di Arai Daniele
Sulle cause che hanno provocato la demolizione presente nella Chiesa, iniziata dopo la morte di Pio XII, i cattolici del Resto sono ormai generalmente d’accordo: l’elevazione e l’occupazione dei suoi posti d’autorità dalla nuova gerarchia addetta all’eresia modernista e a ogni anti «principio» gnostico o agnostico illuminista per edificare la pagoda ecumenista; quindi, l’avvento dei promotori dell’infiltrazione giudeo-massonica nei vertici della Chiesa con l’infetto Vaticano 2.
Tutto ciò tramite lupi travestiti da pastori di Cristo, che covavano da molto i piani di «nuova evangelizzazione» per operare inversioni con compromessi «storici».
Sui tali falsi cristi e falsi profeti, i cattolici sono da sempre avvisati da Gesù, dai Padri della Chiesa e dal perenne Magistero della Tradizione.
L’occupazione anticristica un giorno sarebbe accaduta (II Ts 2).
Per essa era previsto l’anatema, e quindi la dichiarazione dell’illegittimità dei portatori di nuovi vangeli, anche in veste angelica o «apostolica» (Cf. Galati 1, 8).
Eppure, da mezzo secolo abbiamo la successione nella Sede apostolica proprio di questi untori d’infezioni eretiche già accusate e condannate dal Magistero.
Ela Santa Madre Chiesa è rimasta da allora non solo senza difese, ma occupata dai nemici travestiti da paladini pontificali che smantellano dall’interno gli ultimi bastioni della sua Cittadella.
Ciò significa che tutti gli avvisi, insegnamenti e condanne riguardanti il sommo male previsto furono nei nostri tempi neutralizzati da un’indifferenza generale.
Anch’essa ha un nome previsto. Si tratta della grande apostasia.
É quella che anticipa e consolida l’occupazione anticristica!
Eccoci alla realtà più spaventosa, ma al contempo più ignorata del presente momento storico:la Chiesadi Dio occupata e abbandonata senza difese nelle mani dei suoi demolitori modernisti. Eppure, tutto era previsto.
Ma non era anche previsto il suo trionfo finale su tali nemici? Certo, ma proprio nella difesa della Fede, che inizia identificando i suoi assalitori.
Ricordando quanto era previsto, potremmo capire da quale nemico principalela Chiesadoveva essere finalmente difesa e attraverso quale eccelso potere.

Già tra il XVI° e VXII° secolo c’era un avviso sull’assalto che sarebbe successo.
Si tratta della testimonianza nelle rivelazioni mistiche della monaca concezionista spagnola Mariana de Jesus Torres y Berriochoa, nel monastero del suo ordine situato a Quito, Ecuador.
La Monaca, favorita da visioni straordinarie della Santissima Trinità e della Beata Vergine Maria, ha lasciato una serie di profezie riguardanti non solo il futuro dell’Ecuador, ma anche della Cristianità e della Chiesa cattolica.
Essi riguardavano soprattutto i credenti del XX° secolo, epoca per cui predicono, si sarebbe diffusa una generale apostasia innescata dal tradimento di un clero infiltrato dalla setta massonica. Tutto ciò è previsto nel messaggio profetico in cui si parla di una salvifica devozione alla “Nuestra Señora del Buen Suceso”, proposta dalla Madre Celeste ai suoi devoti destinati ad affrontare i nostri difficili tempi col suo ausilio speciale.
La devozione, come le apparizioni erano destinare a divenire di pubblico dominio a partire dal XX° secolo, quando nel 1906 le spoglie della Monaca dovevano essere rimosse a ragione di scavi edilizi. Ritrovate intatte e incorrotte, ora fanno sfoggio di se nel sunnominato Monastero.
Si ritenne doveroso promuovere la divulgazione dei fatti succintamente riferiti, narrati con biografia scritta verso la fine del XVIII° secolo da un pio francescano spagnolo trasferitosi a Quito.
Essi furono confermati dagli atti di vescovi contemporanei degli eventi, i quali dichiararono la soprannaturalità dei doni della venerabile madre Mariana.
Informazioni sono reperibili nei seguenti links:
http://www.chiesaviva.com/ (nel quale è ben evidenziata la copertina del numero del febbraio 2009 della rivista, intitolato “La Madonna condanna la Massoneria”);
http://www.ourladyofgoodsuccess.com/ sito nord-americano dedicato alla biografia di madre Mariana, agli eventi soprannaturali che l’hanno privilegiata, alle profezie affidatele dalla Madonna, alle devozioni sorte nel frattempo, alle quali, però, ancora pochi attingono come testimonianza per la salvezza.
Possono gli aspetti profetici delle apparizioni riferite nella biografia di madre Mariana non essere confrontate con la presente situazione storica della S. Sede, da mezzo secolo occupata da modernisti filo massonici e filoilluministi mondialisti della nuova chiesa ecumenista conciliare?
Sui messaggi di Nostra Signora del Buon Successo di Quito, Ecuador, qui c’è l’essenziale di quanto detto sulla paurosa crisi della Chiesa nei nostri tempi, che nella rivista di don Luigi Villa è associata giustamente all’azione del modernismo e della sinagoga di Satana,la Giudeo-massoneria.
La profezia è tra le prime dell’epoca moderna e ripete i termini evangelici del grande tradimento della Fede, riguardante i chierici e quanti sono in silenzio di fronte allo scempio praticato dai falsari per una nuova chiesa.
Cosa si può aggiungere? Forse che monsignore Marcel Lefebvre si è sentito chiamato in causa da questa profezia, confermata da altre del tempo moderno.
È importante far notare questi interventi di Maria Santissima nel nuovo mondo latino americano già negli anni seguenti alle scoperte.

Primo fra tutti quello in Messico, di Guadalupe, che ha cambiato la vita di quei popoli nel senso che nessuna rivoluzione ha potuto strappare dal cuore dei messicani e dai popoli latino americani la loro fede cattolica.
In questo fatto era fondata la convinzione del cardinale Pacelli, divenuto Papa Pio XII, per cui quei cosi detti sottosviluppati sarebbero presto la vera «riserva» della Fede cattolica, a causa della grazia di quei primi interventi mariani.
Si legge in una sua intervista con il conte Enrico Pietro Galeazzi (cf. «Pie XII devant l’histoire», Mgr Roche), in cui il gran Prelato vedeva Roma circondata da innovatori che miravano a cambiare quanto è più sacro nella Chiesa di Dio, per riconciliarla con la «religione dell’uomo che si fa dio» (Vedi discorso di Paolo 6 alla chiusura del Vaticano 2).
Ora, una delle prime forti reazioni a tale scempio della religione ecumenista di Montini è sorta in Messico, non proprio da un sottosviluppato, ma dal dotto gesuita, il P. Saenz y Arriaga, che per la sua testimonianza sulla nuova “chiesa montiniana” è stato “scomunicato” da essa!
D’allora occorre il degrado di un intero corpo clericale e il silenzio assordante di un numero enorme di cattolici «istruiti», ma indisponibili a affrontare l’inaudita occupazione di così devastanti dimensioni. Essa pare senza soluzione umana.
Ma niente paura: alla fine, nel momento giusto, Maria muoverà le sue forze: i suoi sottosviluppati devoti, poveri di spirito, isolati nelle Sue riserve d’indiani, affinché proclamino dai tetti la testimonianza che scuoterà le coscienze; il delenda a tutto quanto procede dall’infetta chiesa ecumenista degli anticristi conciliari, contrarie alla vera conversione… Allora: “Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.”
Il Signore provvederà a rimettere in piedi i Suoi testimoni e il Suo piccolo gregge a cui spetta ora e sempre testimoniare la verità sull’intervento di Dio in Terra con il Sacrificio di Amore del Figlio, trionfatore della morte.
Ma poiché il castigo viene dove si pecca, si può dire che proprio per non aver accolto dovutamente gli avvisi e l’aiuto della Profezia divina – per aver mancato in questa testimonianza -la Chiesamilitante dell’Incarnazione del Figlio di Dio nel mondo ne soffre le spaventose conseguenze.
Esse sono proporzionate alla dimensione del male e degli inganni dirompenti.
Eppure, tanto orrido è il crollo attuale dell’opera clericale, tanto splendida sarà la sua restaurazione quando si testimonierà dai tetti l’intervento di Dio attraverso l’Immacolato Cuore di Maria.
Salve Maria Assunta, potere invitto della presenza di Dio!