Nel 1871, Pike scrisse una lettera (venuta poi alla luce il 1925) in cui esponeva chiaramente gli scenari che si sarebbero dovuti verificare con le 3 guerre mondiali.
Ecco alcuni estratti della lettera (quelli riguardanti, appunto le guerre ...mondiali)
La prima guerra mondiale deve essere determinata per consentire agli Illuminati di distruggere il potere degli Zar in Russia e di rendere quel paese una fortezza del comunismo ateo. Le divergenze causate dagli “agentur„ (agenti) degli Illuminati fra gli imperi britannici e germanici saranno usate per fomentare questa guerra. Alla conclusione della guerra, il comunismo sarà sviluppato ed usato per distruggere gli altri governi e per indebolire le religioni.
Puntualmente questo si è verificato, e con l'ascesa al potere di Stalin, la Russia ha acquisito un ruolo di primaria importanza (ponendo di fatto i primi passi per una laicizzazione degli stati). Nella parte di lettera riguardante la seconda guerra mondiale, Pike afferma che:
La seconda guerra mondiale deve essere fomentata approfittando delle differenze fra i fascisti ed i sionisti politici. Questa guerra deve essere determinata in modo da distruggere il Nazismo e che il Sionismo politico sia abbastanza forte istituire uno stato sovrano di Israele in Palestina. Durante la seconda guerra mondiale, il comunismo internazionale deve diventare abbastanza forte per equilibrare la cristianità, che allora sarebbe stata tenuta sotto controllo fino al tempo in cui ne avremo bisogno per il cataclisma sociale finale.
L'insensata mossa della costruzione di Israele (sapevano benissimo che avrebbe acceso conflitti sanguinari per i prossimi anni a venire) sotto questa luce acquista una nuova forza e getta ombre inquietanti su quello che verrà.
A proposito della terza guerra mondiale, infatti, dice:
La Terza guerra mondiale deve essere fomentata approfittando delle differenze causate dagli agenti del Illuminati fra i sionisti politici ed i capi del mondo islamico. La guerra deve essere condotta im modo tale che l'Islam (il mondo arabo musulmano) e il sionismo politico (lo stato d'Israele) si distruggano reciprocamente. Nel frattempo le altre nazioni, una volta di più divise su questa circostanza saranno costrette a combattere fino al punto di un completo esaurimento fisico, morale, spirituale ed economico… libereremo i nichilisti ed gli atei e provocheremo un cataclisma sociale che in tutto il suo orrore mostrerà chiaramente alle nazioni l'effetto dell'ateismo assoluto, origine di ferocia e dell'agitazione più sanguinaria.
Allora dappertutto, i cittadini, obbligati a difendersi contro la minoranza del mondo dei rivoluzionari, stermineranno quei distruttori di civiltà ed la massa, disillusa dalla Cristianità, i cui spiriti deistici da quel momento saranno senza bussola o direzione, ansiosa per un ideale, ma senza conoscere dove rendere la propria adorazione, riceverà la vera luce attraverso la manifestazione universale della dottrina pura di Lucifero, portata infine alla vista pubblica.
Questa manifestazione risulterà dal movimento reazionario generale che seguirà con la distruzione della cristianità e dell'ateismo, entrambi conquistati e sterminati allo stesso tempo.
Le "analogie" (chiamarle così mi sembra riduttivo) con la situazione attuale sono decisamente ovvie: da un lato abbiamo il burattino degli Illuminati Ahmadinejad che minaccia di cancellare Israele dalle carte geografiche e dall'altro l'asse USA-Israele che fa di tutto per fomentare la guerra e realizzare il progetto di distruzione degli Illuminati.
Un particolare non trascurabile del documento è che viene usato un termine "Agentur" che sta per "agente" (nel testo l'ho riportato solo la prima volta per comodità di lettura); lo stesso termine è rintracciabile nel testo originale dei "protocolli dei savi di Sion" evidenziando chiaramente la connessione tra i piani (a questo punto da considerarsi un unico grande progetto diabolico)
Puntualmente, dunque abbiamo nuovi documenti che prevedono una situazione che si sta lentamente realizzando. In modo particolare, tutte le teorie collimano in quel fatidico 2012 in cui si giocherà la battaglia finale per il destino dell'umanità. Leggete attentamente la parte finale dello scritto relativo alla terza guerra mondiale. Parla chiaramente di un'umanità allo stremo delle forze, disorientata e alla quale verrà finalmente mostrata la Luce di Satana in tutto il suo potere. L'umanità quindi l'accetterà di buon grado poichè sarà quella l'unica luce che sarà loro proposta.
Aggiungete a queste "coincidenze" il fatto che proprio in quel periodo la terra sarà colpita dagli effetti negativi dell'aumento della frequenza della risonanza Schumann: secondo alcuni scienziati in quel momento particolare della storia, sarà impossibile distinguere tra la Verità e la menzogna, rendendo di fatto il lavoro degli Illuminati ancora più semplice.
*********************
Dalla
M.A.F.I.A. di Giuseppe Mazzini al generale Albert Pike
Tratto
da “Chiesa Viva” - http://www.chiesaviva.com/conoscere%20massoneria.htm
«Nel secolo scorso, la finanza britannica,
protetta dai cannoni inglesi, controllava il traffico mondiale di droga. I nomi
di queste famiglie ed istituzioni sono noti a tutti gli studenti di storia:
Matheson, Keswick, Swire, Dent, Baring e Rothschild; Jardine Matheson, Hongkong
and Shanghai Bank, Charterer Bank, Peninsular and Orient Steam Navigation
Company. (I poteri occulti) dirigono
un’Anonima Assassini mondiale tramite le società segrete: l’Ordine di Sion,
la Mafia di
Mazzini, le Triadi (che significa: “Società dei tre puntini”), dette anche le “Società del Paradiso in
Cina”».(1) «Se analizziamo come la Mafia arrivò negli Stati Uniti,
scopriamo che questa storia è inseparabile da quella dell’Ordine di Sion.
Mazzini, il padrino della Mafia in Italia, rispondeva direttamente al più
importante esponente del sionismo britannico: il Primo Ministro ebreo Benjamin
Disraeli (l’uomo che era sfuggito alla prigione per debiti, grazie all’aiuto
datogli dalla famiglia Rothschild), e veniva finanziato dai principali banchieri
ebrei come i Rothschild e i Montefiore.
Mazzini, a sua volta, quando
dovette mandare i suoi luogotenenti in America, dopo aver fatto esperienza
all’interno della “Giovine Italia”, trovò la strada già spianata dal lavoro
fatto da persone come l’ex generale sudista Albert Pike e l’Alta Massoneria
ebraica dei B’nai B’rith» (2). «I primi italiani che misero piede
in America seguirono le orme dei commercianti di tessuti che avevano posizioni
di primo piano all’interno dell’Alta Massoneria ebraica dei B’nai B’rith. Anche
New Orleans, la prima base dei Lehman e dei Lazard, divenne il punto di raccolta
dei “picciotti” di Mazzini. Durante il periodo delicato e caotico, che seguì
la Guerra
Civile americana, gli uomini legati a Mazzini agirono come veri
e propri sabotatori del processo di pacificazione della repubblica
americana. Quest’opera di sabotaggio li vide impiegati nella
guerriglia condotta dal generale Pike contro il Governo federale di Lincoln e
costituì uno dei primi esempi di attività mafiosa negli Stati Uniti. Operazioni
della malavita a New Orleans, per conto della mala palermitana, che facevano
capo a Mazzini e, tramite lui, a Disraeli. Che dietro il crimine ci fossero
persone al di sopra di ogni sospetto era di pubblico dominio.
La parola “M.A.F.I.A.”, infatti,
era spiegata con l’acronimo (3):
M=Mazzini
A=Autorizza F=Furti I=Incendi
A=Attentati.
Le prime reti mazziniane
cominciarono ad essere attive nel periodo precedente alla Guerra Civile
(1860-1865). “I gruppi mafiosi di New Orleans, New York e Palermo erano società
separate - scrive l’importante storico di quel periodo, D. L. Chandler - ma
cooperavano strettamente. Un membro che riceveva adeguati appoggi poteva essere
spostato da una città all’altra, da una famiglia all’altra” (4).
Verso la fine della Guerra Civile
americana, la
Mafia di Disraeli (e quindi di Mazzini - n.d.r.) era capeggiata
da un certo Joseph Macheca, capo di una banda che, secondo testimonianze
dell’epoca, svolgeva un’attività che era indistinguibile da quella del Ku Klux
Klan (di cui uno dei fondatori fu proprio il generale Albert Pike - n.d.r.). Nel
1868, Macheca organizzò, a New Orleans, la campagna elettorale presidenziale a
favore del candidato democratico Horatio Seymour contro il repubblicano Ulysses
S. Grant, il generale che aveva portato alla vittoria il Nord e che divenne,
poi, il Presidente degli USA. I fondi e le direttive politiche arrivavano a
Seymour da August Belmont, colui che i Rothschild designarono come loro
rappresentate ufficiale negli Stati Uniti.
Il giornale di New Orleans
“Picayune” ci descrive la campagna elettorale nei seguenti termini: “Questo
popolare e singolare gentiluomo (Macheca) aveva organizzato e dirigeva una
compagnia formata da 150 siciliani, conosciuta col nome di Innocenti. La loro
uniforme era costituita da un mantello bianco con una croce maltese sulla spalla
sinistra. Giravano armati e quando marciavano per le strade sparavano ad ogni
negro che vedevano. Si lasciavano dietro le spalle una scia di decine di negri
uccisi. Il Generale James E. Steadman, che coordinava la campagna (elettorale di
Seymour) vietò altre parate ed il gruppo fu sciolto”(5)» (6).
«Il gruppo finanziario dei
Seligman, insieme ad altre banche sioniste di Wall Street, appoggiò come
candidato presidenziale democratico, Seymor, quello scelto da August Belmont
(l’uomo dei Rothschild negli Stati Uniti), e gli prepararono un programma in cui
veniva richiesta l’abolizione del proclama di emancipazione di Lincoln con il
quale era stata abolita la schiavitù»(7).
Sullo stesso libro, poche pagine
prima, a proposito della famiglia Seligman, leggiamo: «... nel 1843, fu fondata
l’Alta Massoneria Ebraica dei B’nai B’rith, chiamata anche “Gran Loggia Costituzionale dell’Ordine dei
Figli del Patto d’Alleanza”, come branca riconosciuta dalla Massoneria di
Rito Scozzese Antico ed Accettato, per gli ebrei negli Stati Uniti. Il B’nai
B’rith ebbe quartier generale al numero 450 di Grand Street, a Manhattan, nella
casa di Joseph Seligman, un ricco mercante “commerciante di tessuti”. Seligman è
un nome che si incontra tuttora a Wall Street, insieme a quello dei suoi
contemporanei, quali August Belmont, Loeb, Schiff e Lazard. (...). La funzione
dell’Alta Massoneria dei B’nai B’rith era quella di fungere da copertura ad
operazioni di spionaggio per conto dei Montefiore e dei Rothschild. L’organo
americano di tale organizzazione, il “Menorah”, non poteva certo nascondere i
suoi legami coi Rothschild e, quindi, preferì ostentarli: “In tutti i paesi, il
nome dei Rothschild è sinonimo di onore e generosità e non ci sono altri nomi in
Europa che godano di una così meritata e vasta popolarità...”» (8).
«Le stesse banche (associate ai
Seligman) controllavano, poi, il generale Albert Pike ed i suoi tagliagole
incappucciati, il Ku Klux Klan (che Macheca ed i suoi gangster si davano gran
pena ad imitare, croce di Malta inclusa). Pike e Macheca e le loro unità
irregolari scatenarono una tale ondata di violenza in tutto il Sud degli Stati
Uniti da distruggere, pochi anni dopo il suo assassinio, tutto il programma di
ricostruzione che Lincoln aveva messo a punto. I dati storici
mostrano che il gruppo di Macheca a New Orleans, che aveva cominciato la sua
carriera sparando ai negri per conto delle banche filo-sudiste di New York,
aveva dimostrato di che pasta era fatto. Egli divenne il punto di partenza per
l’organizzazione della malavita negli Stati Uniti.
Fu Macheca che s’incaricò di
preparare il terreno per Giuseppe Esposito, l’uomo che, per conto di Mazzini,
diede la prima base organizzativa alla struttura della MAFIA negli USA. Molto
legato a Mazzini, Esposito lasciò la Sicilia verso il 1870 ed arrivò a New
Orleans, dove prese contatti con Macheca. Esposito fece un giro organizzativo in
tutti gli Stati Uniti, riunendo gruppi di società segrete composte da italiani e
creando, ex novo, reti di comunicazione tra gruppi di città diverse. Il
risultato del viaggio di Esposito fu di trasformare le società segrete di
siciliani in cellule del crimine organizzato.
Il rappresentante di Mazzini
(Esposito) aveva un’autorità assoluta sui padrini locali, perfino sul capo
dell’organizzazione madre di New Orleans (Macheca)» (9). Secondo
uno storico, “L’egemonia di Macheca sulla
Mafia fu messa in ombra, per un breve periodo, dal 1879 al 1881, quando egli
obbedì, temporaneamente, ad Esposito” (10)» (11). Ma avvenne
un fatto che impose una riorganizzazione della Mafia negli Stati Uniti:
«“Macheca fu linciato dalla folla di New Orleans che lo strappò da una prigione,
in cui era stato rinchiuso per l’assassinio di un poliziotto”6. Alla sua morte,
le redini del comando furono prese dal suo braccio destro, Charles Matrenga. La
scomparsa di Macheca suscitò un’impressione profonda sulle varie organizzazioni
della Mafia e, forse, fu a questo punto che venne presa la decisione di
“legalizzarsi”, e cioè di intraprendere attività legali come paravento,
inaugurando una strategia che fu molto seguita da allora in poi.
Per poter portare a termine questa
operazione, la banda di Matrenga si rivolse all’aristocrazia sionista.
Fu un ebreo rumeno, Samuel Zemurray, un immigrato proveniente dalla
Bessarabia che, nel 1900, aiutò a trasformare le cosche di New Orleans in
“affari puliti”. Zemurray riuscì ad ottenere un finanziamento dal solito gruppo
di banche di New York e Boston, per acquistare una parte della flotta mercantile
della banda di Macheca. Uno storico commenta: “La flotta di Macheca si fuse con
altre quattro linee di navigazione per formare la “United Fruit Company”, che
rimane una delle più grosse industrie di tutti gi Stati Uniti”(12).
La United
Fruit - ridenominata recentemente United
Brands Company - sceglie tradizionalmente i suoi dirigenti tra l’élite dei
banchieri sionisti di New York. Nonostante tutto, la banda dei siciliani era
ricordata con nostalgia. “Quando Charles Matrenga morì nel 1943, l’intero
Consiglio di amministrazione della United Fruit presenziò ai
funerali”(13)».
Mazzini e Albert
Pike
Alla morte
del capo internazionale della Massoneria, Lord Palmerston, avvenuta nel 1866,
Mazzini prese contatti con uno strano personaggio, il generale sudista e
schiavista Albert Pike. Al pari di Mazzini, il Pike faceva parte
della rete di Lord Palmerston e, nei decenni precedenti, si era conquistato la
fama di massimo esperto, e sacerdote delle forme occulte più esoteriche e
sataniche. «Nato nel 1809 a Boston, Albert Pike divenne uno
degli avvocati più famosi del Sud. Egli parlava e scriveva 16 lingue. Entrato in
massoneria nel 1850, nel 1859 divenne Gran Maestro del Rito Scozzese Antico ed
Accettato, e cioè il Capo supremo della Massoneria americana» (14).
«Albert Pike è uno degli individui fisicamente e moralmente più
repellenti della storia americana. Orribilmente obeso (pesava più di 140 chili),
Pike era conosciuto nel suo Stato dell’Arkansas come un professionista di
satanismo. Le sue note tendenze sessuali includevano il sedersi a gambe
divaricate su un trono fallico, eretto nel bosco, con intorno una masnada di
prostitute, con le quali consumava cibo e liquori, fino a completo stordimento.
(...).
Negli anni 1850, Pike entrò in
politica diventando una delle voci più sguaiate e intolleranti della retorica
razzista. (...). Nel 1858, infatti, Pike, insieme ad undici collaboratori,
pubblicò una circolare che chiedeva l’espulsione di tutti i negri e i mulatti
dall’Arkansas, citando “l’indolenza e bestialità della loro razza degradata”,
“la loro immoralità, pigrizia e sudiciume” e chiamando l’africano un essere
“insignificante e depravato simile ad un animale”. Dal 1858 al 1860, Albert
Pike creò un Supremo Consiglio del Rito Scozzese estendendolo, per la prima
volta, su tutto il Sud degli Stati Uniti» (15).
Alcuni anni prima, nel 1854, uno
stretto collaboratore di Albert Pike, un certo Judah Benjamin, creò i “Cavalieri
del Circolo d’Oro” (“Knights of the Golden Circle”). Le prime operazioni di
questi “Cavalieri” consistettero nell’addestramento paramilitare di terroristi
in tutta l’America Centrale, con lo scopo di provocare una guerra tra gli Stati
Uniti e la
Spagna , che governava quella zona. La fase successiva fu
l’organizzazione di un colpo di Stato negli Stati Uniti che doveva coincidere
con l’elezione del presidente Abramo Lincoln, nel 1960.
Eletto Lincoln, Albert Pike, dalla
sua posizione di Capo della Massoneria americana, diresse l’insurrezione del Sud
che sfociò nella sanguinosa Guerra di Secessione americana (1860-1865).
« La
Carolina del Sud, sede del Consiglio Supremo della Massoneria
di Pike, dichiarò la secessione il 20 dicembre 1860, subito dopo l’elezione di
Lincoln. Lo stesso giorno, i leaders della “Giovane America” di
Mazzini, del Mississippi, chiesero le elezioni e ottennero la secessione.
In Florida, il senatore David Yulee, esponente di spicco della
“Giovane America” fece votare la secessione, il 22 dicembre. In
Alabama furono gli esponenti di spicco dei “Cavalieri del Circolo d’Oro” a
dirigere la secessione del 24 dicembre. In Georgia, la secessione
del 2 gennaio 1861 fu pilotata da Robert Toombs, l’amico più caro di Albert
Pike, divenuto poi membro del Consiglio Supremo. In Louisiana, fu
John Slidell, intimo di Judah Benjamin, creatore dei “Cavalieri del Circolo
d’Oro” e Pierre Soulé della “Giovane America” a dirigere il voto di secessione
del 7 gennaio 1861. Nel Texas, il governatore Sam Houston rifiutò
il voto di secessione dichiarandolo illegale. Allora, migliaia di “Cavalieri del
Circolo d’Oro”, armati, deposero Houston e, in febbraio, fecero votare la
secessione, con una partecipazione di meno di un decimo della popolazione.
Gli oppositori alla secessione
riportarono vistose vittorie in Virginia, Carolina del Nord, Tennessee,
Arkansas, Missouri, Kentucky, Maryland e Delaware. La sconfitta
dell’Arkansas creò un imbarazzo personale ad Albert Pike che, all’udire la
notizia della sconfitta, si precipitò nello Stato per arringare i delegati: «Le
cose sono giunte a tal punto che voi avete solo una possibilità: o voi uscite
dall’Unione volontariamente, o sarete cacciati fuori. La Carolina del Sud vi trascinerà
fuori...». Pur avendo votato di rimanere nell’Unione,
la Carolina
del Nord, la
Virginia , il Tennessee e l’Arkansas furono trascinati nella
Guerra di secessione dagli uomini di Albert Pike» (16).
«Durante la Guerra di Secessione, Pike fu
brigadiere generale delle truppe sudiste e comandava un esercito costituito da
indiani di ben otto tribù. Al suo comando, queste truppe commisero massacri
d’una crudeltà e ferocia tale che l’Inghilterra minacciò persino di intervenire
“per ragioni umanitarie”. Il Presidente sudista Jefferson Davis, allora, fu
costretto a prendere provvedimenti contro Albert Pike intimandogli di disperdere
l’esercito indiano. Dopo la guerra, per i suoi crimini efferati, Pike fu
giudicato colpevole di tradimento da una Corte Marziale e imprigionato. Il
presidente americano Andrew Johnson, massone subordinato di Albert Pike, però,
il 22 aprile 1866, lo graziò, mentre la stampa americana mantenne, per ben nove
mesi, un silenzio totale su questa notizia» (17).
«Il generale Albert Pike passò
sotto l’influenza di Mazzini dopo essere stato contrariato dal presidente
sudista Jefferson Davies che disperse le sue truppe indiane, per le atrocità
commesse sotto il pretesto di legittime azioni belliche. Pike accettò l’idea di
un Govero Mondiale e, alla fine, divenne il capo del Clero Luciferiano. Tra il
1859 e il 1871, Pike elaborò i dettagli di un piano militare, che prevedeva tre
guerre mondiali, e tre grandi rivoluzioni che egli riteneva indispensabili per
promuovere il “piano” degli Illuminati e portarlo a compimento, verso la fine
del secolo ventesimo» (18).
«L’assassinio di Abramo Lincoln fu
perpetrato dall’estremista ebreo John Wilkes Booth (Botha), un massone del 33°
grado, il 14 aprile 1865
in Washinglton D.C., solo cinque giorni dopo la fine della
Guerra civile americana. (...). Izola Forrester, nipote di Booth, nel suo libro
“This One Mad Act” (1937), scrisse che Booth apparteneva alla Loggia dei
“Cavalieri del Circolo d’Oro” come pure al movimento rivoluzionario di Mazzini,
“ La Giovane
America ”. Izola Forrester rivelò, in dettaglio, che i massoni
erano coinvolti nell’assassino del presidente. Il successivo assassinio di
Wilkes Booth fu organizzato da Judah P. Benjamin, un massone di alto grado e
agente dei Rothschild. Egli era il Capo dei Servizi segreti della Confederazione
del Sud. Dopo l’assassinio, egli scappò in Inghilterra»(19).
Nel dicembre 1865, il generale
Albert Pike, insieme al generale John J. Morgan e ad un ristretto gruppo di
ufficiali sudisti, trasformava, nella cittadina di Pulaski del Tennessee, i
“Cavalieri del Circolo d’Oro” nei “Cavalieri del Ku Klux Klan” (KKK), (in greco
kuklox significa “cerchio” o “circolo”), i razzisti del Sud degli Stati Uniti,
che conosciamo ancora oggi con i loro cappucci bianchi e le croci di
fuoco.«Albert
Pike, che era chiamato “il Diavolo del XIX secolo”, era ossessionato dall’idea
della supremazia mondiale. Quando divenne massone del 33° grado, e Capo degli
Illuminati dell’Arkansas, egli ideò un piano per prendere il controllo del mondo
attraverso tre Guerre mondiali ed altre grandi rivoluzioni» (20).
Anche Giuseppe Mazzini era ossessionato dall’idea di un potere
mondiale.
Nel suo Manifesto del marzo 1848,
Mazzini affermava: «Essendo l’Austria la più grande negatrice delle nazionalità
europee, essa deve scomparire. Guerra contro l’Austria! L’iniziativa di questa
rivoluzione europea mondiale, che deve portare alla nascita degli Stati Uniti
d’Europa, appartiene al potere dell’Italia; pertanto è il dovere dell’Italia.
“ La Roma dei
Popoli” deve, nella sua fede repubblicana universale, unire l’Europa e
L’America, e tutte le altre parti del mondo abitato, in un potere mondiale
finale onnicomprensivo» (21). Sin dall’età di 23 anni, come ci
informa il massone Doria, Giuseppe Mazzini concepì il suo progetto di
assassinare Sua Maestà l’Imperatore d’Austria e il Principe di Metternich, e nei
primi anni di militanza nella Carboneria, egli frequentò assiduamente l’omicida
Sgarzaro (che si era vantato di aver annegato ben 53 frati gettandoli, legati a
due a due, nel mare aperto dalla sua nave), e il futuro assassino Argenti che
aveva cercato di interessare la Carboneria al suo piano di
assassinare il Principe di Metternich.
Mazzini e la
dottrina dell’assassinio Sin dall’età di 23 anni, come ci
informa il massone Doria, Giuseppe Mazzini concepì il suo progetto di
assassinare Sua Maestà l’Imperatore d’Austria e il Principe di Metternich, e nei
primi anni di militanza nella Carboneria, egli frequentò assiduamente l’omicida
Sgarzaro (che si era vantato di aver annegato ben 53 frati gettandoli, legati a
due a due, nel mare aperto dalla sua nave), e il futuro assassino Argenti che
aveva cercato di interessare la Carboneria al suo piano di
assassinare il Principe di Metternich. Fu con la “Giovine
Italia”, fondata nel 1831, che Giuseppe Mazzini, “nel suo stile magniloquente”,
mise a punto la sua “dottrina dell’assassinio” politico, la quale colpiva, in
modo spietato, non solo i traditori e chi non obbediva agli ordini: “dovranno
essere uccisi sul posto”, “pugnalati senza alcuna pietà”, “abbattuti da una mano
invisibile”, ma anche gli avversari politici, per i quali il titolo di
“tiranno”, emesso da uno dei Tribunali segreti da lui controllati, era
sufficiente “per far mettere a morte ogni persona colpita da anatema».
«Un gran numero di ispettori di polizia, generali e uomini politici
furono assassinati su ordine di questi Tribunali, e le Logge massoniche
fornivano la loro assistenza in questo lavoro»(24).
La “dottrina dell’assassinio”
politico di Mazzini fu persino denigrata, nel 1838, dai capi occulti dell’Alta
Vendita (il vertice della Carboneria) con queste parole: «A cosa serve un
assassinio? (...) Un colpo di pugnale non significa niente, non fa nessun
effetto. Che importa al popolo che il sangue di un operaio, di un artista, d’un
gentiluomo o anche di un principe sia stato versato in forza di una sentenza di
Mazzini o di alcuno dei suoi sicari che si divertono in questo modo?»(25).
Nel 1851, alla notizia del colpo di Stato di Napoleone III, Adriano
Lemmi lasciò l’America, dove si trovava con Kossuth, per andare a Londra e
diventare l’esecutore degli ordini di assassinio di Mazzini, decretati dal suo
“Comitato Centrale Democratico Europeo”, titolo che Mazzini aveva dato alla
“Giovane Europa”.
Lemmi si vantò sempre di essere il
valido emissario di Mazzini in un gran numero di assassinii, tanto che Mazzini
stesso lo chiamava: «Il mio piccolo giudeo che vale dieci buoni
diavoli...». In quegli anni, Mazzini e i capi di questo “Comitato
Centrale Democratico Europeo”: Kossuth, A.A. Ledru Rollin, Felice Orsini,
Alexander Herzen e Michele Bakunin furono accusati, insieme a Lemmi, di essere i
responsabili della maggior parte delle sommosse e degli attentati terroristici
che costellarono l’Europa in quel periodo. Il 4 gennaio 1852,
Mazzini e il suo “Comitato”, decretarono la condanna a morte del Duca di Parma
Carlo III; il 26 marzo, Carlo III cadeva sotto i colpi del sicario di cui Lemmi
aveva stimolato il fanatismo. A fine giugno dello stesso anno, sempre a Parma,
Lemmi provocò la rivoluzione del 22 luglio.
Il 21 ottobre 1852, Lemmi ispirò
il tentato assassinio del ministro Baldasseroli, presidente del Consiglio del
Gran Duca di Toscana; fu sempre lui che spedì dalla Svizzera il proclama di
Mazzini che provocò l’insurrezione di Milano del 6 febbraio 1853; fu lui, sempre
su ordine di Mazzini, che armò il braccio del fanatico che attentò alla vita
dell’Imperatore d’Austria, il 18 febbraio 1853. Nel 1855, Lemmi
si recò a Roma e, poco dopo, il 12 giugno, vi fu un tentato assassinio del
cardinale Antonelli; il 30 giugno, Lemmi pubblicò a Genova un manifesto di
Mazzini per spingere il popolo all’insurrezione; tornò, poi a Roma dove, il 9
luglio, ci fu un tentativo di assassinio su Padre Beckx, Generale dei
Gesuiti.
Lo stesso anno, Lemmi e Orsini
trasmisero le istruzioni di Mazzini al Comitato Rivoluzionario di Milano, per
un’insurrezione che doveva inaugurarsi con la strage di tutti gli ufficiali del
presidio. Verso il settembre 1856, il “Comitato Centrale D.
Europeo” di Mazzini decise di assassinare il re di Napoli, e di scatenare
contemporaneamente una rivoluzione in Sicilia. Scoppiata la rivoluzione in
Sicilia, Lemmi scelse il sicario: Agesilao Milano che, l’8 dicembre 1856, mentre
re Ferdinando passava in rivista l’esercito, gli vibrò due violenti colpi di
baionetta, senza però ucciderlo. Il sicario fu condannato a morte, mentre
Mazzini gli fece coniare una medaglia commemorativa, qualificandolo come
“martire”! Per l’anno 1857, Mazzini e il suo “Comitato”
decretarono e misero in atto, con Lemmi la triplice insurrezione di Genova del
29 giugno, di Livorno del 30 giugno, e di Napoli del 1° luglio
(…)
Note 1 K. Kalimtgis,
D. Goldman, J. Steinberg, “Droga S.p.a.”, Edizioni Logos, Roma 1978, p. 12.
2 Idem, p. 41. 3 Charles William Heckethorn, “The
Secret Societies of All Ages and Countries”, vol. I e II, 1875 (New York
University Books Inc., 1965). Si veda anche: David Leon Chandler, “Brothers in
Blood”, New York, E.P. Dutton Co. Inc., 1975, p. 31. 4 David
Leon Chandler , op. cit.., p.
103. 5
Idem, p. 75. 6 Kalimtgis, Goldman, Steinberg, op. cit., pp.
42-43 7
K. Kalimtgis, D. Goldman, J. Steinberg, “Droga S.p.a.”, Edizioni Logos, Roma
1978, p. 43. 8 Cfr. Benjamin Peixotto, ed. “The Menorah”, organo
ufficiale del B’nai B’rith, New York, 1° sett. 1886. 9
Kalimtgis, Goldman, Steinberg, op. cit., pp. 43-44. 10 Cfr. D. L. Chandler, “Brothers in blood”, p. 79.
11
Kalimtgis, Goldman, Steinberg, op. cit., p. 44. 12,13 Cfr. D. L. Chandler , op. cit., pp. 95-98.
13
Kalimtgis, Goldman, Steinberg, op. cit., pp. 44-45. 14 Cfr. Juri Lina, “Architects of deception”, Referent Publishing,
Stoccolma 2004, p. 196. 15 Cfr. Anton Chaitkin, “Treason in
America ”, New Benjamin
Franklin House, New York
1985, pp. 234-235. 16 Idem, pp. 237-246.
17 Cfr. Juri Lina, “Architects of deception”, Referent Publishing,
Stoccolma 2004, p. 196. 18 Cfr. W. Guy Carr, “Pawns In The Game”,
Cpa Pubblisher, p. XV. 19 Cfr. Juri Lina, op. cit., p.
196. 20 Cfr. Juri Lina, op. cit., p. 197. 21 Cfr.
G. Mazzini, “Opere” Volume XIII, Roma 1884, p. 179. 22 Cfr. Mons
. G.E. Dillon, “Grand Orient, Freemasonry unmasked”, Christian Book
Club of America, p. 104-105. 23 Cfr. “Lettera di Vindice al
Nubius” del 9 agosto 1838. 24 Cfr. Mons
. G.E. Dillon, “Grand Orient, Freemasonry unmasked”, Christian Book
Club of America, p. 104-105. 25 Cfr. “Lettera di Vindice al
Nubius” del 9 agosto 1838.
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Albert Pike (1809-1891), massone del 33° grado, Sovrano Gran
Commendatore del Supremo Consiglio del R.S.A.A. (Rito Scozzese Antico e
Accettato) della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti. Membro onorario di
quasi tutti i concilii supremi del mondo, e membro del K.K.K, Ku Klux
Klan. Amico del frammassone Giuseppe Mazzini
Mazzini tratteneva una fitta
corrispondenza col Pike: ai fini del nostro studio sono ben significative due
lettere in particolare: quella che Mazzini inviò al Pike il 22 gennaio 1870 e
quella del Pike a Mazzino datata 15 agosto 1871. Jean Lombard annota che questa
corrispondenza si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede del
Rito Scozzese di Washington, ma off
limits cioè di consultazione vietata; pur tuttavia la lettera di Albert
Pike, scritta il 15 agosto 1871, venne una volta esposta alla British Museum
Library di Londra. Là un ufficiale di marina canadese, il commodoro William Guy
Carr (presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San
Francisco del 26 giugno 1945) poté prenderne conoscenza e pubblicarne un
riassunto nel libro citato Pawns in the
Game.
Il documento è curiosamente
profetico e precorritore della sinistra triade "crisi-guerra-rivoluzione", che
ha tormentato il XX° secolo. Ecco in che forma lo presenta il Carr:
"[ ... ] La prima Guerra Mondiale doveva essere
combattuta per consentire agli "Illuminati" di abbattere il potere degli zar in
Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo. Le
divergenze suscitate dagli agenti degli "Illuminati" fra Impero britannico e
tedesco furono usate per fomentare questa guerra. Dopo che la guerra ebbe fine
si doveva edificare il comunismo e utilizzarlo per distruggere altri governi e
indebolire le religioni.
La Seconda
Guerra Mondiale doveva essere fomentata
approfittando della differenza fra fascisti e sionisti politici. La guerra
doveva essere combattuta in modo da distruggere il nazismo e aumentare il potere
del sionismo politico, onde consentire lo stabilimento in Palestina dello stato
sovrano d'Israele. Durante la Seconda Guerra Mondiale si
doveva costituire un'Intemazionale comunista altrettanto forte dell'intera
Cristianità. A questo punto quest'ultima doveva essere contenuta e tenuta sotto
controllo rin quando richiesto per il cataclisma sociale finale. Può una persona
informata negare che Roosevelt e Churchill hanno realizzato questa
politica?
La Terza
Guerra Mondiale dovrà essere fomentata
approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra
sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra dovrà essere
orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico
(incluso lo Stato d'Israele) si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo
le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte fra loro, saranno
in tal frangente forzate a combattersi fra loro fino al completo esaurimento
fisico, mentale, spirituale ed economico.
[ ... ] Il 15 agosto 1871 Pike
disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra Mondiale coloro che aspirano al
Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto. Si
citano qui le parole scritte dallo stesso Pike nella lettera che si dice
catalogata presso la biblioteca del British Museum di Londra:
"Noi scateneremo i nichilisti e
gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà
chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l'effetto dell'ateismo
assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora ovunque
i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di
rivoluzionari, questi distruttori della civiltà, e la moltitudine disingannata
dal cristianesimo, i cui adoratori saranno da quel momento privi di orientamento
alla ricerca di un ideale, senza più sapere ove dirigere l'adorazione,
riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura
dottrina di Lucifero rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione
alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell'ateismo conquistati e
schiacciati allo stesso tempo!"
"Quando Mazzini mori nel 1872 -
prosegue ancora il Carr - nominò suo successore un altro capo rivoluzionario,
Adriano Lemmi. A Lemmi più tardi sarebbero succeduti Lenin e Trotzkij. Le
attività rivoluzionarie di tutti costoro vennero finanziate da banchieri
inglesi, francesi, tedeschi e americani. Il lettore deve avere presente che i
banchieri internazionali dì oggi, al pari dei cambiavalute dei tempi di Cristo,
sono solo strumenti e agenti degli Illuminati. Mentre al grande pubblico era
lasciato credere che il Comunismo è un movimento di lavoratori per distruggere
il Capitalismo, gli ufficiali dei Servizi di Informazione inglesi e americani
erano in possesso di autentica evidenza documentaria comprovante che capitalisti
internazionalisti operanti attraverso i loro istituti bancari avevano finanziato
entrambe le parti in ogni guerra e rivoluzione combattute dal 1776"
Giuseppe Mazzini, frammassone fondatore della "Loggia Propaganda
P1" (da non confondersi con la "Loggia Propaganda P2" fondata da
Adriano Lemmi nel 1875) e della "Prima Internazionale Comunista"
("L'altra faccia di Carlo Marx", ed. Uomini Nuovi).
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Il futuro prossimo secondo
Albert Pike
Da un libro (Franco Adessa, "O.N.U. gioco
al massacro", Edizioni Civiltà, Brescia, 1996) “Ma il culto di Lucifero e
l'idea dell'iniziazione luciferina dell'umanità, sempre accompagnati da un odio
implacabile per la Chiesa cattolica (che comunque non è affatto espressione vera
del messaggio universale del Cristo – ndr) e per la “civiltà cristiana” (che è
uno spirito d'amore e altruistico attivo nei secoli nelle persone spesso
vituperate e uccise dalle gerarchie della falsa cristianità – ndr), non sono
invenzione di David Spangler ["Reflections on the Christ", Findhorn, Scotland,
1978], ma sono una costante ricorrente sia della dottrina teosofica come di
quella degli alti iniziati della Massoneria. Ecco, infatti, il pensiero
di uno dei più illustri e famosi capi della Massoneria di Rito Scozzese e
precursore della "Società delle Nazioni" e dell'ONU: Albert Pike [Albert Pike, 33° grado della
Massoneria di Rito Scozzese - ndr], insieme ad un altro 33° grado, Adriano
Lemmi, lanciò, nel 1888, nelle Logge massoniche europee, le campagne di
pacifismo universale che dovevano sfociare nella creazione della "Società delle
Nazioni" [cfr. Epiphanius, "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della
storia", Trento, p. 202, nota 393 - Ed. Ichthys, Albano Laziale, Roma, senza
data]. Nel suo libro, "Morals and Dogma", ritenuto "La Bibbia" della
Massoneria di Rito Scozzese [È interessante l'opinione dell'alto iniziato, René
Guénon, su "Morals and Dogma": egli riteneva quest'opera un plagio del libro di
Eliphas Levi, "Dogma e Rituale di Alta magia". (cfr. "Il Teosofismo", Vol. I, p.
28)], Pike scrisse: "Quando Luigi XVI fu giustiziato, la metà del lavoro era
fatta; e, quindi, da allora, l'Armata del Tempio (la Massoneria - ndr) doveva
indirizzare tutti i suoi sforzi contro il Papato" [Albert Pike, "Morals and
Dogma", Ed. Bastogi, Foggia 1984, vol. VI, p. 156]. In un discorso del
1889, tenuto in Francia agli alti gradi della Massoneria, il Pike affermò: "Ciò
che dobbiamo dire alle folle è che noi adoriamo un Dio, ma è il Dio che si adora
senza superstizione (...). La Religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da
tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferina. Se
Lucifero non fosse dio, Adonai (il Dio dei cristiani - ndr) le cui azioni
provano la sua crudeltà, perfidia, odio per l'uomo, barbarie e repulsione per la
scienza, lo avrebbe calunniato con i suoi preti? Sì, Lucifero è Dio e
sfortunatamente anche Adonai è Dio. Per la legge eterna, per cui non v'è luce
senza ombra, bellezza senza bruttezza, bianco senza nero, l'assoluto può
esistere solo come due Divinità: essendo l'oscurità necessaria alla luce per
servirle da contrasto, come il piedistallo è necessario alla statua ed il freno
alla locomotiva... la dottrina del Satanismo è un'eresia; e la vera e pura
religione filosofica è la fede in Lucifero, l'eguale di Adonai; ma Lucifero, dio
di luce e dio del bene, sta lottando per l'umanità contro Adonai, il dio delle
tenebre e demonio". [Uno stralcio di questo discorso fu riportato, nel 1935,
dalla rivista inglese "TheFreemason" nel suo numero del 19 gennaio]. E
dalla "purezza della dottrina luciferina" e dalla "fede in Lucifero" Pike
enunciava, sempre nel suo trattato "Morals and Dogma", la dottrina di
quell'ecumenismo che prevede tutte le religioni intorno agli altari della
Massoneria: "Il Cristiano, l'Ebreo, il Musulmano, il Buddista, il seguace di
Confucio e di Zoroastro possono unirsi come fratelli e accomunarsi nella
preghiera al solo Dio che è sopra a tutti gli altri dei" [Albert Pike, "Morals
and Dogma", op. cit., p. 153], e indicava, nella stessa opera, la vera fonte
delle "vere religioni": "Tutte le vere religioni dogmatiche sono uscite dalla
Càbala e vi ritornano: tutto ciò che vi è di grande e scientifico negli ideali
religiosi di tutti gli Illuminati, Jacob Bohme, Swedenborg, Saint-Martin ed
altri, viene dalla Càbala; tutte le associazioni massoniche le devono i propri
segreti e i propri simboli" [Albert Pike, "Morals and Dogma of the Ancient and
Accepted Scottish Rite of Freemasonry", Ed. L. H. Jenkins, Richmond, Virginia
1927, p. 745]. In una lettera del 1871, infine, Albert Pike illustrò i
veri intenti di coloro che aspirano al Governo Mondiale e quello che sarebbe
capitato all'umanità alla fine della "Terza
Guerra Mondiale"*: "Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e
provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in
tutto il suo orrore, alle nazioni, l'effetto dell'ateismo assoluto, origine
della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora, ovunque, i cittadini,
obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari,(...)
riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura
dottrina di Lucifero, rivelata finalmente alla vista del pubblico;
manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e
dell'ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!" [Albert Pike, Lettera
del 15 agosto 1871 a Giuseppe Mazzini, catalogata presso la Biblioteca del
British Museum di Londra. Jean Lombard spiega che questa corrispondenza, tra
Pike e Mazzini, si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede della
Massoneria di Rito Scozzese di Washington, ma di consultazione vietata. Una
volta, venne esposta al British Museum Library di Londra, dove un ufficiale
della Marina canadese, il commodoro William Guy Carr, potè prenderne conoscenza
e pubblicarne un riassunto in un libro intitolato "Pawns in the Game",
pubblicato nel 1967]. Nella fitta corrispondenza intrattenuta tra Albert Pike e Giuseppe Mazzini, questa lettera
faceva seguito ad un'altra, datata 22 gennaio 1870 e curiosamente profetica, in
cui, a proposito delle tre guerre mondiali e della triade
"crisi-guerra-rivoluzione", che ha tormentato il nostro secolo, Mazzini
scriveva: "La Prima Guerra Mondiale dovrà
essere combattuta per consentire agli "illuminati" di abbattere il potere degli
Zar in Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo. Le
divergenze suscitate dagli agenti degli "illuminati", tra Impero britannico e
tedesco, furono usate per fomentare questa guerra. Dopo la fine della guerra, si
doveva edificare il comunismo ed usarlo per distruggere altri Governi e
indebolire le religioni. La Seconda Guerra
Mondiale doveva essere fomentata approfittando della differenza tra
fascisti e sionisti politici. La guerra doveva essere combattuta in modo da
distruggere il nazismo e aumentare il potere del sionismo politico per
consentire lo stabilimento, in Palestina, dello Stato Sovrano d'Israele. Durante
la Seconda Guerra Mondiale, si doveva costituire una Internazionale comunista
altrettanto forte dell'intera Cristianità. A questo punto, doveva essere
contenuta e tenuta sotto controllo fin quando richiesto per il cataclisma
sociale finale. La Terza Guerra Mondiale
deve essere fomentata, approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti
degli "Illuminati" tra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La
guerra deve essere orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano -
ndr) e sionismo politico (incluso lo Stato d'Israele - ndr) si distruggano a
vicenda, mentre, nello stesso tempo, le nazioni rimanenti, una volta di più
divise e contrapposte tra loro, saranno, in tal frangente, forzate a combattersi
tra di loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed
economico" (La Lettera è catalogata presso la Biblioteca del British Museum di
Londra. il contenuto della lettera ce lo presenta William Guy Carr nel suo
libro: "Pawns in the garne" pubblicato nel 1967, Cap. I, p. XV. Il testo
originale del Carr è riportato alla fine del Tomo II dell'opera: "La cara oculta
de la historia moderna" di Jean Coeurderoy Lombard, 4 Torni stampati nel 1976,
1977, 1979, 1980 da Editorial Fuerza Nueva, Madrid; disponibili presso D.P.F.,
B.P. 1, 86190 Chiréen-Montreuil – Francia). Ma allora, stando a questa
terribile dichiarazione di intenti, il gioco al massacro, indispensabile alle
Nazioni Unite per acquisire poteri sempre più ampi e sempre più dittatoriali,
potrebbe essere solo un mezzo per provocare il "cataclisma sociale" finale e per
"mostrare alle Nazioni, in tutto il suo orrore, l'effetto dell'ateismo assoluto,
origine della barbarie e della sovversione sanguinaria" che dovrà dissolvere le
Nazioni stesse come sono state conosciute sino ad oggi. Proprio in questo
cataclisma e, sotto gli impulsi che la "psicologia di massa", opportunamente
diretta dai controllori occulti, provocherà sull'opinione pubblica mondiale,
nell'incalzante e inarrestabile opera di distruzione, dovrà essere modificata la
matrice religiosa, morale e culturale di intere popolazioni che, soggette alla
sovversione delle loro istituzioni, alla violenza endemica più crudele e
disumana, in preda al panico degli esodi e delle migrazioni di massa e ridotte
alla quotidiana ricerca dell'indispensabile per vivere, faranno emergere un
"uomo nuovo" che, "obbligato a difendersi contro una minoranza mondiale di
rivoluzionari", riceverà "la vera luce attraverso la manifestazione universale
della dottrina di Lucifero"! Così, dunque, si attueranno "gli scopi e
l'opera delle Nazioni Unite" ed "una chiesa di dio (lucifero - ndr), tratta da
tutte le religioni (...) metterà fine alla grande eresia della separatività"! Ma
questo ecumenismo, vero fine a cui tende l'O.N.U., come affermano gli alti
iniziati, si potrà raggiungere solamente "combattendo Roma ed i suoi preti",
solo "lottando ovunque contro il Cristianesimo", solo "scacciando Dio (Adonai –
ndr) dai cieli". B O J S
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