Il Rettore del Santuario
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"La Madre Santissima” nell’Induismo
Neo-Vedantico è Kali, la “Madre Kali” dopo che Ramakrishna (1836-1886) rese
popolare questo termine nel 19° secolo, diffuso poi dal suo apostolo Swami
Vivekananda. (Prima di allora, Kali era terribile, circondata da sciacalli
ululanti in un campo crematorio. (prima di allora, Kali era una dea terribile,
circondata da sciacalli ululanti in un campo crematorio). L’idolo nero di Kali
ha del sangue che le cola dalla lingua, i corpi di bambini come orecchini, ed
una ghirlanda di teste mozzate attorno alla vita. Danza sul corpo di Shiva il
distruggere. Occasionalmente, Kali appare anche come Ramani la Prostituta. E’
questa la “piacevole” e “pura” religione degli Indù, che considerano tutte “le
manifestazioni della Madre Divina’, siano esse Kali, Ramani o (come hanno detto)
persino la Beata Vergine Maria, come la manifestazione di uno stesso essere;
ecco quindi “l’onore” tributato a Maria da questi Indù: pura
Blasfemia!
- Craig
Heimbichner
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Pertanto, Guerra potrà pure dire che gli Indù non gli hanno detto specificatamente che essi paragonano la Nostra Madre Santissima con uno dei loro falsi dèe. Ma gli Indù hanno detto chiaramente al reporter Sic questa loro equivalenza, che risulta evidente dai discorsi della giovane Indù nella trasmissione, e dalle parole del reporter che ha avuto queste informazioni dagli Indù stessi.
Per questo la Sic ha affermato che il giorno in cui gli Indù sono giunti a Fatima “è stato dedicato alla più grande tra tutte le divinità femminili. Ella è chiamata la Madre Santissima, la dea Devi, la dea della natura che tanti Indù Portoghesi ritrovano anche a Fatima”.
Eppure Guerra, indirettamente, smentisce la Sic per aver riportato questi fatti. Egli parla di media “Dai quali non siamo stati in grado di prepararci”. Egli afferma che bisognerebbe dare “poco credito” a quest’aspetto degli articoli. In altre parole, il Rettore Guerra non ha avuto l’opportunità di dare un orientamento ben preciso alla trasmissione. Ne avesse avuto l’opportunità, sono sicuro che Guerra avrebbe detto alla televisione di “usare solo il termine “Madre Santissima” e non dire altro”.
La trasmissione della Sic, tuttavia, combacia piuttosto bene con la visione che gli Indù hanno della loro “Madre Santa” o “dea Madre”. Nel libro un introduzione all’Induismo pubblicata dalla Cambridge University Press, leggiamo che “un termine comune usato per definire una dea è semplicemente quello di ‘madre’”. Il libro poi illustra i vari attributi che gli Indù danno alla dea. “Ella può essere adorata”, dice “come una madre, una moglie, una vecchia donna o una bambina”, e che “le sue principali rappresentazioni sono”:
- Durga, che uccide il demone bufalo;
- Kali, inghirlandata con teste mozzate;
- Consorti o energie degli dei, in particolare Sarasvati, Parvati e Kadsmi, le
consorti di Brhama, Siva e Visnu;
- Gruppi di divinità femminili in genere feroci, principalmente le “sette
madri” la cui natura è ambigua, essendo predatrici di bambini ma anche
distruttrici di demoni;
- Icone locali o regionali di villaggi o di santuari e templi
familiari;
- Forme “aniconiche” come pietre, bastoni, armi, diagrammi magici,
ecc;
- “medium” maschi e femmine posseduti da una dea, in particolar modo durante le feste religiose.14
Ecco il credo fondamentale degli Indù riguardo ai vari esseri “santi” (e demoniaci) come manifestazioni della grande dea, che allo stesso tempo è manifestazione di “dio”. Comprendiamo inoltre che gli Indù hanno detto al reporter della Sic che essi vedono la Madonna di Fatima come una manifestazione di questa “Santa Madre” dea. Eppure il Rettore Guerra, per mezzo del suo uso calcolato del termine ambiguo “Madre Santissima”, prova a dirci che gli Indù hanno improvvisamente sospeso del tutto il loro sistema di credo politeista per onorare la Madonna di Fatima allo stesso modo in cui i Cattolici l’onorerebbero come Madre di Gesù.La deliberate ambiguità di Guerra è ancora più seria se osserviamo più da vicino una delle divinità che gli Indù considerano la loro “Madre santa”. L’esperto dell’occulto Craig Heimbichner spiega che:
E’ semplice: il Rettore Guerra non sta dicendo la verità. Non definisce chiaramente i propri termini; gioca con le proprie parole. E malgrado tutto, continua a giustificare la sua apertura del Santuario di Fatima agli Indù per fargli usare la cappella, oltraggiando così il Primo Comandamento “Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di Me”.
“’La Madre Santissima” nell’Induismo Neo-Vedantico è Kali, la “Madre Kali” dopo che Ramakrishna (1836-1886) rese popolare questo termine nel 19° secolo, diffuso poi dal suo apostolo Swami Vivekananda. (prima di allora, Kali era terribile, circondata da sciacalli ululanti in un campo crematorio. (prima di allora, Kali era una dea terribile, circondata da sciacalli ululanti in un campo crematorio). L’idolo nero di Kali ha del sangue che le cola dalla lingua, i corpi di bambini come orecchini, ed una ghirlanda di teste mozzate attorno alla vita. Danza sul corpo di Shiva il distruggere. Occasionalmente, Kali appare anche come Ramani la Prostituta. E’ questa la “piacevole” e “pura” religione degli Indù, che considerano tutte “le manifestazioni della Madre Divina’, siano esse Kali, Ramani o (come hanno detto) persino la Beata Vergine Maria, come la manifestazione di uno stesso essere; ecco quindi “l’onore” tributato a Maria da questi Indù: pura Blasfemia!”15
Si, non abbiamo un Santuario
Inter-confessionale,
ma solamente attività inter-confessionali
nel Santuario
Il Rettore Guerra conclude il suo comunicato affermando che non ha mai
chiamato la sua nuova e modernista basilica, che sta venendo costruita a Fatima
, come un “tempio ecumenico”. Questo dopo che lo stesso Guerra ci ha detto che:
ma solamente attività inter-confessionali
nel Santuario
- Ha avuto un congresso inter-confessionale a Fatima in ottobre;
- Ha permesso agli Indù di pregare presso un altare Cattolico a
Fatima;
- Ha permesso a del clero anglicano — membri di una setta eretica il cui ordine sacerdotale è stato dichiarato invalido da Papa Leone XIII — di usare una parte del santuario per un loro ritiro spirituale.
Guerra prosegue dicendo che non ha intenzione di tenere alcuna celebrazione nella nuova chiesa che non siano in accordo con le direttive prescritte dalla Chiesa Cattolica. Ma i raduni di preghiera pan-religiosi nelle Chiesa Cattoliche — il cosiddetto “spirito di assisi” — viene ora incoraggiato dalla guida ecumenica post-Conciliare della Chiesa. Al Congresso interreligioso di ottobre a Fatima, un cardinale del Vaticano in persona , l’Arcivescovo Fitzgerald, ha plaudito Padre Dupuis, dicendo che “Padre Dupuis, ieri, ha spiegato la base teologica per stabilire le relazioni con persone di altre religioni.” Questo, dopo che Padre Dupuis aveva chiamato il Concilio di Firenze “un orribile testo” che deve essere rigettato. Questo dopo che Padre Dupuis aveva detto che lo scopo del dialogo non è quello di convertire gli “altri” alla Fede Cattolica, ma di rendere “un Cristiano, un Cristiano migliore, un Indù un Indù migliore”. Il vero problema qui non è ciò che è permesso dalla leadership progressista d’oggi, bensì ciò che è in accordo con quello che la Chiesa ha sempre creduto e messo in pratica.
La Verità Cattolica è stata
tradita
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I difensori del Rettore Guerra, tra cui Padre
Robert J. Fox, accusano ingiustamente la Catholic Family News di “gravi
mistificazioni” perchè abbiamo riportato i fatti veri ed inconfutabili riguardo
al servizio di preghiera Indù a Fatima del 5 maggio. La loro è una spiegazione
che sa di disperazione.
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In effetti, l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso negano la verità secondo la quale “al di fuori della Chiesa Cattolica non vi è salvezza”. Eppure il Concilio di Firenze, irriso da Padre Dupuis, aveva insegnato infallibilmente questa verità:
“La Sacrosanta Chiesa Romana fermamente crede, professa e predica che nessuno al di fuori della chiesa cattolica, né pagani, né ebrei né eretici o scismatici, parteciperà alla vita eterna, ma andrà al fuoco eterno preparato per il diavolo e i suoi angeli ’ (Matt. 25,41) a meno che , prima della morte, essi non si uniscano a Lei; e che cos’ importante è l’unità di questo Corpo Ecclesiastico, che solo coloro che rimangono all’interno della sua unità possono approfittare dei sacramenti della Chiesa per la salvezza, e che solo loro possono ricevere una ricompensa eterna per i loro digiuni, le loro buone azioni, e per le altre opere di pietà Cristiana e compiti di un Soldato di Cristo. Nessuno, per quanto le sue opere possano essere grandi, nessuno, anche se ha versato il suo sangue in Nome di Cristo, può essere salvato a meno che egli non si ponga in seno ed in unione con la Chiesa Cattolica.”17Quest’insegnamento de fide non è stato inventato al Concilio di Firenze. E’ parte dell’antico patrimonio della Chiesa, insegnato costantemente per secoli. Infatti, la formula usata dal Concilio di Firenze, è quasi identica parola per parola agli scritti di San Fulgenzio, che scrisse intorno al quinto secolo:
“Sappiate fermamente e senza dubbi, che non solo i pagani, ma anche tutti gli ebrei e tutti gli eretici e gli scismatici, che muoiono al di fuori della Chiesa Cattolica, andranno al fuoco eterno preparato per il diavolo e i suoi angeli.”18Il Catechismo del Concilio di Trento, allo stesso modo insegna che: “gli infedeli, gli eretici, gli scismatici e gli scomunicati” sono “esclusi dalla luce della Chiesa”.19
Il Catechismo di Papa San Pio X, secoli dopo, presenta la stessa verità senza cambiamento. Esso insegna che “al di fuori della vera Chiesa vi sono: gli infedeli, gli Ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati”. Esso afferma inoltre che “nessuno può essere salvato al di fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica Romana, così come nessuno potette essere salvato dall’alluvione al di fuori dell’Arca di Noè, che è una figura della Chiesa.”20
Questo stesso insegnamento è stato ripetuto nuovamente, più e più volte nel corso dei secoli. Fu Papa beato Pio IX il quale, affrontando i “Cattolici Liberali” di quei giorni, disse che avere opinioni contrario al fatto che “al di fuori della Chiesa non vi è salvezza” è da considerarsi un “empio sventurato”.21
Non va dimenticato che l’anima umana, per ottenere la salvezza, ha bisogno di una grazia santificante, che può venire solamente attraverso i sacramenti della Chiesa Cattolica. Certo, ci è stato detto che coloro che sono veramente nell’ignoranza invincibile non sono colpevoli di peccato formale contro la Fede Cattolica; ma sicuramente essi sono colpevoli i altri peccati, che li condannano all’inferno.22 Carol Robertson scrive: “non essendo in stato di grazia, egli [colui che non ha ricevuto il battesimo] finirà inevitabilmente nel peccato mortale molto presto”. E citando il Concilio di Malines, esso insegna che: “l’uomo in stato di natura decaduta, non curato dalla grazia abituale, non può rimanere a lungo senza commettere peccato mortale.”23 È per questo che la Chiesa Cattolica è assolutamente necessaria per la salvezza. E’ per questo che Nostro Signore ci ha detto in un linguaggio chiaro che “Senza di Me, non potete fare niente!”
Questi insegnamenti quindi, non sono punti su cui la teologia può “riformare se stessa”, al punto da voler dire qualcosa di differente da ciò che la Chiesa ha insegnato per quasi 2000 anni. Il Vaticano I proclama solennemente, e con la forza assoluta dell’autorità infallibile, che dobbiamo comprendere la Dottrina Cattolica “con lo stesso significato e la stessa spiegazione” nel corso delle ere.24 Non si può dare un significato diverso di quello che la Chiesa ha sempre adottato, ad una dottrina insegnata consistentemente dal Magistero ordinario e straordinario della Chiesa Cattolica. Neanche un Papa ha il potere di fare un tale cambiamento.25
Questo solido principio di immutabilità della dottrina Cattolica è stato magnificamente spiegato nel Giuramento contro il Modernismo, in cui si legge, tra l’altro:
“Io ricevo sinceramente la dottrina della fede consegnataci dagli Apostoli per mezzo dei Padri ortodossi, con lo stesso significato e la stessa spiegazione (eodem sensu eodeumque sententia); e pertanto Io rifiuto completamente l’eretica falsità di un’evoluzione dei dogma, che cambiano da un significato ad un altro, differente da quello che la Chiesa ha sempre professato”.26
“L’errore più
deplorevole”
Sulla stessa linea, i Papi nel corso dei secoli, specialmente a
partire dalla Rivoluzione Francese, hanno condannato qualsiasi attività che
ponga la Chiesa Cattolica sullo stesso piano delle false religioni. E’ una delle
ragioni delle condanne Papali contro la massoneria, perché essa poneva tutte le
religioni sullo stesso piano. Papa Leone XII insegnò che: “Una certa setta, certamente da voi conosciuta, [la massoneria, Ed.] e che si arroga erroneamente per se il nome di filosofia, ha creato dalle ceneri una serie disorganizzata di quasi tutti gli errori... essa insegna che libertà è stata garantita da Dio a tutti gli uomini di unirsi in una qualsiasi setta o di adottare qualsiasi opinione che possa piacergli, secondo il suo intendimento personale, senza alcun pericolo per la sua salvezza eterna…Eppure il “deplorevole errore” condannato dai Papi — ovvero che un uomo possa trovare la salvezza in qualsiasi religione — riceve il bollo d’approvazione per mezzo della pratica ecumenica e del dialogo inter-religioso.
“… sarebbe veramente impossibile, per il Signore Dio nostro, che è completamente vero, che è Verità assoluta in Se, il migliore e più saggio dispensatore di Bene, approvare tutte queste sette che insegnano dogmi falsi e frequentemente opposti ed in contraddizione l’uno con l’altro, e di dare la ricompensa eterna a quegli uomini che si uniscono a tali sette…”27
Papa Gregorio XVI allo stesso modo condannò quest’errore nella sua Enciclica Mirari vos arbitramur:
“Qui vediamo un altra opera dei malvagi per i quali, ci dispiace vedere, la chiesa contemporanea è gravemente afflitta. Parlo dell’indifferentismo, o quella assurda opinione che è cresciuta in entrambi le parti per mezzo dell’inganno di uomini malvagi. Secondo quest’opinione, la salvezza eterna dell’anima può essere ottenuta da una qualsiasi professione di fede, fintanto che la morale di un uomo sia in linea con il concetto di giustizia ed onestà. Dovete estirpare quest’errore così deplorevole dalle persone poste sotto la vostra tutela, dato che è un argomento così importante e così chiaro. Perché, sin da quando l’Apostolo ci ha avvertito che esiste un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo, coloro che affermano che la vita alla beatitudine [eterna] inizi da una qualsiasi religione dovrebbe avere paura e pensare seriamente sul fatto che, secondo la testimonianza del Salvatore stesso, essi sono contro Cristo perché essi non sono per Cristo; e che essi sono miseramente divisi perché non si stanno unendo a Lui; e che pertanto, certamente andranno in contro alla morte eterna, a meno che non professino saldamente la Fede Cattolica e la mantengano integra ed inviolata”.28Papa Gregorio XVI qui non fa altro che riaffermare la verità essenziale contenuta nel Credo Attanasiano del quarto secolo, dimostrando così la continuità della Chiesa Cattolica nel corso delle epoche. Il Credo inizia così:
“Chiunque voglia essere salvato deve prima di tutto attenersi alla fede cattolica Se non manterrà integra ed inviolata questa fede, di certo perirà eternamente.”E si conclude così:
“Questa è la fede cattolica. Se uno non vi crede con fede e con fermezza, non potrà essere salvato”L’orientamento ecumenico ed interconfessionale odierno va nella direzione opposta rispetto a queste verità divine. E’ questo orientamento che invita Jacques Dupuis ad un Congresso interconfessionale a disprezzare i dogma definiti infallibilmente. E’ questo orientamento che da il benvenuto agli Indù e ai loro riti di preghiera pagani sull’Altare Cattolico del Santuario di Fatima e poi attacca i fedeli Cattolici che protestano contro tale oltraggio. E’ questo orientamento che falsifica i dogma Cattolici, uccide lo spirito missionario Cattolico e lascia i non-cattolici nell’ignoranza della loro falsa religione. Esso nega concretamente le parole della Madonna “stretta è la via per la salvezza, e pochi sono coloro che la trovano”, e predica il nuovo vangelo massonico, per il quale invece le vie della salvezza sono ampie. Si adopera in un continuo ed inutile dialogo, del tipo “io sto bene, tu stai bene”, ma non afferma mai che i non-Cattolici devono abbandonare i propri errori e unirsi all’unica Vera Chiesa Cattolica fondata da Cristo per la salvezza. Mai!
Ecco perché i Cattolici devono continuare — e continueranno — la forte opposizione all’orientamento inter-confessionale che avviene oggi a Fatima.
Cinque Veloci
Risposte
al Rettore Guerra
Il Catholic Family News ha chiesto a
cinque dei suoi collaboratori di commentare il comunicato del Rettore del
Santuario Monsignor Guerra, nel quale egli cerca di giustificare la cerimonia di
preghiera Indù a Fatima. Ecco i loro commenti:
"Padre Guerra, Rettore del Santuario di Fatima, ha definito
ignoranti e pieni di rancore coloro che lo hanno criticato per aver consentito
ad un gruppo Indù di esercitare il proprio culto a Fatima. Come prova della sua
prima accusa, egli smentisce ciò che il sacerdote Indù dichiara a proposito
dell'interpretazione, da parte del gruppo, di Maria come manifestazione Divina,
ed insiste, senza alcuna prova, dicendo che l'interpretazione Induista di Maria
è in accordo con la Fede Cattolica, la quale, al contrario, è del tutto estranea
al loro panteismo. Come supporto della seconda accusa, egli descrive coloro che
lo criticano come nemici dell'unità. Ma a quale unità si riferisce il Rettore?
Ce lo dice egli stesso. E' l'unione che è possibile fra tutti i Cristiani, tutti
i credenti, e tutti gli uomini. Ovviamente, tale unione deve essere basata su
qualcosa di diverso dalla fede Cattolica, dal momento che fra tutti i Cristiani
possono esserci gli eretici e scismatici, tutti i credenti possono includere gli
apostati, e tutti gli uomini possono includere gli atei. Forse il Rettore
dovrebbe esaminare con grande attenzione la natura di questa unione che tanto
desidera, prima di pregare la Madonna di Fatima affinché la realizzi."
- Edwin Faust
"Apparentemente Padre Guerra ritiene che la considerazione
Induista che Maria è la "Sacra Madre" sia la prova che le preghiere Induiste a
Fatima siano gradite a Dio, piuttosto che sacrileghe. Dal momento che è risaputo
che gli Indù ritengono che la "Sacra Madre" sia 1) una divinità femminile, 2)
manifesta sotto varie "forme", compreso 3) l'incubo sanguinario Kali e la
prostituta cosmica Ramani, allora risulta chiaro che Padre Guerra debba
spiegarsi meglio. Comparare la madre terrena di Padre Guerra con una psicopatica
suicida ed una prostituta sarebbe sicuramente inaccettabile per lui. Perché
allora egli accetta con indifferenza l'analogia parallela riguardante Maria, sua
Madre Celeste, la Madre di Nostro Signore?"
- Craig Heimbichner
"Il Rettore Guerra ammette che, col suo stesso permesso, venne
consentito l'accesso all'altare nella Cappellina ad un "prete" Indù, affinché
cantasse - proprio a questo altare, e in nessun altro posto sul suolo di Fatima
- "una preghiera che durò pochi minuti". Le preghiere che durano pochi minuti, e
cantate davanti agli altari, non sono nient'altro che culto. Tali preghiere
intonate dagli Indù sono culto Induista. Questa attività, ammette inoltre
Guerra, voleva dimostrare "l'unione che è possibile fra tutti i Cristiani, tutti
i credenti, e tutti gli uomini…" E che "unione" è questa? E' una "unione" che
consente a tutte le religioni, vere e false, di accedere al Santuario di Fatima
per le loro preghiere davanti all'altare della Cappellina. Guerra condanna se
stesso. Colpevole come da accusa."
- Christopher Ferrara
"Sin dal colpo di stato Liberale e Modernista nel 1958,
con l'elezione di Papa Giovanni XXIII, il laicato Cattolico ha visto le sue più
sacre tradizioni, credenze e consuetudini violate e negate dai nuovi Farisei sui
loro troni. Come vediamo ancora in questo Comunicato, ogni oltraggio alla
religione dei nostri antenati viene reso "accettabile" tramite l'assicurazione
che niente di fondamentale viene modificato. Il messaggio di Fatima è
chiaramente l'ultimo bersaglio per l'annientamento. Ciò che sin dall'inizio del
XX Secolo si riteneva fosse la soluzione ai problemi del mondo, ora è
in mano a coloro che credono in una nuova religione universale ed in una nuova
umanità. Io prego che la credulità Cattolica faccia strada alla resistenza
Cattolica.
- Peter Chojnowski, Ph.
D.
"Padre Guerra termina il suo Comunicato con una preghiera alla
Madonna di Fatima affinché "rafforzi la nostra volontà per l'unità". Ma un'unità
raggiunta a costo della fede Cattolica è un'unità davvero misera, e può attrarre
solamente coloro che non hanno - o non hanno più - la fede Cattolica. La Madonna
di Fatima ha chiesto la conversione alla fede Cattolica, non l'apostasia
ecumenica voluta, a quanto pare, da Padre Guerra. Quando egli chiede alla
Madonna di "liberarci dallo spirito di dissenso e di controversia", io immagino
che questa preghiera possa essere esaudita con la rimozione di Padre Guerra dal
suo incarico di Rettore del Santuario di Fatima. Questo ci porterebbe di gran
lunga ad una liberazione dal dissenso di Padre Guerra dalla fede Cattolica, e
dalla controversia che il suo dissenso ha causato."
- Mark Fellows
Note (all’articolo di John Vennari)
- Il mese scorso abbiamo citato le parole di approvazione del Rettore Guerra
nei confronti della cerimonia di preghiere Indù a Fatima. Tuttavia, un teologo
ci ha fatto notare che non avevamo tradotto correttamente un termine. Abbiamo
detto che Guerra aveva parlato di “un background comune in tutte le
religioni”. Le parole in Portoghese erano fundo comun. Ci è stato
spiegato che una corretta traduzione non è “background comune”, bensì
“base comune”. L’affermazione di Guerra relativa al “background comune”
è assurda, dato che il monoteismo dell’Ebraismo ed il politeismo Indù non hanno
niente in comune. Così come non ne hanno gli adoratori africani di serpenti
rispetto alla Cristianità. Pertanto, come spiega Padre Kramer: “l’affermazione
di Mons. Guerra secondo cui tutte le religioni hanno un ‘fundo comun’,
può tradursi solamente con ‘base comune’. E’ un concetto teologico coerente con
i principi del modernismo, dell’ecumenismo, e sostanzialmente con la
massoneria”, ognuna delle quali sostanzialmente afferma che tutte le religioni
vengono dall’uomo. In altre parole, per Guerra dire che tutte le religioni hanno
un “background comune” è assurdo. Ma dire che tutte le religioni
provengono da una base comune è eretico! E’ triste constatare il fatto
che il Rettore Guerra abbia usato il termine “base comune”. La citazione
completa è la seguente: “e’ ovvio che queste civiltà e religioni sono piuttosto
differenti. Ma io penso che vi sia una base comune in tutte le religioni. C’è
una base comune che sta nel fatto, come potrei dire, che esse provengono
dall’umanità che tutti noi possediamo in comune. Ed è molto importante
riconoscere questa base comune perchè, per via degli scontri dovuti alle
differenze, noi dimentichiamo a volte la nostra uguaglianza. Pertanto, tali
raduni ci danno una tale possibilità”. L’originale in portoghese era il
seguente: “É evidente, são civilizações e religiões bastante diferentes.
Mas eu penso que em todas as religiões há um fundo comum. Há
um fundo comum que nasce, digamos, também da comunidade de humanidade que todos
temos. E é muito importante que a gente reconheça esse fundo comum, que às
vezes, por causa dos embates das diferenças, a gente esquece a igualdade.
Por isso, estes encontros dão-nos essa ocasião.”
- Vedi Catholic Family News, Dicembre 2003. Clicchi qui per il
collegamento.
- Mi rendo conto che questi dettagli di base del Congresso sono stati già
riportati nei numeri precedenti, ma li ho inclusi qui per rendere l’articolo
auto-sufficiente.
- Vedi “Il Significato del Nome ‘Chiesa’”, Mons. Joseph Clifford Fenton,
American Ecclesiastical Review, a954. Ristampato su Catholic Family
News, novembre 2000. (ristampa #519 disponibile presso la CFN). Qui, mons.
Fenton spiega che il termine “Chiesa” non può essere usato per qualsiasi
congregazione o fede religiosa. Al contrario, ha un significato unico. Significa
Il Regno di Dio in terra, il popolo della Divina Alleanza, l’unica unità sociale
al di fuori della quale la salvezza non può essere trovata. Il Regno di Dio,
spiega Fenton, è l’unica vera Chiesa Cattolica fondata da Gesù Cristo.
- “Tutti gli dei dei Gentili sono diavoli” (Salmi 95,5)
- San Francesco Xavier, James Brodrick, S.J. (New York: Wicklow
Press, 1952), p. 135.
- Notícias de Fátima, un giornale locale di Fatima in relazioni
amichevoli con il Santuario, ha pubblicato una difesa del nuovo orientamento
ecumenico nel proprio numero del 7 maggio 2004. In esso venivano citati il
Rettore Guerra ed il Frate Cappuccino Fernando Valente, il quale comparava i
Cattolici Tradizionali ai “Talebani”. Vedi “Un rito Indù
Officiato all’altare di Fatima” di J. Vennari, Catholic Family News,
giugno 2004.
- “Scene di una
Dissacrazione: rapporto Fotografico del Rito Indù a Fatima”, di J. Vennari,
Catholic Family News (CFN), luglio 2004. (Ristampa #958
disponibile presso la CFN)
- Lettera Pastorale del Cardinale Mercier, 1918, The Lesson of Events.
Citato da Il Regno di Cristo ed il Naturalismo Organizzato, Padre
Denis Fahey (Dublino: Regina Publications, 1943), p. 36. (Enfasi aggiunta)
- Citazione da “Unity: Special Problems, Dogmatic and Moral,” Padre David
Greenstock, The Thomist, 1963.
- Dalla pagina internet del Dalai Lama: La Fondazione per la Responsabilità
Universale: (www.furhhdl.org/newsite/hhtdl.htm)
- Non c’è neanche bisogno di dire che qualsiasi sacerdote degno di questo nome
non officerebbe mai più un’altra Messa sull’altare della Cappellinha a meno che
non venisse riconsacrata. Deve essere fatto perché la Cappelinha di Fatima è un
luogo dove è stato commesso un sacrilegio: l’altare Cattolico è stato usato come
luogo in cui un pagano ha condotto una cerimonia pubblica di preghiere.
- Trascrizione dalla trasmissione della SIC. Citazione da “Scene di una
Dissacrazione” Catholic Family News, luglio 2004.
- Un introduzione all’Induismo, Gavin Flood (Cambridge University
Press, 1996), pp. 177-178.
- E-mail con Craig Heimbichner. Pubblicata con il permesso dell’autore.
- Sono citazioni dirette del testo Linee guida delle Applicazioni dei
Principi e Norme dell’Ecumenismo; #’s 68, 102-103. Per ulteriori
informazioni su questo manuale Ecumenicop che approva delle attività da sempre
considerate come peccati contro la Fede, vedi “La Chiesa Ecumenica del Terzo
millennio”, Catholic Family News, gennaio 1998.
- Cantate Domino, Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, 4 febbraio
1442.
- De Fide ad Petrum, 38, 79, MPL, LXV, 704. Citazione da “Due
riflessioni sulla Necessità della Cheisa Cattolica per Ottenere la Salvezza
Eterna” Mons. Joseph Clifford Fenton, American Ecclesiastical Review,
giugno, 1962.
- Catechismo del Concilio di Trento, McHugh & Callan (traduzione
inglese) (Rockford: Tan, Ristampa 1982), p. 101.
- Il Catechismo di Papa San Pio X (pubblicato originalmente nel 1910,
ristampato da Instauration Press, Australia), pp. 31, 41.
- Citazione presa da Il Dogma Cattolico di PadreMichael Muller
(Benzinger Brothers, 1888), p. xi.
- Per alter informazioni su questo argomento controverso vedi “Invincible or Inculpable Ignorance
Neither Saves Nor Damns a Person ”, di Padre Michael Muller, ristampato in
Catholic Family News, Aprile 1998.
- Secondo Concilio di Milene, can. 3. (Denz. #103), Coelestine I,
“Indiculus,”Denz. #132. citazione da La Mia Vita con Tommaso
d’Aquino, di Carol Robertson (Kansas City: Angelus Press, 1992),
p. 73.
- Concilio Vaticano I, De Fillius.
- Il Vaticano I insegnò infallibilmente che “Il Santo Spirito non è stato
promesso ai successori di San Pietro affinchè essi, per Sua rivelazione,
potessero introdurre della nuova dottrina, ma piuttosto che grazie al Suo aiuto
essi potessero custodire sacralmente la rivelazione trasmessa tramite gli
Apostoli ed il Deposito della Fede, e potessero portarla avanti fedelmente.”
Vaticano I, Sessione IV, Cap. IV, Pastor Aeternus.
- Giuramento contro il Modernismo, 1910, Papa San Pio X. Citazione
presa da Fenton “Due riflessioni sulla Necessità della Chiesa Cattolica per
l’ottenimento della Salvezza Eterna”
- Popa Leone XII, Ubi primum, 3 maggio 1824. Citazione presa da
“Elementi del Cattolicesimo Liberali” Mons. Joseph Clifford Fenton, The
American Ecclesiastical Review, luglio 1958.
- Papa Gregorio XVI, Mirari vos arbitramur, 15 agosto 1832.
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