PONTIFICIO
CONSIGLIO DELLA CULTURA
PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
GESÙ
CRISTO
PORTATORE DELL'ACQUA VIVA
PORTATORE DELL'ACQUA VIVA
Una
riflessione cristiana
sul «New Age»
sul «New Age»
INDICE
1.1.
Perché
ora?
1.2. L'era delle comunicazioni
1.3. Il contesto culturale
1.4. Il New Age e la fede cattolica
1.5. Una sfida positiva
1.2. L'era delle comunicazioni
1.3. Il contesto culturale
1.4. Il New Age e la fede cattolica
1.5. Una sfida positiva
2.2.
Che
cosa pretende di offrire il New Age?
2.2.1. Incanto: deve esserci un angelo
2.2.2. Armonia e comprensione: una buona vibrazione
2.2.3. Salute: una vita aurea
2.2.4. Unità integrale: un viaggio magico e misterioso
2.2.1. Incanto: deve esserci un angelo
2.2.2. Armonia e comprensione: una buona vibrazione
2.2.3. Salute: una vita aurea
2.2.4. Unità integrale: un viaggio magico e misterioso
2.3.
I
principi fondamentali del pensiero New Age
2.3.1. Una risposta globale in un tempo di crisi
2.3.2. La matrice essenziale del pensiero New Age
2.3.3. Temi centrali del New Age
2.3.4. Che cosa dice il New Age a proposito...
2.3.4.1. ...della persona umana?
2.3.4.2. ...di Dio?
2.3.4.3. ... del mondo?
2.3.1. Una risposta globale in un tempo di crisi
2.3.2. La matrice essenziale del pensiero New Age
2.3.3. Temi centrali del New Age
2.3.4. Che cosa dice il New Age a proposito...
2.3.4.1. ...della persona umana?
2.3.4.2. ...di Dio?
2.3.4.3. ... del mondo?
3.1.
Il
New Age come spiritualità
3.2. Narcisismo spirituale?
3.3. Il Cristo Cosmico
3.4. Mistica cristiana e mistica New Age
3.5. Il « dio interiore » e la « theosis »
3.2. Narcisismo spirituale?
3.3. Il Cristo Cosmico
3.4. Mistica cristiana e mistica New Age
3.5. Il « dio interiore » e la « theosis »
7.
Appendice
7.1.
Alcune
brevi formulazioni delle idee del New Age
7.2. Glossario scelto
7.3. Luoghi chiave del New Age
7.2. Glossario scelto
7.3. Luoghi chiave del New Age
8.
Risorse
Questo
studio si occupa del complesso fenomeno del New Age che
influenza numerosi aspetti della cultura contemporanea.
Lo
studio è un rapporto provvisorio. È il frutto della
riflessione comune del Gruppo di Studio sui Nuovi Movimenti
Religiosi, composto da membri dello « staff » di diversi
Dicasteri della Santa Sede: i Pontifici Consigli della Cultura e per
il Dialogo Interreligioso (che sono stati i principali redattori di
questo progetto), la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli
e il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei
Cristiani.
Queste
riflessioni si rivolgono innanzitutto a coloro che sono impegnati
nella pastorale, così che possano essere in grado di spiegare in che
modo il movimento New Age differisca dalla fede cristiana.
Questo studio invita i lettori a tener conto della maniera in cui la
religiosità New Age si rivolge alla fame spirituale degli
uomini e delle donne contemporanee. Si deve riconoscere che
l'attrazione che la religiosità New Age esercita su alcuni
cristiani è in parte dovuta alla mancanza di una seria attenzione
nelle proprie comunità a temi che fanno realmente parte della
sintesi cattolica, quali l'importanza della dimensione spirituale
dell'uomo e la sua integrazione con l'insieme della vita, la ricerca
di un significato per essa, il legame fra gli esseri umani ed il
resto della creazione, il desiderio di un cambiamento personale e
sociale, ed il rifiuto di una visione razionalista e materialista
dell'umanità.
La
presente pubblicazione richiama l'attenzione sulla necessità di
conoscere e comprendere il New Age quale corrente culturale,
così come sulla necessità per i cattolici di una conoscenza
dell'autentica dottrina e spiritualità cattolica per valutare in
maniera corretta i temi di questa corrente. I primi due capitoli
presentano il New Age come una tendenza culturale dai
molteplici aspetti e offrono un'analisi dei fondamenti del suo
pensiero. Dal terzo capitolo in poi vengono offerte indicazioni per
una ricerca su questo movimento in paragone con il messaggio
cristiano. Vi sono anche alcuni suggerimenti di natura pastorale.
Chi
desidera approfondire lo studio del New Age troverà
riferimenti utili nell'Appendice. È auspicabile che quest'opera sia
uno stimolo per studi ulteriori che si adattino a diversi contesti
culturali. Essa si prefigge anche lo scopo di incoraggiare il
discernimento in quanti cercano sicuri punti di riferimento per una
vita di maggiore pienezza. È davvero nostra convinzione che in tanti
dei nostri contemporanei che sono in ricerca, noi possiamo scoprire
una autentica sete di Dio. Come ha affermato Papa Giovanni Paolo II
rivolgendosi a un gruppo di Vescovi degli Stati Uniti: « I
Pastori devono onestamente chiedersi se hanno prestato sufficiente
attenzione alla sete del cuore umano di vera “acqua viva” che
solo Cristo nostro Redentore può offrirci (cf. Gv 4, 7-13).
Come lui, noi dobbiamo insistere “sulla dimensione spirituale della
fede, sulla perenne freschezza del messaggio evangelico e sulla sua
capacità di trasformare e rinnovare coloro che lo accettano »
(AAS 86/4, 330).
Le
seguenti riflessioni intendono essere una guida per i cattolici
impegnati nella predicazione del Vangelo e nell'insegnamento della
fede a ogni livello in seno alla Chiesa. Questo documento non intende
offrire un insieme di risposte complete ai numerosi interrogativi
suscitati dal New Age o da altri segni contemporanei della
perenne ricerca umana di felicità, significato e salvezza. È un
invito a comprendere questa corrente culturale e a impegnarsi in un
dialogo autentico con quanti sono influenzati dal suo pensiero. Il
documento guida coloro che sono impegnati nella pastorale nella loro
comprensione e risposta alla spiritualità New Age, sia
illustrando i punti nei quali questa spiritualità contrasta con la
fede cattolica sia rifiutando le posizioni esposte dai pensatori New
Age in opposizione alla fede cristiana. Ciò che si richiede ai
cristiani è, innanzitutto, un saldo radicamento nella propria fede.
Su questa solida base, possono edificare una vita che risponda
positivamente all'esortazione contenuta nella Prima Lettera di San
Pietro: « rispondere a chiunque vi domandi ragione della
speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e
rispetto, con una retta coscienza » (1 Pt 3, 15 e seg.).
L'inizio
del terzo millennio non occorre soltanto duemila anni dopo la nascita
di Gesù, ma anche in un momento in cui gli astrologi credono che
l'Età dei Pesci, loro nota come era cristiana, volga al termine. Il
movimento New Age prende il nome dall'imminente Età
astrologica dell'Acquario. Il New Age è una delle numerose
spiegazioni del significato di questo momento storico che bombardano
la cultura contemporanea (in particolare quella occidentale) ed è
difficile individuare con chiarezza quanto sia coerente o meno con il
messaggio cristiano. Perciò questo sembra essere il momento giusto
per offrire una valutazione, dall'ottica cristiana, del pensiero del
New Age e del movimento New Age nel suo insieme. È
stato detto, abbastanza correttamente, che oggi molte persone
oscillano fra certezza e incertezza, in particolare per quanto
riguarda la propria identità.1 Alcuni sono del parere che
la religione cristiana sia patriarcale e autoritaria, che le
istituzioni politiche siano incapaci di migliorare il mondo e che la
medicina ufficiale (allopatica) non riesca a guarire efficacemente le
persone. Il fatto che quelli che una volta erano elementi centrali
nella società vengano ora percepiti come indegni di fiducia o privi
di autentica autorità, ha creato un clima in cui le persone guardano
dentro di sé, in se stesse, alla ricerca di senso e di forza. Si
rivolgono anche a istituzioni alternative, nella speranza che possano
soddisfare i loro bisogni più profondi. La vita caotica o non
strutturata delle comunità alternative degli anni '70 ha promosso
una ricerca di disciplina e di strutture che sono evidentemente gli
elementi chiave dei popolarissimi movimenti « mistici ».
Il New Age è attraente soprattutto perché molto di quanto
offre soddisfa aspirazioni, spesso non soddisfatte dalle istituzioni
ufficiali.
Sebbene
molto del New Age sia una reazione alla cultura contemporanea,
per molti versi ne è figlio. Il Rinascimento e la Riforma hanno
plasmato l'individuo occidentale moderno, che non è oppresso da
fardelli esteriori come l'autorità meramente estrinseca e la
tradizione. Le persone sentono sempre meno il bisogno di « far
parte di » istituzioni (e tuttavia la solitudine è una vera e
propria piaga della vita moderna) e non sono inclini a sottoporsi a
giudizi « ufficiali ». Con questo culto dell'uomo, la
religione viene ricondotta alla sfera intima, ciò che prepara il
terreno per una celebrazione della sacralità del sé. Per questo
motivo il New Age condivide molti dei valori propugnati dalla
cultura imprenditoriale e dal « Vangelo della prosperità »
(di cui si parlerà in seguito: sezione 2. 4) e anche dalla cultura
consumistica, la cui influenza si manifesta nel numero sempre più
alto di persone che ritengono possibile mischiare cristianesimo e New
Age, prendendo da ognuno quanto ritengono sia il meglio di
entrambi.2 Vale la pena ricordare che alcune deviazioni
all'interno del cristianesimo sono andate oltre il teismo
tradizionale, accettando una svolta unilaterale verso il sé e questo
ha incoraggiato una confusione di prospettive. È importante
osservare che, in alcune pratiche New Age, Dio è ridotto alla
funzione di promuovere lo sviluppo dell'individuo.
Il
New Age attira persone imbevute dei valori della cultura
moderna. La libertà, l'autenticità, l'autonomia e altri valori
simili sono considerati sacri. Affascina quanti hanno problemi con la
società patriarcale. « Non richiede più fede che andare al
cinema » 3 e tuttavia pretende di soddisfare le
aspirazioni spirituali delle persone. Qui si pone una questione
centrale: che cosa si intende per spiritualità in un contesto New
Age? La risposta svela alcune differenze fra la tradizione
cristiana e molto di ciò che può essere chiamato New Age.
Alcune versioni del New Age sfruttano le forze della natura e
cercano di comunicare con un altro mondo per scoprire il destino
degli individui, aiutandoli a sintonizzarsi sulla giusta frequenza
per trarre il meglio da sé e dalle circostanze. Nella maggior parte
dei casi, tutto ciò è completamente fatalistico. Il cristianesimo,
invece, è un invito a guardare fuori di sé e oltre, al « Nuovo
Avvento » di Dio che ci chiama a vivere il dialogo d'amore.4
Negli
ultimi anni, la rivoluzione tecnologica nelle comunicazioni ha creato
una situazione del tutto nuova. La facilità e la velocità con le
quali, nel nostro tempo, le persone possono comunicare, costituiscono
una delle ragioni per cui il New Age è riuscito a richiamare
l'attenzione di persone di tutte le età e di tutte le formazioni,
confondendo anche molti seguaci di Cristo che non sono sicuri di che
cosa si tratti. Internet, in particolare, esercita un'influenza
enorme, soprattutto fra i giovani, che lo considerano un modo loro
congeniale e affascinante per acquisire informazioni. Tuttavia, è un
mutevole veicolo di equivoci su moltissimi aspetti della religione:
non tutto ciò che è etichettato come « cristiano » o
« cattolico » riflette fedelmente gli insegnamenti della
Chiesa cattolica e, al contempo, c'è una notevole diffusione delle
fonti del New Age che vanno dal serio al faceto. Le persone
hanno bisogno, e a ragione, di informazioni affidabili sulle
differenze fra cristianesimo e New Age.
Esaminando
molte tradizioni New Age, appare subito chiaro che, di fatto,
di nuovo c'è molto poco. Il nome sembra essersi diffuso attraverso i
Rosa Croce e la Massoneria, al tempo delle rivoluzioni francese e
americana, ma la realtà a cui si riferisce è una variante
contemporanea dell'esoterismo occidentale. Quest'ultimo s'ispira ai
gruppi gnostici che sorsero nei primi anni del cristianesimo e
acquisì importanza in Europa nel periodo della Riforma. Si è
sviluppato parallelamente alle visioni scientifiche del mondo e ha
acquisito una giustificazione razionale nei secoli diciottesimo e
diciannovesimo. Si è caratterizzato per il rifiuto progressivo di un
Dio personale e per il concentrarsi su altre entità, che spesso
fungono da intermediari fra Dio e l'uomo nel cristianesimo
tradizionale, con adattamenti sempre più originali di questi ultimi
e l'introduzione di altri. Una forte tendenza della cultura
occidentale moderna, che ha fatto spazio alle idee New Age, è
l'accettazione generale della teoria evoluzionistica di Darwin.
Quest'ultima, accanto all'attenzione rivolta a poteri spirituali
nascosti o forze della natura, ha costituito la spina dorsale di
molti aspetti di ciò che è ora conosciuta come teoria New Age.
Fondamentalmente, il New Age ha avuto un grande successo
perché la sua visione del mondo era già stata ampiamente accettata.
Il terreno era stato preparato dallo sviluppo e dalla diffusione del
relativismo e dall'antipatia o dall'indifferenza verso la fede
cristiana. Inoltre, si è svolto un acceso dibattito su una possibile
definizione del New Age come fenomeno postmoderno. L'esistenza
ed il fervore del pensiero e della pratica New Age testimoniano le
inestinguibili aspirazioni dello spirito umano verso la trascendenza
e il senso religioso, che non è solo un fenomeno culturale
contemporaneo, ma era già evidente nel mondo antico sia cristiano
che pagano.
Pur
ammettendo che la religiosità New Age in qualche modo
risponde alle legittime aspirazioni della natura umana, si deve
riconoscere che esso tenta di farlo opponendosi ogni volta alla
rivelazione cristiana. In particolare nella cultura occidentale, il
fascino esercitato dagli approcci « alternativi » alla
spiritualità è molto forte. Da una parte, fra i cattolici si sono
diffuse nuove forme di affermazione psicologica dell'individuo, anche
nei centri di ritiro, nei seminari e negli istituti di formazione per
religiosi. Dall'altra, la nostalgia e la curiosità sempre più forti
per la saggezza e i rituali antichi spiegano l'ampia diffusione
dell'esoterismo e dello gnosticismo. Molte persone sono
particolarmente attratte da quanto è noto, a torto o a ragione, come
spiritualità « celtica »,5 o da religioni di
popoli antichi. Libri e corsi sulla spiritualità e sulle religioni
antiche o orientali sono un'impresa in forte espansione e sono spesso
etichettati con il termine New Age per motivi commerciali.
Tuttavia i collegamenti con quelle religioni non sono sempre chiari e
spesso vengono negati.
Un
adeguato discernimento cristiano del pensiero e della pratica New
Age non può non riconoscere che, come nello gnosticismo del
secondo e terzo secolo, esso rappresenta una specie di compendio di
posizioni che la Chiesa ha identificato come eterodosse. Giovanni
Paolo II mette in guardia sulla « rinascita delle antiche idee
gnostiche nella forma del cosiddetto New Age. Non ci si può
illudere che esso porti a un rinnovamento della religione. È
soltanto un nuovo modo di praticare la gnosi, cioè
quell'atteggiamento dello spirito che, in nome di una profonda
conoscenza di Dio, finisce per stravolgere la Sua Parola sostituendo
parole che sono soltanto umane. La gnosi non si è mai ritirata dal
terreno del cristianesimo, ma ha sempre convissuto con esso, a volte
sotto forme di corrente filosofica, più spesso con modalità
religiose o parareligiose, in deciso anche se non dichiarato
contrasto con ciò che è essenzialmente cristiano ».6
Se ne può vedere un esempio nell'enneagramma, lo strumento per
l'analisi del carattere secondo nove tipi, il quale, quando viene
utilizzato come mezzo di crescita spirituale introduce ambiguità
nella dottrina e nella vita della fede cristiana.
Il
fascino del New Age non si può sottovalutare. Quando la
conoscenza del contenuto della fede cristiana è debole, si può
sostenere, erroneamente, che la religione cristiana non ispiri una
profonda spiritualità e si è tentati di cercare altrove. È vero
che alcuni ritengono che il New Age sia già un fenomeno
passato e parlano di « next » Age.7 Si
riferiscono a una crisi che ha cominciato a manifestarsi negli Stati
Uniti d'America nei primi anni '90, ma ammettono che, in particolare
al di fuori del mondo anglofono, questa « crisi »
potrebbe sopraggiungere più tardi. Tuttavia librerie, stazioni
radiofoniche e la pletora di gruppi di auto-aiuto sorti in numerose
città e cittadine occidentali, sembrano narrare una storia diversa.
Pare che, almeno per il momento, il New Age sia ancora molto
vivo e parte integrante dell'attuale scenario culturale.
Il
successo del New Age lancia una sfida alla Chiesa. Le persone
sentono che la religione cristiana non offre loro - o forse non gli
ha mai dato - ciò di cui hanno veramente bisogno. La ricerca che
spesso conduce le persone al New Age è un desiderio autentico
di spiritualità più profonda, di qualcosa che tocchi il loro cuore,
e di un modo per conferire un senso a un mondo confuso e spesso
alienante. C'è un tono positivo nelle critiche che il New Age
muove al « materialismo della vita quotidiana, della
filosofia e anche della medicina e della psichiatria; al riduzionismo
che si rifiuta di prendere in considerazione le esperienze religiose
e soprannaturali; alla cultura industriale dell'individualismo
sfrenato, che insegna l'egoismo e non si preoccupa degli altri, del
futuro e dell'ambiente ».8 A creare problema sono le
risposte alternative del New Age alle questioni esistenziali.
Se la Chiesa non vuole essere accusata di essere sorda ai desideri
delle persone, i suoi membri devono fare due cose: radicarsi ancor
più saldamente nei fondamenti della propria fede e ascoltare il
grido, spesso silenzioso, che si leva dal cuore delle persone e che,
se non viene ascoltato dalla Chiesa, le porta altrove. I fedeli
devono essere esortati a unirsi più intimamente a Gesù Cristo per
essere pronti a seguirlo, poiché Egli è la via autentica verso la
felicità, la verità su Dio e la pienezza di vita per tutti gli
uomini e per tutte le donne in grado di rispondere al Suo amore.
I
cristiani in molte società occidentali, e sempre più spesso anche
in altre parti del mondo, vengono in contatto con aspetti diversi del
fenomeno noto come New Age. Molti di loro desiderano capire
qual è il modo migliore per avvicinarsi a qualcosa che affascina ma
è allo stesso tempo complesso, sfuggente e a volte irritante. Queste
riflessioni costituiscono il tentativo di aiutare i cristiani a fare
due cose:
-
Individuare gli elementi dello sviluppo della tradizione New
Age;
- Indicare quegli aspetti che sono in contraddizione con la rivelazione cristiana.
- Indicare quegli aspetti che sono in contraddizione con la rivelazione cristiana.
Questa
è una risposta pastorale a una sfida attuale che non tenta neanche
di elencare esaustivamente i fenomeni del New Age, poiché ne
risulterebbe un pesante volume ed è già possibile trovare altrove
queste informazioni. È essenziale tuttavia cercare di capire il New
Age correttamente per valutarlo con serenità ed evitare di farne
una caricatura. Sarebbe sconsiderato e falso affermare che tutto ciò
che è legato al New Age è giusto o è sbagliato. Tuttavia,
data la visione che soggiace alla religiosità New Age, nel complesso
è difficile conciliarlo con la dottrina e la spiritualità
cristiane.
Il
New Age non è un movimento nel senso normalmente attribuito
all'espressione « Nuovo Movimento Religioso » e non è
neanche quanto si intende abitualmente con i termini « culto »
e « setta ». Essendo trasversale alle culture e presente
in vari fenomeni quali la musica, il cinema, i seminari, i gruppi di
studio, i ritiri, le terapie e molte altre attività ed eventi, è
molto più diffuso e informale, sebbene alcuni gruppi religiosi o
para-religiosi incorporino consapevolmente elementi New Age.
Secondo alcuni, questa corrente è stata una fonte di idee per
varie sette religiose e parareligiose.9 Il New Age
non è un movimento unico o uniforme, ma piuttosto una rete a maglie
larghe di praticanti il cui approccio consiste nel pensare
globalmente, ma agire localmente. Chi fa parte di questa rete non
ne conosce necessariamente gli altri componenti e li incontra
raramente, se non addirittura mai. Nel tentativo di evitare la
confusione che può derivare dall'uso del termine « movimento »,
alcuni si riferiscono al New Age come a un « milieu »
10 o a un « culto di ascoltatori » (audience
cult).11 Tuttavia, si è anche sottolineato che « è
una corrente di pensiero molto coerente »,12 una
sfida deliberata alla cultura moderna. Si tratta di un struttura
sincretica che incorpora molti elementi diversi, permettendo alle
persone di condividere interessi o legami a gradi molto diversi e a
vari livelli di impegno. Molte tendenze, pratiche e atteggiamenti che
fanno in qualche maniera parte del New Age sono, di fatto,
parte di una profonda reazione, facilmente identificabile, contro la
cultura dominante, e così in questo senso il termine « movimento »
non è del tutto fuori luogo. Esso si può applicare al New Age
nello stesso senso in cui si applica ad altri ampi movimenti
sociali, come quello per i diritti civili o quello pacifista. Come
questi ultimi, infatti, esso comprende una sbalorditiva schiera di
persone legate ai principali scopi del movimento, ma molto diverse
nel modo di esserne coinvolte e di comprendere alcune questioni
particolari.
L'espressione
« religione del New Age » è ancor più
controversa, perciò è meglio evitarla, sebbene il New Age sia
spesso una risposta a interrogativi e necessità di carattere
religioso e il suo fascino si eserciti su persone che cercano di
scoprire e riscoprire una dimensione spirituale nella propria vita.
La scelta di evitare l'espressione « religione del New Age »
non vuole in alcun modo mettere in dubbio il carattere autentico
della ricerca di significato e di senso nella vita da parte di queste
persone, ma solo rispettare il fatto che molti nell'ambito di questo
movimento fanno un'attenta distinzione fra « religione »
e « spiritualità ». Molti hanno rifiutato la religione
organizzata perché a loro giudizio non è riuscita a soddisfare i
loro bisogni e proprio per questo motivo si sono rivolti altrove per
trovare « spiritualità ». Inoltre, nel New Age è
fondamentale la convinzione che il tempo delle religioni particolari
sia finito e quindi riferirsi ad esso come a una religione sarebbe
contrario al suo modo di concepirsi. Comunque, è abbastanza corretto
porre il New Age nel contesto più ampio di religiosità
esoterica, il cui fascino continua ad aumentare.13
Questo
testo pone un problema di fondo. È un tentativo di comprendere e
valutare qualcosa che è fondamentalmente un'esaltazione della
ricchezza dell'esperienza umana. È quindi destinato a suscitare
critiche per il fatto di non riuscire a rendere giustizia a un
movimento culturale la cui essenza è proprio quella di infrangere
quelli che sono considerati gli angusti limiti del discorso
razionale. Tuttavia intende essere un invito a tutti i cristiani a
prendere sul serio il New Age e come tale chiede ai suoi
lettori di entrare in un dialogo critico con persone che seguono
prospettive molto diverse per affrontare la stessa realtà.
L'efficacia
pastorale della Chiesa nel terzo millennio dipende in grande misura
dalla preparazione di proclamatori efficaci del messaggio evangelico.
Quanto segue è una risposta alle difficoltà espresse da molti
nell'affrontare il complesso e sfuggente fenomeno del New Age.
È un tentativo di comprendere che cosa è il New Age e di
individuare gli interrogativi ai quali sostiene di offrire delle
risposte e delle soluzioni. Ci sono alcuni ottimi libri e altri studi
che indagano l'intero fenomeno o spiegano in dettagli alcuni suoi
aspetti particolari. Ad alcuni di essi si farà riferimento
nell'Appendice. In ogni caso questi non sempre operano il necessario
discernimento alla luce della fede cristiana. Questo testo si
prefigge lo scopo di aiutare i cattolici a trovare una chiave di
lettura dei principi basilari che sono dietro il pensiero New Age,
così che essi possano compiere una valutazione cristiana degli
elementi del New Age in cui si imbatteranno. Va detto che
molte persone non amano il termine New Age e ritengono
l'espressione « spiritualità alternativa » più corretta
e meno limitante. È anche vero che molti dei fenomeni menzionati in
questo documento non recano alcuna etichetta, ma si presume, per
brevità, che i lettori riconosceranno un fenomeno o un insieme di
fenomeni che possono, a ragione, essere collegati con il movimento
culturale generale denominato spesso New Age.
Per
molti, il termine New Age indica chiaramente
un'importantissima svolta storica. Secondo alcuni astrologi, viviamo
nell'Età dei Pesci, dominata dal cristianesimo, che verrà
sostituita dalla Nuova Età dell'Acquario all'inizio del terzo
millennio.14 L'Età dell'Acquario mantiene un posto
importante nel movimento New Age per l'influenza della
teosofia, dello spiritismo, dell'antroposofia e dei loro precedenti
esoterici. Chi sottolinea il mutamento imminente nel mondo esprime
spesso il desiderio di questo cambiamento, non tanto nel mondo
stesso quanto nella nostra cultura e nel modo di rapportarsi al
mondo. Ciò è particolarmente evidente in quanti sottolineano l'idea
di un Nuovo Paradigma di vita. È un approccio affascinante perché,
in alcune delle sue espressioni, le persone non sono spettatori
passivi, ma svolgono un ruolo attivo nel modificare la cultura e nel
creare una nuova consapevolezza spirituale. In altre espressioni,
viene attribuita una forza maggiore alla progressione inevitabile dei
cicli naturali. In ogni caso, l'Età dell'Acquario è una visione,
non una teoria. Quella del New Age è un'ampia tradizione che
include molte idee che non hanno un esplicito collegamento con il
passaggio dall'Età dei Pesci a quella dell'Acquario. Vi si trovano
visioni del futuro, moderate, ma piuttosto generalizzate, che
prevedono una spiritualità planetaria accanto a religioni separate,
ed analoghe istituzioni politiche planetarie a complemento di quelle
locali, entità economiche globali più partecipative e democratiche,
una maggiore enfasi sulla comunicazione e sull'educazione, un
approccio misto alla salute che combini la medicina ufficiale con
l'autoguarigione, una comprensione di sé più androgina e modi per
integrare scienza, misticismo, tecnologia ed ecologia. Ancora una
volta si evidenzia il desiderio profondo di un'esistenza piena e sana
per la razza umana e per il pianeta. Fra le tradizioni confluite nel
New Age vi sono antiche pratiche occulte egiziane, la cabala,
il primo gnosticismo cristiano, il sufismo, la sapienza dei druidi,
il cristianesimo celtico, l'alchimia medievale, l'ermetismo
rinascimentale, il buddismo zen, lo yoga, ecc...15
Ecco
ciò che è « nuovo » nel New Age. Si tratta di un
« sincretismo di elementi esoterici e secolari »,16
collegati gli uni agli altri dalla diffusa percezione che i tempi
siano maturi per un cambiamento fondamentale degli individui, della
società e del mondo. Esistono varie espressioni della necessità di
un cambiamento:
-
dalla fisica meccanica di Newton alla fisica quantistica;
- dall'esaltazione moderna della ragione all'apprezzamento del sentimento, dell'emozione e dell'esperienza (spesso descritti come passaggio dal pensiero razionale dell'emisfero sinistro del cervello a quello intuitivo dell'emisfero destro);
- dal dominio della mascolinità e del patriarcato alla celebrazione della femminilità, negli individui e nella società.
- dall'esaltazione moderna della ragione all'apprezzamento del sentimento, dell'emozione e dell'esperienza (spesso descritti come passaggio dal pensiero razionale dell'emisfero sinistro del cervello a quello intuitivo dell'emisfero destro);
- dal dominio della mascolinità e del patriarcato alla celebrazione della femminilità, negli individui e nella società.
In
questi contesti viene spesso utilizzata l'espressione « mutamento
di paradigma ». In alcuni casi, si suppone chiaramente che tale
passaggio non sia solo desiderabile ma inevitabile. Il rifiuto della
modernità che sta alla base del desiderio di cambiamento non è
nuovo, ma può essere descritto come « un risveglio moderno di
religioni pagane mescolato con influssi delle religioni orientali,
della psicologia moderna, della filosofia, della scienza e della
controcultura sviluppatasi negli anni '50 e '60 ».17
Il New Age non è altro che il testimone di una rivoluzione
culturale, una reazione complessa alle idee e ai valori dominanti
della cultura occidentale e tuttavia il suo criticismo idealista è
paradossalmente tipico proprio della cultura che combatte.
Riteniamo
necessario dire una parola sul concetto di « mutamento di
paradigma », reso popolare da Thomas Kuhn, uno storico della
scienza americano, che considerò un paradigma « l'intera
costellazione di credi, valori, tecniche ecc. condivisi dai membri di
una data comunità ».18 Quando si verifica un
mutamento da un paradigma a un altro, si ha una trasformazione
completa di prospettiva piuttosto che uno sviluppo graduale. Si
tratta di una vera e propria rivoluzione e Kuhn sottolineò che i
paradigmi contrastanti fra loro sono di tale ampiezza che non possono
coesistere. Così, ritenere che un mutamento di paradigmi nel campo
della religione e della spiritualità sia semplicemente un nuovo modo
per affermare credi tradizionali significa non afferrare
l'essenziale. Quanto sta accadendo è un cambiamento radicale nella
visione del mondo, che mette in dubbio non solo il contenuto, ma
anche l'interpretazione fondamentale della visione precedente. Forse
l'esempio più chiaro di questo, per quanto riguarda il rapporto fra
New Age e cristianesimo, è la ricostruzione completa della
vita e del significato di Gesù Cristo. È impossibile riconciliare
queste due visioni.19
È
evidente che scienza e tecnologia non sono riuscite a dare tutto ciò
che un tempo sembravano promettere, così nella loro ricerca di
significato e di liberazione le persone si sono rivolte alla
spiritualità. Il New Age che conosciamo è nato dalla ricerca
di qualcosa di più umano e più bello rispetto alla vita opprimente
e alienante della società occidentale. I suoi primi esponenti erano
pronti a guardare lontano nella loro ricerca e per questo il New
Age è divenuto un approccio molto eclettico. Può anche essere
uno dei segni di un « ritorno alla religione », ma di
certo non è un ritorno alle dottrine e ai credi cristiani ortodossi.
I primi simboli di questo « movimento » che sono
penetrati nella cultura occidentale furono il famoso festival di
Woodstock nello Stato di New York nel 1969 e il musical Hair, che
espose i temi principali del New Age nell'emblematica canzone
« Aquarius ».20 Tuttavia, essi furono soltanto
la punta di un iceberg, le cui reali dimensioni sarebbero
apparse solo in seguito. L'idealismo degli anni '60 e '70 sopravvive
ancora in alcuni ambienti, ma ora non sono coinvolti
predominantemente gli adolescenti. Sono svaniti i legami con
l'ideologia politica di sinistra e le droghe psichedeliche non sono
affatto importanti come una volta. Sono accadute talmente tante cose
da allora che tutto ciò non sembra più rivoluzionario. Le tendenze
« spirituali » e « mistiche », prima limitate
alla controcultura, sono ora parte della cultura dominante e
riguardano aspetti diversi della vita quali la medicina, la scienza,
l'arte e la religione. La cultura occidentale possiede ora una
consapevolezza politica ed ecologica più generale e tutto questo
mutamento culturale ha avuto un impatto enorme sullo stile di vita
delle persone. Alcuni hanno suggerito che il « movimento » New
Age sia proprio questo grande passaggio a ciò che è considerato
« un modo di vita decisamente migliore ».21
Uno
degli elementi ricorrenti della « spiritualità » del New
Age è il fascino esercitato da manifestazioni straordinarie e in
particolare da entità paranormali. Le persone riconosciute come
« medium » sostengono che un'altra entità prende il
controllo della loro personalità durante il processo di « estasi »
- fenomeno del New Age noto come « channeling » -
durante il quale il « medium » può perdere il controllo
del suo corpo e delle sue facoltà. Alcune persone che hanno
assistito a questi eventi dichiarano che le manifestazioni sono
davvero spirituali, ma non provengono da Dio, nonostante venga
utilizzato quasi sempre un linguaggio d'amore e di luce. È
probabilmente più corretto riferirsi ad esse come a forme di
spiritismo piuttosto che di spiritualità in senso stretto. Altri
amici e consiglieri del mondo dello spirito sono angeli (divenuti il
fulcro del nuovo mercato di libri e immagini). Chi fa riferimento
agli angeli nel New Age non lo fa in modo sistematico, perché
in quest'ambito le distinzioni a volte sono considerate inutili se
troppo precise, in quanto « esistono molti livelli di guide,
entità, energie e esseri in ogni angolo dell'universo. Sono tutti lì
da cogliere e scegliere secondo i vostri meccanismi di
attrazione/repulsione ».22 Queste entità spirituali
sono spesso invocate « non religiosamente » per aiutare
ad un rilassamento volto a esercitare un migliore controllo della
propria vita e della propria carriera e ad agevolare il processo
decisionale. La fusione con alcuni spiriti che insegnano attraverso
persone particolari è un'altra esperienza del New Age,
sostenuta da chi si definisce « mistico ». Alcuni spiriti
della natura vengono descritti come energie potenti, esistenti nel
mondo naturale e anche nei « piani interiori », ossia
coloro ai quali si accede per mezzo di rituali, droghe e altre
tecniche che inducono stati alterati di coscienza. È chiaro che,
almeno in teoria, nel New Age spesso non si riconosce alcuna
autorità spirituale più elevata della propria esperienza personale
interiore.
Fenomeni
diversi come il giardino di Findhorn e il Feng Shui 23
illustrano in vario modo l'importanza di essere in sintonia con la
natura e con il cosmo. Nel New Age non esiste distinzione fra
bene e male. Le azioni umane sono il frutto sia dell'illuminazione
sia dell'ignoranza. Quindi, non possiamo condannare nessuno e nessuno
ha bisogno di perdono. Credere nell'esistenza del male può creare
soltanto negatività e paura. La risposta alla negatività è
l'amore. Tuttavia, non si tratta di tradurlo in azioni, ma di avere
determinati atteggiamenti mentali. L'amore è energia, una vibrazione
ad alta frequenza, e il segreto della felicità, della salute e del
successo è essere in grado di trovare una sintonia, di trovare il
proprio posto nella grande catena dell'essere. Gli insegnanti e le
terapie del New Age pretendono di offrire la chiave per
individuare corrispondenze fra tutti gli elementi dell'universo,
cosicché le persone possano modulare il tono della propria vita e
essere in armonia le une con le altre e con tutto ciò che le
circonda. Il quadro teorico di riferimento diverge tuttavia tra
autore e autore.24
La
medicina ufficiale (allopatica) tende oggi a limitarsi alla cura di
malattie particolari e isolate e non riesce a prestare attenzione al
quadro più ampio della salute della persona. Questo atteggiamento ha
causato una notevole e comprensibile insoddisfazione. Le terapie
alternative hanno acquisito un'enorme popolarità perché sostengono
di considerare la persona nella sua interezza e guariscono anziché
curare. La salute olistica, come si sa, si concentra sull'importante
ruolo che la mente svolge nella guarigione fisica. Si afferma che il
legame fra aspetti spirituali e fisici della persona risiede nel
sistema immunitario o nel sistema indiano dei chakra. Dal
punto di vista New Age, la malattia e la sofferenza derivano
dall'agire contro la natura. Quando si è in sintonia con la natura,
ci si può aspettare una vita molto più sana e anche prosperità
materiale. Secondo alcuni guaritori del New Age, in realtà
non dovremmo neanche morire. Lo sviluppo del nostro potenziale umano
ci metterà in contatto con la nostra divinità interiore e con
quelle parti di noi stessi che sono state alienate o soppresse. Ciò
si rivela soprattutto negli Stati Alterati di Coscienza (ASCs),
spesso indotti da droghe o da varie tecniche di espansione della
mente, in particolare in seno alla « psicologia
transpersonale ». Lo sciamano è spesso considerato lo
specialista degli stati alterati di coscienza, una persona che è in
grado di mediare fra i regni transpersonali di spiriti o divinità e
il mondo degli umani.
Esiste
una straordinaria varietà di approcci che promuovono la salute
olistica, alcuni derivanti da antiche tradizioni culturali, sia
religiose sia esoteriche, altri legati a teorie psicologiche
sviluppate a Esalen fra il 1960 e il 1970. Il New Age pubblicizza
una vasta gamma di pratiche quali l'agopuntura, il biofeedback,
la chiroterapia, la kinesiterapia, l'omeopatia, l'iridologia, il
massaggio e vari tipi di « bodywork » (ad esempio
l'ergonomia, il metodo Feldenkrais, la riflessologia, il rolfing,
il massaggio di polarità, il tocco terapeutico, ecc.), la
meditazione e la visualizzazione, le terapie nutrizionali, la
guarigione psichica, vari tipi di erboristeria, la cristalloterapia,
la metalloterapia, la musicoterapia e la cromoterapia, le terapie
legate rifiutò le corrispondenze mentre Jung relativizzò in maniera
enfatica la causalità a favore di una visione esoterica del mondo
basata sulle corrispondenze. alla reincarnazione e, infine, i
programmi in dodici tappe e i gruppi di auto-aiuto.25 Il
New Age ritiene che la fonte della guarigione sia dentro di
noi e che possiamo raggiungerla entrando in contatto con la nostra
energia interiore o energia cosmica.
Dal
momento che la buona salute implica un prolungamento della vita, il
New Age offre una formula orientale in termini occidentali. In
origine la reincarnazione era parte del pensiero ciclico induista,
basato sull'atman o nucleo divino della personalità (in
seguito il concetto di jiva), che si muoveva da un corpo
all'altro in un ciclo di sofferenza (samsara) determinato
dalla legge del karma, legata al comportamento nelle vite
passate. La speranza era riposta nella possibilità di nascere in una
condizione migliore o infine nella liberazione dalla necessità di
rinascere. Nella maggior parte delle tradizioni buddiste, invece, ciò
che vaga da un corpo all'altro non è un'anima, ma un continuum di
consapevolezza. La vita presente è prigioniera di un infinito
processo cosmico che non risparmia neanche gli dei. In Occidente, dal
tempo di Lessing, la reincarnazione è stata considerata molto più
ottimisticamente come un processo di apprendimento e di progressiva
realizzazione individuale. Lo spiritismo, la teosofia, l'antroposofia
e il New Age considerano la reincarnazione una forma di
partecipazione all'evoluzione cosmica. Questo approccio
post-cristiano all'escatologia sembra rispondere a interrogativi di
teodicea lasciati in sospeso ed elimina la nozione di Inferno. Quando
l'anima si separa dal corpo, gli individui possono rivedere tutta la
propria vita fin a quel punto, e una volta che l'anima si è unita al
suo nuovo corpo vedono in anticipo qualcosa della fase successiva. Le
persone hanno accesso alle loro vite precedenti attraverso i sogni e
le tecniche di meditazione.26
Una
delle preoccupazioni centrali del movimento New Age è la
ricerca dell' « integralità ». Esso incoraggia il
superamento di tutte le forme di « dualismo », poiché
tali divisioni sono un prodotto nocivo di un passato meno illuminato.
Le divisioni che il New Age propone come necessarie da
superare comprendono la distinzione reale fra Creatore e Creato, la
reale distinzione fra uomo e natura, o spirito e materia, che sono
tutte considerate come forme erronee di dualismo. Spesso si
considerano queste tendenze dualistiche come radicate nella
tradizione giudaico-cristiana della civiltà occidentale, mentre
sarebbe più corretto collegarle al manicheismo. La rivoluzione
scientifica e lo spirito del razionalismo moderno vengono criticati
in particolare per la tendenza alla frammentazione, che tratta
insiemi organici come meccanismi riducibili alle loro più piccole
componenti e con esse spiegabili, e la tendenza a ridurre lo spirito
alla materia, cosicché la realtà spirituale, inclusa l'anima,
diviene semplicemente un « epifenomeno » contingente di
processi essenzialmente materiali. In tutti questi ambiti, le
alternative del New Age sono definite « olistiche ».
L'olismo pervade tutto il movimento New Age, dalla sua
preoccupazione per la salute olistica alla sua ricerca di coscienza
unitiva, dalla sua consapevolezza ecologica all'idea di un
« networking » globale.
« Sia
la tradizione cristiana sia la fede secolare in un processo
scientifico infinito hanno dovuto affrontare un grave momento di
stallo, manifestato per la prima volta nelle rivoluzioni studentesche
del 1968 ».27 La saggezza delle generazioni
precedenti è stata improvvisamente privata del significato e del
rispetto che prima si portava loro, mentre l'onnipotenza della
scienza è svanita, cosicché la Chiesa ha dovuto « affrontare
un grave collasso nella trasmissione della sua fede alle nuove
generazioni ».28 Una perdita generale di fede in
quelli che in precedenza erano pilastri della coscienza e della
coesione sociale è stata accompagnata da un inaspettato ritorno a
una religiosità cosmica, ai rituali e credi che molti ritenevano
fossero stati soppiantati dal cristianesimo. In realtà, questa
perenne vena sotterranea esoterica non si è mai esaurita. Invece, la
popolarità acquisita dalla religione asiatica è stata qualcosa di
nuovo nel contesto occidentale, formatosi alla fine del XIX secolo
nel movimento teosofico, e ha rispecchiato « la crescente
consapevolezza di una spiritualità globale, che incorpora tutte le
tradizioni religiose esistenti ».29
L'eterna
questione filosofica dell'uno e dei molti assume una forma moderna e
contemporanea nella tentazione di superare la divisione indebita, ma
anche la reale differenza e distinzione, e la sua espressione più
comune è l'olismo, un ingrediente essenziale del New Age e
uno dei principali segni dei tempi dell'ultimo quarto del XX secolo.
È stata spesa una quantità straordinaria di energia nello sforzo di
superare la divisione in compartimenti, caratteristica dell'ideologia
meccanicistica, ma questo ha portato a sentire l'obbligo di
sottomettersi a una rete globale che assuma un'autorità quasi
trascendente. Le sue implicazioni più ovvie sono un processo di
trasformazione della coscienza e lo sviluppo dell'ecologia.30
La nuova visione, che è lo scopo della trasformazione della
coscienza, ha impiegato del tempo per essere formulata e il suo
consolidarsi è avversato da forme più antiche di pensiero, protette
dallo status quo. Ad avere successo è stata la generalizzazione
dell'ecologia come fascino della natura e risacralizzazione della
Terra, della Madre Terra, o Gaia, con lo zelo missionario tipico
della politica dei Verdi. L'agente esecutivo della Terra è tutta la
razza umana. L'armonia e la comprensione necessarie a una sua
gestione responsabile sono sempre più pensate come un governo
globale, con un inquadramento etico globale. Si crede che il calore
della Madre Terra, la cui divinità pervade tutto il Creato, colmi il
divario fra Creato e il Dio-Padre trascendente dell'Ebraismo e del
Cristianesimo e elimini la prospettiva di essere giudicati da questo
Essere.
In
questa visione di un universo chiuso che contiene « Dio »
ed altri esseri spirituali insieme a noi, riconosciamo un implicito
panteismo. Questo è un punto fondamentale che pervade tutto il
pensiero e la pratica New Age, e condiziona in partenza ogni
altra
affermazione
positiva che possa essere a favore dell'uno o dell'altro aspetto
della sua spiritualità. Come cristiani noi crediamo invece che
« l'uomo è essenzialmente creatura e tale rimane in eterno,
cosicché non sarà mai possibile un assorbimento dell'io umano
nell'io divino ».31
La
matrice essenziale del pensiero New Age va ricercata nella
tradizione esoterico-teosofica, ampiamente accettata dai circoli
intellettuali europei nei secoli diciottesimo e diciannovesimo. È
stata particolarmente presente nella massoneria, nello spiritismo,
nell'occultismo e nella teosofia, che hanno in comune un certo tipo
di cultura esoterica. In questa visione del mondo, gli universi
visibili e invisibili sono collegati da una serie di corrispondenze,
analogie e influenze fra il microcosmo e il macrocosmo, fra metalli e
pianeti, fra pianeti e varie parti del corpo umano, fra cosmo
visibile e regni invisibili della realtà. La natura è un essere
vivente, attraversato da flussi di simpatia e antipatia, animato da
una luce e da un fuoco segreti che gli esseri umani cercano di
controllare. Le persone possono entrare in contatto con mondi
superiori e inferiori mediante l'immaginazione (un organo dell'anima
e dello spirito) oppure utilizzando mediatori (angeli, spiriti,
diavoli) o rituali.
Le
persone possono essere iniziate ai misteri del cosmo, di Dio e del sé
mediante un percorso spirituale di trasformazione. La vera meta è la
gnosi, la forma più elevata di conoscenza, l'equivalente
della salvezza. Essa implica una ricerca delle tradizioni più
antiche e più elevate della filosofia (ciò che in maniera
inappropriata viene denominato come philosophia perennis) e
della religione (teologia primordiale) e una dottrina segreta
(esoterica) che è la chiave di tutte le tradizioni « essoteriche »
accessibili a chiunque. Gli insegnamenti esoterici vengono trasmessi
da maestro a discepolo in un programma graduale di iniziazione.
Alcuni
ritengono che l'esoterismo del XIX secolo sia totalmente
secolarizzato. L'alchimia, l'astrologia e altri elementi di
esoterismo tradizionale sono stati integrati da aspetti della cultura
moderna, fra i quali la ricerca di leggi causali, l'evoluzionismo, la
psicologia e lo studio delle religioni. Questo tipo di esoterismo ha
assunto la sua forma più chiara nelle idee di Helena Blavatsky, una
medium russa che nel 1875, a New York, fondò con Henry Olcott la
Società Teosofica. La Società intendeva fondere elementi
delle tradizioni orientale e occidentale in un tipo di spiritismo
evoluzionistico e si prefisse tre scopi principali:
1)
« Formare un nucleo della Fratellanza Universale dell'umanità,
senza distinzione di razza, credo, casta o colore;
2) « Promuovere lo studio comparato di religione, filosofia e scienza;
3) « Indagare le leggi non ancora spiegate della natura e le forze latenti nell'uomo ».
2) « Promuovere lo studio comparato di religione, filosofia e scienza;
3) « Indagare le leggi non ancora spiegate della natura e le forze latenti nell'uomo ».
« Il
significato di questi obiettivi... deve essere chiarito. Il primo
obiettivo rifiuta implicitamente il « fanatismo irrazionale »
e il « settarismo » del cristianesimo tradizionale così
come lo percepiscono gli spiritisti e i teosofi... Tuttavia da questi
obiettivi non appare subito chiaro che per « scienza » i
teosofi intendevano scienze occulte e per filosofia la occulta
philosophia, che le leggi di natura erano di natura occulta o
psichica e che si aspettavano che la religione comparata rivelasse
una « tradizione primordiale », modellata in maniera
definitiva sulla philosophia perennis ermetista ».32
Un
elemento molto importante degli scritti di Madame Blavatsky era
l'emancipazione delle donne, che implicava un attacco al Dio
« maschio » dell'ebraismo, del cristianesimo e
dell'islam. Si auspicava un ritorno alla Dea-Madre dell'induismo e
alla pratica delle virtù femminili. Queste idee furono portate
avanti da Annie Besant, figura di punta del movimento femminista.
Oggi, la « Wicca » e la « Spiritualità delle
Donne » continuano a combattere contro il cristianesimo
« patriarcale ».
Marilyn
Ferguson ha dedicato un capitolo del suo The Aquarian Conspiracy,
« La Cospirazione dell'Acquario », ai precursori
dell'Età dell'Acquario, che hanno ordito le trame di una visione
trasformatrice basata sull'espansione della coscienza e
sull'esperienza dell'autotrascendenza. Fra gli altri menziona lo
psicologo americano Wiliam James e lo psichiatra svizzero Carl Gustav
Jung. James definì la religione esperienza, non dogma, e insegnò
che gli esseri umani possono cambiare i propri atteggiamenti mentali
in modo tale da poter divenire artefici del proprio destino. Jung
sottolineò il carattere trascendente della coscienza e introdusse
l'idea dell'inconscio collettivo, una specie di magazzino di simboli
e memorie comuni a persone di varie epoche e culture. Secondo Wouter
Hanegraaff, entrambi gli studiosi contribuirono a una
« sacralizzazione della psicologia », che è divenuta un
importante elemento del pensiero e della pratica New Age. Jung,
infatti, « non solo conferì all'esoterismo un carattere
psicologico, ma sacralizzò la psicologia, riempiendola di contenuti
tipici della speculazione esoterica. Il risultato è un corpo di
teorie che ha permesso alle persone di parlare di Dio intendendo in
realtà la propria psiche e della propria psiche pensando di fatto al
divino. Se la psiche è « mente », e anche Dio è
« mente », allora mettere in discussione l'una significa
mettere in discussione l'altro ».33 Jung rispose
all'accusa di aver « psicologizzato » il cristianesimo,
affermando che « la psicologia è il mito moderno e che la fede
si può comprendere solo mediante tale mito ».34 Di
certo, la psicologia di Jung fa luce su numerosi aspetti della fede
cristiana, in particolare sulla necessità di affrontare la realtà
del male, ma le sue convinzioni religiose variano talmente nelle
diverse fasi della sua vita che quel che rimane è un'immagine di Dio
piuttosto confusa. Un elemento centrale nel suo pensiero è il culto
del sole, dove Dio è l'energia vitale (libido) all'interno di una
persona ».35 Come disse egli stesso: « questo
paragone non è un mero gioco di parole ».36 Jung si
riferisce a un « dio interiore », la divinità essenziale
che riteneva fosse presente in ogni essere umano. Il cammino verso
l'universo interiore passa per l'inconscio. L'armonia fra mondo
interiore e mondo esteriore sta nell'inconscio collettivo.
La
tendenza a intercambiare psicologia e spiritualità fu fatta propria
dal Movimento del Potenziale Umano e si sviluppò verso la fine degli
anni '60 presso lo Esalen Institute in California. La
psicologia transpersonale, fortemente influenzata dalle religioni
orientali e da Jung, offriva un viaggio contemplativo in cui la
scienza incontrava il misticismo. L'accento posto sulla corporeità,
la ricerca di modi di espansione della coscienza e il coltivare i
miti dell'inconscio collettivo erano tutti incoraggiamenti a
ricercare un « dio all'interno di se stessi ». Per
realizzare le proprie potenzialità, bisognava superare il proprio
ego per divenire il dio che ognuno in fondo è. Per farlo
bisognava scegliere la terapia adatta, la meditazione, esperienze
parapsicologiche, l'uso di allucinogeni. Erano tutti modi per
acquisire le « esperienze culmine », esperienze
« mistiche » di fusione con Dio e con il cosmo.
Il
simbolo dell'Acquario fu mutuato dalla mitologia astrologica, ma in
seguito arrivò a significare il desiderio di un mondo radicalmente
nuovo. I due centri che funsero da motori propulsori iniziali del New
Age, furono, e in una certa misura lo sono ancora, la
Comunità-giardino di Findhorn nella Scozia nord-orientale e il
Centro per lo sviluppo del potenziale umano di Esalen, a Big Sur, in
California, negli Stati Uniti d'America. Ciò che alimenta il New
Age in maniera consistente è una crescente coscienza globale e
una crescente consapevolezza di un'imminente crisi ecologica.
Il
New Age non è esattamente una religione, ma è interessato a
ciò che è chiamato « divino ». L'essenza del New Age
è la libera associazione di varie attività, idee e persone a
cui si può applicare questo termine. Quindi non esiste
un'articolazione definitiva di qualcosa come le dottrine delle
religioni principali. Ciononostante, e malgrado l'immensa varietà in
seno al New Age, si possono individuare alcuni punti comuni:
-
Il cosmo è un tutto organico;
- È animato da un'Energia, che viene anche identificata come Anima o Spirito;
- Si crede molto nella mediazione di varie entità spirituali. Gli esseri umani sono capaci di ascendere a sfere superiori invisibili e di controllare la propria vita oltre la morte;
- Si sostiene l'esistenza di una « conoscenza perenne » che è antecedente e superiore a tutte le religioni e culture;
- Le persone seguono maestri illuminati...
- È animato da un'Energia, che viene anche identificata come Anima o Spirito;
- Si crede molto nella mediazione di varie entità spirituali. Gli esseri umani sono capaci di ascendere a sfere superiori invisibili e di controllare la propria vita oltre la morte;
- Si sostiene l'esistenza di una « conoscenza perenne » che è antecedente e superiore a tutte le religioni e culture;
- Le persone seguono maestri illuminati...
Il
New Age crede nella perfettibilità della persona umana per
mezzo di una vasta gamma di tecniche e terapie (in contrasto con la
visione cristiana della cooperazione con la grazia divina). In
generale concorda con Nietzsche, secondo il quale il cristianesimo ha
impedito all'umanità autentica di manifestarsi pienamente. La
perfezione, in questo contesto, significa raggiungere
l'autorealizzazione, secondo un ordine di valori che noi stessi
creiamo e che otteniamo con le nostre forze. Si può quindi parlare
di un sé che si auto- crea. Questa visione evidenzia che vi è
maggiore differenza fra come sono ora gli esseri umani e quello che
saranno quando avranno realizzato pienamente il proprio potenziale,
che fra gli esseri umani e gli antropoidi.
È
utile distinguere fra esoterismo, ossia una ricerca di
conoscenza, e magico, o occulto: quest'ultimo è uno strumento
per ottenere potere. Alcuni gruppi sono sia esoterici sia occulti. Al
centro dell'occultismo esiste una volontà di potere basata sul sogno
di divenire divini. Le tecniche di espansione della mente intendono
rivelare all'uomo il suo potere divino. Usando questo potere le
persone preparano la via all'Età dell'Illuminazione. Questa
esaltazione dell'umanità capovolge il giusto rapporto fra Creatore e
creatura e una delle sue forme estreme è il satanismo. Satana
diviene il simbolo della ribellione contro le convenzioni e le
regole, un simbolo che spesso assume forme aggressive, egoistiche e
violente. Alcuni gruppi evangelici hanno espresso preoccupazione per
la presenza subliminale di quello che definiscono simbolismo
satanista in alcune espressioni della musica rock, che esercitano una
forte influenza sui giovani. Tutto ciò è completamente assente nel
messaggio di pace e armonia del Nuovo Testamento e spesso è una
delle conseguenze dell'esaltazione dell'umanità quando essa implica
la negazione di un Dio trascendente.
Non
sono solo i giovani a farne le spese. I temi fondamentali della
cultura esoterica sono presenti anche nei campi della politica,
dell'educazione e della legislazione.37 È il caso, in
particolare, dell'ecologia. L'enfasi posta dall'ecologia
radicale sul biocentrismo nega la visione antropologica della Bibbia,
nella quale gli esseri umani sono al centro del mondo perché sono
considerati qualitativamente superiori ad altre forme naturali. Ciò
è molto presente oggi nella legislazione e nell'educazione,
nonostante il fatto che in tal modo si sminuisce l'umanità. La
stessa matrice culturale esoterica si ritrova nell'ideologia che
sottostà alle politiche demografiche e agli esperimenti di
ingegneria genetica, che sembrano esprimere il sogno degli esseri
umani di crearsi di nuovo da sé. Come si spera di farlo? Decifrando
il codice genetico, alterando le regole naturali della sessualità,
sconfiggendo i limiti della morte.
In
quello che si può definire un tipico racconto New Age, gli
uomini nascono con una scintilla divina, in un modo che ricorda
l'antico gnosticismo. Questo li collega all'unità del Tutto. Sono
considerati essenzialmente divini, sebbene partecipino alla divinità
cosmica a diversi livelli di coscienza. Noi siamo co-creatori e
creiamo la nostra realtà personale. Secondo una concezione che
considera ogni individuo fonte creativa dell'universo, alcuni autori
del New Age sostengono che scegliamo noi le circostanze della
nostra vita (perfino la malattia e la morte). Tuttavia, per
comprendere bene qual è il nostro posto nell'unità del cosmo
dobbiamo compiere un viaggio. Il viaggio è la psicoterapia e la
salvezza è il riconoscimento della coscienza universale. Il peccato
non esiste. Esiste soltanto una conoscenza imperfetta. L'identità di
ogni essere umano è diluita nell'essere universale e nel processo
delle incarnazioni successive. Siamo soggetti a determinate influenze
degli astri, ma possiamo aprirci alla divinità che vive dentro di
noi, in una ricerca costante (mediante tecniche appropriate) di
un'armonia sempre maggiore fra il sé e l'energia cosmica divina. Non
è necessaria alcuna Rivelazione o Salvezza che provenga dal di fuori
delle persone, ma soltanto il compimento dell'esperienza della
salvezza che è dentro di noi (auto- salvezza), possibile mediante
tecniche psico-fisiche che portano all'illuminazione definitiva.
Alcune
fasi del percorso verso l'auto-redenzione sono preparatorie
(meditazione, armonia fisica, liberazione di energie di auto-
guarigione). Sono i punti di partenza di processi di
spiritualizzazione, perfezione e illuminazione che aiutano le persone
ad acquisire ulteriori autocontrollo e concentrazione psichica sulla
« trasformazione » del sé individuale in « coscienza
cosmica ». Il destino della persona umana è costituito da una
serie di reincarnazioni dell'anima in diversi corpi. Non ci si
riferisce a un ciclo di samsara, nel senso di purificazione
come punizione, ma ad un'ascensione graduale verso lo sviluppo
perfetto delle proprie potenzialità.
La
psicologia è utilizzata per spiegare l'espansione della mente come
esperienza « mistica ». Lo yoga, lo zen, la meditazione
trascendentale e gli esercizi tantrici conducono
all'autorealizzazione o illuminazione. Si crede che le « esperienze
culmine » (rivivere la propria nascita, viaggiare fino ai
confini della morte, il biofeedback, la danza e perfino gli
stupefacenti, qualsiasi cosa che provochi uno stato alterato di
coscienza), conducano all'unità e all'illuminazione. Poiché c'è
una sola Mente, alcune persone possono essere canali per
raggiungere esseri superiori. Ogni parte di questo unico essere
universale ha contatti con tutte le altre. L'approccio classico al
New Age è la psicologia transpersonale, i cui concetti
principali sono la Mente Universale, il Sé superiore, l'inconscio
personale e collettivo e l'io individuale. Il Sé Superiore è la
nostra identità reale, un ponte fra Dio, che è la mente divina, e
l'umanità. Lo sviluppo spirituale è il contatto con il Sé
Superiore che supera tutte le forme di dualismo fra soggetto e
oggetto, vita e morte, psiche e soma, il sé e aspetti frammentari
del sé. La nostra personalità limitata è come un'ombra o un sogno
creato dal sé reale. Il Sé Superiore contiene i ricordi di
precedenti (re-)incarnazioni.
Il
New Age ha una preferenza marcata per le religioni orientali e
precristiane, perché le considera incontaminate da distorsioni
giudaico-cristiane. Quindi tributa grande rispetto agli antichi riti
agresti e ai culti legati alla fertilità. « Gaia », la
Madre Terra, viene proposta come alternativa a Dio Padre, la cui
immagine viene collegata a una concezione patriarcale del dominio
maschile sulla donna. Si parla di Dio, ma non di un Dio personale. Il
Dio di cui parla il New Age non è né personale né
trascendente. Non è né il libero Creatore né l'amorevole reggente
dell'universo, ma un'« energia impersonale », immanente
al mondo, con il quale costituisce una « unità cosmica »:
« Tutto è uno ». Quest'unità è monistica, panteistica,
o più precisamente, panenteistica. Dio è il « principio di
vita », lo « spirito o anima del mondo », la somma
totale della coscienza esistente nel mondo. In un certo senso, tutto
è Dio. La presenza di Dio è più evidente negli aspetti spirituali
della realtà, così ogni mente/spirito è, in un certo qual modo,
Dio.
Quando
uomini e donne la ricevono consciamente, « l'energia divina »
è spesso descritta come « energia cristica ». Si parla
anche di Cristo, ma non di Gesù di Nazaret. « Cristo » è
un titolo conferito a qualcuno che ha raggiunto uno stato di
coscienza nel quale percepisce la propria divinità e può quindi
affermare di essere un « Maestro universale ». Gesù di
Nazaret non era il Cristo, ma soltanto una delle figure
storiche nelle quali questa natura « cristica » si è
rivelata, come nel caso del Buddha e di altri. Ogni manifestazione
storica del Cristo mostra chiaramente che tutti gli esseri
umani sono celesti e divini e li conduce verso questa realizzazione.
Il
livello più interiore e più personale (« psichico »)
nel quale gli esseri umani « avvertono » questa « divina
energia cosmica » è detto anche « Spirito Santo ».
Importantissimo
per gran parte del pensiero New Age è il passaggio dal
modello meccanicistico della fisica classica a quello « olistico »
della fisica moderna atomica e subatomica, basato sul concetto di
materia costituita da onde o energie invece che da particelle.
L'universo è un oceano di energia, che è un tutto unico o una rete
di legami. L'energia che anima quest'organismo unico che è
l'universo è « spirito ». Non esiste alterità fra Dio e
il mondo. Il mondo stesso è divino e subisce un processo evolutivo
che porta dalla materia inerte a una « coscienza più elevata e
perfetta ». Il mondo non è stato creato. Esso è eterno e
autosufficiente. Il futuro del mondo dipende da un dinamismo
interiore necessariamente positivo e porta all'unità (divina)
riconciliata di tutto quanto esiste. Dio e il mondo, anima e corpo,
intelligenza (razionalità) ed emotività, cielo e terra, sono
un'unica immensa vibrazione di energia.
James
Lovelock nel suo libro sull'Ipotesi Gaia sostiene che « l'intera
gamma di materia vivente sulla terra, dalle balene ai virus, e dalle
querce alle alghe, si potrebbe considerare come una singola entità
vivente, in grado di manipolare l'atmosfera della Terra per
soddisfare tutte le sue esigenze e dotata di facoltà e poteri
superiori a quelli delle sue parti costitutive ».38
Per alcuni, l'ipotesi Gaia è « una strana sintesi di
individualismo e collettivismo. È come se il New Age, avendo
sottratto le persone alle politiche frammentarie, non veda l'ora di
gettarle nel calderone della mente globale ». Il cervello
globale ha bisogno di istituzioni con le quali governare, in altre
parole, di un governo mondiale. « Per affrontare i problemi
odierni, il New Age sogna un'aristocrazia spirituale nello
stile de La Repubblica di Platone, gestita da società
segrete... ».39 Può essere esagerato asserire
questo, ma è provato che l'elitarismo gnostico e il governo globale
coincidano su numerose questioni di politica internazionale.
Nell'universo
è tutto correlato. Infatti ogni parte è in sé immagine della
totalità. Il tutto è in ogni cosa. Nella « grande catena
dell'essere », tutti gli esseri sono intimamente legati e
formano un'unica famiglia con differenti gradi di evoluzione. Ogni
persona umana è un ologramma, un'immagine dell'insieme della
creazione, in cui tutto vibra sulla propria frequenza. Ogni essere
umano è un neurone del sistema nervoso centrale della Terra e tutte
le entità individuali sono in rapporto di complementarietà le une
con le altre.
Infatti,
esiste una complementarietà interiore o androginia in tutta la
creazione.40
Uno
dei temi ricorrenti negli scritti e nel pensiero New Age è quello
del « nuovo paradigma » introdotto dalla scienza
contemporanea. « La scienza ci ha permesso di vedere
all'interno di insiemi e di sistemi, ci ha sollecitato e trasformato.
Stiamo imparando a interpretare tendenze, a riconoscere i primi segni
di un altro paradigma più promettente. Creiamo scenari futuri
alternativi. Parliamo dei fallimenti dei vecchi sistemi, introducendo
nuove soluzioni ai problemi in tutti i campi ».41
Quindi, il « mutamento dei paradigmi » è un cambiamento
radicale di prospettiva, ma niente di più. Ci si chiede se il
pensiero e il cambiamento reale siano proporzionati e quanto una
trasformazione interiore possa rivelarsi efficace nel mondo esterno.
Ci si deve chiedere, pur non esprimendo un giudizio negativo, quanto
possa essere scientifico un processo concettuale che implica
affermazioni come questa: « la guerra è impensabile in una
società di persone autonome che hanno scoperto che tutta l'umanità
è interdipendente, che non temono idee e culture estranee, che sanno
che tutte le rivoluzioni cominciano nell'interiorità e che non si
può imprimere il proprio marchio di illuminazione sugli altri ».42
È illogico concludere che qualcosa non possa accadere solo perché è
impensabile. Questo ragionamento è veramente gnostico, nel senso che
attribuisce un potere eccessivo alla conoscenza e alla coscienza. Non
vogliamo negare il ruolo fondamentale e cruciale dello sviluppo della
coscienza nell'indagine scientifica, ma soltanto mettere in guardia
contro l'imposizione alla realtà esterna di ciò che alberga ancora
solo nella mente.
« In
fondo, il fascino del New Age risiede nell'interesse suscitato
culturalmente per il sé, il suo valore, le sue capacità e i suoi
problemi. Mentre la religiosità tradizionale, con la sua
organizzazione gerarchica, è adatta alla comunità, la spiritualità
scevra da tradizione si adatta bene all'individuo. Il New Age è
« del » sé, poiché facilita la celebrazione di quanto
deve essere e deve divenire ed è « per » il sé, perché
differendo da ciò che è dominante, può affrontare i problemi di
identità generati da forme convenzionali di vita ».44
Il
rifiuto della tradizione quale organizzazione patriarcale, gerarchica
ed ecclesiale implica la ricerca di una forma alternativa di società
che si inspiri chiaramente alla nozione moderna del sé. Molti
scritti del New Age spiegano che non si può fare nulla
(direttamente) per cambiare il mondo, ma tutto per cambiare se
stessi. Modificare la coscienza individuale sembra essere il modo
(indiretto) per cambiare il mondo. Il più importante strumento di
cambiamento sociale è l'esempio personale. Il riconoscimento
mondiale di questi esempi personali porterà costantemente alla
trasformazione della mente collettiva e tale trasformazione sarà
l'acquisizione principale del nostro tempo. Questo fa chiaramente
parte del paradigma olistico ed è una riaffermazione della classica
questione filosofica dell'uno e dei molti. Si ricollega anche
all'esposizione junghiana della teoria della corrispondenza e al suo
rifiuto della causalità. Gli individui sono immagini frammentarie
dell'ologramma planetario. Guardando nella propria interiorità non
solo si conosce l'universo, ma lo si modifica. Tuttavia
più ci si guarda dentro, più piccola diviene l'arena politica.
Tutto questo è veramente in sintonia con la retorica della
partecipazione democratica in un nuovo ordine planetario oppure è un
modo inconscio e sottile per privare di potere le persone esponendole
così al rischio di venire manipolate? L'attuale preoccupazione per i
problemi planetari (questioni ecologiche, esaurimento delle risorse,
sovrappopolazione, divario economico fra Nord e Sud, l'enorme
arsenale militare e l'instabilità politica) permettono o impediscono
l'impegno in altre questioni sociali e politiche parimenti reali? Il
vecchio adagio « la carità comincia a casa » può
rappresentare un sano equilibrio nell'approccio a tali questioni.
Alcuni osservatori del New Age individuano un sinistro
autoritarismo dietro l'apparente indifferenza verso la politica. Lo
stesso David Spangler sottolinea che una delle ombre del New Age è
« un subdolo arrendersi alla mancanza di potere e alla
irresponsabilità in nome dell'attesa della nuova era piuttosto che
essere attivi creatori di integrità nella propria vita ».45
Anche
se non è del tutto corretto affermare che negli atteggiamenti del
New Age il quietismo è pressoché assoluto, una delle
critiche principali mosse al movimento New Age è che il
desiderio privato di autorealizzazione opera veramente contro la
possibilità di una profonda cultura religiosa. Lo mettono in
evidenza tre punti:
-
Ci si chiede se il New Age sia intellettualmente convincente
quando cerca di fornire un quadro completo del cosmo in una visione
del mondo che sostiene di integrare natura e realtà spirituale.
L'universo occidentale viene considerato diviso e basato sul
monoteismo, la trascendenza, l'alterità e la separazione. Si rileva
un dualismo fondamentale in divisioni come quelle fra reale e ideale,
relativo e assoluto, finito e infinito, umano e divino, sacro e
profano, passato e presente, tutte riconducibili alla « coscienza
infelice » di Hegel. Tutto ciò viene descritto come qualcosa
di tragico. La risposta del New Age è l'unità attraverso la
fusione. Esso pretende di riconciliare l'anima e il corpo, il
femminile e il maschile, lo spirito e la materia, l'umano e il
divino, la terra e il cosmo, il trascendente e l'immanente, la
religione e la scienza, le differenze fra le religioni, lo Yin e lo
Yang. Quindi non c'è alterità. Quello che rimane in termini umani è
la transpersonalità. Il mondo New Age è a-problematico: non
c'è nulla da raggiungere. Tuttavia la questione metafisica dell'uno
e dei molti rimane irrisolta, o forse non viene neanche posta, poiché
c'è una grande preoccupazione per gli effetti della disunità e
della divisione, ma la risposta è solo una descrizione di come le
cose apparirebbero se venissero guardate in un altro modo.
-
Il New Age importa, un po' alla volta, pratiche religiose
orientali e le reinterpreta per adattarle agli occidentali.
Ciò implica il rifiuto dei termini « peccato » e
« salvezza », sostituiti dai moralmente neutri
« addition » (dipendenza) e « recovery »
(ripresa). I riferimenti a influenze extraeuropee sono a volte
soltanto una « pseudo-orientalizzazione » della cultura
occidentale. Inoltre, non si tratta di un dialogo autentico. In un
contesto nel quale le influenze greco-romane e giudaico-cristiane
sono considerate con sospetto, le influenze orientali vengono
utilizzate precisamente come alternative alla cultura occidentale. La
scienza e la medicina tradizionali sono percepite come inferiori agli
approcci olistici così come le strutture patriarcali e
particolaristiche nella politica e nella religione. Sono ostacoli
all'avvento dell'Età dell'Acquario. Ancora una volta è evidente che
la scelta delle alternative proposte dal New Age esige che le
persone rompano completamente con la tradizione in cui sono
cresciute. Ma si tratta veramente, come spesso si ritiene o si
presume che sia, di una scelta libera e matura?
-
Le tradizioni religiose autentiche promuovono la disciplina al fine
di acquisire saggezza, equanimità e compassione. Il New
Age è un'eco del desiderio profondo e inalienabile di una
cultura religiosa integrale e di qualcosa di più generale e
illuminante di quello che offrono in genere i politici. Ma non è
chiaro se i benefici di una visione basata sul Sé, che si espande
continuamente, siano destinati agli individui o alle società. I
corsi di formazione del New Age (detti « erhard seminar
trainings » [EST] ecc.) fondono valori controculturali con il
bisogno dominante di avere successo, la soddisfazione interiore con
il successo esterno. Il ritiro « Spirit of Business » che
si tiene a Findhorn trasforma l'esperienza del lavoro aumentandone la
produttività. Alcuni seguaci del New Age non vogliono solo
divenire più autentici e spontanei, ma anche più ricchi (attraverso
le arti magiche, ecc.). « Ciò che rende tutto più
affascinante all'uomo d'affari dalla mentalità imprenditoriale è
che questi corsi di formazione sembrano propugnare idee in qualche
modo più umanistiche nel mondo degli affari. Si tratta di idee per
le quali il luogo di lavoro diventa “ambiente di apprendimento”,
bisogna “instillare nuova vita nel lavoro”, il “lavoro deve
essere umanizzante”. Si parla di “realizzazione del manager”,
“priorità delle persone” o di “dischiudere il potenziale”.
Presentate dai formatori New Age, queste idee probabilmente
piacciono a quegli uomini d'affari che hanno già seguito altri
esercizi più basati sull'umanesimo secolare e desiderano andare
avanti con l'obiettivo di raggiungere la crescita personale, la
felicità e l'entusiasmo e allo stesso tempo la produttività
commerciale ».46 È dunque chiaro che le persone
coinvolte ricercano saggezza ed equanimità a proprio beneficio, ma
fino a che punto le attività nelle quali sono impegnate permettono
loro di operare per il bene comune? Indipendentemente dalle loro
motivazioni, tutti questi fenomeni vanno giudicati dai frutti che
recano e bisogna chiedersi se promuovono il sé oppure
solidarietà non solo con balene, alberi o persone che la
pensano allo stesso modo, ma con tutto il creato, ossia con tutta
l'umanità. Il Cardinale Joseph Ratzinger definisce le conseguenze
più nefaste di qualsiasi filosofia basata sull'egoismo, alla quale
aderiscono istituzioni o un gran numero di persone, come un insieme
di « strategie volte a ridurre il numero di quanti potranno
sfamarsi alla tavola dell'umanità ».47 Questo è un
modello di valutazione dell'impatto di qualsiasi filosofia o teoria.
Il cristianesimo cerca sempre di misurare i comportamenti umani in
base alla loro apertura al Creatore e a tutte le altre creature con
un rispetto che si basa saldamente sull'amore.
Indipendentemente
dalle questioni che solleva e dalle critiche che suscita, il New
Age è il tentativo di portare un po' di calore nel mondo tanto
duro e spietato in cui viviamo. Come reazione alla modernità, agisce
per lo più a livello dei sentimenti, degli istinti e delle emozioni.
L'ansia per un futuro apocalittico di instabilità economica,
incertezza politica e mutamento climatico svolge un ruolo importante
nella ricerca di un'alternativa, di un rapporto decisamente
ottimistico con il cosmo. Si ricercano integrità e felicità, spesso
a un livello dichiaratamente spirituale. Non è certo un caso che il
New Age abbia avuto un successo enorme in un'epoca che si
contraddistingue per un'esaltazione quasi universale della diversità.
La cultura occidentale è andata oltre la tolleranza, nel senso di
accettazione forzata o di rassegnazione alle idiosincrasie di una
persona o di un gruppo minoritario, ed è giunta a una consapevole
erosione del rispetto per la normalità. La normalità ci viene
presentata come un concetto moralmente pesante, necessariamente
legato a norme assolute. Per un numero sempre più alto di persone,
norme e credi assoluti non sono altro che l'incapacità di tollerare
i punti di vista e le convinzioni degli altri. In un clima del
genere, stili di vita e teorie alternative hanno avuto un successo
straordinario: essere diversi non è solo accettabile, ma è anche
una cosa buona e positiva.48
È
essenziale ricordare che gli individui seguono il New Age in
molti modi diversi e a vari livelli. Nella maggior parte dei casi non
è una questione di « appartenenza » a un gruppo o a un
movimento, né di essere pienamente consapevoli dei principi alla
base del New Age. A quanto pare, le persone sono attratte per
lo più da particolari terapie o pratiche, senza chiedersi cosa c'è
dietro e altre sono semplicemente consumatori occasionali di prodotti
etichettati « New Age ». Chi utilizza l'aromaterapia o
ascolta musica New Age, per esempio, in genere è
semplicemente interessato agli effetti che essi hanno sulla propria
salute e il proprio benessere. Solo una minoranza approfondisce lo
studio del New Age e cerca di capire il suo significato
teorico (« mistico »). Ciò è perfettamente in sintonia
con i modelli di consumo di società nelle quali il divertimento e lo
svago hanno tanta importanza. Questo « movimento » si è
ben adattato alle leggi del mercato e la sua diffusione si deve in
parte proprio alla sua attraente offerta economica. Almeno in alcune
culture, il New Age è stato considerato come l'etichetta per
un prodotto creato dall'applicazione di regole di marketing a
un fenomeno religioso.49 Del resto ci sarà sempre un modo
per approfittare economicamente dei bisogni spirituali delle persone.
Come molte altre cose nell' economia contemporanea, il New Age è
un fenomeno globale mantenuto e alimentato con l'informazione dai
mezzi di comunicazione sociale. Si può affermare che questa comunità
globale sia stata creata dai mezzi di comunicazione sociale ed è
piuttosto chiaro che la letteratura popolare e la comunicazione di
massa assicurano che le nozioni comuni condivise dai « credenti »
e dai simpatizzanti si diffondano molto rapidamente quasi
dappertutto. Tuttavia, non si può provare che questa rapida
diffusione di idee sia avvenuta per caso o invece sia sostenuta da un
disegno preciso, poiché si tratta di una forma molto libera di
« comunità ». Come le comunità cibernetiche create da
Internet, si tratta di un dominio in cui i rapporti umani possono
essere o molto impersonali o interpersonali in un senso molto
limitato.
Il
New Age è divenuto immensamente popolare come un insieme poco
preciso di credi, terapie e pratiche, spesso scelti e combinati
arbitrariamente, senza considerare le incompatibilità e le
incoerenze che un metodo del genere può implicare. Del resto, questo
non desta meraviglia in una visione del mondo deliberatamente basata
sul pensiero intuitivo del « cervello destro ». Proprio
per questo è importante scoprire e riconoscere le caratteristiche
fondamentali delle idee del New Age. Quanto propone è spesso
descritto come « spirituale », piuttosto che tipico di
una qualche religione, ma i legami con certe religioni orientali sono
molto più stretti di quanto immaginino molti « consumatori ».
Ovviamente questo è importante soprattutto per i gruppi di
« preghiera » ai quali le persone scelgono di
partecipare, ma è anche un problema reale per la gestione di un
numero crescente di società, i cui impiegati devono praticare la
meditazione e adottare tecniche di espansione della mente come parte
della loro vita lavorativa.50
È
importante dire qualcosa anche sulla promozione organica del New
Age come di un'ideologia, ma si tratta di una materia piuttosto
complessa. Alcuni gruppi hanno reagito al New Age muovendogli
generiche accuse di cospirazione, ma è stato loro risposto che
stiamo assistendo a un mutamento culturale spontaneo il cui corso è
felicemente determinato da influenze che trascendono il controllo
umano. Tuttavia è sufficiente sottolineare che il New Age
condivide con alcuni gruppi di influenza internazionale lo scopo
di soppiantare e superare le religioni particolari per far spazio a
una religione universale in grado di unire tutta l'umanità.
Strettamente legato a questo fine è lo sforzo concertato da parte di
molte istituzioni di inventare un'Etica Globale, una cornice
etica che rifletterebbe la natura globale della cultura,
dell'economia e della politica contemporanee. Inoltre, la
politicizzazione delle questioni ecologiche aggiunge colore
all'intera questione dell'ipotesi Gaia o del culto della Madre Terra.
I
suoi promotori definiscono spesso il New Age come « nuova
spiritualità ». È un po' ironico definirlo « nuovo »
quando tante delle sue idee derivano da antiche religioni e culture.
Ciò che è veramente nuovo, tuttavia, è la ricerca consapevole di
un'alternativa alla cultura occidentale e alle sue radici
giudaico-cristiane. Il termine « spiritualità », dunque,
si riferisce all'esperienza interiore di armonia e di unità con
tutta la realtà che elimina il senso di imperfezione e di finitezza
che affligge la persona umana. Le persone scoprono un profondo legame
con la forza o energia universale sacra che è il nucleo di tutta la
vita. Dopo aver fatto questa scoperta, uomini e donne possono
intraprendere un cammino di perfezione che permetterà loro di
indirizzare la propria vita personale e il rapporto con il mondo, e
di assumere un proprio ruolo nel processo universale del divenire e
nella nuova genesi di un mondo in costante evoluzione. Il risultato è
una mistica cosmica,51 basato sulla consapevolezza
di un universo che si evolve con energie dinamiche. Quindi, l'energia
cosmica, la vibrazione, la luce, Dio, l'amore, anche il Sé
superiore, si riferiscono tutti alla stessa e unica realtà, la fonte
primaria presente in ogni essere.
Questa
spiritualità consta di due elementi distinti, uno metafisico e
l'altro psicologico. La componente metafisica deriva dalle
radici esoteriche e teosofiche del New Age e fondamentalmente
è una nuova forma di gnosi. Si accede al divino svelando misteri
nascosti grazie alla ricerca dell'individuo del « reale dietro
ciò che è solo apparente, dell'origine al di là del tempo, del
trascendente al di là di ciò che è mera fugacità, della
tradizione primordiale oltre la tradizione semplicemente effimera,
dell'altro al di là dell'io, della divinità cosmica al di là
dell'individuo incarnato ». La spiritualità esoterica « è
un'indagine dell'Essere al di là della separatezza degli esseri, una
sorta di nostalgia dell'unità perduta ».52
« Qui
si può vedere la matrice gnostica della spiritualità esoterica, che
appare evidente quando i figli dell'Acquario cercano l'Unità
Trascendente delle religioni. Delle religioni storiche tendono a
cogliere soltanto il nucleo esoterico, di cui sostengono di essere i
custodi. In un certo qual modo negano la storia e rifiutano l'idea
che la spiritualità possa essere radicata nel tempo o in qualche
istituzione. Gesù di Nazaret non è Dio, ma una delle numerose
manifestazioni del Cristo universale e cosmico ».53
La
componente psicologica di questo tipo di spiritualità
scaturisce dall'incontro fra cultura esoterica e psicologia (cf.
2.32). Il New Age diviene quindi un'esperienza di
trasformazione psico-spirituale personale, considerata analoga
all'esperienza religiosa. Per alcuni questa trasformazione assume la
forma di una profonda esperienza mistica, che segue una crisi
personale o una lunga ricerca spirituale. Per altri scaturisce dalla
pratica della meditazione o da qualche tipo di terapia o ancora da
esperienze paranormali che alterano gli stati di coscienza e
permettono di percepire l'unità della realtà.54
Diversi
autori considerano la spiritualità del New Age come una
specie di narcisismo spirituale o di pseudomisticismo. È
interessante osservare come queste critiche siano state mosse perfino
da un esponente importante del New Age, David Spangler che,
nelle sue ultime opere, ha preso le distanze dagli aspetti più
esoterici di questa corrente di pensiero.
Egli
ha scritto che, nelle forme più popolari del New Age, « gli
individui e i gruppi realizzano le proprie fantasie di avventura e di
potere, in genere di forma occulta o millenarista... la
caratteristica principale di questo livello è l'attaccamento a un
mondo privato di realizzazione dell'io e un conseguente (sebbene non
sempre manifesto) ritrarsi dal mondo. A questo livello, il New Age
è popolato di esseri strani ed esotici, maestri, adepti,
extraterrestri; è un luogo di poteri psichici e di misteri occulti,
di cospirazioni e di dottrine nascoste ».55
In
un'opera successiva, David Spangler elenca quelli che considera
elementi negativi o « ombre » del New Age:
« alienazione dal passato in nome del futuro, attaccamento al
nuovo in quanto tale...; indiscriminazione e mancanza di
discernimento in nome dell'integrità e della comunione, quindi
mancata comprensione o mancato rispetto del ruolo dei limiti;
confusione fra fenomeni psichici e conoscenza, fra channeling (cf.
glossario al § 7.2, n.d.t.) e spiritualità, fra la prospettiva del
New Age e la verità ultima ».56 Comunque
Spangler è convinto che l'egoismo e il narcisismo irrazionale siano
caratteristiche di un numero ridotto di seguaci del New Age. E
sottolinea come aspetti positivi la funzione del New Age come
simbolo di cambiamento e come incarnazione del sacro, essendo un
movimento in cui le persone, per la maggior parte, sono « ricercatori
molto seri della verità », e lavorano per la vita e la
crescita spirituale.
David
Toolan, un gesuita americano che ha frequentato per diversi anni
l'ambiente del New Age, analizza l'aspetto commerciale di
molti prodotti e terapie etichettati come New Age. Egli
osserva come i seguaci del New Age abbiano scoperto la vita
interiore e siano affascinati dalla prospettiva di essere
responsabili del mondo, ma vengano facilmente sopraffatti dalla
tendenza all'individualismo e a vedere tutto come un oggetto di
consumo. In questo senso, pur non essendo cristiana, la spiritualità
del New Age non è nemmeno buddista poiché non implica la
negazione di sé. Il sogno dell'unione mistica sembra condurre, in
pratica, a un'unione meramente virtuale, che alla fine lascia le
persone più sole e insoddisfatte.
Nei
primi tempi del cristianesimo, i credenti in Gesù Cristo furono
costretti ad affrontare le religioni gnostiche. Non le ignorarono, ma
presero questa sfida positivamente e applicarono a Cristo stesso i
termini utilizzati per le divinità cosmiche. L'esempio più chiaro
di questo è il famoso inno a Cristo contenuto nella Lettera che San
Paolo rivolge alla comunità cristiana di Colossi:
Egli
è l'immagine del Dio invisibile,
generato prima di ogni creatura;
poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni, Principati e Potestà.
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.
Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa;
il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti,
per ottenere il primato su tute le cose.
Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza
e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificando con il sangue della sua croce
cioè per mezzo di lui,
le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli (Col 1, 15-20).
generato prima di ogni creatura;
poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni, Principati e Potestà.
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.
Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa;
il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti,
per ottenere il primato su tute le cose.
Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza
e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificando con il sangue della sua croce
cioè per mezzo di lui,
le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli (Col 1, 15-20).
Per
questi primi cristiani non c'era alcuna nuova era cosmica da
attendere. Con questo inno celebravano il compimento di tutte le cose
iniziato con Cristo. « Il tempo in realtà si è compiuto per
il fatto stesso che Dio, con l'incarnazione, si è calato dentro la
storia dell'uomo. L'eternità è entrata nel tempo: quale
“compimento” più grande di questo? Quale altro “compimento”
sarebbe possibile? ».57 Il credo gnostico nei poteri
cosmici e in un qualche oscuro tipo di destino nega la possibilità
di un rapporto con un Dio personale rivelato in Cristo. Per i
cristiani, il vero Cristo cosmico è colui che è attivamente
presente nei vari membri del suo corpo, che è la Chiesa. Non si
rivolgono a poteri cosmici impersonali, ma alla sollecitudine
amorevole di un Dio personale. Per loro il biocentrismo
cosmico va trasferito in un insieme di rapporti sociali (nella
Chiesa). Inoltre, i cristiani non sono bloccati in un modello ciclico
di eventi cosmici, ma si concentrano sul Gesù storico, in
particolare sulla sua crocifissione e resurrezione. Noi troviamo
nella Lettera ai Colossesi e nel Nuovo Testamento una dottrina su Dio
differente da quella implicita nel pensiero New Age: la
concezione cristiana di Dio è quella di una Trinità di Persone che
ha creato la razza umana per il desiderio di condividere la comunione
della vita trinitaria con le creature. Compreso nella maniera esatta,
ciò significa che l'autentica spiritualità non è tanto la nostra
ricerca di Dio ma Dio che cerca noi.
Nei
circoli del New Age si è diffusa un'altra idea totalmente
diversa del significato cosmico di Cristo. « Il Cristo Cosmico
è il modello divino che trova connessione nella persona di
Gesù Cristo (ma non si limita a questa persona). Il modello divino
di questa connessione si fece carne e venne ad abitare in mezzo a
noi (Gv 1, 14). Il Cristo Cosmico... conduce ad un nuovo
esodo dalla schiavitù e dal pessimismo di un universo newtoniano,
meccanicistico, pieno di competizione, con vincitori e vinti,
dualismi, antropocentrismo, nonché dal tedio di veder il nostro
entusiasmante universo descritto come una macchina priva di mistero e
misticismo. Il Cristo Cosmico è locale e storico, davvero legato
intimamente alla storia umana. Il Cristo Cosmico può vivere alla
porta accanto o persino all'interno del più profondo e autentico sé
di ognuno ».58 Sebbene questa spiegazione può non
soddisfare tutti coloro che hanno a che fare con il New Age, è
molto incisiva e mostra con chiarezza assoluta dove siano le
differenze fra queste due visioni di Cristo. Per il New Age il
Cristo Cosmico è un modello che può ripetersi in molte persone,
luoghi e tempi; è il portatore di un enorme mutamento di paradigmi;
è, in definitiva, un potenziale dentro di noi.
Per
la fede cristiana, Gesù Cristo non è un modello, ma una persona
divina la cui figura umano-divina rivela il mistero dell'amore del
Padre per la razza umana attraverso la storia (Gv. 3, 16).
Egli vive in noi perché condivide con noi la sua vita, ma questo non
è né imposto né automatico. Tutti gli uomini e tutte le donne sono
invitati a partecipare alla sua vita, a vivere « in Cristo ».
Per
i cristiani la vita spirituale è un rapporto con Dio che
gradualmente, attraverso la sua grazia, diviene più profondo e in
questo processo illumina anche il nostro rapporto con il prossimo e
con l'universo. Spiritualità, in termini New Age, significa
sperimentare stati di coscienza dominati da un senso di armonia e
fusione con il Tutto. Dunque la « mistica » non si
riferisce all'incontro con un Dio trascendente nella pienezza
dell'amore, ma all'esperienza scatenata dal rivolgersi a se stessi,
da un senso esaltante di essere tutt'uno con l'universo, di lasciare
affondare la propria individualità nel grande oceano dell'Essere.59
Questa
distinzione fondamentale appare chiara a tutti i livelli di confronto
tra la mistica cristiana e quella del New Age. La via di
purificazione di quest'ultimo si basa sulla consapevolezza del
disagio o alienazione, da superare mediante quest'immersione nel
Tutto. Per cambiare, bisogna utilizzare tecniche che portino
all'esperienza dell'illuminazione. Quest'ultima trasforma la
coscienza di una persona e la pone in contatto con la divinità,
intesa come l'essenza più profonda della realtà.
Le
tecniche e i metodi offerti da questo sistema religioso immanentista,
che non concepisce Dio come persona, procedono « dal basso ».
Sebbene implichino un'immersione nelle profondità del proprio cuore
e della propria anima, costituiscono un'impresa essenzialmente umana
da parte di una persona che cerca di ascendere alla divinità
mediante le proprie forze. Spesso si tratta di « un'ascesa »
a livello di coscienza verso quanto è inteso come una consapevolezza
liberatrice del « dio interiore ». Non tutti hanno
accesso a queste tecniche, i cui benefici sono ristretti a una
« aristocrazia » spirituale privilegiata.
Invece,
l'elemento essenziale della fede cristiana è la discesa di Dio fra
le creature, in particolare le più umili, deboli e meno dotate
secondo i valori del « mondo ». Esistono tecniche
spirituali che è utile apprendere, ma Dio è in grado di superarle o
di farne a meno. « Il modo cristiano di avvicinarsi a Dio non
si fonda su alcuna tecnica nel senso stretto della parola. Ciò
contraddirebbe lo spirito d'infanzia richiesto dal Vangelo. La
mistica cristiana autentica non ha niente a che vedere con la
tecnica: è sempre un dono di Dio, di cui chi ne beneficia si sente
indegno ».60
Per
i cristiani convertirsi significa rivolgersi al Padre, attraverso il
Figlio, e con docilità al potere dello Spirito Santo. Più si
progredisce nel rapporto con Dio, che è sempre e in ogni modo un
dono libero, più diviene impellente il bisogno di abbandonare il
peccato, la miopia spirituale e l'infatuazione di sé, tutte cose che
impediscono l'abbandonarsi fiducioso a Dio e l'apertura al prossimo.
Tutte
le tecniche di meditazione vanno depurate dalla vanità e dalla
presunzione. La preghiera cristiana non è un esercizio di auto-
contemplazione, di staticità e svuotamento di sé, ma un dialogo
d'amore, che « implica un'atteggiamento di conversione, un
esodo dall'io verso il Tu di Dio ».61 Ciò conduce
ad arrendersi sempre più alla volontà di Dio, per mezzo della quale
siamo invitati a una profonda e autentica solidarietà con i nostri
fratelli e le nostre sorelle.62
Questo
è un punto cruciale di contrasto fra il cristianesimo e il New
Age. Molta letteratura New Age è pervasa dalla
convinzione che non esista alcun essere divino « là fuori »
o veramente distinto dal resto della realtà. Da Jung in poi
moltissime persone hanno professato il credo nel « dio
interiore ». Il nostro problema, secondo il New Age, è
l'incapacità di riconoscere la nostra divinità, un'incapacità che
si può superare con l'aiuto di una guida e con l'uso di una serie di
tecniche volte a schiudere il nostro potenziale (divino) nascosto.
L'idea fondamentale è che « Dio » è profondamente
all'interno di noi. Siamo Dei e scopriamo il nostro potere illimitato
eliminando strati e strati di inautenticità.63 Più
riconosciamo questo potenziale più esso si realizza e in questo
senso il New Age ha una propria idea di theosis, del
divenire divini, più precisamente, del riconoscere e accettare la
nostra natura divina. Secondo alcuni viviamo « in un'epoca in
cui la nostra comprensione di Dio va interiorizzata: dal Dio
Onnipotente esteriore al Dio forza dinamica e creativa che si trova
al centro esatto di tutto l'essere: Dio come Spirito ».64
Nella
Prefazione al Libro V dell'opera Adversus Haereses Sant'Ireneo
fa riferimento a « Gesù Cristo, che, attraverso il Suo amore
trascendente, è divenuto ciò che siamo, così da portarci ad essere
perfino ciò che è egli stesso ». Qui la theosis, la
comprensione cristiana della divinizzazione, non avviene soltanto
grazie ai nostri sforzi, ma con l'assistenza della grazia di Dio che
opera in noi e attraverso di noi. Ciò presuppone necessariamente la
consapevolezza basilare di essere incompleti e persino peccatori e in
nessun modo l'esaltazione del sé. Inoltre, si presenta come
un'introduzione alla vita della Trinità, un caso perfetto di
distinzione al centro dell'unità: una sinergia piuttosto che una
fusione. Tutto ciò è frutto di un incontro personale, un'offerta di
un nuovo tipo di vita. La vita in Cristo non è qualcosa di così
personale e privato da essere limitato all'ambito della coscienza né
si tratta soltanto di un nuovo livello di consapevolezza. Implica la
trasformazione della nostra anima e del nostro corpo mediante la
partecipazione alla vita sacramentale della Chiesa.
È
difficile separare i singoli elementi della religiosità New Age,
per quanto innocenti possano apparire, dal quadro di riferimento
dominante che permea l'intero pensiero globale del movimento New
Age. La natura gnostica di questo movimento ci richiede di
giudicarlo nella sua interezza. Dal punto di vista della fede
cristiana, non è possibile isolare alcuni elementi della religiosità
New Age come accettabili per i cristiani, mentre ne rifiutiamo
altri. Poichè il movimento New Age dà grande importanza alla
comunicazione con la natura e alla conoscenza cosmica di un bene
universale, e facendo così nega i contenuti rivelati della fede
cristiana, non si può giudicare come positivo o innocuo. In un
contesto culturale, segnato dal relativismo religioso, è necessario
mettere in guardia contro il tentativo di porre la religiosità New
Age allo stesso livello della fede cristiana, facendo apparire
relativa la differenza fra fede e credenza, poiché ciò crea una
grande confusione per gli incauti. A questo riguardo, è utile
ricordare l'esortazione di San Paolo ad istruire alcune persone
perché « non insegnino dottrine diverse e non badino più a
favole e a genealogie interminabili, che servono più a vane
discussioni che al disegno divino manifestato nella fede » (1
Tim 1, 3-4). Alcune pratiche vengono non correttamente
etichettate come New Age solo come una strategia di mercato
per venderle meglio, ma non sono veramente associate con la sua
visione globale. Ciò aggiunge solo confusione. È quindi necessario
identificare accuratamente quegli elementi che appartengono al
movimento New Age e che non possono essere accettati da coloro
che sono fedeli a Cristo e alla sua Chiesa.
Le
seguenti domande potrebbero essere il modo più semplice per valutare
alcuni degli elementi centrali del pensiero e della pratica New
Age da un punto di vista cristiano. Il termine « New
Age » si riferisce alle idee che fa circolare su Dio,
l'essere umano e il mondo, alle persone con le quali i cristiani
possono parlare a proposito di questioni religiose, al materiale
pubblicitario per i gruppi di meditazione, a terapie, ad affermazioni
sulla religione, ecc. Alcune di queste domande applicate a persone e
idee non esplicitamente etichettate come New Age rivelerebbero
ulteriori collegamenti, ancora senza nome e non riconosciuti, con
l'intera atmosfera New Age.
-
Dio è un essere con il quale abbiamo un rapporto oppure è qualcosa
da usare o una forza per essere più potenti?
Il
concetto di Dio del New Age è piuttosto vago, mentre quello
cristiano è molto chiaro. Il Dio del New Age è un'energia
impersonale, una particolare estensione o componente del cosmo. In
questo senso, Dio è la forza vitale o anima del mondo. La divinità
è presente in ogni essere, secondo una gradualità che va « dal
più infimo cristallo del mondo minerale fino ed oltre al Dio
Galattico stesso, sul Quale non possiamo dire nulla. Non è un uomo,
ma una Grande Coscienza ».65 In alcuni scritti
classici del New Age appare chiaro che gli esseri umani
pensano a se stessi come a degli dei, atteggiamento questo più
sviluppato in alcune persone che in altre. Dio non va più ricercato
all'esterno del mondo, ma all'interno dell'io.66 Anche
quando « Dio » è qualcosa di esterno a me, è lì per
essere manipolato.
Questo
è molto diverso dall'interpretazione cristiana di Dio come Creatore
del cielo e della terra e quale fonte di tutta la vita personale. Dio
è in se stesso personale, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo,
che ha creato l'universo per condividere la comunione della sua vita
con lecreature. « Dio, che “abita una luce inaccessibile”
vuole comunicare la propria vita divina agli uomini da lui
liberamente creati, per farne figli adottivi nel suo Unico Figlio.
Rivelando se stesso, Dio vuole rendere gli uomini capaci di
rispondergli, di conoscerlo e di amarlo ben più di quanto sarebbero
capaci da se stessi ».67Dio non viene
identificato con il principio vitale inteso come « Spirito »
o « energia di base » del cosmo, ma è quell'amore che è
assolutamente diverso dal mondo e tuttavia è presente in maniera
creativa in ogni cosa e conduce gli esseri umani alla salvezza.
-
Esiste un solo Gesù Cristo oppure ve ne sono migliaia?
La
letteratura del New Age presenta spesso Cristo come uno fra i
tanti saggi, iniziati, avatar. Negli approcci del New Age:
-
Il Gesù storico personale e individuale è distinto dal Cristo
universale, impersonale ed eterno;
-
Gesù non è considerato l'unico Cristo;
-
La morte di Gesù sulla croce viene negata o reinterpretata per
escludere l'idea che Egli, in quanto Cristo, possa aver sofferto;
-
Documenti apocrifi (come i vangeli neo-gnostici) sono considerati
fonti autentiche per la conoscenza di aspetti della vita di Gesù che
non si possono trovare nel canone delle Scritture. Altre rivelazioni
su Gesù, offerte da entità, spiriti guida e maestri ascesi o anche
dalle « Cronache di Akasha », sono fondamentali per la
cristologia del New Age;
-
Si compie una specie di esegesi esoterica dei testi biblici per
depurare il cristianesimo dalla religione formale che impedisce
l'accesso alla sua essenza esoterica.68
Nella
tradizione cristiana, Gesù Cristo è Gesù di Nazaret del quale
parlano i Vangeli, il figlio di Maria e l'unico figlio di Dio, vero
uomo e vero Dio, la piena rivelazione della verità divina, l'unico
Salvatore del mondo: « Fu crocifisso per noi sotto Ponzio
Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo
le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre ».69
-
L'essere umano: esiste un solo essere universale oppure molti
individui?
Lo
scopo delle tecniche del New Age è la riproduzione deliberata
di stati mistici, come se si trattasse di materiale da laboratorio.
Il rebirthing, il biofeedback, l'isolamento sensoriale,
il respiro olotropico, l'ipnosi, i mantra, il digiuno, la privazione
del sonno e la meditazione trascendentale sono tentativi di
controllare questi stati e sperimentarli costantemente ».70
Tutte queste pratiche producono debolezza psichica (e vulnerabilità).
Quando l'esercizio consiste nel reinventare se stessi, si pone la
questione reale del Chi sono « io ». Il « dio
interiore » e l'unione olistica con tutto il cosmo ripropongono
tale questione. Personalità individuali isolate sarebbero
patologiche nei termini del New Age (in particolare per la
psicologia transpersonale). Tuttavia, « il pericolo vero è il
paradigma olistico. Quello del New Age è un pensiero basato
sull'unità totalitaria e proprio per questo è un pericolo... ».71
In tono più moderato: « Siamo autentici quando “ci facciamo
carico” di noi stessi, quando la nostra scelta e le nostre reazioni
fluiscono spontaneamente dai nostri bisogni più profondi, quando il
nostro comportamento e le espressioni dei nostri sentimenti
riflettono la nostra integrità personale ».72 Il
Movimento del Potenziale Umano è l'esempio più eclatante della
convinzione che gli umani sono divini o hanno in sé una scintilla
divina.
L'approccio
cristiano si nutre degli insegnamenti delle Scritture sulla natura
umana; uomini e donne sono creati a immagine e somiglianza di Dio (Gn
1, 27) e Dio li tiene in grande considerazione con grande stupore
del Salmista (cf. Sal 8). La persona umana è un mistero
pienamente rivelato solo in Gesù Cristo (cf. Gaudium et spes, n.
22), che diviene infatti autenticamente umana grazie al suo rapporto
con Cristo attraverso il dono dello Spirito.73Tutto
ciò è molto distante dalla caricatura di antropocentrismo
attribuita al cristianesimo e rifiutata perfino da numerosi autori e
praticanti del New Age.
-
Ci salviamo da soli o la salvezza è un dono gratuito di Dio?
La
soluzione a questo problema sta nello scoprire da cosa o da chi
riteniamo di essere salvati. Salviamo noi stessi mediante le nostre
azioni come spesso spiega il New Age, oppure veniamo salvati
dall'amore di Dio? Le parole chiave sono auto-compimento,
auto-realizzazione e auto-redenzione. Il New Age è
essenzialmente pelagiano per quanto riguarda la sua maniera di
comprendere la natura umana.74
Per
i cristiani la salvezza dipende dalla partecipazione alla passione,
morte e resurrezione di Cristo e da un rapporto personale diretto con
Dio piuttosto che da una qualsiasi tecnica. La situazione umana,
compromessa com'è dal peccato originale e dal peccato personale, può
essere rettificata solo dall'azione di Dio: il peccato è un'offesa
contro Dio, e soltanto Dio può riconciliarci con lui. Nel piano
divino della salvezza, gli esseri umani sono stati salvati da Gesù
Cristo che, come Dio e come uomo, è l'unico mediatore della
redenzione. Nel cristianesimo la salvezza non è un'esperienza del
sé, un dimorare meditativo e intuitivo in se stessi, ma è il
perdono del peccato, la liberazione dalle profonde ambivalenze che
albergano dentro di noi e il raggiungimento della pace dei sensi
mediante il dono della comunione con un Dio amorevole. La via della
salvezza non si trova in una semplice trasformazione auto-indotta
della coscienza, ma in una liberazione dal peccato e dalle sue
conseguenze che ci conducono a lottare contro il peccato che è in
noi stessi e nella società che ci circonda. Essa necessariamente ci
spinge verso una solidarietà amorevole con il nostro prossimo in
difficoltà.
-
Inventiamo la verità o la riceviamo?
La
verità del New Age riguarda buone vibrazioni, corrispondenze
cosmiche, armonia ed estasi, in generale esperienze piacevoli. Si
cerca di individuare la propria verità secondo un criterio di
benessere. La valutazione della religione e delle questioni etiche
avviene naturalmente in base ai propri sentimenti e alle proprie
esperienze.
La
dottrina cristiana presenta Gesù Cristo come « la Via, la
Verità, la Vita » (Gv 14, 6). I suoi seguaci devono
aprire la propria vita a Lui e ai suoi valori, in altre parole a un
insieme oggettivo di requisiti che sono parte di una realtà
oggettiva che è alla fine conoscibile da tutti.
-
Preghiera e meditazione: ci rivolgiamo a noi stessi o a Dio?
La
tendenza a confondere la psicologia e la spiritualità ci spinge ad
insistere sul fatto che molte delle tecniche di meditazione ora in
voga non sono preghiera. Spesso sono una buona preparazione alla
preghiera, ma nulla di più, anche se inducono un piacevole stato
mentale o benessere psicofisico. Le esperienze che ne scaturiscono
sono veramente intense, ma restare a questo livello significa restare
soli, non essere ancora al cospetto dell'altro. Il silenzio può
porci di fronte al vuoto piuttosto che essere un silenzio di
contemplazione dell'Amato. È anche vero che le tecniche di
immersione nel proprio cuore sono in definitiva un appello alla
propria capacità di raggiungere il divino o persino di divenire
divini. Se dimenticano la ricerca di Dio del cuore umano non sono
ancora una preghiera cristiana. Anche se viene considerato un
collegamento con l'Energia Universale, « questo “rapporto”
facile con Dio, dove quest'ultimo ha la funzione di soddisfare tutti
i nostri bisogni, dimostra l'egoismo presente al centro di questo New
Age ».75
Le
pratiche del New Age non sono veramente preghiera perché riguardano
l'introspezione o fusione con l'energia cosmica in opposizione al
duplice orientamento della preghiera cristiana che implica sì
introspezione, ma è anche, e soprattutto, incontro con Dio. Lungi
dall'essere un semplice sforzo umano, la mistica cristiana è
essenzialmente dialogo che implica « un atteggiamento di
conversione, un esodo dall'io verso il Tu di Dio ».76« Il
cristiano, anche quando è solo e prega nel segreto, ha la
consapevolezza di pregare sempre in unione con Cristo, nello Spirito
Santo, insieme con tutti i santi per il bene della Chiesa ».77
-
Abbiamo la tentazione di negare il peccato oppure ne accettiamo
l'esistenza?
Nel
New Age non esiste un vero concetto di peccato, ma piuttosto
l'idea di conoscenza imperfetta. Si cerca l'illuminazione che si può
raggiungere mediante particolari tecniche psicofisiche. A chi
partecipa alle attività del New Age non viene detto che cosa
credere, che cosa fare o non fare, ma: « vi sono mille modi di
esplorare la realtà interiore. Vai dove ti portano l'intelligenza e
l'intuizione. Abbi fiducia in te stesso ».78
L'autorità è passata da una posizione teistica all'interno del sé.
Il problema più grave percepito nel pensiero New Age è
quello dell'alienazione da tutto il cosmo e non il fallimento
personale o il peccato. Il rimedio consiste nell'immergersi sempre
più nell'interezza dell'essere. Da alcuni scritti e da alcune
pratiche del New Age si evince che una sola vita non è
sufficiente e che debbono verificarsi delle reincarnazioni affinché
le persone possano realizzare pienamente il proprio potenziale.
Nella
prospettiva cristiana « la realtà del peccato, e più
particolarmente del peccato delle origini, si chiarisce soltanto alla
luce della Rivelazione divina. Senza la conoscenza di Dio che essa ci
dà, non si può riconoscere chiaramente il peccato, e si è tentati
di spiegarlo semplicemente come un difetto di crescita, come una
debolezza psicologica, un errore, come l'inevitabile conseguenza di
una struttura sociale inadeguata, ecc. Soltanto conoscendo i disegni
di Dio sull'uomo, si capisce che il peccato è un abuso di quella
libertà che Dio dona alle persone create perché possano amare lui e
amarsi reciprocamente ».79« Il peccato
è una mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza; è
una trasgressione in ordine all'amore vero, verso Dio e verso il
prossimo; a causa di un perverso attaccamento a certi beni. Esso
ferisce la natura dell'uomo e attenta alla solidarietà
umana... ».80« Il peccato è un'offesa
a Dio... Il peccato si erge contro l'amore di Dio e allontana da esso
i nostri cuori... Il peccato pertanto è “amore di sé fino al
disprezzo di Dio” ».81
-
Veniamo incoraggiati a rifiutare la sofferenza e la morte o ad
accettarla?
Alcuni
scrittori del New Age considerano la sofferenza come qualcosa
che ci siamo auto-imposti oppure come un karma negativo o ancora come
l'incapacità di sfruttare appieno le nostre risorse. Altri si
concentrano sui metodi per raggiungere il successo e il benessere
(es. Deepak Chopra, José Silva e altri). Nel New Age la
reincarnazione è spesso considerata un elemento necessario alla
crescita spirituale, una fase di progressiva evoluzione spirituale
che è cominciata quando siamo nati e proseguirà dopo la morte.
Nella nostra vita attuale l'esperienza della morte di altre persone
provoca una crisi salutare.
Sia
l'unità cosmica sia la reincarnazione sono inconciliabili con la
fede cristiana secondo la quale la persona umana è un essere
distinto che vive una vita della quale è pienamente responsabile: l'
interpretazione che il New Age dà della persona mette in dubbio le
idee di responsabilità e di libertà. I cristiani sanno che « nella
Croce di Cristo non solo si è compiuta la redenzione mediante la
sofferenza, ma anche la stessa sofferenza umana è stata redenta.
Cristo - senza nessuna colpa propria - si è addossato “il male
totale del peccato”. L'esperienza di questo male determinò
l'incomparabile misura della sofferenza di Cristo, che diventò il
prezzo della redenzione... Il Redentore ha sofferto al posto
dell'uomo e per l'uomo. Ogni uomo ha una sua partecipazione alla
redenzione. Ognuno è anche chiamato a partecipare a quella
sofferenza, mediante la quale si è compiuta la redenzione. È
chiamato a partecipare a quella sofferenza, per mezzo della quale
ogni umana sofferenza è stata anche redenta. Operando la redenzione
mediante la sofferenza, Cristo ha elevato insieme la sofferenza umana
a livello di redenzione. Quindi anche ogni uomo, nella sua
sofferenza, può diventare partecipe della sofferenza redentiva di
Cristo ».82
-
Bisogna evitare o perseguire l'impegno sociale?
Molto
nel New Age è solo un'indegna auto-promozione, ma alcune
figure di spicco del movimento sostengono che sia scorretto giudicare
tutto il movimento sulla base di una minoranza di persone egoiste,
irrazionali e narcisiste o farsi abbagliare da alcune delle loro
pratiche più bizzarre che danneggiano l'immagine del New Age di
autentica ricerca spirituale e spiritualità.83 Per il
cristianesimo, la fusione degli individui nel sé cosmico, la
relativizzazione o l'abolizione della differenza e dell'opposizione
in un'armonia cosmica, sono inaccettabili.
Perché
vi sia amore autentico, è necessaria la presenza di un'altra
(persona) differente. Un cristiano autentico ricerca l'unità nella
capacità e nella libertà dell'altro di dire « sì » o
« no » al dono d'amore. Il cristianesimo considera
l'unione come comunione e l'unità come comunità.
-
Il nostro futuro è scritto nelle stelle o dobbiamo aiutare a
costruirlo?
La
Nuova Era che sta sorgendo sarà popolata da esseri perfetti e
androgini, che domineranno completamente le leggi cosmiche della
natura. In questo scenario, il cristianesimo dev'essere eliminato e
lasciare il posto a una religione globale e a un nuovo ordine
mondiale.
I
cristiani vivono costantemente in uno stato di allerta, pronti per
gli ultimi giorni in cui Cristo ritornerà. La loro Nuova Era iniziò
duemila anni fa con Cristo, che non è altro che « Gesù di
Nazaret, il Verbo di Dio fatto uomo per la salvezza di tutti ».
« La presenza e l'attività dello Spirito non toccano solo gli
individui, ma la società e la storia, i popoli, le culture, le
religioni ». Infatti « di tutti loro, è animatore lo
Spirito del Padre, che il Figlio dell'uomo dona liberamente ».84Noi
viviamo negli ultimi tempi.
Da
una parte, è evidente che molte pratiche del New Age non
sembrano sollevare in chi le segue questioni dottrinali; ma, allo
stesso tempo è innegabile che queste stesse pratiche comunicano,
anche se soltanto indirettamente, una mentalità che può influenzare
il pensiero ed ispirare una visione molto particolare della realtà.
Certamente il New Age crea una sua atmosfera e può essere
difficile distinguere fra ciò che è innocuo e ciò che dovrebbe
essere veramente messo in discussione. Conviene essere consapevoli
del fatto che la dottrina del Cristo diffusa nei circoli del New
Age, trae ispirazione dagli insegnamenti teosofici di Helena
Blavatsky, dall'antroposofia di Rudolf Steiner e dalla « Scuola
Arcana » di Alice Bailey. I loro seguaci contemporanei non
promuovono soltanto le idee di questi pensatori, ma collaborano con
quelli del New Age allo sviluppo di un'interpretazione
completamente nuova della realtà, una dottrina nota ad alcuni
osservatori come « verità del New Age ».85
L'unico
fondamento della Chiesa è Gesù Cristo, il suo Signore. Egli è al
centro di ogni atto cristiano e di ogni messaggio cristiano. Per
questo la Chiesa ritorna continuamente all'incontro con il suo
Signore. I Vangeli narrano di numerosi incontri con Lui: dai pastori
di Betlemme, ai due ladroni crocifissi con Lui, dai saggi anziani che
lo ascoltarono parlare nel Tempio, ai discepoli che si incamminavano
verso Emmaus con la tristezza nel cuore. Tuttavia, un episodio che
illustra eloquentemente quanto Egli ci offre è quello del suo
incontro con la Samaritana presso il pozzo di Giacobbe, narrato nel
quarto capitolo del Vangelo di Giovanni. È un episodio che è stato
descritto come « paradigma del nostro impegno con la
verità ».86 L'esperienza dell'incontro con lo
straniero che ci offre l'acqua della vita illustra in che modo i
cristiani possono e devono impegnarsi nel dialogo con chiunque non
conosca ancora Gesù.
Un
elemento di grande fascino della narrazione di Giovanni è che la
donna impiega del tempo perfino a capire che cosa intende Gesù per
acqua « di vita », o acqua « viva » (versetto
11). Ciononostante, la donna è affascinata, non solo dallo straniero
in sé, ma anche dal suo messaggio, e resta ad ascoltarlo. Dopo un
primo stupore nel capire che Gesù sa molto su di lei (« Hai
detto bene non ho marito; infatti hai avuto cinque mariti e quello
che hai ora non è tuo marito; inquesto hai detto il vero »,
versetti 17-18), è disposta a conoscere la verità su se stessa:
« Signore, vedo che tu sei un profeta » (versetto 19).
Comincia il dialogo sull'adorazione di Dio: « Voi adorate quel
che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la
salvezza viene dai Giudei » (versetto 22). Gesù tocca il suo
cuore e così la dispone ad ascoltare ciò che Egli dice di Se stesso
in quanto Messia. Le parole « Sono io, che ti parlo »
(versetto 26) la preparano ad aprire il cuore alla vera adorazione in
Spirito e all'auto-rivelazione di Gesù come l'Unto di Dio.
La
donna « intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla
gente » tutto su quell'uomo (versetto 28). L'effetto notevole
che l'incontro con lo straniero ha sulla donna rende gli altri
curiosi a tal punto che anche loro « uscirono allora dalla
città e andarono da lui » (versetto 30). Ben presto accettano
la verità sulla sua identità: « Non è più per la tua parola
che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che
questi è veramente il salvatore del mondo » (versetto 42).
Passano dal sentir parlare di Gesù al conoscerlo personalmente, poi
a comprendere il significato universale della sua identità. Tutto
ciò avviene perché la loro mente e il loro cuore sono ben
disposti.
Il
fatto che l'episodio si svolga presso un pozzo è significativo. Gesù
offre alla donna una « sorgente ... che zampilla per la vita
eterna » (versetto 14). Il modo gentile che ha Gesù nel
trattare la donna è un esempio di efficienza pastorale nell'aiutare
l'altro ad essere sincero senza difficoltà, nell'impegnativo
processo di auto- revisione (« Mi ha detto tutto quello che ho
fatto », versetto 39). Questo approccio potrebbe essere molto
fruttuoso verso le persone che possono essere state attirate
dall'Acquario (colui che porta l'acqua), ma che ricercano ancora la
verità in modo autentico. Bisognerebbe invitarle ad ascoltare Gesù
che non ci offre solo qualcosa che soddisfa la nostra sete
quotidiana, ma anche la profonda e nascosta sete spirituale dell'
« acqua viva ». È importante riconoscere la sincerità
delle persone che ricercano la verità. Non si tratta di inganno o di
auto-ingano. Come ben sa ogni buon educatore, è anche importante
essere pazienti. Una persona che incontra la verità si trova subito
rinvigorita da un senso completamente nuovo di liberazione riguardo
ai fallimenti e ai timori del passato, e « chi desidera
conoscere se stesso, come la donna presso il pozzo, trasmetterà agli
altri il desiderio di conoscere la verità che renderà liberi anche
loro ».87
L'invito
a incontrare Gesù Cristo, il portatore dell'acqua di vita, avrà un
impatto maggiore se proverrà da parte di qualcuno che è stato
profondamente colpito e in modo evidente dal suo incontro con Gesù,
perché non viene fatto solo da qualcuno che ha semplicemente sentito
parlare di Lui, ma da qualcuno che può star certo che « questi
è veramente il Salvatore del mondo » (versetto 42). Bisogna
permettere alle persone di reagire a loro modo, seguendo il proprio
ritmo e permettere a Dio di fare il resto.
Cristo
o Acquario? Il New Age è quasi sempre collegato ad
« alternative »: o una visione alternativa della realtà
o un modo alternativo (di tipo magico) di migliorare la situazione
attuale.88 Le alternative non offrono due possibilità, ma
solo la possibilità di scegliere una cosa piuttosto che un'altra. In
campo religioso, il New Age offre un'alternativa all'eredità
giudaico-cristiana. Si pensa che l'Età dell'Acquario sostituirà
quella dei Pesci, prevalentemente cristiana. I pensatori del New
Age ne sono estremamente consapevoli. Alcuni di loro sono
convinti che il prossimo mutamento sia inevitabile, mentre altri sono
impegnati attivamente affinché ciò avvenga. Chi si chiede se sia
possibile credere sia in Cristo sia nell'Acquario sappia che questa è
una situazione nella quale o si sta da una parte oppure dall'altra.
« Nessun servo può servire due padroni: o odierà l'uno e
amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà
l'altro » (Lc 16, 13). È sufficiente che i cristiani
pensino alla differenza fra i saggi venuti dall'Oriente e il Re Erode
per riconoscere gli effetti potenti di una scelta a favore o contro
Cristo. Non va mai dimenticato che molti dei movimenti che hanno
nutrito il New Age sono esplicitamente anti-cristiani. Il loro
atteggiamento nei confronti del cristianesimo non è neutro, è
neutralizzante. Nonostante quanto spesso viene detto sull'apertura a
tutte le concezioni religiose, il cristianesimo tradizionale non
viene considerato un'alternativa accettabile. Infatti, a volte si
dice chiaramente che « non c'è posto dove si possa tollerare
il vero cristianesimo » e si giustificano anche comportamenti
anti-cristiani.89 Inizialmente questa opposizione si
limitava agli ambienti rarefatti di quanti andavano oltre un
attaccamento superficiale al New Age, ma di recente ha
cominciato a permeare tutti i livelli della cultura « alternativa »
che esercita un fascino straordinario, soprattutto nelle sofisticate
società occidentali.
Fusione
o confusione? Le tradizioni del New Age sfumano
consciamente e deliberatamente le differenze reali fra Creatore e
creato, umanità e natura, religione e psicologia, realtà soggettiva
e realtà oggettiva. L'intenzione ideale è sempre quella di superare
lo scandalo della divisione, ma nella teoria New Age si tratta
della fusione sistematica di elementi che in generale la
cultura occidentale ha nettamente distinti. Non è forse corretto
definirli « confusione »? Non è un gioco
di parole affermare che il New Age prospera nella confusione.
La tradizione cristiana ha sempre valutato il ruolo della ragione nel
giustificare la fede e nel comprendere Dio, il mondo e la persona
umana.90 Il New Age ha colto lo stato d'animo di
quanti rifiutavano una ragione fredda, calcolatrice, disumana.
Sebbene questa sia un'intuizione positiva che ci ricorda la necessità
di equilibrio fra tutte le nostre facoltà, non giustifica però
l'accantonamento di una facoltà essenziale per una vita pienamente
umana. La razionalità ha il vantaggio dell'universalità: essa è
liberamente accessibile a chiunque, al contrario della natura
misteriosa e affascinante della religione « mistica »,
gnostica o esoterica. Qualunque cosa alimenti la confusione
concettuale o la segretezza va valutata attentamente. Invece di
svelarla, nasconde la natura definitiva della realtà. Corrisponde
alla perdita post-moderna di fiducia nelle certezze assolute del
passato, che spesso porta a rifugiarsi nell'irrazionalità. La sfida
consiste nel dimostrare che una sana collaborazione fra fede e
ragione migliora la vita umana e incoraggia il rispetto per la
creazione.
Crearsi
la propria realtà. La diffusa convinzione del New Age che
ognuno crei la propria realtà è affascinante, ma illusoria. È
cristallizzata nella teoria junghiana per cui l'essere umano è una
porta tra il mondo esteriore e quello interiore, di dimensioni
infinite, dove ogni persona è Abraxas che crea il proprio mondo o lo
distrugge. La stella che brilla in questo infinito mondo interiore è
il Dio e la mèta dell'uomo. La conseguenza più grave e problematica
dell'accettazione dell'idea che le persone creino la propria realtà
è la questione della sofferenza e della morte: persone con gravi
impedimenti o malattie incurabili si sentono prese in giro ed
umiliate quando viene detto loro che sono state la causa della
propria sfortuna e che la loro impossibilità di cambiare le cose è
dovuta a una loro debolezza nell'affrontare la vita. Questo è
tutt'altro che una questione accademica e ha implicazioni profonde
sull'approccio pastorale della Chiesa alle difficili questioni
esistenziali di tutti. I nostri limiti sono parte della vita e parte
del nostro essere creature. La morte e la privazione lanciano una
sfida e offrono un'opportunità, perché la tentazione di rifugiarsi
in una rielaborazione occidentalizzata della nozione di
reincarnazione è la prova inconfutabile della paura di morire e del
desiderio di vivere per sempre. Sfruttiamo al massimo le opportunità
che ci vengono offerte per ricordare quanto promesso da Dio nella
resurrezione di Gesù Cristo? Quanto è autentica la fede nella
resurrezione del corpo che i cristiani proclamano ogni domenica nel
Credo? L'idea del New Age secondo la quale, in un certo senso,
siamo anche Dei è una questione che merita di essere approfondita.
Tutto dipende certamente dalla propria definizione di realtà. A
tutti i livelli dell'educazione, della formazione e della
predicazione cattoliche è necessario rafforzare un sano approccio
all'epistemologia e alla psicologia. È importante cercare
costantemente il modo più efficace per parlare di trascendenza. La
difficoltà fondamentale di tutto il pensiero New Age è che
questa trascendenza è strettamente un'auto-trascendenza da
raggiungere attraverso un universo chiuso.
Risorse
pastorali. Nel Capitolo 8 saranno indicati i principali documenti
della Chiesa cattolica, nei quali si può trovare una valutazione
delle idee del New Age. In primo luogo c'è il discorso di
Papa Giovanni Paolo II citato nella prefazione. Il Papa riconosce in
questa tendenza culturale alcuni aspetti positivi come ad esempio
« la ricerca di un nuovo senso della vita, di una nuova
sensibilità ecologica e il desiderio di andare oltre una religiosità
fredda e razionalistica ». D'altra parte, richiama l'attenzione
dei fedeli su alcuni elementi ambigui che sono incompatibili con la
fede cristiana: questi movimenti « prestano poca attenzione
alla rivelazione....Essi tendono a relativizzare la dottrina
religiosa a favore di una vaga visione del mondo.... Spesso
propongono un concetto panteistico di Dio.....Essi sostituiscono la
responsabilità personale delle proprie azioni di fronte a Dio con un
senso del dovere verso il cosmo e in tal modo ribaltano il vero
concetto di peccato e il bisogno di redenzione attraverso Cristo ».91
Innanzitutto,
bisogna ricordare ancora una volta che nella vasta rete del New
Age non tutte le persone o le pratiche fanno proprie allo stesso
modo le teorie del movimento. Parimenti, l'etichetta di New Age
viene spesso mal utilizzata o applicata a fenomeni che andrebbero
classificati in modo diverso. Il termine New Age è perfino
stato usato per demonizzare persone e pratiche. È essenziale
individuare quali fenomeni collegati, anche liberamente, a questo
movimento, riflettono una visione cristiana di Dio, della persona
umana e del mondo oppure vi si oppongono. Il semplice ricorso al
termine New Age di per sé significa poco, se non addirittura
niente. Ciò che conta è il rapporto dell'individuo, del gruppo,
della pratica o del prodotto con i principi centrali del
cristianesimo.
-
La Chiesa cattolica possiede delle reti efficienti che però
andrebbero utilizzate meglio. Per esempio, esistono numerosi centri
pastorali, culturali e di spiritualità. Idealmente, questi
potrebbero essere utilizzati per rispondere alla confusione sulla
religiosità New Age in molti modi creativi come fornire forum
di discussione e di studio. Dobbiamo tuttavia ammettere che vi sono
anche molti casi in cui alcuni centri cattolici di spiritualità sono
attivamente coinvolti nel diffondere la religiosità New Age nella
Chiesa. Questo deve essere certamente corretto, non solo per fermare
la confusione e l'errore, ma anche perché essi siano efficaci nel
promuovere la vera spiritualità cristiana. I centri culturali
cattolici, in particolare, non sono soltanto spazi accademici, ma
ambiti per un onesto dialogo.92 Alcune eccellenti
istituzioni specializzate si occupano di tutte queste questioni. Sono
risorse preziose che dovrebbero essere generosamente condivise con le
zone che hanno meno disponibilità.
-
Un buon numero di gruppi del New Age colgono qualsiasi
opportunità per spiegare la loro filosofia e le loro attività agli
altri. Gli incontri con questi gruppi devono essere affrontati con
attenzione, e dovrebbero sempre coinvolgere persone che siano capaci
di spiegare sia la fede che la spiritualità cattolica, e di
riflettere criticamente sul pensiero e la pratica New Age. È
estremamente importante controllare le credenziali delle
persone, dei gruppi e delle istituzioni che proclamano di offrire una
guida al New Age ed informazioni su di esso. In alcuni casi
quella che comincia come un'indagine imparziale finisce per essere
una promozione attiva delle « religioni alternative » o
una loro difesa. Alcune istituzioni internazionali sono attivamente
impegnate in campagne di promozione del rispetto per la « diversità
religiosa » e rivendicano lo status di religione per alcune
organizzazioni discutibili. Ciò è in sintonia con l'idea del New
Age del passaggio a una nuova era in cui il carattere limitato
delle religioni particolari lascia il posto all'universalità di una
nuova religione o spiritualità. Invece, un dialogo autentico
rispetterà sempre la diversità fin dall'inizio e non cercherà mai
di sfumare le distinzioni fondendo insieme tutte le tradizioni
religiose.
-
Alcuni gruppi New Age locali definiscono i propri incontri
« gruppi di preghiera ». Chi viene invitato a far parte
di questi gruppi deve ricercare i segni dell'autentica
spiritualità cristiana e badare che non si svolga alcuna
cerimonia di iniziazione. Questi gruppi traggono vantaggio dalla
mancanza di preparazione teologica o spirituale delle persone per
attirarle gradualmente in ciò che potrebbe essere una forma di falso
culto. Si deve insegnare ai cristiani quali siano il vero oggetto e
contenuto della preghiera - nello Spirito Santo, mediante Gesù
Cristo, al Padre - per poter esattamente giudicare l'intenzione del
« gruppo di preghiera ». La preghiera cristiana e il Dio
di Gesù Cristo saranno facilmente riconoscibili.93 Molti
sono convinti che non vi sia alcun pericolo nel « prendere
qualcosa in prestito » dalla saggezza orientale, ma l'esempio
della Meditazione Trascendentale (MT) dovrebbe spingere i cristiani
ad essere cauti circa la prospettiva di impegnarsi non conoscendo
un'altra religione (in questo caso, l'induismo), nonostante quanto
sostengano i promotori della MT sulla neutralità religiosa. Il
problema non sta nell'imparare come si medita, ma nell'oggetto o
contenuto dell'esercizio, che chiaramente determina se ci si
riferisce al Dio rivelato da Gesù Cristo, a qualche altra
rivelazione o semplicemente alle profondità nascoste del sé.
-
Devono ricevere un giusto riconoscimento anche i gruppi cristiani che
promuovono l'attenzione per la Terra in quanto creazione di Dio.
La questione del rispetto per il creato può essere affrontata in
maniera creativa nelle scuole cattoliche. Tuttavia molto di quanto
proposto dagli elementi più radicali del movimento ecologico non si
concilia facilmente con la fede cattolica. In generale, la
sollecitudine per l'ambiente è un segno opportuno di rinnovata
attenzione per ciò che Dio ci ha offerto, forse un segno necessario
della gestione cristiana del creato, ma « l'ecologia profonda »
è spesso basata su principi panteistici e a volte gnostici.94
-
L'inizio del terzo millennio offre un vero kairos
per l'evangelizzazione. La mente e
il cuore delle persone sono già straordinariamente aperti a
informazioni affidabili sull'interpreta-zione cristiana del tempo e
della storia della salvezza. Non dovrebbe essere prioritario
sottolineare quanto manca negli altri approcci. Piuttosto, bisogna
rivedere costantemente le fonti della nostra fede per poter
offrire una presentazione buona e profonda del messaggio cristiano.
Possiamo essere orgogliosi di quanto ci è stato affidato e dobbiamo
resistere alle pressioni della cultura dominante a nascondere
sottoterra i talenti (Cf. Mt
25, 24-40). Uno dei più utili strumenti a disposizione è il
Catechismo
della Chiesa Cattolica. C'è
anche un'immensa eredità di vie di santità nella vita di uomini e
di donne cristiani del passato e del presente. Dove il ricco
simbolismo cristiano e le sue tradizioni artistiche, estetiche e
musicali sono ancora sconosciuti o sono stati dimenticati, c'è molto
da fare per i cristiani e per chiunque ricerchi l'esperienza o una
maggiore consapevolezza della presenza di Dio.
Il
dialogo fra cristiani e persone attratte dal New Age sarà più
fecondo se terrà conto del fascino di quanto tocca le emozioni e del
linguaggio simbolico. Se dobbiamo conoscere, amare e servire Gesù
Cristo, è di enorme importanza cominciare da una buona conoscenza
delle Scritture, ma il modo più sicuro per dare un senso a tutto il
messaggio cristiano è soprattutto incontrare il Signore Gesù nella
preghiera e nei Sacramenti, che sono i momenti in cui la nostra vita
ordinaria viene santificata.
-
Forse, la misura più semplice, ovvia ed urgente da prendere, quella
che potrebbe anche risultare la più efficace, consiste nel trarre
il meglio dalle ricchezze del patrimonio spirituale cristiano. I
grandi ordini religiosi possiedono forti tradizioni di meditazione e
di spiritualità che potrebbero essere messe a disposizione mediante
corsi da seguire o periodi da trascorrere nelle loro case. In parte
questo è già stato fatto, ma occorre fare di più. Aiutare le
persone nella loro ricerca spirituale offrendo loro tecniche
collaudate ed esperienze di preghiera autentica potrebbe avviare un
dialogo che rivelerebbe le ricchezze della tradizione cristiana e
forse chiarirebbe molto del New Age.
Ricorrendo
a un'immagine suggestiva e utile uno degli esponenti del movimento
del New Age ha
paragonato le religioni tradizionali alle cattedrali e il New
Age a una fiera mondiale. Il
Movimento del New Age è
visto come un invito per i cristiani a portare il messaggio delle
cattedrali alla fiera che ora copre il mondo intero. Questa immagine
lancia ai cristiani una sfida positiva perché è sempre il momento
di portare il messaggio delle cattedrali alla gente della fiera. I
cristiani non hanno bisogno, e davvero, non devono aspettare un
invito a portare il messaggio della Buona Novella di Gesù Cristo a
coloro che cercano risposte alle loro domande, un cibo che li
soddisfi, un'acqua viva. Seguendo l'immagine proposta, i cristiani
devono uscire dalla cattedrale, nutriti dalla parola e dal
sacramento, e portare il Vangelo in ogni aspetto della vita di tutti
i giorni. « Andate la messe è molta! ». Nella Lettera
Apostolica Novo
Millennio Ineunte, il Santo
Padre sottolinea il grande interesse per la spiritualità che si
trova nel mondo secolarizzato di oggi e come altre religioni stiano
rispondendo a questa domanda in maniera allettante: « Noi che
abbiamo la grazia di credere in Cristo, Rivelatore del Padre e
Salvatore del mondo, abbiamo il dovere di mostrare a quali profondità
possa portare il rapporto con lui » (33). A coloro che si
aggirano per acquistare nella fiera mondiale delle proposte
religiose, il fascino del cristianesimo si farà sentire prima di
tutto nella testimonianza dei membri della Chiesa, nella loro
fiducia, calma, pazienza e affetto, e nel loro concreto amore per il
prossimo, tutti frutti della loro fede nutriti dall'autentica
preghiera personale.
Formulazione
del New Age di William BLOOM, in Heelas, p. 225 e seg.:
-Tutta
la vita, tutta l'esistenza, è manifestazione dello Spirito,
l'Inconoscibile, di quella suprema coscienza chiamata con tanti
diversi nomi in molte e differenti culture.
-Lo
scopo e la dinamica di tutta l'esistenza è di manifestare appieno
Amore, Saggezza, Illuminazione.
-Tutte
le religioni sono espressione della stessa realtà interiore.
-Tutta
la vita, così come la percepiamo con i cinque sensi umani o con gli
strumenti scientifici, è soltanto il velo esterno della realtà
causale, interiore e invisibile.
-Parimenti,
gli esseri umani sono creature duplici con: 1) una personalità
temporanea esteriore e 2) un essere interiore pluridimensionale
(anima o sé superiore).
-La
personalità esteriore è limitata e tende all'amore.
-Lo
scopo dell'incarnazione dell'essere interiore è di condurre le
vibrazioni della personalità esteriore ad una risonanza d'amore.
-Tutte
le anime incarnate sono libere di scegliere il proprio cammino
spirituale.
-I
nostri maestri spirituali sono coloro la cui anima è libera dal
bisogno di incarnarsi ed esprimono amore incondizionato, saggezza e
illuminazione. Alcuni di questi grandi esseri sono ben noti e hanno
ispirato le religioni del mondo. Altri invece non sono conosciuti e
operano in maniera invisibile.
-Tutta
la vita, nelle sue differenti forme e nei suoi diversi stati, è
energia interdipendente e ciò include i nostri atti, sentimenti e
pensieri. Collaboriamo con lo Spirito e con queste energie alla
creazione della nostra realtà.
-Sebbene
sostenuti dalla dinamica dell'amore cosmico, siamo tutti responsabili
della nostra condizione, del nostro ambiente e di tutta la vita.
-Durante
questo periodo di tempo, l'evoluzione del pianeta e dell'umanità è
arrivata a un punto in cui viviamo un mutamento spirituale
fondamentale nella nostra coscienza individuale e collettiva. Per
questo motivo parliamo di New Age. Questa nuova coscienza è
il risultato dell'incarnazione sempre più positiva di quelle che
alcuni definiscono energie d'amore cosmico. Questa nuova coscienza si
manifesta con una comprensione istintiva della sacralità di tutta
l'esistenza e, in particolare, della sua interdipendenza.
-Questa
nuova coscienza e questa nuova comprensione dell'interdipendenza
dinamica di tutta la vita indicano lo sviluppo di una cultura
planetaria completamente nuova.
HEELAS
cita (p. 226) la « formulazione complementare » di Jeremy
TARCHER
1.
Il mondo, inclusa la razza umana, è espressione di una natura divina
superiore e più completa.
2.
Nascosto in ogni essere umano vi è un Sé Superiore divino che è la
manifestazione della natura divina superiore e più completa.
3.
Questa natura superiore può essere risvegliata e può divenire il
centro della vita quotidiana dell'individuo.
4.
Questo risveglio è la ragione dell'esistenza di ogni vita
individuale.
David
SPANGLER è citato in « Actualité des religions » nº 8,
settembre 1999, p. 43, sulle caratteristiche della visione del New
Age, che è:
-Olistica
(globalizzante, perché esiste una sola realtà-energia).
-Ecologica
(La Terra, Gaia, è la nostra madre; ognuno di noi è un neurone del
sistema nervoso centrale della Terra).
-Androgina
(l'arcobaleno e lo Yin/Yang sono entrambi simboli del New Age e
riguardano la complementarità dei contrari, in particolare maschile
e femminile).
-Mistica
(riscontra il sacro in tutte le cose, anche quelle più ordinarie).
-Planetaria
(le persone devono essere sia radicate nella propria cultura sia
aperte all'universale, capaci di promuovere l'amore, la compassione,
la pace e persino lo stabilimento di un governo mondiale).
Androginia:
non è ermafroditismo, ossia la contemporanea presenza delle
caratteristiche fisiche di entrambi i sessi, ma la consapevolezza
della presenza in ogni individuo di elementi maschili e femminili. È
uno stato equilibrato di armonia interiore fra animus e
anima. Nel New Age questo stato è il prodotto di una
nuova consapevolezza di questo doppio modo di essere e di esistere,
caratteristico di ogni uomo e di ogni donna. Più si diffonderà, più
contribuirà alla trasformazione dei rapporti interpersonali.
Antroposofia:
dottrina teosofica diffusa in origine dal croato Rudolf Steiner
(1861-1925), che abbandonò la Società Teosofica dopo averne diretto
il ramo tedesco dal 1902 al 1913. È una dottrina esoterica che
intende iniziare le persone a una « conoscenza oggettiva »
nella sfera spirituale-divina. Steiner credeva che ciò lo avrebbe
aiutato a esplorare le leggi dell'evoluzione del cosmo e
dell'umanità. Ogni essere fisico possiede un essere spirituale
corrispondente. E la vita terrena è influenzata da energie astrali e
da essenze spirituali. Si afferma che la Akasha Chronicle (Cronaca
di Akasha) sia una « memoria cosmica » accessibile agli
iniziati.95
Channeling:
i medium psichici sostengono di agire come canali di informazioni
provenienti da altri esseri, generalmente entità disincarnate che
vivono a un livello superiore. Ciò collega esseri diversi quali
maestri ascesi, angeli, divinità, entità collettive, spiriti della
natura e il Sé Superiore.
Coscienza
planetaria: la visione del mondo sviluppatasi negli anni'80 promuove
la fedeltà alla comunità umana piuttosto che alle nazioni, alle
tribù o a gruppi sociali istituzionali. Si può considerare l'erede
dei movimenti del primi anni del XX secolo che promuovevano un
governo mondiale. La coscienza dell'unità dell'umanità ben si
adatta all'ipotesi Gaia.
Cristalli:
si pensa che vibrino a determinate frequenze. Quindi sono utili alla
trasformazione di sé. Vengono utilizzati in varie terapie e nella
meditazione, nella visualizzazione, nei « viaggi astrali »
oppure come amuleti. Guardandoli dal di fuori, non hanno un potere
intrinseco, ma sono semplicemente belli.
Cristo:
per il New Age la figura storica di Gesù altro non è che
l'incarnazione di un'idea o di un'energia o ancora di un insieme di
vibrazioni. Per Alice Bailey, è necessario un grande giorno di
supplica, in cui tutti i credenti creino una concentrazione tale di
energia spirituale da dar luogo a una nuova reincarnazione, che
riveli in che modo ci si può salvare... Per molte persone, Gesù non
è altro che un maestro spirituale che, come Buddha, Mosè e
Maometto, è stato pervaso dal Cristo cosmico. Il Cristo cosmico è
anche noto come energia cristica alla base di ogni essere e di tutto
l'essere. Gli individui devono essere iniziati gradualmente alla
consapevolezza di questa caratteristica cristica che tutti
possiedono. Cristo, per il New Age, rappresenta lo stato più
elevato di perfezione del sé.96
Enneagramma:
(dal greco ennéa = nove + gramma = segno) il nome si
riferisce a un diagramma composto da un cerchio con nove punti sulla
sua circonferenza, collegati all'interno del cerchio da un triangolo
e da una figura a sei angoli. In origine fu utilizzato a scopo
divinatorio, ma è divenuto famoso come simbolo di un sistema di
classificazione delle personalità che consta di nove tipi standard
di carattere. È diventato celebre dopo la pubblicazione del libro di
Helen Palmer The Enneagram.97 L'autrice riconosce
di essere debitrice del pensatore esoterico russo G.I Gurdjieff,
dello psicologo cileno Claudio Naranjo e dell'autore Oscar Ichazo,
fondatore di Arica. L'origine dell'Enneagramma resta avvolta
nel mistero, ma alcuni sostengono che derivi dal misticismo Sufi.
Ermetismo:
insieme di pratiche religiose e speculazioni filosofiche legate agli
scritti del Corpus Hermeticum e ai testi alessandrini
attribuiti al mitico Ermete Trismegisto. Quando si diffusero
per la prima volta durante il Rinascimento, si pensò che potessero
rivelare le dottrine precristiane, ma studi successivi ne fissarono
l'origine al primo secolo dell'era cristiana.98
L'ermetismo alessandrino è la fonte maggiore dell'esoterismo
moderno, con il quale ha in comune l'eclettismo, il rifiuto del
dualismo ontologico, l'affermazione del carattere positivo e
simbolico dell'universo, l'idea della caduta e della successiva
ripresa dell'umanità. La speculazione ermetica ha rafforzato il
credo in un'antica tradizione fondamentale o philosophia perennis
comune a tutte le tradizioni religiose. Le forme alte e
cerimoniali del magico si svilupparono proprio a partire
dall'ermetismo rinascimentale.
Esoterismo:
(dal greco esotéros = interiore), si riferisce in genere a un
antico e nascosto corpo di conoscenza accessibile solo a gruppi di
iniziati, che si definiscono custodi delle verità nascoste alla
maggior parte dell'umanità. Il processo di iniziazione porta gli
individui da una conoscenza della realtà meramente esteriore e
superficiale a una verità interiore e, contemporaneamente, risveglia
la loro coscienza a un livello più profondo. Le persone sono
invitate a intraprendere questo « viaggio interiore » per
scoprire la « scintilla divina » dentro di sé. La
salvezza, in questo contesto, coincide con una scoperta del sé.
Espansione
della coscienza: se il cosmo è la catena ininterrotta dell'essere,
tutti i livelli di esistenza, minerale, vegetale, animale, umano,
cosmico e divino, sono interdipendenti. Gli esseri umani divengono
consapevoli del loro posto in questa visione olistica di
realtà globale espandendo la propria coscienza ben al di là dei
suoi limiti normali. Il New Age offre una grandissima varietà
di tecniche per aiutare le persone a raggiungere un livello superiore
di percezione della realtà, un modo per superare la separazione fra
soggetti e oggetti nel processo conoscitivo, sfociando in una fusione
totale di ciò che la consapevolezza normale e inferiore considera
realtà separate e distinte.
Età
dell'Acquario: ogni età astrologica di circa 2.146 anni prende il
nome da uno dei segni dello zodiaco, ma i « grandi giorni »
procedono a ritroso, così l'attuale Età dei Pesci sta per finire e
sta per subentrare l'Età dell'Acquario. Ogni età ha le proprie
energie cosmiche. L'energia dei Pesci ha creato un'era di guerre e
conflitti, ma quella dell'Acquario sarà un'era di armonia, pace e
unità. Da questo punto di vista, il New Age accetta
l'inevitabilità storica. Secondo alcuni l'Età dell'Ariete è stata
l'era della religione ebraica, l'Età dei Pesci è quella del
cristianesimo e l'Età dell'Acquario sarà quella di una religione
universale.
Evoluzione:
nel New Age c'è molto di più dell'evoluzione degli esseri
viventi a forme superiori di vita. Il modello fisico è proiettato
nell'ambito psichico cosicché una forza immanente negli esseri umani
li spingerà a forme di vita spirituale superiore. Gli esseri umani
non hanno il pieno controllo di questa forza, ma le loro buone o
cattive azioni possono accelerare o ritardare il loro progresso.
Tutta la creazione, inclusa l'umanità, si muove inesorabilmente
verso la fusione con il divino. La reincarnazione occupa ovviamente
un posto molto importante in questa visione di progressiva evoluzione
spirituale che comincia con la nascita e continua dopo la morte.99
Feng-shui:
è una forma di geomanzia, e precisamente un metodo cinese occulto di
decifrazione della presenza nascosta di correnti positive o negative
negli edifici e in altri luoghi sulla base della conoscenza delle
forze terrestri e atmosferiche. « Proprio come il corpo umano o
il cosmo, i vari siti sono attraversati da influssi il cui corretto
bilanciamento è la fonte della salute e della vita ».100
Gnosi:
in generale è una forma di conoscenza non intellettuale, ma
visionaria o mistica, pensata per essere rivelata e capace di unire
l'essere
umano al mistero divino. Nei primi secoli del cristianesimo, i Padri
della Chiesa combatterono lo gnosticismo in quanto si opponeva alla
fede. Alcuni scorgono la rinascita delle idee gnostiche in grande
parte del pensiero del New Age e alcuni autori ad esso legati
citano lo gnosticismo primitivo. Tuttavia, la grande enfasi posta dal
New Age sul monismo e anche sul panteismo o panenteismo
incoraggia l'uso del termine neo-gnosticismo per distinguere
la gnosi del New Age dall'antico gnosticismo.
Grande
Fratellanza Bianca: Madame Blavatsky sosteneva di essere in contatto
con i mahatma o maestri, esseri elevati che insieme
costituiscono la Grande Fratellanza Bianca. Li considerò guide
dell'evoluzione della razza umana e dell'opera della Società
Teosofica.
Iniziazione:
nell'etnologia religiosa è il viaggio cognitivo e/o esperienziale
durante il quale l'individuo è ammesso, o da solo o come membro di
un gruppo, per mezzo di particolari rituali, a far parte di una
comunità religiosa, di una società segreta (ad esempio la
Massoneria) o di un'associazione di tipo misterico (magica,
esoterica-occulta, teosofica, ecc.).
Karma:
(dalla radice sanscrita Kri = azione, fatto), nozione chiave
dell'Induismo, del Giainismo e del Buddismo, ma dal significato
mutevole. Nell'antico periodo vedico indicava l'azione rituale, in
particolare il sacrificio, per mezzo del quale una persona accedeva
alla felicità o alla beatitudine dell'aldilà. Quando il Giainismo e
il Buddismo fecero la loro apparizione (circa sei secoli prima di
Cristo) il Karma perse il suo significato salvifico: la via
della liberazione era la conoscenza dell'Atman o « sé ».
Nella dottrina del samsara, il Karma divenne il ciclo
incessante della nascita e della morte umane (Induismo) o della
rinascita (Buddismo).101 Nel New Age, la « legge
del Karma » viene spesso considerata come l'equivalente morale
dell'evoluzione cosmica. Il Karma non ha dunque più nulla a che fare
con il male o la sofferenza, che sono illusioni da sperimentare come
parte di un « gioco cosmico », ma è la legge universale
di causa ed effetto e fa parte della tendenza dell'universo
interdipendente a muoversi verso un equilibrio morale.102
Misticismo:
Il misticismo del New Age si rivolge al sé piuttosto che
entrare in comunione con Dio che è « totalmente altro ».
È fusione con l'universo, un annullamento definitivo dell'individuo
nell'unità del tutto. L'esperienza del Sé è l'esperienza del
divino, così si guarda dentro se stessi alla scoperta di saggezza,
creatività e potere autentici.
Monismo:
dottrina metafisica secondo la quale le differenze fra gli esseri
sono illusorie. Esiste un unico essere universale di cui fa parte
ogni cosa e ogni persona. Dato che il monismo del New Age
include l'idea che la realtà sia fondamentalmente spirituale, si
tratta di una forma contemporanea di panteismo (a volte anche un
esplicito rifiuto del materialismo, in particolare del Marxismo). La
sua pretesa di risolvere tutto il dualismo non lascia spazio a un Dio
trascendente e quindi ogni cosa è Dio. Un problema ulteriore
per il cristianesimo sorge quando si solleva la questione
dell'origine del male. C.G. Jung vide il male come « zona
d'ombra » di Dio, che, invece, per il teismo classico è solo
bontà.
Movimento
del Potenziale Umano: dalla sua nascita (Esalen, California, anni
'60) questo movimento ha sviluppato una rete di gruppi promotori
della liberazione di un'innata capacità creativa umana mediante
l'auto-realizzazione. Per banalissimi motivi economici un numero
sempre più alto di società utilizza nei programmi di formazione di
gestione aziendale varie tecniche di trasformazione personale.
Tecnologie Transpersonali, il Movimento per la Consapevolezza
Spirituale Interiore, lo Sviluppo Organizzativo e la Trasformazione
Organizzativa sono tutti presentati come non religiosi, ma in realtà
i dipendenti delle società possono ritrovarsi sottomessi a una
« spiritualità » aliena, in una situazione che solleva
problemi relativi alla libertà personale. Sono chiari i legami fra
spiritualità orientale e psicoterapia, mentre la psicologia
junghiana e il Movimento del Potenziale Umano hanno esercitato una
notevole influenza sullo sciamanesimo e su forme « ricostruite »
di paganesimo come il Druidismo e la Wicca. In generale, la
« crescita personale » si può intendere come la forma
assunta dalla « salvezza religiosa » nel movimento del
New Age: la liberazione dalla sofferenza e dalla debolezza umane
sarà possibile grazie allo sviluppo del potenziale umano, frutto di
un contatto sempre maggiore con la nostra divinità interiore.103
Musica
New Age: è un'industria molto florida. Questa musica viene
molto spesso confezionata come strumento per raggiungere l'armonia
con se stessi o con il mondo, e una parte di essa è « celtica »
o druidica. Alcuni compositori del New Age sostengono che la
loro musica edifichi ponti fra il conscio e l'inconscio, ma
probabilmente ciò accade quando, oltre alle melodie, vi è la
ripetizione ritmica e meditativa di frasi chiave. Al pari di altri
elementi del fenomeno del New Age, parte di questa musica ha
lo scopo di inserire ancor di più le persone nel Movimento, ma per
lo più è solo una questione commerciale o artistica.
Neopaganesimo:
titolo spesso rifiutato da coloro a cui viene attribuito, si
riferisce a una corrente che scorre parallela al New Age e che
con esso interagisce. Sulla grande onda della reazione alle religioni
tradizionali, in particolare all'eredità giudaico-cristiana
dell'Occidente, molti hanno rivisitato antiche religioni indigene,
tradizionali e pagane. Qualunque cosa preceda nel tempo il
cristianesimo è giudicata più autenticamente vicina allo spirito
del Paese o della nazione, una forma incontaminata di religione
naturale in contatto con le forze della natura, spesso matriarcale,
magica o sciamanica. L'umanità sarà più sana se tornerà al ciclo
naturale delle feste (agresti) e a una generale affermazione della
vita. Alcune religioni « neopagane » sono recenti
ricostruzioni il cui rapporto autentico con le forme originali è
discutibile, soprattutto quando sono dominate da elementi ideologici
moderni come l'ecologia, il femminismo o, in alcuni casi, miti di
purezza razziale.104
New
Thought: movimento religioso fondato nel XIX secolo negli Stati Uniti
d'America. Ebbe origine dall'idealismo di cui fu una forma molto
diffusa. Dio è totalmente buono e il male è soltanto un'illusione.
La realtà fondamentale è la mente. Poiché ognuno causa con
la propria mente gli eventi nella propria vita, occorre che si assuma
la responsabilità definitiva di ogni aspetto della propria
condizione.
Occultismo:
la conoscenza occulta (nascosta) e le forze nascoste della mente e
della natura, che sono alla base dei credi e delle pratiche legate a
una presunta « filosofia perenne » segreta derivata dalla
magia e dall'alchimia greche antiche, da una parte, e dal misticismo
ebraico dall'altro. Questi elementi sono tenuti nascosti da un codice
segreto imposto agli iniziati riuniti in gruppi o società a guardia
di questa conoscenza e di queste tecniche. Nel XIX secolo, lo
Spiritismo e la Società Teosofica introdussero forme nuove di
occultismo che a loro volta hanno influenzato varie correnti del
New Age.
Olismo:
concetto chiave nel « nuovo paradigma », che sostiene di
offrire una cornice teorica che racchiude l'intera visione del mondo
dell'uomo moderno. In contrasto con l'esperienza di una sempre
maggiore frammentazione nella scienza e nella vita quotidiana,
l'« integrità » (wholeness) è presentata come
concetto metodologico e ontologico centrale. L'umanità è presente
nell'universo come parte di un singolo organismo vivente, una rete
armoniosa di rapporti dinamici. La distinzione classica fra soggetto
e oggetto per la quale Cartesio e Newton vengono criticati, è
sfidata da vari scienziati che offrono un ponte fra la scienza e la
religione. L'umanità fa parte di una rete universale (ecosistema,
famiglia) di natura e mondo, e deve cercare di essere in armonia con
ogni elemento di questa autorità quasi trascendente. Quando si
comprende qual è il proprio ruolo nella natura, nel cosmo che è
anche divino, allora si comprende che « integrità » e
« santità » sono un'unica cosa. L'articolazione più
chiara del concetto di olismo è l'ipotesi « Gaia ».105
Panteismo:
(dal greco pan = tutto e theos = Dio) il credo nel
fatto che tutto sia Dio o, a volte, che tutto sia in Dio e che
Dio sia in tutto (panenteismo). Ogni elemento dell'universo è divino
e la divinità è ugualmente presente in tutte le cose. Questa
visione non lascia spazio a Dio quale essere distinto così come lo
intende il teismo classico.
Parapsicologia:
si occupa di cose quali percezione extrasensoriale, telepatia,
telecinesi, guarigione psichica e comunicazione con gli spiriti per
mezzo di medium o del channeling. Nonostante le feroci critiche degli
scienziati, la parapsicologia si è rafforzata sempre più e si
adatta molto bene all'idea, diffusa in alcuni ambienti del New
Age, che gli esseri umani abbiano straordinarie abilità
psichiche, ma spesso non sviluppate.
Pensiero
positivo: convinzione che gli individui abbiano la facoltà di
cambiare fisicamente la realtà o le circostanze esterne modificando
il proprio atteggiamento mentale, pensando in termini positivi e
costruttivi. A volte, si tratta di divenire consapevoli di credenze
mantenute a livello inconscio che determinano la nostra situazione di
vita. I pensatori positivi si aspettano dal loro atteggiamento buona
salute e pienezza, spesso prosperità e perfino l'immortalità.
Psicologia
del Profondo: scuola di psicologia fondata da C.G. Jung, già allievo
di Freud.
Jung
riconobbe che la religione e le questioni spirituali erano importanti
per la salute e l'integrità della persona. L'interpretazione dei
sogni e l'analisi degli archetipi sono stati gli elementi chiave del
suo metodo. Gli archetipi sono forme appartenenti alla struttura
ereditata della psiche umana. Essi appaiono in motivi ricorrenti o
immagini nei sogni, nelle fantasie, nel mito e nelle favole.
Rebirthing:
nei primi anni '70, Leonard Orr descrisse il « rebirthing »
come processo mediante il quale una persona può identificare e
isolare aree della sua coscienza irrisolte e fonte di problemi
attuali.
Reincarnazione:
nel New Age è legata al concetto di evoluzione ascendente
fino a diventare divini. Al contrario delle religioni indiane o di
quelle da esse derivate, il New Age vede la reincarnazione
come progressione dell'anima individuale verso uno stato più
perfetto. Ciò che si reincarna è immateriale o spirituale, più
precisamente è la coscienza, quella scintilla di energia presente
nell'individuo che partecipa all'energia cosmica o « cristica ».
La morte non è altro che un passaggio dell'anima da un corpo a un
altro.
Rosa
Croce: Sono gruppi occulti occidentali che si occupano di alchimia,
astrologia, teosofia e interpretazione cabalistica delle Scritture.
L'Associazione Rosicruciana (Rosicrucian Fellowship) contribuì
al ritorno dell'astrologia nel XX secolo e l'Antico e Mistico
Ordine Rosae Crucis (AMORC) godette con successo della fama di
riuscire a materializzare immagini mentali di salute, ricchezza e
felicità.
Sciamanesimo:
pratiche e credi legati alla comunicazione con gli spiriti della
natura e con quelli dei morti mediante la possessione rituale (da
parte degli spiriti) di uno sciamano che funge da medium. Ha avuto
successo nei circoli del New Age perché sottolinea l'armonia
con le forze della natura. Ha un ruolo anche l'immagine romantica di
religioni indigene e della loro intimità con la Terra e con la
natura.
Spiritismo:
anche se si è sempre tentato di contattare gli spiriti dei defunti,
lo spiritismo del XIX secolo è una delle correnti che confluiscono
nel New Age. Si sviluppò sulla base delle idee di Swedenborg
e di Mesmer e divenne un nuovo tipo di religione. Madame Blavatsky
era una medium, e così lo spiritismo ebbe una grande influenza sulla
Società Teosofica, sebbene si sottolineasse il contatto con entità
di un lontano passato piuttosto che con persone morte da poco tempo.
Allan Kardec contribuì molto alla diffusione dello spiritismo nelle
religioni afro-brasiliane. Anche in alcuni Nuovi Movimenti Religiosi
giapponesi esistono componenti spiritiche.
Teosofia:
antico termine, che in origine indica un tipo di misticismo. È stato
legato allo gnosticismo greco e al neoplatonismo, a Meister Eckhart,
a Nicola di Cusa e a Jakob Boehme. A porre nuova enfasi su questo
termine fu la Società Teosofica, fondata da Helena Petrovna
Blavatsky e altri nel 1875. Il misticismo teosofico tende a essere
monistico, sottolineando l'unità essenziale degli elementi
spirituali e materiali dell'universo. Ricerca anche le forze nascoste
che permettono l'interazione fra materia e spirito, in modo che
finalmente si incontrino la mente divina e la mente umana. La
teosofia offre una redenzione mistica o illuminazione.
Trascendentalismo:
movimento del XIX secolo di scrittori e pensatori del New England,
che condividevano un insieme idealistico di credenze nell'unità
essenziale della creazione, nella bontà innata della persona umana e
nella superiorità dell'intuizione sulla logica e sull'esperienza per
la rivelazione delle verità più profonde. La sua figura di spicco è
Ralph Waldo Emerson, che si allontanò dal cristianesimo ortodosso,
conobbe l'Unitarismo e infine approdò a un nuovo misticismo che
integrava idee tratte dall'induismo e idee americane popolari quali
l'individualismo, la responsabilità personale e il bisogno di avere
successo nella vita.
Wicca:
forma contratta del termine inglese « witchcraft »
(stregoneria), denominante il ritorno neo-pagano di alcuni elementi
di magia rituale. Fu utilizzato per la prima volta in Inghilterra nel
1939 da Gerald Gardner, che lo trasse da alcuni testi accademici,
secondo i quali la stregoneria europea medievale era un'antica
religione naturale perseguitata dai cristiani. Chiamata « the
Craft », negli anni '60 si è rapidamente diffusa negli Stati
Uniti, dove è stata collegata con la « spiritualità delle
donne ».
Esalen:
comunità fondata a Big Sur, in California, nel 1962 da Michael
Murphy e da Richard Price, il cui scopo principale era il
raggiungimento dell'auto-realizzazione dell'essere attraverso il
nudismo, le visioni e le medicine naturali. È divenuto uno dei
centri più importanti del Movimento del Potenziale Umano e ha
diffuso le idee della medicina olistica nel mondo dell'educazione,
della politica e dell'economia. Lo ha fatto mediante corsi di
religioni comparate, mitologia, misticismo, meditazione,
psicoterapia, espansione della coscienza ecc. Insieme a Findhorn è
considerato un luogo di importanza fondamentale per lo sviluppo della
coscienza acquariana. L'istituto sovietico-americano di Esalen ha
collaborato con funzionari sovietici al Progetto di Promozione della
Salute.
Findhorn:
Questa comunità agricola olistica creata da Peter e Eileen Caddy
conseguì la crescita di piante enormi con metodi insoliti... « La
fondazione della comunità di Findhorn in Scozia nel 1965 è stata
una pietra miliare del movimento che si definisce
New
Age. Infatti, Findhorn incarnava i suoi principali ideali di
trasformazione. La ricerca di una coscienza universale, il fine
dell'armonia con la natura, l'idea di un mondo trasformato e la
pratica del channelling, tutti segni distintivi del Movimento del New
Age, sono stati presenti a Findhorn fin dalla sua creazione. Il
successo di questa comunità la trasformò in un modello e/o una
fonte d'ispirazione per altri gruppi quali Alternatives a
Londra, Esalen a Big Sur, in California, e l'Open Center
and Omega Institute di New York ».106
Monte
Verità: comunità utopistica vicino ad Ascona, in Svizzera. Sin
dalla fine del XIX secolo ha rappresentato un punto di incontro per
gli esponenti europei e americani della controcultura nei campi della
politica, della psicologia, dell'arte e dell'ecologia. Le conferenze
di Eranos vi si sono svolte ogni anno dal 1933 in poi,
riunendo grandi luminari del New Age.Gli annuari chiariscono
l'intenzione di creare una religione mondiale integrata.107
È affascinante scorrere la lista di quanti si sono riuniti nel corso
degli anni a Monte Verità.
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NOTE
1Paul
Heelas, The New Age Movement. The
Celebration of the Self and the Sacralization of Modernity,
Oxford (Blackwell) 1996, p. 137.
2Cf.
P. Heelas, op. cit.,
p. 164 e seg.
3Cf.
P. Heelas, op. cit.,
p. 173.
4Cf.
Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Dominum et vivificantem
(18.5.1986), 53.
5Cf.
Gilbert Markus o.p., « Celtic Schmeltic », (1) in
Spirituality,
vol. 4, November-December 1998, Nº 21, pp. 379-383; (2) in
Spirituality, vol. 5, January- February
1999, Nº 22, pp. 57-61.
6Giovanni
Paolo II, Varcare la soglia della speranza, Milano (Mondadori)
1994, p. 99.
7Cf.
specialmente Massimo Introvigne, New Age & Next Age,
Casale Monferrato (Piemme) 2000.
8M.
Introvigne, op. cit., p. 267.
9Cf.
Michel Lacroix, L'ideologia della New Age, Milano (Il
Saggiatore) 1998, p. 86. In questa sede la parola « setta »
non viene utilizzata in senso peggiorativo, piuttosto denota un
fenomeno sociologico.
10Cf.
Wouter J. Hanegraaff, New Age Religion
and Western Culture. Esotericism in the Mirror of Secular Thought,
Leiden-New York-Colonia (Brill) 1996, p. 377 e altrove.
11Cf.
Rodney Stark and William Sims Bainbridge, The
Future of Religion. Secularisation, Revival and Cult Formation,
Berkeley (University of California Press) 1985.
12Cf.
M. Lacroix, op. cit., p. 8.
13Il
corso svizzero di « Theologie für Laien » (Teologia per
i Laici) intitolato Faszination Esoterik lo spiega con
chiarezza. Cf. « Kursmappe 1 - New Age und Esoterik »,
testo che accompagna le diapositive, p. 9.
14Il
termine fu già utilizzato nel titolo di The New Age Magazine,
pubblicato dallo Ancient Accepted Scottish Masonic Rite, nella
giurisdizione meridionale degli Stati Uniti d'America all'inizio del
1900. Cf. M. York, « The
New Age Movement in Great Britain »,
in Syzygy. Journal of Alternative
Religion and Culture, 1:2-3 (1992),
Stanford CA, p. 156, nota 6. Il momento e la natura esatti del
passaggio alla Nuova Era vengono interpretati in vario modo dai
diversi autori; le stime relative al momento del passaggio vanno dal
1967 al 2376.
15Alla
fine del 1977, Marilyn Ferguson inviò un questionario a 210
« persone impegnate nella trasformazione sociale », che
chiamò « Aquarian Conspirators » (Cospiratori
dell'Acquario). Il seguente passaggio ci sembra piuttosto
interessante:
« Quando
fu chiesto agli interpellati il nome di individui le cui idee avevano
esercitato su di loro una qualche influenza, sia attraverso un
contatto personale sia mediante i loro scritti, i più citati furono,
in ordine di frequenza, Pierre Teilhard de Chardin, C.G. Jung,
Abraham Maslow, Carl Rogers, Aldous Huxley, Roberto Assagioli e J.
Krishnamurti. Altri personaggi citati spesso erano: Paul Tillich,
Hermann Hesse, Alfred North Whitehead, Martin Buber, Ruth Benedict,
Margaret Mead, Gregory Bateson, Tarthang Tulku, Alan Watts, Sri
Aurobindo, Swami Muktananda, D.T. Suzuki, Thomas Merton, Willis
Harman, Kenneth Boulding, Elise Boulding, Erich Fromm, Marshall
McLuhan, Buckminster Fuller, Frederic Spiegelberg, Alfred Korzybski,
Heinz von Foerster, John Lilly, Werner Erhard, Oscar Ichazo,
Maharishi Mahesh Yogi, Joseph Chilton Pearce, Karl Pribram, Gardner
Murphy, and Albert Einstein »: The Aquarian Conspiracy.
Personal and Social Transformation in Our
Time, Los Angeles (Tarcher) 1980, p. 50
(nota 1) e p. 434.
16W.J.
Hanegraaff, op. cit., p.
520.
17Commissione
Teologica Irlandese, A New Age of the
Spirit? A Catholic Response to the New Age Phenomenon,
Dublino 1994, capitolo 3.
18Cf.
The Structure of Scientific Revolutions,
Chicago (University of Chicago Press) 1970, p. 175.
19Cf.
Alessandro Olivieri Pennesi, Il Cristo del New Age. Indagine
critica, Città del Vaticano (Libreria Editrice Vaticana) 1999,
passim, ma in particolare pp. 11-34. Si veda anche la sezione 4.
20È
importante ricordare il testo di questa canzone che si impresse rapi-
damente nella mente di un'intera generazione in Nordamerica e in
Europa Occidentale:
« Quando la Luna è nella Settima Casa, e Giove si allinea con Marte, / Allora la Pace guida i Pianeti e l'Amore orienta le Stelle. / Questa è l'alba dell'Età dell'Acquario... / Armonia e comprensione, simpatia e fiducia abbondano, / Non più falsità o derisione - una vita dorata, sogni e visioni, / Rivelazione mistica da cristalli e la vera liberazione della mente. / Acquario... ».
« Quando la Luna è nella Settima Casa, e Giove si allinea con Marte, / Allora la Pace guida i Pianeti e l'Amore orienta le Stelle. / Questa è l'alba dell'Età dell'Acquario... / Armonia e comprensione, simpatia e fiducia abbondano, / Non più falsità o derisione - una vita dorata, sogni e visioni, / Rivelazione mistica da cristalli e la vera liberazione della mente. / Acquario... ».
21P.
Heelas, op. cit., p. 1 e seg. . Nell'agosto del 1978 il
giornale della Berkeley Christian Coalition scrisse: « Fino
a dieci anni fa, la spiritualità degli hippies, basata sulle
droghe e sul misticismo dei maestri di yoga in occidente, erano
limitati alla controcultura. Oggi, entrambi si sono inseriti nella
corrente dominante della nostra mentalità culturale. La scienza, le
professioni medico-sanitarie e le arti, per non parlare della
psicologia e della religione, sono tutte impegnate in una radicale
ricostruzione delle proprie premesse ». Citato
da Marilyn Ferguson, The Aquarian
Conspiracy... op. cit., p. 370 e seg.
22Cf.
Chris Griscom, Ecstasy is a New
Frequency: Teachings of the Light Institute,
New York (Simon & Schuster) 1987, p. 82.
23Si
vedano più avanti le voci del Glossario New Age, § 7.2.
24Cf.
W. J. Hanegraaff, op. cit.,
capitolo 15 (« The Mirror of
Secular Thought »). Il
sistema di corrispondenze è una chiara eredità dell'esoterismo
tradizionale, ma assume un significato nuovo per quanti
(consapevolmente o meno) seguono Swedenborg. Mentre nella dottrina
esoterica tradizionale ogni elemento possedeva dentro di sé la vita
divina, per Swedenborg la natura è un riflesso morto del mondo
spirituale vivo. Quest'idea è al centro della visione post-moderna
di un mondo disincantato e dei vari tentativi per restituirgli
l'incanto perduto. Madame Blavatsky rifiutò le corrispondenze mentre
Jung relativizzò in maniera enfatica la causalità a favore di una
visione esoterica del mondo basata sulle corrispondenze.
25W.J.
Hanegraaff, op. cit., pp.
54-55.
26Cf.
Reinhard Hümmel, « Reinkarnation », in Hans Gasper,
Joachim Müller, Friederike Valentin (eds.),
Lexikon der Sekten, Sondergruppen und Weltan
schauungen.
Fakten, Hintergründe, Klärungen,
Friburgo-Basilea-Vienna (Herder) 2000, pp. 886-893.
27Michael
Fuss, « New Age and Europe - A Challenge for Theology »,
in Mission Studies
vol. VIII-2,16, 1991, p. 192.
28Ibid.,
loc. cit.
29Ibid.,
p. 193.
30Ibid.,
p. 199.
31Congregazione
per la Dottrina della Fede, Lettera ai Vescovi della Chiesa
Cattolica su alcuni aspetti della meditazione cristiana (Orationis
Formas), Città del Vaticano (Editrice Vaticana) 1989, 14. Cf.
Gaudium et Spes,
19; Fides et Ratio,
22.
32W.J.
Hanegraaff, op. cit., p.
448 e seg. Gli obiettivi sono citati dalla versione definitiva
(1896) mentre le prime versioni sottolineavano l'irrazionalità del
« fanatismo » e l'urgenza di promuovere un'educazione non
settaria. Hanegraaff cita la descrizione che J. Gordon Melton fa
della religione del New Age come radicata nella tradizione
« occulta-metafisica » (ibid., p. 455).
33W.J.
Hanegraaff, op. cit., p.
513.
34Thomas
M. King s.j., « Jung and Catholic Spirituality »,
America, 3
aprile 1999, p. 14. L'autore indica che i seguaci del New
Age « citano passaggi su I Ching, l'astrologia e lo
zen, mentre i cattolici citano passaggi relativi alla mistica
cristiana, alla liturgia e al valore psicologico del Sacramento della
Riconciliazione » (p. 12). Elenca anche le personalità e le
istituzioni spirituali cattoliche chiaramente ispiate e guidate dalla
psicologia junghiana.
35Cf.
W.J. Hanegraaff, op. cit., p. 501 e seg.
36Carl
Gustav Jung, Wandlungen und Symbole der
Libido, citato in Hanegraaff,
op. cit., p. 503.
37Su
questo punto cf. Michel Schooyans, L'Evangile face au désordre
mondial, con una prefazione del Cardinale Joseph Ratzinger,
Parigi (Fayard) 1997. Testo citato dall'edizione italiana Nuovo
disordine mondiale, Cinisello Balsano (San Paolo) 2000.
38Citato
in The True and the False New Age.
Introductory Ecumenical Notes, della Comunità
Maranatha Manchester (Maranatha), 8.10.1993.
39Michel
Lacroix, L'Ideologia della New Age, Milano (Il Saggiatore)
1998, p. 84 e seg.
40Cf.
la sezione dedicata alle idee di David Spangler in Actualité des
Religions n. 8, settembre 1999, p. 43.
41M.
Ferguson, op. cit.,
p. 407.
42Ibid.,
p. 411.
43« Essere
americano... significa precisamente immaginare un destino
piuttosto che ereditarne uno. Siamo sempre stati abitanti del mito
piuttosto che della storia »: Leslie Fiedler, citato in M.
Ferguson, op. cit. p. 142.
44Cf.
P. Heelas, op. cit., p.
173 e seg.
45David
Spangler, The New Age,
Issaquah (Mornington Press) 1988, p. 14.
46P.
Heelas, op. cit.,
p. 168.
47Si
veda la Prefazione a Michel Schooyans, L'Evangile face au désordre
mondial, op. cit. Citazione dall'edizione italiana Il nuovo
disordine mondiale, Cinisello Balsamo (San Paolo) 2000, p. 6.
48Cf.
Our Creative Diversity. Report of the World Commission on Culture
and Development, Parigi (UNESCO) 1995, che illustra l'importanza
accordata alla celebrazione e alla promozione della diversità.
49Cf.
Christoph Bochinger, « New Age »
und moderne Religion: Religionswissenschaftliche Untersuchungen,
Gütersloh (Kaiser) 1994, in particolare il capitolo 3.
50I
limiti delle tecniche che non possono essere considerate come
preghiera saranno affrontati in seguito in § 3.4, « Mistica
cristiana e mistica New Age ».
51Cf.
Carlo Maccari, « La “mistica cosmica” del New Age »,
in Religioni e Sette nel Mondo, 1996/2.
52Jean
Vernette, « L'avventura spirituale dei figli dell'Acquario »,
in Religioni e Sette nel Mondo 1996/2, p. 42 e seg.
53Jean
Vernette, loc. cit.
54Cf.
J. Gordon Melton, New
Age Encyclopedia, Detroit (Gale
Research) 1990, pp. xiii-xiv.
55David
Spangler, The Rebirth of the Sacred,
Londra (Gateway Books) 1984, p. 78 e seg.
56David
Spangler, The New Age, op. cit. p.
13 e seg.
57Giovanni
Paolo II, Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente
(10.11.1994) n. 9.
58Matthew
Fox, The Coming of the Cosmic Christ.
The Healing of Mother Earth and the Birth of a Global Renaissance,
San Francisco (Harper & Row) 1988, p. 135.
59Cf.
il documento pubblicato dalla Commissione per la Cultura della
Conferenza Episcopale Argentina: Frente a una Nueva Era. Desafío
a la pastoral en el horizonte de la Nueva Evangelización,
1993.
60Congregazione
per la Dottrina della Fede, Orationis Formas, 23.
61Ibid.,3.
Si vedano le sezioni sulla meditazione e sulla preghiera
contemplativa nel Catechismo della Chiesa Cattolica, §§
2705-2719.
62Cf.
Congregazione per la Dottrina della Fede, Orationis Formas, 13.
63Cf.
Brendan Pelphrey, « I said, You are Gods. Orthodox Christian
Theosis and deification in the New
Religious Movements », in
Spirituality East and West, Easter 2000
(No 13).
64Adrian
Smith, God and the Aquarian Age. The new
era of the Kingdom, Great Wakering
(McCrimmons) 1990, p. 49.
65Cf.
Benjamin Creme, The Reappearance of
Christ and the Masters of Wisdom,
Londra (Tara Press) 1979, p. 116.
66Cf.
Jean Vernette, Le New Age,
Parigi (P.U.F.) 1992 (Collection Encyclopédique
Que sais-je?), p. 14.
67Catechismo
della Chiesa Cattolica, § 52.
68Cf.
Alessandro Olivieri Pennesi, Il Cristo del New Age. Indagine
Critica, Città del Vaticano (Libreria Editrice Vaticana) 1999,
in particolare pp. 13-34. La lista dei punti comuni si trova a p.
33.
69Credo
di Nicea-Costantinopoli.
70Michel
Lacroix, L'ideologia della New Age, Milano (Il Saggiatore)
1998, p. 74.
71Ibid.,p.
68.
72Edwin
Schur, The Awareness Trap.
Self-Absorption instead of Social Change,
New York (McGraw Hill) 1977, p. 68.
73Cf.
Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 355-383.
74Cf.
P. Heelas, The New Age Movement. The
Celebration of the Self and the Sacralization of Modernity,
Oxford (Blackwell) 1996, p. 161.
75A
Catholic Response to the New Age Phenomenon, Commissione
Teologica Irlandese, 1994, capitolo 3.
76Congregazione
per la Dottrina della Fede, Orationis Formas, 3.
77Ibid.,
7.
78William
Bloom, The New Age. An Anthology of
Essential Writings, London (Rider)
1991, p. xvi.
79Catechismo
della Chiesa Cattolica, § 387.
80Ibid.,
§ 1849.
81Ibid.,
§ 1850.
82Giovanni
Paolo II, Lettera Apostolica sul senso della sofferenza umana
(Salvifici doloris), 11.2.1984, 19.
83Cf.
David Spangler, The New Age, op. cit.,
p. 28.
84Cf.
Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Missio
(7.12.1990), 6 e 28; e la Dichiarazione della Congregazione per la
Dottrina della Fede Dominus Jesus (6.8.2000), 12.
85Cf.
R. Rhodes, The Counterfeit Christ of the
New Age Movement, Grand Rapids (Baker)
1990, p. 129.
86Helen
Bergin, o.p., « Living one's Truth », in
The Furrow, gennaio 2000, p. 12.
87Ibid.,
p. 15.
88Cf.
P. Heelas, op. cit., p.
138.
89Elliot
Miller, A Crash Course in the New Age,
Eastbourne (Monarch) 1989, p. 122. Per la documentazione sulla
posizione fortemente anti-cristiana dello spiritismo, cf. R. Laurence
Moore, « Spiritualism » in Edwin S. Gaustad (ed.), The
Rise of Adventism: Religion and Society in Mid-Nineteenth-Century
America, New York 1974, pp. 79-103, e
anche R. Laurence Moore, In Search of
White Crows: Spiritualism, Parapsychology, and American Culture,
New York (Oxford University Press) 1977.
90Giovanni
Paolo II, Lettera Enciclica Fides et Ratio (14.9.1998),
36-48.
91Cf.
Giovanni Paolo II, Discorso ai Vescovi degli Stati Uniti
dell'Iowa, del Kansas, del Missouri e del Nebraska in occasione della
loro visita « Ad Limina », 28 maggio 1993.
92Cf.
Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia
in Africa (14.9.1995), 103. Il Pontificio Consiglio della Cultura
ha pubblicato un manuale con l'elenco di questi centri nel mondo:
Centri culturali cattolici (terza edizione, Città del
Vaticano, 2001).
93Cf.
Congregazione per la Dottrina della Fede, Orationis Formas e
il capitolo 3 sopra.
94Questo
è un campo in cui la mancanza di informazioni può far sì che i
responsabili dell'educazione vengano fuorviati da gruppi il cui vero
intento si oppone al messaggio evangelico. È in particolare il caso
delle scuole nelle quali un pubblico giovane, entusiasta e curioso
può rappresentare il bersaglio ideale di una promozione ideologica.
Cf. il caveat di Massimo Introvigne, New Age & Next
Age, Casale Monferrato (Piemme) 2000, p. 277 e seg.
95Cf.
J. Badewien, « Antroposofia », in H. Waldenfels (ed.)
Nuovo Dizionaario delle Religioni, Cinisello
Balsamo (San Paolo) 1993, p. 41.
96Cf.
Raúl Berzosa Martinez, Nueva Era y Cristianismo, Madrid (BAC)
1995, p. 214.
97Helen
Palmer, The Enneagram,
New York (Harper-Row) 1989.
98Cf.
Susan Greenwood, « Gender and Power in Magical Practices »,
in Steven Sutcliffe e Marion Bowman (eds.),
Beyond New Age. Exploring Alternative Spirituality,
Edinburgh (Edinburgh University Press) 2000, p. 139.
99Cf.
il documento, citato sopra, della Conferenza episcopale argentina.
100J.
Gernet, in J.-P. Vernant et al.,
Divination et Rationalité, Paris
(Seuil) 1974, p. 55.
101Cf.
Carlo Maccari, La « New Age » di fronte alla fede
cristiana, Leumann- Torino (LDC) 1994, p. 168.
102Cf.
Hanegraaff, op. cit., pp.
283-290.
103Per
una breve ma chiara esposizione sul Movimento del Potenziale Umano,
cf. Elizabeth Puttick, « Personal Development: the
Spiritualization and Secularisation of the Human Potential
Movement », in Steve Sutcliffe and Marion Bowman (eds.),
Beyond New Age. Exploring Alternative Spirituality,
Edinburgh (Edinburgh University Press) 2000, pp. 201-219.
104Su
quest'ultimo delicatissimo punto si veda l'articolo di Eckhard Türk
« Neonazismus » in Hans Gasper, Joachim Müller,
Friederike Valentin (eds.), Lexicon der
Sekten, Sondergruppen und Weltanschauungen. Fakten,
Hintergründe, Klärungen,
Friburgo-Basilea-Vienna (Herder) 2000, p. 726.
105Cf.
Michael Fuss, op. cit.,
pp. 198-199.
106Cf.
John Saliba, Christian Responses to the
New Age Movement. A Critical Assessment, Londra
(Geoffrey Chapman) 1999, p. 1.
107Cf.
Michael Fuss, op. cit., pp. 195-196.
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