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domenica 2 settembre 2012

PAPI E IL SANTO ROSARIO: RAGIONE E FORZA DEL SANTO ROSARIO


I PAPI E IL SANTO ROSARIO: RAGIONE E FORZA DEL SANTO ROSARIOStampaE-mail




Pontifex.RomaIl Rosario è una devozione universale estesa in tutta la cristianità, ha alimentato la pietà di migliaia di esseri umani facendoli vivere uniti a Gesù Cristo e alla sua Santissima Madre. L’origine del Rosario deve riferirsi all’azione dello Spirito Santo, vigilatore sulla vita della Chiesa. Per essa, la Santissima Vergine consegna a San Domenico il Rosario e l’incarico di predicarlo. Il Pater e L’Ave sono orazioni universali: sono sempre esistite, ma solamente con San Domenico il Rosario arriva a prendere forma permanente, introducendosi in maniera fissa nella vita della Chiesa. QUELLO CHE DICONO I PAPI DI QUESTA ORAZIONE Tutti i Papi hanno raccomandato il Rosario come orazione individuale e familiare affermando che il Rosario: 1. È l’orazione per eccellenza della famiglia cristiana. Così si è potuto dire: la famiglia che prega unita, rimane unita. Il frutto del Rosario in famiglia è la concordia dei padri e dei figli, ...
... unisce i presenti con gli assenti e con i defunti e tutti nell’amore della Santissima Vergine.
Invano si tenterà restaurare la società civile, se la società domestica non si conforma al Vangelo. La preghiera del Rosario in famiglia è il baluardo principale della famiglia cristiana: baluardo significa opera di fortificazione e difesa, in questo caso contro il demonio. Il demonio può esercitare un’azione congiunta con il capo della famiglia, contro la madre, contro la soggezione e l’obbedienza dei figli. Può il padre cedere alle seduzioni di una posizione oziosa, la madre schivare la maternità e l’allevamento dei figli pensare che i principi tradizionali sono anticaglie e credere nelle funeste norme di un certo “aggiornamento” della Chiesa che va a periodi e a sensazioni, quando non è sovversione marxista. Tutto questo può riportarsi all’azione dello spirito del male.
Contro tutto questo la preghiera giornaliera del Santo Rosario è fortezza e luce. Quando il dubbio e la confusione invadono gli spiriti e li trasformano in un campo di incertezze e di contese, la ripetizione dell’Ave Maria dà alle coscienze criteri sicuri di pensieri e d’azione, conformi alla fede. Il Rosario è la migliore orazione nei tempi attuali nei quali viviamo, vuotati da tanti anti-valori consacrati dalla propaganda e dallo spirito mondano. Il Rosario, conversazione con Gesù e la sua benedetta Madre, comunione silenziosa con i misteri di Cristo, ci colloca in una solitudine interiore con Gesù e con noi stessi.
2. Fu istituito contro l’eresia e fu sempre la grande arma contro i nemici della Chiesa.
La sconfitta degli eretici albigesi, la vittoria di Lepanto (attribuita da S. Pio V al Rosario), nel cui anniversario si celebra la festa di Nostra Signora del Rosario, la liberazione di Vienna da parte di Giovanni Sobieski ed altre vittorie contro i Turchi, secondo i Papi tutte si devono al Rosario.
Leone XIII dice: «... è molto evidente che il Rosario fu istituito specialmente per implorare la protezione della Madre di Dio contro i nemici del cattolicesimo... conviene che questo modo di pregare occupi nuovamente quel posto d’onore che le spetta; se tutte le famiglie cristiane non lasceranno passare un giorno senza recitare il Rosario otterranno le grazie desiderate. » (Carta “Salutaris illa Spiritus, del 25 dicembre 1883).
San Pio X era solito dire: «Datemi un esercito che reciti il Rosario e vincerò il mondo».
I Papi dicono che per muover il cuore della nostra Madre del cielo, dobbiamo ricorrere al Rosario che ha anche il potere di distruggere tutte le eresie, il comunismo, l’ateismo e l’immoralità. Per questa ragione, Lucia, la veggente di Fatima, ha detto: «Dal momento che la Santissima Vergine ha dato una efficacia tanto grande a questa orazione, non esiste alcun problema materiale, spirituale, nazionale, internazionale che non si possa risolvere col Santo Rosario e con i nostri sacrifici».
LA RAGIONE DELLA SUA EFFICACIA
«Tanto la pietà come l’amore, pur ripetendo molte volte le stesse parole, non per questo ripetono sempre la stessa cosa, ma sempre esprimono qualcosa di nuovo che sgorga dall’intimo sentimento di carità. Inoltre questo modo di pregare ha il profumo e la semplicità evangelica e richiede l’umiltà di spirito, senza la quale, come insegna il divino Redentore, non è possibile acquistare il regno celeste: «In verità vi dico che se non vi farete piccoli come i pargoli, non entrerete nel regno dei cieli». (Pio XI, Ingravescentibus malis, 29 settembre 1937). In questa umiltà sta il segreto della sua efficacia. Così arriviamo al cuore di questa Onnipotenze Supplicante che è la Santissima Vergine. Per Lei si incarnò Cristo Nostro Signore, or sono quasi due mila anni ed è per Lei che ogni anima ottiene quello che desidera.
CHE COSA DICE LA SANTISSIMA VERGINE
A Lourdes come a Pompei la stessa Santissima Vergine ha desiderato mostrare con innumerevoli grazie quant’Ella gradisca questa orazione. A Fatima lo dimostrò nel modo più incalzante: «Recitate il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra», disse il 13 maggio 1917. «Desidero che (...) recitiate il Rosario tutti i giorni» ripeté nella sua apparizione nel mese seguente mostrando un cuore circondato di spine conficcate in esso.
«Voglio che recitiate il Rosario tutti i giorni», tornò a ripetere il 13 luglio quando mostrò l’inferno ai pastorelli e annunziò loro i prossimi castighi se il mondo non si fosse convertito, che la Russia avrebbe diffuso i suoi errori nel mondo promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa, infine il trionfo del suo Cuore Immacolato.
Inoltre disse: «Quando reciterete il Rosario dite sempre dopo ogni mistero: «Gesù mio! Perdona le nostre colpe, liberaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime specialmente quelle più bisognose della Tua misericordia».
E il 13 agosto dello stesso anno: «Voglio che continuiate a recitare il Rosario tutti i giorni». E prendendo un aspetto molto triste aggiunse; «Pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, che molte anime vanno all’inferno per non avere che si sacrifichi e preghi per loro».
«Continuate recitando il Rosario per ottenere la fine della guerra», disse il 13 settembre e, un mese dopo, il giorno del grande miracolo del sole che roteava e si avvicinava alla terra, visto da più di 70.000 persone e fine a 20 Km. All’intorno, Nostra Signora tornò a sollecitare: «Continuate sempre a recitare il Rosario ogni giorno, la guerra sta terminando...».
La guerra terminò un anno dopo, però gli uomini non ascoltarono il Messaggio della loro Madre e non credettero nella Sua sapienza delle cose umane. Nello stesso mese di quest’ultima apparizione scoppiò la Rivoluzione bolscevica in Russia e i suoi errori ed orrori devastarono il mondo. Più tardi, sopravvenne una guerra mondiale peggiore della prima ed oggi ci minaccia la guerra nucleare ed è una realtà il terrorismo marxista, l’immoralità e la droga che hanno raggiunto livelli inconcepibili.
CONCLUSIONE
Il tramonto è l’ora del Rosario. La famiglia si riunisce in questa ora del tramonto del sole per invocare in comune la Santissima Vergine. Tutte le attività si sospendono per elevare la mente fino al Padre che sta nei cieli, per esprimerGli i propri bisogni, per pregare per l’eterna salvezza, per i defunti, per supplicare il perdono dei peccati, per vivere sempre nella grazia di Dio e glorificarLo in tutte le Sue cose grandi e piccole.
Nel succedersi delle Ave Marie, tutte le richieste di chi recita il Rosario arrivano al cielo e presentate dalla Madre di Dio al suo Figlio.
Se poniamo la nostra speranza in Dio, i nostri problemi e le nostre necessità si risolveranno in maniera differente da quanto previsto dalla ragione umana. Nessuno può dubitare del potere della Madre di Dio e Madre nostra, e la Scrittura ci ribadisce la Sua forza di fronte al proprio Figlio. Questo potere di intercessione spande la grazia divina sopra i membri della famiglia che prega in comune.
Persone che avevano perso totalmente la fede e il significato del soprannaturale sono cambiate per la pratica del Rosario; persone fuorviate a causa di un’educazione materialistica o naturalista hanno ritrovato la fede. È difficile, soprattutto per l’uomo del nostro tempo, conservarsi nell’ambito della fede conservare nella propria famiglia il significato di Cristo e una vita autentica di santificazione.
La recita del Rosario ci porta precisamente ad elevare i bisogni dello spirito, ci conduce a pensare alla nostra salvezza che viene attraverso la grazia di Dio. Imploriamo dunque, con la mediazione del Santo Rosario, le benedizioni celesti per i meriti della Passione del Signore e della Sua benedetta Madre, Maria Santissima.
IL SANTO ROSARIO E' ANCHE PREGHIERA DI OBBEDIENZA E DI SOTTOMISSIONE ALLA CHIESA ED ALL'AUTORITA' DEL PAPA E DEI VESCOVI. CHI RECITA IL ROSARIO O CHI NE FA PROPAGANDA, MA E' IN DISOBBEDIENZA, ABBISOGNA DI UNA SINCERA E VERA CONVERSIONE, CON ATTI DI SOTTOMISSIONE ALL'AUTORITA' DI CRISTO, CHE E' ESCLUSIVAMENTE NELLA CHIESA CATTOLICA E NON IN ALCUNI "VEGGENTI" O PSEUDO TALI, COME ACCADE, AD ESEMPIO, A MEDJUGORJE.
Il Teologo
Chiesa Viva, ANNO XLI - N° 438, MAGGIO 2011
per gentile concessione dell'Ing. Franco Adessa
 
 
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 IL  ROSARIO è PREGHIERA CRISTOLOGICA O MARIOLOGICA? ENTRAMBI, infatti solo se cristologica tale preghiera può dirsi mariana, e solo se mariologica può dirsi cristologica!!!
 
 
il Magistero della Chiesa insegna che il Santo rosario è preghiera a Maria infatti lo definisce"quasi compendio del culto che si deve a Maria" Leone XIII "Magnae de Matris" e sempre questo Santo Papa ricorda che "fu ...
istituito al fine di onorare la vergine Maria, che con la ragione è salutata la "Rosa Mistica" del Paradiso" e che originariamente fu pure chiamato "salterio Mariano" -Leone XIII -Fidentem Piumque-Giovanni XXIII, a sua volta, non si stanca di chiamarlo il "Rosario Mariano", il "Rosario di Maria" ed esercizio della "pietà Mariana"
Il Magistero della Chiesa insegna poi "Nel Rosario... riceve, com'è giusto, la preghiera del Signore rivolta al Padre suo: invocato il Padre Celeste che è nei Cieli, con quelle eccellenti domande, dal soglio della divina maestà, volgiamo le nostre voci supplichevoli a Maria: ciò in conformità di quella legge ricordata della Sua mediazione e della Sua intercessione, e che San Bernardino da Siena così esprime "ogni grazia che viene data agli uomini, procede da una triplice ordinata causa da Dio passa a Cristo, da Cristo passa alla Vergine, dalla Vergine viene data a noi", e noi, della recita del Rosario, pur passando per tutti e tre questi gradini, più lungamente in certo modo con predilezione ci tratteniamo sul più vicino a noi, ripetendo per decadi la salutazione angelica, quasi per maggior fiducia di salire agli altri gradini, cioè per mezzo di Cristo giungere a Dio Padre- Leone XIII Iucunda Semper-
E ancora il Magistero della Chiesa: "nel Rosario... sono richiamate le parti che la vergine ebbe nell'opera della salvezza dell'umanità... si scorrono prima i misteri gaudiosi. Il Figlio eterno di Dio si abbassa infatti verso l'uomo, e ne assume la natura, ma CON l'assenso di Maria, che lo concepisce di spirito Santo. Quindi Giovanni, con singolare privilegio, "è santificato" nella seno materno, e favorito di elette grazie, è destinato "a preparare le vie del Signore" MA tutto ciò accade per il saluto di Maria, che visita per divina disposizione la sua parente...
Ed è così per tutti i misteri dove Maria ha sempre un peso grandissimo di intercessione... consiglio di leggere IUCUNDA SEMPER EXPECTATIONE di Leone XIII dove si spiegano tutte queste cose. Il Rosario è dunque primariamente Cristologico, e sicuramente anche mariano, certo, ma siccome è sempre tramite l'intercessione di Maria che si può giungere a Gesù nel Rosario si contemplano i Misteri di Cristo e Maria ma sempre uniti insieme, perché è impossibile separarli l'uno dall'altro, e sempre in quella direzione, quella via, che passa prima da Maria!

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