per Francesco d’Assisi; respingeva comunque chiaramente l’interpretazione letterale della Genesi. Precisiamo questi suoi orientamenti per mostrare come il suo parere negativo su Darwin non sia motivato da pregiudizi di tipo biblico. Per lui, già mezzo secolo fa, era ormai chiara l’inconsistenza del darwinismo e dichiarò: «Considero le dottrine evoluzionistiche di Darwin, Haeckel e Huxley, come tramontate senza speranza» (H. Muschalek, Dio e gli scienziati [Paoline, Alba 1972], pp. 30s).
Fernando de Angelis

DISEGNO INTELLIGENTE – Intelligent Design (ID)

luglio 27, 2012
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È la traduzione più diffusa di Intelligent Design (ID), che significa più precisamente «Progetto Intelligente», o «Progettualità razionale». Afferma semplicemente che la complessità degli esseri viventi fa pensare alla messa in atto di un progetto e non può essere spiegata come frutto del caso — come afferma invece il darwinismo, che postula un’opera dimutazioni casuali e selezione naturale. L’ID non precisa né le caratteristiche del Progettatore, né come si è realizzato il progetto e neppure quanto tempo è stato impiegato. Si oppone aldarwinismo e al naturalismo, ma fra i suoi aderenti ci sono persone di varie religioni e anche chi crede in un’evoluzionismo teista.
Fernando De Angelis

DARWINISMO

luglio 23, 2012
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È un tentativo di spiegare come si è realizzata l’evoluzione. Oggi i darwinisti pongono al centro le mutazioni casuali e la selezione naturale: le mutazioni sono viste come la fonte di variabilità, mentre la selezione naturale sceglie le mutazioni più adatte all’ambiente. Alla base del darwinismo c’è la convinzione che, avendo a disposizione tempi lunghi (come minimo milioni di anni), la microevoluzione possa produrre la macroevoluzione. Non contempla forze esterne alla natura, perciò è una forma implicita di naturalismo e di panteismo. Si contrappone in generale al creazionismo e, recentemente, al Disegno Intelligente. La macroevoluzione non è stata mai osservata direttamente in nessun laboratorio e tanto meno in natura, perciò il darwinismo è un’ipotesi e non scienza.
Fernando De Angelis

DARWIN CONTRO SPALLANZANI

luglio 6, 2012
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È stato Redi a iniziare la scienza biologica, ma egli era anche un letterato e si interessò di molte cose. Così chi ha poi dato un metodo rigoroso alla biologia è stato Lazzaro Spallanzani (1729-99). Il noto evoluzionista Montalenti si stupisce che Spallanzani abbia potuto far questo nonostante fosse religioso (era un abate): non è possibile che quel rigore metodologico gli derivasse proprio perché era religioso? D’altronde è più logico pensare che due elementi associati siano in sinergia, piuttosto che in opposizione, tanto più che altri casi simili non sono certo mancati, e Albert Einstein, parlando di Newton e di Keplero, arrivò a dire che «la forza di restare fedeli al loro obiettivo nonostante gli insuccessi» era derivata loro dalla «religiosità cosmica che prodiga simili forze» (A. Einstein, Come io vedo il mondo [Newton Compton, Roma 1975], pp. 29s). Per non dilungarci e restare nel nostro campo, basterà ricordare che anche l’iniziatore della genetica, Mendel, era un abate.
Come Redi, anche Spallanzani lottò contro il trasformismo e la generazione spontanea, guadagnandosi una incondizionata stima anche da parte dall’illuminista Voltaire. Un secolo dopo, Darwin tenterà di disfare anche l’asse portante dell’opera di Spallanzani, prendendo apertamente le difese della generazione spontanea (si veda anche la scheda su Pasteur).
Fernando De Angelis

CREAZIONISMO STORICO

giugno 27, 2012
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In epoca pre-scientifica si credeva che dal fango potessero generarsi spontaneamente numerosi tipi di esseri viventi e che una specie si potesse ottenere da altre specie molto diverse (trasformismo). Insomma, contrariamente a quanto si ripete, la concezione medioevale era di tipo evoluzionista, anche se di un evoluzionismo teista.
La biologia come scienza nasce sulle basi del fissismo e in contrapposizione al trasformismo; a questo movimento creazionista che ha fondato la biologia (18°-19° sec.) aggiungiamo l’aggettivo di storico, in modo da distinguerlo non solo da quello attuale, ma anche da quello molto vago del periodo pre-scientifico (pensando a quest’ultima distinzione, si potrebbe più completamente definire «creazionismo scientifico storico», ma la riteniamo un eccesso di precisione).
Siccome a qualcuno questa ricostruzione può apparire «incredibile», riportiamo alcuni righi tratti da uno specifico libro scritto da Pietro Omodeo, un leader riconosciuto dell’evoluzionismo italiano: «Veniva sentita come esigenza vitale anche quella di eliminare dalle interpretazioni della biologia dello sviluppo […] tutto il farraginoso armamentario introdotto dalle concezioni magiche del Rinascimento […] il creazionismo fissista, che oggi si vuole considerare un antico corpo dottrinario edificato a difesa dell’ortodossia, fu elaborato all’inizio del Settecento proprio per adempiere a questa funzione liberatrice […] Questo sforzo era stato sostenuto da vari studiosi di paesi protestanti, avvantaggiati dall’essere liberi dalla pesante tutela dell’Inquisizione e dalle pastoie della filosofia tradizionale, già combattuta da Lutero» (P. Omodeo, Creazionismo ed evoluzionismo [Laterza, Bari 1984], pp. 68s).
Fernando De Angelis


CREAZIONISMO PROGRESSIVO

giugno 26, 2012
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Molti accettano il racconto biblico della creazione in sette giorni ma, per risolvere le difficoltà con la teoria evolutiva, interpretano i giorni della creazione come lunghi periodi di tempo (giorno biblico = era geologica), cioè non come giorni di 24 ore susseguentisi l’uno all’altro e formanti una settimana ininterrotta. Si contrappone al creazionismo letteralista. Insomma, il Dio biblico resta il Dio Creatore, ma avrebbe realizzato la sua opera progressivamente. Questa interpretazione presenta molti inconvenienti:
■ 1) L’analisi interna di Genesi 1-3 spinge a interpretare la parola «giorno» secondo il suo significato normale di «periodo di 24 ore» (cfr. «Il problema dei “giorni” in Genesi 1», di Hasel, su «Origini»; cfr. la stessa problematica in «Temi delle origini» di Nicola Martella).
■ 2) Essa non accontenta gli evoluzionisti, perché nella Genesi la creazione è per categorie (i vegetali compaiono nel terzo giorno, gli animali marini e volatili il quinto giorno, gli animali terrestri e l’uomo il sesto giorno), mentre nell’evoluzione si aggiungono nuovi ecosistemi — ossia ogni era geologica è caratterizzata dal prevalere di particolari associazioni di piante, animali marini, animali terrestri e volatili, che vivevano in rapporto fra loro.
■ 3) Essa crea problemi di interpretazione di altri passi della Bibbia collegati con Genesi 1-3 (p.es. istituzione del sabato, presenza della morte prima di Adamo).
■ 4) Essa crea problemi teologici sulla natura di Dio, perché se la morte faceva parte della creazione di Dio e c’era prima di Adamo, se Dio trasforma a sua immagine un ominide che ha prevalso nella «lotta per la sopravvivenza», uccidendo i suoi fratelli, allora è un Dio diverso da quello biblico ed è più il Dio di Caino che quello di Abramo. Non avrebbe più senso, poi, il parallelismo fra il «primo Adamo» e il «secondo Adamo» (cioè Gesù) che fa Paolo (Rm 5). È una forma di Concordismo.
Fernando De Angelis

CREAZIONISMO

giugno 22, 2012
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Il creazionismo del quale si discute sui media è quello iniziato e promosso da alcuni movimenti statunitensi, i quali interpretano il racconto biblico in modo letterale (con una creazione in sei giorni di 24 ore formanti una settimana ininterrotta, verificatasi circa 10 mila anni fa) e proponendolo in modo prevalente con argomentazioni scientifiche. Sono loro ad aver iniziato l’offensiva contro il darwinismo, accusandolo di essere un’ideologia. Non è perciò corretto definirsi semplicemente creazionisti, senza alcun aggettivo, e dare poi al termine un significato diverso. Chi crede che la creazione si sia realizzata in milioni o miliardi di anni, deve definirsi ed essere definito aderente all’evoluzionismo teista, oppure al creazionismo progressivo (che vengono solitamente indicati come concordismo). Il creazionismo si contrappone all’evoluzionismo in generale e al darwinismo in particolare.
Fernando De Angelis

CONCORDISMO

giugno 21, 2012
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Le persone religiose sono, in fondo, tutte concordiste, perché tutte desiderano trovare una concordia fra ciò che credono e i fatti accertati (la scienza, ma non solo). I problemi nascono dove permane una distanza fra le due parti e, in questi casi, ci sono diversi modi di reagire:
■ 1) C’è chi tiene ferme le proprie convinzioni religiose e cerca di adattarci i fatti, decidendo di contestare i fatti stessi o la loro interpretazione (creazionismo).
■ 2) C’è chi ha una fiducia assoluta nella scienza del momento e perciò cerca di interpretare la Bibbia in modo elastico, adattandola alla scienza prevalente (e proprio a questi è stato dato il nome di concordisti).
■ 3) C’è infine chi si pone nel mezzo, cercando di dare un po’ di ragioni e un po’ di torti a entrambi.
Quest’ultima posizione sembra la più ragionevole ed equilibrata, ma Cristo era ragionevole ed equilibrato? Richiedeva e richiede una fede moderata? Certo la Bibbia non disprezza la ragione e la concretezza, ma indica chiaramente una priorità: «Il timore del Signore è il principio della scienza» (Ec 1,7). E ancora: «Se credi, vedrai la gloria di Dio» (Gv 11,40). Gesù è stato poco compreso dai sapienti e dagli intelligenti (Mt 11,25). Per l’apostolo Paolo il Cristianesimo è una «pazzia», ma una «pazzia» preferibile alla follia degli uomini che si credono sensati (1 Cor 1,18-4,17). Il concordismo si manifesta principalmente come creazionismo progressivo o come evoluzionismo teista. Esso si contrappone al creazionismo vero e proprio.
Fernando De Angelis

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