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venerdì 28 settembre 2012

LA CORRETTA DOTTRINA SUL PECCATO ORIGINALE E LA NECESSITà DEL BATTESIMO!


IL PECCATO ORIGINALE COME PECCATO CHE DÀ LA MORTE ALL'ANIMA E LA NECESSITÀ DEL BATTESIMO PER LA SALVEZZA (Parte 1)StampaE-mail




Pontifex.RomaTempo fa vi ho parlato della differenza fra Inferi ed Inferno e, nella lunga dissertazione pubblicata, non ho potuto fare a meno di parlare anche di Limbo de Padri e di Seno di Abramo; non mi è stato possibile evitare di fornire precise delucidazioni sul concetto teologico di Limbo stesso ed anche di Limbo dei non Battezzati. Dopo aver riportato parte del Magistero, proprio nel merito del Limbo dei non Battezzati, ho ritenuto doveroso informare i lettori che, il 19 Aprile 2007, la "Commissione teologica internazionale" giustificò questa velata contraddizione (salvezza senza Battesimo proposta, non dogmaticamente, da Giovanni Paolo II) affermando che, alla luce di "un’antropologia della solidarietà", "la Chiesa non può fare a meno di incoraggiare la speranza della salvezza per i bambini morti senza Battesimo per il fatto stesso che «essa prega perché nessuno si perda» , e prega nella speranza che «tutti gli uomini siano salvati» [...] Il Vangelo di Marco descrive proprio ...
... un episodio dove la fede di alcuni è stata efficace per la salvezza di un altro (cfr Mc 2,5). Pur consapevole che il mezzo normale per conseguire la salvezza è il Battesimo in re, la Chiesa spera quindi che esistano altre vie per conseguire il medesimo fine".
Per maggiori informazioni ed approfondimenti vi rimando alla lettura completa dell'articolo "GESÙ DISCESE AGLI INFERI: CHE DIFFERENZA C'È FRA INFERI ED INFERNO? CHE COS'È IL SENO DI ABRAMO? CHE COS'È IL LIMBO DEI PADRI? CHE COS'È IL LIMBO DEI NON BATTEZZATI?" [a fine articolo troverete il link].
Adesso analizziamo bene il concetto di BATTESIMO, SALVEZZA E LIMBO DEI NON BATTEZZATI. Partiamo dal Magistero e poi arriveremo alle odierne considerazioni non dogmatiche, quindi sulle quali è possibile discutere.
IL PECCATO ORIGINALE COME PECCATO CHE DÀ LA MORTE ALL'ANIMA
Concilio di Trento, Sessione V, Decreto sul Peccato originale, Can. 2:
Chi afferma che la prevaricazione di Adamo nocque a lui solo, e non anche alla sua discendenza; che perdette per sé soltanto, e non anche per noi, la santità e giustizia che aveva ricevuto da Dio; o che egli, inquinato dal peccato di disobbedienza, abbia trasmesso a tutto il genere umano solo la morte e le pene del corpo, e non invece anche il peccato, che è la morte dell’anima: sia anatema. Contraddice infatti all’apostolo, che afferma: Per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e a causa del peccato la morte, e così la morte si trasmise a tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono (Rm 5,12).
Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 403:
Sulle orme di san Paolo la Chiesa ha sempre insegnato che l'immensa miseria che opprime gli uomini, la loro inclinazione al male e l'ineluttabilità della morte non si possono comprendere senza il loro legame con la colpa di Adamo e prescindendo dal fatto che egli ci ha trasmesso un peccato dal quale tutti nasciamo contaminati e che è « morte dell'anima ». (Concilio di Trento, Sess. 5a, Decretum de peccato originali, canone 2: DS 1512). Per questa certezza di fede, la Chiesa amministra il Battesimo per la remissione dei peccati anche ai bambini che non hanno commesso peccati personali (Cf Concilio di Trento, Sess. 5a, Decretum de peccato originali, canone 4: DS 1514).
Concilio di Trento, Sessione V, Decreto sul Peccato originale, Can. 4:
4. Chi nega che i fanciulli, appena nati debbano esser battezzati, anche se figli di genitori battezzati oppure sostiene che essi sono battezzati per la remissione dei peccati, ma che non contraggono da Adamo alcun peccato originale, che sia necessario purificare col lavacro della rigenerazione per conseguire la vita eterna, e che, quindi, per loro la forma del battesimo per la remissione dei peccati non debba credersi vera, ma falsa sia anatema. Infatti, non si deve intendere in altro modo quello che dice l’apostolo: Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e col peccato la morte, così la morte si è trasmessa ad ogni uomo perché tutti gli uomini hanno peccato (Rm 5,12), se non nel senso in cui la chiesa cattolica universale l’ha sempre inteso. Secondo questa norma di fede per tradizione apostolica anche i bambini, che non hanno ancora potuto commettere peccato, vengono veramente battezzati, affinché in essi sia purificato con la rigenerazione quello che contrassero con la generazione. Se, infatti, uno non rinasce per l’acqua e lo Spirito santo, non può entrare nel regno di Dio (Gv 3,5).
LA NECESSITA' DEL BATTESIMO PER LA SALVEZZA
Senza il Battesimo non c'è salvezza.
Concilio di Trento:
Se qualcuno afferma che il battesimo è libero, cioè non necessario alla salvezza [1] : sia anatema [2] .
Concilio di Firenze:
Primo di tutti i sacramenti è il battesimo, che è la porta della vita spirituale. Con esso diveniamo membra di Cristo e parte del corpo della chiesa. E poiché attraverso il primo uomo è entrata in tutti [3] la morte, se noi non rinasciamo per mezzo dell'acqua e dello Spirito, non possiamo, come dice la verità, entrare nel regno di Dio[4]. Materia di questo sacramento è l'acqua vera e naturale; né importa se calda o fredda. Forma sono le parole: "Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo"[5] .
Papa Benedetto XIV:
... professo ... che il battesimo è necessario per la salvezza, e da adesso, se c'è imminente pericolo di morte, deve essere conferito immediatamente senza indugio, e che esso è valido se conferito con la giusta materia e forma e intenzione da chiunque, ed in qualsiasi tempo[6] .
Papa San Pio X, come sempre, non lascia spazio a dubbi o ambiguità:
D. Come si chiamano perciò questi due sacramenti?
R. Questi due sacramenti, cioè il Battesimo e la Penitenza, si chiamano perciò sacramenti dei morti, perché sono istituiti principalmente per ridare alle anime morte per il peccato la vita della grazia[7] ...
... D. Quali sono i sacramenti più necessari per salvarci?
R. I sacramenti più necessari per salvarci sono due: il Battesimo e la Penitenza: il Battesimo è necessario a tutti, e la Penitenza è necessaria a tutti quelli che hanno peccato mortalmente dopo il Battesimo[8] .
Catechismo del Concilio di Trento:
Dovendo tutti necessariamente ricevere questo sacramento, egli scelse per materia l'acqua, l'elemento più comune che esista[9] ...
... Gli scrittori ecclesiastici sono concordi nel ritenere che tutti gli aspiranti alla salvezza eterna cominciarono a essere vincolati dal precetto del Battesimo nell'istante in cui, dopo la risurrezione, il Signore comandò agli Apostoli: "Andate a istruire tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"[10] ... L'uno e l'altro Apostolo infatti fissano l'obbligo del Battesimo al tempo che seguì la morte del Signore. Perciò appare ragionevole riferire al periodo che doveva seguire la passione, le parole stesse del Salvatore: "Chi non rinascerà per acqua e Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio[11] [12] " .
Ed ancora più chiaramente:
La conoscenza di tutte queste verità è senza dubbio utilissima ai fedeli. Ma nessun insegnamento è più necessario di questo: che la legge del Battesimo è prescritta dal Signore per tutti gli uomini, i quali, se non rinascono a Dio con la grazia del Battesimo, son procreati dai loro genitori, siano questi fedeli o no, per la miseria e la morte eterna. Molto spesso i pastori dovranno commentare la sentenza evangelica: "Chi non rinascerà per acqua e Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio"[13] ... L'universale e autorevole sentenza dei Padri dimostra che questa legge va applicata non solo agli adulti, ma anche ai fanciulli e che la Chiesa ha ricevuto simile interpretazione dalla tradizione apostolica ... Orbene, poiché a causa del peccato di Adamo i bambini contraggono la colpa originale, a più forte ragione, per i meriti di nostro Signore Gesù Cristo, potranno essi conseguire la grazia e la giustizia, per regnare nella vita, cosa però impossibile senza il Battesimo ... Si pensi che ai piccoli non è lasciata alcuna possibilità di guadagnare la salvezza, se non è loro impartito il Battesimo[14] .
Papa Pio XI:
Questo Regno nei Vangeli viene presentato in tal modo che gli uomini debbano prepararsi ad entrarvi per mezzo della penitenza, e non possano entrarvi se non per la fede e per il Battesimo, il quale benché sia un rito esterno, significa però e produce la rigenerazione interiore[15] .
Spesso i Papi e i Padri si riferiscono a passi del Vangelo, fornendone la giusta, sicura, vincolante, prima interpretazione, che è quella del Magistero e della Tradizione, come il seguente: In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio[16] .
Come ci interpreta la Chiesa questo “da acqua”?
Concilio di Firenze:
Primo di tutti i sacramenti è il battesimo, che è la porta della vita spirituale. Con esso diveniamo membra di Cristo e parte del corpo della chiesa. E poiché attraverso il primo uomo è entrata in tutti[17] la morte, se noi non rinasciamo per mezzo dell'acqua e dello Spirito, non possiamo, come dice la verità, entrare nel regno di Dio[18] . Materia di questo sacramento è l'acqua vera e naturale; né importa se calda o fredda. Forma sono le parole: "Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo"[19] .
Concilio di Trento:
Se qualcuno afferma che la vera acqua naturale non è necessaria per il battesimo[20] e darà, quindi, un significato metaforico alle parole del signore nostro Gesù Cristo: chi non rinascerà per l’acqua e lo Spirito santo[21] : sia anatema[22] .
Concilio di Trento sul Battesimo:
Chi nega che i fanciulli, appena nati debbano esser battezzati, anche se figli di genitori battezzati oppure sostiene che essi sono battezzati per la remissione dei peccati, ma che non contraggono da Adamo alcun peccato originale, che sia necessario purificare col lavacro della rigenerazione per conseguire la vita eterna, e che, quindi, per loro la forma del battesimo per la remissione dei peccati non debba credersi vera, ma falsa sia anatema.
Infatti, non si deve intendere in altro modo quello che dice l’apostolo: Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e col peccato la morte, così la morte si è trasmessa ad ogni uomo perché tutti gli uomini hanno peccato[23] , se non nel senso in cui la chiesa cattolica universale l’ha sempre inteso.
Secondo questa norma di fede per tradizione apostolica anche i bambini, che non hanno ancora potuto commettere peccato, vengono veramente battezzati, affinché in essi sia purificato con la rigenerazione quello che contrassero con la generazione. Se, infatti, uno non rinasce per l’acqua e lo Spirito santo, non può entrare nel regno di Dio[24] .
Catechismo del Concilio di Trento:
Gli scrittori ecclesiastici sono concordi nel ritenere che tutti gli aspiranti alla salvezza eterna cominciarono a essere vincolati dal precetto del Battesimo nell'istante in cui, dopo la risurrezione, il Signore comandò agli Apostoli: "Andate a istruire tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28,19). Ciò risulta dalla testimonianza autorevole del principe degli Apostoli: "Ci rigenerò in una speranza viva, con la resurrezione di Gesù Cristo dai morti" (1 Pt 1,3). Si può arguire pure da san Paolo: "Diede se stesso per lei [ossia per la Chiesa], per santificarla, purificandola in un lavacro d'acqua, con la parola" (Ef 5,26). L'uno e l'altro Apostolo infatti fissano l'obbligo del Battesimo al tempo che seguì la morte del Signore. Perciò appare ragionevole riferire al periodo che doveva seguire la passione, le parole stesse del Salvatore: "Chi non rinascerà per acqua e Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio" (Gv 3,5)[25] .
Concilio di Cartagine:
... chiunque nega che si debbono battezzare i bambini nati da poco o dice che essi vengono battezzati per la remissione dei peccati, ma che non traggono affatto da Adamo il peccato originale che viene espiato dal lavacro della rigenerazione, da cui consegue che per essi la formula del Battesimo "in remissione dei peccati” viene intesa non come vera, ma come falsa, sia anatema.
Infatti non si deve intendere quanto dice l’apostolo [Paolo]: "Per un solo uomo è entrato il peccato nel mondo (e attraverso il peccato la morte), e si estese a tutti gli uomini; in lui tutti hanno peccato” (cf Rm. 5,12), diversamente dal senso in cui la Chiesa cattolica ovunque diffusa, sempre lo ha inteso.
A motivo di questa regola della fede anche i bambini, che non hanno potuto ancora commettere peccato alcuno, vengono perciò veramente battezzati per la remissione dei peccati, affinché mediante la rigenerazione venga in essi purificato quanto attraverso la generazione hanno contratto[26] ...
...se qualcuno afferma che il Signore ha detto: "Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore” (Gv. 14, 2), così che si debba intendere che nel regno dei cieli ci sia un qualche luogo intermedio o un qualunque altro luogo, dove vivano beati gli infanti che trapassarono da questa vita senza il Battesimo, senza del quale non possono entrare nel regno dei cieli, che è la vita eterna, sia anatema.
Infatti, giacché il Signore dice: "Chi non sarà rinato dall'acqua e dallo Spirito Santo non entrerà nel regno dei cieli” (Gv. 3,5), quale cattolico può dubitare che parteciperà della sorte del diavolo chi non ha meritato di essere coerede di Cristo? Chi infatti manca dalla parte destra, senza dubbio finirà in quella sinistra [27] .
Papa San Zosimo nel 418 approva il secondo Concilio di Cartagine, il quale, contro i Pelagiani, nega, sulla base di Gv. 3,5, che i bambini non battezzati possano conseguire la beatitudine eterna; inoltre nella sua Tractoria ribadisce che “nessuno dev’ essere ritenuto indenne dal peccato prima di essere liberato dal Battesimo”.
Papa Innocenzo I al primate Silvano e a tutti i Vescovi del Concilio Milevitano insegna “essere pazzesco (perfatuum) asserire che i bambini possano entrare in Cielo anche senza la grazia del battesimo [28] ”.
Concilio di Trento [29] :
Queste parole indicano chiaramente che la giustificazione dell’empio è il passaggio dallo stato, in cui l’uomo nasce figlio del primo Adamo, allo stato di grazia e di adozione dei figli di Dio[30] , per mezzo del secondo Adamo, Gesù Cristo, nostro Salvatore.
Questo passaggio, dopo la promulgazione del Vangelo, non può avvenire senza il lavacro della rigenerazione o senza il desiderio di esso, conformemente a quanto sta scritto: Se uno non rinascerà per acqua e Spirito santo, non può entrare nel regno di Dio[31] .
E ancora:
Se qualcuno afferma che i sacramenti della nuova legge non sono necessari alla salvezza, ma superflui, e che senza di essi, o senza il desiderio di essi, gli uomini con la sola fede ottengono da Dio la grazia della giustificazione , anche se non sono tutti necessari a ciascuno: sia anatema ...
Che tutti nasciamo peccatori è dogma di fede. Sempre il Concilio di Trento spiega chiaramente le dinamiche necessarie ad ottenere la giustificazione[34] :
Gli uomini si dispongono alla stessa giustizia, quando, eccitati ed aiutati dalla grazia divina, ricevendo la fede mediante l’ascolto[35] , si volgono liberamente verso Dio, credendo vero ciò che è stato divinamente rivelato e promesso, e specialmente che l’empio viene giustificato da Dio col dono della sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù[36] .
Parimenti accade quando, riconoscendo di essere peccatori, scossi dal timore della divina giustizia passano a considerare la misericordia di Dio e sentono nascere in sé la speranza, confidando che Dio sarà loro propizio a causa del Cristo, e cominciano ad amarlo come fonte di ogni giustizia; e si rivolgono, quindi, contro il peccato con odio e detestazione, cioè con quella penitenza, che bisogna fare prima del battesimo; infine si propongono di ricevere il battesimo, di cominciare una nuova vita e di osservare i comandamenti divini.
Di questo atteggiamento sta scritto: È necessario che “chiunque s'accosta a Dio, creda che egli esiste e che ricompensa quelli che lo cercano[37] ”; e: “Confida, figlio, ti sono rimessi i tuoi peccati[38] ”; come pure: “Il timore del Signore scaccia il peccato[39] ”; e: “Fate penitenza e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei vostri peccati e riceverete il dono dello Spirito santo[40] ”; e: “Andate dunque e istruite tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato[41] ”. Finalmente: “Rivolgete al Signore i vostri cuori[42] ”.
A questa disposizione o preparazione segue la stessa giustificazione. Essa non è solo remissione dei peccati, ma anche santificazione e rinnovamento dell’uomo interiore, attraverso l’accettazione volontaria della grazia e dei doni, per cui l’uomo da ingiusto diviene giusto, e da nemico amico, così da essere erede secondo la speranza della vita eterna [43] .
Cause di questa giustificazione sono: causa finale, la gloria di Dio e del Cristo e la vita eterna; causa efficiente la misericordia di Dio, che gratuitamente lava[44] e santifica, segnando ed ungendo[45] con lo Spirito della promessa, quello santo che è pegno della nostra eredità[46] ; causa meritoria è il suo dilettissimo unigenito e signore nostro Gesù Cristo, il quale, pur essendo noi suoi nemici[47] , per l’infinito amore con cui ci ha amato[48] , ci ha meritato la giustificazione con la sua santissima passione sul legno della croce e ha soddisfatto per noi Dio Padre. Causa strumentale è il sacramento del battesimo, che è il sacramento della fede [49], senza la quale a nessuno, mai, viene concessa la giustificazione [50].
... continua domani ...
Carlo Di Pietro (Ha scritto e pubblicato clicca qui) (c) 2012
Note:
1 Cfr. Gv 3, 5; S. Agostino, De peccat. meritis, I, 23 (CSEL 60, 32-33): c. 142, D. IV, de cons. (Fr 1, 1408).
2 S.S. Papa Paolo III, Concilio di Trento, Sessione 7, Can. 5. Canoni sul sacramento del Battesimo.
3 Cfr. Rm 5,12
4 Cfr. Gv 3,5
5 S.S. Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Bolla di unione con gli Armeni, Sessione VIII.
6 S.S. Papa Benedetto XIV, Nuper ad nos, Professione di fede per gli orientali (traduz. dall'inglese)
7 S.S. Papa Sam Pio X, Catechismo Maggiore, 541.
8 Ibid., 545.
9 S.S. Papa San Pio V, Catechismo Tridentino, 174.
10 Mt 28,19.
11 Gv 3,5.
12 Papa San Pio V, Catechismo Tridentino, 173.
13 Gv 3,5.
14 Papa San Pio V, Catechismo Tridentino, 177.
15 S.S. Papa Pio XI, Quas Primas.
16 Gv 3,5
17 Cfr. Rm 5,12
18 Cfr. Gv 3,5
19 S.S. Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Bolla di unione con gli Armeni, Sessione VIII.
20 Cfr. c. 5, X, III, 42 (Fr 2, 647)
21 Gv 3,5
22 S.S. Papa Paolo III, Concilio di Trento, Sessione 7, Canoni sul Sacramento del Battesimo, Can. 2
23 Rm 5,12
24 Gv 3,5.
25 S.S. Papa San Pio V, Catechismo Tridentino, 173.
26 S.S. Papa San Zosimo, Concilio di Cartagine, sul Peccato Originale e la Grazia, Can. 2
27 Ibid., Can. 3
28 S.S. Papa Innocenzo I, Epistola 182, Cap. 5
29 S.S. Papa Paolo III, Concilio di Trento, Sessione 6, cap. 4
30 Cfr. Rm 8,23.
31 Gv 3,5.
32 Cfr. Concilio di Trento, Sessione VI, decreto sulla giustificazione, cap. 7 e can. 9
33 S.S. Papa Paolo III, Concilio di Trento, Sessione 7, Canoni sui sacramenti in genere.
34 S.S. Papa Paolo III, Concilio di Trento, Sessione 6, Capp. 6-7
35 Cfr. Rm 10,17.
36 Rm 3,24.
37 Eb 11,6.
38 Mt 9,2.
39 Ecli (Sir) 1, 27 (Vulgata), trad. it. 1, 21.
40 At 2,38.
41 Mt 28,19-20.
42 1 Re 7,3.
43 Tt 3,7.
44 Cfr. 1 Cor 6,11.
45 Cfr. 2 Cor 1,21-22.
46 Ef 1,13-14.
47 Cfr. Rm 5,10.
48 Ef 2,4.
49 Cfr. S. AGOSTINO, Ep. 98 ad Bonifatium, 9 (CSEL 34/2, 530 segg.).
50 S.S. Papa Paolo III, Concilio di Trento, Sessione 6, Cap. 7
Link:
GESÙ DISCESE AGLI INFERI: CHE DIFFERENZA C'È FRA INFERI ED INFERNO? CHE COS'È IL SENO DI ABRAMO? CHE COS'È IL LIMBO DEI PADRI? CHE COS'È IL LIMBO DEI NON BATTEZZATI?
Leggi anche:
IL PECCATO ORIGINALE COME PECCATO CHE DÀ LA MORTE ALL'ANIMA E LA NECESSITÀ DEL BATTESIMO PER LA SALVEZZA (Parte 2)
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11438-il-peccato-originale-come-peccato-che-da-la-morte-allanima-e-la-necessita-del-battesimo-per-la-salvezza-parte-2


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IL PECCATO ORIGINALE COME PECCATO CHE DÀ LA MORTE ALL'ANIMA E LA NECESSITÀ DEL BATTESIMO PER LA SALVEZZA (Parte 2)StampaE-mail
Pontifex.RomaIl presente articolo va letto in continuità alla PARTE 1 (clicca qui per leggerla). Sant'Agostino: Chiunque dica che saranno vivificati in Cristo anche i bambini che muoiono senza aver partecipato al suo Sacramento certamente contraddice la predicazione apostolica e condanna tutta la Chiesa, dove ci si affretta a battezzare i bambini perché indubbiamente si crede che essi non possono con nessun altro mezzo essere vivificati in Cristo[1] . Papa Pio XII: Se ciò che abbiamo detto finora riguarda la protezione e la cura della vita naturale, a ben più forte ragione deve valere per la vita soprannaturale, che il neonato riceve col Battesimo. Nella presente economia non vi è altro mezzo per comunicare questa vita al bambino, che non ha ancora l’uso della ragione. E tuttavia lo stato di grazia nel momento della morte è assolutamente necessario per la salvezza; senza di esso non è possibile giungere alla felicità soprannaturale, alla visione beatifica di Dio. ...
... Un atto di amore può bastare all'adulto per conseguire la grazia santificante e supplire al difetto del Battesimo; al non ancor nato o al neonato bambino questa via non è aperta[3] .
Concilio di Firenze:
La sacrosanta chiesa romana li condanna tutti questi con le loro eresie, e afferma che in Cristo due sono le volontà e due le operazioni. Crede fermamente, professa e insegna che...I bambini - dato il pericolo di morte, che spesso vi può essere - non possono essere aiutati se non col sacramento del battesimo, che li sottrae al dominio del demonio e in forza del quale sono adottati come figli di Dio. Essa ammonisce che il Battesimo non deve essere differito per quaranta od ottanta giorni o altro tempo, secondo l'uso di alcuni, ma deve essere amministrato quanto prima si può senza incomodo, con la precauzione che, in pericolo di morte, siano battezzati subito senza alcun ritardo...[4] .
Il Catechismo del Concilio di Trento:
Occorre esortare costantemente i fedeli perché portino i loro figli, non appena possono farlo senza pericolo, alla chiesa e li facciano battezzare con la solenne cerimonia. Si pensi che ai piccoli non è lasciata alcuna possibilità di guadagnare la salvezza, se non è loro impartito il Battesimo. Quanto grave dunque è la colpa di coloro che li lasciano privi di questa grazia più del necessario, mentre la debolezza dell'età li espone a innumerevoli pericoli di morte[5] .
Sant'Agostino:
Se vuoi essere cattolico, non credere, non dire, né insegnare che i bambini morti senza Battesimo possano ottenere la remissione del peccato originale[6] [*].
Ancora Sant'Agostino citato dalla Commissione Teologica Internazionale[7] :
...Nel ribattere a Pelagio, Agostino fu indotto ad affermare che i bambini che muoiono senza Battesimo sono consegnati all’inferno[8] , appellandosi al precetto dato dal Signore, in Giovanni 3,5, e alla prassi liturgica della Chiesa...
Il cardinale Charles Journet[9] scrive che il Magistero si è pronunciato sull’argomento in maniera non solo “canonica”, prudenziale o disciplinare e pratica, ma in maniera “dichiarativa” o speculativa e dogmatica, atta a “definire il deposito rivelato […] e i cui enunciati richiedono da parte nostra l’ obbedienza di ordine teologale della fede divina[10] ”.
Il card. Journet ricorda che la Chiesa già nel concilio Milevitano-Cartaginese (416-418) “ha definito la necessità del Battesimo dei neonati[11] ”, negli stessi termini ripresi poi dal Concilio di Trento e che la pratica del Battesimo ai neonati è “di origine apostolica[12] ”, come abbiamo, visto e vedremo ancora.
Che non c’è speranza di salvezza soprannaturale per i bambini non battezzati, scrive il porporato, “è una dottrina che appartiene alla fede divina della Chiesa” e non è “una dottrina che rappresenterebbe solo l’ insegnamento comune dei teologi[13] ”; infatti, alla domanda se “i neonati morti senza Battesimo, prima dell'uso di ragione abbiano qualche altro mezzo di salvezza […], tutte le indicazioni del Magistero sono convergenti. Esse rispondono: No[14] ”.
Journet si rifà specialmente al canone 3° del Concilio di Cartagine del 418, che si fonda sul Vangelo di San Giovanni (III, 5), e commenta: “Un canone di un Concilio provinciale che scaglia l’anatema contro una dottrina contraria alla fede, se è approvato dal Papa, acquista subito il valore di una definizione di fede, diventa atto del Magistero dichiarativo[15] ” (p. 161).
Nel 1971 monsignor Pier Carlo Landucci[16] scriveva che il Limbo è “solida deduzione teologica, corroborata dalla Tradizione e dal Magistero” e ricordava contro il modernismo attuale che, comunque, “Al di là delle definizioni, spesso occasionali, v’è la solida dottrina teologica determinata dalla generalità dei Padri e dei teologi e dal Magistero ordinario della Chiesa, che, quando sia universale, è infallibile[17] ”. Tutte queste cose circa i livelli e l'infallibilità del Magistero, le abbiamo viste abbondantemente in precedenza.
Egli concludeva: “Il Limbo starà sempre, a ricordare la sublime trascendenza e gratuità della vita soprannaturale[18] ”.
Papa San Zosimo, nel Concilio di Cartagine, dice:
...quando il Signore dice: “Se un uomo non rinasce dall'acqua e dallo Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5), quale cattolico dubiterà che sarà un compagno del diavolo chi non ha meritato di essere un coerede di Cristo. Poiché colui che manca di stare alla destra senza dubbio starà alla sinistra[19] .
Papa Gregorio IX:
Da quando abbiamo appreso dal tuo rapporto, che a volte è accaduto che, a causa della scarsità di acqua, gli infanti della tua terra sono stati battezzati nella birra, noi ti rispondiamo a tenore della presente che, siccome in accordo con la dottrina evangelica è necessario “essere rinati dall'acqua e dallo Spirito Santo, (Gv 3,5), essi non siano considerati correttamente battezzati coloro che sono stati battezzati nella birra[20] .
Concilio di Trento[21] :
Se qualcuno afferma che il battesimo è libero, cioè non necessario alla salvezza[22] : sia anatema.
Papa Martino V, nel Concilio di Costanza, tra i 260 articoli errati di John Wyclieff ha condannato anche il seguente:
6. Quelli che affermano che i bambini dei fedeli, morti senza battesimo sacramentale, non si salvano, sono sciocchi e presuntuosi[23] [...] Il sacrosanto sinodo generale di Costanza, espressione della chiesa cattolica, legittimamente riunito nello Spirito santo per l'estirpazione dello scisma, degli errori e delle eresie, uditi ed esaminati diligentemente i libri e gli opuscoli di Wicleff, di dannata memoria, per mezzo dei dottori e dei maestri dello studio generale di Oxford, - che dagli stessi libri ed opuscoli trassero duecentosessanta articoli degni di condanna e solennemente li condannarono - li ha fatti esaminare completamente e rivedere da molti reverendissimi padri cardinali della chiesa romana, vescovi, abati, maestri in teologia, dottori in utroque iure, e da molte altre personalità dei diversi studi generali. Dal loro esame risulta che alcuni, anzi molti di essi sono stati e sono ancora notoriamente eretici, e già da lungo tempo riprovati dai santi padri; alcuni sono di scandalo per le pie orecchie, alcuni, temerari e sediziosi. In nome, quindi, del signore nostro Gesù Cristo, questo santo sinodo col presente decreto riprova e condanna per sempre i suddetti articoli e ciascuno di essi in particolare; e proibisce a tutti e singoli i cattolici, sotto minaccia di scomunica, di predicare, insegnare, presentare, ritenere in seguito questi articoli o qualcuno di essi[24] .
Papa San Zosimo, nel Concilio di Cartagine:
E' stato deciso così pure che se qualcuno dice che per questa ragione il Signore ha detto: “Nella casa del Padre mio ci sono molti posti” (Gv 14,2): che esso dovrebbe essere compreso nel senso che nel regno dei cieli ci sarà qualche posto mediano o qualche posto da qualche parte dove i beati infanti vivranno essendo partiti da questa vita senza il battesimo, senza cui essi non possono entrare nel regno dei cieli, sia anatema[25] .
Concilio di Trento:
Chi nega che i fanciulli, appena nati debbano esser battezzati, anche se figli di genitori battezzati oppure sostiene che essi sono battezzati per la remissione dei peccati, ma che non contraggono da Adamo alcun peccato originale, che sia necessario purificare col lavacro della rigenerazione per conseguire la vita eterna, e che, quindi, per loro la forma del battesimo per la remissione dei peccati non debba credersi vera, ma falsa sia anatema[26] .
... continua domani ...
Carlo Di Pietro (Ha scritto e pubblicato clicca qui) (c) 2012
Note:
[1] Sant’Agostino, Epist. CLXVI, cap. VII, n. 21, ed. Migne.
[2] La Chiesa spiega in altri documenti che tale atto deve essere di contrizione ed ovviamente deve implicare il desiderio almeno implicito del Battesimo, altrimenti se c'è rifiuto di tale Sacramento non ci si può salvare, come visto e come continueremo a vedere.
[3] S.S. Papa Pio XII, Discorso alle ostetriche, 29 Ottobre 1951.
[4] S.S. Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Sessione 11, Bolla di unione dei copti.
[5] S.S. Papa San Pio V, Catechismo Tridentino, N. 177
[6] S. Agostino, De anima et eius origine, lib. III, cap.9
[7] Commissione Teologica Internazionale, LA SPERANZA DELLA SALVEZZA PER I BAMBINI CHE MUOIONO SENZA BATTESIMO, 16.
[8] Sant'Agostino, Cfr De pecc. mer. 1.16.21 [CSEL 60, 20 s]; Sermo 294.3 [PL 38, 1337]; Contra Iulianum 5.11.44 [PL 44, 809].
[9] Card. Charles Journet, La volonté divine salvifique sur les petits enfants, Desclée, 1958
[10] Ibid., pag. 137.
[11] Ibid., pagg. 145-146.
[12] Ibid., pag. 147.
[13] Ibid., pag. 152.
[14] Ibid., pag. 160.
[15] Ibid., pag. 161.
[16] Mons. Pier Carlo Landucci, Il Limbo ai bambini non battezzati, in Palestra del Clero, n. 18 anno 50, 15.IX.1971, pp. 1091-1098.
[17] Ibid., pag. 1092.
[18] Ibid., pag. 1097.
[19] S.S. Papa San Zosimo, Concilio di Cartagine XVI, sul Peccato Originale e la Grazia. In: The Papal Encyclicals, Vol. 1 (1740‐1878), p. 201 (Traduzione dall'inglese).
[20] S.S. Papa Gregorio IX, Cum, sicut ex, 8 Luglio 1241, lettera a Sigurd di Nidaros. In:
[21] S.S. Papa Paolo III, Concilio di Trento, Canoni sul sacramento del Battesimo, 5.
[22] Cfr. Gv 3, 5; Sant'Agostino, De peccat. meritis, I, 23 (CSEL 60, 32-33): c. 142, D. IV, de cons. (Fr 1, 1408).
[23] S.S. Papa Martino V, Concilio di Costanza, sessione 15.
[24] Ibid.
[25] S.S. Papa San Zosimo, Concilio di Cartagine, Canoni sul Peccato e la Grazia, in: Denzinger (Traduzione dall'inglese).
[26] S.S. Papa Giulio III, Concilio di Trento, Sessione V: Decreto sul Peccato Originale.
[*] Link:
GESÙ DISCESE AGLI INFERI: CHE DIFFERENZA C'È FRA INFERI ED INFERNO? CHE COS'È IL SENO DI ABRAMO? CHE COS'È IL LIMBO DEI PADRI? CHE COS'È IL LIMBO DEI NON BATTEZZATI?
Leggi anche:
IL PECCATO ORIGINALE COME PECCATO CHE DÀ LA MORTE ALL'ANIMA E LA NECESSITÀ DEL BATTESIMO PER LA SALVEZZA (Parte 1)

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