27 aprile 2012
MARIO D'IGNAZIO
Orientamenti sulle presunte apparizioni al giovane
brindisino Mario
D’Ignazio
In
riferimento al fenomeno delle presunte apparizioni della Vergine Maria al
giovane brindisino Mario D’Ignazio, nei giorni scorsi
S.E. l’Arcivescovo, Mons. Rocco
Talucci, ha
consegnato ai Sacerdoti della Diocesi alcuni orientamenti.
Nel documento,
analizzando il fenomeno “ancora aperto e di cui il giovane Mario si assume la
responsabilità”, Mons. Talucci ha precisato come non vi sia “Nulla da
dire sulla bontà dei messaggi che la Madre celeste indirizzerebbe ai suoi
figli”, ma questi, “pur stimolanti alla conversione per l’affermazione
del Regno di Dio sulla terra, a volte diventano contradditori nelle forme in cui
si manifestano”.
“Confermando
l’invito a coltivare prudenza nella lettura dei fatti, riflessione silenziosa ed
ecclesiale nell’accoglienza dei messaggi, attesa e umiltà nella formulazione
delle scelte operative”, l’Arcivescovo evidenzia alcune note di
comportamento che impegnano tutti. E, in particolare: “Il fenomeno
«apparizioni» sembra appartenere al solo «veggente» e non alla Chiesa, a cui è
affidato il «deposito» della fede.
Se il giovane,
destinatario di «rivelazioni», con il pretesto di obbedire alla Beata Vergine e
a Dio, non sente il dovere di rapportarsi alla Chiesa, all’Arcivescovo, è libero
di farlo, ma questo non è modo ecclesiale.
Se vuole organizzare
manifestazioni religiose nella campagna di sua proprietà, lo fa per sua libertà
personale e familiare, ma non è forma ecclesiale.
Se vuole servirsi dei
mezzi di comunicazione per propagandare i vari fenomeni, di cui si prende atto
solo sulla sua parola, e accogliere inviti per recarsi in diversi luoghi a
parlare del fenomeno, se ne assume la responsabilità, ma non è secondo
consuetudine ecclesiale”.

pubblicare immaginette mariane;formulare preghiere senza l’imprimatur, cioè senza l’approvazione ecclesiastica;
esporre cartelli
indicanti un particolare giardino;
distribuire segni
devozionali come a pellegrini verso un santuario”.
E
ancora: “Non appaiono autentici taluni messaggi rivolti a persone singole
impegnandole a seguire forme particolari di adesione. Non è delicato parlare
pubblicamente della consegna di un messaal Vescovo. Appare strano che la
diffusione di un messaggio, molto forte, nei confronti dei sacerdoti, venga
ritenuto prima segreto, e poi reso pubblico senza presentarlo prima
all’Arcivescovo. Crea perplessità, non il dolore della Madonna, ma il suo
linguaggio duro, mai usato e per niente misericordioso verso i sacerdoti di cui
è Madre.
Sorprende la irascibilità dei familiari del giovane. verso coloro che dimostrano di non credere alresunto fenomeno.
Sorprende la irascibilità dei familiari del giovane. verso coloro che dimostrano di non credere alresunto fenomeno.

Sembra che si dia più cura e importanza all'accoglienza di pellegrinaggi,
alla diffusione di interventi su giornali e riviste, su emittenti televisive e siti o a testimonianze dirette, che non ad un cammino di fede di livello veramente ecclesiale”.
E infine: “Non risultano secondo verità alcune sue dichiarazioni rilasciate sulla vicenda del Seminario e sulla vita vocazionale. Non è comprensibile, sia la "delusione” del giovane D'Ignazio, espressa nei confronti dell’Arcivescovo per le posizioni che coltiva, sia la sospensione di qualunque incontro con Lui”.
Nel documento, Mons.
Talucci si rivolge direttamente ai Sacerdoti raccomandando loro di “orientare
i fedeli alla normale vita di fede e di preghiera”; “far cogliere il messaggio
di Maria che, nel Vangelo e nella Chiesa, esprime il suo amore materno e invita
alla conversione e alla santità”; “educare alla certezza della fede senza
affidarsi alle novità”.
E infine l’esortazione
ai fedeli, ai quali “pur considerando la libertà di ognuno di seguire,
verificare, sperimentare situazioni nuove, che possono sembrare significative
per la propria vita”, viene raccomandato di “pregare il Signore perché ci
faccia conoscere la verità di fondo sottesa a queste manifestazioni”; se da
questa esperienza dovesse sorgere uno stimolo alla fede “rinnovare la propria
vita, nella testimonianza e nella esperienza sacramentale, vissute nelle proprie
comunità parrocchiali”; di “non parlare di pellegrinaggio perché questo
suppone come meta un santuario riconosciuto dalla Chiesa”; di “non
legarsi ad effetti «eclatanti», a volte strani e contraddittori, che non
appartengono alla prassi normale della fede e possono ingannare i più deboli e i
più bisognosi”; di “comprendere la prudenza della Chiesa, e non incrementare la
reazione legata forse a pretese personali”.
Con una importante
sottolineatura: “i momenti di preghiera nella contrada Santa Teresa non
suppliscono le celebrazioni religiose nella propria chiesa”.
Il Documento si chiude
con l’assicurazione che “La Chiesa diocesana segue e seguirà con attenzione
l’evoluzione del fatto per scoprire la volontà di Dio senza anticipi e senza
pretese”.

Le presunte
apparizioni di Brindisi
Data: Venerdi, 27 di Gennaio del 2012 (11:31:35)
Argomento: Mariofanie
Data: Venerdi, 27 di Gennaio del 2012 (11:31:35)
Argomento: Mariofanie
Comunicato ufficiale dell'Arcivescovo di
Brindisi
Mons. Rocco Talucci

Altri interventi pubblici relativi alla
vicenda:
Dichiarazioni
dell'Arcivescovo in merito alle presunte apparizioni
|
Dichiarazioni di S.E.
Mons. Rocco Talucci in merito alle presunte apparizioni al giovane brindisino
Mario D’Ignazio
In riferimento ai
fenomeni di presunte apparizioni della Madonna al giovane brindisino Mario
D’Ignazio, la Chiesa guarda con rispetto ogni novità che sorge tra i fedeli. La
Vergine santa può apparire quando, come e a chi vuole per un messaggio di
salvezza.
Ogni fenomeno va considerato con tutto il discernimento possibile, per verificare se le modalità e i contenuti siano degni di fede e conformi agli insegnamenti della Chiesa. Ogni disparità, esaltazione, enfasi, illusione miracolistica o pretesa di preventiva credibilità, sono motivi di diffidenza e di opportuna verifica. Nel caso che sta riguardando Mario D’Ignazio, nessun sacerdote è stato inviato nel giardino della famiglia del giovane brindisino perché nella fase entusiastica del fenomeno la presenza di un prete sarebbe stata interpretata come automatica approvazione. Il fenomeno però è stato seguito da vicino, soprattutto con vari colloqui col giovane interessato. In questi casi è opportuno che una sola persona sia autorizzata a rilasciare dichiarazioni, per evitare che giudizi personali e approssimativi vengano intesi come voce ufficiale della Chiesa, creando confusione. Ad oggi l’unica voce autentica riguardo il caso di Mario D’Ignazio è quella dell’Arcivescovo. Il presunto "veggente" ha l'obbligo, anzi dovrebbe avvertire l'ansia di riferire tutto all'autorità ecclesiastica, rimettendosi alle sue valutazioni o indicazioni, vedendosi carico di tanta responsabilità. Il Vescovo fa il suo discernimento personale ed ecclesiale non per impedire, ma per verificare quanto avviene. Ogni fatto nuovo va preso in considerazione, perché resti nel suo giusto alveo di riservatezza per meglio comprenderlo, per evitare allarmismi e false illusioni, giacché i fatti eclatanti a volte prendono più dello stesso messaggio. C'è tempo per dichiarare una verità, è difficile correggere un abbaglio. I fenomeni legati ai presunti miracoli dell’ostia, delle stimmate o della lacrimazione della statua della Vergine creano preoccupazione perché distraggono da un messaggio vero, chiaro, semplice. Troppi elementi concorrono: ostia, olio, sangue. Avviene di tutto, intorno ad un messaggio che invece deve essere la parte centrale del fenomeno. La comparsa di macchie di sangue sulle mani non significa automaticamente stimmate. Tutti gli elementi che accompagnano il fenomeno sono lontani da quella semplicità che di solito caratterizza i fatti prodigiosi. Abbonda l'eclatante che non depone a favore. La fede non è qualcosa di personale, ma adesione a Cristo e al suo Vangelo annunciato e vissuto nella Chiesa. Il comunicato-stampa preparato e diffuso dalla Diocesi il 3 maggio 2010 attesta che si è preso atto di quanto sembra accadere. La prudenza suggerisce di non negare il fatto, perché lo si osserva, e di non riconoscerlo perché prematuro. Assicura il rispetto della persona che si presume sincera, ma non avalla quanto potrebbe essere frutto di immaginazione o di emozione estatica. Spiega alla gente di non coinvolgersi più di tanto, perché il Vangelo, l’insegnamento e l’esperienza della Chiesa è più che sufficiente per coltivare la fede, senza la necessità di portarsi sul luogo. A questo si aggiungono i colloqui con il presunto “veggente”, sollecitato ad educare secondo questa linea quanti si accostano al fenomeno. Aggiungo inoltre, che un’apposita relazione è stata già presentata alla Santa Sede. L’alone spirituale che circonda il fenomeno predispone alle reazioni più diverse: chi vede una cosa, chi ne vede un’altra, chi sviene, altri si turbano fino a dubitare di tutto. L’effetto più serio, forse è solo il clima di preghiera, e questo deve orientare il fedele alla partecipazione alla vita ordinaria delle Parrocchie, dove si ascolta il Vangelo, si riceve l’Eucaristia, si invita all’amore vero verso Dio e verso il prossimo. Il sensazionale passa, l’ordinario resta. La suggestione di gruppo è possibile, per questo ognuno sappia esaminare, ponderare e valutare le proprie sensazioni ed esperienze. La villetta dei D’Ignazio non è e non può essere considerato un “santuario”. Ecco la necessità di evitare tutto ciò che è proprio di un Santuario. Non è permessa alcuna processione, l’esposizione di cartelli indicatori, la produzione di immaginette, scrivere titoli mariani e preghiere proprie, sistemare altarini e fare associazioni. L’obbedienza alla Chiesa è il miglior rispetto della Madonna e un criterio di autenticità. Le apparizioni possono avvenire, ma non per questo sono tutte vere. Finché sono ancora aperte non è possibile dare un giudizio. Se il giovane è sicuro di sé deve aver fiducia nella Chiesa anche quando questa rimane in silenzio. È necessario che il giovane venga aiutato alla sua scelta di vita e non considerato come il “santone” a cui chiedere grazie. Altro è il desiderio della preghiera che ognuno può coltivare. Esorto dunque la gente a credere all’amore della Vergine santa anche senza spostarsi verso la villetta, ritenendo compiuto quanto al massimo è solo un segno, ancora tutto da verificare. Il giovane consegni i messaggi alla Chiesa, consapevole di aver reso un servizio, e si abbandoni con fede.
Brindisi,
18.03.2011
+ Rocco
Talucci
Arcivescovo di Brindisi-Ostuni |
Nel frattempo i messaggi
trasmessi dal Signor Mario D'Ignazio stanno già circolando nonostante il divieto
del Vescovo. Inutile tirare in ballo pseudo esperti alla Laurentin che
addirittura accusano la Chiesa ed i teologi di non comprendere l'importanza di
questi fenomeni come Medjugorje, Dozule, ecc. Meno male invece, salvo qualche
eccezione, che la Chiesa resiste a queste intrusioni che non fanno altro che
diffondere un falso Vangelo.

Il “veggente” e famiglia restano zitti
Mercoledì 25
Gennaio 2012 08:28 Redazione
BRINDISI – Il presunto “veggente”
preferisce il silenzio. E con lui, ci tiene a precisare, anche tutta la sua
famiglia. Non una parola sulla lettera dell’arcivescovo di Brindisi, Rocco
Talucci, che ha “preso le distanze” da quanto avviene il 5 di ogni mese in
contrada Santa Teresa, nel giardino di casa D’Ignazio. Mario, un ragazzo di 28
anni, sostiene ormai da quasi due anni di avere delle apparizioni della Vergine
Maria, proprio accanto a un alberello d’ulivo sotto il quale è stata posizionata
una statuetta della madonna di Fatima che negli scorsi mesi avrebbe addirittura
lacrimato sangue.

IL VESCOVO TALUCCI SCONFESSA MARIO D'IGNAZIO
"Quello che fa va al di là delle regole ecclesiali, è del tutto arbitrario"

Dopo la sconfessione un nuovo “miracolo”
Martedì 07
Febbraio 2012 11:49 Redazione_2
BRINDISI – Il vescovo ha sconfessato il
veggente con una lettera ai parroci, ma ecco che puntuale arriva il colpo di
scena in quel di contrada Santa Teresa, dove Mario D’Ignazio, durante il
consueto appuntamento del 5 di ogni mese con le “apparizioni” celesti avrebbe
avuto nuovamente in dono un ostia sulla lingua fatta materializzare in terra da
Gesù cristo, stavolta disceso tra gli umani insieme alla Vergine Maria per
diffondere la parola di Dio ai pellegrini che frequentano il giardino nei pressi
dell’aeroporto civile. Domenica pomeriggio, a quanto pare, sarebbe andato in
scena lo stesso copione del maggio del 2010. Lo si può leggere sul sito internet
che è ormai la fonte ufficiale della famiglia. Dopo il tradizionale messaggio
della Madonna, pronunciato dal ragazzo appena riavutosi da un momento di trance,
è stata la volta del messaggio di Gesù: “Il Signore Gesù appare vestito
d'azzurro. Aveva il cuore esposto. Mi ha dato la comunione dicendo: ‘io sono il
figlio del Dio vivente. Figliolo ricevi il mio sacro corpo adorandomi con tutto
il cuore. Io sono vivo nell'ostia santa e chi si ciba in grazia dell'eucarestia
riceverà altissimi doni e la mia presenza. Figlioli io sono il vostro buon
pastore e vi invito a valorizzare l'eucarestia, adorandola profondamente. Io
sono con voi sempre”.
FONTE:
http://senzacolonne.it/index.php?option=com_content&view=article&id=16184:dopo-la-sconfessione-un-nuovo-miracolo&catid=90:cronaca-brindisi&Itemid=280

PRESUNTE APPARIZIONI A MARIO D'IGNAZIO (BRINDISI)

MARIO
D'IGNAZIO A MATTINO5 - Settembre 2011

Tratto da:
Messaggi pubblici
mensili
…
… ...
Ricordiamo
che la loro diffusione è pienamente conforme al Decreto della Sacra
Congregazione della Dottrina della Fede, AAS 58 del 1966, il quale abroga i
canoni 1399 e 2318, per cui:
NON
E' PIU' PROIBITO DIVULGARE, SENZA L'IMPRIMATUR, SCRITTI RIGUARDANTI NUOVE
APPARIZIONI, RIVELAZIONI, VISIONI, PROFEZIE E MIRACOLI.
… … …
Ma gli autori di quanto sopra riportato dimenticano o omettono che il documento del 1966 e il codice cui si fa riferimento in esso non è quello attualmente vigente (del 1983), ma quello in vigore al momento in cui venne emanato il citato atto (quindi il CIC del 1917), interamente abrogato nel momento in cui è stato promulgato l'attuale.
… … …
Ma gli autori di quanto sopra riportato dimenticano o omettono che il documento del 1966 e il codice cui si fa riferimento in esso non è quello attualmente vigente (del 1983), ma quello in vigore al momento in cui venne emanato il citato atto (quindi il CIC del 1917), interamente abrogato nel momento in cui è stato promulgato l'attuale.
Nel CIC vigente, la pubblicazione di libri su
argomenti inerente Scrittura, fede e morale è disciplinata dai Canoni 822-832
(QUI: http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P2P.HTM
)
Il Codice di
Diritto Canonico vigente oggi in tutta la Chiesa risale al 1983, ossia 17 anni
dopo il citato decreto di Paolo VI, ciò vuol dire che, a prescindere da quel
decreto, i canoni 1399, 2318 (si suppone del Codice di Diritto Canonico del
1918) sono abrogati, quindi è superfluo e senza senso specificare
ciò. Sicuramente chi l'ha scritto per primo l'ha copiato da qualche libro
pre-1983 e tutti poi hanno copiato secondo il motto in internet
veritas.
La Dottrina della Chiesa al riguardo
è la seguente:
Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni
chiamate «private», alcune delle quali sono state riconosciute dall'autorità
della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede. Il loro
ruolo non è quello di «migliorare» o di «completare» la Rivelazione definitiva
di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca
storica. Guidato dal Magistero della Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e
accogliere ciò che in queste rivelazioni costituisce un appello autentico di
Cristo o dei suoi santi alla Chiesa. La fede cristiana non può accettare
«rivelazioni» che pretendono di superare o correggere la
Rivelazione di cui Cristo è il compimento. E' il caso di alcune religioni non
cristiane ed anche di alcune recenti sette che si fondano su tali
«rivelazioni». (CCC 67)
e ancora ...
…
… …
Diversi
sono i sacerdoti che si accostano umilmente alla lettura dei Messaggi e
all'Apparizione , trovando grande giovamento nel cammino ministeriale e
proponendo alla gente il Messaggio della Regina dei Cieli : la riconciliazione
con Dio . Tali sacerdoti ascoltano Mario , accogliendo la sua testimonianza di
vittima d'amore e sostenendolo nella sua missione . Sacerdoti e religiosi ,
infatti , sono chiamati a cooperare affinché si approssimi il Trionfo annunciato
dalla Vergine Maria a Fatima e con il loro esempio di vita santa , strappino
anime all'Avversario , mettendo in pratica tali Messaggi d'Amore Traboccante. …
… …
Questi sacerdoti dimenticano che prima di ogni cosa devono
con umiltà ascoltare il loro Vescovo
e le raccomandazioni inserite nell’ultimo
documento del 23 gennaio 2012 dove, Mons. Talucci, tra l'altro, raccomanda loro
di:
“orientare i fedeli alla
normale vita di fede e di preghiera”;
“far cogliere il messaggio di
Maria che, nel Vangelo e nella Chiesa, esprime il suo amore materno e invita
alla conversione e alla santità”;
“educare alla certezza della
fede senza affidarsi alle novità”.
SODAINCAUSTICA –
IL CASO MARIO D’IGNAZIO
FONTE:
http://www.wix.com/sodaincaustica/scetticopugliese#!il-caso-mario-d'ignazio/vstc2=article-2
L'estasi organizzata di Mario D'Ignazio
L'estasi organizzata di Mario D'Ignazio
Disobbedienti verso la Chiesa
Mario D'Ignazio
da due anni dice di vedere la Madonna. Ma il vescovo di Brindisi-Ostuni lo
sconfessa: non c'è niente di soprannaturale, D'Ignazio lontano dalla Chiesa. E i
fedeli si dividono
Apparizioni in cielo, lacrime di sangue. Brindisi, il veggente Mario D'Ignazio da due anni dice di vedere la Madonna. Ma il vescovo di Brindisi-Ostuni lo sconfessa: non c'è niente di soprannaturale, D'Ignazio lontano dalla Chiesa - I DOCUMENTI SU AFFARI. Mentre il caso arriva in televisione e i fedeli si dividono, torna in mente il mistero "dimenticato" delle apparizioni a Scarpaleggia...
Martedì, 24 aprile 2012 -
12:26:00
di Antonino
D'Anna
CASA D'IGNAZIO NON E' UN
SANTUARIO
“LA
MADONNA? FORSE APPARIRANNO I VIGILI”
MADONNINA: LA
PRUDENZA DEL MARIOLOGO
Fonte: http://www.sanlucact.org/modules.php?name=News&file=print&sid=95
VEGGENTE
CONTRO I PRETI, LA MADRE CONTRO GLI SCETTICI
SENZACOLONNE.IT
FONTE:
CASA
D'IGNAZIO: SUL WEB E' UN DIVO
http://www.senzacolonne.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15962:caso-dignazio-sul-web-e-un-divo&catid=104:internet-e-tecnologia&Itemid=308
http://www.senzacolonne.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15962:caso-dignazio-sul-web-e-un-divo&catid=104:internet-e-tecnologia&Itemid=308
VISIONI E CONDONO: “Siamo in
regola”
di Paola Bari
» 24 marzo 2012 alle 04:30
BRINDISI – “La nostra abitazione è in regola, abbiamo presentato domanda per il condono edilizio nel 1994 e quello che accade nel nostro giardino non ha nulla a che vedere con la regolarità della struttura. Inoltre abbiamo sempre pagato le tasse comunali. Siamo stanchi di ricevere sempre attacchi”. A parlare è la famiglia D’Ignazio attraverso il loro legale di fiducia Fulvio Pedone (del foro di Lecce) in risposta alle supposizioni di alcuni scettici riguardo la loro intenzione di voler trasformare la casa in campagna in cui vivono (in contrada Santa Teresa a Brindisi) in un santuario per evitarne l’abbattimento perché costruita abusivamente.
FONTE:
http://www.youtube.com/watch?v=wBW2W9FYBTQ&feature=related
ATTENZIONE AL CENACOLO
MARIO D’IGNAZIO DI BRINDISI POSSIBILE TRUFFA
http://www.youtube.com/watch?v=wBW2W9FYBTQ&feature=related


FONTE:
https://www.facebook.com/groups/223384121103761/
Nella nuova edizione del programma potremo seguire cosa avviene davvero (... !?! ...)
a Brindisi, nel Giardino di Nostra Signora della Riconciliazione.
Tratto
da:
https://www.facebook.com/pages/Mario-DIgnazio-Gli-Appelli-Materni-della-Madonna-a-Brindisi/216043908462241Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=m0NaqV2bfGg
Mario D'ignazio il presunto
veggente di Brindisi in cerca notorietà
Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=lGahvsJGkkI&feature=channel&list=UL
ITALIA1
Dalla trasmissione del 26 Aprile
2012
Sito
ufficiale
Le apparizioni di Brindisi
Le apparizioni di Brindisi
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