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martedì 5 marzo 2013

L'INFONDATEZZA SCIENTIFICA DELL'EVOLUZIONE!



I TRE PRINCIPALI CAPISALDI DELLA TEORIA EVOLUTIVA SONO DA DARWIN AD OGGI RIMASTI INSOLUTI, PARLIAMO DE:



. LA BIOGENESI ( la scienza genetica moderna ha sperimentalmente dimostrato il contrario )


. GLI ANELLI EVOLUTIVI di TRANSIZIONE DELLE SPECIE ( la scienza paleontologica moderna ha preso atto della loro NON ESISTENZA e sperimentalmente dimostrato che NON POSSONO ESISTERE )


. AUMENTO DI INFORMAZIONE DEL GENOMA DI UNA SPECIE ( la scienza genetica moderna ha sperimentalmente dimostrato il contrario )







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FALSIFICAZIONI STORICHE:






. Biogenesi: vuole dimostrare l'origine della vita dalla materia inanimata. Tomas husley, taroccò un fango marino presentandolo come l'organismo primordiale della vita




. Filogenesi: taroccata da haeckel ( gli embrioni di haeckel ) attraverso una finta rappresentazione dell'ontogenesi del feto umano nell'utero materno



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HUXLEY e HAECKEL STRETTI AMICI di DARWIN E SUOI FANATICI DIVULGATORI






Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

. L'Uomo di Piltdown è l'oggetto di una famosa truffa paleontologica perpetrata in Inghilterra e riguardante il falso ritrovamento di resti fossili spacciati, nel 1912, come appartenenti a una sconosciuta specie di ominide. Il ritrovamento consisteva in alcuni frammenti di cranio e osso mandibolare, dichiarati dagli scopritori come raccolti in una cava di ghiaia nella zona di Piltdown, nell'East Sussex. All'ominide sconosciuto fu dato il nome scientifico di Eoanthropus dawsoni, dal nome dello scopritore Charles Dawson. Il ritrovamento della nuova specie fu oggetto di controversie che si risolsero solo nel 1953, quando il falso fu definitivamente smascherato quando fu chiarito come, in realtà, i resti fossero il semplice frutto di una contraffazione, ottenuta combinando l'osso mandibolare di un orangutan con frammenti di cranio di un uomo moderno.
La beffa dell'Uomo di Piltdown è conosciuta come la più grande truffa archeologica della storia, e ha particolare rilievo per due motivi: la focalizzazione dell'attenzione sugli studi dell'evoluzione umana e il fatto che siano passati ben 41 anni dalla presentazione della scoperta alla definitiva constatazione della sua natura di falso.





. L'Uomo del Nebraska: un dente di maiale!



Nel 1922, Henry Fairfield Osborn, direttore dell'American Museum of Natural History,

dichiarò di aver scoperto un dente molare fossile in Nebraska occidentale, nei pressi di Snake Brooks, risalente al Pliocene.


Questo dente presentava presumibilmente le comuni caratteristiche dell'uomo e della scimmia.

Ciò fu argomento di profonde discussioni scientifiche, nelle quali alcuni sostenevano che si trattasse di un dente di Pithecanthropus erectus, mentre altri affermavano che si approssimasse di più a quello di un essere umano. Il fossile, che sollevò estesi dibattiti, venne detto "Uomo del Nebraska". Gli fu anche affibbiato un altisonante "nome scientifico": Hesperopithecus haroldcooki.

Molte autorità diedero il loro sostegno a Osborn. Sulla base di questo singolo dente vennero eseguite ricostruzioni della testa e del corpo dell'Uomo del Nebraska, il quale venne addirittura raffigurato insieme alla moglie e ai figli, come un'intera famiglia nella sua cornice naturale.

Tutti questi scenari si svilupparono da un solo dente.





. LO SCANDALO DI OTA BENGA, UN ANELLO MANCANTE.. VIVENTE! - 1904.

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