15 dicembre 2009
IL MISTERO DELLE STIGMATE
Sono presentati tre casi:
- Giuseppe
Auricchia, un anziano siciliano. Nel servizio lo
vediamo impartire una benedizione con il crocifisso.
Sostiene che la Madonna gli parli e gli abbia rivelato che il mondo è in pericolo. Le stimmate appaiono il venerdì. Inoltre, da una statua della Madonna uscirebbe un olio miracoloso con poteri di guarigione. Il vescovo, monsignor Malandrino, però non ha mai potuto vedere le stimmate.
Sostiene che la Madonna gli parli e gli abbia rivelato che il mondo è in pericolo. Le stimmate appaiono il venerdì. Inoltre, da una statua della Madonna uscirebbe un olio miracoloso con poteri di guarigione. Il vescovo, monsignor Malandrino, però non ha mai potuto vedere le stimmate.
Ho trovato questo scritto su Giuseppe
Auricchia, di tale Antonio Norrito:
Il tono è molto agiografico.
Soffermarsi nella sezione "Posizioni
critiche".
Apparizioni
di Mammaledi (SR)
Il
Fatto
Il 24 Luglio 1990, all'anziano agricoltore
Giuseppe Auricchia di Avola (SR), appare la Madonna sull'albero di un pino del
suo giardino! Giuseppe, impaurito e tremante, cade in ginocchio, ma la voce
dolcissima della Madonna lo rincuora ed il veggente, in estasi, ascolta l'invito
della Vergine ad annunciare al mondo la lieta novella! Il veggente così rivela
alla Chiesa: "Al vescovo, ai sacerdoti ed ai fedeli, la lieta notizia". Da quel
giorno a Mammaledi la Madonna è ritornata sempre puntualmente alla stessa ora
(ore 12.00) e nello stesso posto ogni ultima domenica del mese, al veggente
Giuseppe, rivelando messaggi e segreti per tutta l'umanità!
Una signora bussò alla mia porta: era la
Vergine Maria
"Da sette anni vedo la Madonna", racconta
Giuseppe Auricchia, "il veggente di Avola". "Mi fece visita in casa con Gesù
Bambino e la scambiai per una viandante. Da allora si manifesta a me vicino ad
un pino, per affidarmi i suoi segreti e far miracoli".
Ecco le testimonianze dei guariti.
Alcune guarigioni miracolose.
Avola (Siracusa), giugno. Per tutta la vita
ho creduto soltanto in ciò che potevo toccare con mano, eppure oggi posso dire
con tutta certezza che ogni volta che vengo qui, vedo la Madonna. Ed è stata
proprio la Madonna a guarirmi da una gravissima malattia che non perdona
assolutamente: l'anoressia cerebrale progressiva. Benché incredulo, tanto per
non trascurare nessuna possibilità e alla ricerca di un po' di pace, mi recai in
quella campagna dove si diceva che apparisse la Madonna.
Bene, io all'interno della cappella ho visto
la Madonna in ginocchio e in piedi. E fuori ho visto Gesù Cristo! Venendo qui
con fede otteniamo ciò che vogliamo!».
A rendere ancora più eclatante questa
testimonianza è il fatto che a parlare è un medico, il professor Francesco
Geraci di Reggio Calabria, docente presso l'Università di Roma. Un capitolo
particolarmente significativo di una storia ancora poco nota, ma straordinaria:
quella delle apparizioni della Madonna di Avola, in provincia di Siracusa,
autentica fucina di miracoli e prodigi. Moltissimi affermano di aver visto la
Madonna lì. Conversioni e guarigioni non si contano. In più, prodigi e miracoli
di ogni genere.
Avola è un'incantevole cittadina di 32 mila
abitanti in riva al mare, lì abita l'uomo della straordinaria vicenda della
"Madonna del Pino": Giuseppe Auricchia, ha 80 anni, vedovo da due e padre di
quattro figli, una femmina e tre maschi, tutti sposati e con prole. Tutta la sua
vita si è svolta tra casa, lavoro nei campi e chiesa. "Don Giuseppe", come lo
chiamano da queste parti, è un uomo estremamente affabile e ospitale, ricco di
umanità, umile, piccolo di statura e snello.
Ci riceve nella sua modesta abitazione: un
appartamento di poche stanzette, dove, da quando è rimasto vedovo, vive solo.
Nonostante l'età, è un uomo ancora vigoroso. Del resto, a lui stesso è stata
donata una guarigione miracolosa: non conserva più la minima traccia della forma
di invecchiamento delle cellule cerebrali (per lo più irreversibile, di norma)
di cui soffriva all'epoca dell'inizio delle apparizioni.
Chiediamo a "don" Giuseppe di raccontarci come
il soprannaturale ha fatto irruzione nella sua vita: da ben sette anni egli
dialogherebbe con la Madonna, ricevendo messaggi destinati a tutta l'umanità.
Oltre a vedere la "Bella Signora" una volta al mese, in stato di estasi.
«Era la primavera del 1990 quando, verso
mezzogiorno, presso il mio caseggiato di Mammaledi, si presentò una donna
vestita di nero, che teneva per mano un bambino di circa sei anni. La donna mi
chiese un po' di riposo qualcosa da mangiare. La invitai ad accomodarsi in casa,
poi offrii loro pane, formaggio, uva e vino: la mia colazione. Mostrai alla
donna un lettino, nella stanza attigua, rassicurandola che nessuno l'avrebbe
disturbata. Quindi andai al mio lavoro nei campi. Tre ore dopo tornai a casa; ma
della donna col bambino nessuna traccia. Il cibo sul tavolo era intatto». Che
mistero era mai questo? «Era proprio ciò che mi chiedevo anch'io: frastornato,
non raccontai a nessuno dell'accaduto. Non sapevo proprio che cosa pensare. Lo
strano episodio si ripeté cinque volte, a poche settimane di distanza l'una
dall'altra. Ogni volta, alla vista della donna col bambino, mi si "cancellava"
dalla mente l'episodio precedente».Siamo così arrivati alla fatidica data del 24
luglio 1990.
«Era mezzogiorno, mi trovavo presso il
caseggiato, quando improvvisamente una luce mi "abbagliò" il volto. Ebbi tanta
paura e dall'alto vidi scendere una nube ovale, luminosissima. La nube si andò a
posare su un pino a pochi metri da me. Da essa vidi uscire una donna sui
vent'anni, tutta vestita di un bianco straordinariamente splendente. Alla vita
aveva una fascia d'oro e dalle spalle le scendeva un lungo mantello bianco. Il
suo volto era radioso, di una bellezza indescrivibile. La donna m'invitava, con
gesti e voce gentili, ad avvicinarmi ancora. Io mi avvicinai e mi
inginocchiai.
La bellissima Signora mi dice allora: "Vedi?
Questa volta sono venuta da sola, senza il mio bambino e non più vestita di nero
ma di bianco. Perché queste sono le mie vesti, non ti domando più vitto in
questa terra, né riposo. Io cerco riposo e gioia in mezzo ai miei figli, come
ogni madre cerca riposo e gioia nel cuore dei propri figli. Ancora non ti ho
detto chi sono: "Io sono la Madre di Dio. Pregate, recitate il mio rosario.
Tornerò ancora e ti parlerò a lungo, recitate questa preghiera: "Regina del
cielo e della terra, abbi pietà e misericordia per l'umanità."
Accompagniamo don Giuseppe in auto a Mammaledi;
il podere di campagna in cui la Madonna si manifesta puntualmente ogni primo
venerdì del mese. Ci accoglie il folto gruppo di fedelissimi della «Madonna del pino», gente di ogni età e
condizione sociale (vi è pure qualche sacerdote «in borghese», ci informano).
L'atmosfera è carica di attesa. Niente a che vedere con la pesantezza e il
fanatismo tipico degli ambienti settari. I fedeli si mettono a recitare con
devozione il rosario poi, all'improvviso, silenzio. Si sprigiona un profumo
fortissimo, misterioso, che pressoché tutti i presenti avvertono, noi compresi.
L'attenzione di tutti è puntata su don Giuseppe. E' inginocchiato e ha gli occhi
chiusi. Pare sprofondato in un'altra dimensione.
"E' in estasi: vede la Madonna e le sta
parlando», ci spiegano con grande emozione e timore reverenziale. Molti si
inginocchiano a loro volta, altri pregano a bassa voce. Infine, il veggente
rompe il silenzio, annunziando di aver visto la Madonna e ricevuto un suo
messaggio ancora una volta. Messaggio che egli mette subito per iscritto. Parole
di speranza; che "Promettono il trionfo del Cuore Immacolato di Maria in
tempi brevi", nonché il "Glorioso ritorno di Gesù sulla Terra".
I messaggi che don Giuseppe riceverebbe dalla
Madonna dal 1990 sono raccolti nel libro Maria richiama il mondo
(Edizioni Segno di Udine), a cura di Luca Marchese. I messaggi sono ricchi di
spiritualità che vanno ben al di là della modesta cultura del veggente, per
spessore e capacità di analisi. Ma, ancora una volta, ad Avola il mistero pare
essere di casa, in quanto in questo dialogo tra l'anziano veggente e la Madonna,
la seconda gli profetizzò eventi storici poi puntualmente verificasti: la Guerra
del Golfo e quella nei Balcani, la grave crisi politica italiana dei primi anni
Novanta.
Vi è poi un altro fenomeno, non meno
straordinario: don Giuseppe ha le stimmate.
Al centro delle mani si notano spesso due fori
della grandezza di una capocchia di chiodo. Sono ferite assai dolorose: il
sangue di colore rosso vivo fluisce per qualche ora, per poi diminuire sino a
cessare di sanguinare. E' un fenomeno che si manifesta spesso nel corpo di don
Giuseppe, in particolare in coincidenza con le apparizioni della Madonna.
Nessuna spiegazione scientifica è stata trovata per questo fenomeno.
Nel gennaio del 1991, il giorno in cui la
Madonna aveva dato appuntamento ai suoi fedeli per la consueta apparizione
mensile mentre don Giuseppe si trovava in estasi, tutti i presenti assistettero
a un prodigio straordinario: il "miracolo del sole". Ovvero, il sole che assume
colori e si mette a danzare nel cielo, come avvenne anche a Fatima.
Una signora presente, affetta da una otite
cronica, guarì. Sono comunque numerosi i testimoni che dichiarano di aver avuto
pure loro la visione della Vergine, sempre mentre il veggente si trovava in
estasi. Interrogati separatamente, hanno fornito la stessa versione. È il caso
di Concetta Canzonieri di Avola, sposata e madre di famiglia, e di Francesca
Canzonieri (non è parente della precedente),17 anni:
«Nel 1991 nel cielo apparve la Madonna avvolta da un manto azzurrino», ricordano. «Scendeva circondata da una miriade di colombe bianchissime che formavano tutte insieme una lettera "M".
«Nel 1991 nel cielo apparve la Madonna avvolta da un manto azzurrino», ricordano. «Scendeva circondata da una miriade di colombe bianchissime che formavano tutte insieme una lettera "M".
Un'altra volta ancora, in contemporanea con
l'apparizione del dicembre 1990, tutti i presenti dicono di aver visto
sull'alberello dell'apparizione formarsi una nuvoletta, poi questa trasformarsi
in una colomba. Subito dopo, la colomba si trasforma di nuovo, questa volta in
un pesce. Nel cielo appare uno stormo di colombe. Davanti a duemila persone il
sole si è messo a girare nel cielo. Queste fanno tre giri attorno al pino,
quindi risalgono in alto e svaniscono nel nulla!
Ma lo straordinario spettacolo in cielo non è
ancora finito: la gente dice di aver visto addirittura un triangolo dal quale
partono tanti raggi luminosi... "La SS. Trinità!"
La "SS. Trinità!", si grida. Il miracolo
scende dal cielo sulla terra: i visi di molti tra i presenti si fanno
coloratissimi, cambiano colore in continuazione. Il sole si mette a girare
vorticosamente in cielo, "come un gioco d'artificio in fiera", ricorda la
gente.
Tutto ciò alla presenza di duemila persone, per
circa un'ora di seguito.
Nel congedarci da don Giuseppe gli chiediamo se
è vero che egli è "depositario" di alcuni "segreti circa il futuro dell'umanità"
e in particolare dell'"Italia" che la Madonna gli avrebbe affidato.
"Sì, tutto verrà svelato a suo tempo. La
Madonna vuole la conversione e la gioia di noi tutti
preghiera e amore sono i segreti della
felicità. Passeremo momenti duri, ma non abbiamo idea
della gioia che ci
aspetta".
Marino Parodi
Tratto dal sito ufficiale http://www.verginedelpino.com/lastoria.htm
Altri approfondimenti in rete:
http://www.madonnadelpino.altervista.org/
http://messaggidelcielo.altervista.org/Madonna.del.Pino-Storia,luoghi.e.miracoli.htm
http://digilander.libero.it/TSCSS/verginedelpino.htm
MADONNA DEL
PINO -
MESSAGGIO A
GIUSEPPE AURICCHIA
(25 DICEMBRE 2009)
(25 DICEMBRE 2009)
ALTRI MESSAGGI:
della "Madonna del Pino" a Giuseppe Auricchia
Avola 20/2/2006
Messaggio della Madonna
Figli miei ascoltate la Madre di Dio!
I tempi sono gravi, il mondo è tutto sconvolto, è diventato il peggiore degli ultimi 20 secoli trascorsi.
Il materialismo avanza, continua la sua marcia di sangue, di lotte fratricide ed i segni sono evidenti.
E’ pericoloso il flagello che sta passando sul mondo come l’ombra di una nube minacciosa per testimoniare agli uomini che la giustizia di DIO preme sull’ umanità.
La mia potenza di Madre di Dio continua ancora a contenere il sigillo dell’uragano.
Tutto è sospeso ad un filo, ma quando questo filo si spezzerà, la giustizia Divina piomberà sul mondo e farà un terribile corso e tutte le nazioni saranno punite.
Le forze del male sono preparate a contenerla in ogni parte del mondo, con una vigilanza tremenda.
Sarà uno sconvolgimento di tutto quello che accadrà.
Il tempo è vicino, l’ira del PADRE è traboccata, tutto il mondo sarà sconvolto.
Molto sangue sarà versato dagli innocenti e dai santi sacerdoti, la Chiesa soffrirà dell’odio che arriverà al colmo.
La purificazione dei cuori sarà spaventosa e terribile in tutto il mondo.
La terra tremerà,e scuoterà tutta l’umanità.
Io vengo, ma non troverò ne l’amore, ne la fede, ne la speranza e la Chiesa sarà in rovina, ridotta a brandelli.
I pascoli divini sono sterili a causa della grande apostasia che si è instaurata nel santuario di Dio.
Figlio, tu mi servirai fino alla sua venuta.
Molte cose accadranno prima dell’ultimo giorno, e tu mi testimonierai e sarai un fiume suonante della mia parola che rispetteranno e la mia luce sarà la suprema luce che tu riceverai da Cristo perché sarai la luce tutta spirituale che porterai ai tuoi fratelli per sempre.
Ora ricordati che questa lotta è la lotta delle tenebre contro la Luce di Dio.
Benedicendoti, sono la Madre di Dio Addolorata, Madre di Dio e Madre vostra.
==================
Avola 22/2/2006 ore
12.05 Messaggio del Padre
Scrivi!
Ascoltami, non avere paura, la sofferenza di oggi ed i soprusi sono dovuti ad uno solo e potente.
Così dice: “Dovete mantenere la luce, perché vogliono bruciare la Croce sulle piazze dopo averla ridotta ad un pezzo di legno.
Bisogna distruggere perfino il ricordo.
Giorni di angoscia, giorni gravi e durissimi!
Chi ama e difende la Croce risorgerà nella vita eterna.
Ancora molto sangue vedrete scorrere, molti lutti, molte saranno le vedove che piangeranno, molti gli orfani che dovranno mangiare il pane con dolore e tante privazioni.
Poi vedrete potenti fiumi d’acqua che investiranno la terra e così comincerà la Purificazione che sarà completata col fuoco che devasterà i luoghi da dove sono venuto.
I delitti compiuti saranno fra i più atroci ed ingiusti.
Scompariranno dalla terra i superbi ed i dominatori, voi avrete paurosi sconvolgimenti e la violenza non avrà limiti.
I soprusi saranno a catena, i tormenti che vi darà il demonio saranno tremendi.
Verrà il tempo in cui gli uomini avranno bisogno dell’aiuto soprannaturale, ed Io manderò per tenerezza dei segni, manderò per mezzo dei miei figli scelti la salvezza e la grazia per darvi la vita.
Ora vi dico: il tempo è quasi arrivato, non posso più aspettare, perché il principe del male sta cercando con la sua falsità, con tutte le sue menzogne e con tutti i suoi inganni di rovinare l’umanità, ma voi non vi accorgete e seguite le sue vie, mentre venite alla mia Chiesa.
Siete servitori ma di chi?...del demonio o di Me !......
Sono costretto a mandare il mio Spirito di Santità, di Verità, di Giustizia, di Bontà, di Profezia, per salvare i miei veri fratelli che mi amano, prima che il castigo sotto la forza del male vi distrugga.
Ma l’umanità è sorda al richiamo, cieca, muta alla preghiera ed alla lode. ascolta solo lo spirito del male che porta ai piaceri ed alla vita mondana.
Benedicendoti a nome della Santissima Trinità.
===================
Avola, 05/03/'06 ore
17.30 Messaggio di Gesù
Giuseppe:
Assistevo alla Santa Messa e durante la Consacrazione sono caduto con la faccia a terra.
Ho visto Gesù molto triste che mi ha detto:
Gesù:
Figlio prostrati con la faccia a terra davanti a Me ed ascoltami.
I tempi sono vicini in cui voi vedrete il cielo aprirsi come in un grande spettacolo.
La mia venuta sarà nel giorno di Pasqua.
Tenetevi pronti, tenetevi pronti, perché nessuno sa quale sarà questa Pasqua!
Io a te imprimerò i doni del mio Spirito Santo e le tue mani saranno piene di grazie prima della mia venuta.
Giuseppe:
Signore non sono degno di tutto questo, ma in me si compia la vostra santa volontà.
Gesù:
Ricordati, sei stato chiamato, sei stato fedele alla tua missione, sei perseguitato a causa mia e calunniato perché sei sempre alla mia difesa, ma non temere anche se sono più numerose le persone dentro la Chiesa.
Nessuno ti vuole.
Io, avrei il diritto di giudicare, perché Io sono il giudice, ma anche il Padre Buono.
Annunzia a tutti che Io sto bussando alle vostre porte per entrare in voi e dimorare in voi, chi crederà a queste parole, chi osserverà i miei comandamenti ed i miei sacramenti avrà il Regno dei Cieli.
Chi osserverà le potenze delle tenebre e seguirà le false teologie di satana sarà sempre circondato da tenebre oscure.
Pregate 3 volte in questa Quaresima, meditate a lungo la mia Passione e Morte e la mia Resurrezione.
Io sarò sempre con voi.
Benedicendoti a nome della Santissima Trinità.
Fonte: www.profezieonline.com/ Apparizioni_Celesti/Madonna_Pino/Madonna_del_pino.
ancora ...
" (...) Ma lo straordinario spettacolo in cielo non è ancora finito: la gente dice di aver visto addirittura un triangolo dal quale partono tanti raggi luminosi... "La SS. Trinità!"
La "SS. Trinità!", si grida. Il miracolo scende dal cielo sulla terra: i visi di molti tra i presenti si fanno coloratissimi, cambiano colore in continuazione. Il sole si mette a girare vorticosamente in cielo, "come un gioco d'artificio in fiera", ricorda la gente.
Tutto ciò alla presenza di duemila persone, per circa un'ora di seguito.
Nel congedarci da don Giuseppe gli chiediamo se è vero che egli è "depositario" di alcuni "segreti circa il futuro dell'umanità" e in particolare dell'"Italia" che la Madonna gli avrebbe affidato.
"Sì, tutto verrà svelato a suo tempo. La Madonna vuole la conversione e la gioia di noi tutti preghiera e amore sono i segreti della felicità. Passeremo momenti duri, ma non abbiamo idea della gioia che ci aspetta".
FONTE: http://www.profezieonline.com/Apparizioni_Celesti/Madonna_Pino/Madonna_del_pino.htm

15 settembre 2009:
"... Sopra una grande nuvola, con una grande potenza, viene il Figlio della
Donna vestita di Luce, posandosi sulla terra, tutto diventa tranquillo e
luminoso... Presto ogni casa, ogni famiglia vivrà in sé la gioia di avere visto
la Donna vestita di Sole e il suo diletto Figlio."
20 ottobre 2009:
"Scrivi non temere. Un grande avvertimento sta per arrivare sulla Terra, e dopo
l’avvertimento voi vedrete un diluvio di fuoco che cadrà sulle vostre teste.
Dopo la mia Croce gloriosa, che risplenderà su tutto il mondo.…"
1 novembre 2009:
"Figli alzate la testa, perché il momento è vicino, sì molto vicino, coraggio
stiamo arrivando in cima al Calvario!"
29 novembre 2009: "Il
mondo piange nelle intense tenebre ma, gli Angeli della Giustizia sono sparsi
nel mondo a preparare cose grandi. Beati coloro che sono preparati, beati coloro
che attendono Gesù."
27 dicembre 2009:
"Io, come Sua Messaggera, vi annunzio dicendovi: preparatevi perché è poco il
tempo alla sua seconda venuta. Egli verrà nella sua Gloria e nel fervore di quel
giorno per guidarvi, verrà per tutta l’umanità, per tutte le razze e colore. Il
suo progetto magnifico, meraviglioso da contemplare, date lode e gloria al
vostro Signore."
(nota: Auricchia ha 94 anni,
se deve assistere all'evento come testimone...)
Un messaggio del 24
luglio del 1991: “Loro (i sacerdoti) non sanno che sono venuta a preparare
la seconda venuta di Gesù nel mondo. Ma ti dico: non sarà la fine del mondo, che
sarà purificato e rinnovato. Gesù rinnoverà la mia Chiesa, le darà un volto
nuovo e giovanile."
Scritta da:
Andrea il 08/11/2011
Giuseppe
Auricchia.
7 ottobre 2011 (Gesù): "Figli miei, state assistendo l'esperienza culminante del mio ritorno, nel trionfo di sconfiggere satana. Dopo il mio trionfo, aprirò le porte di una nuova èra di pace che è stata promessa anche nelle Scritture. Vi ho raccontato molte delle cose meravigliose che vivrete in questa epoca libera dal male… I morti risusciteranno in corpi glorificati e vivranno fino alla fine di quest'epoca, anche i fedeli che supereranno la tribolazione verranno ricompensati nell'èra di pace. Avranno corpi ringiovaniti e vivranno a lungo, solo alcuni di questi potrebbero morire prima della fine di quest'epoca. Non preoccupatevi dei particolari di come intendo fare le cose, è più importante che rispetti le Scritture e mantenga le promesse. Siate felici nelle vostre preghiere, dovreste sempre rendermi grazie".
7 ottobre 2011 (Gesù): "Figli miei, state assistendo l'esperienza culminante del mio ritorno, nel trionfo di sconfiggere satana. Dopo il mio trionfo, aprirò le porte di una nuova èra di pace che è stata promessa anche nelle Scritture. Vi ho raccontato molte delle cose meravigliose che vivrete in questa epoca libera dal male… I morti risusciteranno in corpi glorificati e vivranno fino alla fine di quest'epoca, anche i fedeli che supereranno la tribolazione verranno ricompensati nell'èra di pace. Avranno corpi ringiovaniti e vivranno a lungo, solo alcuni di questi potrebbero morire prima della fine di quest'epoca. Non preoccupatevi dei particolari di come intendo fare le cose, è più importante che rispetti le Scritture e mantenga le promesse. Siate felici nelle vostre preghiere, dovreste sempre rendermi grazie".
30 agosto 2009: "Domenica, nella notte alle ore tre, mi sveglio ma non comprendo dove mi trovo. Una grande Luce illumina il luogo... Provo nel mio cuore una gioia indescrivibile, mentre un altro segno scende dal Cielo, e annuncia la fine dei tempi ed il ritorno di Gesù sulla Terra. Vedo una grande folla di persone che grida: Gesù salvaci ! Vedo Maria e così mi dice. "Figli miei, insieme rendiamo grazie a Dio. Con questo Segno ha potuto toccare i cuori dei miei figli, e farli gridare nel dolore e nella gioia: Benedetto colui che viene nel nome del Signore... Giuseppe, è molto importante quello che vedi, ne sarai testimone.
(Nota: Auricchia è del 1916, se deve assistere
all'evento come testimone...!)
15 settembre 2009: "Sopra una grande nuvola, con una grande potenza, viene il Figlio della Donna vestita di Luce, posandosi sulla terra, tutto diventa tranquillo e luminoso... Presto ogni casa, ogni famiglia vivrà in sé la gioia di avere visto la Donna vestita di Sole e il suo diletto Figlio."
20 ottobre 2009: "Scrivi non temere. Un grande avvertimento sta per arrivare sulla Terra, e dopo l’avvertimento voi vedrete un diluvio di fuoco che cadrà sulle vostre teste. Dopo la mia Croce gloriosa, che risplenderà su tutto il mondo.…"
29 novembre 2009: "Il mondo piange nelle intense tenebre ma, gli Angeli della Giustizia sono sparsi nel mondo a preparare cose grandi. Beati coloro che sono preparati, beati coloro che attendono Gesù."
27 dicembre 2009: "Io, come sua Messaggera, vi annunzio dicendovi: preparatevi perché è poco il tempo alla sua seconda venuta. Egli verrà nella sua Gloria e nel fervore di quel giorno per guidarvi, verrà per tutta l’umanità, per tutte le razze e colore. Il suo progetto magnifico, meraviglioso da contemplare, date lode e gloria al vostro Signore."
29 maggio 2011: "Sono stata inviata per annunciare al mondo la visita di mio Figlio sulla terra. Nello stesso tempo vi sarà il mio trionfo che celebrerò con tutti voi, per essere pronti ad accogliere mio Figlio."
28 giugno 2011: "Ormai il tempo a disposizione è poco. Popolo mio, in questo tempo malvagio dovete scegliere me invece del mondo. In questo tempo che resta, dovete inginocchiarvi nella preghiera e chiedere il mio perdono, per le vostre colpe.
Se non vi pentirete allora preparatevi per il Giudizio..."
25 settembre 2011 (Maria): "I vostri cuori cambieranno e diventeranno cuori di vera carne e sentirete Dio nel palpito del vostro cuore, perché Dio è la Misericordia e la Grazia che si incarna in voi, per fare di voi veri discepoli e apostoli di questi ultimi tempi e ultimi giorni. Preparatevi per il Suo ritorno! Ma Io chiamo, ma Io grido, grido d'amore, grido di salvezza."
2 ottobre 2011 (Angelo Custode): "Mio caro piccolo amico, puoi chiedere i miei messaggi in qualsiasi momento, non solo oggi, mentre mi trovo davanti a Gesù. Egli mi ha informato che man mano che i tempi si faranno più malvagi, noi potremo usare maggiormente i nostri poteri nella battaglia contro i demoni."
7 ottobre 2011 (Gesù): "Figli miei, state assistendo l'esperienza culminante del mio ritorno, nel trionfo di sconfiggere satana. Dopo il mio trionfo, aprirò le porte di una nuova èra di pace che è stata promessa anche nelle Scritture. Vi ho raccontato molte delle cose meravigliose che vivrete in questa epoca libera dal male… I morti risusciteranno in corpi glorificati e vivranno fino alla fine di quest'epoca, anche i fedeli che supereranno la tribolazione verranno ricompensati nell'èra di pace. Avranno corpi ringiovaniti e vivranno a lungo, solo alcuni di questi potrebbero morire prima della fine di quest'epoca. Non preoccupatevi dei particolari di come intendo fare le cose, è più importante che rispetti le Scritture e mantenga le promesse. Siate felici nelle vostre preghiere, dovreste sempre rendermi grazie".
5 e 8 dicembre 2011: "Dio promise che avrebbe mandato sulla terra un Redentore; avete visto il compimento di questa sua promessa, presto vedrete avverarsi la sua seconda promessa… che sarebbe tornato per giudicare gli uomini… mio Figlio ti ha concesso dei messaggi per preparare la gente del tuo Paese, ma molti sono sordi o hanno dimenticato… in questo tempo d’Avvento mostra alla gente che chiamo tutti i miei figli perché siano pronti al pentimento, che siano pronti al Natale e alla seconda venuta di mio Figlio a voi."
Fonte: http://euve24544.startvps.com/ar2/segni-vari.html#mariobrindisi
Nota. Anche in questo luogo di apparizioni il Cielo parla di un "Avvertimento"Vai qui: http://www.madonnadelpino.altervista.org/m/avvertimento.html
I NOSTRI DETTATI, DETTATI
D’AMORE
DI RICHIAMO, DI GIUSTIZIA
PER DIO…
Ricevuti dal veggente stigmatizzato
Giuseppe
Auricchia
Tratto da:
I messaggi
sbagliati dei veggenti di oggi
8/9/1997: "... Non spaventatevi, nel grande Giubileo del 2000 vi sarà il trionfo del mio Cuore Immacolato che si realizzerà con la venuta di Gesù nella gloria. Egli verrà a prendere il Suo regno e reinstaurarlo in tutto il mondo e voi vedrete i nuovi cieli e la nuova terra e rimarrete in attesa della nuova Gerusalemme."
Il ritorno di Gesù
nel 2000 ovviamente non c'è stato
Giuseppe Auricchia mentre
raccoglie ... olio santo
Tutti i messaggi e ... altro ancora
MADONNA DEL
PINO
- Frate Elia degli Apostoli di Dio (Elia Cataldo)
Lucci gli chiede se può vedere le stimmate, ma Elia risponde che se ha fede non ha bisogno di vederle e comunque può vederle nei libri che parlano di lui. Lucci mostra le foto dei libri e le definisce ironicamente "credibilissima documentazione".
(Elia Cataldo ("frate Elia"), che è stato in un
convento di cappuccini, ma senza prendere gli ordini ed è stato dimesso. Nel
2003 a Calvi (Umbria) ha fondato l'ordine degli Apostoli di Dio (non approvato
dalla Chiesa). Alcune curie, come quelle di Trento e Pordenone, gli hanno
espressamente vietato di tenere incontri nelle parrocchie.)
- Albino
Reale, Isola del Liri in provincia di
Frosinone.
Via Borgonuovo, 10 - tel: 0776
812074
Si parla di "migliaia" di testimonianze su di
lui. Reale lascia riprendere le stimmate: sulla mano destra ha una specie di
macchia, mentre su quella sinistra c'è una croce.
Quindi Lucci va da Luigi Garlaschelli , il
quale dà la consueta dimostrazione di come si possono produrre le stimmate con
sostanze chimiche.
Commento sarcastico di Lucci: "Ovviamente
tutto questo qui non ha nulla a che vedere con i casi di fra' Elia, del signor
Albino Reale e del signor Auricchia perché quelli erano casi veri, invece questa
qui è la dimostrazione di un professore scettico".
Le "Iene"
intervistano Albino, l'uomo con le stimmate
SABATO 25 OTTOBRE 2008
ISOLA DEL LIRI - Enrico Lucci, iena della famosa trasmissione di Italia Uno, è giunto nella mattinata di giovedì ad Isola del Liri per intervistare Albino Reale, il veggente con le stimmati. Ricordiamo che negli anni '80 si era creato un vero e proprio luogo di culto davanti la casa di Albino il quale, secondo le credenze popolari, oltre ad aver ricevuto le stimmati, avrebbe contatti diretti con le divinità. Lo scopo della visita all'ormai quasi novantenne è legata ad un servizio che le Iene stanno preparando su veggenti, santoni e guaritori. La notizia dell'intervista non è stata accolta bene dalla Curia di Sora che ricordiamo, ha sempre mantenuto le distanze da tali fenomeni e ha cercato di limitare al massimo la pubblicità su simili avvenimenti.
Fonte: http://www.ultimissime.net/Cronaca/ISOLA-DEL-LIRI-Le-Iene-intervistano-Albino-l-uomo-con-le-stimmati.html
Isola del Liri
Le Iene “visitano” Albino.
Via Borgonuovo ad Isola del Liri superiore torna al centro dell’attenzione dei media con l’improvvisa visita degli ironici giornalisti delle “Iene” di Mediaset all’uomo delle stimmate. Negli anni ‘80 lo stabile delle case popolari, che ospita al numero 10 l’abitazione di Albino Reale, divenne luogo di culto di fedeli, un autentico fenomeno di massa, da tutta Italia carovane di persone per parlare, toccare e pregare con “Albino”, l’uomo con le stimmate.
Il pellegrinaggio ad Isola del Liri durò quasi un decennio.
Albino era conosciuto più delle cascate del Liri, un fenomeno che iniziò a sollevare coscienze: Isola del Liri si interrogava sul crederci o non crederci per l’uomo investito da poteri divini. La Chiesa Cattolica ha sempre preso le distanze dai fenomeni miracolosi in qualche modo riconducibili direttamente ad Albino Reale; ma non ha mai nascosto il fatto che ci troveremmo in presenza di carismi donati ad Albino dal Signore.
Lo scopo della vista della “iena” Enrico Lucci ad Albino Reale, ex operaio delle Cartiere Meridionali, che oggi ha quasi 90 anni, è stata improvvisa, motivata da un suo servizio su veggenti, santoni, guaritori in Italia capaci di muovere le masse grazie ai loro poteri inspiegabili per scienza e Chiesa. Enrico Lucci si è seduto di fianco al letto di Albino, hanno discusso a lungo, una chiacchierata spensierata, senza l’ironia che contraddistingue i servizi della trasmissione di Italia Uno.
Albino è studiato e “monitorato” da decenni, la più moderna neuro-psichiatria non ha mai riscontrato né la presenza di malattie mentali in atto né la benché minima stranezza comportamentale riconducibile ad un qualsivoglia disturbo anche solo di natura transitoriamente psicologica.
via Il Messaggero
Fonte: http://www.atinablog.it/2008/10/cronaca/isola-del-liri-le-iene-visitano-albino.html
e ancora: http://blog.libero.it/Sconfinatamente/1320718.html?ssonc=1966036396
I messaggi di Albino per voce della
Madonna (profezia del 15 luglio del 1990),
del Signore (4 novembre 1992)
e ancora della Madonna (11 ottobre 1993):
"Il piano dei giorni che stanno per sopraggiungere è delineato fin nei minimi particolari nel Libro della Vita". Così esordisce la Vergine, annunciando un avvenimento che "segna l'inizio di terribili dolori", anche per la collera del Padre, che negli ultimi tempi "ha visto aumentare gli infanticidi". Con questo esplicito riferimento all'attualità dell'aborto, annoverabile tra le piaghe anticristiane per eccellenza, il messaggio entra nel vivo: "Molti si convertiranno a causa del fenomeno che mio Figlio va preparando. Molti cadranno nell'inferno senza avere il tempo di pentirsi. Se potessi mettervi davanti agli occhi il vostro avvenire lascereste subito le vostre occupazioni mondane per una vita di preghiere... Ci sarà un grande avvertimento, poi un miracolo e, se dopo di ciò l'uomo non cambia, sarà colpito da una cometa... Questa verrà direttamente dal cielo e nessuno potrà presumere che sia opera degli uomini o che si tratti di un fenomeno naturale. Infatti... si vedrà per circa due settimane sospesa nel cielo, prima che venga a colpire la terra, terrorizzando gli uomini. Quelli che sono rimasti con Dio non avranno paura, perché conoscono il piano del Padre...". Parla dopo la vergine il Signore, annunciando come imminente l'arrivo di "una oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti". L'aria diverrà irrespirabile, nociva per la salute, e anche la luce artificiale sarà difficile da adoperare: soltanto le candele benedette; non saranno spente dei venti né dai terremoti". Il cielo sarà attraversato da "una nube rossa come il sangue", mentre "un forte rumore farà tremare la terra", sulla quale infine "regnerà la desolazione". La vegetazione andrà completamente distrutta e i sopravvissuti non saranno che "una quarta parte dell'umanità". La profezia contiene inoltre raccomandazioni su come comportarsi quando si udrà il rombo tremendo: "Dovrete chiudere le porte e le finestre in modo da coprire la luce che viene da fuori, e non siate curiosi, perché sarete puniti. Sentirete delle voci di persone a voi care, ma non aprite la porta perché non sono loro, ma demoni che vi ingannano per poter entrare nelle vostre case. Raccoglietevi in preghiera davanti al Crocefisso e raccomandatevi a Dio con tanta fede, senza timore...Se credete a tutto questo non avete bisogno di altre rivelazioni".
FONTE: http://www.2012.splinder.com/tag/profezie
Una testimonianza:
• Io sono cattolica e credo alle stigmate di Padre Pio. Ho visto il video, sui primi due personaggi non mi pronuncio. Per quanto riguarda il terzo, Albino Reale, lo conosco di persona, sono stata a casa sua a Isola del Liri, in provincia di Frosinone, era un giorno in cui riceveva la gente, mentre stavamo recitando il Rosario, è "andato in estasi" e ha "ricevuto un messaggio da Gesù". Poi ci ha fatto l'imposizione delle sue mani stigmatizzate per "scacciare il male e le malattie".
Fin qui nulla di strano, solo che alla fine, all'uscita dalla sua casa, i suoi adepti ti chiedevano il tuo indirizzo per organizzare un Rosario a casa tua, dietro compenso, e ti volevano vendere i suoi libri e le sue videocassette. E dulcis in fundo, durante "l'estasi" ha fatto uscire una persona che criticava motivando disturbo alla sua concentrazione, forse non riusciva bene a capire cosa Gesù gli stesse dicendo?..... A te la conclusione.
ALTRO PRESUNTO STIGMATIZZATO
Tratto dalla trasmissione
ENIGMA RAI3 - 4 luglio 2008
GIORGIO BONGIOVANNI
GIORGIO BONGIOVANNI
Mario D'Ignazio
... recente ... presunto ... stigmatizzato!
E' in preparazione un articolo ...
-Qui le proporzioni sono nettamente più equilibrate che per il digiuno assoluto: integrando la fondamentale ricerca del medico francese A. Imbert-Giourbeyre[12] con la diligente elencazione fatta da Anna Maria Turi[13], si avrebbero quasi 400 persone stimmatizzate -tra cattolici- di cui circa 65 uomini (cioè un sesto).
-Ancora più complesso è il caso di Veronica Giuliani (1660-1727).Poco prima di morire rivelò al confessore con una descrizione minuta quanto si vide all'autopsia effettuata il 10 luglio 1727, il giorno dopo della sua morte, su disposizione del vescovo di Città di Castello, ed eseguita da due medici alla presenza di 8 personalità tra cui 5 sacerdoti: nel cuore c'erano formazioni carnose plastiche, formanti delle lettere significanti virtù, una croce, una piccola corona di spine, due fiamme, sette spade a ventaglio, la lancia, la spugna, lo stendardo con la bandiera e un chiodo a punta aguzza[26].
-S.Teresa di Avila (1515-1582) ricevette la ferita al cuore da un dardo lanciato da un angelo in forma corporea, in modo analogo a quello di S.Francesco. Dolore e dolcezza acutissmi. Pochi giorni dopo la morte il cuore venne estratto dal petto ed è esposto anche oggi , incorrotto, alla venerazione dei fedeli. Su di esso si scorgono piccole aperture provocate da diversi ferimenti ed una grossa ferita lunga almeno 5 cm. molto profonda, con diversi segni di ustioni ai bordi: l' 'incendio d'amore' non fu dunque soltanto spirituale[28]!
La fenomenologia delle stigmate ha da sempre attirato l’interesse sia del mondo religioso che del mondo scientifico. L’interpretazione di tali manifestazioni, ritenute come la trasposizione sulla carne delle ferite inferte a Gesù Cristo sulla croce, ha alternato nel corso del tempo momenti di venerazione ad altri di dura contestazione. Questa fenomenologia ha percorso oltre ottocento anni della propria esistenza tra dubbi, incertezze e conferme. La stessa Chiesa Cattolica Romana, come nel caso della Sacra Sindone, non si è mai pronunciata definitivamente di fronte a queste manifestazioni, limitandosi ad indagare singolarmente i soggetti che se ne dicevano portatori (1).
Alla luce delle ricerche condotte dalla fine dell’800 ad oggi, siamo in grado di portare maggiore chiarezza sulle possibili origini di tali segni.
La volontà, che da sempre contraddistingue l’uomo, di voler comprendere Dio e le sue manifestazioni, ha permesso in oltre un secolo di studi di gettare nuove basi per la comprensione delle stigmate. Che cosa si nasconde dietro questa strana fenomenologia?
Lo studio rigoroso e sistematico delle manifestazioni stigmatiche ebbe i suoi albori verso la fine del XIX secolo quando numerosi ricercatori iniziarono ad esaminare, su basi scientifiche, la genesi di questi segni.
In questo nostro studio cercheremo di presentare ai lettori di Archeomisteri il frutto di oltre un secolo di ricerche, ed alcuni recenti contributi che potrebbero spiegare, o forse fare maggiore luce, su tali manifestazioni.
In molti soggetti queste ferite si presentano durante il periodo pasquale, seguendo la consuetudine con cui annualmente viene stabilita questa festività e non con il periodo in cui realmente fu crocifisso Cristo. In altri soggetti le stigmate seguono un criterio di continuità (durando anche tutto l’arco di una vita), mentre altri casi ci presentano soggetti “intermittenti” in cui tali manifestazioni sono sovente connesse a stati di trance.
Curiosamente, le stigmate non sono solo una prerogativa del mondo cristiano cattolico in particolare, ma sono state segnalate, negli ultimi anni, anche nel mondo protestante e musulmano.
Dal XIII secolo ad oggi la Chiesa ha documentato ben 400 casi di soggetti che avrebbero ricevuto il dono delle stigmate. Sebbene tale fenomenologia segni profondamente la dottrina cristiana permangono a tutt’oggi molti dubbi, non ancora spiegati, sulla genesi della loro espressione.
Dalle analisi condotte nella popolazione dei soggetti portatori risulta che dal XIII al XIX secolo il rapporto tra uomini e donne depositari delle stigmate (nei 400 casi documentati) fosse di sette donne per ogni uomo, mentre nel ‘900 tale stima scende e ci troviamo davanti a tre donne ogni due uomini. Rimane comunque assodato che da quando tale fenomenologia ha iniziato a manifestarsi le donne sono state le maggiori portatrici di questi segni. È doveroso oltremodo precisare che, nella maggior parte dei casi, i soggetti portatori appartenevano a ordini religiosi o a gruppi di ferventi cristiani.
STORIA E MISTERO: I CASI PIÙ IMPORTANTI
La storia odierna, ed in particolar modo quella religiosa, ci presenta, nel corso dei secoli che ci hanno preceduti, numerosi soggetti cui sarebbe stato fatto “dono” delle stigmate. Le persone cui di solito sono state associate sono individui dalla forte spiritualità e devozione religiosa. A tali manifestazioni, soprattutto nei casi di individui successivamente proclamati santi, seguirebbero una serie di fenomeni associati che non saranno però oggetto di questo nostro studio (2).
Vogliamo, a titolo di curiosità, citare unicamente il caso di Domenica Lazzari (1815-1848) il cui sangue sfidava la legge di gravità, defluendo verso l’alto.
Nella letteratura in merito sono anche ricordati casi, seppur rari, di stigmate luminose. De Vesme, che circa un secolo fa studiò questo tipo particolare di stigmate, ne contò sette.
In altri casi soggetti riesumati da sepolture (come Santa Caterina de’ Ricci) a distanza di anni mostravano il corpo non corrotto dalla morte e dal quale, saltuariamente, continuavano a sgorgare gocce di sangue.
Oggi tali manifestazioni, al limite tra scienza e religione, sono solitamente accettate con molte riserve per la paura che la fede e la devozione amplifichino fenomenologie ben minori.
Non è scopo di questo studio giudicare tali affermazioni, ma si cercherà nondimeno di capire se esistano plausibili possibilità per poter ricondurre la fenomenologia stigmatica a fenomeni umani e mentali.
Il mito, il mistero e soprattutto la forte fede popolare suscitata da questi segni, non ha permesso fino a poco più di un secolo fa di porsi nelle condizioni di studiare quali potessero essere le possibili basi biologiche per tali tipi di manifestazioni. Il dogma della natura divina delle stigmate le ha così relegate per molti secoli in un limbo di mistero e di inviolabilità. Sulla base di ricerche condotte da eminenti studiosi del fenomeno, oggi si tende comunque a ridimensionare la possibile natura divina di tali segni, per ricondurli su un piano più naturale e conciliabile con la scienza odierna.
Prima di addentrarci in tali studi vorremmo presentare ai lettori alcune delle figure più significative che presentarono nel corso della propria vita tali segni. Il primo autore religioso conosciuto che abbia usato questo termine per simboleggiare la sua “appartenenza” a Gesù fu San Paolo, l’ex Saulo di Tarso: “porto le stigmate del Signore Gesù nel mio corpo”, [Lettera ai Galati, VI, 17]. Ancora oggi si discute se queste parole avessero un significato metaforico-simbolico, oppure letterale, segnalando così il primissimo manifestarsi di un fenomeno mistico molto particolare che è stato, appunto, definito “stigmatizzazione”.
Per la storiografia religiosa ufficiale il primo uomo a manifestare “ufficialmente” questi segni sul proprio corpo viene oggi considerato San Francesco d’Assisi.
A trentotto anni, nel 1224, egli manifestò nelle mani e nei piedi alcune lesioni che avrebbero riprodotto quelle dei chiodi che avrebbero trafitto il corpo di Gesù sulla croce, e una ferita al torace che avrebbe riprodotto la lacerazione che la lancia del centurione romano Cassio Gaio Longino (3) avrebbe inferto a Gesù morente.
Uomo di indubbia fede, e di forte carisma, San Francesco manifestò tali segni negli ultimi anni della propria vita, sul Monte La Verna, quando si ritirò in completa e totale contemplazione di Dio.
I resoconti testimoniali giunti fin dal passato ci raccontano che le stigmate di San Francesco non sanguinavano molto, “ed avevano una specie di protuberanza, come una capocchia di un chiodo sotto pelle”.
Ulteriore caso di stigmatizzazione estremamente interessante corrisponde ai segni portati sul corpo da Padre Pio da Pietralcina. Dietro quest’uomo, di indubbio carisma, oggi si è creata una vera e propria venerazione. La sua recente santificazione ha reso infine onore alla vita travagliata che dovette condurre a causa delle ingerenze della sua stessa Chiesa.
Anche questo noto uomo di fede è passato al vaglio dei ricercatori e nuove prove sono state ricavate dagli studi condotti sulle sue piaghe. Padre Pio, secondo i resoconti oggi rinvenibili, nella sua vita avrebbe avuto diverse visioni del Cristo, che lo avrebbero poi “benedetto” con la comparsa di questi segni.
Nella fenomenologia isterica studiata da psicologi e da psichiatri, non pochi sono i casi in cui i soggetti, oltre a manifestare allucinazioni, provocano sul proprio corpo ferite autoinflitte di cui non ricordano la genesi. Oggi sembra che almeno parte del mistero di Padre Pio possa essere spiegato attraverso tale iter.
È noto ormai da tempo, ma poco conosciuto, che questo sant’uomo tormentava le proprie ferite così da entrare maggiormente in rapporto diretto con Dio.
Il “dono” che aveva ricevuto gli avrebbe permesso di comprendere meglio il dolore e le sofferenze che Gesù Cristo avrebbe patito sulla croce. A riprova di tali affermazioni numerosi ricercatori hanno notato che invecchiando, e possedendo quindi sempre minori forze, tali ferite non potevano essere più tormentate e quindi fossero scomparse quando il prete da Pietralcina morì.
La mistica cristiana ha considerato la sparizione di questi segni come un miracolo, ma non possiamo dubitare di altre spiegazioni più “terrene”, anche differenti da quella presentata. Alcuni ricercatori sono riusciti a reperire documenti originali dai quali si può apprendere come Padre Pio applicasse sulle proprie mani sostanze chimiche per disinfettare la carne, mantenendo però aperte le ferite (4). Il dato eccezionale, anche per la ricerca odierna, è che questo uomo portò con sé tali segni per circa 50 anni.
Un altro caso che ha meritato l’attenzione dei ricercatori appartiene alla storia di suor Maria Teresa Neumann.
Suor Teresa Neumann ricevette le stigmate il venerdì santo del 1926, dopo aver avuto una visione della crocifissione. Successive ricerche evidenziarono che sul piano psicologico la Neumann possedeva tutte le caratteristiche del “ricevente” per le stigmate. Le sue ferite permasero fino al 1962 quando morì, per ben 36 anni. Anche in questo caso alcuni autori chiamano in causa l’autoinflizione, cosciente o incosciente, per la presenza e soprattutto la permanenza di questi segni. Tale ipotesi però non hanno trovato prove oggettive per una confutazione.
Teresa Neumann è oggi ricordata per la copiosità del sangue che sgorgava dal suo corpo. Ancora oggi, i medici non si spiegano come questa donna potesse, mangiando solo un’ostia al giorno, riuscire a sopravvivere e a produrre tanto sangue. Le stigmate di questa donna sono state classificate tra le più estreme che la storia possa ricordare
La più giovane stigmatizzata della storia fu la californiana Cloretta Robertson che, a soli 9 anni (poco prima della Pasqua del 1972), ricevette le stigmate. Le sue stigmate si dimostrarono estremamente interessanti per la comunità scientifica. Vennero sottoposte a svariati esami medici e le mani di Cloretta vennero anche posizionate sotto un microscopio molto potente.La scoperta che gli studiosi fecero li lasciò però totalmente attoniti. Il sangue, come evidenziarono subito gli studiosi, “filtrava” dalla sua pelle. Ma la cosa che sconvolse maggiormente la comunità scientifica di quei tempi, nonché la comunità religiosa, era che una ragazzina di colore, di nove anni e soprattutto protestante, potesse manifestare un segno considerato appartenente solamente alle persone “sante” e di fede cattolico-romana. Ciò potrebbe provare, come suggerirono numerosi autori, che le stigmate possono comparire pure al di fuori della Chiesa Cattolica, e che possano anche essere una manifestazione propria di un quadro patologico o psicosomatico non ancora conosciuto.
ALCUNE POSSIBILI SPIEGAZIONI
Il fattore fondamentale che deve esser tenuto presente in queste ricerche, ed in questo articolo, è come le persone possano “ricevere” questi segni.
La comunità scientifica internazionale oggi ritiene infatti che non sia più necessario chiamare necessariamente in causa un’origine paranormale, o dovuta a Dio stesso, per tali manifestazioni, ma probabilmente si debbano semmai vedere nei soggetti stigmatizzati delle “risposte” a Dio, e delle risposte all’idea che questi hanno della sofferenza e delle ferite subite dal Cristo, inteso secondo la religione cattolica quale Dio sulla croce.
Si tratta comunque di un fenomeno profondamente religioso che tocca intimamente la devozione di molte persone. Non è possibile parlare di frode, poiché la maggior parte delle volte questi segni appaiono inspiegabilmente.
L’unico prodotto tangibile di questa fenomenologia è che incoraggia la fede, la intensifica e la potenzia. La Chiesa è una espressione della fede, ma è un’opera dell’uomo. Anche le stigmate, probabilmente, sono un prodotto dell’uomo ma intensificano la fede.
Come ci possiamo spiegare però il fatto che prima di San Francesco esistessero pochi casi documentati di stigmatizzati e dopo la morte di questo umile uomo iniziassero in tutta Europa a dilagare tali manifestazioni?
Se non abbiamo prove inconfutabili in nostro possesso per attestare che si tratti di veri e propri miracoli, ovvero di manifestazioni straordinarie della nostra mente, possiamo però nel contempo avvalerci della ricerca scientifica che nell’ultimo secolo ci ha permesso di poter comprendere in maniera sempre più vasta che cosa realmente si può celare dietro tali segni.
Delle oltre quattrocento persone sopra citate che ricevettero le stigmate, ben 62 vennero canonizzate e di tutte queste il 90% era costituito da donne. Dietro tale cifra si può celare un significato?
Il motivo per cui la stragrande maggioranza dei soggetti stigmatizzati appartiene al sesso femminile potrebbe forse risiedere nel fatto obiettivo che il gentil sesso appare statisticamente ben più soggetto a manifestazioni neuropsichiatriche di tipo isterico-ideoplastico rispetto al sesso maschile.
Nell’ambito degli studi condotti fino ad oggi esiste una fenomenologia che i ricercatori, fin dalla metà del XIX secolo, hanno sempre associato alla manifestazione delle stigmate, e cioè l’”ideoplastia”.
Con tale termine si tende oggi ad identificare il potere che la nostra mente avrebbe di agire sul corpo.
Questo neologismo venne coniato da Durand du Groy nel 1860 per indicare l’impressione di una idea su di un soggetto suggestionato.
Nel 1884 il professor Ochorowicz estese il concetto definendolo come l’azione fisiologica di una idea, esaltata dai processi di suggestione o autosuggestione, sull’organismo umano.
Un altro fenomeno documentato, diverso dalle stigmate ma assimilabile alle stesse, è la “dermografia”.
A differenza dei segni oggetto di questo articolo, che durano mesi o anni, se non l’intero arco di una vita, la dermografia persiste solamente per pochi minuti o poche ore dopo che si è manifestata o è stata prodotta.
Sono stati condotti numerosi esperimenti al fine di appurare la natura del fenomeno; gli sperimentatori scrivevano o disegnavano con un dito o un bastoncello sulla pelle di un soggetto posto in trance e dopo pochi istanti quella parola (o quel disegno) apparivano sulla cute del soggetto (probabilmente per una dilatazione dei vasi sanguigni causata dalla suggestione ipnotica).
Il dottor Lébeault, noto studioso del tempo, condusse alcuni esperimenti veramente interessanti nel settore dermografico. Dopo aver toccato con un ferro freddo la pelle di alcuni soggetti posti in trance ipnotica, e dicendo loro che si trattava di un ferro rovente, era possibile entro poco tempo vedere formarsi nei medesimi punti delle vesciche da ustioni.
Esistono diverse fenomenologie mediche che potrebbero aiutarci a capire maggiormente il fenomeno della stigmatizzazione.
Nel caso di Cloretta Robertson, poche persone ormai ritengono ancora che si sia trattato di una vera manifestazione stigmatica; è invece a tutt’oggi opinione comune che la bambina abbia vissuto una patologia definita “sudorazione ematica”, o “ematoidrosi”.
È stato infatti appurato come un forte stress emozionale possa determinare un’importante vasodilatazione associata ad un considerevole incremento della permeabilità dei capillari; queste due situazioni promuovono un’extravasazione del sangue nelle ghiandole sudoripare che in questo modo secernono sudore misto a sangue, fatto questo che può facilmente trarre in inganno anche l’occhio esperto di un medico che, in questo modo, può interpretare erroneamente questo fenomeno come un’effettiva e copiosa emorragia.
Un eclatante esempio di ematoidrosi lo si ritrova nel testo più importante della cristianità, il Nuovo Testamento.
In un passo dei Vangeli in cui Gesù si reca nell’orto dei Getsemani per pregare il Padre prima di essere ucciso sulla croce (“…si allontanò da loro quasi un tiro di sasso, e inginocchiatosi pregava: ‘Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la Tua volontà’. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a Terra…”), durante la preghiera, particolarmente lunga ed intensa, Gesù iniziò quindi a sudare sangue.
In realtà questa reazione potrebbe essere associata con molta probabilità ad un caso di ematoidrosi determinata dal forte coinvolgimento emotivo, e psicologico; che costituì un fattore di forte stress, (definito “stressor”), nell’agonia di Gesù.
L’ematoidrosi, in questo vasto campo di studi, potrebbe aiutarci a comprendere questa strana fenomenologia che da oltre otto secoli si è manifestata apertamente. Sono state chiamate in causa diverse spiegazioni per poter comprendere le stigmate, ma l’unico tassello mancante in tali studi è la comprensione del meccanismo che da uno stato psicologico potrebbe permettere l’espressione di questi segni in uno stato fisiologico.
Come può riuscire la mente umana a creare una lesione fisica sul corpo?
Quali meccanismi entrano in gioco?
Siamo forse tutti plausibilmente stigmatizzabili a livello potenziale?
Queste domande sono solo alcune tra quelle che i primi ricercatori si posero per riuscire a capire quale fosse il meccanismo alla base dell’insorgenza di queste strane piaghe.
Nel corso dei secoli l’uomo ha sempre creduto che la propria mente potesse essere utilizzata come uno strumento estremamente potente, e ne sono una dimostrazione alcuni culti o alcune sette religiose che fondano certi loro principi proprio su queste assunzioni.
Attualmente la scienza è altrettanto concorde nel ritenere che le potenzialità (e non i poteri) della nostra mente siano estremamente vaste ed importanti.
Soprattutto grazie a studi di tipo psicologico e psichiatrico sono stati indagati ambiti della nostra mente inesplorati per millenni. Pur se queste due discipline vantano poco più di un secolo e mezzo di vita, i progressi raggiunti in questo breve periodo di tempo sono estremamente interessanti.
Attraverso le innumerevoli vie concesse dalla scienza attuale, oggi possiamo in alcuni casi anche riprodurre fenomenologie simili a quelle delle stigmate in soggetti sottoposti ad esperimenti di laboratorio.
Tra queste è interessante evidenziare un fenomeno poco conosciuto, ma ampiamente studiato dal XIX secolo, la “vescicolazione ipnotica“. Con tale termine oggi si tende a designare tutta una serie di fenomeni che i ricercatori sono in grado di far comparire sulla pelle dei soggetti sottoposti ad esperimenti, estremamente simili ai segni presenti negli stigmatizzati. La vescicolazione ipnotica avviene attraverso una semplice induzione ipnotica a seguito della quale lo sperimentatore utilizza un qualsiasi oggetto, a temperatura ambiente, sottoponendolo a zone differenti della cute di un soggetto, facendogli credere che questo sia incandescente.
Risultati di tali esperimenti sono estremamente interessanti. Nel giro di pochi minuti, fino a qualche ora, i soggetti sottoposti a tale procedura riportano ustioni più o meno gravi proprio nel punto (o nei punti) specifici scelti dal ricercatore. Fattore maggiormente interessante è che se, come è stato fatto in alcuni esperimenti, poniamo un oggetto dalla forma ben precisa sul braccio di un soggetto, vedremo che l’ustione che si verrà a creare corrisponderà appieno alla forma posta sulla cute dello stesso. Questi esperimenti suscitarono forti discussioni ed accesi dibattiti accademici quando dalla metà dell’800 si iniziò a pubblicare i primi risultati.
Grazie agli studi condotti nella variegata fenomenologia delle stigmate oggi non si può escludere aprioristicamente l’apporto di meccanismi inconsci o psicodinamici che possono essere attivati da forme di isterismo o di ipnosi autoindotta. In tal senso la spiegazione che la psicologia e la psichiatria danno delle stigmate è da ricondursi proprio alle due varianti precedentemente citate, anche se tali spiegazioni sembrano non essere per ora in grado di spiegare nella totalità la complessità del fenomeno.
Usualmente si distinguono diversi tipi di trance: ipnotica, mistica, medianica, psichedelica.
Lo stato di trance può essere quindi indotto attraverso svariati modi. Se durante la trance l’attenzione della persona persiste per un tempo sufficiente in un monoideismo (5), allora è altamente probabile la manifestazione di forme “ideoplastiche”. In tale caso la mente attua un procedimento fisiologico, per ora sconosciuto e appena ipotizzato, che attuerebbe la trasfigurazione di una idea, e del suo contenuto, in una forma esteriore, tangibile e materiale.
A tale proposito lo studioso Alfonso Siani scrive in un suo libro: “Se una persona, che partecipa ad una funzione liturgica molto toccante in un Santuario rinomato dove si è recata con un’aspettativa di guarigione da una malattia, e ad un certo punto entra in trance in uno dei modi prima visti (anche senza saperlo) e la sua attenzione è focalizzata unicamente sull’idea di guarigione, se indugia adeguatamente su tale idea realizza una ideoplastia , in altre parole da avvio ad un processo di guarigione che può essere più o meno veloce (6).
In qualche modo, così, la mente concretizzerebbe un processo fisiologico, ancora ignoto e a mala pena ipotizzabile, che permetterebbe in concreto la trasformazione di una idea, con tutti i suoi contenuti, in una forma esterna, obiettiva e visibile.
Tale psicosomatizzazione, se così possiamo interpretarla, potrebbe condurre alla manifestazione delle stigmate. Oggi la possibilità di un meccanismo di feedback tra mente e corpo viene studiata dalla psiconeuroimmunologia (7).
Queste sono solo alcune delle ipotesi che attualmente potrebbero permetterci di comprendere questa strana fenomenologia. La psicologia e la psichiatria psicosomatica hanno realizzato, nel loro iter di ricerche, delle scoperte estremamente interessanti su quelli che potrebbero essere i meccanismi alla base di tali manifestazioni.
Oggi sappiamo che non è più improponibile considerare la mente, ed il nostro cervello, come una macchina estremamente potente e dalle potenzialità straordinarie. Tali potenzialità si potrebbero esplicare, secondo tali studi, anche attraverso la manifestazione di una fenomenologia a carattere prettamente religioso.
È doveroso sottolineare anche come la fenomenologia da noi presa in esame non si sia manifestata nel corso dei suoi secoli di presenza nelle locazioni anatomiche corrette.
Siamo infatti stati abituati ad immaginarci le stigmate come un fenomeno estatico che si localizza anatomicamente sui palmi e/o sui dorsi delle mani dei soggetti portatori. Tale posizione anatomica è storicamente, e religiosamente, scorretta poiché mai furono condotte delle crocifissioni in cui i soggetti furono inchiodati attraverso i palmi ed i dorsi delle mani. Crocifiggere una persona in tali locazioni vorrebbe significare vederla cadere entro pochi minuti in conseguenza di una vera e propria lacerazione nonché frantumazione delle ossa della mano.
Queste ossa non sono in grado di sorreggere il peso del corpo umano per le leggi che ci insegna la fisica.
Verosimilmente (vera o falsa che sia) anche nella Sacra Sindone custodita a Torino, il soggetto crocefisso è stato trafitto poco sotto i polsi, tra l’ulna e il radio. Queste due ossa, che formano i nostri avambracci, sono infatti disposte in modo da creare una intercapedine naturale attraverso la quale venivano conficcati i chiodi per le crocifissioni. Ogni resto umano ritrovato e sottoposto a questo disumano supplizio dell’antichità presenta infatti delle lesioni e delle scheggiature proprio in corrispondenza di tali ossa, e mai nelle mani.
A dimostrazione di tale ipotesi vediamo come nella parte finale dell’ulna e del radio, in quella intercapedine che si collega alla mano, esista un piccolo spazio, definito di “Destot”, attraverso il quale sarebbe estremamente semplice poter inserire un chiodo.
I reperti storici ci dimostrano come nella Palestina romana tale locazione fosse l’unica attraverso la quale venivano fatti passare i chiodi di questa atroce condanna a morte. La stimolazione meccanica effettuata sul nervo posto nello spazio di Destot porterebbe inoltre ad un piegamento innaturale del pollice della mano e lo stesso dato lo possiamo significativamente ritrovare nell’immagine impressa nella Sacra Sindone.
Questi dati potrebbero portarci a considerazioni drasticamente negative sul reale significato celato dietro le stigmate “storiche”.
L’iconografia cristiana, ed affine, ha da sempre mostrato, per un semplice errore storico-iconografico, le ferite inferte a Cristo in una ubicazione del tutto sbagliata e non reale, che potrebbe, nel caso ci dovessimo trovare davanti ad un fenomeno di matrice terrestre, aver successivamente condotto ad una trasmissione iconografica sbagliata nella localizzazione di questi segni.
L’aura di mistero che ha pervaso questa fenomenologia, come altre, è stata ridimensionata dagli studi e dalle ricerche condotte fino ad oggi.
La voglia di mistero insita in ogni individuo si deve scontrare tuttavia con la razionalità e la scientificità propria della nostra natura. La presenza di manifestazioni che trascendono la nostra normalità ci conduce in un cammino di studio e ricerca che non implica per forza di cose fonti superiori o insondabili misteri quale loro origine.
Ciò che in un dato periodo poteva essere ricondotto ad un “mistero insormontabile” oggi, con il progredire delle nostre conoscenze, può trovare maggiori spiegazioni grazie all’intervento della scienza. Naturalmente questo non vuol stare a significare che tutti misteri, in senso proprio, debbano avere necessariamente una spiegazione, o che comunque si potrà giungere alla comprensione di molti di questi in tempi brevi.
Tendiamo unicamente a sottolineare come molte manifestazioni possano, nel corso del tempo e grazie ai progressi scientifici, trovare una qualche spiegazione plausibile (seppur, in certi casi, non inderogabilmente sicura).
La stessa fenomenologia delle stigmate tuttora presenta dei lati ancora oscuri e dei fattori che non sono spiegabili attraverso criteri noti o spiegazioni scientifiche conosciute.
Di conseguenza possiamo ipotizzare, in via del tutto generale, quale possa essere la genesi di queste manifestazioni ma non possiamo, né dobbiamo, dare prevenute e aprioristiche certezze su di essa.
La fisiologia ed i processi biochimici che sembrerebbero essere implicati nei processi di formazione di questi strani segni e l’intervento di una psiche più potente di quanto si potesse ritenere, sono senza dubbio due tra i fattori fondamentali per la manifestazione di queste sintomatologie, ma non possono rispondere ancora appieno a molte delle nostre domande.
CONCLUSIONI
Leggendo le varie opere della Chiesa Cattolica dedicate agli esorcismi, ci imbattiamo in una frase significativa che sembra proprio fare al caso nostro: “Ne facile credas aliquam a demone obsessum esse” (8), (trad., “Non si creda facilmente che qualcuno sia ossessionato dal demonio”). Significativa di un pensiero e di un modo di agire che dovrebbe essere scrupoloso ed attento nei confronti di un fenomeno, la possessione diabolica, che può essere facilmente scambiato con altre psicopatologie.
Allo stesso modo le manifestazioni stigmatiche debbono essere studiate e controllate attraverso gli strumenti e le conoscenze che la scienza ci mette a disposizione.
Oggi i ricercatori considerano, quasi concordemente, le stigmate come un fenomeno al limite tra la psicofisiologia e la psicopatologia, tra la psicosomatica e la autosuggestione.
Una precisa interpretazione di questa anomalia chiama in causa l’azione di diverse concause ascrivibili a fattori endogeni ed esogeni alla nostra mente.
È stato osservato (9) come le stigmate abbiano maggiore probabilità di manifestarsi in soggetti definiti “contemplativi”, inclini all’isteria e con una forte determinazione interna.
Una visione obiettiva e razionalista ci indica che la possibilità che una idea dominante (conscia o inconscia) possa imprimersi concretamente nell’organismo, creando lesioni cutanee anche di considerevole impressività, è oggi tutt’altro che improbabile.
Purtroppo non è semplice studiare fenomenologie che sono fortemente connaturate con la religiosità e la fede comune, ma la naturale tendenza dell’uomo a spiegare il mondo che lo circonda e a razionalizzare fenomeni che non riesce a comprendere ci spingono verso una sostanziale rivalutazione di queste manifestazioni, alla luce di studi e ricerche che da oltre un secolo e mezzo che ci hanno condotto ad ipotizzare, e oggi quasi a comprendere, uno dei più grandi misteri dalle origini della fede.
_______________________________
Note:
1. Padre Gemelli stesso, uno dei rappresentati più accreditati per le questioni di carattere scientifico del Vaticano, asserì numerose volte che San Francesco doveva essere considerato il solo stigmatizzato della storia cristiana, ovvero il solo in cui si potesse dimostrare un’origine divina di tali manifestazioni.
2. Come un intenso odore di fiori, fenomeni parapsicologici, etc.
3. Vedi Archeomisteri n° 2, articoli di P. C. e Enrico Baccarini.
4. Queste ricerche, ed altre sulla fenomenologia delle stigmate in generale, sono state condotte in prevalenza da Bob Rickard, editor di Fortean Times, e dal Dr. Ted Harrison, uno dei più importanti esperti mondiali in stigmatologia.
5. Ovvero se l’attenzione, in stato di trance, si focalizza per un certo periodo di tempo solamente su di una idea cardine.
6. Tratto da “Manuale di Ipnosi”, di Alfonso Siani, ed. Selecta Medica, Pavia 2000.
7. Vedi “Mente, Cervello e Sistema Immunitario”, di Massimo Biondi, ed. McGraw-Hill – 1997
8. Tratto da un manuale di esorcismi del XIV secolo
9. Dal Dottor Scott Rogo
SABATO 25 OTTOBRE 2008
ISOLA DEL LIRI - Enrico Lucci, iena della famosa trasmissione di Italia Uno, è giunto nella mattinata di giovedì ad Isola del Liri per intervistare Albino Reale, il veggente con le stimmati. Ricordiamo che negli anni '80 si era creato un vero e proprio luogo di culto davanti la casa di Albino il quale, secondo le credenze popolari, oltre ad aver ricevuto le stimmati, avrebbe contatti diretti con le divinità. Lo scopo della visita all'ormai quasi novantenne è legata ad un servizio che le Iene stanno preparando su veggenti, santoni e guaritori. La notizia dell'intervista non è stata accolta bene dalla Curia di Sora che ricordiamo, ha sempre mantenuto le distanze da tali fenomeni e ha cercato di limitare al massimo la pubblicità su simili avvenimenti.
Fonte: http://www.ultimissime.net/Cronaca/ISOLA-DEL-LIRI-Le-Iene-intervistano-Albino-l-uomo-con-le-stimmati.html
Isola del Liri
Le Iene “visitano” Albino.

Via Borgonuovo ad Isola del Liri superiore torna al centro dell’attenzione dei media con l’improvvisa visita degli ironici giornalisti delle “Iene” di Mediaset all’uomo delle stimmate. Negli anni ‘80 lo stabile delle case popolari, che ospita al numero 10 l’abitazione di Albino Reale, divenne luogo di culto di fedeli, un autentico fenomeno di massa, da tutta Italia carovane di persone per parlare, toccare e pregare con “Albino”, l’uomo con le stimmate.
Il pellegrinaggio ad Isola del Liri durò quasi un decennio.
Albino era conosciuto più delle cascate del Liri, un fenomeno che iniziò a sollevare coscienze: Isola del Liri si interrogava sul crederci o non crederci per l’uomo investito da poteri divini. La Chiesa Cattolica ha sempre preso le distanze dai fenomeni miracolosi in qualche modo riconducibili direttamente ad Albino Reale; ma non ha mai nascosto il fatto che ci troveremmo in presenza di carismi donati ad Albino dal Signore.
Lo scopo della vista della “iena” Enrico Lucci ad Albino Reale, ex operaio delle Cartiere Meridionali, che oggi ha quasi 90 anni, è stata improvvisa, motivata da un suo servizio su veggenti, santoni, guaritori in Italia capaci di muovere le masse grazie ai loro poteri inspiegabili per scienza e Chiesa. Enrico Lucci si è seduto di fianco al letto di Albino, hanno discusso a lungo, una chiacchierata spensierata, senza l’ironia che contraddistingue i servizi della trasmissione di Italia Uno.
Albino è studiato e “monitorato” da decenni, la più moderna neuro-psichiatria non ha mai riscontrato né la presenza di malattie mentali in atto né la benché minima stranezza comportamentale riconducibile ad un qualsivoglia disturbo anche solo di natura transitoriamente psicologica.
via Il Messaggero
Fonte: http://www.atinablog.it/2008/10/cronaca/isola-del-liri-le-iene-visitano-albino.html
e ancora: http://blog.libero.it/Sconfinatamente/1320718.html?ssonc=1966036396
PROFEZIE
DI
ALBINO
REALE
I TRE GIORNI
DI BUIO
Profezie di Albino Reale, veggente
stigmatizzato della provincia di Frosinone.
I messaggi di Albino per voce della
Madonna (profezia del 15 luglio del 1990),
del Signore (4 novembre 1992)
e ancora della Madonna (11 ottobre 1993):
"Il piano dei giorni che stanno per sopraggiungere è delineato fin nei minimi particolari nel Libro della Vita". Così esordisce la Vergine, annunciando un avvenimento che "segna l'inizio di terribili dolori", anche per la collera del Padre, che negli ultimi tempi "ha visto aumentare gli infanticidi". Con questo esplicito riferimento all'attualità dell'aborto, annoverabile tra le piaghe anticristiane per eccellenza, il messaggio entra nel vivo: "Molti si convertiranno a causa del fenomeno che mio Figlio va preparando. Molti cadranno nell'inferno senza avere il tempo di pentirsi. Se potessi mettervi davanti agli occhi il vostro avvenire lascereste subito le vostre occupazioni mondane per una vita di preghiere... Ci sarà un grande avvertimento, poi un miracolo e, se dopo di ciò l'uomo non cambia, sarà colpito da una cometa... Questa verrà direttamente dal cielo e nessuno potrà presumere che sia opera degli uomini o che si tratti di un fenomeno naturale. Infatti... si vedrà per circa due settimane sospesa nel cielo, prima che venga a colpire la terra, terrorizzando gli uomini. Quelli che sono rimasti con Dio non avranno paura, perché conoscono il piano del Padre...". Parla dopo la vergine il Signore, annunciando come imminente l'arrivo di "una oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti". L'aria diverrà irrespirabile, nociva per la salute, e anche la luce artificiale sarà difficile da adoperare: soltanto le candele benedette; non saranno spente dei venti né dai terremoti". Il cielo sarà attraversato da "una nube rossa come il sangue", mentre "un forte rumore farà tremare la terra", sulla quale infine "regnerà la desolazione". La vegetazione andrà completamente distrutta e i sopravvissuti non saranno che "una quarta parte dell'umanità". La profezia contiene inoltre raccomandazioni su come comportarsi quando si udrà il rombo tremendo: "Dovrete chiudere le porte e le finestre in modo da coprire la luce che viene da fuori, e non siate curiosi, perché sarete puniti. Sentirete delle voci di persone a voi care, ma non aprite la porta perché non sono loro, ma demoni che vi ingannano per poter entrare nelle vostre case. Raccoglietevi in preghiera davanti al Crocefisso e raccomandatevi a Dio con tanta fede, senza timore...Se credete a tutto questo non avete bisogno di altre rivelazioni".
FONTE: http://www.2012.splinder.com/tag/profezie
Una testimonianza:
• Io sono cattolica e credo alle stigmate di Padre Pio. Ho visto il video, sui primi due personaggi non mi pronuncio. Per quanto riguarda il terzo, Albino Reale, lo conosco di persona, sono stata a casa sua a Isola del Liri, in provincia di Frosinone, era un giorno in cui riceveva la gente, mentre stavamo recitando il Rosario, è "andato in estasi" e ha "ricevuto un messaggio da Gesù". Poi ci ha fatto l'imposizione delle sue mani stigmatizzate per "scacciare il male e le malattie".
Fin qui nulla di strano, solo che alla fine, all'uscita dalla sua casa, i suoi adepti ti chiedevano il tuo indirizzo per organizzare un Rosario a casa tua, dietro compenso, e ti volevano vendere i suoi libri e le sue videocassette. E dulcis in fundo, durante "l'estasi" ha fatto uscire una persona che criticava motivando disturbo alla sua concentrazione, forse non riusciva bene a capire cosa Gesù gli stesse dicendo?..... A te la conclusione.
Fonte:
Un
breve approfondimento del "caso"
ALTRO PRESUNTO STIGMATIZZATO
Tratto dalla trasmissione
ENIGMA RAI3 - 4 luglio 2008
GIORGIO BONGIOVANNI
STIMMATE
anche
qui si parla di GIORGIO BONGIOVANNI
La storia di Giorgio Bongiovanni trailer
Giorgio Bongiovanni - il Bivio - L'opinione della Chiesa

Mario D'Ignazio
... recente ... presunto ... stigmatizzato!
E' in preparazione un articolo ...

STIMMATE?
Le stimmate possono presentarsi
solo alle mani, oppure alle mani ed ai piedi, oppure includere anche la ferita
al costato ed una serie di trafitture al capo, ad imitazione di quanto subì
Cristo nella Sua Passione.
Si sa che l'origine delle
stimmate è controversa, anche in ambienti ecclesiastici.
Un recente articolo apparso su
'Civiltà Cattolica'[1] ha fatto un po' il punto sulla
situazione, partendo da un atteggiamento sostanzialmente positivo.
A me sembra che gli equivoci
sorgano per dei motivi comprensibili: le stimmate possono essere delle piccole
ferite: come tali sono comunque provocabili, volutamente o inconsciamente , da
parte di una persona. Qui per 'inconsciamente' intendo: provocate materialmente,
in uno stato di incoscienza, non provocate dall'inconscio. Quest'ultima ipotesi
è stata pure avanzata ma rimane quanto meno 'sub judice'.
La diagnostica va dunque
spostata sulle connotazioni e sul contesto delle stimmate stesse, ma converrà
aggiungere subito che non è che in tale sede manchino i problemi, e ciò per una
gamma di motivi: perché fanno difetto i controlli e questi, se lo stigmatizzato
appartiene al passato, non sono più possibili; perché nel fenomeno le modalità
cambiano di caso in caso -alle volte permangono per il resto della vita, alle
volte scompaiono; ci sono i giorni che sanguinano ed i periodi in cui non
sanguinano; variano per numero, forma, dimensioni, ecc.- ma anche perché qui
pure sono possibili interventi diabolici per accreditare errori e screditare le
stimmate autentiche, e non sappiamo fino a che punto possano simularle. Si deve
infatti ammettere che come si nota l'incapsulamento di aghi con tessuto
connettivo nel corpo di persone maleficate (che si ritengono tali secondo il
Quevedo), specie in Brasile[2], sia possibile che qualcosa di
analogo avvenga anche per perpetuare delle pseudostimmate.
Donde il ruolo insostituibile
dell'autorità ecclesiastica nel vagliare le manifestazioni, i comportamenti, gli
eventuali scritti del protagonista. Anche le circostanze della loro comparsa
hanno importanza: nei mistici di solito questa si verifica durante
un'estasi.
Altre difficoltà sono state
sollevate e vanno riconosciute nella loro integrità:
-come mai non se ne ha
notizia storica prima di S. Francesco, mentre dopo gli stigmatizzati si contano
a centinaia nella mistica cattolica?
-Come mai questo dono
mistico è stato dato in gran parte a donne?
-Come mai le stimmate sono
sempre fra i metacarpi ed i metatarsi mentre a Cristo furono inflitte tra i
carpi ed i tarsi?
-Come mai si riscontrano,
pare, anche in qualche protestante?
A tutti questi quesiti posso
solo suggerire dei tentativi di risposta.
E' stato
J.M.Charcot, nel secolo scorso , ad inaugurare la tesi della suggestione
patologica o isterica[3] come sufficiente a produrle.
Infatti, tentò di produrle sotto ipnosi: "Di fatto produsse solo qualche caso di
arrossamento e di vesciche, mai vere piaghe ed emorragie"[4].
Il prof. Jean Lhermitte,
neuropsichiatra francese, che si occupò a fondo dei possibili effetti della
suggestione, dell'isteria e dell'ipnosi (eventualmente congiunte), scrive che
"Da tutte le ricerche sperimentali di cui siamo venuti a conoscenza risulta
questo fatto: che la concentrazione cosciente e volontaria dello spirito sopra
un determinato oggetto può estendersi mediante reazioni fisiologiche funzionali,
in cui i due sistemi cerebro-spinale e simpatico sono impegnati entrambi, ma che
in nessun caso la forza plastica dell'idea si dimostra capace di produrre delle
alterazioni organiche: piaghe, ulcerazioni, effusioni di sangue"[5].
Queste ultime possono però
apparire in conseguenza di una crisi isterica provocata volontariamente[6].
Dalla suggestione pare possano
risultare due tipi di lesioni: "Delle ecchimosi e delle vescichette tegumentarie
in una regione determinata dall'ipnotizzatore o in una zona immediatamente
vicina"[7].
Passa poi a criticare coloro
che dettero importanza ai risultati degli irresponsabili esperimenti (in
funzione anti-Teresa Neumann) compiuti nel 1932 dal dott.
Lechter ad Elberfeld sulla sonnambula Elisabeth K., protestante, il
quale, dopo un film sulla Passione che la impressionò molto, la sottopose a
suggestioni sotto ipnosi, ottenendo l'apparizione di 'stigmate' sulle mani, sui
piedi e sul fianco[8].
In polemica con i dott.
G.Wunderle e J.M.Höcht, Lhermitte rileva[9] che si è trattato di qualche
taglio epidermico e suffusione dalle palpebre. Le erosioni cutanee somigliavano
moltissimo a quelle che può produrre un oggetto appuntito o tagliente. "Alla
terza seduta, Elisabetta mostrò sulla fronte qualche punto emorragico, ma
quarantotto ore dopo ogni traccia delle cosiddette stigmate era scomparsa ".
Inoltre, la sorveglianza non fu continua.
Tuttavia, proprio il dr.
J.M.Höcht[10] aveva puntualizzato le nette
differenze tra i fenomeni provocati dal dott. Lechler e le stimmate dei mistici.
I primi ottenuti come abbiamo visto, si riducono ad alterazioni della pelle di
dimensioni assai ridotte, con scarse emissioni di sangue, odore caratteristico
delle piaghe sanose; durata brevissima; quadro delle grandi nevrosi. Le seconde
insorgono spontaneamente, comunque senza suggestioni od ipnosi.
Le vere stimmate sono invece
"Ferite profonde, nette, indelebili, emorragie abbondantissime, in
corrispondenza della contemplazione estatica della passione. Aspetto invariato
per decine di anni con una membrana crostosa che ricopre le stimmate subito dopo
l'emorragia, quale che sia stata l'abbondanza di questa. Inoltre una ferita
interessante il cuore, che dovrebbe comportare la morte della stimmatizzata
"."Ferite che diffondono un odore soave".
La durata è perpetua: sappiamo
tuttavia che talora possono anche cessare: ma allora lo fanno improvvisamente,
senza lasciare traccia. Comunque non evolvono!
Come mai
si parte da S. Francesco.
Visto il cotesto dei due primi
casi (si tratta di due uomini), del resto contemporanei[11], le prime stimmate autentiche
sembra siano proprio quelle di S. Francesco
d'Assisi.
La storia della Chiesa non è un
modello stereotipo. Comprende varie fasi, diverse fra di loro spesso fin troppo.
Per citare un esempio macroscopico, la devozione mariana, così importante in
questi ultimi secoli, è appena documentabile nei primi secoli. Può essere che
S.Francesco abbia penetrato e vissuto più di tutti i santi che lo precedettero
la Passione di Cristo, inaugurando così una devozione che avrà parecchi
emuli.
-Come mai questo dono mistico
risulta dato in gran parte a donne.
-Qui le proporzioni sono nettamente più equilibrate che per il digiuno assoluto: integrando la fondamentale ricerca del medico francese A. Imbert-Giourbeyre[12] con la diligente elencazione fatta da Anna Maria Turi[13], si avrebbero quasi 400 persone stimmatizzate -tra cattolici- di cui circa 65 uomini (cioè un sesto).
Senonché, analizzando l'elenco,
le cose cambiano molto.
-Per 29 nominativi mancano
informazioni circa la natura e sulle caratteristiche delle stimmate attribuite
(solo in piccola parte reperite presso altre fonti).
-In ben 131 casi si tratta di
'partecipazione ai dolori della Passione' senza alcuna comparsa di
piaghe.
-In altri 5 casi si parla di
'stimmate invisibili'.
-In ulteriori 22 casi si
verificarono altri fatti, che niente hanno a che vedere con le stimmate vere
proprie.
-Rimarrebbero 207 persone,
delle quali 43 ebbero solo la piaga al costato o al fianco , inclusa la
trasverberazione. Di queste 207 persone, 34 sono uomini (ancora
1/6).
Gli stimmatizzati saliti alla
gloria degli altari sono una settantina.
Benché la statistica
Imbert-Gourbeyre escluda i casi storicamente scartati, solo per una ridotta
minoranza si tratta di casi ben documentati (solo una cinquantina secondo
P.Thurston).
Bisogna a questo punto
ricordare che i casi di stimmate fraudolente o
comunque attribuibili a causa naturali sono numerosi: ne parlano vari autori e
riguardano per lo più donne, fra le quali non è rara quella fenomenologia che
con un termine vago e più o meno convenzionale va sotto il nome di
isteria.
Il prof.
Lhermitte rivela in proposito che in un convegno tenutosi al convento di
Avon nel 1933, P.Agostino Gemelli gli confidò di aver suggerito a parecchie
stigmatizzate di farsi controllare in una clinica, facendo loro bendare le
piaghe con fasciature ingessate e sigillate, che venivano tolte dopo un congruo
periodo:"In tutti i casi le croste ematiche disseccate si erano staccate e
un'epidermide rosea, segno di rigenerazione, appariva al posto delle
stimmate"[14].
Posizione
delle stimmate: se fossero ai carpi od ai tarsi dovrebbero separare le ossa
o romperle; forse ne verrebbero maggiormente compromesse la mobilità e la
funzionalità delle mani e dei piedi. Comunque, l'enorme variabilità e la
gradualità dei casi costringono a rivedere la concezione ordinariamente
suggerita da questi fatti: il provare l'effetto del conficcarsi di un chiodo
nelle carni è già un segno che può indicare un partecipare alle sofferenze di
Cristo; d'altra parte, se si pretendesse una assimilazione il più possibile
completa, lo stimmatizzato dovrebbe subire tutto il calvario di Cristo, comprese
l 'effettiva' crocifissione e la morte in poche ore!
Il problema delle stimmate fra
protestanti emergerebbe se vi fossero de casi passibili di convincere. Abbiamo
già accennato alla povera Elisabeth K.
L'elenco Turi include altri due casi[15]: Arthur
Otto Moch e Cloretta Robertson.
Il primo, (alsaziano, n. nel
1928, commerciante ), nel 1935, dopo un incidente di macchina, presentò, oltre
ad altri fenomeni, "Segni di croci di spine che apparivano tre o quattro
volte l'anno e in seguito più frequentemente, accompagnate da stigmate alle mani
ed ai piedi" (fenomeni evidentemente transitori).
Tuttavia vorrei far notare che
il dott. Frölich[16] precisava che "Siamo in
presenza di semplici lesioni cutanee (epidermiche o dermiche) prive di analogie
con le stimmate dei mistici".
Infine, della bambina negra
Clorette Robertson (n. in California nel 1961) tutto quello che vien detto dalla
Turi è che "Uscì del sangue dal palmo della sua mano sinistra nel marzo 1972,
una settimana dopo aver letto il libro "Cross Road"[17] (Strada della Croce) di John
Webster! E' di fede battista. La fotografia ne mostra il volto con alcune bolle
sulla fronte almeno una delle quali sanguina. Sembra anche qui scorgervi
fenomeni cutanei irrilevanti.
Ma gli stigmatizzati, oltre
alle cinque piaghe, presentano talora delle neoformazioni, spesso scoperte
soltanto dopo la loro morte, oltremodo impressionanti.
-La suora francese Francesca-Antonia Masconi m.1621) portava le cinque
piaghe disegnate in una larga stigmata al petto[18].
-La
Beata Margherita di Città di Castello (1287-1320) presentò all'autopsia tre
pietre all'interno del cuore: una recava incisa l'immagine della Madonna, la
seconda quella di Gesù Bambino nella mangiatoia, la terza S.Giuseppe[19].
-Lucia
di Norcia (m.1430), riesumata dopo 169 anni, mostrò il corpo incorrotto; il
cuore era stato diviso in due e conteneva un crocifisso di carne[20].
-Il Beato Ugolino da Mantova, morto a Cortona nel 1471, alla
riesumazione settanta anni dopo mostrava una piaga sul lato destro de petto
"Da cui usciva sangue fresco e profumato che guariva malati"[21].
-Formazioni carnose che
rappresentano chiodi furono osservate sia al petto di Domenica del Paradiso, suora domenicana (1473-1555)[22]
che sulle mani di Gemma Galvani (1878-1903).
che sulle mani di Gemma Galvani (1878-1903).
-Si trovarono invece nella
salma di Raniero di Borgo S. Sepolcro (1511-1589),
frate cappuccino, tre pietre triangolari, nel fegato: "Sulla prima apparivano
Gesù Bambino e S. Francesco mentre riceveva le stigmate; sulla seconda la
Vergine col Bambino e una colonna insanguinata"; "Nel cuore di Raniero fu
rinvenuta una disciplina di carne a cinque corde terminanti con un nodo, di
color rosso"[23].
-Alla riesumazione del 1733
della salma della domenicana fiorentina S. Caterina de'
Ricci (1522-1590) le parti incorrotte erano
quelle che recavano le stimmate[24].
-Il corpo della Beata Lucia da Narni (1476-1544) risultò incorrotto, e la
piaga del costato era aperta, umida e sanguinante sia nel 1548 che alla
riesumazione del 1710[25].
-Ancora più complesso è il caso di Veronica Giuliani (1660-1727).Poco prima di morire rivelò al confessore con una descrizione minuta quanto si vide all'autopsia effettuata il 10 luglio 1727, il giorno dopo della sua morte, su disposizione del vescovo di Città di Castello, ed eseguita da due medici alla presenza di 8 personalità tra cui 5 sacerdoti: nel cuore c'erano formazioni carnose plastiche, formanti delle lettere significanti virtù, una croce, una piccola corona di spine, due fiamme, sette spade a ventaglio, la lancia, la spugna, lo stendardo con la bandiera e un chiodo a punta aguzza[26].
-Del Beato Carlo da Sezze (1613-1670), trafitto al cuore da un
raggio di fuoco proveniente dall'Eucaristia nel 1648, l'autopsia disposta dal
Papa accertò nel cuore stesso una piaga che l'attraversava da parte a parte,
recante all'interno un crocifisso di carne e la riproduzione di un chiodo lungo
10-12 cm. Il chiodo fu visto dal fratello de Papa, da molti cardinali,
religiosi, 4 medici e diversi chirurghi[27].
-S.Teresa di Avila (1515-1582) ricevette la ferita al cuore da un dardo lanciato da un angelo in forma corporea, in modo analogo a quello di S.Francesco. Dolore e dolcezza acutissmi. Pochi giorni dopo la morte il cuore venne estratto dal petto ed è esposto anche oggi , incorrotto, alla venerazione dei fedeli. Su di esso si scorgono piccole aperture provocate da diversi ferimenti ed una grossa ferita lunga almeno 5 cm. molto profonda, con diversi segni di ustioni ai bordi: l' 'incendio d'amore' non fu dunque soltanto spirituale[28]!
[1] G.MUCCI SJ,
Il fenomeno delle stimmate, in La
Civilità Cattolica, 1993, II, pp. 217-226.
[2] O.G.QUEVEDO, Antes quez os Dem....
pp.209-12.
[3] G.MUCCI, op.cit. p.221.
[4] J.GUITTON, op.cit., p.185.
[5] J.LHERMITTE, Mistici e falsi mistici, Vita e
Pensiero, Milano, 1955, pp.125-6.
[6] Ibidem,
nota.
[7] J.LHERMITTE, op.cit., pp.126/7.
[8] A.LECHLER ne diede relazione con foto in Das Rätsel von Konnersreuth im Lichte eines
Falles von Stigmatisation, Elberfeld, 1933.
[9] op.cit.
p.132.
[10] J.H.HÖCHT, Grandezza sublime e critiche alla
stimmatizzazione,1938, in Ennemond BONIFACE,op.cit., pp.
200/201.
[11] H.THURSTON, Fenomeni fisici del Misticismo, pp.
60/61.
[12] A.IMBERT-GOURBEYRE, La stigmatisation, l'extase divine et les
miracles de Lourdes,Bellet, Clermont Ferrand 1874 e 1894.
[13] M.TURI, Sitgmate e stigmatizzati, Mediterranee,
Roma, 1990, pp.157-201.
[14] J.LHERMITTE, op.cit.p.110.
[15] A.M.TURI, op.cit. p.198 e p.200.
[16] Dr.FRÖLICH, Konnersreuth heute. Schau eines Arztes,
in E.BONIFACE, op.cit.
202.
[17] A.M.TURI, op.cit. p.200.
[18] Id. p.183.
[19] Id. p.162.
[20] Id. p.165.
[21] Id. p.166.
[22] Id. p.169.
[23] Id. p.173.
[24] Id. p.174.
[25] Id. pp.58/59.
[26] Id. p.70.
[27] Id.p.64; H.THURSTON, op.cit., p.98.
[28] THERESIA von JESU, Sämtlice Schriften, Ed. A.ALKOFER, 1960
p.280 ss. in A.LÄPPLE, op.cit. pp.
102-3.

Le
Stigmate
Miracolo o Imbroglio?
Miracolo o Imbroglio?
Un'accurata indagine
sulle stigmate, con l'intervento di scienziati e teologi, per rispondere alla
domanda: sono veramente un fenomeno soprannaturale o sono un espediente usato da
imbroglioni?
E' un
documentario di History Channel
1/5
2/5
3/5
4/5
5/5
Stigmate: istruzioni per
l'uso
Investigatore di misteri, esperto di
"paranormale religioso", Luigi Garlaschelli, professore di chimica
all'Università di Parma, fa parte del CICAP, il Comitato Italiano per il
Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, voluto dal 1989 da Piero Angela,
Margherita Hack, Silvio Garattini e tanti altri scienziati e studiosi italiani
per indagare i misteri dell'occulto.
Il
Problema delle Stigmate:
segni
divini o simboli terreni?
Una questione controversa ai limiti della
dimensione del sacro. Una scomoda tradizione secolare ancora in attesa di una
spiegazione esauriente.
di Enrico Baccarini©
(ARCHEOMISTERI, I Quaderni di Atlantide –
n° 8 Mar./Apr. 2003; rivista cessata)
La fenomenologia delle stigmate ha da sempre attirato l’interesse sia del mondo religioso che del mondo scientifico. L’interpretazione di tali manifestazioni, ritenute come la trasposizione sulla carne delle ferite inferte a Gesù Cristo sulla croce, ha alternato nel corso del tempo momenti di venerazione ad altri di dura contestazione. Questa fenomenologia ha percorso oltre ottocento anni della propria esistenza tra dubbi, incertezze e conferme. La stessa Chiesa Cattolica Romana, come nel caso della Sacra Sindone, non si è mai pronunciata definitivamente di fronte a queste manifestazioni, limitandosi ad indagare singolarmente i soggetti che se ne dicevano portatori (1).
Alla luce delle ricerche condotte dalla fine dell’800 ad oggi, siamo in grado di portare maggiore chiarezza sulle possibili origini di tali segni.
La volontà, che da sempre contraddistingue l’uomo, di voler comprendere Dio e le sue manifestazioni, ha permesso in oltre un secolo di studi di gettare nuove basi per la comprensione delle stigmate. Che cosa si nasconde dietro questa strana fenomenologia?
Lo studio rigoroso e sistematico delle manifestazioni stigmatiche ebbe i suoi albori verso la fine del XIX secolo quando numerosi ricercatori iniziarono ad esaminare, su basi scientifiche, la genesi di questi segni.
In questo nostro studio cercheremo di presentare ai lettori di Archeomisteri il frutto di oltre un secolo di ricerche, ed alcuni recenti contributi che potrebbero spiegare, o forse fare maggiore luce, su tali manifestazioni.
In molti soggetti queste ferite si presentano durante il periodo pasquale, seguendo la consuetudine con cui annualmente viene stabilita questa festività e non con il periodo in cui realmente fu crocifisso Cristo. In altri soggetti le stigmate seguono un criterio di continuità (durando anche tutto l’arco di una vita), mentre altri casi ci presentano soggetti “intermittenti” in cui tali manifestazioni sono sovente connesse a stati di trance.
Curiosamente, le stigmate non sono solo una prerogativa del mondo cristiano cattolico in particolare, ma sono state segnalate, negli ultimi anni, anche nel mondo protestante e musulmano.
Dal XIII secolo ad oggi la Chiesa ha documentato ben 400 casi di soggetti che avrebbero ricevuto il dono delle stigmate. Sebbene tale fenomenologia segni profondamente la dottrina cristiana permangono a tutt’oggi molti dubbi, non ancora spiegati, sulla genesi della loro espressione.
Dalle analisi condotte nella popolazione dei soggetti portatori risulta che dal XIII al XIX secolo il rapporto tra uomini e donne depositari delle stigmate (nei 400 casi documentati) fosse di sette donne per ogni uomo, mentre nel ‘900 tale stima scende e ci troviamo davanti a tre donne ogni due uomini. Rimane comunque assodato che da quando tale fenomenologia ha iniziato a manifestarsi le donne sono state le maggiori portatrici di questi segni. È doveroso oltremodo precisare che, nella maggior parte dei casi, i soggetti portatori appartenevano a ordini religiosi o a gruppi di ferventi cristiani.
STORIA E MISTERO: I CASI PIÙ IMPORTANTI
La storia odierna, ed in particolar modo quella religiosa, ci presenta, nel corso dei secoli che ci hanno preceduti, numerosi soggetti cui sarebbe stato fatto “dono” delle stigmate. Le persone cui di solito sono state associate sono individui dalla forte spiritualità e devozione religiosa. A tali manifestazioni, soprattutto nei casi di individui successivamente proclamati santi, seguirebbero una serie di fenomeni associati che non saranno però oggetto di questo nostro studio (2).
Vogliamo, a titolo di curiosità, citare unicamente il caso di Domenica Lazzari (1815-1848) il cui sangue sfidava la legge di gravità, defluendo verso l’alto.
Nella letteratura in merito sono anche ricordati casi, seppur rari, di stigmate luminose. De Vesme, che circa un secolo fa studiò questo tipo particolare di stigmate, ne contò sette.
In altri casi soggetti riesumati da sepolture (come Santa Caterina de’ Ricci) a distanza di anni mostravano il corpo non corrotto dalla morte e dal quale, saltuariamente, continuavano a sgorgare gocce di sangue.
Oggi tali manifestazioni, al limite tra scienza e religione, sono solitamente accettate con molte riserve per la paura che la fede e la devozione amplifichino fenomenologie ben minori.
Non è scopo di questo studio giudicare tali affermazioni, ma si cercherà nondimeno di capire se esistano plausibili possibilità per poter ricondurre la fenomenologia stigmatica a fenomeni umani e mentali.
Il mito, il mistero e soprattutto la forte fede popolare suscitata da questi segni, non ha permesso fino a poco più di un secolo fa di porsi nelle condizioni di studiare quali potessero essere le possibili basi biologiche per tali tipi di manifestazioni. Il dogma della natura divina delle stigmate le ha così relegate per molti secoli in un limbo di mistero e di inviolabilità. Sulla base di ricerche condotte da eminenti studiosi del fenomeno, oggi si tende comunque a ridimensionare la possibile natura divina di tali segni, per ricondurli su un piano più naturale e conciliabile con la scienza odierna.
Prima di addentrarci in tali studi vorremmo presentare ai lettori alcune delle figure più significative che presentarono nel corso della propria vita tali segni. Il primo autore religioso conosciuto che abbia usato questo termine per simboleggiare la sua “appartenenza” a Gesù fu San Paolo, l’ex Saulo di Tarso: “porto le stigmate del Signore Gesù nel mio corpo”, [Lettera ai Galati, VI, 17]. Ancora oggi si discute se queste parole avessero un significato metaforico-simbolico, oppure letterale, segnalando così il primissimo manifestarsi di un fenomeno mistico molto particolare che è stato, appunto, definito “stigmatizzazione”.
Per la storiografia religiosa ufficiale il primo uomo a manifestare “ufficialmente” questi segni sul proprio corpo viene oggi considerato San Francesco d’Assisi.
A trentotto anni, nel 1224, egli manifestò nelle mani e nei piedi alcune lesioni che avrebbero riprodotto quelle dei chiodi che avrebbero trafitto il corpo di Gesù sulla croce, e una ferita al torace che avrebbe riprodotto la lacerazione che la lancia del centurione romano Cassio Gaio Longino (3) avrebbe inferto a Gesù morente.
Uomo di indubbia fede, e di forte carisma, San Francesco manifestò tali segni negli ultimi anni della propria vita, sul Monte La Verna, quando si ritirò in completa e totale contemplazione di Dio.
I resoconti testimoniali giunti fin dal passato ci raccontano che le stigmate di San Francesco non sanguinavano molto, “ed avevano una specie di protuberanza, come una capocchia di un chiodo sotto pelle”.
Ulteriore caso di stigmatizzazione estremamente interessante corrisponde ai segni portati sul corpo da Padre Pio da Pietralcina. Dietro quest’uomo, di indubbio carisma, oggi si è creata una vera e propria venerazione. La sua recente santificazione ha reso infine onore alla vita travagliata che dovette condurre a causa delle ingerenze della sua stessa Chiesa.
Anche questo noto uomo di fede è passato al vaglio dei ricercatori e nuove prove sono state ricavate dagli studi condotti sulle sue piaghe. Padre Pio, secondo i resoconti oggi rinvenibili, nella sua vita avrebbe avuto diverse visioni del Cristo, che lo avrebbero poi “benedetto” con la comparsa di questi segni.
Nella fenomenologia isterica studiata da psicologi e da psichiatri, non pochi sono i casi in cui i soggetti, oltre a manifestare allucinazioni, provocano sul proprio corpo ferite autoinflitte di cui non ricordano la genesi. Oggi sembra che almeno parte del mistero di Padre Pio possa essere spiegato attraverso tale iter.
È noto ormai da tempo, ma poco conosciuto, che questo sant’uomo tormentava le proprie ferite così da entrare maggiormente in rapporto diretto con Dio.
Il “dono” che aveva ricevuto gli avrebbe permesso di comprendere meglio il dolore e le sofferenze che Gesù Cristo avrebbe patito sulla croce. A riprova di tali affermazioni numerosi ricercatori hanno notato che invecchiando, e possedendo quindi sempre minori forze, tali ferite non potevano essere più tormentate e quindi fossero scomparse quando il prete da Pietralcina morì.
La mistica cristiana ha considerato la sparizione di questi segni come un miracolo, ma non possiamo dubitare di altre spiegazioni più “terrene”, anche differenti da quella presentata. Alcuni ricercatori sono riusciti a reperire documenti originali dai quali si può apprendere come Padre Pio applicasse sulle proprie mani sostanze chimiche per disinfettare la carne, mantenendo però aperte le ferite (4). Il dato eccezionale, anche per la ricerca odierna, è che questo uomo portò con sé tali segni per circa 50 anni.
Un altro caso che ha meritato l’attenzione dei ricercatori appartiene alla storia di suor Maria Teresa Neumann.
Suor Teresa Neumann ricevette le stigmate il venerdì santo del 1926, dopo aver avuto una visione della crocifissione. Successive ricerche evidenziarono che sul piano psicologico la Neumann possedeva tutte le caratteristiche del “ricevente” per le stigmate. Le sue ferite permasero fino al 1962 quando morì, per ben 36 anni. Anche in questo caso alcuni autori chiamano in causa l’autoinflizione, cosciente o incosciente, per la presenza e soprattutto la permanenza di questi segni. Tale ipotesi però non hanno trovato prove oggettive per una confutazione.
Teresa Neumann è oggi ricordata per la copiosità del sangue che sgorgava dal suo corpo. Ancora oggi, i medici non si spiegano come questa donna potesse, mangiando solo un’ostia al giorno, riuscire a sopravvivere e a produrre tanto sangue. Le stigmate di questa donna sono state classificate tra le più estreme che la storia possa ricordare
La più giovane stigmatizzata della storia fu la californiana Cloretta Robertson che, a soli 9 anni (poco prima della Pasqua del 1972), ricevette le stigmate. Le sue stigmate si dimostrarono estremamente interessanti per la comunità scientifica. Vennero sottoposte a svariati esami medici e le mani di Cloretta vennero anche posizionate sotto un microscopio molto potente.La scoperta che gli studiosi fecero li lasciò però totalmente attoniti. Il sangue, come evidenziarono subito gli studiosi, “filtrava” dalla sua pelle. Ma la cosa che sconvolse maggiormente la comunità scientifica di quei tempi, nonché la comunità religiosa, era che una ragazzina di colore, di nove anni e soprattutto protestante, potesse manifestare un segno considerato appartenente solamente alle persone “sante” e di fede cattolico-romana. Ciò potrebbe provare, come suggerirono numerosi autori, che le stigmate possono comparire pure al di fuori della Chiesa Cattolica, e che possano anche essere una manifestazione propria di un quadro patologico o psicosomatico non ancora conosciuto.
ALCUNE POSSIBILI SPIEGAZIONI
Il fattore fondamentale che deve esser tenuto presente in queste ricerche, ed in questo articolo, è come le persone possano “ricevere” questi segni.
La comunità scientifica internazionale oggi ritiene infatti che non sia più necessario chiamare necessariamente in causa un’origine paranormale, o dovuta a Dio stesso, per tali manifestazioni, ma probabilmente si debbano semmai vedere nei soggetti stigmatizzati delle “risposte” a Dio, e delle risposte all’idea che questi hanno della sofferenza e delle ferite subite dal Cristo, inteso secondo la religione cattolica quale Dio sulla croce.
Si tratta comunque di un fenomeno profondamente religioso che tocca intimamente la devozione di molte persone. Non è possibile parlare di frode, poiché la maggior parte delle volte questi segni appaiono inspiegabilmente.
L’unico prodotto tangibile di questa fenomenologia è che incoraggia la fede, la intensifica e la potenzia. La Chiesa è una espressione della fede, ma è un’opera dell’uomo. Anche le stigmate, probabilmente, sono un prodotto dell’uomo ma intensificano la fede.
Come ci possiamo spiegare però il fatto che prima di San Francesco esistessero pochi casi documentati di stigmatizzati e dopo la morte di questo umile uomo iniziassero in tutta Europa a dilagare tali manifestazioni?
Se non abbiamo prove inconfutabili in nostro possesso per attestare che si tratti di veri e propri miracoli, ovvero di manifestazioni straordinarie della nostra mente, possiamo però nel contempo avvalerci della ricerca scientifica che nell’ultimo secolo ci ha permesso di poter comprendere in maniera sempre più vasta che cosa realmente si può celare dietro tali segni.
Delle oltre quattrocento persone sopra citate che ricevettero le stigmate, ben 62 vennero canonizzate e di tutte queste il 90% era costituito da donne. Dietro tale cifra si può celare un significato?
Il motivo per cui la stragrande maggioranza dei soggetti stigmatizzati appartiene al sesso femminile potrebbe forse risiedere nel fatto obiettivo che il gentil sesso appare statisticamente ben più soggetto a manifestazioni neuropsichiatriche di tipo isterico-ideoplastico rispetto al sesso maschile.
Nell’ambito degli studi condotti fino ad oggi esiste una fenomenologia che i ricercatori, fin dalla metà del XIX secolo, hanno sempre associato alla manifestazione delle stigmate, e cioè l’”ideoplastia”.
Con tale termine si tende oggi ad identificare il potere che la nostra mente avrebbe di agire sul corpo.
Questo neologismo venne coniato da Durand du Groy nel 1860 per indicare l’impressione di una idea su di un soggetto suggestionato.
Nel 1884 il professor Ochorowicz estese il concetto definendolo come l’azione fisiologica di una idea, esaltata dai processi di suggestione o autosuggestione, sull’organismo umano.
Un altro fenomeno documentato, diverso dalle stigmate ma assimilabile alle stesse, è la “dermografia”.
A differenza dei segni oggetto di questo articolo, che durano mesi o anni, se non l’intero arco di una vita, la dermografia persiste solamente per pochi minuti o poche ore dopo che si è manifestata o è stata prodotta.
Sono stati condotti numerosi esperimenti al fine di appurare la natura del fenomeno; gli sperimentatori scrivevano o disegnavano con un dito o un bastoncello sulla pelle di un soggetto posto in trance e dopo pochi istanti quella parola (o quel disegno) apparivano sulla cute del soggetto (probabilmente per una dilatazione dei vasi sanguigni causata dalla suggestione ipnotica).
Il dottor Lébeault, noto studioso del tempo, condusse alcuni esperimenti veramente interessanti nel settore dermografico. Dopo aver toccato con un ferro freddo la pelle di alcuni soggetti posti in trance ipnotica, e dicendo loro che si trattava di un ferro rovente, era possibile entro poco tempo vedere formarsi nei medesimi punti delle vesciche da ustioni.
Esistono diverse fenomenologie mediche che potrebbero aiutarci a capire maggiormente il fenomeno della stigmatizzazione.
Nel caso di Cloretta Robertson, poche persone ormai ritengono ancora che si sia trattato di una vera manifestazione stigmatica; è invece a tutt’oggi opinione comune che la bambina abbia vissuto una patologia definita “sudorazione ematica”, o “ematoidrosi”.
È stato infatti appurato come un forte stress emozionale possa determinare un’importante vasodilatazione associata ad un considerevole incremento della permeabilità dei capillari; queste due situazioni promuovono un’extravasazione del sangue nelle ghiandole sudoripare che in questo modo secernono sudore misto a sangue, fatto questo che può facilmente trarre in inganno anche l’occhio esperto di un medico che, in questo modo, può interpretare erroneamente questo fenomeno come un’effettiva e copiosa emorragia.
Un eclatante esempio di ematoidrosi lo si ritrova nel testo più importante della cristianità, il Nuovo Testamento.
In un passo dei Vangeli in cui Gesù si reca nell’orto dei Getsemani per pregare il Padre prima di essere ucciso sulla croce (“…si allontanò da loro quasi un tiro di sasso, e inginocchiatosi pregava: ‘Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la Tua volontà’. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a Terra…”), durante la preghiera, particolarmente lunga ed intensa, Gesù iniziò quindi a sudare sangue.
In realtà questa reazione potrebbe essere associata con molta probabilità ad un caso di ematoidrosi determinata dal forte coinvolgimento emotivo, e psicologico; che costituì un fattore di forte stress, (definito “stressor”), nell’agonia di Gesù.
L’ematoidrosi, in questo vasto campo di studi, potrebbe aiutarci a comprendere questa strana fenomenologia che da oltre otto secoli si è manifestata apertamente. Sono state chiamate in causa diverse spiegazioni per poter comprendere le stigmate, ma l’unico tassello mancante in tali studi è la comprensione del meccanismo che da uno stato psicologico potrebbe permettere l’espressione di questi segni in uno stato fisiologico.
Come può riuscire la mente umana a creare una lesione fisica sul corpo?
Quali meccanismi entrano in gioco?
Siamo forse tutti plausibilmente stigmatizzabili a livello potenziale?
Queste domande sono solo alcune tra quelle che i primi ricercatori si posero per riuscire a capire quale fosse il meccanismo alla base dell’insorgenza di queste strane piaghe.
Nel corso dei secoli l’uomo ha sempre creduto che la propria mente potesse essere utilizzata come uno strumento estremamente potente, e ne sono una dimostrazione alcuni culti o alcune sette religiose che fondano certi loro principi proprio su queste assunzioni.
Attualmente la scienza è altrettanto concorde nel ritenere che le potenzialità (e non i poteri) della nostra mente siano estremamente vaste ed importanti.
Soprattutto grazie a studi di tipo psicologico e psichiatrico sono stati indagati ambiti della nostra mente inesplorati per millenni. Pur se queste due discipline vantano poco più di un secolo e mezzo di vita, i progressi raggiunti in questo breve periodo di tempo sono estremamente interessanti.
Attraverso le innumerevoli vie concesse dalla scienza attuale, oggi possiamo in alcuni casi anche riprodurre fenomenologie simili a quelle delle stigmate in soggetti sottoposti ad esperimenti di laboratorio.
Tra queste è interessante evidenziare un fenomeno poco conosciuto, ma ampiamente studiato dal XIX secolo, la “vescicolazione ipnotica“. Con tale termine oggi si tende a designare tutta una serie di fenomeni che i ricercatori sono in grado di far comparire sulla pelle dei soggetti sottoposti ad esperimenti, estremamente simili ai segni presenti negli stigmatizzati. La vescicolazione ipnotica avviene attraverso una semplice induzione ipnotica a seguito della quale lo sperimentatore utilizza un qualsiasi oggetto, a temperatura ambiente, sottoponendolo a zone differenti della cute di un soggetto, facendogli credere che questo sia incandescente.
Risultati di tali esperimenti sono estremamente interessanti. Nel giro di pochi minuti, fino a qualche ora, i soggetti sottoposti a tale procedura riportano ustioni più o meno gravi proprio nel punto (o nei punti) specifici scelti dal ricercatore. Fattore maggiormente interessante è che se, come è stato fatto in alcuni esperimenti, poniamo un oggetto dalla forma ben precisa sul braccio di un soggetto, vedremo che l’ustione che si verrà a creare corrisponderà appieno alla forma posta sulla cute dello stesso. Questi esperimenti suscitarono forti discussioni ed accesi dibattiti accademici quando dalla metà dell’800 si iniziò a pubblicare i primi risultati.
Grazie agli studi condotti nella variegata fenomenologia delle stigmate oggi non si può escludere aprioristicamente l’apporto di meccanismi inconsci o psicodinamici che possono essere attivati da forme di isterismo o di ipnosi autoindotta. In tal senso la spiegazione che la psicologia e la psichiatria danno delle stigmate è da ricondursi proprio alle due varianti precedentemente citate, anche se tali spiegazioni sembrano non essere per ora in grado di spiegare nella totalità la complessità del fenomeno.
Usualmente si distinguono diversi tipi di trance: ipnotica, mistica, medianica, psichedelica.
Lo stato di trance può essere quindi indotto attraverso svariati modi. Se durante la trance l’attenzione della persona persiste per un tempo sufficiente in un monoideismo (5), allora è altamente probabile la manifestazione di forme “ideoplastiche”. In tale caso la mente attua un procedimento fisiologico, per ora sconosciuto e appena ipotizzato, che attuerebbe la trasfigurazione di una idea, e del suo contenuto, in una forma esteriore, tangibile e materiale.
A tale proposito lo studioso Alfonso Siani scrive in un suo libro: “Se una persona, che partecipa ad una funzione liturgica molto toccante in un Santuario rinomato dove si è recata con un’aspettativa di guarigione da una malattia, e ad un certo punto entra in trance in uno dei modi prima visti (anche senza saperlo) e la sua attenzione è focalizzata unicamente sull’idea di guarigione, se indugia adeguatamente su tale idea realizza una ideoplastia , in altre parole da avvio ad un processo di guarigione che può essere più o meno veloce (6).
In qualche modo, così, la mente concretizzerebbe un processo fisiologico, ancora ignoto e a mala pena ipotizzabile, che permetterebbe in concreto la trasformazione di una idea, con tutti i suoi contenuti, in una forma esterna, obiettiva e visibile.
Tale psicosomatizzazione, se così possiamo interpretarla, potrebbe condurre alla manifestazione delle stigmate. Oggi la possibilità di un meccanismo di feedback tra mente e corpo viene studiata dalla psiconeuroimmunologia (7).
Queste sono solo alcune delle ipotesi che attualmente potrebbero permetterci di comprendere questa strana fenomenologia. La psicologia e la psichiatria psicosomatica hanno realizzato, nel loro iter di ricerche, delle scoperte estremamente interessanti su quelli che potrebbero essere i meccanismi alla base di tali manifestazioni.
Oggi sappiamo che non è più improponibile considerare la mente, ed il nostro cervello, come una macchina estremamente potente e dalle potenzialità straordinarie. Tali potenzialità si potrebbero esplicare, secondo tali studi, anche attraverso la manifestazione di una fenomenologia a carattere prettamente religioso.
È doveroso sottolineare anche come la fenomenologia da noi presa in esame non si sia manifestata nel corso dei suoi secoli di presenza nelle locazioni anatomiche corrette.
Siamo infatti stati abituati ad immaginarci le stigmate come un fenomeno estatico che si localizza anatomicamente sui palmi e/o sui dorsi delle mani dei soggetti portatori. Tale posizione anatomica è storicamente, e religiosamente, scorretta poiché mai furono condotte delle crocifissioni in cui i soggetti furono inchiodati attraverso i palmi ed i dorsi delle mani. Crocifiggere una persona in tali locazioni vorrebbe significare vederla cadere entro pochi minuti in conseguenza di una vera e propria lacerazione nonché frantumazione delle ossa della mano.
Queste ossa non sono in grado di sorreggere il peso del corpo umano per le leggi che ci insegna la fisica.
Verosimilmente (vera o falsa che sia) anche nella Sacra Sindone custodita a Torino, il soggetto crocefisso è stato trafitto poco sotto i polsi, tra l’ulna e il radio. Queste due ossa, che formano i nostri avambracci, sono infatti disposte in modo da creare una intercapedine naturale attraverso la quale venivano conficcati i chiodi per le crocifissioni. Ogni resto umano ritrovato e sottoposto a questo disumano supplizio dell’antichità presenta infatti delle lesioni e delle scheggiature proprio in corrispondenza di tali ossa, e mai nelle mani.
A dimostrazione di tale ipotesi vediamo come nella parte finale dell’ulna e del radio, in quella intercapedine che si collega alla mano, esista un piccolo spazio, definito di “Destot”, attraverso il quale sarebbe estremamente semplice poter inserire un chiodo.
I reperti storici ci dimostrano come nella Palestina romana tale locazione fosse l’unica attraverso la quale venivano fatti passare i chiodi di questa atroce condanna a morte. La stimolazione meccanica effettuata sul nervo posto nello spazio di Destot porterebbe inoltre ad un piegamento innaturale del pollice della mano e lo stesso dato lo possiamo significativamente ritrovare nell’immagine impressa nella Sacra Sindone.
Questi dati potrebbero portarci a considerazioni drasticamente negative sul reale significato celato dietro le stigmate “storiche”.
L’iconografia cristiana, ed affine, ha da sempre mostrato, per un semplice errore storico-iconografico, le ferite inferte a Cristo in una ubicazione del tutto sbagliata e non reale, che potrebbe, nel caso ci dovessimo trovare davanti ad un fenomeno di matrice terrestre, aver successivamente condotto ad una trasmissione iconografica sbagliata nella localizzazione di questi segni.
L’aura di mistero che ha pervaso questa fenomenologia, come altre, è stata ridimensionata dagli studi e dalle ricerche condotte fino ad oggi.
La voglia di mistero insita in ogni individuo si deve scontrare tuttavia con la razionalità e la scientificità propria della nostra natura. La presenza di manifestazioni che trascendono la nostra normalità ci conduce in un cammino di studio e ricerca che non implica per forza di cose fonti superiori o insondabili misteri quale loro origine.
Ciò che in un dato periodo poteva essere ricondotto ad un “mistero insormontabile” oggi, con il progredire delle nostre conoscenze, può trovare maggiori spiegazioni grazie all’intervento della scienza. Naturalmente questo non vuol stare a significare che tutti misteri, in senso proprio, debbano avere necessariamente una spiegazione, o che comunque si potrà giungere alla comprensione di molti di questi in tempi brevi.
Tendiamo unicamente a sottolineare come molte manifestazioni possano, nel corso del tempo e grazie ai progressi scientifici, trovare una qualche spiegazione plausibile (seppur, in certi casi, non inderogabilmente sicura).
La stessa fenomenologia delle stigmate tuttora presenta dei lati ancora oscuri e dei fattori che non sono spiegabili attraverso criteri noti o spiegazioni scientifiche conosciute.
Di conseguenza possiamo ipotizzare, in via del tutto generale, quale possa essere la genesi di queste manifestazioni ma non possiamo, né dobbiamo, dare prevenute e aprioristiche certezze su di essa.
La fisiologia ed i processi biochimici che sembrerebbero essere implicati nei processi di formazione di questi strani segni e l’intervento di una psiche più potente di quanto si potesse ritenere, sono senza dubbio due tra i fattori fondamentali per la manifestazione di queste sintomatologie, ma non possono rispondere ancora appieno a molte delle nostre domande.
CONCLUSIONI
Leggendo le varie opere della Chiesa Cattolica dedicate agli esorcismi, ci imbattiamo in una frase significativa che sembra proprio fare al caso nostro: “Ne facile credas aliquam a demone obsessum esse” (8), (trad., “Non si creda facilmente che qualcuno sia ossessionato dal demonio”). Significativa di un pensiero e di un modo di agire che dovrebbe essere scrupoloso ed attento nei confronti di un fenomeno, la possessione diabolica, che può essere facilmente scambiato con altre psicopatologie.
Allo stesso modo le manifestazioni stigmatiche debbono essere studiate e controllate attraverso gli strumenti e le conoscenze che la scienza ci mette a disposizione.
Oggi i ricercatori considerano, quasi concordemente, le stigmate come un fenomeno al limite tra la psicofisiologia e la psicopatologia, tra la psicosomatica e la autosuggestione.
Una precisa interpretazione di questa anomalia chiama in causa l’azione di diverse concause ascrivibili a fattori endogeni ed esogeni alla nostra mente.
È stato osservato (9) come le stigmate abbiano maggiore probabilità di manifestarsi in soggetti definiti “contemplativi”, inclini all’isteria e con una forte determinazione interna.
Una visione obiettiva e razionalista ci indica che la possibilità che una idea dominante (conscia o inconscia) possa imprimersi concretamente nell’organismo, creando lesioni cutanee anche di considerevole impressività, è oggi tutt’altro che improbabile.
Purtroppo non è semplice studiare fenomenologie che sono fortemente connaturate con la religiosità e la fede comune, ma la naturale tendenza dell’uomo a spiegare il mondo che lo circonda e a razionalizzare fenomeni che non riesce a comprendere ci spingono verso una sostanziale rivalutazione di queste manifestazioni, alla luce di studi e ricerche che da oltre un secolo e mezzo che ci hanno condotto ad ipotizzare, e oggi quasi a comprendere, uno dei più grandi misteri dalle origini della fede.
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Note:
1. Padre Gemelli stesso, uno dei rappresentati più accreditati per le questioni di carattere scientifico del Vaticano, asserì numerose volte che San Francesco doveva essere considerato il solo stigmatizzato della storia cristiana, ovvero il solo in cui si potesse dimostrare un’origine divina di tali manifestazioni.
2. Come un intenso odore di fiori, fenomeni parapsicologici, etc.
3. Vedi Archeomisteri n° 2, articoli di P. C. e Enrico Baccarini.
4. Queste ricerche, ed altre sulla fenomenologia delle stigmate in generale, sono state condotte in prevalenza da Bob Rickard, editor di Fortean Times, e dal Dr. Ted Harrison, uno dei più importanti esperti mondiali in stigmatologia.
5. Ovvero se l’attenzione, in stato di trance, si focalizza per un certo periodo di tempo solamente su di una idea cardine.
6. Tratto da “Manuale di Ipnosi”, di Alfonso Siani, ed. Selecta Medica, Pavia 2000.
7. Vedi “Mente, Cervello e Sistema Immunitario”, di Massimo Biondi, ed. McGraw-Hill – 1997
8. Tratto da un manuale di esorcismi del XIV secolo
9. Dal Dottor Scott Rogo
sono manifestazioni demoniache. Gesu' e' il solo che ha avuto i chiodi nelle mani. Lui e' il sacrificio vero e non finto. Lui e' morto sulla croce per i peccati degli esseri umani. a che cosa servirebbero altri fori nelle mani? Dio ha gia mandato il SUO SACRIFICIO, nelle vesti del FIGLIO> Tutto il resto e' demoniaco, per distogliere gli occhi da GESU' e farli mettere sugli uomini. SAN PIETRO CI insegna nel libro degli Atti Degli Apostoli al capitolo 10 che non e' giusto ricevere adorazione e venerazione perche' anche lui era un uomo. Ancora SAN GIOVANNI l'Apostolo si inginocchio' davanti ad un Angelo e l' Angelo gli disse di non farlo perche' si deve adorare solo DIo. Apocalisse 22...Abbiamo gia la linea tracciada da Dio attraverso i profeti, da Gesu' dagli Apostoli e dagli angeli. Quindi ADORATE E PREGATE SOLO A GESU'.
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