1973: nasceva la COMMISSIONE TRILATERALE: Kissinger si diede da fare immediatamente.
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DI LUI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SANDRO PERTINI DISSE:
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DI LUI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SANDRO PERTINI DISSE:
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« Come Giacomo Matteotti, andò consapevolmente incontro al suo tragico destino. Egli, come Matteotti, ha gettato tra la libertà e la dittatura il suo corpo - ridotto ormai a una macchia di sangue dalla selvaggia aggressione - perché esso fosse il primo spalto della lotta dei cileni contro la dittatura. »
Salvador Allende Gossens (Valparaíso, 26 giugno 1908 – Santiago del Cile, 11 settembre 1973) è stato un politico cileno, primo Presidente marxista democraticamente eletto nelle Americhe.
Allende fu Presidente del Cile dal 3 novembre 1970 fino alla destituzione violenta a seguito di un colpo di stato militare appoggiato dagli Stati Uniti, avvenuta l'11 settembre 1973, giorno della sua morte.
http://it.wikipedia.org/wiki/Salvador_Allende
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SUA FIGLIA AFFERMO’:
“Mio padre, davanti alle circostanze estreme di quel giorno, decise di togliersi la vita piuttosto di vedersi umiliato”.
Informazioni sulla vicenda Allende – Pinochet:
http://mediterranews.org/2011/09/quell11-settembre-dimenticato-chile-11-settembre-1973-salvador-allende/
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Un accusa avverso il controllo delle Multinazionali senza confini politici ed etici.
In questo video -che reputo molto interessante- Edward Corry, ex ambasciatore Usa in Cile, fornisce una visione molto chiara su come viene percepita la figura di Allende, nel contesto politico internazionale, in particolare riferimento all'imperialismo degli USA, che -nella persona del loro Presidente Nixon- detestano il suo modo di Allende a livello internazionale.
Nel discorso all' O.N.U, Allende parla delle Multinazionali Mondiali come dell'ostacolo più grosso allo sviluppo degli interessi della intera comunità sociale.
Afferma: "la struttura politica del mondo sta per essere sconvolta da grandi corporazioni internazionali che agiscono per i loro esclusivi interessi, calepstando gli interessi legittimi della società".
Una triste realtà facilmente riscontrabile ai giorni nostri.
Clip video tratto dal film-documentario Salvador Allende, di Patricio Guzmàn:
http://www.youtube.com/watch?v=1OyI326QdvA
Estratto dall'ultimo discorso radiofonico di Salvador Allende, poche ore prima della sua morte, l'11 settembre 1973:
« Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento. »
PER VEDERLO INTERO:
http://www.youtube.com/watch?v=fMt7gHOtYX8
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Nixon affermò:
“QUEL FIGLIO DI PUTTANA VA SCHIACCIATO CON QUALSIASI MEZZO”.
http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/allende.htm
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ABBANDONO’ LA MASSONERIA:
Allende, che come suo nonno era stato due volte Gran Maestro Serenissimo della Loggia Nazionale. Ecco il discorso del 2 giugno 1965 con cui Allende lascia la massoneria (vi ritornerà in seguito ma le sue perplessità rimangono e sono attualissime):
"Spero che l’ultimo contatto con la confraternita sia di qualche utilita’.
Come massone attivo ho sempre cercato di pensare ad alta voce allo scopo di chiarire i concetti ed evitare i dubbi di chi si avvicina alla massoneria attratto dai suoi principi morali. Dal punto di vista squisitamente teorico, la massoneria è una istituzione perfetta.
Ma questo mondo ideale puo’ aiutare l’uomo reale, l’uomo comune che affronta gli imperativi della vita quotidiana?
I massoni proclamano uguaglianza, liberta’ e fraternita’ come somma sintesi della convinzione collettiva. Possiamo, con onesta’ intellettuale, immaginare che la composizione delle nostre logge rifletta la societa’ cilena dei nostri giorni?
La mia risposta è negativa.
Nella massoneria si combinano solo elementi della borghesia o di chi aspira ad essere borghese. E’ una constatazione.
Possiamo restare indifferenti davanti alla mancata rappresentanza della classe operaia?
Si tratta forse di un fenomeno accidentale?
Non lo è.
L’assenza di elementi estranei alla borghesia resta radicale, e la situazione tende ad aggravarsi.
Accogliamo nelle logge, in forma continuativa, giovani studenti ed intellettuali in marcia verso il futuro?
Ho l’ impressione che le risposte siano ancora negative.
Possiamo emarginare le aspirazioni di queste folle?
No, e per una ragione semplice. La scienza apre prospettive avanzate e continua ad aprirle: siamo in grado di dar vita a sistemi che proteggono ed incentivano l’umanismo.
La liberta’ di oggi non puo’ essere la liberta’ spirituale e personale di ieri. Ieri, la gente privilegiata da censo, sensibilita’ e cultura, si limitava a difendere l’egemonia della propria coscienza mentre le masse languivano ai margini dei propositi eccellenti. A mio parere l’impegno massonico di oggi deve essere una missione aperta ed eccelsa: senza annunci teorici. Ha l’obbligo di coinvolgere i propri affiliati nell’impegno pratico di una uguaglianza e fraternita’ che portino sollievo ad una societa’ sfinita da troppi poteri, con salari insufficienti, mancanza di case, lavoro che contempla la speculazione implicando pericoli ed infermita’.
Bisogna che la massoneria si impegni contro le oligarchie, il feudalismo agrario, la concentrazione dei monopoli con regole antiumane ed antisociali.
E’ indispensabile che tutti abbiano la possibilita’ di avere accesso alla intera cultura . Viviamo in un sistema che non integra uomini liberi e di buoni costumi, ma costringe ad alienazione, frustrazione e miserie gran parte della gente.
Puo’ la massoneria chiudersi nelle sue logge e non cambiare in questo senso il mondo?
In quanto politico militante ho due scelte: adattarmi alla meschinita’ e tacere, oppure disconoscere il mio impegno in questa massoneria.
Non sono il tipo che tace e vi propongo con franchezza il messaggio col quale comunico ufficialmente le dimissioni.
Vorrei che le parole venissero accolte nella giusta dimensione e possano servire come incentivo per legittimare l’inquietudine di tanti fratelli."
http://pensieri-di-gandalf.blogspot.it/2012/02/salvador-allende-perche-non-sono-piu.html
Gio
Visualizza altroSalvador Allende Gossens (Valparaíso, 26 giugno 1908 – Santiago del Cile, 11 settembre 1973) è stato un politico cileno, primo Presidente marxista democraticamente eletto nelle Americhe.
Allende fu Presidente del Cile dal 3 novembre 1970 fino alla destituzione violenta a seguito di un colpo di stato militare appoggiato dagli Stati Uniti, avvenuta l'11 settembre 1973, giorno della sua morte.
http://it.wikipedia.org/wiki/Salvador_Allende
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SUA FIGLIA AFFERMO’:
“Mio padre, davanti alle circostanze estreme di quel giorno, decise di togliersi la vita piuttosto di vedersi umiliato”.
Informazioni sulla vicenda Allende – Pinochet:
http://mediterranews.org/2011/09/quell11-settembre-dimenticato-chile-11-settembre-1973-salvador-allende/
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Un accusa avverso il controllo delle Multinazionali senza confini politici ed etici.
In questo video -che reputo molto interessante- Edward Corry, ex ambasciatore Usa in Cile, fornisce una visione molto chiara su come viene percepita la figura di Allende, nel contesto politico internazionale, in particolare riferimento all'imperialismo degli USA, che -nella persona del loro Presidente Nixon- detestano il suo modo di Allende a livello internazionale.
Nel discorso all' O.N.U, Allende parla delle Multinazionali Mondiali come dell'ostacolo più grosso allo sviluppo degli interessi della intera comunità sociale.
Afferma: "la struttura politica del mondo sta per essere sconvolta da grandi corporazioni internazionali che agiscono per i loro esclusivi interessi, calepstando gli interessi legittimi della società".
Una triste realtà facilmente riscontrabile ai giorni nostri.
Clip video tratto dal film-documentario Salvador Allende, di Patricio Guzmàn:
http://www.youtube.com/watch?v=1OyI326QdvA
Estratto dall'ultimo discorso radiofonico di Salvador Allende, poche ore prima della sua morte, l'11 settembre 1973:
« Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento. »
PER VEDERLO INTERO:
http://www.youtube.com/watch?v=fMt7gHOtYX8
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Nixon affermò:
“QUEL FIGLIO DI PUTTANA VA SCHIACCIATO CON QUALSIASI MEZZO”.
http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/allende.htm
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ABBANDONO’ LA MASSONERIA:
Allende, che come suo nonno era stato due volte Gran Maestro Serenissimo della Loggia Nazionale. Ecco il discorso del 2 giugno 1965 con cui Allende lascia la massoneria (vi ritornerà in seguito ma le sue perplessità rimangono e sono attualissime):
"Spero che l’ultimo contatto con la confraternita sia di qualche utilita’.
Come massone attivo ho sempre cercato di pensare ad alta voce allo scopo di chiarire i concetti ed evitare i dubbi di chi si avvicina alla massoneria attratto dai suoi principi morali. Dal punto di vista squisitamente teorico, la massoneria è una istituzione perfetta.
Ma questo mondo ideale puo’ aiutare l’uomo reale, l’uomo comune che affronta gli imperativi della vita quotidiana?
I massoni proclamano uguaglianza, liberta’ e fraternita’ come somma sintesi della convinzione collettiva. Possiamo, con onesta’ intellettuale, immaginare che la composizione delle nostre logge rifletta la societa’ cilena dei nostri giorni?
La mia risposta è negativa.
Nella massoneria si combinano solo elementi della borghesia o di chi aspira ad essere borghese. E’ una constatazione.
Possiamo restare indifferenti davanti alla mancata rappresentanza della classe operaia?
Si tratta forse di un fenomeno accidentale?
Non lo è.
L’assenza di elementi estranei alla borghesia resta radicale, e la situazione tende ad aggravarsi.
Accogliamo nelle logge, in forma continuativa, giovani studenti ed intellettuali in marcia verso il futuro?
Ho l’ impressione che le risposte siano ancora negative.
Possiamo emarginare le aspirazioni di queste folle?
No, e per una ragione semplice. La scienza apre prospettive avanzate e continua ad aprirle: siamo in grado di dar vita a sistemi che proteggono ed incentivano l’umanismo.
La liberta’ di oggi non puo’ essere la liberta’ spirituale e personale di ieri. Ieri, la gente privilegiata da censo, sensibilita’ e cultura, si limitava a difendere l’egemonia della propria coscienza mentre le masse languivano ai margini dei propositi eccellenti. A mio parere l’impegno massonico di oggi deve essere una missione aperta ed eccelsa: senza annunci teorici. Ha l’obbligo di coinvolgere i propri affiliati nell’impegno pratico di una uguaglianza e fraternita’ che portino sollievo ad una societa’ sfinita da troppi poteri, con salari insufficienti, mancanza di case, lavoro che contempla la speculazione implicando pericoli ed infermita’.
Bisogna che la massoneria si impegni contro le oligarchie, il feudalismo agrario, la concentrazione dei monopoli con regole antiumane ed antisociali.
E’ indispensabile che tutti abbiano la possibilita’ di avere accesso alla intera cultura . Viviamo in un sistema che non integra uomini liberi e di buoni costumi, ma costringe ad alienazione, frustrazione e miserie gran parte della gente.
Puo’ la massoneria chiudersi nelle sue logge e non cambiare in questo senso il mondo?
In quanto politico militante ho due scelte: adattarmi alla meschinita’ e tacere, oppure disconoscere il mio impegno in questa massoneria.
Non sono il tipo che tace e vi propongo con franchezza il messaggio col quale comunico ufficialmente le dimissioni.
Vorrei che le parole venissero accolte nella giusta dimensione e possano servire come incentivo per legittimare l’inquietudine di tanti fratelli."
http://pensieri-di-gandalf.blogspot.it/2012/02/salvador-allende-perche-non-sono-piu.html
Gio
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