di Raimondo Gatto
Non più di un mese fa lanciai l’allarme su questo sito perchè il sedicente “scrittore cattolico” Vittorio Messori aveva confessato, vantandosi, di aver votato a favore del divorzio al referendum del 1974, usando gli argomenti cari a Marco Pannella; questa “confessione” a scoppio ritardato avveniva in concomitanza del dibattito sulle promesse più volte fatte da Ratzinger per concedere la comunione ai divorziati, rompendo, sia con la Dottrina della Chiesa. sia con la Sua Tradizione.
Nell’articolo avanzavo il sospetto che il Vaticano utilizzasse il Messori, come “uomo di sfondamento”, per rompere gli “ultimi tabù″ che lasciano credere ancora che questa sia la Chiesa Cattolica, e non una nuova religione; i “concilari” hanno creato il personaggio (ma quale “conversione”!) lo hanno collocato tra i conservatori, ed ora stanno azionando il telecomando per far crollare le ultime resistenze interne, e le esplosioni si fanno sentire. I miei sospetti sono stati confermati ieri da un inquietante articolo apparso sul Corriere della Sera. Il Messori, calata ormai la maschera dell’intellettuale cattolico ortodosso, confessa le sue simpatie per gli omosessuali del F.U.OR.I degli anni ’70 ricordando che lui “giornalista praticante” a Stampa Sera (edizione pomeridiana de La Stampa di Torino), ne conosceva il fondatore, Angelo Pezzana, e ne frequentava la libreria a Torino. L’articolo fornisce l’imput dottrinale ai responsabili della pseudo-chiesa, perchè aprano ai gay e forse così patrocinare l’alleanza Casini, Bersani, Vendola, come Giovanni XXIII con il concilio favorì l’apertura a sinistra.
. L’articolo è intitolato, “Io cattolico, i media, gli anni Settanta E quel conformismo omosessuale”.
Messori sottolinea la sua qualità di “cattolico”, cosi come per anni ci è stata presentata dai preti. e dai vescovi Come arriva questo Messori dalla ultra-massonica “Stampa” a “L’Avvenire” ? Francamente non lo so, però ricordo bene la rubrica “Vivaio” che Messori curava su Avvenire, da “Vivaio” emergeva uno schema chiaramente di destra cattolica, in contrasto con l’andazzo Woijtiliano. il nome di Messori divenne popolare ad un mondo cattolico che ne aveva le tasche dei “cristiani per il socialismo”. I tradizionalisti degli anni 80 erano quasi ignorati ma molte loro tesi circolavano su “Vivaio” e mi erano familiari; come era possibile? Alla fine scoprii il trucco ritagliando gli articoli; come sospettavo, molti pezzi del “Vivaio” di Messori erano delle autentiche scopiazzature fatte sul testo di Romano Amerio, Iota Unum, che era stato presentato in casa mia a Genova nel 1986. Ho sempre pensato che copiare una cosa, specie se è buona, non sia un’azione disdicevole, però almeno ci vorrebbe la correttezza di citare la fonte di quanto copiato.
Questo è un fatto marginale, ma il Messori nel frattempo fece carriera, e venduto quintali di libri grazie ai preti ed al nome fattosi sul giornale.
Veniamo al punto; scrive Messori, di aver conosciuto gli omosex quando comparve il manifesto del FUORI,(Fronte Omosessuale Rivoluzionari Italiani) nel 1971, e lui, reporter di Stampa Sera, ne ammirò il coraggio perchè si esponevano, poveretti, come fossero i cristiani nelle catacombe…Io ho vissuto quegli anni a Torino, e non ricordo nessuna persecuzione nei confronti degli omosex. Certo, se beccavano un adulto a palpeggiare un bambino nel cinema, i genitori lo menavano e facevano bene, ma a Torino purtroppo esisteva un clima di ignobile tolleranza per ogni forma di depravazione…altro che “persecuzione”! Quante balle si inventa il grande scrittore cattolico! Scrive Messori: “ci ho pensato spesso negli anni seguenti, interrogandomi soprattutto -essendone coinvolto- sul silenzio e l’indifferenza anche da parte cattolica….se l’omosessulalità, in ogni tempo e in ogni luogo, marca è marcherà sempre una percentuale (che sembra fissa) dell’umanità, può forse trattarsi di un “errore” del Creatore? Che sono, questi nostri fratelli in umanità? (forse sono i “fratelli” di Messori) sono forse “scarti di lavorazione”? Perchè Dio e la sua Provvidenza non siano offesi, occorre riconoscere che anche questo fa parte, enigmaticamente del piano da Lui voluto. (Quì, l’unico vero enigma. e capire chi è stato quell’idiota che continua a chiamare costui “scrittore cattolico”). La teologia, qui, ha ancora molta strada da fare”. Ovviamente il “nuovo teologo” (del pubblico orinatoi) sarà ovviamente Lui (temo).
Per anni abbiamo contestato le tesi degli anti-clericali, del secolo XIX, che sostenevano essere i cattolici contigui agli ambienti omosessuali; ora il signor Messori “grande scrittore cattolico” pare voglia dargli ragione a tutti i costi; non vedo che una spiegazione a questa sequela di infamie e tradimenti, no, su quella barca, Pietro non c’è proprio.