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lunedì 11 febbraio 2013

Margherita Hack e la teosofia

 
Foto: guardate e studiate bene i collegamenti tra il pedofilo/gay satanista marco dimitri(uscito dal carcere grazie alla massoneria)e Margherita Hack(finta atea e vera teosofa vegetariana)e il Massone Bugiardo Mauro Biglino,amico di Dimitri ma anche di Leo Zagami( Biglino è quello che mente sulla bibbia dicendo che DIO è un alieno,stesse menzogne di Sitchin e Rael/falsi profeti) ricordatevi che GESU' ha predetto che sarebbero venuti falsi profeti e che avrebbero ingannato tanti.....pensate che il cazzaro bugiardo Biglino un tempo lavorava come traduttore della bibbia per le edizioni S.Paolo,poi lo hanno cacciato e si sta vendicando(lavorando per la massoneria satanica)mentendo spudoratamente contro la creazione della bibbia,in passato era Darwin a mentire contro la parola di DIO,ora c'è Biglino e soci,SVEGLIATEVI  e non cadete nell'inganno di questi EMPI BUGIARDI manipolatori.
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http://affaritaliani.libero.it/roma/lazio2-metti-in-lista-il-satanista-spunta-dimitri-bambini-di-satana-04022013.html
Lazio2, metti in lista il satanista. Spunta Dimitri, “bambini di Satana”
IL CASO. Al numero 7 del partito Democrazia Atea, guidato dalla scienziata Margherita Hack compare il nome di Marco Dimitri, leader del gruppo “satanista razionalista”, in carcere “preventivo” per 400 giorni e poi assolto perché il fatto non sussiste e risarcito per ingiusta detenzione. Il segretario del partito: “Dimitri è uscito completamente pulito da ogni procedimento giudiziario”. L'ira del circolo cattolico Cristus Rex che organizza gruppi di preghiera e chiede al Vaticano di intervenire
Lunedì, 4 febbraio 2013 - 17:22:00

Metti in lista il satanista. E' il fattore che mancava a queste pirotecniche elezioni politiche. Nella circoscrizione elettorale Lazio 2, al numero sette del partito Democrazia Atea (DA) compare il nome del "satanista" Marco Dimitri. Fino a qui nulla di eccessivamente strano, setacciando le liste elettorali salta fuori un campionario di varia umanità, si può trovare di tutto.
L'anomalia balza agli occhi, perché il capolista è la scienziata Margherita Hack. Una donna che nella sua vita si occupa di scienza, un'astrofisica di valore internazionale. Una scienziata alla quale non si può parlare di paradiso, ma neanche di inferno. Dimitri (che si definisce "satanista razionalista") è quanto di più lontano possa esserci dalla Hack, visto che presiede un'associazione culturale (così la definisce) che si chiama "i bambini di Satana".
-----------------------------------------------------------------I DISINFORMATORI ANTICRISTIANI : IL "DIO DEGLI ALIENI" E LE SETTE SATANICHE. 
http://italiaemondo.blogspot.it/2012/03/i-disinformatori-anticristiani-il-dio.html
"Di recente assistiamo al diffondersi del rigurgito di libri e video (come Zeitgeist e altri) che "annunciano" la fine del Cristianesimo e la falsità della Bibbia ,l'inesistenza di Cristo e altre fandonie antistoriche ,come le false interpretazioni della Bibbia ,rivisitata come "Bibbia degli alieni" ,ad opera della setta ufologica dei Raeliani ,di Mauro Biglino (l'ormai popolare autore di testi come "il Dio alieno della Bibbia" ed altre amenità....) ,e della psicosetta di Bongiovanni Nonsiamosoli.
A questo proposito,ci teniamo a ricordare che ,come il Bongiovanni,anche Marco Dimitri ,fondatore dell'"Associazione culturale "dei Bambini di satana ,faceva parte del culto ufologico Fratellanza cosmica,e che Marco Dimitri è grande amico e sostenitore di Mauro Biglino : la connessione tra ufologia e satanismo non è affatto priva di fondamento,dal momento che fu proprio Aleister Crowley,padre del satanismo moderno,a coniare il termine"extraterrestre" e ad affermare di avere contatti con entità extraterrestri,evocate medianicamente. Sappiamo dagli scritti di Crowley che il suo scopo principale era quello di distruggere il Cristianesimo :stessi concetti che ritroviamo negli scritti della medium di Hitler, Helena Petrovna Blavatsky ,come il "contattismo ufo". Anche Marco Dimitri si fa chiamare la Bestia Therion 666,come il suo amato maestro Crowley,e non desta meraviglia il fatto che Dimitri sia un forte sostenitore degli scritti e delle teorie ufologiche di Mauro Biglino ,che sta diffondendo una reinterpretazione della Bibbia in veste "aliena",come aveva già fatto la setta dei Raeliani.
Dimitri inoltre afferma di essere "ateo" e il suo sito Bambini di satana pubblicizza e sostiene UAAR (Associazione atei e agnostici razionalisti) ,associazione che di ateo ha ben poco,dato che è capitanata e sostenuta da neopagani e satanisti....Nel sito dei Bambini di satana viene pubblicizzata UAAR ,i libri di Mauro Biglino,i libri di Aleister Crowley e,dulcis in fundo....vi potrete trovare una lista di demoni da evocare,tipo lista della spesa,con tanto di rituali abbinati e consigli per l'utilizzo ...che coerenza questi atei razionalisti !
Ma torniamo alla Bestia principale,A.Crowley,di cui Dimitri si dice il continuatore,fregiandosi con il suo stesso nome di "Therion la grande bestia"....
Crowley giunse alla convinzione di essere l'Anticristo. Nella sua opera più famosa, The Book of Law («Il Libro della Legge»; 1904), scritto in un periodo in cui si autodefiniva La Grande Bestia 666, Crowley scrisse: «Con la mia testa di Falco io becco gli occhi di Gesù mentre è appeso alla Croce». Fu in questo libro che egli forgiò il suo motto: «Do what thou will shall be the whole of the law» («Fà ciò che ti piace, questa sarà tutta la legge»). Il libro predicava l'avvento di una Nuova Era di conflitto globale, di continui spargimenti di sangue e della distruzione del cristianesimo in una battaglia apocalittica.
Subito dopo la Prima Guerra Mondiale, Crowley scrisse al governo comunista installatosi recentemente a Mosca e si offrì come futuro ministro della propaganda per l'ateismo con l'espressa intenzione di deridere il Cristianesimo. Il fatto che i sovietici fossero privi di credenze metafisiche non lo preoccupava minimamente. In realtà, era l'intento del Comitato Centrale del Partito Comunista di distruggere il Cristianesimo che lo interessava. La Grande Bestia 666 pensava unicamente all'annichilimento della fede cristiana e avrebbe fatto ricorso a chiunque o a qualunque sistema se disposto a promuovere quest'ordine del giorno.
La Grande Bestia 666 era disposto ad adottare qualunque sistema che cercasse di sostituire la tradizione cristiana, ma non era il tipo di persona pronto a sottomettersi in modo significativo ad un leader, anche se questi avesse accettato le sue idee. In questo senso, Crowley non era certamente un nazista o un simpatizzante del nazismo. Ciò nonostante, Crowley affermava che le profezie contenute nel Libro della Legge erano imparentate con un libro di citazioni intitolato Gespräche mit Hitler («Conversazioni con Hitler»). Egli identificò il suo sistema con quello del leader del Partito Nazionalsocialista. In seguito, virtualmente tutti i futuri discepoli di Crowley adottarono molti elementi dell'occultismo nazista come parte integrante dei piani della Grande Bestia da portare a compimento. Uno dei primi seguaci di Crowley fu la tedesca Martha Küntzel (1857-1942), la quale era sinceramente convinta che Hitler stesse seguendo i principî di Crowley, e che quindi divenne una fervente seguace del Partito Nazionalsocialista. Lo scrittore occultista britannico Gerald Suster (1951-2001) pensava che, in realtà, l'ascesa dei totalitarismi comunista e nazista nel XX secolo e le Guerre Mondiali fossero il lugubre adempimento delle previsioni della Grande Bestia a riguardo della stagione di violenze che, secondo Crowley, avrebbero fatto traballare il cristianesimo.
Crowley si dedicò con grande sollecitudine alla diffusione dell'Ordo Templi Orientis, introducendo nei Gradi dell'Ordine Massonico un rito sodomita di cui andava particolarmente fiero . Anche il fondatore moderno della neostregoneria, Gerald Gardner (1884-1964), era un iniziato dell'Ordo Templi Orientis che si servì di Crowley per formulare le principali cerimonie magiche praticate dalla maggior parte degli odierni seguaci della Wicca. Nonostante essi dichiarino di praticare unicamente la religione precristiana della dea, sopravvissuta nei secoli e trasmessa alle moderne streghe( non esiste nessuna tradizione scritta di tal genere storicamente provata!) , i wiccans celebrano i riti della Natura composti dalla Grande Bestia 666. Certamente Crowley si è intascato i soldi che ha ricevuto per formulare i riti della Wicca, ma lo ha fatto anche perché ha intravisto il potenziale insito nella religione della «dea Natura» per far traballare ulteriormente il cristianesimo . Durante il crepuscolo della sua vita, Crowley lavorò per assicurarsi che i suoi insegnamenti avrebbero continuato a diffondersi anche dopo la sua morte. Uno dei suoi progetti era quello di infiltrarsi nella Chiesa cattolica (un'idea che aveva mutuato dall'Ordine Ermetico dell'Alba Dorata) e di sovvertirla dall'interno. A questo scopo, egli ordinò al suo discepolo Charles Stansfeld Jones (1886-1950) di convertirsi alla Chiesa di Roma e di iniziare a sostituire gradualmente il cattolicesimo con le sue dottrine. Jones venne arrestato in Canada per oltraggio al pudore. Gli ultimi anni della Grande Bestia furono spesi nell'abbandono. Per sopravvivere accettò donazioni da parte di alcuni seguaci, scrisse un libro sui Tarocchi e si mise a vendere un afrodisiaco chiamato Crowley’s Elixir of Life Pills («Elisir di Crowley delle pillole della vita»), il cui ingrediente principale era il suo sperma!Ricorda molto l'attuale "profumo elisir " propagandato oggi da Lady Gaga......
E' evidente che vi sia una congiunzione di intenti tra coloro che hanno interessi comuni nel voler distruggere il Cristianesimo :Dimitri è il continuatore di Crowley; il suo caro amico Mauro Biglino è il continuatore delle ideologie di Ron Hubbard (Scientology) e di Zecharia Sitchin (altro personaggio disinformatore e manipolatore della Bibbia in versione "aliena") .
STORICITA' DEI VANGELI E DELL'ESISTENZA DI CRISTO.
Le testimonianze (non cristiane) della figura storica di Gesù sono più abbondanti di altri personaggi famosi della storia, dei quali nessuno però dubita la loro effettiva storicità.
Mentre su Gesù, ovviamente, c'è sempre qualcuno che rode e lavora per smontare e screditare tutto.
Le prime testimonianze non cristiane a Gesù ed ai suoi seguaci, vengono inseriti nelle opere degli storici di allora non come evento in sè, poichè il cristianesimo non era ancora sviluppato, ma come completamento per la narrazione di altri avvenimenti storici (Tacito, Svetonio), o come parte di libri storici che trattano specificamente della Giudea (Giuseppe Flavio), o ancora come contenuti all’interno di corrispondenza tra il potere romano centrale e le sue ramificazioni provinciali (Plinio, Adriano) oppure come spunti polemici o satirici di pagani, Ebrei e filosofi contro i Cristiani (Petronio, Trifone, Apuleio, Marco Aurelio, Luciano, Galeno, Epitteto e Celso).
In questo articolo prenderemo in considerazione le prime chiare testimonianze storiche sulla persona di Gesù, che ci sono tramandate dallo storico giudeo-romano (non convertitosi al cristianesimo) Giuseppe Flavio (37-103).
Nella sua opera Antichità giudaiche (93-94), narra la storia ebraica da Abramo sino ai suoi tempi, ed accenna alla persona di Gesù durante il racconto dell'illegale lapidazione dell’apostolo Giacomo (nel 62), capo della comunità cristiana di Gerusalemme. Lo storico descrive l'evento così:
"Anano […] convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e alcuni altri, accusandoli di trasgressione della legge e condannandoli alla lapidazione" (Ant. XX, 200).
Una testimonianza più chiara e determinante è ritrovabile però due capitoli prima, definita dagli storici la Testimonium Flavianum:
"Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, sempre che si debba definirlo uomo: era infatti autore di opere inaspettate, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti della grecità. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, coloro che da principio lo avevano amato non cessarono. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d’altre meraviglie riguardo a lui. Fino ad oggi ed attualmente non è venuto meno il gruppo di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani" (Ant. XVIII, 63-64).
Più avanti, egli conferma anche la veridicità dei Vangeli rispetto alla figura di Giovanni Battista:
"Ad alcuni dei Giudei parve che l’esercito di Erode fosse stato annientato da Dio, il quale giustamente aveva vendicato l’uccisione di Giovanni soprannominato il Battista. Erode infatti mise a morte quel buon uomo che spingeva i Giudei che praticavano la virtù e osservavano la giustizia fra di loro e la pietà verso Dio a venire insieme al battesimo [..] Egli fu mandato in catene alla già citata fortezza di Macheronte, e colà fu ucciso". (Ant. XVIII, 116-119).
La seconda citazione, sopratutto, è una testimonianza incredibile, scritta poi da uno storico non cristiano. Per questo a partire dal secolo XVI (e solo da questo momento) è stata messa in dubbio, additando (senza prove) le frasi più compromettenti (ad es.: "sempre che si debba definirlo uomo") come intromissione successiva di qualche copista cristiano.
Nonostante che molti storici attendibili come Burkitt, von Harnack, Bretschneider e Schutt, abbiano sempre difeso la totale paternità di Giuseppe Flavio, essa resta comunque una prova schiacciante (anche togliendo le frasi più "cristiane") della presenza storica di Gesù.
Sarebbe strano se Giuseppe non ne avesse parlato, infatti: non poteva omettere qualche informazione su Gesù, dato che si occupa del Battista, di Giacomo e di altri personaggi del genere, inoltre parlando di Giacomo (nel XX° capitolo), non lo identifica, come si usava, con il nome del padre (Giacomo figlio di …), ma lo chiama "fratello di Gesù detto il Cristo", lasciando intendere che questa figura era già nota ai lettori nei capitoli precedenti. Infine, alcune espressioni, difficilmente appartengono ad un Cristiano (ad esempio, quando si dice che Pilato condannò a morte Cristo, si parla di "uomini notabili fra noi", come se l'autore fosse un Giudeo).
Attraverso lo studio linguistico della citazione, lo studioso Thackeray, afferma: "L’evidenza del linguaggio, che da un lato mostra segni dello stile dell’autore, e dall’altro non è quello che avrebbe usato un cristiano, mi appare decisiva. Il criterio dello stile fa pendere la bilancia in favore dell’autenticità del passaggio considerato nel suo complesso, se non in ogni dettaglio. Se il testo fu mutilato e modificato, lo fu almeno su una base di Giuseppe". (Josephus: the Man and the Historian, New York, 1929, pp. 136-149).
Tutti i manoscritti greci delle opere di Giuseppe dal secolo XI in giù, contengono questo passo nella medesima forma; esso è pure citato due volte dallo storico Eusebio di Cesarea nei primi decenni del IV secolo. Ma nel 1971 venne scoperto in Asia Minore, uno scritto del X secolo ad opera del vescovo e storico cristiano Agapio di Ierapoli, che riporta una traduzione araba del Testimonium, senza le parti criticate: "Similmente dice Giuseppe l’ebreo, poiché egli racconta nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: "Ci fu verso quel tempo un uomo saggio che era chiamato Gesù, che dimostrava una buona condotta di vita ed era considerato virtuoso (o: dotto), e aveva come allievi molta gente dei Giudei e degli altri popoli. Pilato lo condannò alla crocifissione e alla morte, ma coloro che erano stati suoi discepoli non rinunciarono al suo discepolato (o: dottrina) e raccontarono che egli era loro apparso tre giorni dopo la crocifissione ed era vivo, ed era probabilmente il Cristo del quale i profeti hanno detto meraviglie"(Traduzione tratta da J. Maier, Gesù Cristo e il cristianesimo nella tradizione giudaica antica, Brescia, 1994, p. 65).
Il testo evidentemente continua a confermare la presenza storica di Gesù.
I critici moderni sono comunque ormai concordi nel ritenere il passo del Testimonium come sostanzialmente autentico nella sua testimonianza storica di Gesù.
Conclusione
Resta il fatto incontrovertibile che lo storico non cristiano Giuseppe Flavio, contemporaneo ai fatti, cita nelle sue opere storiche tre personaggi evangelici: Giovanni Battista, Giacomo il Minore e Gesù medesimo, collocando intorno all’anno 30 d.C. l’attività e la morte di quest’ultimo, per mano di Ponzio Pilato su denuncia delle autorità giudaiche dell’epoca.
R. Van Voorst, Gesù nelle fonti extrabibliche, Torino, Edizioni Paoline, 2004
S. Pines, An arabic version of the Testimonium Flavianum and its implications, Jerusalem, 1971.
A. Pitta, Il Gesù storico nelle fonti del I-II secolo, Bologna, Dehnoniane, 2005 (Ricerche Storico Bibliche 17/2)" .
Purtroppo, sta prendendo sempre più piede una logica che tende a screditare il Cristianesimo.

Questa logica può manifestarsi in due modi.

Il primo è la diffusione di idee che negano l'esistenza storica di Gesù.

Il secondo è una cattiva visione che tende ad alterare la figura di Gesù.

Se la negazione dell'esistenza storica di Cristo può essere smentita facilmente, la visione alterata della figura di Gesù e della Bibbia è, invece, assai più perniciosa.

Un esempio di "alterazione" è il Cristianesimo positivo, ossia quella versione del Cristianesimo in cui si negano l'ebraicità di Gesù ed il valore del Vecchio Testamento.

Questa idea di Cristianesimon fu del nazismo.

Lo stesso discorso vale anche per quelle visioni che negano Gesù come Figlio di Dio e gli attribuiscono altri ruoli, come quello dell'eone, ossia di un essere ibrido, metà uomo e metà angelo.

Queste idee si stanno facendo strada a causa di questa crisi valoriale.

Infatti, si sta diffondendo un'idea in cui l'uomo sia un essere illimitato e che ritiene che il soprannaturale sia solo "superstizione tipica del Medio Evo".

Questa idea fu presa in toto dal comunismo.

Per Karl Marx (che tra l'altro frequentò sette massoniche e sataniche), la religione era una sorta di alienazione che favoriva lo sfruttamento del ricco sul povero.

Il fatto che si fossero diffuse simili idee, non portò ad un calo della domanda di spiritualità.

Questo generò i fenomeni settari.

Basti pensare alle sette sataniche che ci sono oggi in Ucraina si formarono durante il periodo comunista e, con la caduta del comunismo ed il risveglio delle Chiese cristiane, esplosero in modo dilagante.

Nei momenti di crisi ci sono questi fenomeni e non riguarda solo il Cristianesimo.

Ad esempio, nel XVII e nel XVIII secolo ci una grave crisi, la "Crisi della coscienza europea".

Dio iniziò ad essere eliminato dalla vita pubblica.

Proprio in questo periodo, in cui tra l'altro si diffusero le idee illuministe, nacquero parecchi fenomeni settari.

In Francia ci fu il satanismo.

Ad esempio, secondo certe cronache, la storia della "Maschera di Ferro" (che potrete leggere, seguendo il link http://principidacaja.beepworld.it/la-maschera-di-ferro.htm) potrebbe essere legata a una messa nera, in cui pare che sia stato sacrificato un maiale.

Inoltre, ci furono ance torbide vicende che riguardarono alcune dame, come Madame Voisin.

Potrete leggere la sua storia, seguendo il link
http://www.baroque.it/barocco-mirabilia/barocco-mirabilia.php?link=100412.

Nell'Impero Ottomano si diffuse la storia di Shabbatai Zevì (1626-1676).

Questi era un ebreo di origine spagnola che si occupò di Qabbalah e di esoterismo.

Incominciò ad interpretare a modo suo lo Zohar (http://www.kabbalah.it/zohar.html) e si propose come messia.

Creò una setta (che fu disconosciuta dagli ebrei), creò tensioni tra ebrei e cristiani e, in seguitò, si convertì all'Islam, pur mantenendo gli usi della Qabbalah.
Morì in esilio a Dulcigno, in Montenegro.

Sulla sua tomba ci sono ancora oggi sinistre leggende.

Quindi, questa crisi riguardò tutti.

Poi, nel 1789, ci fu la Rivoluzione francese e la gente capì che allontanare Dio dalla vita pubblica non portò nulla di buono.

Il Romanticismo fu una reazione a ciò.

Purtroppo, l'uomo non imparò la lezione e, con il positivismo, si prepararò la strada ai totalitarismi nazisti e comunisti.

Caduti i totalitarismi in Europa, oggi l'uomo ha di nuovo dimenticato Dio e certi effetti si vedono.

Il credere negli alieni è un segnale di ciò.

Dovrà succedere qualche altra tragedia per capire che Dio non può essere allontanato dalla vita pubblica?

Il diavolo agisce quando l'uomo si dimentica di Dio.

Chi è capace di intendere...intenda!

Cordiali saluti. 
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Margherita Hack e la teosofia
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2012/09/margherita-hack-e-la-teosofia/
di Roberto Dal Bosco

L’ateismo raramente viene da solo. Trovare qualcuno che nega Dio e basta, perché lo ritiene una realtà indimostrabile è in fin dei conti raro. L’ateismo, scientista o meno che sia, è sempre contaminato dal pensiero anticristiano vero: gnosticismo, magismo, paganesimo, satanismo. Ciò era vero centinaia di anni fa così come lo è oggi ancora.
Il vegetarianesimo – altro culto deviante a mio dire molto più pericoloso perché sempre più contenuto nella trincea globale del “politicamente corretto” – non si muove su binari diversi.
Il vegetarianesimo è per forze di cose una pratica anticristiana. Negare l’assunzione di carne, rende inservibile il fulcro di tutta la Chiesa, ossia la Santa Messa, dove il fedele crede (dovrebbe, almeno) di mangiare la carne di Dio che si è sacrificato per noi. Le persone che provano orrore a mangiare della carne di animale – un numero ahinoi sempre più alto – considereranno barbara e ripugnante l’idea di cibarsi del corpo di Cristo transustanziato.
A me pare si tratti di un disegno ben preciso, un’operazione di sensibilizzazione su larga scala che porta inevitabilmente le genti a considerare ancora più simbolico – cioè, inutile – l’atto stesso della Messa, e di qui all’emarginazione morale e fisica della Chiesa Cattolica.
Che il vegetarianesimo di oggi abbia basi anti-umane non mi pare che non sia difficile da constatare: il culto di Gaia, la madre terra, altro non è che una letterale reprise del vecchio paganesimo mediterraneo, dove appunto Gaia – o Gea, o Tellure per i Romani – era il titano femmina sorto dal caos all’inizio dell’universo. Gaia è il nuovo Moloch a cui sacrificare gli esseri umani, considerati alla stregue di microbi, di un’infezione passagera di Gaia che giustamente se li vuole scrollare di dosso con tsunami, tempeste, terremoti etc. Gaia, l’immagine meravigliosa della terra blu vista dallo spazio, altro non è che il Titano a cui si vota il nuovo fascismo degli anni 2000, l’eco-fascismo. Il più terribile, il più letale: non ha in programma guerre di conquista o l’eliminazioni di specifici gruppi etnici o sociali, ma dell’intera umanità.
Quando parlano di “decrescita”, o di “zero growth”, è di questo che trattano: l’ecologia, i diritti animali, le leghe antivivisezione e compagnia cantando sono la modalità con cui vogliono indorare la pillola dell’autosterminio (chiamatelo “controllo demografico”, “riduzione della popolazione terrestre”, “rientro demografico” – sempre di sterminio si tratta). Su questo punto, la Chiesa rappresenta ancora per gli ecofascisti un laccio problematico, un bastione che si erge contro i diritti estesi agli animali e per la difesa ad oltranza della vita umana. Per il momento almeno, è così.

Non è difficile vedere come i nemici della Chiesa, anche quelli più spudoratamente e pateticamente dichiarati, rechino radice del loro pensiero tracce di culti extracristiani quando non direttamente anticristiani.

È il caso di Margherita Hack. Per il grande pubblico italiano, in ispecie per quello che si fa indottrinare quotidianamente dai giornali di De Benedetti, la Hack è una nonnina burbera e irresistibilmente simpatica, la prova di come si possa essere dei cervelloni (un’astrofisico per forze deve avere un cervellone) e pure essere gioviali, nonché la prova di come si possa essere, nonostante l’età avanzata, combattivi nelle valorose battaglia del politicamente corretto contro la malvagia Chiesa oscurantista: eutanasia, aborto, procreazione assistita, non c’è stata una occasione in cui la anziana toscanaccia non abbia detto la sua. La vecchina, prezzolata o meno da una uscita libraria con l’editore Feltrinelli, il suo sporco lavoro nella macchina della propaganda anticattolica lo fa volentieri: del resto, è il suo mestiere di scienziata, e dietro il suo antipapismo c’è solo una sano scientismo da cervellone con i fiocchi.
Da alcune cose raccontate nel suo libretto «Essere vegetariani», sorgono alcuni dubbi.
Il primo è che anche qui, l’assetto alimentare e probabilmente anche religioso della Hack – si dice atea – non nasce esattamente dal forsennato scientismo di cui è imbevuto il lavoro di un astrofisico. No, il suo libero sentire gastronomico-religioso è per sua stessa confessione, derivato dell’educazione che le impartirono i genitori.
Entrambi i genitori della scienziata sono stati pionieri della Teosofia in Italia.
Roberto Hack, talvolta descritto come contabile, talaltra come “scrittore e giornalista” è di estrazione protestante; la madre invece lavoro come miniaturista agli Uffizi e proviene da una famiglia cattolica. Entrambi sono teosofi della prima ora, e lo rimarranno a lungo, visto che dal 1962 al 1971 il padre di Margherita assurge al ruolo di Segretario Generale della Società Teosofica Italiana.
La Teosofia è un culto altamente organizzato, e in pochi anni ha creato capitoli in ogni parte della terra. In Italia attualmente la sede principale è a Vicenza e si contano – secondo «Le Religioni in Italia» del Cesnur – ben 47 capitoli in tutto il paese.

La nobile russa Helena Petrovna Blavatsky (nella foto) fondò la Società Teosofica a New York nel 1875.
Una medium secondi i canoni dello spiritismo che andavano di moda a quell’altezza dell’Ottocento, la Blavatsky ebbe occasione di girare il mondo ed approfondire le sue conoscenze esoteriche. La accompagnò nelle sue avventure il colonnello Henry Steele Olcott, un potente avvocato nuovayorkese con pesanti entrature presso la Presidenza degli Stati Uniti a Washington. Olcott è tutt’oggi un mito per lo Sri Lanka. I buddisti srilankesi tutt’ora accendono candele votive ogni anno all’anniversario della morte, in quanto Olcott teorizzava aggressivamente la distruzione del cristianesimo e la sua sostituzione con il buddismo: i cingalesi lo adoravano, e lo chiamavano “the White Buddhist”, il buddista bianco.
Olcott e la Blavatsky costituiranno nella terraferma indiana la sede internazionale della Società Teosofica presso Adyar, un quartiere a sud di Madras, la bella città cui l’India odierna voluto stupidamente cambiare il nome in Chennai. Madras, va notato per inciso, non è una città di secondaria importanza per il Cristianesimo, in quanto vi visse e vi fu martirizzato San Tommaso. La comunità cristiana a Madras è ancora vasta e fiorente.
La sede della Teosophical Society a Madras è ancora presente ed attiva. Da fuori è niente di più che un lungo muro, un cancello e dietro una fitta foresta. Una volta entrati invece si accede ad Una serie di vecchi palazzi in un giardino immenso (guardate pure con Google Earth) in cui si nascondono orde di pipistrelli giganti (le cosiddette “volpi volanti”, che infestano a decine di migliaia un particolare baniano nel giardino) come pure gli ultimi adepti di questa bizzarra religione moderna. Capita a volte di vedere qualche Mercedes dai vetri oscurati andare e venire, segno che qualche finanziatore ancora c’è. Ma più spesso ci si imbatte in vecchi seguaci, specie occidentali, che paiono in verità un po’ smarriti ed ineleganti.
In una serie di bassorilievi di uno dei palazzi principali è visibile il principio sincretista del culto teosofico: c’è Cristo, maestro per i cristiani, Mosé maestro per gli ebrei, Krishna per gli hindu, Maometto per i musulmani, Budda per i buddisti, Nanak per i Sikh, e poi… Hiram. Hiram sta per Hiram Abif, leggendario costruttore del Tempi di Salomone e figura centrale nella Massoneria. La Massoneria, nella capitale teosofica, è considerata una religione al pari delle altre.
Il succo delle attività della Società teosofica è trino: 1) Formare un nucleo di Fratellanza Universale dell’Umanità senza distinzioni di razza, sesso, credo, casta o colore. 2) Incoraggiare lo studio comparato delle religioni, filosofie e scienze. 3) Investigare le leggi inesplicate della Natura ed i poteri latenti dell’uomo”.
Il pensiero teosofico discende dalle due ponderose opere principali della Blavatsky, «Iside Svelata» e «La Dottrina segreta». Il disegno teologico ivi sotteso è impervio: vi è una sorta di dio solare trinitario, poi più sotto sette pianeti che formano gli universi – il numero sette è il tratto numerologico che interviene in tutta la mitologia teosofica. Ogni universo può attraversare un processo di materializzazione o di spiritualizzazione, processo diviso in sette stadi. Il nostro pianeta è attualmente al quarto stadio di un processo di materializzazione, e la razza umana è pure passibile di una scansione in sette stadi, di cui l’umanità attuale rappresenta il quinto. L’essere umano è formato di sette corpi, alla morte dei quali procede la reincarnazione, che come per hindu e buddisti è da intendersi come un progressivo perfezionamento.
In verità, oltre a questo complicato edificio filosofico, l’adepto deve sciropparsi letture astruse in cui la veggente Blavatsky si lascia andare ad improbabili racconti biografici di sapore muenchauseniano, fra cui spicca quello per cui arrivata in Tibet incontrò degli esseri superiori chiamati “i maestri”, uomini perfetti e simil-onnipotenti che dirigono il corso della storia, dello spirito, del cosmo. I maestri svolgono il fondamentale ruolo di cerniera tra la realtà superiore del dio solare e quella inferiore dei pianeti. Il ruolo dei teosofi altro non è che quello di tenere vive quelle “linee di forza” con le quali i maestri comunicano e guidano la nostra razza: essi infatti presiedono ad ogni affare terrestre lungo sette raggi che si dipanano dal centro del mondo, dove i maestri risiedono.
Non mancano anche improbabili racconti, avvallati tutt’oggi dalla Società Teosofica Italiana, per i quali la nostra eroina accorse a Mentana per combattere con coraggio a fianco di Garibaldi, che guarda un po’ che coincidenza era pure lui massone, spiritista, anticristiano. Il quadretto risorgimental-teosofico è completato da una scena di ferimento della Blavatsky nello stile della mitica Anita Garibaldi; su un piano leggermente più serio non potevano mancare i contatti della Blavatsky con il più malefico ed oscuro degli antipapisti ottocenteschi, Giuseppe Mazzini.
Queste e molte altre affermazioni presenti nei libri teosofici sono state oggetto di critica quando non di scherno da numerosi studiosi dell’Ottocento (ad esempio l’oxoniano Max Mueller, Réné Guénon che vi dedica un intero libro, «Il teosofismo, storia di una pseudo-religione»), ma molte personalità intellettuali di certo Novecento italiano ispirato all’Oriente sono pure passate di qui. Maria Montessori vive nella sede teosofica di Madras gli anni della seconda guerra mondiale. Nel 1907 la Lega Teosofica Indipendente, uno scisma della società teosofica seguito a degli scandali interni, inizia la pubblicazione di «Ultra», rivista dedicata alla “ricerca spirituale”. Ebbene, dalle pagine di questa rivista passano personaggi come il misterico massone Arturo Reghini, il barone ultrafascista Julius Evola, il filosofo antifascista Adriano Tilgher, persino il padre dell’Orientalistica italiana Giuseppe Tucci, uomo destinato a diventare il più grande tibetologo del secolo.
La Teosofia non è marginale in molti eventi del secolo scorso.Annie Besant (nella foto), una signora che si era fatta notare come attivista calda del femminismo e dell’agnosticismo razionalista, nel 1907 sarà nominata successore della Blavatsky alla guida della Società Teosofica (a lei è dedicato un intero quartiere di Madras, Besant Nagar, dove in riva al mare sorge paradossalmente un’affollattissima chiesa cattolica consacrata a Nostra Signora di Velankanni).
La Besant non esista ad appoggiare apertamente la causa dell’indipendenza indiana.
In molti hanno pensato che la Teosofia fosse sin dal principio sostenuta dagli apparati britannici, desiderosi di avere una versione “addomesticata” delle religioni indiche con la quale irretire i sudditi asiatici dell’Impero e magari non solo quelli. In questo senso, l’appoggio della Teosofia all’indipendenza del subcontinente andrebbe letto come ulteriore prova del lungo e sapiente processo di exit strategy che la corona inglese ha imbastito sottotraccia per smantellare un impero i cui costi erano oramai esorbitanti.
A ulteriore riprova del nesso tra Teosofia e decolonizzazione, va detto che molti dei fondatori del Partito del Congresso – il partito “progressista” attualmente al potere a Nuova Delhi – provenivano proprio dalle file della Teosofia.
Così come all’origine del culto vi era una coppia (la Blavatsky e Olcott), la Besant si accompagnerà a tale Charles Leadbeater, il quale porterà la Società verso desolanti scandali, vuoi per le chiacchiere sulla sua vita dissoluta, vuoi per la sua convinta apologia della masturbazione giovanile, vuoi per il caso Krishnamurti. Jiddu Krishnamurti era infatti un giovane indiano in cui Leadbeater, che era ovviamente anche chiaroveggente, vide il messia teosofico, il bambino che una volta adulto sarà acclamato come Maestro dal mondo intero. Il ragazzo invece ad un certo punto si negherà, divenendo un mite guru per conto suo – i suoi libri saranno apprezzattissimi in occidente, a pubblicarli in Italia sarà l’editore di tanti testi buddisti, hinduisti o prettamente esoterici, Astrolabio-Ubaldini. Il filosofo austriaco Rudolph Steiner reagirà scismaticamente alle follie di Leabeater fondando una sorta di teosofia tutta sua, la cosiddetta Antroposofia, che oggi informa diversi istituti scolastici dove gli studenti sono particolarmente liberi di perseguire la propria “creatività”.
Dopo la Besant, arriva il turno di un’altra donna a prendersi la luce dei riflettori di questa nuova religione: Alice Bailey. Nata a Manchester, la Bailey scopre la Teosofia e ne scala velocemente i vertici organizzativi americani. Nella sua visione il mondo i “Maestri dell’Antica Sapienza” lavorano attivamente per la trasformazione del pianeta sotto la guida di Maitreya, parola che nel buddismo sta a significare il messianico Budda del futuro. La Bailey comincia quindi a sostenere di essere in contatto diretto con un maestro superiore, che chiamerà “il Tibetano” o Djwhal Khul. Per trenta anni, dal 1919 al 1949, la Bailey scriverà ininterrottamente ciò che Djwhal Khul le detta sui più disparati argomenti, dall’astrologia all’attualità, dalla politica alle tecniche di guarigione. Un tale attivismo le costò frizioni con la Besant e altri papaveri della Società Teosofica, anche se dal 1919 era divenuto segretario nazionale della Società Teosofica degli Stati Uniti suo marito Foster Bailey, che risulta anche essere massone al 32° grado.
Espulsi dalla Teosofia, i Bailey fonderanno il Lucis Trust, una organizzazione no profit che agisce come fondo fiduciario e come casa editrice, un ente con ampie entrature all’ONU (che lo ha riconosciuto come NGO con potere consultivo nell ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite). Il Lucis ha una pure una branca inglese (Lucis Trust Ltd), una svizzera (Lucis Trust Association) , una olandese (Lucis Trust Stichting).
Lucis, per chi non lo avesse capito, sta per Lucifero.
Citiamo dal sito internet ufficiale: «La ragione per cui i Bailey abbiano deciso questo nome ci è sconosciuta, ma possiamo immaginare che essi, come la grande insegnate H.P. Blavatsky per la quale avevano enorme rispetto, cercassero di stimolare una più profonda compresione del sacrificio fatto da Lucifero. Alice e Foster Bailey erano seri studenti ed insegnati di Teosofia, una tradizione spirituale che vede Lucifero come uno degli angeli solari, quegli essere perfezionati che la Teosofia dice essere discesi da Venere sul nostro pianeta eoni fa per portare il principio della mente a quello che era l’animale-uomo. Nella prospettiva teosofica, la discesa di questi angeli solari non era una caduta nel peccato o nella disgrazia ma un atto di grande sacrificio, come suggerito nel nome “Lucifero” che significa portatore della luce».
Avete capito bene: un panegirico degli angeli caduti, con tanto della solita solfa del Lucifero-Prometeo che è lui sì il vero amico dell’uomo, e lo guida verso una coscienza superiore di se. Mangiate la mela, eritis sicut dei.
Siamo allo gnosticismo, al satanismo in pubblica piazza. Anzi, al satanismo pagato da fondi pubblici: all’ONU, a quanto dicono, il Lucis gestisce il “Tempio della Comprensione”, una sorta di “Cappella” ecumenica all’interno del Palazzo delle Nazioni Unite.
Secondo un testo del 2005 di Lyndon Larouche, sono stati sponsor del Lucis i Rockfeller, la famiglia Marshall Field (un tempo proprietaria di una catena di grande distribuzione), il giornalista pacifista Norman Cousins, Robert MacNamara, il presidente dell’IBM poi ambasciatore americano a Mosca Thomas Watson, il Rabbino Marc Tannenbaum della American Jewish Committee e tanti altri.
Sempre secondo il vulcanico Larouche, sabbero connesse al Lucis il World Wildlife Fund (WWF), Greenpeace, Amnesty, le scuole steineriane, la Nicholas Roerich Society, l’UNESCO e l’UNICEF.
Ma Larouche si sa, è una testa calda, un matto che le spara grosse, tanto più che questo Lucis Trust, una sorta di centrale satanica derivata dalla Teosofia e pagata dal megacapitale americano, non lo si è sentito spesso in giro. Almeno, sino all’anno scorso.
Ricordate il movimento “Occupy Wall Street”? All’apparenza, una sollevazione popolare contro il capitalismo speculativo. A coordinare il movimento, detto anche “Global Change”, fu un sito, 15october.net, dov’è tutta l’occorenza del nuovo scenario rivoluzionario: Facebook, Twitter, tutto l’armamentario di propaganda elettronica che ha sconquassato il medio-oriente nella cosiddetta Primavera Araba. Il sito vanta di mettere in contatto ben 82 paesi e più di 1000 città, tutti pronti a scatenare la protesta contro i rapaci di Wal Street e i loro epigoni per il 15 ottobre 2011.
Qualcuno ha però scoperto che tale sito era stato registrato da “Paulina Arcos, 866 United Nations Plaza, Suite 516, New York, New York 10017, United States“. In pratica una donna che dà come indirizzo il palazzo delle Nazioni Unite. Scavando un po’ di più si scopre che la rivoluzionaria domiciliata all’ONU è la moglie di Francisco Carrion Mena, rappresentante permanente dell’Ecuador alle Nazioni Unite. Poi il colpo di scena: chi dopo il 15 ottobre va a controllare a chi è intestato il dominio registrato, non trova più il nome della moglie del diplomatico dell’Ecuador (paese dal quale, facciamo notare per inciso, pare provenissero parte di quei “rosari massonici” venduti in Italia) ma il nome di un ragazzo dell’Arizona.
Il mistero si infittisce ancora di più, se si considera che l’indirizzo del Lucis Trust, così come segnato da Epiphanius nel suo «Massoneria e sette segrete» è “66 United Nations Plaza, Suite 516, New York, New York 10017, United States”. Lo stesso fornito dalla Signora Arcos Carrion Mena.
In breve, il Lucis Trust potrebbe essere dietro al movimento Occupy Wall Street.
Qualcuno se ne è accorto, il tamtam sui forum e pure su Youtube è partito, ma niente è trapelato nei media maggiori. Nessuno ha voluto verificare la cosa – va detto che l’indirizzo è un indirizzo a cui rispondono molti altri affituari – o anche semplicemente intervistare la Signora Arcos.
Ma la realtà non cambia: un culto luciferista sin dentro all’ONU, dai cui uffici si ingenerano rivoluzioni colorate e primavere arabe. Il pensiero va alla Blavatsky che millanta di aver partecipato al Risorgimento italiano, la prima vera rivoluzione colorata attuata in Europa. Stessi principi, stesse idee, persino stessi personaggi.
Stessi diavoli.

Chiudiamo.
Nel vuoto dell’ateismo di Margherita Hack, lungi da essere un puro derivato dello scientismo, si nascondono anche queste cose; la religione dei suoi genitori è un culto folle finito ad adorare Lucifero all’ONU.
Laddove non c’è Dio, si insinuano i diavoli.
Anche quando qualcuno ci racconta di essere vegetariano, è molto probabile che non sappia bene quale realtà possa nascondersi dietro alla sua scelta: a spingerlo non cibarsi di carne è tutta una cultura che può essere anche molto composita, ma che ha un unico, chiaro fine. La distruzione della Chiesa e dell’umanità. Una cultura che pure ha dei precisi “maestri”, ma che non sono i “superiori sconosciuti”, gli “angeli solari” della Blavatsky e dei genitori della Hack. O meglio, sì, sono proprio loro. È solo che noi li chiamiamo con nomi differenti. San Paolo parlava “potenze dell’Aria”. Noi cristiani, invece, possiamo pure chiamarli con quella vecchia parola di origine greca: demòni.
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    Guardate e studiate bene i collegamenti tra il pedofilo/gay satanista marco dimitri(uscito dal carcere grazie alla massoneria)e Margherita Hack(finta atea e vera teosofa vegetariana)e il Massone Bugiardo Mauro Biglino,amico di Dimitri ma an...che di Leo Zagami( Biglino è quello che mente sulla bibbia dicendo che DIO è un alieno,stesse menzogne di Sitchin e Rael/falsi profeti) ricordatevi che GESU' ha predetto che sarebbero venuti falsi profeti e che avrebbero ingannato tanti.....pensate che il cazzaro bugiardo Biglino un tempo lavorava come traduttore della bibbia per le edizioni S.Paolo,poi lo hanno cacciato e si sta vendicando(lavorando per la massoneria satanica)mentendo spudoratamente contro la creazione della bibbia,in passato era Darwin a mentire contro la parola di DIO,ora c'è Biglino e soci,SVEGLIATEVI e non cadete nell'inganno di questi EMPI BUGIARDI manipolatori.
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http://affaritaliani.libero.it/roma/lazio2-metti-in-lista-il-satanista-spunta-dimitri-bambini-di-satana-04022013.html
Lazio2, metti in lista il satanista. Spunta Dimitri, “bambini di Satana”
IL CASO. Al numero 7 del partito Democrazia Atea, guidato dalla scienziata Margherita Hack compare il nome di Marco Dimitri, leader del gruppo “satanista razionalista”, in carcere “preventivo” per 400 giorni e poi assolto perché il fatto non sussiste e risarcito per ingiusta detenzione. Il segretario del partito: “Dimitri è uscito completamente pulito da ogni procedimento giudiziario”. L'ira del circolo cattolico Cristus Rex che organizza gruppi di preghiera e chiede al Vaticano di intervenire
Lunedì, 4 febbraio 2013 - 17:22:00

Metti in lista il satanista. E' il fattore che mancava a queste pirotecniche elezioni politiche. Nella circoscrizione elettorale Lazio 2, al numero sette del partito Democrazia Atea (DA) compare il nome del "satanista" Marco Dimitri. Fino a qui nulla di eccessivamente strano, setacciando le liste elettorali salta fuori un campionario di varia umanità, si può trovare di tutto.
L'anomalia balza agli occhi, perché il capolista è la scienziata Margherita Hack. Una donna che nella sua vita si occupa di scienza, un'astrofisica di valore internazionale. Una scienziata alla quale non si può parlare di paradiso, ma neanche di inferno. Dimitri (che si definisce "satanista razionalista") è quanto di più lontano possa esserci dalla Hack, visto che presiede un'associazione culturale (così la definisce) che si chiama "i bambini di Satana".
-----------------------------------------------------------------I DISINFORMATORI ANTICRISTIANI : IL "DIO DEGLI ALIENI" E LE SETTE SATANICHE.
http://italiaemondo.blogspot.it/2012/03/i-disinformatori-anticristiani-il-dio.html
"Di recente assistiamo al diffondersi del rigurgito di libri e video (come Zeitgeist e altri) che "annunciano" la fine del Cristianesimo e la falsità della Bibbia ,l'inesistenza di Cristo e altre fandonie antistoriche ,come le false interpretazioni della Bibbia ,rivisitata come "Bibbia degli alieni" ,ad opera della setta ufologica dei Raeliani ,di Mauro Biglino (l'ormai popolare autore di testi come "il Dio alieno della Bibbia" ed altre amenità....) ,e della psicosetta di Bongiovanni Nonsiamosoli.
A questo proposito,ci teniamo a ricordare che ,come il Bongiovanni,anche Marco Dimitri ,fondatore dell'"Associazione culturale "dei Bambini di satana ,faceva parte del culto ufologico Fratellanza cosmica,e che Marco Dimitri è grande amico e sostenitore di Mauro Biglino : la connessione tra ufologia e satanismo non è affatto priva di fondamento,dal momento che fu proprio Aleister Crowley,padre del satanismo moderno,a coniare il termine"extraterrestre" e ad affermare di avere contatti con entità extraterrestri,evocate medianicamente. Sappiamo dagli scritti di Crowley che il suo scopo principale era quello di distruggere il Cristianesimo :stessi concetti che ritroviamo negli scritti della medium di Hitler, Helena Petrovna Blavatsky ,come il "contattismo ufo". Anche Marco Dimitri si fa chiamare la Bestia Therion 666,come il suo amato maestro Crowley,e non desta meraviglia il fatto che Dimitri sia un forte sostenitore degli scritti e delle teorie ufologiche di Mauro Biglino ,che sta diffondendo una reinterpretazione della Bibbia in veste "aliena",come aveva già fatto la setta dei Raeliani.
Dimitri inoltre afferma di essere "ateo" e il suo sito Bambini di satana pubblicizza e sostiene UAAR (Associazione atei e agnostici razionalisti) ,associazione che di ateo ha ben poco,dato che è capitanata e sostenuta da neopagani e satanisti....Nel sito dei Bambini di satana viene pubblicizzata UAAR ,i libri di Mauro Biglino,i libri di Aleister Crowley e,dulcis in fundo....vi potrete trovare una lista di demoni da evocare,tipo lista della spesa,con tanto di rituali abbinati e consigli per l'utilizzo ...che coerenza questi atei razionalisti !
Ma torniamo alla Bestia principale,A.Crowley,di cui Dimitri si dice il continuatore,fregiandosi con il suo stesso nome di "Therion la grande bestia"....
Crowley giunse alla convinzione di essere l'Anticristo. Nella sua opera più famosa, The Book of Law («Il Libro della Legge»; 1904), scritto in un periodo in cui si autodefiniva La Grande Bestia 666, Crowley scrisse: «Con la mia testa di Falco io becco gli occhi di Gesù mentre è appeso alla Croce». Fu in questo libro che egli forgiò il suo motto: «Do what thou will shall be the whole of the law» («Fà ciò che ti piace, questa sarà tutta la legge»). Il libro predicava l'avvento di una Nuova Era di conflitto globale, di continui spargimenti di sangue e della distruzione del cristianesimo in una battaglia apocalittica.
Subito dopo la Prima Guerra Mondiale, Crowley scrisse al governo comunista installatosi recentemente a Mosca e si offrì come futuro ministro della propaganda per l'ateismo con l'espressa intenzione di deridere il Cristianesimo. Il fatto che i sovietici fossero privi di credenze metafisiche non lo preoccupava minimamente. In realtà, era l'intento del Comitato Centrale del Partito Comunista di distruggere il Cristianesimo che lo interessava. La Grande Bestia 666 pensava unicamente all'annichilimento della fede cristiana e avrebbe fatto ricorso a chiunque o a qualunque sistema se disposto a promuovere quest'ordine del giorno.
La Grande Bestia 666 era disposto ad adottare qualunque sistema che cercasse di sostituire la tradizione cristiana, ma non era il tipo di persona pronto a sottomettersi in modo significativo ad un leader, anche se questi avesse accettato le sue idee. In questo senso, Crowley non era certamente un nazista o un simpatizzante del nazismo. Ciò nonostante, Crowley affermava che le profezie contenute nel Libro della Legge erano imparentate con un libro di citazioni intitolato Gespräche mit Hitler («Conversazioni con Hitler»). Egli identificò il suo sistema con quello del leader del Partito Nazionalsocialista. In seguito, virtualmente tutti i futuri discepoli di Crowley adottarono molti elementi dell'occultismo nazista come parte integrante dei piani della Grande Bestia da portare a compimento. Uno dei primi seguaci di Crowley fu la tedesca Martha Küntzel (1857-1942), la quale era sinceramente convinta che Hitler stesse seguendo i principî di Crowley, e che quindi divenne una fervente seguace del Partito Nazionalsocialista. Lo scrittore occultista britannico Gerald Suster (1951-2001) pensava che, in realtà, l'ascesa dei totalitarismi comunista e nazista nel XX secolo e le Guerre Mondiali fossero il lugubre adempimento delle previsioni della Grande Bestia a riguardo della stagione di violenze che, secondo Crowley, avrebbero fatto traballare il cristianesimo.
Crowley si dedicò con grande sollecitudine alla diffusione dell'Ordo Templi Orientis, introducendo nei Gradi dell'Ordine Massonico un rito sodomita di cui andava particolarmente fiero . Anche il fondatore moderno della neostregoneria, Gerald Gardner (1884-1964), era un iniziato dell'Ordo Templi Orientis che si servì di Crowley per formulare le principali cerimonie magiche praticate dalla maggior parte degli odierni seguaci della Wicca. Nonostante essi dichiarino di praticare unicamente la religione precristiana della dea, sopravvissuta nei secoli e trasmessa alle moderne streghe( non esiste nessuna tradizione scritta di tal genere storicamente provata!) , i wiccans celebrano i riti della Natura composti dalla Grande Bestia 666. Certamente Crowley si è intascato i soldi che ha ricevuto per formulare i riti della Wicca, ma lo ha fatto anche perché ha intravisto il potenziale insito nella religione della «dea Natura» per far traballare ulteriormente il cristianesimo . Durante il crepuscolo della sua vita, Crowley lavorò per assicurarsi che i suoi insegnamenti avrebbero continuato a diffondersi anche dopo la sua morte. Uno dei suoi progetti era quello di infiltrarsi nella Chiesa cattolica (un'idea che aveva mutuato dall'Ordine Ermetico dell'Alba Dorata) e di sovvertirla dall'interno. A questo scopo, egli ordinò al suo discepolo Charles Stansfeld Jones (1886-1950) di convertirsi alla Chiesa di Roma e di iniziare a sostituire gradualmente il cattolicesimo con le sue dottrine. Jones venne arrestato in Canada per oltraggio al pudore. Gli ultimi anni della Grande Bestia furono spesi nell'abbandono. Per sopravvivere accettò donazioni da parte di alcuni seguaci, scrisse un libro sui Tarocchi e si mise a vendere un afrodisiaco chiamato Crowley’s Elixir of Life Pills («Elisir di Crowley delle pillole della vita»), il cui ingrediente principale era il suo sperma!Ricorda molto l'attuale "profumo elisir " propagandato oggi da Lady Gaga......
E' evidente che vi sia una congiunzione di intenti tra coloro che hanno interessi comuni nel voler distruggere il Cristianesimo :Dimitri è il continuatore di Crowley; il suo caro amico Mauro Biglino è il continuatore delle ideologie di Ron Hubbard (Scientology) e di Zecharia Sitchin (altro personaggio disinformatore e manipolatore della Bibbia in versione "aliena") .
STORICITA' DEI VANGELI E DELL'ESISTENZA DI CRISTO.
Le testimonianze (non cristiane) della figura storica di Gesù sono più abbondanti di altri personaggi famosi della storia, dei quali nessuno però dubita la loro effettiva storicità.
Mentre su Gesù, ovviamente, c'è sempre qualcuno che rode e lavora per smontare e screditare tutto.
Le prime testimonianze non cristiane a Gesù ed ai suoi seguaci, vengono inseriti nelle opere degli storici di allora non come evento in sè, poichè il cristianesimo non era ancora sviluppato, ma come completamento per la narrazione di altri avvenimenti storici (Tacito, Svetonio), o come parte di libri storici che trattano specificamente della Giudea (Giuseppe Flavio), o ancora come contenuti all’interno di corrispondenza tra il potere romano centrale e le sue ramificazioni provinciali (Plinio, Adriano) oppure come spunti polemici o satirici di pagani, Ebrei e filosofi contro i Cristiani (Petronio, Trifone, Apuleio, Marco Aurelio, Luciano, Galeno, Epitteto e Celso).
In questo articolo prenderemo in considerazione le prime chiare testimonianze storiche sulla persona di Gesù, che ci sono tramandate dallo storico giudeo-romano (non convertitosi al cristianesimo) Giuseppe Flavio (37-103).
Nella sua opera Antichità giudaiche (93-94), narra la storia ebraica da Abramo sino ai suoi tempi, ed accenna alla persona di Gesù durante il racconto dell'illegale lapidazione dell’apostolo Giacomo (nel 62), capo della comunità cristiana di Gerusalemme. Lo storico descrive l'evento così:
"Anano […] convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e alcuni altri, accusandoli di trasgressione della legge e condannandoli alla lapidazione" (Ant. XX, 200).
Una testimonianza più chiara e determinante è ritrovabile però due capitoli prima, definita dagli storici la Testimonium Flavianum:
"Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, sempre che si debba definirlo uomo: era infatti autore di opere inaspettate, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti della grecità. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, coloro che da principio lo avevano amato non cessarono. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d’altre meraviglie riguardo a lui. Fino ad oggi ed attualmente non è venuto meno il gruppo di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani" (Ant. XVIII, 63-64).
Più avanti, egli conferma anche la veridicità dei Vangeli rispetto alla figura di Giovanni Battista:
"Ad alcuni dei Giudei parve che l’esercito di Erode fosse stato annientato da Dio, il quale giustamente aveva vendicato l’uccisione di Giovanni soprannominato il Battista. Erode infatti mise a morte quel buon uomo che spingeva i Giudei che praticavano la virtù e osservavano la giustizia fra di loro e la pietà verso Dio a venire insieme al battesimo [..] Egli fu mandato in catene alla già citata fortezza di Macheronte, e colà fu ucciso". (Ant. XVIII, 116-119).
La seconda citazione, sopratutto, è una testimonianza incredibile, scritta poi da uno storico non cristiano. Per questo a partire dal secolo XVI (e solo da questo momento) è stata messa in dubbio, additando (senza prove) le frasi più compromettenti (ad es.: "sempre che si debba definirlo uomo") come intromissione successiva di qualche copista cristiano.
Nonostante che molti storici attendibili come Burkitt, von Harnack, Bretschneider e Schutt, abbiano sempre difeso la totale paternità di Giuseppe Flavio, essa resta comunque una prova schiacciante (anche togliendo le frasi più "cristiane") della presenza storica di Gesù.
Sarebbe strano se Giuseppe non ne avesse parlato, infatti: non poteva omettere qualche informazione su Gesù, dato che si occupa del Battista, di Giacomo e di altri personaggi del genere, inoltre parlando di Giacomo (nel XX° capitolo), non lo identifica, come si usava, con il nome del padre (Giacomo figlio di …), ma lo chiama "fratello di Gesù detto il Cristo", lasciando intendere che questa figura era già nota ai lettori nei capitoli precedenti. Infine, alcune espressioni, difficilmente appartengono ad un Cristiano (ad esempio, quando si dice che Pilato condannò a morte Cristo, si parla di "uomini notabili fra noi", come se l'autore fosse un Giudeo).
Attraverso lo studio linguistico della citazione, lo studioso Thackeray, afferma: "L’evidenza del linguaggio, che da un lato mostra segni dello stile dell’autore, e dall’altro non è quello che avrebbe usato un cristiano, mi appare decisiva. Il criterio dello stile fa pendere la bilancia in favore dell’autenticità del passaggio considerato nel suo complesso, se non in ogni dettaglio. Se il testo fu mutilato e modificato, lo fu almeno su una base di Giuseppe". (Josephus: the Man and the Historian, New York, 1929, pp. 136-149).
Tutti i manoscritti greci delle opere di Giuseppe dal secolo XI in giù, contengono questo passo nella medesima forma; esso è pure citato due volte dallo storico Eusebio di Cesarea nei primi decenni del IV secolo. Ma nel 1971 venne scoperto in Asia Minore, uno scritto del X secolo ad opera del vescovo e storico cristiano Agapio di Ierapoli, che riporta una traduzione araba del Testimonium, senza le parti criticate: "Similmente dice Giuseppe l’ebreo, poiché egli racconta nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: "Ci fu verso quel tempo un uomo saggio che era chiamato Gesù, che dimostrava una buona condotta di vita ed era considerato virtuoso (o: dotto), e aveva come allievi molta gente dei Giudei e degli altri popoli. Pilato lo condannò alla crocifissione e alla morte, ma coloro che erano stati suoi discepoli non rinunciarono al suo discepolato (o: dottrina) e raccontarono che egli era loro apparso tre giorni dopo la crocifissione ed era vivo, ed era probabilmente il Cristo del quale i profeti hanno detto meraviglie"(Traduzione tratta da J. Maier, Gesù Cristo e il cristianesimo nella tradizione giudaica antica, Brescia, 1994, p. 65).
Il testo evidentemente continua a confermare la presenza storica di Gesù.
I critici moderni sono comunque ormai concordi nel ritenere il passo del Testimonium come sostanzialmente autentico nella sua testimonianza storica di Gesù.
Conclusione
Resta il fatto incontrovertibile che lo storico non cristiano Giuseppe Flavio, contemporaneo ai fatti, cita nelle sue opere storiche tre personaggi evangelici: Giovanni Battista, Giacomo il Minore e Gesù medesimo, collocando intorno all’anno 30 d.C. l’attività e la morte di quest’ultimo, per mano di Ponzio Pilato su denuncia delle autorità giudaiche dell’epoca.
R. Van Voorst, Gesù nelle fonti extrabibliche, Torino, Edizioni Paoline, 2004
S. Pines, An arabic version of the Testimonium Flavianum and its implications, Jerusalem, 1971.
A. Pitta, Il Gesù storico nelle fonti del I-II secolo, Bologna, Dehnoniane, 2005 (Ricerche Storico Bibliche 17/2)" .
Purtroppo, sta prendendo sempre più piede una logica che tende a screditare il Cristianesimo.

Questa logica può manifestarsi in due modi.

Il primo è la diffusione di idee che negano l'esistenza storica di Gesù.

Il secondo è una cattiva visione che tende ad alterare la figura di Gesù.

Se la negazione dell'esistenza storica di Cristo può essere smentita facilmente, la visione alterata della figura di Gesù e della Bibbia è, invece, assai più perniciosa.

Un esempio di "alterazione" è il Cristianesimo positivo, ossia quella versione del Cristianesimo in cui si negano l'ebraicità di Gesù ed il valore del Vecchio Testamento.

Questa idea di Cristianesimon fu del nazismo.

Lo stesso discorso vale anche per quelle visioni che negano Gesù come Figlio di Dio e gli attribuiscono altri ruoli, come quello dell'eone, ossia di un essere ibrido, metà uomo e metà angelo.

Queste idee si stanno facendo strada a causa di questa crisi valoriale.

Infatti, si sta diffondendo un'idea in cui l'uomo sia un essere illimitato e che ritiene che il soprannaturale sia solo "superstizione tipica del Medio Evo".

Questa idea fu presa in toto dal comunismo.

Per Karl Marx (che tra l'altro frequentò sette massoniche e sataniche), la religione era una sorta di alienazione che favoriva lo sfruttamento del ricco sul povero.

Il fatto che si fossero diffuse simili idee, non portò ad un calo della domanda di spiritualità.

Questo generò i fenomeni settari.

Basti pensare alle sette sataniche che ci sono oggi in Ucraina si formarono durante il periodo comunista e, con la caduta del comunismo ed il risveglio delle Chiese cristiane, esplosero in modo dilagante.

Nei momenti di crisi ci sono questi fenomeni e non riguarda solo il Cristianesimo.

Ad esempio, nel XVII e nel XVIII secolo ci una grave crisi, la "Crisi della coscienza europea".

Dio iniziò ad essere eliminato dalla vita pubblica.

Proprio in questo periodo, in cui tra l'altro si diffusero le idee illuministe, nacquero parecchi fenomeni settari.

In Francia ci fu il satanismo.

Ad esempio, secondo certe cronache, la storia della "Maschera di Ferro" (che potrete leggere, seguendo il link http://principidacaja.beepworld.it/la-maschera-di-ferro.htm) potrebbe essere legata a una messa nera, in cui pare che sia stato sacrificato un maiale.

Inoltre, ci furono ance torbide vicende che riguardarono alcune dame, come Madame Voisin.

Potrete leggere la sua storia, seguendo il link
http://www.baroque.it/barocco-mirabilia/barocco-mirabilia.php?link=100412.

Nell'Impero Ottomano si diffuse la storia di Shabbatai Zevì (1626-1676).

Questi era un ebreo di origine spagnola che si occupò di Qabbalah e di esoterismo.

Incominciò ad interpretare a modo suo lo Zohar (http://www.kabbalah.it/zohar.html) e si propose come messia.

Creò una setta (che fu disconosciuta dagli ebrei), creò tensioni tra ebrei e cristiani e, in seguitò, si convertì all'Islam, pur mantenendo gli usi della Qabbalah.
Morì in esilio a Dulcigno, in Montenegro.

Sulla sua tomba ci sono ancora oggi sinistre leggende.

Quindi, questa crisi riguardò tutti.

Poi, nel 1789, ci fu la Rivoluzione francese e la gente capì che allontanare Dio dalla vita pubblica non portò nulla di buono.

Il Romanticismo fu una reazione a ciò.

Purtroppo, l'uomo non imparò la lezione e, con il positivismo, si prepararò la strada ai totalitarismi nazisti e comunisti.

Caduti i totalitarismi in Europa, oggi l'uomo ha di nuovo dimenticato Dio e certi effetti si vedono.

Il credere negli alieni è un segnale di ciò.

Dovrà succedere qualche altra tragedia per capire che Dio non può essere allontanato dalla vita pubblica?

Il diavolo agisce quando l'uomo si dimentica di Dio.

Chi è capace di intendere...intenda!

Cordiali saluti.
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Margherita Hack e la teosofia
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2012/09/margherita-hack-e-la-teosofia/
di Roberto Dal Bosco

L’ateismo raramente viene da solo. Trovare qualcuno che nega Dio e basta, perché lo ritiene una realtà indimostrabile è in fin dei conti raro. L’ateismo, scientista o meno che sia, è sempre contaminato dal pensiero anticristiano vero: gnosticismo, magismo, paganesimo, satanismo. Ciò era vero centinaia di anni fa così come lo è oggi ancora.
Il vegetarianesimo – altro culto deviante a mio dire molto più pericoloso perché sempre più contenuto nella trincea globale del “politicamente corretto” – non si muove su binari diversi.
Il vegetarianesimo è per forze di cose una pratica anticristiana. Negare l’assunzione di carne, rende inservibile il fulcro di tutta la Chiesa, ossia la Santa Messa, dove il fedele crede (dovrebbe, almeno) di mangiare la carne di Dio che si è sacrificato per noi. Le persone che provano orrore a mangiare della carne di animale – un numero ahinoi sempre più alto – considereranno barbara e ripugnante l’idea di cibarsi del corpo di Cristo transustanziato.
A me pare si tratti di un disegno ben preciso, un’operazione di sensibilizzazione su larga scala che porta inevitabilmente le genti a considerare ancora più simbolico – cioè, inutile – l’atto stesso della Messa, e di qui all’emarginazione morale e fisica della Chiesa Cattolica.
Che il vegetarianesimo di oggi abbia basi anti-umane non mi pare che non sia difficile da constatare: il culto di Gaia, la madre terra, altro non è che una letterale reprise del vecchio paganesimo mediterraneo, dove appunto Gaia – o Gea, o Tellure per i Romani – era il titano femmina sorto dal caos all’inizio dell’universo. Gaia è il nuovo Moloch a cui sacrificare gli esseri umani, considerati alla stregue di microbi, di un’infezione passagera di Gaia che giustamente se li vuole scrollare di dosso con tsunami, tempeste, terremoti etc. Gaia, l’immagine meravigliosa della terra blu vista dallo spazio, altro non è che il Titano a cui si vota il nuovo fascismo degli anni 2000, l’eco-fascismo. Il più terribile, il più letale: non ha in programma guerre di conquista o l’eliminazioni di specifici gruppi etnici o sociali, ma dell’intera umanità.
Quando parlano di “decrescita”, o di “zero growth”, è di questo che trattano: l’ecologia, i diritti animali, le leghe antivivisezione e compagnia cantando sono la modalità con cui vogliono indorare la pillola dell’autosterminio (chiamatelo “controllo demografico”, “riduzione della popolazione terrestre”, “rientro demografico” – sempre di sterminio si tratta). Su questo punto, la Chiesa rappresenta ancora per gli ecofascisti un laccio problematico, un bastione che si erge contro i diritti estesi agli animali e per la difesa ad oltranza della vita umana. Per il momento almeno, è così.

Non è difficile vedere come i nemici della Chiesa, anche quelli più spudoratamente e pateticamente dichiarati, rechino radice del loro pensiero tracce di culti extracristiani quando non direttamente anticristiani.

È il caso di Margherita Hack. Per il grande pubblico italiano, in ispecie per quello che si fa indottrinare quotidianamente dai giornali di De Benedetti, la Hack è una nonnina burbera e irresistibilmente simpatica, la prova di come si possa essere dei cervelloni (un’astrofisico per forze deve avere un cervellone) e pure essere gioviali, nonché la prova di come si possa essere, nonostante l’età avanzata, combattivi nelle valorose battaglia del politicamente corretto contro la malvagia Chiesa oscurantista: eutanasia, aborto, procreazione assistita, non c’è stata una occasione in cui la anziana toscanaccia non abbia detto la sua. La vecchina, prezzolata o meno da una uscita libraria con l’editore Feltrinelli, il suo sporco lavoro nella macchina della propaganda anticattolica lo fa volentieri: del resto, è il suo mestiere di scienziata, e dietro il suo antipapismo c’è solo una sano scientismo da cervellone con i fiocchi.
Da alcune cose raccontate nel suo libretto «Essere vegetariani», sorgono alcuni dubbi.
Il primo è che anche qui, l’assetto alimentare e probabilmente anche religioso della Hack – si dice atea – non nasce esattamente dal forsennato scientismo di cui è imbevuto il lavoro di un astrofisico. No, il suo libero sentire gastronomico-religioso è per sua stessa confessione, derivato dell’educazione che le impartirono i genitori.
Entrambi i genitori della scienziata sono stati pionieri della Teosofia in Italia.
Roberto Hack, talvolta descritto come contabile, talaltra come “scrittore e giornalista” è di estrazione protestante; la madre invece lavoro come miniaturista agli Uffizi e proviene da una famiglia cattolica. Entrambi sono teosofi della prima ora, e lo rimarranno a lungo, visto che dal 1962 al 1971 il padre di Margherita assurge al ruolo di Segretario Generale della Società Teosofica Italiana.
La Teosofia è un culto altamente organizzato, e in pochi anni ha creato capitoli in ogni parte della terra. In Italia attualmente la sede principale è a Vicenza e si contano – secondo «Le Religioni in Italia» del Cesnur – ben 47 capitoli in tutto il paese.

La nobile russa Helena Petrovna Blavatsky (nella foto) fondò la Società Teosofica a New York nel 1875.
Una medium secondi i canoni dello spiritismo che andavano di moda a quell’altezza dell’Ottocento, la Blavatsky ebbe occasione di girare il mondo ed approfondire le sue conoscenze esoteriche. La accompagnò nelle sue avventure il colonnello Henry Steele Olcott, un potente avvocato nuovayorkese con pesanti entrature presso la Presidenza degli Stati Uniti a Washington. Olcott è tutt’oggi un mito per lo Sri Lanka. I buddisti srilankesi tutt’ora accendono candele votive ogni anno all’anniversario della morte, in quanto Olcott teorizzava aggressivamente la distruzione del cristianesimo e la sua sostituzione con il buddismo: i cingalesi lo adoravano, e lo chiamavano “the White Buddhist”, il buddista bianco.
Olcott e la Blavatsky costituiranno nella terraferma indiana la sede internazionale della Società Teosofica presso Adyar, un quartiere a sud di Madras, la bella città cui l’India odierna voluto stupidamente cambiare il nome in Chennai. Madras, va notato per inciso, non è una città di secondaria importanza per il Cristianesimo, in quanto vi visse e vi fu martirizzato San Tommaso. La comunità cristiana a Madras è ancora vasta e fiorente.
La sede della Teosophical Society a Madras è ancora presente ed attiva. Da fuori è niente di più che un lungo muro, un cancello e dietro una fitta foresta. Una volta entrati invece si accede ad Una serie di vecchi palazzi in un giardino immenso (guardate pure con Google Earth) in cui si nascondono orde di pipistrelli giganti (le cosiddette “volpi volanti”, che infestano a decine di migliaia un particolare baniano nel giardino) come pure gli ultimi adepti di questa bizzarra religione moderna. Capita a volte di vedere qualche Mercedes dai vetri oscurati andare e venire, segno che qualche finanziatore ancora c’è. Ma più spesso ci si imbatte in vecchi seguaci, specie occidentali, che paiono in verità un po’ smarriti ed ineleganti.
In una serie di bassorilievi di uno dei palazzi principali è visibile il principio sincretista del culto teosofico: c’è Cristo, maestro per i cristiani, Mosé maestro per gli ebrei, Krishna per gli hindu, Maometto per i musulmani, Budda per i buddisti, Nanak per i Sikh, e poi… Hiram. Hiram sta per Hiram Abif, leggendario costruttore del Tempi di Salomone e figura centrale nella Massoneria. La Massoneria, nella capitale teosofica, è considerata una religione al pari delle altre.
Il succo delle attività della Società teosofica è trino: 1) Formare un nucleo di Fratellanza Universale dell’Umanità senza distinzioni di razza, sesso, credo, casta o colore. 2) Incoraggiare lo studio comparato delle religioni, filosofie e scienze. 3) Investigare le leggi inesplicate della Natura ed i poteri latenti dell’uomo”.
Il pensiero teosofico discende dalle due ponderose opere principali della Blavatsky, «Iside Svelata» e «La Dottrina segreta». Il disegno teologico ivi sotteso è impervio: vi è una sorta di dio solare trinitario, poi più sotto sette pianeti che formano gli universi – il numero sette è il tratto numerologico che interviene in tutta la mitologia teosofica. Ogni universo può attraversare un processo di materializzazione o di spiritualizzazione, processo diviso in sette stadi. Il nostro pianeta è attualmente al quarto stadio di un processo di materializzazione, e la razza umana è pure passibile di una scansione in sette stadi, di cui l’umanità attuale rappresenta il quinto. L’essere umano è formato di sette corpi, alla morte dei quali procede la reincarnazione, che come per hindu e buddisti è da intendersi come un progressivo perfezionamento.
In verità, oltre a questo complicato edificio filosofico, l’adepto deve sciropparsi letture astruse in cui la veggente Blavatsky si lascia andare ad improbabili racconti biografici di sapore muenchauseniano, fra cui spicca quello per cui arrivata in Tibet incontrò degli esseri superiori chiamati “i maestri”, uomini perfetti e simil-onnipotenti che dirigono il corso della storia, dello spirito, del cosmo. I maestri svolgono il fondamentale ruolo di cerniera tra la realtà superiore del dio solare e quella inferiore dei pianeti. Il ruolo dei teosofi altro non è che quello di tenere vive quelle “linee di forza” con le quali i maestri comunicano e guidano la nostra razza: essi infatti presiedono ad ogni affare terrestre lungo sette raggi che si dipanano dal centro del mondo, dove i maestri risiedono.
Non mancano anche improbabili racconti, avvallati tutt’oggi dalla Società Teosofica Italiana, per i quali la nostra eroina accorse a Mentana per combattere con coraggio a fianco di Garibaldi, che guarda un po’ che coincidenza era pure lui massone, spiritista, anticristiano. Il quadretto risorgimental-teosofico è completato da una scena di ferimento della Blavatsky nello stile della mitica Anita Garibaldi; su un piano leggermente più serio non potevano mancare i contatti della Blavatsky con il più malefico ed oscuro degli antipapisti ottocenteschi, Giuseppe Mazzini.
Queste e molte altre affermazioni presenti nei libri teosofici sono state oggetto di critica quando non di scherno da numerosi studiosi dell’Ottocento (ad esempio l’oxoniano Max Mueller, Réné Guénon che vi dedica un intero libro, «Il teosofismo, storia di una pseudo-religione»), ma molte personalità intellettuali di certo Novecento italiano ispirato all’Oriente sono pure passate di qui. Maria Montessori vive nella sede teosofica di Madras gli anni della seconda guerra mondiale. Nel 1907 la Lega Teosofica Indipendente, uno scisma della società teosofica seguito a degli scandali interni, inizia la pubblicazione di «Ultra», rivista dedicata alla “ricerca spirituale”. Ebbene, dalle pagine di questa rivista passano personaggi come il misterico massone Arturo Reghini, il barone ultrafascista Julius Evola, il filosofo antifascista Adriano Tilgher, persino il padre dell’Orientalistica italiana Giuseppe Tucci, uomo destinato a diventare il più grande tibetologo del secolo.
La Teosofia non è marginale in molti eventi del secolo scorso.Annie Besant (nella foto), una signora che si era fatta notare come attivista calda del femminismo e dell’agnosticismo razionalista, nel 1907 sarà nominata successore della Blavatsky alla guida della Società Teosofica (a lei è dedicato un intero quartiere di Madras, Besant Nagar, dove in riva al mare sorge paradossalmente un’affollattissima chiesa cattolica consacrata a Nostra Signora di Velankanni).
La Besant non esista ad appoggiare apertamente la causa dell’indipendenza indiana.
In molti hanno pensato che la Teosofia fosse sin dal principio sostenuta dagli apparati britannici, desiderosi di avere una versione “addomesticata” delle religioni indiche con la quale irretire i sudditi asiatici dell’Impero e magari non solo quelli. In questo senso, l’appoggio della Teosofia all’indipendenza del subcontinente andrebbe letto come ulteriore prova del lungo e sapiente processo di exit strategy che la corona inglese ha imbastito sottotraccia per smantellare un impero i cui costi erano oramai esorbitanti.
A ulteriore riprova del nesso tra Teosofia e decolonizzazione, va detto che molti dei fondatori del Partito del Congresso – il partito “progressista” attualmente al potere a Nuova Delhi – provenivano proprio dalle file della Teosofia.
Così come all’origine del culto vi era una coppia (la Blavatsky e Olcott), la Besant si accompagnerà a tale Charles Leadbeater, il quale porterà la Società verso desolanti scandali, vuoi per le chiacchiere sulla sua vita dissoluta, vuoi per la sua convinta apologia della masturbazione giovanile, vuoi per il caso Krishnamurti. Jiddu Krishnamurti era infatti un giovane indiano in cui Leadbeater, che era ovviamente anche chiaroveggente, vide il messia teosofico, il bambino che una volta adulto sarà acclamato come Maestro dal mondo intero. Il ragazzo invece ad un certo punto si negherà, divenendo un mite guru per conto suo – i suoi libri saranno apprezzattissimi in occidente, a pubblicarli in Italia sarà l’editore di tanti testi buddisti, hinduisti o prettamente esoterici, Astrolabio-Ubaldini. Il filosofo austriaco Rudolph Steiner reagirà scismaticamente alle follie di Leabeater fondando una sorta di teosofia tutta sua, la cosiddetta Antroposofia, che oggi informa diversi istituti scolastici dove gli studenti sono particolarmente liberi di perseguire la propria “creatività”.
Dopo la Besant, arriva il turno di un’altra donna a prendersi la luce dei riflettori di questa nuova religione: Alice Bailey. Nata a Manchester, la Bailey scopre la Teosofia e ne scala velocemente i vertici organizzativi americani. Nella sua visione il mondo i “Maestri dell’Antica Sapienza” lavorano attivamente per la trasformazione del pianeta sotto la guida di Maitreya, parola che nel buddismo sta a significare il messianico Budda del futuro. La Bailey comincia quindi a sostenere di essere in contatto diretto con un maestro superiore, che chiamerà “il Tibetano” o Djwhal Khul. Per trenta anni, dal 1919 al 1949, la Bailey scriverà ininterrottamente ciò che Djwhal Khul le detta sui più disparati argomenti, dall’astrologia all’attualità, dalla politica alle tecniche di guarigione. Un tale attivismo le costò frizioni con la Besant e altri papaveri della Società Teosofica, anche se dal 1919 era divenuto segretario nazionale della Società Teosofica degli Stati Uniti suo marito Foster Bailey, che risulta anche essere massone al 32° grado.
Espulsi dalla Teosofia, i Bailey fonderanno il Lucis Trust, una organizzazione no profit che agisce come fondo fiduciario e come casa editrice, un ente con ampie entrature all’ONU (che lo ha riconosciuto come NGO con potere consultivo nell ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite). Il Lucis ha una pure una branca inglese (Lucis Trust Ltd), una svizzera (Lucis Trust Association) , una olandese (Lucis Trust Stichting).
Lucis, per chi non lo avesse capito, sta per Lucifero.
Citiamo dal sito internet ufficiale: «La ragione per cui i Bailey abbiano deciso questo nome ci è sconosciuta, ma possiamo immaginare che essi, come la grande insegnate H.P. Blavatsky per la quale avevano enorme rispetto, cercassero di stimolare una più profonda compresione del sacrificio fatto da Lucifero. Alice e Foster Bailey erano seri studenti ed insegnati di Teosofia, una tradizione spirituale che vede Lucifero come uno degli angeli solari, quegli essere perfezionati che la Teosofia dice essere discesi da Venere sul nostro pianeta eoni fa per portare il principio della mente a quello che era l’animale-uomo. Nella prospettiva teosofica, la discesa di questi angeli solari non era una caduta nel peccato o nella disgrazia ma un atto di grande sacrificio, come suggerito nel nome “Lucifero” che significa portatore della luce».
Avete capito bene: un panegirico degli angeli caduti, con tanto della solita solfa del Lucifero-Prometeo che è lui sì il vero amico dell’uomo, e lo guida verso una coscienza superiore di se. Mangiate la mela, eritis sicut dei.
Siamo allo gnosticismo, al satanismo in pubblica piazza. Anzi, al satanismo pagato da fondi pubblici: all’ONU, a quanto dicono, il Lucis gestisce il “Tempio della Comprensione”, una sorta di “Cappella” ecumenica all’interno del Palazzo delle Nazioni Unite.
Secondo un testo del 2005 di Lyndon Larouche, sono stati sponsor del Lucis i Rockfeller, la famiglia Marshall Field (un tempo proprietaria di una catena di grande distribuzione), il giornalista pacifista Norman Cousins, Robert MacNamara, il presidente dell’IBM poi ambasciatore americano a Mosca Thomas Watson, il Rabbino Marc Tannenbaum della American Jewish Committee e tanti altri.
Sempre secondo il vulcanico Larouche, sabbero connesse al Lucis il World Wildlife Fund (WWF), Greenpeace, Amnesty, le scuole steineriane, la Nicholas Roerich Society, l’UNESCO e l’UNICEF.
Ma Larouche si sa, è una testa calda, un matto che le spara grosse, tanto più che questo Lucis Trust, una sorta di centrale satanica derivata dalla Teosofia e pagata dal megacapitale americano, non lo si è sentito spesso in giro. Almeno, sino all’anno scorso.
Ricordate il movimento “Occupy Wall Street”? All’apparenza, una sollevazione popolare contro il capitalismo speculativo. A coordinare il movimento, detto anche “Global Change”, fu un sito, 15october.net, dov’è tutta l’occorenza del nuovo scenario rivoluzionario: Facebook, Twitter, tutto l’armamentario di propaganda elettronica che ha sconquassato il medio-oriente nella cosiddetta Primavera Araba. Il sito vanta di mettere in contatto ben 82 paesi e più di 1000 città, tutti pronti a scatenare la protesta contro i rapaci di Wal Street e i loro epigoni per il 15 ottobre 2011.
Qualcuno ha però scoperto che tale sito era stato registrato da “Paulina Arcos, 866 United Nations Plaza, Suite 516, New York, New York 10017, United States“. In pratica una donna che dà come indirizzo il palazzo delle Nazioni Unite. Scavando un po’ di più si scopre che la rivoluzionaria domiciliata all’ONU è la moglie di Francisco Carrion Mena, rappresentante permanente dell’Ecuador alle Nazioni Unite. Poi il colpo di scena: chi dopo il 15 ottobre va a controllare a chi è intestato il dominio registrato, non trova più il nome della moglie del diplomatico dell’Ecuador (paese dal quale, facciamo notare per inciso, pare provenissero parte di quei “rosari massonici” venduti in Italia) ma il nome di un ragazzo dell’Arizona.
Il mistero si infittisce ancora di più, se si considera che l’indirizzo del Lucis Trust, così come segnato da Epiphanius nel suo «Massoneria e sette segrete» è “66 United Nations Plaza, Suite 516, New York, New York 10017, United States”. Lo stesso fornito dalla Signora Arcos Carrion Mena.
In breve, il Lucis Trust potrebbe essere dietro al movimento Occupy Wall Street.
Qualcuno se ne è accorto, il tamtam sui forum e pure su Youtube è partito, ma niente è trapelato nei media maggiori. Nessuno ha voluto verificare la cosa – va detto che l’indirizzo è un indirizzo a cui rispondono molti altri affituari – o anche semplicemente intervistare la Signora Arcos.
Ma la realtà non cambia: un culto luciferista sin dentro all’ONU, dai cui uffici si ingenerano rivoluzioni colorate e primavere arabe. Il pensiero va alla Blavatsky che millanta di aver partecipato al Risorgimento italiano, la prima vera rivoluzione colorata attuata in Europa. Stessi principi, stesse idee, persino stessi personaggi.
Stessi diavoli.

Chiudiamo.
Nel vuoto dell’ateismo di Margherita Hack, lungi da essere un puro derivato dello scientismo, si nascondono anche queste cose; la religione dei suoi genitori è un culto folle finito ad adorare Lucifero all’ONU.
Laddove non c’è Dio, si insinuano i diavoli.
Anche quando qualcuno ci racconta di essere vegetariano, è molto probabile che non sappia bene quale realtà possa nascondersi dietro alla sua scelta: a spingerlo non cibarsi di carne è tutta una cultura che può essere anche molto composita, ma che ha un unico, chiaro fine. La distruzione della Chiesa e dell’umanità. Una cultura che pure ha dei precisi “maestri”, ma che non sono i “superiori sconosciuti”, gli “angeli solari” della Blavatsky e dei genitori della Hack. O meglio, sì, sono proprio loro. È solo che noi li chiamiamo con nomi differenti. San Paolo parlava “potenze dell’Aria”. Noi cristiani, invece, possiamo pure chiamarli con quella vecchia parola di origine greca: demòni.
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1 commento:

  1. Scusi eminenza,se dopo il suo intervento monoliitico le faccio notare una finezza..
    si faccia una cultura!!

    Intendo se la costruisca da se!! non la prenda da terzi.. nessuno nasce con la cultura.
    ogni dato o informazione che riceviamo va verificato da noi stessi,(per attestarne la veridicità)
    poi con un buon ragionamento razionale ed oggettivo (che molte persone hanno..)
    un ragionamento quindi basato su dati e informazioni CERTE che ci porta alle nostre deduzioni.
    dopo aver analizzato tutto nel complesso il prodotto finale di questo lavoro è la nostra Cultura.
    e solo in quel momento possiamo considerarla nostra e la possiamo confrontare con quella delle altre persone "Vive" non zombificate da prodotti finali derivanti da altre menti come i suoi vaneggiamenti..
    lei non verifica le fonti.. ma zero totale, ne risulta che in effettivo si possa dire che giusto la prima riga potrebbe essere giusta..
    confrontando la mia cultura personale alla sua (le conoscenze vere e oggettive del mondo non quelle apprese da terzi.. che siano libri film amici professori o altri individui)
    se ascoltasse quello che dice Mauro biglino ad esempio capirebbe che Rael non ha neanche letto la bibbia e che parla di elohim a casaccio dicendo che torneranno e descrivendoli come ibridigrigi mentre biglino dice sempre che sono tra noi da sempre e che sono irriconoscibili(esattamente come racconta la bibbia)
    Rael lo vedi che è un povero cristo in cannotiera bianca che si intorta la gente e le poverette zombificate dal sistema.. se ti legge qualcuno che è VIVO e non zombificato fa come me dopo la prima riga.. scorre sul fondo per farsi una risatta leggendo i commenti lasciati dagli zombi o dai VIVI.
    sappiate che non avrete mai questo cervello !! annusatene bellamente il soave profumo.. come il profumo della vita e dei cervelli che gli zombi ormai possono solo guardare e non toccare, a volte neanche commentare..

    un abbraccio, sappi che apprezzo lo spirito di rivolta e rivoluzionario che è palese in te almeno quanto il tuo essere uno zombi >.>'

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