pubblicata da No al satanismo il giorno Venerdì 20 gennaio 2012 alle ore 9.58 ·
La Gnosi, sia quella detta «storica» (che infuriò nei primi tre secoli dell'era cristiana sotto forma di eresia), che quella moderna, è un sistema proteiforme formato da una mescolanza sincretistica di elementi tratti dal cristianesimo (soprattutto apocrifo) con dottrine provenienti dal paganesimo antico, dalle religioni orientali e dalla Cabala ebraica. In sintesi, secondo questa dottrina esoterica (destinata cioè ad una ristretta élite di iniziati) «il male non viene dall'uomo, ma dal mondo divino, da un Dio cattivo, il Dio dei cristiani, un Dio inferiore e ignorante che dalla materia eterna increata avrebbe tratto il mondo così come lo conosciamo, con un'opera quindi non di creazione, ma di organizzazione, di trasformazione della materia, da cui l'appellativo di "Demiurgo" ("artigiano"). In essa avrebbe imprigionato l'uomo, allora essere puro e spirituale, godendo successivamente delle sofferenze in cui l'uomo si dibatteva nel tentativo di liberarsi dalla materia che lo degradava a essere inferiore a Dio. Di converso, gli gnostici, nella loro distorta e arbitraria teologia, postulavano l'esistenza di un Dio buono, inaccessibile e indifferente alle cose umane [...] da essi denominato "Pleròma"("Pienezza'), "Gran Tutto "». Per essi, la salvezza non andava ricercata nella fuga dal male e dal peccato, ma nella liberazione dalla materia in cui l'ignobile Demiurgo - il Dio dei cristiani - ha imprigionato l'uomo, onde riaccedere a quello stato di scintilla divina primordiale, emanazione del Dio buono. La "via" per giungervi passa [...] attraverso la Gnosi ("Conoscenza ') ,mezzo è la magia che conduce l'uomo al "risveglio ", al suo stato primordiale divino» (cfr. EPIPANIIS, Massoneria e sette segrete. La faccia occulta della Storia, Ed. « Ichthys», Albano Laziale s.d., pagg. 17-1.
La gnosi, cioè la conoscenza del bene e del male è l'anticamera del satanismo, infatti, l'adepto per realizzarsi pienamente deve giungere alla conoscenza del male e all'integrazione della propria ombra, il lato oscuro....
Il contatto o la fusione con l'universo concepito come energia indifferenziata ci riporta a una eresia che ha molto a che fare con il satanismo.
Cerchiamo di scoprire come la massoneria sia un'organizzazione fondata sulla Gnosi.
Cos’è la massoneria? In verità, i più non sanno cosa sia,
ne ignorano persino l’esistenza. Nell’immaginario collettivo,spesso, viene considerata come una sorta di folclore tradizionale. Si può invece affermare che la massoneria sia un fenomeno settarista, un’organizzazione esoterica.
Alla base vi è la gnosi: Alexandrian, pseudonimo di un alto iniziato,scrive nella sua “Storia della filosofia occulta”
(edizione Mondadori, 1984): «Avere la gnosi significa che cosa siamo, da dove veniamo e dove andiamo, che cosa ci può salvare. Come stabilire chi ha torto o ragione fra il pagano, l’ebreo o il cristiano? Lo gnostico usa la gnosi come un filtro attraverso il quale setaccia e analizza le religioni e le filosofie per trattenere il meglio di ognuna. Elabora così una religione intellettuale, basata su una rigorosa cultura invece di una religione rivelata».
Possiamo in parte riconoscere in questi postulati i concetti che stanno alla base del movimento “new age” . La massoneria, infatti, copia simboli e riti da tutte le tradizioni, se ne impossessa e le mischia, cambiandone il vero significato originale. Dunque, la massoneria è anti-tradizione.
Alcune testuali citazioni di esponenti della massoneria dimostrano questo profondo legame con le culture esoteriche
"Tutte le associazioni massoniche devono alla Cabala ebraica i propri simboli e i propri segreti"
Albert Pike, 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, Morals and Dogma
"Quella che chiamiamo la nostra tradizione esoterico-iniziatica, che è parallela e complementare ai nostri ideali di natura illuminista, si rifà a diverse prospettive esoteriche come l'ermetismo, la kabala, il pitagorismo, il templarismo, i rosacroce, l'alchimia, ed altre ancora, che sono, per così dire, il fondamento esoterico che caratterizza la nostra Istituzione, la rende unica e fa sì che i Liberi Muratori possano considerarsi come iniziati, al di là di qualsiasi forma di autocertificazione."
Avv. Gustavo Raffi , Ven.mo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia
Elio Sciubba, membro del Supremo Consiglio dei 33 del
Rito Scozzese Antico e Accettato, aggiunge:
«La massoneria è la gnosi. I massoni sono veri gnostici che continuano la loro millenaria tradizione»
Ci sarebbero molte altre affermazioni che indicano come l'esoterismo sia centrale nella massoneria,oltre a tutto il simbolismo e i rituali usati,fin qua non c'è ancora niente che ci possa collegare alle pratiche sataniche,proseguiamo.
Massoneria orientata ai culti satanici
Iniziamo subito con una frase di Albert Pike, 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, in un discorso tenuto in Francia agli alti gradi della Massoneria nel 1889 pronunciò queste parole:
"Ciò che noi dobbiamo dire alle folle è: "noi adoriamo un Dio, ma è il Dio che si adora senza superstizione (...). La Religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferiana. Sì, lucifero è Dio, e sfortunatamente anche Adonai (il Dio dei cristiani, ndr) è Dio. (…)
la vera e pura religione filosofica è la fede in Lucifero".
La gnosi, cioè la conoscenza del bene e del male è l'anticamera del satanismo, infatti, l'adepto per realizzarsi pienamente deve giungere alla conoscenza del male e all'integrazione della propria ombra, il lato oscuro....
Il contatto o la fusione con l'universo concepito come energia indifferenziata ci riporta a una eresia che ha molto a che fare con il satanismo.
Cerchiamo di scoprire come la massoneria sia un'organizzazione fondata sulla Gnosi.
Cos’è la massoneria? In verità, i più non sanno cosa sia,
ne ignorano persino l’esistenza. Nell’immaginario collettivo,spesso, viene considerata come una sorta di folclore tradizionale. Si può invece affermare che la massoneria sia un fenomeno settarista, un’organizzazione esoterica.
Alla base vi è la gnosi: Alexandrian, pseudonimo di un alto iniziato,scrive nella sua “Storia della filosofia occulta”
(edizione Mondadori, 1984): «Avere la gnosi significa che cosa siamo, da dove veniamo e dove andiamo, che cosa ci può salvare. Come stabilire chi ha torto o ragione fra il pagano, l’ebreo o il cristiano? Lo gnostico usa la gnosi come un filtro attraverso il quale setaccia e analizza le religioni e le filosofie per trattenere il meglio di ognuna. Elabora così una religione intellettuale, basata su una rigorosa cultura invece di una religione rivelata».
Possiamo in parte riconoscere in questi postulati i concetti che stanno alla base del movimento “new age” . La massoneria, infatti, copia simboli e riti da tutte le tradizioni, se ne impossessa e le mischia, cambiandone il vero significato originale. Dunque, la massoneria è anti-tradizione.
Alcune testuali citazioni di esponenti della massoneria dimostrano questo profondo legame con le culture esoteriche
"Tutte le associazioni massoniche devono alla Cabala ebraica i propri simboli e i propri segreti"
Albert Pike, 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, Morals and Dogma
"Quella che chiamiamo la nostra tradizione esoterico-iniziatica, che è parallela e complementare ai nostri ideali di natura illuminista, si rifà a diverse prospettive esoteriche come l'ermetismo, la kabala, il pitagorismo, il templarismo, i rosacroce, l'alchimia, ed altre ancora, che sono, per così dire, il fondamento esoterico che caratterizza la nostra Istituzione, la rende unica e fa sì che i Liberi Muratori possano considerarsi come iniziati, al di là di qualsiasi forma di autocertificazione."
Avv. Gustavo Raffi , Ven.mo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia
Elio Sciubba, membro del Supremo Consiglio dei 33 del
Rito Scozzese Antico e Accettato, aggiunge:
«La massoneria è la gnosi. I massoni sono veri gnostici che continuano la loro millenaria tradizione»
Ci sarebbero molte altre affermazioni che indicano come l'esoterismo sia centrale nella massoneria,oltre a tutto il simbolismo e i rituali usati,fin qua non c'è ancora niente che ci possa collegare alle pratiche sataniche,proseguiamo.
Massoneria orientata ai culti satanici
Iniziamo subito con una frase di Albert Pike, 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, in un discorso tenuto in Francia agli alti gradi della Massoneria nel 1889 pronunciò queste parole:
"Ciò che noi dobbiamo dire alle folle è: "noi adoriamo un Dio, ma è il Dio che si adora senza superstizione (...). La Religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferiana. Sì, lucifero è Dio, e sfortunatamente anche Adonai (il Dio dei cristiani, ndr) è Dio. (…)
la vera e pura religione filosofica è la fede in Lucifero".
l «Lucifero, il Portatore di Luce! Nome strano e misterioso attribuito allo Spirito dell'Oscurità! Lucifero, il Figlio del mattino! é lui che porta la Luce [...], non c'è alcun dubbio»!
A. Pike, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, 1871, pag. 321). Albert Pike (1809-1891) fu un eminente studioso della Massoneria. Egli fu a capo del Consiglio Supremo per la Giurisdizione Meridionale degli Stati Uniti d'America, sviluppò il Rito Scozzese e fu uno dei fondatori del Ku Klux Klan.
l «Quando il massone apprende che la chiave per il guerriero immobile è data dal giusto uso della forza, egli ha di fatto appreso il mistero del Mestiere. Le ribollenti energie di Lucifero sono nelle sue mani, ma prima di avanzare o innalzarsi, egli deve provare la propria abilità nell’uso dell’energia».
M. P. Hall, The Lost Keys of Freemasonry, Macoy Publishing and Masonic Supply Company, 1947, pag. 48. Hall è considerato uno dei più grandi pensatori Massonici del XX secolo, ed è stato il fondatore della Philosophical Research Society.
l «Imperatore Lucifero, Signore e Principe degli Spiriti Ribelli, io ti scongiuro di lasciare la tua dimora, in qualsiasi parte del mondo possa essere situata, e di venire qui a parlare con me».
A. E. Waite, The Book of Black Magic, Samuel Weiser, Inc., 1972, 1º Edizione americana, pag. 244. Arthur Edward Waite (1857-1942) fu un celebre massone è un'autorità rosicruciana, membro d'alto livello di molte Società esoteriche, nonché un prolifico autore dell'occulto.
Da queste affermazioni,che non sono le uniche, scopriamo che gli alti gradi della massoneria sono dediti al culto di lucifero,che viene proposto come salvatore,guida e altre scelleratezze,questo è il punto di arrivo di una controcultura gnostica luciferiana.
Rituali,gesti e simbolismi usati nella magia nera e nel satanismo sono gli stessi usati nei rituali massonici di alto livello,spesso chi è ai livelli inferiori è ignaro di quello a cui sta andando incontro,poi l'adorazione del "Baphomet" ,ennesima rappresentazione di satana.Cosi abbiamo un vasto quadro di organizzazioni massoniche che praticano i più svariati tipi di rituali esoterici,che in questo caso sono anticamera del satanismo.
Luce del mondo
«Presto sarebbe nata una generazione che non avrebbe mai conosciuto un mondo senza Lucifero». Autore di libri di successo e scienziato rinomato, Arthur C. Clarke (1917-2008) scrisse queste parole nel suo capolavoro di fantascienza 2010 Odissea due (1982), il seguito dell'altro romanzo del 1968, 2001 Odissea nello spazio, entrambi trasposti sul grande schermo. Quelli che videro solo il film 2010: Odissea due non si accorsero di una notevole differenza tra il film e il romanzo. Stranamente, il libro contiene un capitolo intitolato «Lucifer Rising» («L'ascesa di Lucifero»). In questo capitolo, l'atmosfera di idrogeno del pianeta Giove ha preso fuoco. Il «piccolo» nuovo sole che sorge viene chiamato «Lucifero», e illumina la Terra con la sua luce. Il risultato: l'oscurità non esiste più. Paura, sospetto e crimini nella notte scompaiono. L'umanità è stata illuminata dalla luce di Lucifero. Per gli occultisti e i newagers, la simbologia di Arthur C. Clarke è inequivocabile. Lucifero, il «portatore di Luce» trasmette la sua Conoscenza (la «verità» occulta) a tutta l'umanità, spazzando via la paura e l'ignoranza (la religione cristiana), e fornendo al genere umano l'opportunità di scoprire il proprio intelletto.
Ma se Arthur C. Clarke tentò di perpetuare la prospettiva occulta di Lucifero, l'autorità di base sul soggetto dell'angelo caduto rimane la Bibbia. Nel Libro del Profeta Ezechiele, leggiamo che Lucifero era un cherubino creato da Dio, dotato di meravigliose abilità musicali e adornato di bellissime pietre preziose. Egli era anche una creatura molto intelligente, e possedeva una grande memoria e un orgoglio sfrenato. La Sacra Scrittura ci dice che egli guidò una ribellione angelica contro Dio, nel tentativo di divenire «come l'Altissimo» (Is 14). In risposta, Dio condannò Lucifero, insieme a quegli angeli che avevano scelto di seguirlo nella disubbidienza, e li rimosse dalle loro gloriose posizioni paradisiache. Essendo una creatura spirituale, Lucifero divenne Satana, il diavolo, il re della morte e il principe di questo mondo. La Bibbia ci avverte a riguardo dell'ossessione di Lucifero: distorcere la Parola di Dio, condurre per invidia le anime alla morte spirituale, e abbattere la propria collera su coloro che abitano la Terra, per i quali Cristo è morto. Mentre il cristianesimo vede Lucifero come la personificazione del male, gli insegnamenti esoterici dell'occultismo e il movimento New Age lo abbracciano come un agente della libertà intellettuale e spirituale. Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), la fondatrice della Società Teosofica, la «madre» del movimento New Age e dell'occultismo moderno, insegna nella sua opera The Secret Doctrine («La dottrina segreta»; 1888) che Lucifero era «più elevato e più vecchio di Yahwèh, e doveva essere sacrificato al nuovo dogma» della Chiesa. Inoltre, essa scrisse in questa sua «grande opera» che Satana, sotto diversi nomi divini, è realmente un'allegoria del «Bene, del Sacrificio, un Dio della Saggezza». La Blavatsky credeva che Satana fosse l'unico dio della Terra, «una cosa sola con il Logos», e la «riflessione cosmica di Dio». La Blavatsky associò Lucifero con Gesù Cristo. Questo concetto è parzialmente dedotto dalle varie interpretazioni mistiche della Parola di Dio. Nel Libro dell'Apocalisse (Ap 22, 16), Gesù è chiamato «la stella radiosa del mattino», e in Isaia Lucifero viene definito «figlio dell'aurora». Da un punto di vista mistico e astrologico, la stella del mattino è Venere che, negli insegnamenti delle varie scuole occulte, rappresenta simbolicamente Lucifero. E nei culti solari, la stella del mattino viene frequentemente identificata con il Sole, o «figlio» del mattino, e «figlio di dio». Secondo la teologia esoterica della Blavatsky, «Lucifero è luce divina e terrestre, allo stesso tempo lo "Spirito Santo" e "Satana"». Nella sua opera The Secret Doctrine ella è ancora più precisa: «E ora è stato provato che Satana, o il Dragone Rosso Infuocato, il "Dio del Fosforo" e Lucifero, o "Portatore di Luce" è in noi: è la nostra Mente, il nostro tentatore e Redentore, il nostro liberatore intelligente e Salvatore dall'animalismo più puro»
Grazie a Dio, la Bibbia dice le cose come stanno in una maniera molto semplice e chiara: San Paolo afferma (2 Cor 11, 14): «Anche Satana si maschera da angelo di luce».
Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli»?
Dal Libro del Profeta Isaia (Is 14, 12) La Scrittura attesta la nefasta influenza di colui che Gesù chiama « omicida fin dal principio » (Gv 8,44), e che ha perfino tentato di distogliere Gesù dalla missione affidatagli dal Padre. « Il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo » (1 Gv 3,8). Di queste opere, la più grave nelle sue conseguenze è stata la seduzione menzognera che ha indotto l'uomo a disobbedire a Dio.
Satana è sconfitto per sempre,decaduto a causa della propria superbia e invidia per il progetto di Amore e salvezza che Dio Padre ha da sempre avuto per l'umanità. "La morte è entrata nel mondo a causa dell'invidia del diavolo"(Sap 1,13; 2,24).
Per un certo periodo, la Società Teosofica pubblicò una rivista intitolata Lucifer, un periodico mensile che proclamava la dottrina capovolta secondo cui Lucifero verrebbe a riscattare l'umanità. L'attuale revival dell'occulto di cui siamo testimoni è fortemente radicato in questi insegnamenti. E la stessa Teosofia emerse non diversamente da oggi, durante un periodo di crescente interesse per l'occulto. Nel corso dell'Ottocento, il rosicrucianesimo, la Massoneria, il mormonismo, gli Ordini Ermetici come la Golden Dawn («L'Alba Dorata»), il fiorire degli insegnamenti sulla reincarnazione, e gli scritti di occultisti come Eliphas Levi (1810-1875) e Aleister Crowley (1875-1947), avevano profondamente segnato il tessuto spirituale della società. Attingendo a queste fonti demoniache, Helena Petrovna Blavatsky e la sua organizzazione divennero terra fertile per ricercatori e sperimentatori spirituali. La Teosofia, fuoriuscita di questo calderone di misticismo, non solo depose le uova del movimento New Age, ma anche quelle degli altri Ordini Mistici e scuole di pensiero, incluso il NAZISMO (Hitler fondò la società segreta esoterica La Thule,basandosi sugli insegnamenti della Blavatsky :v. studi sul nazismo magico ,prof. Giorgio Galli).
Una volta nascosto all'interno del sacerdozio occulto delle religioni misteriche, il movimento New Age ha reso disponibili al pubblico gli insegnamenti di Lucifero. Dunque, un nuovo periodo di ringiovanita sperimentazione spirituale ha preso forma. Ma mentre questa nuova generazione di misticismo sta fiorendo, le sue dottrine luciferine stanno ritornando ai primi giorni della Storia, quando il Serpente disse che l'umanità poteva divenire uguale a Dio (Gn 3, 5).
TEOSOFIA
Il sostantivo «teosofia» è stato composto mediante due parole greche theos (dio) e sophia (sapienza): cioè «Sapienza divina», «scienza di Dio». Nel contesto delle tendenze del moderno occultismo, è un termine che significa «dottrina segreta», «saggezza antica», «tradizione sacra», «gnosi originaria». Il teosofo sostiene di essere un uomo che ha avuto il privilegio di ricevere contatti che lo trasportano nel cuore stesso dell'Essere e, grazie a questa conoscenza diretta dell'Assoluto divino, di rispondere in modo coerente e logico a tutti i grandi problemi relativi all'interrelazione tra la Divinità, l'universo e l'uomo.
Per quanto riguarda la visione del mondo, la Teosofia porrà all'inizio un Assoluto impersonale, dal quale procedono il Dio manifestatosi e poi tutte le cose secondo un monismo radicale. Per quanto riguarda l'aspetto religioso, si ispira alle dottrine gnostica di autoredenzione (conoscenza del sé = conoscenza di Dio). Se «tutto è uno», come insegna il monismo, ne consegue che anche le religioni nel loro nocciolo, sono infine un tutt'uno. In questo senso generale la parola teosofia si applica pertanto a molti sistemi che rispondono alle caratteristiche indicate, però nel suo significato specifico, la parola indica una forma contemporanea di questa vasta categoria spirituale: gli insegnamenti della Blavatsky.
MADAME BLAVATSKY E LA «SOCIETÀ TEOSOFICA»
Helena Petrovna Hahn, è nata a Ekaterinoslav (Russia Meridionale) da una famiglia aristocratica. Nel 1848 sposa N.V. Blavatsky, alto funzionario russo, ma ben presto chiede la separazione. Moltiplica i contatti con le organizzazioni occultistiche. È dal 1851 che cominciò a essere iniziata all'«antica Sapienza» della Grande Fratellanza Bianca, formata da esseri umani superiori chiamati Adepti, Maestri o Mahatma, ed ella stessa è dotata di capacità medianiche. La Blavatsky ha avuto occasione di conoscere iniziati orientali nel lungo soggiorno in India. Nel 1871 compirà un breve viaggio al Cairo: nella capitale egiziana entrerà in contatto con un'organizzazione che si rifaceva agli antichi Rosacroce, la Fratellanza di Luxor. In seguito, vivrà molti anni a New York, dove diventerà «medium di professione». Nel 1875 fonda la Società Teosofica. Pubblica due grandi opere: Iside svelata (1877) e la Dottrina segreta (1888). Svolge grandissima attività, divide il suo tempo tra Stati Uniti e Inghilterra; muore a Londra, quando il movimento teosofico si trova in pieno sviluppo. Dopo la scomparsa della fondatrice, il movimento subirà diversi scismi, il più importante, in reazione contro il ramo più numeroso che aveva la sede internazionale a Adyar (vicino a Madras). Questo scisma consisterà nella formazione da parte di W. Q. Judge, della Loggia Unita dei Teosofi. La loggia che rifiuta tutti gli apporti successivi alla Blavatsky, rimprovererà alla Società Teosofica (del ramo di Adyar) di essersi costituita - sotto l'influenza di C. W. Leadbeater e di Anne Besant - in gruppo con forma iniziatica rituale (il «Circolo interiore» della Società Teosofica); infatti, dal 1909 in poi la Besant subisce l'influenza dell'occultista Leadbeater che vedeva nell'indu Krishnamurti-bambino il nuovo redentore del mondo e addirittura la reincarnazione del Cristo con 30 esistenze precedenti (questi però rifiutò tale posizione e seguì la propria strada di maestro spirituale). Fu questa l'occasione per Rudolf Steiner — e con lui per gran parte dei teosofi tedeschi — di staccarsi dalla Società Teosofica e fondare nel 1913 la Società Antroposofica.
CHE COSA DIFFERENZIA IL TEOSOFISMO DALLO SPIRITISMO?
A. Mentre lo Spiritismo si presenta come una rivelazione liberamente offerta a tutti, il teosofismo si atteggia come un esoterismo fondato sulle più antiche tradizioni sacre, compresi alcuni testi anteriori ad ogni documento conosciuto, come le famose Stanze di Dzyan, delle quali la signosa Blavatsky ha fornito il preciso commento nella sua Dottrina segreta.
Il contenuto della «dottrina segreta» - vol I°: Cosmogenesi; vol. II: Antropogenesi; vol III: Esoterica, sembra tratto dal Libro di Dzyan che solo H.P.B. aveva potuto consultare presso dei monaci tibetani e nel quale in 7 strofe viene presentata l'evoluzione del cosmo e in 12 strofe l'evoluzione dell'uomo. «La dottrina segreta espone tre tesi fondamentali: 1) Un principio onnipresente, eterno, senza limiti e invariabile sul quale è impossibile speculare perché supera l'immaginazione umana... È al di là di spazio e regni del pensiero - per dirlo con le parole le Mandukya "impensabile e indicibile"...Inoltre la dottrina segreta afferma: 2) L'eternità del cosmo in toto come stato illimitato che periodicamente diventa "campo di gioco di universi innumerevoli che appaiono e scompaiono ininterrottamente", le cosiddette "stelle manifestanti" e le "scintille dell'eternità". La seconda affermazione della dottrina segreta è quindi l'universalità assoluta di questa legge della periodicità . 3) L'identità fondamentale di tutte le anime con l'anima superiore universale la quale ultima è essa stessa un aspetto della radice conosciuta, e l'impegno di ogni anima, passare attraverso il ciclo di incarnazione o di "necessità" in concordanza con la legge ciclica e quella del Karma» (La dottrina segreta, vol I°).
B. I teosofi si rifanno a tradizioni orali dirette - persino grazie a contatti con Maestri invisibili, mediante esercizi segreti di meditazione(l'attuale channeling ). Dopo la morte di H.P.B. i «maestri» crebbero di numero e vennero organizzati in un ordine sistematico. Si sviluppò la dottrina della «Grande Fratellanza Bianca dei Maestri Ascesi» che regnerebbero sul nostro sistema solare con emanazioni di raggi di «energie spirituali» e che sovraintenderebbero alla realizzazione del «piano dell'universo» per mezzo delle religioni. Nel teosofismo una serie di insegnamenti sono trasmessi solo a membri "iniziati".
C. Il teosofismo condanna l'evocazione dei defunti (che è il fondamento sperimentale dello spiritismo). Per i teosofi, gli spiriti intesi come l'intende lo spiritismo, non sarebbero altro che anime ancora molto appesantite dalla materia che, non riuscendo a distaccarsi dagli appetiti sensibili, si aggirano attorno agli uomini incarnati.
D. Mentre lo spiritismo distingue tre componenti dell' essere umano (corpo materiale, anima e perispirito), nel teosofismo ce ne sono di più (corpo causale, corpo mentale, corpo astrale, corpo eterico, corpo di carne) con diversità a seconda delle scuole. L'anima dell'uomo deve essere considerata - nelle sue componenti superiori - come una scintilla sfuggita al mondo monadico, come una particella individualizzata dell'Anima dell'Universo e destinata, in quanto tale, dopo molte reincarnazioni, a ritornare finalmente in seno all'Unità. Le nostre vite successive sarebbero regolate dall'inesorabile legge del karma (ogni nostra azione ha prima o poi una sua automatica conseguenza attraverso esistenze successive). Pur cambiando corpo e personalità, tuttavia qualcosa di noi rimarrà fino all'epurazione totale, fino a ritorno finale in seno all'Unità.
E. La divinità penetra ogni cosa, ci avvolge ma, pur essendo al suo interno, noi non possiamo conoscerla nel senso abituale e l 'insieme della realtà costituirebbe una gerarchia: il piano divino, il piano monadico, il piano spirituale, il piano dell'intuizione pura, il piano mentale, il piano astrale o emozionale, il piano fisico. La scala cosmica si trova in corrispondenza analogica nell'essere umano (che è come un microcosmo); nell'universo vi sarebbero sette mondi, ciascuno con una sua densità particolare, in ordine ascendente: dal mondo sensibile alla totale immaterialità che è la caratteristica del divino. Il teosofismo forma un insieme molto complesso, ha teorie sulla formazione dei mondi, dei continenti, sulla successione delle diverse razze umane. Eppure, nel teosofismo si ritrovano - ma con l'intervento della teoria tradizionale dei cicli - le grandi prospettive evoluzionistiche caratteristiche della dottrina spiritista: le idee di Evoluzione, di Progresso, di Armonia da costruire sono primordiali: Annie Besant, nel suo opuscolo La chiave della Teosofia, ha precisato molto bene la struttura fondamentale sulla quale poggia l'intera dottrina: «Noi crediamo in un Principio Divino universale, dal quale tutto procede e nel quale tutto si riassorbirà alla fine del grande ciclo dell'Essere. La nostra Deità è il misterioso Potere di evoluzione e di involuzione, l'onnipresente, onnipotente e anche onnisciente Potenzialità creatrice». Agli occhi degli adepti del teosofismo, evidentemente, nessuna rivelazione religiosa particolare potrebbe pretendere per sé l'infallibilità o l'esclusività; le diverse religioni debbono essere considerate come filoni tradizionali, ognuno dei quali ha un suo specifico ruolo, prefissato nel Piano Divino. Il Teosofismo si presenterà perciò come il mezzo per penetrare oltre le forme esteriori, come l'esoterismo nascosto nel profondo di ogni vita religiosa.
Nel teosofismo, come nell'occultismo in generale, l'essere umano deve elevarsi al di fuori della sua umanità, ma esso porta in se stesso il principio della sua ascesa. La sua volontà è la dominatrice delle sue energie; per mezzo di essa, egli unisce il suo «spirito allo Spirito universale esteso attraverso lo spazio» (Hartman). Questo teosofismo che non ha altro scopo se non quello di reggere tale forza nascosta negli uomini e nelle cose, parla seriamente della divinità dell'uomo, poiché ogni uomo è realmente giudice di se stesso, il dispensatore della sua gloria e della sua oscurità, l'arbitro della propria vita, la propria ricompensa e il proprio castigo (Leadbeater). Se la prova è fallita fra la nascita e la morte, se l'uomo non si giustifica da sé immediatamente, egli dovrà subire un'altra reincarnazione (Jacolliot).
IL CRISTO DEL TEOSOFISMO
In questa ottica i teosofi accordano a un Cristo più o meno mitico un'esistenza e un'autorità che ciascuno esplica e regola a modo suo. Ogni teosofo si fa dunque una propria idea di ciò che fosse la vita di Gesù. Per la Blavatsky, Gesù Cristo non figura nemmeno come un Mahatma. Occorre sapere che il teosofismo, ai suoi inizi, era violentemente anticristiano: «Il nostro scopo - diceva la Blavatsky - non è solo di instaurare l'induismo, ma di spazzare via il cristianesimo dalla faccia della terra». Solo con Annie Besant, che succedette alla Blavatsky, verso il 1895, Gesù Cristo trovò grazia agli occhi dei teosofi e divenne «il grande e divino istruttore, fondatore della Chiesa cristiana». La Besant restaurava così l'influenza del Cristo, andando anche più lontano: essa sognò un «Messia futuro» che, per l'occidente, sarebbe il ritorno del Cristo e, per l'Oriente, il ritorno del Maitreya. Il posto di Gesù è però inferiore a quello del Buddha, è pressapoco come quello degli altri Maestri o Istruttori ai quali gli scrittori teosofici prestano generosamente un'esistenza storica: Osiride, Orfeo, Mitra, Ermes, Dionisio, ecc. «Che si tratti di Mitra, Krisna, Bacco, Osiride, o del Cristo, è solo il nome che varia». Secondo la dottrina teosofica, quando un Maestro, un grande istruttore ha deciso di venire a istruire gli uomini, egli prepara fra loro un corpo dove incarnarsi. In questo modo duemila anni fa un giovane ebreo di nome Gesù, istruito nelle Scritture ebraiche, formato alla scuola della comunità degli Esseni, vicino al monte Serbai, si trovò degno - quando arrivato all'età di ventinove anni - di essere il tabernacolo di una potenza più augusta, di servire da tempio ad una presenza immensa. E il Signore di ogni Compassione e di ogni Sapienza s'incarnò in lui, e vi abito per tre anni della sua vita mortale. Il corpo umano di Gesù espiò il delitto d'aver servito il santuario della Presenza gloriosa di un Istruttore più che umano. Tuttavia, nel corso degli undici anni che seguirono la sua morte, Gesù continuò a visitare i suoi discepoli per istruirli nelle prime verità che sono dietro il velo.
Secondo il teosofismo moderno, le opere meravigliose del Cristo non sono dovute a un intervento diretto della divinità, ma al potere psichico di medium che Gesù possedeva operando insieme con i suoi Apostoli i quali erano essi stessi dotati di una qualità sensitiva straordinaria e formavano con lui, nel corso di sedute speciali, tenendosi le mani, un cerchio psichico della più alta potenzialità.
IL CRISTIANESIMO TEOSOFICO
«Per l'uomo non c'è altra redenzione che non sia la conoscenza di sé» (HARTMANN, Jehoshua, p.14 ss). La dottrina di Gesù può essere un aiuto per l'uomo perché «tutto ciò che insegnò era permeato dall'unica idea: uomo conosci te stesso» (Ibid, p.110). Sulla via della conoscenza di Dio, nell'uomo non c'è spazio per le verità dogmatiche. Quindi la fede è «indipendente da teorie o opinioni, da dogmi, ipotesi o conclusioni della ragione; essa è il presentimento della nascente presa di coscienza del sé della verità nel cuore dell'uomo» (HARTMANN, Magie, p. 98ss). Una tale fede in Dio e in Cristo in quanto divinità incarnata nell'uomo è un «necessità scientificamente fondata: a chi non sa credere nel proprio vero manca anche la forza divina necessaria perché il vero possa svilupparsi in lui e rivelarglisi» (HARTMANN, Mysterien, p. 167). Quindi la «preghiera teosofica» è un dialogo dell'uomo con il suo «Io Superiore», «suo Padre nel cielo». «Una tale preghiera non è esaltazione verso l'esterno, piuttosto il più alto rafforzamento della coscienza del sé nel nostro "Padre nel cielo", nel nostro sé immortale. Va da sè che un uomo non può pregare quando non crede in se stesso» (Ibid, p. 158). La Bibbia, secondo il teosofismo, è un testo d'insegnamento della scienza occulta che non è rivelato in maniera divina, ma che contiene le «più alte verità della filosofia della religione». La Chiesa però l'avrebbe falsificata. Le chiese e le confessioni, secondo il teosofismo, si trovano nei pressi della magia nera, a causa del loro egoismo, delle loro costrizioni di fede e di coscienza, e a causa del loro clericalismo; si accettano solo come «indicazione che guida alla religione universale».
L'etica teosofica consiste nel perfezionamento del sé tramite la conversione al Bene del karma e non consiste nel comandamento dell'amore di Cristo.
In questi ultimi decenni l'interesse per il pensiero e l'insegnamento teosofico (l'idea della divinizzazione del sé, la dottrina del karma e della reincarnazione, e la dottrina dell'unità esistenziale di tutte le cose) è in crescita, generalmente tra persone che non conoscono o che conoscono solo superficialmente il cristianesimo; movimenti e gruppi gnostico-esoterici, soprattutto sulla scia New Age, assumono sempre più elementi del pensiero teosofico.
La dottrina occulta insegna che siamo tutti divini e che ognuno di noi ha la capacità di raggiungere la «carica di Cristo». Tale dottrina ci dice che l'umanità, attraverso il percorso del rituale e della perfezione, può ascendere alla divinità per mezzo «dell'energia dell'intelligenza creativa universale». Questo insegnamento non differisce in nulla da quello di Lucifero nel Giardino dell'Eden. Fu in quel luogo che il Serpente convinse Eva a disubbidire a Dio. La «ricompensa» della disubbidienza, secondo la promessa del Serpente, sarebbe stata che gli occhi di Eva si sarebbero aperti ed essa sarebbe divenuta come Dio. Esotericamente parlando, essa sarebbe stata illuminata dalla luce di Lucifero e, a partire da quel momento, avrebbe avuto la capacità di divenire il proprio «Cristo».
Ecco cosa insegnava la teosofa Alice A. Bailey (1880-1949),continuatrice della Blavatsky e considerata anche lei madrina della New Age: «L'Iniziazione conduce a quella corrente che, una volta entrata, spinge l'uomo in avanti fino a portarlo ai piedi del Dio del Mondo» ,ovviamente è una sottomissione a Lucifero,a cui la Bailey ha intitolato la sua fondazione,Lucifer Trust,oggi semplificata in Lucis Trust ,con influenza importante all'interno dell' ONU,e con l'intento di creare un Nuovo Ordine mondiale,dominato dal «signore di questo mondo». Sfortunatamente, molti cristiani credono ingenuamente che il movimento New Age sia semplicemente un capriccio passeggero. Tale movimento, che è solamente un'effusione «pubblica» degli insegnamenti delle antiche scuole occulte, è una realtà in crescita nell'odierno mondo multireligioso. E si sta evolvendo con i tempi. Come cristiani, dobbiamo conoscere ciò in cui crediamo, perché lo crediamo, e come esprimerlo efficacemente. Solamente Gesù Cristo può liberare gli uomini.
perffeto. Manca parlane meglio del Demiurgo
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